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12 dicembre piazza fontana

Sono passati 33 anni da quel 12 dicembre del 1969, quando la bomba in piazza Fontana, alla Banca anzionale dell'agricoltura, segnò una delle pagine tra le più spietate della storia dell'italia del dopoguerra. 33 anni senza aver mai fatto piena luce, sul piano giudiziario, su quello che realmente avvenne, chi ordinò una strage senza precedenti. Pietro Valpreda,innocente, sotto le parole implacabili dell'allora conduttore di tg Bruno Vespa, diventò per tutti 'il mostro'. Quest'anno Pietro Valpreda è morto, e per la prima volta Milano celebra questo anniversario senza la sua presenza. La manifestazione di oggi a Milano non è stata la sola a ricordare le trame nere dello stato, i servizi segreti deviati, la colpevolezza dei governi. (audio)

Fiat

‘E’ ora di farla finità con queste inciviltà’: con questo sprezzante giudizio Silvio Berlusconi liquida le proteste degli operai fiat, che a suo parere sono inutile e creano disagio ai cittadini che lavorano e pagano le tasse. Il presidente operaio, come si definisce, mostra il suo volto durante il vertice dell’unione europea in programma da oggi a Copenaghen. Uno schiaffo pesante, soprattutto considerato il ruolo avuto da berlusconi in tutta la vicenda Fiat. Ma c’è poco da stupirsi, vista la massa di posti di lavoro persi ,negli anni precedenti il suo mandato, dai dipendenti delle sue aziende. L’operaio berlusconi ha licenziato oltre 40.000 persone in tutti gli anni 80 e 90, e non lo spaventano certo le poche migliaia messe sulla strada garzie anche al suo intervento. Ma gli operai certo non si fanno intimidire dal suo giudizio: è massiccia la partcipazione degli operai all'assemblea convocata dal consiglio di fabbrica della Fiat di Termini Imerese per discutere dell'accordo siglato tra azienda e governo e per decidere se e come proseguire la protesta contro il piano. Nella del "Supercinema" di Termini, si sono raccolti al mattino un migliaio di metalmeccanici, compresi anche lavoratori dell'indotto, per ascoltare i segretari provinciali di Fiom, Fim e Uilm, accompagnati da quelli di Cgil, Cisl e Uil. A tutti e' stata distribuita copia del testo dell'accordo romano rigettato dai sindacati come base di partenza del dibattito che le organizzazioni di categoria hanno deciso di tenere unitariamente nello sforzo di andare oltre le divergenze emerse in questi giorni soprattutto sul modo in cui continuare la vertenza.