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PALESTINA - Stanno giungendo negli stati di destinazione (Italia, Spagna,Grecia, Irlanda, Belgio e Portogallo per l'UE, cui si è aggiunta Cipro) i 13 palestinesi della natività. dopo lunghe trattative nella ricerca di identificare i Paesi di accoglienza ieri è stato approvata, a livello Ue, una posizione comune che definisce status giuridico e regole di accoglienza ''su base temporanea''. L'accordo e le misure in esso contenute saranno riesaminati ''entro 11 mesi'' dall' approvazione o anche ''prima'' se qualcuno degli stati membri lo richiedera' Il testo di si compone di una premessa in sette paragrafi ed un dispositivo di 9 articoli in cui sono contenute le misure che ogni "Paese accogliente" deve adottare. Nella premessa è esplicitamente sottolineato che i 13 "saranno ricevuti temporaneamente e su una base esclusivamente umanitaria", negli articoli, poi, vengono specificate le regole in merito allo status giuridico, al soggiorno e all'estradizione. Ciascuno dei paesi di accoglienza fornira' permessi nazionali ''per entrare nel suo territorio e soggiornarvi per un periodo fino a 12 mesi'' (ad eccezione del Portogallo che offre ospitalità fino alla creazione dello Stato palestinese). ''La validita' del permesso sara' limitata al paese'' che lo emette e ''puo' essere soggetta a specifiche condizioni che i palestinesi interessati saranno chiamati ad accettare prima del loro arrivo''. Ogni paese ''assumera' le misure di sicurezza secondo il suo ordinamento", ma verranno scambiate informazioni sull'applicazione delle misure previste dall'accordo. Le condizioni di vita (come l'alloggio, le relazioni dei palestinesi accolti con i membri delle rispettive famiglie, l'accesso all'occupazione o alla formazione) saranno regolate dalle leggi nazionali dei paesi riceventi. In merito all'estradizione i quindici non sono ancora giunti ad una conclusione: se un paese dovesse ricevere una richiesta di estradizione, ''informera' tempestivamente'' gli altri paesi membri e prima di prendere una decisione si ''consultera' con i partner''. A seguito di questi accordi internazionali il governo italiano ha, poi, promulgato un restrittivo decreto legge sulla presenza dei palestinesi in italia PALESTINA - Stanno giungendo negli stati di destinazione (Italia, Spagna,Grecia, Irlanda, Belgio e Portogallo per l'UE, cui si è aggiunta Cipro) i 13 palestinesi della natività. dopo lunghe trattative nella ricerca di identificare i Paesi di accoglienza ieri è stato approvata, a livello Ue, una posizione comune che definisce status giuridico e regole di accoglienza ''su base temporanea''. L'accordo e le misure in esso contenute saranno riesaminati ''entro 11 mesi'' dall' approvazione o anche ''prima'' se qualcuno degli stati membri lo richiedera' Il testo di si compone di una premessa in sette paragrafi ed un dispositivo di 9 articoli in cui sono contenute le misure che ogni "Paese accogliente" deve adottare. Nella premessa è esplicitamente sottolineato che i 13 "saranno ricevuti temporaneamente e su una base esclusivamente umanitaria", negli articoli, poi, vengono specificate le regole in merito allo status giuridico, al soggiorno e all'estradizione. Ciascuno dei paesi di accoglienza fornira' permessi nazionali ''per entrare nel suo territorio e soggiornarvi per un periodo fino a 12 mesi'' (ad eccezione del Portogallo che offre ospitalità fino alla creazione dello Stato palestinese). ''La validita' del permesso sara' limitata al paese'' che lo emette e ''puo' essere soggetta a specifiche condizioni che i palestinesi interessati saranno chiamati ad accettare prima del loro arrivo''. Ogni paese ''assumera' le misure di sicurezza secondo il suo ordinamento", ma verranno scambiate informazioni sull'applicazione delle misure previste dall'accordo. Le condizioni di vita (come l'alloggio, le relazioni dei palestinesi accolti con i membri delle rispettive famiglie, l'accesso all'occupazione o alla formazione) saranno regolate dalle leggi nazionali dei paesi riceventi. In merito all'estradizione i quindici non sono ancora giunti ad una conclusione: se un paese dovesse ricevere una richiesta di estradizione, ''informera' tempestivamente'' gli altri paesi membri e prima di prendere una decisione si ''consultera' con i partner''.

Sommario

MONDO

PALESTINA - I 13 palestinesi a Cipro stanno raggiungendo i Paesi di destinazione, dopo un accordo giunto nella serata di ieri tra i quindici Stati europei

DAL MONDO

PALESTINA - Stanno giungendo negli stati di destinazione (Italia, Spagna,Grecia, Irlanda, Belgio e Portogallo per l'UE, cui si è aggiunta Cipro) i 13 palestinesi della natività. dopo lunghe trattative nella ricerca di identificare i Paesi di accoglienza ieri è stato approvata, a livello Ue, una posizione comune che definisce status giuridico e regole di accoglienza su base temporanea. L'accordo e le misure in esso contenute saranno riesaminati entro 11 mesi dall' approvazione o anche prima se qualcuno degli stati membri lo richiedera' Il testo di si compone di una premessa in sette paragrafi ed un dispositivo di 9 articoli in cui sono contenute le misure che ogni "Paese accogliente" deve adottare. Nella premessa è esplicitamente sottolineato che i 13 "saranno ricevuti temporaneamente e su una base esclusivamente umanitaria", negli articoli, poi, vengono specificate le regole in merito allo status giuridico, al soggiorno e all'estradizione. Ciascuno dei paesi di accoglienza fornira' permessi nazionali per entrare nel suo territorio e soggiornarvi per un periodo fino a 12 mesi (ad eccezione del Portogallo che offre ospitalità fino alla creazione dello Stato palestinese). La validita' del permesso sara' limitata al paese che lo emette e puo' essere soggetta a specifiche condizioni che i palestinesi interessati saranno chiamati ad accettare prima del loro arrivo. Ogni paese assumera' le misure di sicurezza secondo il suo ordinamento", ma verranno scambiate informazioni sull'applicazione delle misure previste dall'accordo. Le condizioni di vita (come l'alloggio, le relazioni dei palestinesi accolti con i membri delle rispettive famiglie, l'accesso all'occupazione o alla formazione) saranno regolate dalle leggi nazionali dei paesi riceventi. In merito all'estradizione i quindici non sono ancora giunti ad una conclusione: se un paese dovesse ricevere una richiesta di estradizione, informera' tempestivamente gli altri paesi membri e prima di prendere una decisione si consultera' con i partner.

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