Ciao a tutti Gr aperto alle 8.55. Buona giornata a tutti/e. BUBU.

1 GR ore 9.30.

MONDO

Washington, 19 settembre 2002 Sono ore decisive per un eventuale attacco all'Iraq. Oggi il presidente americano Bush invierà al Congresso una richiesta di risoluzione che permetta agli Stati Uniti azioni più incisive contro l'Iraq, fino ad un attacco militare. Il Congresso americano sarebbe pronto ad autorizzare eventuali azioni militari contro l'iraq, ma secondo quanto scrive il New York Times ci sarebbe una limitazione. Secondo il quotidiano, se il Congresso da una parte è pronto a autorizzare prima delle elezioni di novembre le azioni militari ritenute necessarie dal presidente, trapelano anche le intenzioni per un'autorizzazione che prenda in considerazione solo la distruzioni di arsenali chimici, biologici e nucleari, e non anche il rovesciamento del rais iracheno. Un atteggiamento calibrato - commentano gli strateghi repubblicani - per non danneggiare la causa dell'amministrazione Bush di fronte alle Nazioni Unite, la cui risoluzione dovrebbe comunque precedere ogni decisione del Congresso. E secondo il Times, Stati Uniti e Gran Bretagna intendono presentare al Consiglio di sicurezza dell'Onu il testo di una nuova risoluzione che fissi una scadenza per il rientro degli ispettori nel Paese. I tempi per la ripresa delle ispezioni non giocano comunque a favore dei 'falchi' dell'amministrazione Bush e del governo Blair. Secondo gli esperti, infatti, gli ispettori potranno mettersi al lavoro non prima di un periodo di almeno due mesi. troppo, Per Usa e Gran Bretagna.

(ANSA) - ABIDJAN, 19 SET - Un tentativo di colpo di stato e' in corso in Costa d'Avorio. Spari di armi automatiche si sono uditi nella capitale. In particolare a Cocody, non lontano dalla residenza del presidente Laurent Gbagbo, che e' attualmente in visita in Italia. Gli spari - secondo alcuni testimoni - sono iniziati stamane intorno alle 6:30 ora italiana. Un'ora piu' tardi i colpi continuavano. SPD 19/09/2002 08:10

MANAGUA: SOSTENITORI E OPPOSITORI DELL’EX PRESIDENTE ALEMÁN SCENDONO OGGI IN PIAZZA (BRIEF, POLITICS/ECONOMY)

Sale la tensione in Nicaragua dove oggi sostenitori e oppositori dell’ex capo di Stato e presidente del parlamento Arnoldo Alemán scenderanno in piazza a manifestare. I sandinisti hanno convocato i propri militanti a Managua per sollecitare la revoca dell’immunità parlamentare ad Alemán, accusato di molteplici casi di corruzione, perpetrati durante il suo governo (1997-gennaio 2002). Nello stesso posto e alla stessa ora nella capitale i liberali hanno indetto una marcia per ribadire il proprio ‘no’ alla messa in stato d’accusa di Alemán. Le autorità hanno disposto ingenti misure di sicurezza nelle vicinanze del palazzo presidenziale e della sede del parlamento, dove si teme che dimostranti delle due fazioni avverse possano scontrarsi. Da parte sua, il diretto interessato, che a più riprese ha respinto ogni accusa, ha avvertito nei giorni scorsi che "il Nicaragua corre il rischio di finire in un bagno di sangue". Finora ogni tentativo di privarlo dell’immunità si è risolto con un nulla di fatto. Nonostante la richiesta esplicita dell’attuale presidente, Enrique Bolaños, infatti, la settimana scorsa la giunta per le autorizzazioni a procedere del Congresso ha respinto con cinque voti a favore e uno contrario la richiesta di avviare tale procedura. (FB)

MANAGUA: SOSTENITORI E OPPOSITORI DELL’EX PRESIDENTE ALEMÁN SCENDONO OGGI IN PIAZZA (BRIEF, POLITICS/ECONOMY)

Sale la tensione in Nicaragua dove oggi sostenitori e oppositori dell’ex capo di Stato e presidente del parlamento Arnoldo Alemán scenderanno in piazza a manifestare. I sandinisti hanno convocato i propri militanti a Managua per sollecitare la revoca dell’immunità parlamentare ad Alemán, accusato di molteplici casi di corruzione, perpetrati durante il suo governo (1997-gennaio 2002). Nello stesso posto e alla stessa ora nella capitale i liberali hanno indetto una marcia per ribadire il proprio ‘no’ alla messa in stato d’accusa di Alemán. Le autorità hanno disposto ingenti misure di sicurezza nelle vicinanze del palazzo presidenziale e della sede del parlamento, dove si teme che dimostranti delle due fazioni avverse possano scontrarsi. Da parte sua, il diretto interessato, che a più riprese ha respinto ogni accusa, ha avvertito nei giorni scorsi che "il Nicaragua corre il rischio di finire in un bagno di sangue". Finora ogni tentativo di privarlo dell’immunità si è risolto con un nulla di fatto. Nonostante la richiesta esplicita dell’attuale presidente, Enrique Bolaños, infatti, la settimana scorsa la giunta per le autorizzazioni a procedere del Congresso ha respinto con cinque voti a favore e uno contrario la richiesta di avviare tale procedura. (FB)

BRAZIL, 19 SET 2002 (1:20)


PRESIDENZIALI: SONDAGGI, ‘LULA’ AUMENTA IL VANTAGGIO SU SERRA (BRIEF, POLITICS/ECONOMY)

A tre settimane dalle presidenziali brasiliane, Luiz Inácio ‘Lula’ da Silva, del Partito dei lavoratori (Pt), aumenta il suo vantaggio nei sondaggi. In base all’ultima inchiesta, realizzata dall’istituto demoscopico Ibope, ‘Lula’ è saldamente in testa alle preferenze dei brasiliani col 41 per cento delle intenzioni di voto seguito dal suo principale rivale, José Serra, candidato del Partito della socialdemocrazia brasiliana (Psdb), al governo, fermo al 22 per cento. Inaspettatamente, l’ex governatore dello Stato di Rio de Janeiro, Antony Garotinho, del Partito socialista brasiliano (Psb), ha da parte sua guadagnato un punto su Ciro Gomes, del Partito popolare socialista (Pps), soffiandogli il terzo posto. Garotinho si è infatti attestato sul 13 per cento, lasciando Gomes al 12. In quattro settimane Gomes ha di fatto perso 9 punti percentuali. Per quanto riguarda l’ipotesi di un eventuale ballottaggio, secondo gli intervistati sarebbe sempre ‘Lula’ a vincere su Serra col 53 per cento contro il 36 per cento del secondo

Maurice Papon è uscito dal carcere della Santè, a Parigi. Dopo circa 3 anni di detenzione, il novantaduenne ex ufficiale del regime di Vichy sconterà nella sua villa gli altri 7 anni di pena per complicità in crimini contro l'umanità. La scarcerazione è stata disposta dalla Corte d'Appello per motivi di salute. Nel 1998, Papon era stato condannato per aver collaborato alla deportazione di 1.600 ebrei durante la seconda guerra mondiale."Quando gli ho annunciato la decisione dei giudici - dice uno dei suoi avvocati - non ci credeva; non sapeva che i magistrati sono ormai completamente indipendenti e imparziale".

Le reazioni alla notizia non si sono fatte attendere: "Non possiamo ammettere - dice il presidente dell'Associazione famiglie vittime della deportazione - che un uomo condannato per crimini contro l'umanità possa riprendere a vivere normalmente; dimenticando i mesi di carcere e il ruolo che ha svolto per due anni, nel passato".

Molti si dichiarano indignati, altri chiedono che le ragioni umanitarie alla base della decisione valgano anche per tutti gli altri detenuti anziani.

ITALIA

IMMIGRAZIONE: SBARCATI A LAMPEDUSA 78 CLANDESTINI


(ANSA) - LAMPEDUSA (AGRIGENTO), 19 SET - Sono arrivati all' alba a Lampedusa i 78 clandestini che erano stati intercettati ieri nel Canale di Sicilia dalla nave Cassiopea, della Marina militare. Dopo essere stati trasbordati sulle motovedette della Guardia costiera, gli immigrati sono sbarcati nel porto dell' isola pelagica, visitati dai sanitari della locale guardia medica, rifocillati, e sistemati nel centro di accoglienza gestito dalla confraternita 'Misericordia'. I 78 clandestini sono tutti di sesso maschile e di nazionalita' irachena. Quattro di loro sono minorenni. (ANSA). YP4-RIZ

GR FLASH ore 11.00

Mondo

Mosca, 19 settembre 2002

Prima il messaggio del presidente Putin alle Nazioni Unite. Ora le dichiarazioni ufficicali del ministro della Difesa Sergei Ivanov: l'esercito russo è pronto ad attacchi preventivi in Georgia contro terroristi ceceni. Un'operazione che da giorni la stampa russa prima, i media internazionali poi, vedono collegata ad un via libera russo in seno al Consiglio di Sicurezza ONU all'attacco americano in Iraq.

Sergei Ivanov è sicuro: l'attacco preventivo in Georgia consentirà al Cremlino di fornire agli USA le prove della presenza di terroristi ceceni in Georgia: "Se vedremo criminali portati verso di noi e lasciati a soli 10-15 chilometri dal confine russo georgiano, ci sarà un intervento armato, perché non abbiamo alternative". "Se vediamo, ancora una volta, che è dal territorio georgiano che preparano un attacco, nessuno aspetterà che arrivino al confine", ha aggiunto Ivanov alla tv russa.

Lo stesso Ivanov, affiancato dal qusi omonimo ministro degli Esteri Igor Ivanov, ha incontrato a Washington il segretario alla Difesa americano Donald Rumsfeld e il segretario di Stato Colin Powell, nel quadro di incontri programmati fra USA e Russia per migliorare la cooperazione in tema di sicurezza. Ma l'occasione, ha confermato Ivanov, è servita ai russi per perorare la causa dell'intervento preventivo in Georgia. Quest'ultimo Paese, su pressioni della Casa Bianca e con l'aiuto del Pentagono, il mese scorso ha lanciato una campagna di repressione nelle gole del Pankisi, dove si annidano i terroristi ceceni. Ma per Mosca non è abbastanza, tanto che a Tbilisi sostengono che l'aereo che in agosto ha bombardato parte delle gole Pankisi, uccidendo un civile georgiano, fosse russo. Un'accusa sempre respinta dal Cremlino.

PALESTINA Ramallah, 19 settembre 2002

Fonti dell'ospedale di Ramallah hanno riferito che il bambino, Abdel Salam Samarin, di 10 anni, è stato colpito al petto da un proiettile.

Da questa mattina vige il coprifuoco su tutta Ramallah. Testimoni hanno detto che i soldati hanno aperto il fuoco in diverse occasioni per imporre il rispetto del provvedimento restrittivo deciso da Israele.

Costa d'Avorio Il primo ministro della Costa d’Avorio, Pascal Affi N’Guessan, ha dichiarato che i responsabili delle sparatorie in corso dalle prime ore di questa mattina ad Abidjan, capitale commerciale del Paese africano, sono militari, circa 750 in tutto, intenzionati ad opporsi alla decisione del governo di metterli forzatamente a riposo. Il premier ha comunque precisato che le truppe fedeli al governo stanno cercando di riportare la calma e mantengono il controllo dei punti strategici ad Abidjan. Fonti della MISNA contattate nella città africana confermano che non si tratterebbe di un tentativo di colpo di Stato, come ipotizzato in un primo momento, e che la radio e la tv nazionale continuano a funzionare normalmente. Le stesse fonti precisano che il quartiere di Plateau - quello in cui sono situati gli uffici del presidente della Repubblica, del primo ministro e la sede dell’assemblea nazionale - è relativamente tranquillo e in queste ore si sentono solo sporadici colpi di arma da fuoco. La tensione è invece ancora alta nel quartiere di Riviera, sede del campo militare più importante della Costa d’Avorio, e a Cocody, dove è situata la residenza del presidente della Costa d’Avorio, Laurent Gbagbo, attualmente in visita nella capitale italiana. Entrambi i quartieri si trovano nel settore sudorientale di Abidjan. (Il primo ministro della Costa d’Avorio, Pascal Affi N’Guessan, ha dichiarato che i responsabili delle sparatorie in corso dalle prime ore di questa mattina ad Abidjan, capitale commerciale del Paese africano, sono militari, circa 750 in tutto, intenzionati ad opporsi alla decisione del governo di metterli forzatamente a riposo. Il premier ha comunque precisato che le truppe fedeli al governo stanno cercando di riportare la calma e mantengono il controllo dei punti strategici ad Abidjan. Fonti della MISNA contattate nella città africana confermano che non si tratterebbe di un tentativo di colpo di Stato, come ipotizzato in un primo momento, e che la radio e la tv nazionale continuano a funzionare normalmente. Le stesse fonti precisano che il quartiere di Plateau - quello in cui sono situati gli uffici del presidente della Repubblica, del primo ministro e la sede dell’assemblea nazionale - è relativamente tranquillo e in queste ore si sentono solo sporadici colpi di arma da fuoco. La tensione è invece ancora alta nel quartiere di Riviera, sede del campo militare più importante della Costa d’Avorio, e a Cocody, dove è situata la residenza del presidente della Costa d’Avorio, Laurent Gbagbo, attualmente in visita nella capitale italiana. Entrambi i quartieri si trovano nel settore sudorientale di Abidjan. (

M.O.: RAMALLAH, PALESTINESE DI 10 ANNI UCCISO DA SOLDATI ISRAELE (AGI) - Ramallah, 19 set. - Un bambino palestinese di appena 10 anni e' morto in mattinata a Ramallah, nel quartierre di a-Sharfa, a causa di un colpo di arma da fuoco all'addome, esploso da soldati israeliani. Lo hanno reso noto fonti locali, mentre da parte sua l'Esercito ebraico ha annunciato l'apertura di un'inchiesta sull'episodio. In neppure 24 ore si tratta complessivamente gia' della sesta vittima da ambo le parti. 191018 SET 02

ITALIA

Moratti: crocefisso in tutte le aule Mentre il ministro dell'istruzione Letizia Moratti proprio oggi ha annunciato che tra alcuni mesi sarà pronta una normativa in basse alla quale il crocefisso sarà esposto in tutte le aule scolastiche, la Lega il crocefisso lo vorrebbe ovunque, in tutti gli uffici pubblici.

Islamici: offesa per altre religioni Gli islamici da parte loro gridano "via il crocefisso" perché offende i fedeli di altre religioni. La questione posta in questi termini preoccupa anche gli ebrei italiani che temono uno scontro tra religioni.

Papa: importante esporlo in scuole e ospedali "Il crocefisso è importante esporlo in scuole e ospedali" ha sostenuto il pontefice nei giorni scorsi. E l'affermazione non è passata inosservata.

Sul crocefisso nelle aule, come ha ricordato Luca Volonté (Udc) si era già espresso nel 1998 il Consiglio di Stato affermando che "non c'era nessun divieto in tale esposizione nei luoghi pubblici perché il crocefisso è un simbolo del patrimonio storico del nostro Paese così dicendo non sono state contestate in nessun caso le norme sia del decreto legge del 1928 sia delle modifiche del patto lateranense del '29".

Naufragio Sicilia: altri 2 corpi trovati in mare (ANSA) - PORTO EMPEDOCLE (AGRIGENTO), 19 SET - Altri due corpi sono stati recuperati nelle acque di Capo Rossello,dove sabato si e' inabissato il natante con 100 clandestini. I cadaveri sono stati individuati dalla Guardia costiera di Porto Empedocle. Sale a 29 il numero delle vittime del naufragio. 2002-09-19 - 09:30:00

Gr 13

M.O.

Un'esplosione a bordo di un autobus di linea e' avvenuta oggi a Tel Aviv sulla centralissima Allenby street. E' di almeno 5 morti e 40 feriti il primo bilancio provvisorio. Lo hanno riferito sia la radio dell'Esercito israeliano sia l'emittente di Stato. Un bambino palestinese di nove anni e' rimasto ucciso da colpi di arma da fuoco sparati da militari israeliani nella citta' di Ramallah, in Cisgiordania. Lo affermano fonti ospedaliere palestinesi, secondo le quali il bambino e' stato colpito alla schiena mentre camminava per strada. L'esercito israeliano sta verificando l'accaduto.

usa

. Oggi il presidente americano Bush invierà al Congresso una richiesta di risoluzione che permetta agli Stati Uniti azioni più incisive contro l'Iraq, fino ad un attacco militare. Il Congresso americano sarebbe pronto ad autorizzare eventuali azioni militari contro l'iraq, ma secondo quanto scrive il New York Times ci sarebbe una limitazione. Secondo il quotidiano, se il Congresso da una parte è pronto a autorizzare prima delle elezioni di novembre le azioni militari ritenute necessarie dal presidente, trapelano anche le intenzioni per un'autorizzazione che prenda in considerazione solo la distruzioni di arsenali chimici, biologici e nucleari, e non anche il rovesciamento del rais iracheno. Un atteggiamento calibrato - commentano gli strateghi repubblicani - per non danneggiare la causa dell'amministrazione Bush di fronte alle Nazioni Unite, la cui risoluzione dovrebbe comunque precedere ogni decisione del Congresso. E secondo il Times, Stati Uniti e Gran Bretagna intendono presentare al Consiglio di sicurezza dell'Onu il testo di una nuova risoluzione che fissi una scadenza per il rientro degli ispettori nel Paese. I tempi per la ripresa delle ispezioni non giocano comunque a favore dei 'falchi' dell'amministrazione Bush e del governo Blair. Secondo gli esperti, infatti, gli ispettori potranno mettersi al lavoro non prima di un periodo di almeno due mesi. troppo, Per Usa e Gran Bretagna.

ALGERIA: UCCISI 24 ISLAMICI

Ventiquattro estremisti islamici sono stati uccisi dalle forze di sicurezza algerina negli ultimi giorni in varie regioni del Paese.

Costa d'Avorio

Un tentativo di colpo di stato e' in corso in Costa d'Avorio. Spari di armi automatiche si sono uditi nella capitale. In particolare a Cocody, non lontano dalla residenza del presidente Laurent Gbagbo, che e' attualmente in visita in Italia. Gli spari - secondo alcuni testimoni - sono iniziati stamane intorno alle 6:30 ora italiana. Un'ora piu' tardi i colpi continuavano. SPD

Maurice Papon è uscito dal carcere della Santè, a Parigi. Dopo circa 3 anni di detenzione, il novantaduenne ex ufficiale del regime di Vichy sconterà nella sua villa gli altri 7 anni di pena per complicità in crimini contro l'umanità. La scarcerazione è stata disposta dalla Corte d'Appello per motivi di salute. Nel 1998, Papon era stato condannato per aver collaborato alla deportazione di 1.600 ebrei durante la seconda guerra mondiale."Quando gli ho annunciato la decisione dei giudici - dice uno dei suoi avvocati - non ci credeva; non sapeva che i magistrati sono ormai completamente indipendenti e imparziale".

Le reazioni alla notizia non si sono fatte attendere: "Non possiamo ammettere - dice il presidente dell'Associazione famiglie vittime della deportazione - che un uomo condannato per crimini contro l'umanità possa riprendere a vivere normalmente; dimenticando i mesi di carcere e il ruolo che ha svolto per due anni, nel passato".

Molti si dichiarano indignati, altri chiedono che le ragioni umanitarie alla base della decisione valgano anche per tutti gli altri detenuti anziani.

ITALIA

IMMIGRAZIONE: SBARCATI A LAMPEDUSA 78 CLANDESTINI


(ANSA) - LAMPEDUSA (AGRIGENTO), 19 SET - Sono arrivati all' alba a Lampedusa i 78 clandestini che erano stati intercettati ieri nel Canale di Sicilia dalla nave Cassiopea, della Marina militare. Dopo essere stati trasbordati sulle motovedette della Guardia costiera, gli immigrati sono sbarcati nel porto dell' isola pelagica, visitati dai sanitari della locale guardia medica, rifocillati, e sistemati nel centro di accoglienza gestito dalla confraternita 'Misericordia'. I 78 clandestini sono tutti di sesso maschile e di nazionalita' irachena. Quattro di loro sono minorenni. (ANSA). YP4-RIZ

Mondo

Mosca, 19 settembre 2002

PALESTINA Ramallah, 19 settembre 2002

Fonti dell'ospedale di Ramallah hanno riferito che il bambino, Abdel Salam Samarin, di 10 anni, è stato colpito al petto da un proiettile.

Da questa mattina vige il coprifuoco su tutta Ramallah. Testimoni hanno detto che i soldati hanno aperto il fuoco in diverse occasioni per imporre il rispetto del provvedimento restrittivo deciso da Israele.

Costa d'Avorio Il primo ministro della Costa d’Avorio, Pascal Affi N’Guessan, ha dichiarato che i responsabili delle sparatorie in corso dalle prime ore di questa mattina ad Abidjan, capitale commerciale del Paese africano, sono militari, circa 750 in tutto, intenzionati ad opporsi alla decisione del governo di metterli forzatamente a riposo. Il premier ha comunque precisato che le truppe fedeli al governo stanno cercando di riportare la calma e mantengono il controllo dei punti strategici ad Abidjan. Fonti della MISNA contattate nella città africana confermano che non si tratterebbe di un tentativo di colpo di Stato, come ipotizzato in un primo momento, e che la radio e la tv nazionale continuano a funzionare normalmente. Le stesse fonti precisano che il quartiere di Plateau - quello in cui sono situati gli uffici del presidente della Repubblica, del primo ministro e la sede dell’assemblea nazionale - è relativamente tranquillo e in queste ore si sentono solo sporadici colpi di arma da fuoco. La tensione è invece ancora alta nel quartiere di Riviera, sede del campo militare più importante della Costa d’Avorio, e a Cocody, dove è situata la residenza del presidente della Costa d’Avorio, Laurent Gbagbo, attualmente in visita nella capitale italiana. Entrambi i quartieri si trovano nel settore sudorientale di Abidjan. (Il primo ministro della Costa d’Avorio, Pascal Affi N’Guessan, ha dichiarato che i responsabili delle sparatorie in corso dalle prime ore di questa mattina ad Abidjan, capitale commerciale del Paese africano, sono militari, circa 750 in tutto, intenzionati ad opporsi alla decisione del governo di metterli forzatamente a riposo. Il premier ha comunque precisato che le truppe fedeli al governo stanno cercando di riportare la calma e mantengono il controllo dei punti strategici ad Abidjan. Fonti della MISNA contattate nella città africana confermano che non si tratterebbe di un tentativo di colpo di Stato, come ipotizzato in un primo momento, e che la radio e la tv nazionale continuano a funzionare normalmente. Le stesse fonti precisano che il quartiere di Plateau - quello in cui sono situati gli uffici del presidente della Repubblica, del primo ministro e la sede dell’assemblea nazionale - è relativamente tranquillo e in queste ore si sentono solo sporadici colpi di arma da fuoco. La tensione è invece ancora alta nel quartiere di Riviera, sede del campo militare più importante della Costa d’Avorio, e a Cocody, dove è situata la residenza del presidente della Costa d’Avorio, Laurent Gbagbo, attualmente in visita nella capitale italiana. Entrambi i quartieri si trovano nel settore sudorientale di Abidjan. (

M.O.: RAMALLAH, PALESTINESE DI 10 ANNI UCCISO DA SOLDATI ISRAELE (AGI) - Ramallah, 19 set. - Un bambino palestinese di appena 10 anni e' morto in mattinata a Ramallah, nel quartierre di a-Sharfa, a causa di un colpo di arma da fuoco all'addome, esploso da soldati israeliani. Lo hanno reso noto fonti locali, mentre da parte sua l'Esercito ebraico ha annunciato l'apertura di un'inchiesta sull'episodio. In neppure 24 ore si tratta complessivamente gia' della sesta vittima da ambo le parti.

ITALIA

Naufragio Sicilia: altri 2 corpi trovati in mare (ANSA) - PORTO EMPEDOCLE (AGRIGENTO), 19 SET - Altri due corpi sono stati recuperati nelle acque di Capo Rossello,dove sabato si e' inabissato il natante con 100 clandestini. I cadaveri sono stati individuati dalla Guardia costiera di Porto Empedocle. Sale a 29 il numero delle vittime del naufragio.

g.r. 17.00

MO: ATTENTATO A TEL AVIV, MOLTE LE VITTIME

19/09/2002 12:20

COSTA D'AVORIO: GOLPE MILITARE, UCCISO IL MINISTRO DEGLI INTERNI

COTE D'IVOIRE, 19 SET 2002 (16:11) ABIDJAN, LA SITUAZIONE SEMBRA ESSERSI TEMPORANEAMENTE CALMATA La situazione si è temporaneamente calmata ad Abidjan, capitale commerciale della Costa d’Avorio, dove stamattina sono scoppiati disordini che lasciano temere un colpo di Stato. “Da un paio d’ore si sentono solo colpi sporadici e qualche sparo isolato – riferisce alla MISNA Grazia Tibaldeschi, una cittadina italiana volontaria in varie organizzazioni religiose –. La città è deserta: tutti stanno nascosti in casa in attesa di vedere cosa succederà”. La popolazione è all’oscuro di tutto: è sceso il buoi informativo assoluto sulla programmazione della televisione (che ha sospeso le trasmissioni) e delle radio nazionale (che trasmette solo musica). Nessun accenno nemmeno alla morte del ministro degli interni, Emile Boga Doudou e dell’ex presidente golpista, Robert Guei. “L’abbiamo appreso dai notiziari internazionali in lingua francese – aggiunge la testimone interpellata dalla MISNA – ma ogni contatto in città è impossibile, non c’è una sola auto per le strade di Abidjan”. (EB)

BURUNDI, 19 SET 2002 (12:59)


MASSACRO DI ITABA: PORTAVOCE ESERCITO, 173 PERSONE SONO CADUTE SOTTO I PROIETTILI DELL'ESERCITO (BRIEF, GENERAL)

L'esercito del Burundi ha nuovamente ammesso le proprie responsabilità riguardo al massacro di civili avvenuto intorno al 9 settembre sulle colline di Itaba - sud est della provincia di Gitega, nella zona centrale del Burundi - dove numerosi civili, per lo più donne e bambini, sono stati uccisi a sangue freddo. Il coinvolgimento di membri delle forze armate nella strage è stato confermato da Augustin Nzabampema, portavoce dell'esercito, il quale in un intervista rilasciata alla agenzia di stampa francese 'France Press' ha riferito che: 173 persone sono cadute sotto i proiettili degli elementi dell'esercito. Il militare ha precisato che le forze armate burundesi ritengono queste vittime complici o ostaggi della ribellione. È bene ricordare che già il 17 settembre scorso, il giorno in cui è circolata la notizia dell'eccidio di Itaba, la MISNA aveva riportato una dichiarazione rilasciata dal colonnello Nzabampema ad una emittente radiofonica burundese della zona di Gitega, nella quale il militare confermava le voci riguardo un coinvolgimento di soldati governativi nella strage. Ancora aperta rimane invece la questione del numero dei cadaveri. Dalle testimonianze raccolte ieri dalla MISNA, e confermate oggi da nuovi racconti, la cifra che emerge delinea chiaramente un eccidio di gravissime proporzioni con 1250 civili uccisi. Una cifra che stride fortemente con il bilancio di 183 cadaveri fornito finora dal governo di Bujumbura. (MZ

Svizzera assassina! Estradato Nicola Bortone Ora Nicola rischia di perdere la partenità sui due figli in tenera età. Le autorità elvetiche non avevano nemmeno permesso a Nicola di stare loro accanto durante il funerale della madre. Svizzera assassina! Era stato arrestato il 10 marzo scorso. Latitante dal '92, secondo gli inquirenti potrebbe essere dietro il delitto D'Antona ROMA - La Corte Suprema svizzera ha concesso l'estradizione in Italia per Nicola Bortone, accusato di appartenere alle Brigate Rosse. Nicola Bortone, 45 anni, nome di battaglia 'Vincenzo' e considerato uno dei fondatori delle nuove Br, era irreperibile dal 1992 ed era stato arrestato a Zurigo lo scorso 10 marzo. La richiesta di estradizione era stata avviata dai magistrati romani Salvatore Vecchione e il sostituto Franco Ionta, per un residuo di pena di tre anni e sei mesi di reclusione per partecipazione a banda armata. "Sono prigioniero politico perchè militante delle Br". Queste furono le prime parole di Nicola Bortone alla polizia di Zurigo dopo l'arresto. E la sua frase rafforzò l'ipotesi su cui stavano lavorando gli investigatori nelle indagini sull'attentato a Massimo D'Antona, e cioè che fosse proprio Bortone l'uomo che incontrò Luca Ricaldone (uno degli otto militanti di Iniziativa Comunista arrestati lo scorso anno dalla procura di Roma perchè ritenuti fiancheggiatori delle Br, e poi scarcerati) nella metropolitana di Milano. E che quindi fosse proprio lui uno dei personaggi di saldatura tra i vecchi brigatisti e le nuove leve responsabili dell' omicidio D'Antona. Non è escluso peraltro che il brigatista, una volta consegnato dalla Svizzera alle autorità italiane, finisca sul registro degli indagati della procura di Roma e venga messo a confronto con lo stesso Ricaldone. Nicola Bortone nell'assetto organizzativo delle Br-Pcc, così come si presentava a fine '88, era stato inquadrato nella cosiddetta Struttura sud", insieme ad Antonio De Luca, Franco La Maestra, Simonetta Giorgieri (poi diventata sua moglie), Giuseppe Armanente, Marcello Tammaro Dell'Omo e Alberto Marino. Nato a Cesa, in provincia di Caserta, Bortone era stato raggiunto da un mandato di cattura emesso nel settembre 1989 dal giudice istruttore del Tribunale di Roma per i reati di associazione sovversiva e banda armata. Era già stato arrestato, insieme ad altri brigatisti, il 2 settembre dell'89, in Francia, per associazione per delinquere, porto e detenzione illegali di armi, contraffazione di documenti amministrativi ed altri reati. In quell'occasione si era dichiarato "militante rivoluzionario". Il 23 aprile '92 era stato condannato dal tribunale di Parigi a 3 anni di reclusione, con il divieto, per lo stesso periodo di tempo, di soggiorno in Francia. Al momento della scarcerazione non era stato né estradato né espulso ed aveva eletto domicilio in Francia. Il 3 settembre del '92 si era sposato con Simonetta Giorgieri e dall'ottobre dello stesso anno risultava irreperibile insieme alla moglie.

NAUFRAGIO IN SICILIA, RITROVATI ALTRI DUE CORPI

19/09/2002 16:03

Napoli (Pomigliano D'Arco): picchetti ai cancelli dello stabilimento Alenia. Questa mattina allo stabilimento Alenia gli ingressi erano bloccati da copertoni in fiamme e picchettati da alcuni lavoratori di una ditta che si occupa delle pulizie interne dello stabilimento, la protesta è nata dal mancato rinnovo del contratto con l'Alenia cosa che provocherebbe il licenziamento di quasi tutti i dipendenti della ditta di pulizie. Alle 11,00 circa la situazione si è normalizzata dopo le minacce della digos di far caricare il picchetto da alcuni reparti celere che nel frattempo erano arrivati sul posto, cosi i picchetti si sono sciolti e i lavoratori hanno annunciato che la manifestazione sarà seguita da altre azioni di lotta finchè il problema non sarà risolto in maniera definitiva e per tutti i lavoratori della ditta.