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MIGRANTI INCHIESTA DI STRASBURGO SU OMISSIONE DI SOCCORSO

È stato adottato con 108 sì su 151 voti all’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, il rapporto che chiama in causa l’Italia e altri paesi europei come la Spagna, oltre che la Nato, per la morte di 63 migranti che cercavano di raggiungere le coste italiane in fuga dal conflitto in atto in Libia, nel marzo 2011. Nell’approvare il rapporto l’organismo ha rigettato gli emendamenti presentati dai rappresentanti del Partito popolare europeo (Ppe) e della delegazione italiana finalizzati ad eliminare la parte del testo in cui si afferma che l’Italia, come primo paese ad aver ricevuto la chiamata di aiuto, era da considerarsi responsabile per il coordinamento degli aiuti. Redatto dalla socialista olandese Tineke Strik e intitolato ‘Vite perdute nel Mediterraneo, chi è responsabile?’ il documento – già adottato il 29 marzo scorso dalla Commissione per le migrazioni, i rifugiati e degli sfollati del Consiglio d’Europa – punta il dito contro le “disfunzioni” del sistema di sorveglianza in mare, che “non ha reagito alle richieste di soccorso” nella zona in cui operavano le navi della Nato durante il conflitto in Libia. Il rapporto chiede alla Nato e ai parlamenti nazionali dei paesi europei coinvolti di aprire delle inchieste per accertare i fatti e le eventuali responsabilità. Il mancato soccorso del gommone alla deriva con 72 rifugiati perlopiù eritrei a bordo causò la morte di 63 persone, tra cui molte donne e bambini, per fame e sete. Nel 2011 – ricorda il Consiglio nel comunicato in cui riferisce del voto di oggi – oltre mille persone hanno perso la vita tentando la traversata verso l’Europa.

ISRAELE APPROVA INSEDIAMENTI ILLEGALI IN PALESTINA

La presidenza palestinese ha condannato con forza la decisione del governo israeliano di autorizzare tre insediamenti illegali in Cisgiordania. La mossa del governo diretto da Netanyahu giunge a tre giorni di distanza dall’invio di una lettera in cui il presidente Mahmoud Abbas chiedeva il congelamento della costruzione di colonie come precondizione alla ripresa di colloqui di pace. Le due parti – secondo quanto riferito dai portavoce – avevano concordato che il premier avrebbe risposto alle richieste di Abbas entro un limite di due settimane. A sorpresa, oggi, il gabinetto del primo ministro ha ufficializzato il riconoscimento dell’insediamento di Bruchin (350 abitanti), Rechelim (240) e Sansana (240) . Tutte le colonie costruite in territorio palestinese, riconosciute o meno da Tel Aviv, sono illegali in base al diritto internazionale.

NUCLEARE: GIAPPONE, ULTIMO REATTORE SARÀ SPENTO 5 MAGGIO

Dopo la grave emergenza nucleare di Fukushima, la peggiore dopo Cernobyl di cui domani è l'anniversario , i reattori sono stati fermati per le ispezioni di routine e non più riavviati per i timori sulla sicurezza da parte delle popolazioni locali. Al netto di reattori inutilizzabili, tra cui i n.1-4 della centrale di Fukushima Dai-ichi, e quelli considerati a rischio, come nel caso di Hamaoka (prefettura di Shizuoka), le unità operative sono state sottoposte alla manutenzione ordinaria, obbligatoria in Giappone ogni 13 mesi, che si è intrecciata con la volontà del governo di effettuare gli stress test. Prima della crisi, il Sol Levante generava il 30% del proprio fabbisogno energetico dal nucleare, che è stato compensato via via con il ricorso ai combustibili fossili, soprattutto gas, per l'alimentazione delle centrali termiche. Il premier Yoshihiko Noda sostiene la ripartenza dei primi due reattori dopo i pareri positivi dati dalle Authority sulla sicurezza, allo scopo di scongiurare l'ipotesi di blackout, mentre i sondaggi tra i residenti danno ancora in netta maggioranza i contrari al riavvio.

OLANDA: REGINA ACCETTA DIMISSIONI GOVERNO

La regina Beatrice d'Olanda ha accettato le dimissioni del governo e ha acconsentito a indire nuove elezioni il 12 settembre prossimo. Lo ha riferito un portavoce del palazzo reale. Il governo di coalizione guidato dal premier Mark Rutte è entrato in crisi lunedì non riuscendo a raggiungere un accordo sulle nuove misure di austerità ritenute necessarie per risanare le finanze pubbliche del Paese.

IMMIGRAZIONE: GRECIA; È SCONTRO SU CENTRO PRIMA ACCOGLIENZA PER DIVERGENZE TRA MINISTERI RIGUARDO GIURISDIZIONE STRUTTURE

Il primo centro di prima accoglienza per gli immigrati cosiddetti illegali in Grecia sta diventando oggetto di scontro fra il ministro per la Protezione del Cittadino, Chisochoidis, e il suo collega delle Infrastrutture e dei Trasporti Voridis. I lavori per la costruzione del Centro nella zona di Amigdalesa, a pochi chilometri dal centro di Atene, vanno avanti tra molte dificoltà a causa delle proteste dei residenti nell'area . Entro la fine di maggio, ha aggiunto il ministro, il centro di Amigdalesa ospiterà circa 1.000 immigrati ed ha annunciato che presto i proprietari di abitazioni affittate ad immigrati - che vi vivono in soprannumero e in condizioni igieniche inadeguate - saranno puniti con il carcere

ITALIA

INCIDENTI LAVORO: INAIL, ANCORA IN CALO IN 2011, 930 MORTI

PROTESTA NOMADI: DA IERI CAROVANA SU E GIÙ LUNGO A14

ENI:ACCORDO CON SINDACATI,RAFFINERIA GELA FERMA DA 10 MAGGIO

È stato firmato nella notte a Gela l'accordo fra l'Eni e i sindacati sulla fermata per un anno di due delle tre linee di produzione della raffineria e sulla cassa integrazione che non sarà più per 500 persone del diretto, ma per 400 a rotazione (dove possibile) e con modalità differenti tra esercizio e servizi.

25 APRILE: TORINO, FISCHI NO TAV

25 APRILE: SINDACO PDL CASTELLI CONTESTATO AD ASCOLI PICENO GIOVANI GRIDANO VIA I FASCISTÌ

Contestazioni per il sindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli e il presidente della Provincia Piero Celani, entrambi del Pdl, durante la cerimonia ufficiale del 25 aprile al sacrario di Colle San Marco di Ascoli Piceno, città medaglia d'oro al valor militare per la guerra di Liberazione. Una cinquantina di giovani ha fischiato il discorso del sindaco, e gridato slogan ('buffonè, 'vergognà, 'via i fascisti da San Marcò), per poi contestare anche Celani, che ha svolto un intervento molto breve.

25 APRILE: NEL BERGAMASCO BRUCIATA LAPIDE DI UN GIOVANE PARTIGIANO

Una lapide dedicata ad un giovane partigiano ucciso nella notte di Pasqua del '44 è stata bruciata a Lovere, in provincia di Bergamo. Bortolo Pezzutti, un 17enne catturato da un gruppo di fascisti proprio nel punto in cui si trovava la targa data alle fiamme questa notte, era stato deportato a Bolzano dove venne poi ucciso.

Siparietto


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