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Palestina - Per porre fine alla malnutrizione che affligge la popolazione palestinese, un'agenzia delle Nazioni Unite ha annunciato il lancio del piu' grande programma alimentare mai attuato nella regione. L'agenzia Onu per i profughi palestinesi (Unrwa), di concerto con la Croce rossa internazionale (Cicr) e col Programma alimentare mondiale (Pam), ha stimato che nel 2003 sara' necessario consegnare i pacchi alimentari a circa 1,3 milioni di persone, una cifra venti volte maggiore di quella necessaria prima dell'inizio della 'nuova intifada' (settembre 2000). ''La striscia di Gaza e la Cisgiordania non sono state colpite da alcuna siccita'. Non ci sono stati cattivi raccolti e i negozi traboccano spesso di cibo - ha detto Peter Hansen, commissario generale dell'agenzia - ma il fallimento del processo di pace e la distruzione dell'economia palestinese causata dalla politica israeliana di accerchiamento dei territori hanno avuto l'effetto di una terribile catastrofe naturale''. Il livello di malnutrizione nei territori palestinesi occupati, rilevano le organizzazioni umanitarie, e' comparabile a quelli di Congo e Zimbabwe, con il 22 per cento dei bambini che ne soffrono in forma acuta o cronica. Il commissario delle Nazioni Unite ha riportato che quattro bambini su cinque presentano carenze di ferro e zinco, che sono all'origine di anemia e indebolimento del sistema immunitario. Piu' della meta', inoltre, non riceve sufficienti calorie e vitamina A. Prima della rivolta dei palestinesi contro l'occupazione israeliana in Cisgiordania e nella striscia di Gaza, l'agenzia dell'Onu assisteva circa 11.000 famiglie al giorno, mentre le previsioni per l'anno prossimo segnalano ben 222.000 famiglie che avranno bisogno giornalmente dei pasti umanitari. ''L'economia e' vicina al collasso'', ha affermato Hansen, indicando che nell'area ci sono piu' disoccupati che lavoratori e che almeno il 50 per cento della popolazione vive sotto la soglia minima di poverta' di due dollari al giorno


ITALIA

FIAT - Da questa notte alle 3:00 centinaia di operai della Fiat presidiano le entrate di accesso principali alla zona industriale di Cassino ed allo stesso stabilimento. Non fanno entrare ne' persone ne' mezzi. "Questo e' l'unico modo per poter iniziare ad ottenere qualcosa - ha riferito un gruppo di operai attualmente in cassa integrazione -. Se con le trattative finora non abbiamo ottenuto nulla, siamo costretti a passare alle maniere forti"

saluti e baci. BUBU

GR flash ore 9.30

MONDO

Gerusalemme - Ancora sangue a Gerusalemme. Questa mattina un kamikaze palestinese si è fatto esplodere su un autobus uccidendo almeno 11 persone, secondo un bilancio ancora provvisorio, e ferendone circa una quarantina, di cui alcune in maniera molto grave. Attorno alle 7:00 (ora locale, le 6:00 in Italia) l’attentatore suicida, che era a bordo del veicolo, ha innescato l’ordigno mentre l’autobus della linea 20, già affollato di gente, si trovava vicino ad una fermata nel quartiere di Kiriat Menachem. La strage non è stata ancora rivendicata ma, secondo la radio militare israeliana, la polizia ritiene che il suo autore fosse un uomo di 23 anni, proveniente da Betlemme, in Cisgiordania. E proprio in queste ore blindati con la stella di David sono entrati a Betlemme, dove sono stati arrestati sei palestinesi. La notte scorsa i soldati israeliani hanno effettuato un’operazione in quattro località della Striscia di Gaza. Secondo fonti palestinesi sarebbero state distrutte due case e ferite almeno tre persone.

Perù - A due anni dalla sua rinuncia alla presidenza del Perù, comunicata via fax dal Giappone, l’ex capo di Stato Alberto Fujimori è tornato a far sentire la propria voce attraverso un messaggio inviato alla stampa del Paese andino. Come già anticipato nei mesi scorsi da un suo sedicente portavoce, Fujimori ha annunciato che intende tornare in patria per ripresentarsi alla corsa per la massima carica dello Stato. "Mi sento rinvigorito – ha asserito uno degli uomini più ricercati della storia recente peruviana – ho abbastanza energia per lavorare sodo tutti i giorni, come ho sempre fatto in 10 anni di presidenza. Voglio solo ritrovare, assieme a tutti i peruviani, la luce alla fine di un tunnel". In merito alle circostanze che, a suo dire, lo spinsero a riparare oltreoceano, Fujimori ha asserito che è stato costretto a scappare per proteggere la sua vita. "A quest’ora potrei essere un ergastolano o essere stato ucciso in qualche rivolta carceraria, invece sono qui e mi preparo per tornare a creare nuovi posti di lavoro e un futuro migliore per il Perù". Destituito dal Congresso per ‘incapacità morale’ a governare, Fujimori da Tokyo si è fatto scudo della propria nazionalità giapponese per ostacolare la sua possibile estradizione. Su di lui grava una serie interminabile di accuse di omicidio, lesioni gravi, sparizioni forzate, massacri (Barrio Altos e La Cantuta), malversazione di fondi pubblici, peculato, associazione a delinquere, falsità materiale e ideologica, abbandono di incarico e mancato compimento dei propri doveri. Rischia inoltre un’incriminazione per genocidio in relazione al programma di sterilizzazioni forzate condotto dal suo governo negli anni 1995-2000

Palestina - Per porre fine alla malnutrizione che affligge la popolazione palestinese, un'agenzia delle Nazioni Unite ha annunciato il lancio del piu' grande programma alimentare mai attuato nella regione. L'agenzia Onu per i profughi palestinesi (Unrwa), di concerto con la Croce rossa internazionale (Cicr) e col Programma alimentare mondiale (Pam), ha stimato che nel 2003 sara' necessario consegnare i pacchi alimentari a circa 1,3 milioni di persone, una cifra venti volte maggiore di quella necessaria prima dell'inizio della 'nuova intifada' (settembre 2000). La striscia di Gaza e la Cisgiordania non sono state colpite da alcuna siccita'. Non ci sono stati cattivi raccolti e i negozi traboccano spesso di cibo - ha detto Peter Hansen, commissario generale dell'agenzia - ma il fallimento del processo di pace e la distruzione dell'economia palestinese causata dalla politica israeliana di accerchiamento dei territori hanno avuto l'effetto di una terribile catastrofe naturale. Il livello di malnutrizione nei territori palestinesi occupati, rilevano le organizzazioni umanitarie, e' comparabile a quelli di Congo e Zimbabwe, con il 22 per cento dei bambini che ne soffrono in forma acuta o cronica. Il commissario delle Nazioni Unite ha riportato che quattro bambini su cinque presentano carenze di ferro e zinco, che sono all'origine di anemia e indebolimento del sistema immunitario. Piu' della meta', inoltre, non riceve sufficienti calorie e vitamina A. Prima della rivolta dei palestinesi contro l'occupazione israeliana in Cisgiordania e nella striscia di Gaza, l'agenzia dell'Onu assisteva circa 11.000 famiglie al giorno, mentre le previsioni per l'anno prossimo segnalano ben 222.000 famiglie che avranno bisogno giornalmente dei pasti umanitari. L'economia e' vicina al collasso, ha affermato Hansen, indicando che nell'area ci sono piu' disoccupati che lavoratori e che almeno il 50 per cento della popolazione vive sotto la soglia minima di poverta' di due dollari al giorno

ITALIA

FIAT - Da questa notte alle 3:00 centinaia di operai della Fiat presidiano le entrate di accesso principali alla zona industriale di Cassino ed allo stesso stabilimento. Non fanno entrare ne' persone ne' mezzi. "Questo e' l'unico modo per poter iniziare ad ottenere qualcosa - ha riferito un gruppo di operai attualmente in cassa integrazione -. Se con le trattative finora non abbiamo ottenuto nulla, siamo costretti a passare alle maniere forti"

gror211102 (last edited 2008-06-26 09:59:59 by anonymous)