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'''NUOVO "SARCOFAGO" PER IL REATTORE DI CHERNOBIL'''

E'iniziata in Ucraina la costruzione un nuovo sarcofago per l’unità n. 4 della centrale nucleare di Chernobyl, distrutta da un' esplosione 26 anni fa.
Il vecchio guscio di cemento infatti, che fu costruito subito dopo l’incidente, presenta molte crepe, da cui potrebbero uscire (ma probabilmente è già successo) grandi quantità di polvere radioattiva. La zona evacuata intorno alla centrale copre un’area di 2.600 km quadrati nel nord dell'Ucraina.
 La nuova copertura di cemento e acciaio dovrà avere un'altezza di 105 metri, una lunghezza di 150 metri e una larghezza di 260 metri. I funzionari del governo ucraino hanno dichiarato che il nuovo sarcofago e le strutture circostanti, tra cui un deposito di scorie nucleari, costeranno circa 1,31 miliardi di dollari e saranno completati entro il 2015. Gran parte del budget è coperto da Unione Europea, USA, Canada e Giappone. Dopo il completamento del nuovo sarcofago, le autorità potrebbero tentare di rimuovere l'alloggiamento vecchio ma rimane l'incognita del materiale radioattivo che resta nella vecchia struttura.


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'''Censimento Istat: siamo 59,5 milioni
In 10 anni triplicati stranieri e baraccati'''

I residenti in Italia sono 59.464.644. Lo afferma l'Istat che ha presentato i risultati provvisori del 15mo censimento che ha fissato la foto del paese al 9 ottobre 2011. Rispetto al 2001 un incremento di 2.468.900 residenti (+4,3%). Aumenta anche il numero delle famiglie, da 21.810.676 a 24.512.012. Il numero medio di componenti del nucleo passa da 2,6 a 2,4.

Altri dati demografici risaltano, offrendo il quadro di una società più eterogenea ma anche più povera. Negli ultimi dieci anni si è triplicato il numero degli stranieri abitualmente dimoranti in Italia: dai 1.334.889 del 2001 si è passati agli attuali 3.769.518. Gli stranieri incidono del 6,34% sulla popolazione contro il 2,34% del 2001, contribuendo, spiega l'Istat, all'incremento della popolazione totale a fronte della tendenziale staticità demografica della popolazione di cittadinanza italiana.

Ma sono più che triplicate in dieci anni anche le famiglie che dichiarano di abitare in baracche, roulotte, tende o abitazioni simili: 71.101 contro le 23.336 del 2001. Questo aumento è definito dallo stesso Istat "vertiginoso".

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Fonti

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Sommario

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

NUOVO "SARCOFAGO" PER IL REATTORE DI CHERNOBIL

E'iniziata in Ucraina la costruzione un nuovo sarcofago per l’unità n. 4 della centrale nucleare di Chernobyl, distrutta da un' esplosione 26 anni fa. Il vecchio guscio di cemento infatti, che fu costruito subito dopo l’incidente, presenta molte crepe, da cui potrebbero uscire (ma probabilmente è già successo) grandi quantità di polvere radioattiva. La zona evacuata intorno alla centrale copre un’area di 2.600 km quadrati nel nord dell'Ucraina.

  • La nuova copertura di cemento e acciaio dovrà avere un'altezza di 105 metri, una lunghezza di 150 metri e una larghezza di 260 metri. I funzionari del governo ucraino hanno dichiarato che il nuovo sarcofago e le strutture circostanti, tra cui un deposito di scorie nucleari, costeranno circa 1,31 miliardi di dollari e saranno completati entro il 2015. Gran parte del budget è coperto da Unione Europea, USA, Canada e Giappone. Dopo il completamento del nuovo sarcofago, le autorità potrebbero tentare di rimuovere l'alloggiamento vecchio ma rimane l'incognita del materiale radioattivo che resta nella vecchia struttura.

ITALIA

Censimento Istat: siamo 59,5 milioni In 10 anni triplicati stranieri e baraccati

I residenti in Italia sono 59.464.644. Lo afferma l'Istat che ha presentato i risultati provvisori del 15mo censimento che ha fissato la foto del paese al 9 ottobre 2011. Rispetto al 2001 un incremento di 2.468.900 residenti (+4,3%). Aumenta anche il numero delle famiglie, da 21.810.676 a 24.512.012. Il numero medio di componenti del nucleo passa da 2,6 a 2,4.

Altri dati demografici risaltano, offrendo il quadro di una società più eterogenea ma anche più povera. Negli ultimi dieci anni si è triplicato il numero degli stranieri abitualmente dimoranti in Italia: dai 1.334.889 del 2001 si è passati agli attuali 3.769.518. Gli stranieri incidono del 6,34% sulla popolazione contro il 2,34% del 2001, contribuendo, spiega l'Istat, all'incremento della popolazione totale a fronte della tendenziale staticità demografica della popolazione di cittadinanza italiana.

Ma sono più che triplicate in dieci anni anche le famiglie che dichiarano di abitare in baracche, roulotte, tende o abitazioni simili: 71.101 contro le 23.336 del 2001. Questo aumento è definito dallo stesso Istat "vertiginoso".


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In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

GRECIA: calano ancora i redditi, aumenta la disoccupazione

  • Nonostante le rigide misure di austerita' messe in atto dal governo di Atene di comune accordo con i creditori internazionali per cercare di risanare i disastrati conti statali, in Grecia la recessione si fa sentire sempre piu' pesantemente. Secondo un rapporto dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) diffuso ieri, che ha elaborato le cifre fornite dal ministero delle Finanze ellenico, l'anno scorso i redditi nel Paese sono diminuiti di ben il 25,3% rispetto all'anno precedente. Ma, quel che e' peggio, e' che il futuro non promette proprio niente di buono. Appena due giorni fa, infatti, il governatore della Banca Centrale ellenica, Giorgos Provopoulos, presentando il rapporto annuale dell'istituto da lui diretto sull'andamento dell'economia nazionale ha anticipato che per l'anno in corso la recessione tocchera' il 5%, mentre per una prima, timida ripresa economica si dovra' attendere almeno la fine del 2013. Per tutti questi motivi, la Banca Centrale prevede che per il periodo 2013-14 i redditi dei lavoratori del settore pubblico e privato subiranno un'ulteriore riduzione di circa il 20%, mentre il tasso di disoccupazione restera' al di sopra del 19%. Secondo l'istituto ellenico di statistica (Elstat), lo scorso gennaio il tasso di disoccupazione in Grecia ha toccato un nuovo record, arrivando al 21.8% dopo che nel dicembre precedente aveva segnato il 21.2%. In pratica, la percentuale di quanti non lavorano in Grecia e' quasi raddoppiata dal 2010, anno in cui l'impatto della crisi ha cominciato a farsi sentire e il governo di Atene si è rivolto all'Ue e al Fondo Monetario Internazionale (Fmi) per ottenere prestiti di emergenza.

Nello studio condotto dall'Ocse si rileva inoltre che i lavoratori greci stipendiati pagano tasse relativamente basse ma elevati contributi sociali:nel 2011 lo stipendio medio lordo annuo è sceso da 20,457 euro a 15,729 euro. La riduzione ammonta al 23,1%, ma sale in realtà al 25,3% se si tiene conto dell'inflazione. Al netto delle imposte sui redditi (per i lavoratori non sposati) il reddito è calato del 25,5% a 16.180 euro annui.

Arresti preventivi e nuove mobilitazioni in Catalogna

La giudice Rosa Marìa Agullò Berenguer, già nota ai movimenti catalani per essersi resa protagonista in passato di provvedimenti a dir poco singolari, ha decretato l'arresto preventivo e a tempo indeterminato per Laura Gòmez,46 anni, attuale Segretaria dell'Organizzazione della CGT (Confederaciòn General de Trabajo), di Barcellona. La polizia catalana ha 'prelevato' la sindacalista la mattina del 24 Aprile. Come per i casi di detenzione immediatamente successivi allo sciopero generale del 29M, anche qui si giustifica la condanna per il rischio di recidività nelle manifestazioni di Maggio. Peccato che la Gòmez abbia partecipato solamente a una performance simbolica durante la quale vennero bruciati quattro cartelli di fronte all'ingresso principale della Borsa di Barcellona durante lo sciopero generale. La reazione della CGT non si è fatta attendere: il comunicato immediatamente successivo all'arresto ha cercato di richiamare l'attenzione di tutta la società catalana, esigendo un'immediata liberazione di tutti i detenuti post 29M, condannando la stretta repressiva contro proteste sociali del tutto legittime, e invitando la popolazione a rispondere in maniera forte e di massa a quella che sembra essere sotto gli occhi di tutti un tentativo delle principali forze politiche di non dare risposte alle richieste del movimento 15M, ma a porre l'accento solamente su questioni di ordine pubblico. L'arresto si somma a quelli compiuti tra il 19 e il 20 Aprile, che hanno coinvolto 6 attivisti catalani e 12 dei Paesi Baschi. Il movimento intanto ha già annunciato un ritorno in piazza per domenica 29 aprile, convocando una marcia di protesta contro gli arresti preventivi e per reclamare l'immediata scarcerazione degli attivisti. La mobilitazione giunge proprio all'inizio della settimana (28 aprile - 5 maggio) in cui la Spagna sospenderà il Trattato di Schengen, chiudendo la frontiera con la Francia, per evitare possibili arrivi di manifestanti dall'estero in occasione della riunione dei Ministri e funzionari della Banca Centrale Europea, prevista per il 3 Maggio a Barcellona. Non c'è da escludere che nei prossimi giorni sopraggiungano ulteriori arresti, e la polizia catalana si è dotata di una pagina online dove invita espressamente la cittadinanza a ricorrere alla delazione verso chiunque possa rendersi protagonista di comportamenti volti a turbare la quiete pubblica. Seguiranno aggiornamenti

NUOVO "SARCOFAGO" PER IL REATTORE DI CHERNOBIL E'iniziata in Ucraina la costruzione un nuovo sarcofago per l’unità n. 4 della centrale nucleare di Chernobyl, distrutta da un' esplosione 26 anni fa. Il vecchio guscio di cemento infatti, che fu costruito subito dopo l’incidente, presenta molte crepe, da cui potrebbero uscire (ma probabilmente è già successo) grandi quantità di polvere radioattiva. La zona evacuata intorno alla centrale copre un’area di 2.600 km quadrati nel nord dell'Ucraina.

  • La nuova copertura di cemento e acciaio dovrà avere un'altezza di 105 metri, una lunghezza di 150 metri e una larghezza di 260 metri. I funzionari del governo ucraino hanno dichiarato che il nuovo sarcofago e le strutture circostanti, tra cui un deposito di scorie nucleari, costeranno circa 1,31 miliardi di dollari e saranno completati entro il 2015. Gran parte del budget è coperto da Unione Europea, USA, Canada e Giappone. Dopo il completamento del nuovo sarcofago, le autorità potrebbero tentare di rimuovere l'alloggiamento vecchio ma rimane l'incognita del materiale radioattivo che resta nella vecchia struttura.

Ramallah: Manifestazioni a sostegno dei prigionieri: 4 feriti dalla repressione israeliana - 27/4/2012 . Ieri pomeriggio quattro palestinesi sono rimasti feriti a seguito di scontri scoppiati durante manifestazioni fuori dal centro di detenzione israeliano di Ofer, nei pressi di Ramallah. Le forze israeliane hanno sparato gas lacrimogeni, granate e proiettili di acciaio rivestiti di gomma, mentre i manifestanti lanciavano sassi contro i soldati durante una protesta a sostegno allo sciopero della fame dei detenuti palestinesi rinchiusi nelle carceri israeliane. Le forze di occupazione hanno imprigionato Abdullah Abu Rahmeh, un leader del movimento di resistenza non-violento di Bilin. Migliaia di palestinesi detenuti nelle carceri israeliane hanno lanciato un sciopero della fame di massa, il 17 aprile, Giornata del Prigioniero palestinese. Le loro richieste comprendono le visite dei familiari – in particolare per i detenuti gazawi, cui sono vietate dal 2007. Chiedono anche la fine dell’isolamento e dei raid notturni nelle celle. Le autorità carcerarie hanno trasferito i prigionieri in sciopero, inasprendo le loro condizioni. Fonte: Ma’an

BRASILE: IL CONGRESSO APPROVA LA LEGGE SULL'USO DELLE TERRE

Il Congresso del Brasile ha approvato mercoledì una legge, votata anche da alcuni membri del Partido dos Trabalhadores (PT), il partito della presidente Roussef, sulla quantità di boschi e foreste che gli agricoltori forestali devono mantenere nelle proprie terre. Secondo gli analisti, una vittoria per i potenti gruppi di pressione dell’industria agricola del paese e un fallimento politico per la presidente Dilma Rousseff, che ha però la possibilità di porre il veto al provvedimento, peraltro promesso in campagna elettorale. La legge, che secondo gli ambientalisti di fatto alleggerisce le norme precedenti favorendo la deforestazione, prescrive che milioni di ettari di terra già rasi al suolo vengano riforestati. La versione finale della legge in realtà sembra essere stata “drammaticamente modificata” rispetto alla bozza iniziale appoggiata dal Governo, e lascerà in mano agli stati federali la decisione su quanta porzione di bosco o foresta vada sostituita lungo le rive dei fiumi. Questa legge infatti concede un’amnistia totale e illimitata a coloro che in passato hanno deforestato illegalmente e autorizza la costruzione di fattorie nelle zone dissodate sempre in maniera illecita prima del luglio 2008. A marzo, i militanti ecologisti e i piccoli agricoltori avevano manifestato contro questa riforma del codice forestale brasiliano davanti al Parlamento, esortando Rousseff a bloccarla. Per contro, il settore dell'agro-alimentare sostiene fortemente la misura, insistendo sulla necessità di rafforzare la sicurezza alimentare del Paese. In realtà, secondo l'Osservatorio del clima, una rete di 26 Ong creata nel 2002, il codice forestale brasiliano così riformato minaccerebbe 690.000 km2 di vegetazione, impedendo di fatto al Brasile di raggiungere l'obiettivo che si è fissato di ridurre dell'80% la deforestazione.

CASO ‘YPF’: GOVERNO REPLICA A UE, “REAZIONE INACCETTABILE”

L’Argentina giudica “inaccettabile” la reazione dell’Unione Europea alla sua decisione di espropriale il 51% del capitale della società petrolifera ‘Ypf’, filiale argentina della spagnola ‘Repsol’: lo scrive in una missiva indirizzata al commissario per il commercio dell’Ue, Karel De Gucht, il capo della diplomazia di Buenos Aires, Hector Timerman, in risposta a una precedente lettera da questi ricevuta lunedì.

“La reazione (dei 27, ndr) è smisurata e l’argomentazione merita un’analisi più dettagliata” aggiunge Timerman, dicendosi anche “sorpreso” dai duri toni giunti da oltreoceano, accompagnati da minacce di ritorsioni nei confronti del paese sudamericano.

Timerman ha quindi riassunto i principali motivi alla base della decisione del suo governo: tra il 1999 e il 2011 ‘Repsol’ ha ridotto del 38,3% la produzione di petrolio e del 25,4% quella di gas, aumentando inoltre i prezzi – possiede peraltro la più grande rete di distribuzione di carburanti sul territorio argentino – e distribuendo in totale 11,9 miliardi di euro di dividendi.

“La decisione del governo spagnolo di smettere di importare bio-diesel argentino costituisce una inaccettabile discriminazione” aggiunge Timerman, riferendosi all’unica misura concreta finora intrapresa da Madrid. All’osservazione di De Gucht che ha esortato Buenos Aires a rispettare gli impegni presi in seno al G-20, Timerman ha risposto che l’Argentina “è un membro fondatore del G-20, allo stesso titolo dell’Ue. L’Ue farebbe meglio a rispettare i suoi di impegni piuttosto che arrogarsi un ruolo di valutazione degli altri membri del G-20 che nessuno gli ha assegnato”.

E con 203 voti a favore, nessun contrario e un’astensione, è stato approvato il 18 aprile dalla Camera dei Deputati argentina un disegno di legge che inserisce il femminicidio nel codice penale. Il progetto è il risultato dell’unificazione di 13 iniziative separate su questo tema. Il disegno di legge approvato andrebbe a modificare le sezioni 1 e 4 dell’articolo 80 del codice penale e stabilisce come “fattore aggravante” il legame sentimentale tra l’assassino e la vittima. Sarà da definire il periodo di reclusione o l’ergastolo “per coloro che uccidono un ascendente, discendente, coniuge o persona con la quale egli sostiene, ha mantenuto o ha provato senza successo ad iniziare una relazione”.

La questione del femminicidio diventa in qualche modo una questione pubblica che lo Stato si trova ad affrontare, tenendo in considerazione come la questione della violenza sulle donne, in qualsiasi forma in cui questa si verifica, si radica in cause sociali, culturali e economiche.

Usa, il Connecticut abolisce la pena di morte

Il diciassettesimo Stato degli Stati Uniti ad aver abolito la pena di morte è il Connecticut. L’abrogazione non avrà effetto per le 11 persone che si trovano nel braccio della morte. Firmato dal governatore Daniel Malloy, il provvedimento, trasformerà la pena capitale in carcere a vita.

”Anche se si tratta di un momento storico, per cui il Connecticut, grazie a questa decisione, si unisce ad altri 16 stati Usa e al resto del mondo industrializzato, si tratta di un momento di riflessione sobria, non di celebrazione . Negli ultimi 52 anni solo due persone sono state uccise in Connecticut e i condannati a morte che rimangono hanno piu’ probabilita’ di morire di vecchiaia che per un’esecuzione” ha dichiarato Malloy.

ITALIA

Censimento Istat: siamo 59,5 milioni In 10 anni triplicati stranieri e baraccati

I residenti in Italia sono 59.464.644. Lo afferma l'Istat che ha presentato i risultati provvisori del 15mo censimento che ha fissato la foto del paese al 9 ottobre 2011. Rispetto al 2001 un incremento di 2.468.900 residenti (+4,3%). Aumenta anche il numero delle famiglie, da 21.810.676 a 24.512.012. Il numero medio di componenti del nucleo passa da 2,6 a 2,4.

Altri dati demografici risaltano, offrendo il quadro di una società più eterogenea ma anche più povera. Negli ultimi dieci anni si è triplicato il numero degli stranieri abitualmente dimoranti in Italia: dai 1.334.889 del 2001 si è passati agli attuali 3.769.518. Gli stranieri incidono del 6,34% sulla popolazione contro il 2,34% del 2001, contribuendo, spiega l'Istat, all'incremento della popolazione totale a fronte della tendenziale staticità demografica della popolazione di cittadinanza italiana.

Ma sono più che triplicate in dieci anni anche le famiglie che dichiarano di abitare in baracche, roulotte, tende o abitazioni simili: 71.101 contro le 23.336 del 2001. Questo aumento è definito dallo stesso Istat "vertiginoso".

Prossima stretta repressiva sulla libertà di espressione? La ministra della Giustizia, Paola Severino, intervenendo al Festival del giornalismo di Perugia ha annunciato norme restrittive per i blog diffusi su Internet. "Il cittadino ha il diritto di interloquire con un altro cittadino - ha detto il ministro - ma lo deve fare seguendo le regole: credo che questo sia un dovere di tutti, anche di chi scrive su un blog". “Il fatto di scrivere su un blog - ha aggiunto - non ti autorizza a scrivere qualunque cosa, soprattutto se stai trattando di diritti di altri. Ricordiamoci che i diritti di ciascuno di noi sono limitati dai diritti degli altri, io non posso intaccare il diritto di un’altra persona solo perche sono lasciato libero di esprimermi”. Sui blog, in particolare, Severino ha sottolineato come “il problema non è vederli con sfavore ma reprimere gli abusi che vengono fatti, anche se su internet è più difficile. Non c’è un preconcetto - ha ribadito - ma questo mondo va regolamentato altrimenti si finisce nell’arbitrio”. Nel sottolineare, da parte nostra, che, volendo, esistono già leggi contro la diffamazione e la circolazione di notizie false, peraltro non valide quando a diffamarci sono i padroni, rileviamo come questa uscita estemporanea della ministra vuole soltanto aggiungere un altro tassello repressivo che imbavagli chi non si omologa al monopolio dell’informazione facendo tacere qualsiasi voce di dissenso. Del resto, come ha detto Raoul Vaneigem: “Non esiste un uso buono o cattivo della libertà d'espressione, esiste soltanto un uso insufficiente di essa”.

Urto tra due Frecciarossa, ancora caos a Termini

Ci sono ancora disagi alla stazione Termini di Roma dopo la collisione avvenuta ieri sera tra due Frecciarossa in entrata nello scalo romano e che ha causato la contusione di sei membri del personale di bordo. Alcuni treni della dorsale tirrenica - fanno sapere dalle Ferrovie dello Stato - non fermano a Termini ma effettuano servizio passeggeri alla stazione Ostiense, mentre altri si appoggiano a Tiburtina. Sono stati poi soppressi treni in partenza in mattinata per Palermo, Bari e Firenze I binari coinvolti nell'incidente di ieri, il 4 e l'8, sono ancora interdetti anche perché ancora occupati dai convogli coinvolti nella collisione di ieri sera. I treni saranno rimossi solo in giornata dopo le verifiche e gli accertamenti da parte delle autorità.

Siparietto


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