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=== G.R. 13,OO===

PALESTINA

Con un incontro tra il ministro palestinese Saeb Erekat e il consigliere di Ariel Sharon, Dov Weisglass, sono ripresi i contatti tra Israele e l'Anp. I due si sono incontrati a Tel Aviv dopo che durante la notte esponenti delle forze di sicurezza dell'Anp e di Israele avevano discusso i dettagli del dislocamento della polizia palestinese nella Striscia di Gaza nelle prossime 24 ore. Da piu' di 10 giorni tra le parti si erano interrotti i contatti formali: un congelamento deciso dal premier israeliano in risposta all'attentato del 14 gennaio contro il posto di controllo al valico di Karni costato la vita a sei persone. Segnali importanti cui si oppongono i coloni israeliani a Gaza che hanno tagliato le gomme delle auto con cui e' arrivata la forza di sicurezza palestinese che deve prendere posizione tra la citta' di Khan Yunis e gli insediamenti di Gush Khatif. L'esercito israeliano, che secondo fonti della sicurezza palestinese e' responsabile della morte di una bambina di tre anni, uccisa da una pallottola vagante a Tel Khatif, ha intanto chiuso la strada che collega il nord e il sud della Striscia di Gaza. I militari hanno sigillato il posto di blocco di Abu Holi-Matahin, sulla strada di Saladino, l'unica che attraversa il territorio palestinese da nord a sud. L'incontro di Weisglass con Erekat si e' concluso con l'impegno a rivedersi la settimana prossima, mentre durante la notte i massimi gradi delle forze di sicurezza di entrambe le parti hanno deciso che nelle prossime 24 ore 2.500 poliziotti prenderanno posizione lungo una linea che collega il campo di Bureij, nell'area centrale di Gaza, a Rafah, lungo il confine con Israele. La ripresa dei contatti era stata anticipata da una fonte del gabinetto di Sharon, secondo cui presto sara' compiuto un altro passo: la fine delle uccisioni mirate nelle zone in cui la presenza della polizia dell'Anp si dimostrera' efficace. Israele, ha detto la fonte, "non liquidera' nessuno nelle aree in cui la polizia palestinese potra' garantire la calma e la sicurezza prevenendo gli attacchi dei gruppi terroristici". Se cosi' non sara', ha avvertito la fonte, "l'esercito israeliano continuera' a fare tutto il possibile per intercettare chiunque prepari un attacco sotto il naso delle forze di sicurezza".

Esponenti israeliani e dell'Autorità Nazionale Palestinese s'incontreranno nuovamente la settimana prossima per preparare l'atteso vertice fra il primo ministro israeliano Ariel Sharon e il presidente dell'Anp Abu Mazen. Lo ha riferito il negoziatore palestinese Saeb Erekat al termine del suo incontro a Gerusalemme con il capo dell'ufficio politico di Sharon, Dov Weisglass. L'incontro di oggi avvenuto poche ore dopo che il governo israeliano aveva annunciato di aver deciso la fine del congelamento dei colloqui politici con l'Anp. Intanto poliziotti palestinesi hanno iniziato a prendere posizione nel sud della Striscia di Gaza per prevenire attacchi anti israeliani.

IRAQ

Mattinata di fuoco, oggi in Iraq, dove mancano ormai solo quattro giorni alle elezioni: quattro autobomba hanno seminato morte a Kirkuk, Tikrit e Baghdad, mentre un elicottero Usa e' precipitato per cause ancora da accertare nei pressi dalla frontiera con la Giordania e diversi seggi elettorali sono stati attaccati in varie zone del Paese. L'attacco piu' grave e' avvenuto a Kirkuk, nel Nord del Paese, dove quasi contemporaneamente sono esplose due autobomba, una delle quali vicino ad una stazione di polizia e l'altra vicino ad un mercato nel centro della citta'. Secondo fonti della polizia cittadina, la prima ha causato la morte di tre poliziotti, due soldati e due civili. Pesante anche il bilancio dei feriti. A Tikrit, citta' natale dell'ex presidente Saddam Hussein, l'attacco e' avvenuto poco prima delle 10:00 locali, in centro, dove una autobomba e' esplosa davanti a un edificio dell' amministrazione, uccidendo un civile iracheno e ferendone due. Nella capitale, l'ennesima autobomba e' esplosa al passaggio di un convoglio militare americano sulla strada per aeroporto. Il bilancio e' di quattro soldati americani feriti. Le forze armate americane registrano oggi anche la perdita di un elicottero dei marines, precipitato per cause ancora sconosciute nel deserto la notte scorsa, nella parte occidentale del Paese. Secondo quanto ha riferito un portavoce, nella zona e' stata inviata una missione di soccorso per cercare di individuare e recuperare l'equipaggio, di cui al momento si ignora la sorte. La guerriglia ha intanto diffuso nella citta' settentrionale di Mossul una videocassetta con le immagini di tre prigionieri iracheni che, con le armi puntate alla testa, dicono di lavorare per la commissione elettorale. Siamo mujaheddin della provincia di Ninive - dice a sua volta uno dei guerriglieri -. Quelle che essi chiamano elezioni non hanno alcuna base nella religione islamica ed e' per questo che noi colpiremo tutti i centri elettorali. Nel quadro della campagna contro i centri di voto, a Baghdad una bomba artigianale ha distrutto un seggio elettorale, mentre tre uffici di partito sono stati attaccati oggi a Baquba (65 chilometri a Nord di Baghdad), con un bilancio di un agente ucciso e quattro feriti. In questa atmosfera, le forze di sicurezza hanno iniziato questa mattina ad isolare con filo spinato e barriere di cemento il perimetro dei seggi in molte zone di Baghdad e a chiudere le strade di accesso ad essi. Allo stesso tempo, molti dei residenti dei palazzi vicini ai seggi stanno volontariamente allontanandosi dalle loro case, per paura di rimanere coinvolti in eventuali attacchi.

La capitale dell'Iraq, Baghdad, e' immersa in un clima di "paura elettorale". Ogni muro e' tappezzato di poster elettorali, raffiguranti candidati sconosciuti alla maggior parte delle persone. Lo racconta il quotidiano The Guardian, in un reportage pubblicato oggi. I poster e i murales, osserva il Guardian, sono l'unico strumento utilizzabile durante una campagna minacciata da attentati e assassinii. Il ristabilimento della sicurezza nel Paese e' uno degli argomenti principali della propaganda sciita. Gli sciiti hanno affisso centinaia di manifesti raffiguranti il grande Ayatollah Ali al Sistani sui muri di tutti gli edifici di Baghdad, tuttavia sono ancora pochi i cittadini informati. Molti di essi, infatti, hanno paura di votare, e allo stesso tempo temono che le elezioni siano come i referendum indetti dall'ex dittatore Saddam Hussein quando il governo tagliava le razioni di cibo a chi non vi partecipava. Ma c'e' anche qualcuno che aspetta con impazienza il giorno delle consultazioni. "Le elezioni - afferma entusiasta un uomo che distribuisce volantini - ci permetteranno di evitare un nuovo Saddam Hussein". Mentre i guerriglieri annunciano nuovi attacchi per impedire le operazioni di voto, l'esercito statunitense e i funzionari locali si preparano ad affrontare l'escalation di violenza prevista per i prossimi giorni: Nel resto del mondo, intanto, si sono chiusi i registri elettorali a cui gli iracheni residenti all'estero potevano iscriversi per votare a distanza: il numero delle registrazioni e' stato di gran lunga inferiore alle aspettative, con 255mila adesioni raccolte in 14 Paesi. Le stime degli organizzatori che parlavano di circa 1 milione di possibili voti a distanza. Negli Stati Uniti ci sono state 24mila registrazioni, pari a circa il 10 per cento degli aventi diritto: i risultati definitivi saranno resi noti venerdi'.

IRAN

Il premier britannico Tony Blair non ha escluso la possibilita' di un intervento militare per impedire che l'Iran si doti di armi nucleari. In un'intervista al "Financial Times", Blair ha ricordato che Unione europea e Stati Uniti sono fermamente contrari all'eventuale acquisizione di armi atomiche da parte di Teheran e ha avvertito che "bisognera' rispettare questa politica". Blair ha pero' liquidato come "pura fantasia" l'idea che Washington stia gia' pianificando un attacco contro le centrali iraniane, come scritto da alcuni giornali, anche perche' la repubblica islamica e' ancora in tempo per "ripettare gli impegni" assunti con l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) e disinnescare cosi' la crisi.

INDONESIA

A un mese dal disastro continua a peggiorare quotidianamente la lista di emergenze nei paesi colpiti dal maremoto del 26 dicembre scorso. Secondo le informazioni pubblicate dai media giapponesi in Indonesia, oltre un milione di persone ha perso ogni mezzo di sostentamento, circa 200.000 persone non ha ancora ricevuto cibo e acqua, si aggravano le condizioni sanitarie, e oltre il 70 % dei pescatori ha perso barche e mezzi per sopravvivere e il fragile filo a cui e' appesa la vita dei sopravvissuti unisce ormai un 1,5 milioni di persone. Secondo poi i medici giapponesi inviati nella regione di Banda Aceh, una delle piu' devastate, anche la condizione mentale degli abitanti peggiora ogni giorno. Lo shock e il trauma che hanno subito gli indonesiani - commenta un medico su un quotidiano di Tokyo - si aggiunge al dolore e alla sofferenza di una regione che vive in conflitto permanentemente.

G.R. 9,30

PALESTINA

GAZA, UCCISA BAMBINA PALESTINESE DI 3 ANNI - Secondo testimoni, uno dei proiettili sparati dai soldati di guardia all'insediamento di Tel Qatif ha raggiunto la casa di Rahma Abu Shamal, colpendola alla testa. Stando alle fonti militari israeliane, i soldati hanno aperto il fuoco dopo che alcuni miliziani palestinesi avevano sparato colpi di mortaio o razzi contro obiettivi israeliani. Ieri, dopo otto giorni di inattivita' seguiti a un raid delle forze palestinesi.

Le forze di sicurezza palestinesi nella striscia di Gaza hanno impedito nella serata di ieri a un gruppo di attivisti di sparare colpi di mortaio verso il territorio israeliano ed hanno sequestrato le loro armi, secondo quanto ha annunciato una fonte della sicurezza palestinese. Membri delle forze di sicurezza nel nord della striscia di Gaza hanno impedito ad alcuni militanti di sparare tre proiettili di mortaio verso Israele, ha detto la fonte. Dopo una discussione con il gruppo - ha aggiunto - le forze di sicurezza hanno sequestrato le armi e i militanti si sono allontanati. Cinque giorni fa, il neopresidente dell'Autorita' nazionale palestinese Abu Mazen aveva ordinato il dispiegamento di 2.500 uomini della polizia e delle forze di sicurezza nel nord della striscia di Gaza, per impedire i lanci di razzi e i tiri di mortaio contro Israele. In serata, responsabili israeliani e palestinesi si sono accordati per un analogo dispiegamento anche nel sud, in particolare a Khan Yunis e a Rafah, entro domani

Il governo israeliano ha deciso di sospendere gli omicidi mirati di militanti palestinesi e di riprendere i contatti politici con l'Autorità Nazionale Palestinese (Anp). Il capo dell'ufficio politico del primo ministro israeliano Ariel Sharon, Dov Weisglass ha stabilito un incontro con il negoziatore palestinese Saeb Erekat, che si terrà presto; afferma la radio israeliana. Fonti politiche citate su Ha'aretz, riferiscono che l'incontro potrebbe avvenire già questa sera o domani mattina.

IRAQ

A cinque giorni dalle elezioni irachene si intensifica l'azione della guerriglia: nel mirino le sedi di tre partiti le cui liste sono presenti nelle elezioni del 30 gennaio sono state attaccate a Baquba, 65 chilometri a nord di Baghdad. Un agente di polizia e' rimasto ucciso e altri quattro sono stati feriti. Baquba, citta' a presenza mista di sunniti e sciiti, e' teatro di continui attacchi contro le forze di occupazione, ma anche contro la polizia e la societa' civile irachena; nella capitale una bomba artigianale e' esplosa in un seggio elettorale provocando danni, ma non vittime.

TIKRIT, Una autobomba e' esplosa stamattina nel centro di Tikrit, 180 chilometri a nord di Baghdad, uccidendo un civile iracheno e ferendone due. Lo ha detto un ufficiale di polizia. L'esplosione e' avvenuta alle 09:50 (le 07:50 italiane) davanti a un edificio dell'amministrazione civile della citta', ha detto il capitano Ahmad Sami.

Un elicottero americano da trasporto si è schiantato la scorsa notte presso la città occidentale irachena di Rutbah. Lo ha reso noto l'esercito americano, senza fornire dettagli su eventuali vittime o sulle cause dell'incidente. il velivolo trasportava a Falluja uomini della Prima divisione dei Marines.

INDIA

STRAGE PELLEGRINI; SI AGGRAVA BILANCIO, 330 MORTI E' salito a 330 morti il bilancio della strage avvenuta ieri in India a causa di una calca di pellegrini indu nello stato occidentale del Maharashtra. Lo ha detto oggi la polizia. Abbiamo una cifra di 330 morti, ha detto un responsabile di grado elevato della polizia, V.N. Deshmukh, che non e' stato in grado di precisare il numero dei feriti. Il bilancio precedente riferiva di almeno 300 morti e piu' di 200 feriti. Fra le 300.000 e le 400.000 persone si erano radunate per guardare la luna piena, martedi' sera nel luogo dove sorge un tempio dedicato a una dea locale, nei pressi del villaggio di Wai, nel distretto di Satara, 300 chilometri a sud di Bombay, la capitale del Maharashtra. Un incendio divampato per ragioni ancora sconosciute ha creato il panico tra la folla accalcata che si sono calpestati reciprocamente. La maggior parte delle vittime sono donne e bambini che erano assiepati dentro e nelle strette strade di accesso al tempio, situato in cima a una collina.

USA

TEXAS, ESECUZIONE PER OMICIDIO DI 20 ANNI FA -Boia in azione anche in Texas, oltre che in Georgia. Un uomo e' stato messo a morte per un omicidio di 20 anni fa. Troy Kunkle, 38 anni, Ha subito l'iniezione nel carcere di Huntsville. Kunkle, che dopo l'omicidio aveva citato a braccio un brano della canzone dei Metallica 'No remorse', ha chiesto perdono prima dell'esecuzione per l'assassinio. L'iniezione letale era stata sospesa per due ore per permettere alla Corte Suprema federale di esaminare gli ultimi appelli. Ieri ha funzionato la camera della morte anche in Georgia: Timothy Carr, un uomo di 34 anni che aveva pugnalato e ucciso una teen-ager nel 1992, e' stato messo a morte dopo che in extremis i tribunali avevano respinto i suoi ultimi appelli. Carr aveva sostenuto al processo di esser stato sotto l'incanto diabolico della sua compagna quando aveva commesso il delitto. L'esecuzione e' stata effettuata nel carcere di Jackson a una ottantina di chilometri da Atlanta. Pace e' stata l'ultima parola del condannato prima che il cocktail letale di veleni facesse effetto.

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