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'''In primo Piano''' | '''San Valentino Torio: senza lavoro da Natale si uccide operaio''' |
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'''Editoriale''' | '''Senza lavoro e sfrattato, cerca di suicidarsi nel Po''' |
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'''NOTIZIE BREVI''' | '''ANTICIPATO AL 25 MAGGIO L’AUMENTO DEL BIGLIETTO ATAC''' '''Prete pedofilo: il vescovo sapeva''' '''ISRAELE: DETENZIONI AMMINISTRATIVE E SCIOPERI DELLA FAME''' '''Germania, stop alla trivellazione invasiva per estrarre gas naturale''' '''ITALIA''' '''San Valentino Torio: senza lavoro da Natale si uccide operaio''' Un operaio edile di 62 anni, Angelo Coppola, si è suicidato nella propria abitazione di San Valentino Torio, in provincia di Salerno. L'uomo che da tempo era senza lavoro, si è ucciso con una fucilata al petto. A trovare il corpo senza vita i familiari ai quali il suicida ha anche lasciato un biglietto: "Senza lavoro non è vita". L’operaio infatti era stato licenziato qualche mese fa. Sempre nel salernitano, due giorni fa, un ex custode di 48 anni si è impiccato nella portineria del centro commerciale dove aveva lavorava. Insieme al licenziamento era arrivato anche lo sfratto dall’abitazione annessa alla guardiania, che avrebbe dovuto lasciare entro giugno insieme alla sua famiglia. Anche in questo caso poche, drammatiche parole, lasciate alla famiglia:"Chiedo perdono a tutti. Visto che sono un fallito ho deciso di farla finita. Senza lavoro non posso vivere". Ieri fra l’altro il nostro ineffabile primo ministro aveva dichiarato cinicamente: "Le conseguenze umane della crisi dovrebbero far riflettere chi ha portato l'economia in questo stato e non chi da quello stato sta cercando di farla uscire. Lo stato negativo e per certi versi drammatico dell'economia italiana è figlio di una insufficiente attenzione prestata in passato alle scelte di lungo periodo per le riforme strutturali”. Qualcuno ha visto in queste parole un riferimento ai numerosi suicidi di questi ultimi mesi, ma Monti si è affrettato a precisare che non parlava di questo, ma di più generali sofferenze economiche e sociali. Chissà in quale delle due categorie ascrive i suicidi, e nel frattempo cominciasse a riflettere, visto che sono proprio i poteri economici, politici e finanziari da Monti così ben rappresentati che hanno condotto il nostro Paese a questa drammatica situazione. '''Senza lavoro e sfrattato, cerca di suicidarsi nel Po''' Un torinese sessantenne è stato recuperato stamattina dalle acque del fiume nella zona dei Murazzi, a Torino. E' stato salvato dai soccorritori del 118. E' in discrete condizioni Torino: Un uomo di sessant’anni si è gettato ieri nel Po dopo aver saputo che il Comune di Chieri non gli avrebbe assegnato una casa popolare, nonostante fosse stato sfrattato. E’ stato salvato da alcune persone e ricoverato in ospedale in condizioni non preoccupanti. L’uomo, che di lavoro fa l’artigiano, ha così spiegato il suo gesto: "Ieri ho ricevuto lo sfratto, così mi sono rivolto al Comune per avere un alloggio. Quando mi hanno detto che non ho i requisiti ho deciso di farla finita. Non posso più lavorare perchè le gambe non mi reggono più, e non ho pensione. Ho tentato anche di chiedere un colloquio al sindaco, ma non sono andato oltre la segretaria. Le ho spiegato la situazione, le difficoltà, ho detto che ero disperato e che avrei tentato il suicidio. Mi ha risposto “faccia ciò che vuole”. Pure in Prefettura è andata a vuoto, mi hanno detto di restare tranquillo, che una soluzione sarebbe arrivata. Non è così, non ce la faccio più. Senza un reddito sono stato sfrattato per morosità: ho dieci giorni di tempo per andarmene”. '''ANTICIPATO AL 25 MAGGIO L’AUMENTO DEL BIGLIETTO ATAC''' Dopo l’annuncio che gli aumenti deliberati sarebbero scattati dal 1 giugno, ATAC e Comune di Roma decidono di anticiparne l’avvio al 25 maggio. Il biglietto passa a 1 euro e 50, con un aumento secco del 50%, sette giorni prima del previsto. Sono inoltre cancellati gli abbonamenti mensili, che permettevano di fruire di un consistente risparmio sul prezzo dei biglietti per coloro che ne avevano necessità limitate nel tempo. Adesso saranno possibili solo gli abbonamenti annuali, con un grave danno economico, soprattutto per gli over 65 e i ragazzi fino ai 26 anni, che pagheranno cifre diverse a seconda dell’ISE dichiarata e non potranno quindi fruire delle tessere mensili per il periodo realmente necessario. Tutto questo a fronte di un servizio spesso scadente, soprattutto per le linee periferiche, tanto per ricordare ai poveracci, semmai si distraggano, che sono tali. Peggiorano anche le condizioni di lavoro dei dipendenti, mentre le aziende di trasporto studiano nuovi metodi per arginare il fenomeno dei non paganti, anche con l’istituzione di tornelli. OGGI ASSEMBLEA A FISICA SU CARO ATAC se c’è corrispondenza '''Prete pedofilo: il vescovo sapeva''' Sentenza di prescrizione a del GIP di Savona contro un sacerdote pedofilo. Nonostante questo però il giudice ha sentito il bisogno di condannare l’operato del prete e di quanti lo hanno protetto. Mettendolo nero su bianco. Scrive il giudice: “Il Vescovo sapeva di quel sacerdote pedofilo ma si guardò bene dall'assumere qualsivoglia iniziativa". Nel prescrivere il procedimento contro il monsignore, chiamato a rispondere del suo comportamento da una delle vittime, il gip accusa anche l’exl vescovo di Savona che dal 1991 al 2001, pur a conoscenza del comportamento pedofilo di un sacerdote della sua Curia, preferì tacere per salvaguardare l'immagine della diocesi. Seppure avesse saputo del comportamento del sacerdote in confessionale, prosegue il giudice, questo non lo solleva dalla responsabilità di non aver preso provvedimenti per "tutelare i minori". Altri religiosi avevano comunqueconfidato al vescovo che sul quel sacerdote alcune madri nutrivano più di un sospetto. Ma il vescovo ha sempre taciuto. Non è intervenuto neppure quando il sacerdote pedofilo aprì una casa famiglia, ospitando numerosi bambini. |
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'''ITALIA''' | '''ISRAELE: DETENZIONI AMMINISTRATIVE E SCIOPERI DELLA FAME''' Continua lo sciopero della fame dei prigionieri palestinesi contro la pratica israeliana della detenzione amministrativa che consente di arrestare persone per un tempo indefinito sulla base di semplici sospetti di reati contro la sicurezza. Thaer Halahla digiuna ormai da 71 giorni, e solo ieri, dopo l’ennesimo rifiuto di bere acqua, è stato trasferito in ospedale per le cure necessarie. Non beve, non mangia, e non può vedere la famiglia perché le leggi dello stato israeliano non lo consentono. Con Thaer ci sono almeno altri cinque detenuti in sciopero della fame, tutti a digiuno dai 47 ai 71 giorni, e tutti in pericolo di vita. Il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) ha espresso preoccupazione per le loro condizioni di salute e attraverso il delegato in Israele e nei Territori Palestinesi, Juan Pedro Schaerer, ha esortato le autorità a trasferire i detenuti in ospedale e prestare loro l’assistenza medica necessaria. Sono arrivate pressioni anche dalla missione dell’Unione Europea a Gerusalemme e a Ramallah. Lunedì il giudice Elyakim Rubinstein, della Corte Suprema israeliana, ha respinto la richiesta di scarcerazione di Halahla indicando però che le autorità militari potrebbero liberarlo per motivi di salute. Attualmente sono ben 4.500 i prigionieri palestinesi in detenzione amministrativa. '''Germania, stop alla trivellazione invasiva per estrarre gas naturale''' Dopo la Bulgaria, anche la Germania ha detto stop ai progetti di fratturazione idraulica – comunemente chiamata ‘fracking’ – per estrarre il gas naturale sul proprio territorio. I ministri di ambiente ed economia tedeschi si sono opposti alle richieste delle multinazionali dell’energia per sfruttare i giacimenti della Germania orientale e settentrionale attraverso la controversa tecnica, che si basa sull’iniezione di acqua, sabbia e composti chimici nel sottosuolo sedimentario. “Siamo scettici, perché tale procedura apre una serie di questioni che vanno accuratamente esaminate”, hanno dichiarato i ministri in un comunicato ufficiale. La scorsa settimana il gigante dell’energia Exxon Mobil aveva presentato un progetto per trivellazioni sperimentali nello Stato della Sassonia e del Reno-Westfalia. I gruppi di ambientalisti locali si sono mobilitati per raccogliere petizioni e organizzare proteste nel tentativo di bloccare le fratturazioni. Gli attivisti temono giustamente che i composti chimici utilizzati possano inquinare le falde acquifere. Nel Reno-Westfalia, un’organizzazione di cittadini ha raccolto 13mila firme e presentato uno studio al parlamento locale nel quale si analizzano le conseguenze del fracking. Acqua e sabbia, spinte in profondità attraverso una roccia fratturata, hanno bisogno di composti chimici per fare in modo che diventino un fluido viscoso e per evitare che la sabbia si depositi. Una volta che il fluido è sul fondo, il processo viene invertito, per far sì che la sabbia rimanga in superficie e l’acqua venga risospinta verso l’alto, così da far uscire il gas. Un altro composto chimico – che separa sabbia da acqua – è necessario perché ciò accada. Altre sostanze vengono iniettate nella frattura per evitare che la roccia si inzuppi, che batteri e altre fermentazioni entrino nel fluido. Il ‘fracking’ è estensivamente utilizzato negli Stati Uniti, dove la produzione di gas naturale, derivante dagli scisti bituminosi, è aumentato in maniera esponenziale in anni recenti. All’inizio del mese, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha presentato una nuova legge sulla fratturazione idraulica tesa a migliorare la trasparenza sui composti chimici utilizzati nel sottosuolo americano. |
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Sommario
San Valentino Torio: senza lavoro da Natale si uccide operaio
Senza lavoro e sfrattato, cerca di suicidarsi nel Po
ANTICIPATO AL 25 MAGGIO L’AUMENTO DEL BIGLIETTO ATAC
Prete pedofilo: il vescovo sapeva
ISRAELE: DETENZIONI AMMINISTRATIVE E SCIOPERI DELLA FAME
Germania, stop alla trivellazione invasiva per estrarre gas naturale
ITALIA
San Valentino Torio: senza lavoro da Natale si uccide operaio
Un operaio edile di 62 anni, Angelo Coppola, si è suicidato nella propria abitazione di San Valentino Torio, in provincia di Salerno. L'uomo che da tempo era senza lavoro, si è ucciso con una fucilata al petto. A trovare il corpo senza vita i familiari ai quali il suicida ha anche lasciato un biglietto: "Senza lavoro non è vita". L’operaio infatti era stato licenziato qualche mese fa. Sempre nel salernitano, due giorni fa, un ex custode di 48 anni si è impiccato nella portineria del centro commerciale dove aveva lavorava. Insieme al licenziamento era arrivato anche lo sfratto dall’abitazione annessa alla guardiania, che avrebbe dovuto lasciare entro giugno insieme alla sua famiglia. Anche in questo caso poche, drammatiche parole, lasciate alla famiglia:"Chiedo perdono a tutti. Visto che sono un fallito ho deciso di farla finita. Senza lavoro non posso vivere". Ieri fra l’altro il nostro ineffabile primo ministro aveva dichiarato cinicamente: "Le conseguenze umane della crisi dovrebbero far riflettere chi ha portato l'economia in questo stato e non chi da quello stato sta cercando di farla uscire. Lo stato negativo e per certi versi drammatico dell'economia italiana è figlio di una insufficiente attenzione prestata in passato alle scelte di lungo periodo per le riforme strutturali”. Qualcuno ha visto in queste parole un riferimento ai numerosi suicidi di questi ultimi mesi, ma Monti si è affrettato a precisare che non parlava di questo, ma di più generali sofferenze economiche e sociali. Chissà in quale delle due categorie ascrive i suicidi, e nel frattempo cominciasse a riflettere, visto che sono proprio i poteri economici, politici e finanziari da Monti così ben rappresentati che hanno condotto il nostro Paese a questa drammatica situazione.
Senza lavoro e sfrattato, cerca di suicidarsi nel Po
Un torinese sessantenne è stato recuperato stamattina dalle acque del fiume nella zona dei Murazzi, a Torino. E' stato salvato dai soccorritori del 118. E' in discrete condizioni Torino: Un uomo di sessant’anni si è gettato ieri nel Po dopo aver saputo che il Comune di Chieri non gli avrebbe assegnato una casa popolare, nonostante fosse stato sfrattato. E’ stato salvato da alcune persone e ricoverato in ospedale in condizioni non preoccupanti. L’uomo, che di lavoro fa l’artigiano, ha così spiegato il suo gesto: "Ieri ho ricevuto lo sfratto, così mi sono rivolto al Comune per avere un alloggio. Quando mi hanno detto che non ho i requisiti ho deciso di farla finita. Non posso più lavorare perchè le gambe non mi reggono più, e non ho pensione. Ho tentato anche di chiedere un colloquio al sindaco, ma non sono andato oltre la segretaria. Le ho spiegato la situazione, le difficoltà, ho detto che ero disperato e che avrei tentato il suicidio. Mi ha risposto “faccia ciò che vuole”. Pure in Prefettura è andata a vuoto, mi hanno detto di restare tranquillo, che una soluzione sarebbe arrivata. Non è così, non ce la faccio più. Senza un reddito sono stato sfrattato per morosità: ho dieci giorni di tempo per andarmene”.
ANTICIPATO AL 25 MAGGIO L’AUMENTO DEL BIGLIETTO ATAC
Dopo l’annuncio che gli aumenti deliberati sarebbero scattati dal 1 giugno, ATAC e Comune di Roma decidono di anticiparne l’avvio al 25 maggio. Il biglietto passa a 1 euro e 50, con un aumento secco del 50%, sette giorni prima del previsto. Sono inoltre cancellati gli abbonamenti mensili, che permettevano di fruire di un consistente risparmio sul prezzo dei biglietti per coloro che ne avevano necessità limitate nel tempo. Adesso saranno possibili solo gli abbonamenti annuali, con un grave danno economico, soprattutto per gli over 65 e i ragazzi fino ai 26 anni, che pagheranno cifre diverse a seconda dell’ISE dichiarata e non potranno quindi fruire delle tessere mensili per il periodo realmente necessario. Tutto questo a fronte di un servizio spesso scadente, soprattutto per le linee periferiche, tanto per ricordare ai poveracci, semmai si distraggano, che sono tali. Peggiorano anche le condizioni di lavoro dei dipendenti, mentre le aziende di trasporto studiano nuovi metodi per arginare il fenomeno dei non paganti, anche con l’istituzione di tornelli. OGGI ASSEMBLEA A FISICA SU CARO ATAC se c’è corrispondenza
Prete pedofilo: il vescovo sapeva
Sentenza di prescrizione a del GIP di Savona contro un sacerdote pedofilo. Nonostante questo però il giudice ha sentito il bisogno di condannare l’operato del prete e di quanti lo hanno protetto. Mettendolo nero su bianco. Scrive il giudice: “Il Vescovo sapeva di quel sacerdote pedofilo ma si guardò bene dall'assumere qualsivoglia iniziativa". Nel prescrivere il procedimento contro il monsignore, chiamato a rispondere del suo comportamento da una delle vittime, il gip accusa anche l’exl vescovo di Savona che dal 1991 al 2001, pur a conoscenza del comportamento pedofilo di un sacerdote della sua Curia, preferì tacere per salvaguardare l'immagine della diocesi. Seppure avesse saputo del comportamento del sacerdote in confessionale, prosegue il giudice, questo non lo solleva dalla responsabilità di non aver preso provvedimenti per "tutelare i minori". Altri religiosi avevano comunqueconfidato al vescovo che sul quel sacerdote alcune madri nutrivano più di un sospetto. Ma il vescovo ha sempre taciuto. Non è intervenuto neppure quando il sacerdote pedofilo aprì una casa famiglia, ospitando numerosi bambini.
ESTERI
ISRAELE: DETENZIONI AMMINISTRATIVE E SCIOPERI DELLA FAME
Continua lo sciopero della fame dei prigionieri palestinesi contro la pratica israeliana della detenzione amministrativa che consente di arrestare persone per un tempo indefinito sulla base di semplici sospetti di reati contro la sicurezza. Thaer Halahla digiuna ormai da 71 giorni, e solo ieri, dopo l’ennesimo rifiuto di bere acqua, è stato trasferito in ospedale per le cure necessarie. Non beve, non mangia, e non può vedere la famiglia perché le leggi dello stato israeliano non lo consentono. Con Thaer ci sono almeno altri cinque detenuti in sciopero della fame, tutti a digiuno dai 47 ai 71 giorni, e tutti in pericolo di vita. Il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) ha espresso preoccupazione per le loro condizioni di salute e attraverso il delegato in Israele e nei Territori Palestinesi, Juan Pedro Schaerer, ha esortato le autorità a trasferire i detenuti in ospedale e prestare loro l’assistenza medica necessaria. Sono arrivate pressioni anche dalla missione dell’Unione Europea a Gerusalemme e a Ramallah. Lunedì il giudice Elyakim Rubinstein, della Corte Suprema israeliana, ha respinto la richiesta di scarcerazione di Halahla indicando però che le autorità militari potrebbero liberarlo per motivi di salute. Attualmente sono ben 4.500 i prigionieri palestinesi in detenzione amministrativa.
Germania, stop alla trivellazione invasiva per estrarre gas naturale
Dopo la Bulgaria, anche la Germania ha detto stop ai progetti di fratturazione idraulica – comunemente chiamata ‘fracking’ – per estrarre il gas naturale sul proprio territorio. I ministri di ambiente ed economia tedeschi si sono opposti alle richieste delle multinazionali dell’energia per sfruttare i giacimenti della Germania orientale e settentrionale attraverso la controversa tecnica, che si basa sull’iniezione di acqua, sabbia e composti chimici nel sottosuolo sedimentario. “Siamo scettici, perché tale procedura apre una serie di questioni che vanno accuratamente esaminate”, hanno dichiarato i ministri in un comunicato ufficiale. La scorsa settimana il gigante dell’energia Exxon Mobil aveva presentato un progetto per trivellazioni sperimentali nello Stato della Sassonia e del Reno-Westfalia. I gruppi di ambientalisti locali si sono mobilitati per raccogliere petizioni e organizzare proteste nel tentativo di bloccare le fratturazioni. Gli attivisti temono giustamente che i composti chimici utilizzati possano inquinare le falde acquifere. Nel Reno-Westfalia, un’organizzazione di cittadini ha raccolto 13mila firme e presentato uno studio al parlamento locale nel quale si analizzano le conseguenze del fracking. Acqua e sabbia, spinte in profondità attraverso una roccia fratturata, hanno bisogno di composti chimici per fare in modo che diventino un fluido viscoso e per evitare che la sabbia si depositi. Una volta che il fluido è sul fondo, il processo viene invertito, per far sì che la sabbia rimanga in superficie e l’acqua venga risospinta verso l’alto, così da far uscire il gas. Un altro composto chimico – che separa sabbia da acqua – è necessario perché ciò accada. Altre sostanze vengono iniettate nella frattura per evitare che la roccia si inzuppi, che batteri e altre fermentazioni entrino nel fluido. Il ‘fracking’ è estensivamente utilizzato negli Stati Uniti, dove la produzione di gas naturale, derivante dagli scisti bituminosi, è aumentato in maniera esponenziale in anni recenti. All’inizio del mese, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha presentato una nuova legge sulla fratturazione idraulica tesa a migliorare la trasparenza sui composti chimici utilizzati nel sottosuolo americano.
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