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Da Paula: scusate ma mi sono permessa di aprire la pagina, anche per ricordarvi che nella mia cartella, sulla cartella latinoamerica ci sono alcuni articoli di ieri di pagina 12. ce ne è soprattutto uno che è abbastanza sintetico (mi sa datato 15 e non 16) e parla di tutti tranne che di quello che ci sarà in Europa (per quello c'è l'articolo che gia mavi ha ma tenete presente che 'sta storia della desobediencia è solo per alcuni). Un bacio a l@s dos.
ARGENTINA - Sono cominciate ieri una serie di iniziative in Argentina che culmineranno venerdi 20 con un grande concentramento a Plaza de Mayo, nella capitale. In occasione dell'anniversario della repressione che un anno fa provocò molte morti tra i manifestanti, una miriade di organizzazioni di varia natura si stanno già mobilitando sotto tre obiettivi comuni: le dimissioni dell'attuale presidente Duhalde, contro lo sfruttamento delle risorse del paese da parte di capitali stranieri, e per un governo dei lavoratori e del popolo. I disoccupati argentini hanno inaugurato ieri le cinque giornate di blocchi delle strade e di carovane. Quattro organizzazioni 'piqueteras' (il Bloque Nacional, il movimento indipendente nazionale di pensionati e disoccupati, 'Barrios de Pie', e il coordinamento dei disoccupati Anibal Veron) si stanno già muovendo organizzati in quattro colonne, da Salta, Chaco, Mendoza e Santa Cruz, verso il centro di Buenos Aires. 'Stiamo relizzando una scommessa molto grande. Si tratta della marcia meglio organizzata della (nostra) storia. Mai si era discusso così tanto e durante tanti mesi una iniziativa di questo genere.Vogliamo essere in piazza 40.000 o 50.000 persone' - ha dichiarato Nèstor Pitrola del Polo Obrero. La marcia federale realizzerà azioni in tutte le grande città delle province, assieme ai lavoratori e alle lavoratrici delle fabbriche occupate e riaperte. Giovedi notte i diversi cortei arriveranno a Buenos Aires. Siccome c'è il rischio che le manifestazioni vengano bloccate dalla polizia prima di arrivare a Plaza de Mayo, si è deciso di mobilitarsi in forze fin da lunedi 16 dicembre. I piqueteros argentini hanno inoltre rafforzato le misure di controllo per evitare episodi di provocazione ma sostengono comunque che il modo migliore per evitare problemi sia quello di garantire una presenza di massa nei cortei. Un altro settore di disoccupati organizzati, composto dalla Corrente Classista Combattente e dalla Federazione Tierra y Vivienda, sarà presente in piaza il 20 dicembre ma farà picchetti solo giovedi 19, in diverse zone. Per loro è più importante concentrareda subito gli sforzi direttamente nella visibilità a Buenos Aires. E infine il sindacato della CTA ha annunciato uno sciopero nazionale per il 20 e mobilitazioni nelle principali piazze del paese già da giovedi. Comunque per tutti i militanti delle diverse realtà che animeranno le iniziative, questa settiamana dovrà essere concentrata nella riaffermazione della necessità di una lotta con obiettivi complessivi, e non per ottenere poche briciole per alcunii. Nel corso della settimana iniziative di solidarietà ci saranno in tutto il mondo e anche in Europa. Appuntamenti anche in Italia, davanti ai consolati e all'ambasciata argentina di Roma venerdi 20. Naturalmente aggiornamenti continui li potete seguire sul sito di Indymedia Argentina, mentre un quado complessivo lo potete ricavare dal giornale argentina Pagina 12. www.pagina12.com.ar