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PALESTINESI - A seguito degli accordi internazionali il governo italiano ha promulgato un restrittivo decreto legge sulla presenza dei palestinesi in italia [http://www.governo.it]

Giornale Radio di mercoledi 22 maggio - ore 19.30 - Lavorazione aperta alle 12.30 da Cristina e dalle 14.55 ci lavora anche Paula. Per favore segnalate i cambiamenti e chi e un bacio a tutt@. Dalle 15.40 ci lavora anche BUBU

Sommario

MONDO

PALESTINA - I 13 palestinesi a Cipro stanno raggiungendo i Paesi di destinazione, dopo un accordo giunto nella serata di ieri tra i quindici Stati europei

COLOMBIA - CONCLUSA LA CAMPAGNA ELETTORALE, DOMENICA ALLE URNE

BRASILE - AL VIA OGGI PROCESSO PER OMICIDIO AVVOCATO AGRICOLTORI DI MARABÁ

ARGENTINA - OGGI SCIOPERO GENERALE INDETTO DALL’ALA DISSIDENTE CGT CONTRO POLITICA ECONOMICA GOVERNO DUHALDE

ITALIA

SICILIA - Mercoledi' prossimo, 29 maggio, il parlamento regionale siciliano affrontera' finalmente il tema dell'emergenza idrica in Sicilia. Ascolteremo Salvo del Forum Sociale Siciliano sul problema del rifornimento dell'acqua.

NAPOLI - Sono state rese note le motivazioni della decisione presa da parte del tribunale del riesame sulle violenze compiute alla caserma Raniero di Napoli

MILANO - Si è conclusa oggi l'udienza preliminare nei confronti di 32 frequentatori dei centri sociali milanesi

DAL MONDO

PALESTINA - Dopo lunghe trattative nella ricerca di identificare i Paesi di accoglienza ieri è stato approvata, a livello Ue, una posizione comune che definisce status giuridico e regole di accoglienza su base temporanea. L'accordo e le misure in esso contenute saranno riesaminati entro 11 mesi dall' approvazione o anche prima se qualcuno degli stati membri lo richiedera'. Il testo si compone di una premessa in sette paragrafi ed un dispositivo di 9 articoli in cui sono contenute le misure che ogni "Paese accogliente" deve adottare. Nella premessa è esplicitamente sottolineato che i 13 "saranno ricevuti temporaneamente e su una base esclusivamente umanitaria", negli articoli, poi, vengono specificate le regole in merito allo status giuridico, al soggiorno e all'estradizione. Ciascuno dei paesi di accoglienza fornira' permessi nazionali per entrare nel suo territorio e soggiornarvi per un periodo fino a 12 mesi (ad eccezione del Portogallo che offre ospitalità fino alla creazione dello Stato palestinese). La validita' del permesso sara' limitata al paese che lo emette e puo' essere soggetta a specifiche condizioni che i palestinesi interessati saranno chiamati ad accettare prima del loro arrivo. Ogni paese assumera' le misure di sicurezza secondo il suo ordinamento", ma verranno scambiate informazioni sull'applicazione delle misure previste dall'accordo. Le condizioni di vita (come l'alloggio, le relazioni dei palestinesi accolti con i membri delle rispettive famiglie, l'accesso all'occupazione o alla formazione) saranno regolate dalle leggi nazionali dei paesi riceventi. In merito all'estradizione i quindici non sono ancora giunti ad una conclusione: se un paese dovesse ricevere una richiesta di estradizione, informera' tempestivamente gli altri paesi membri e prima di prendere una decisione si consultera' con i partner. Intanto si è appreso che i palestinesi giunti questa mattina all'aeroporto di Atene sono Mohammad Mouhanna e Mamdouh Al- Wardiyane. Lo ha detto all'Ansa una fonte ufficiale della rappresentanza palestinese in Grecia. I due sono stati già trasferiti in una località segreta da agenti dei servizi di sicurezza greci, accompagnati da funzionari palestinesi. "La nostra priorità è la loro sicurezza - ha detto all'arrivo dei due militanti il rappresentante palestinese in Grecia Abdullah Abdullah - siamo assolutamente convinti che ii governo greco sparà garantirla". Invece i tre palestinesi arrivati da Cipro per essere ospitati in Italia, sono ora diretti ai luoghi scelti dal ministero dell'Interno per il loro soggiorno. Secondo indiscrezioni, si tratta di tre luoghi differenti. Subito dopo il loro arrivo alle 10:30 di questa mattina a Ciampino a bordo di un aereo italiano, Mohammed Said Atollah Salem, Ibrahim Mahmud Salem Abayat e Khaled Abu Nijmeh sono stati formalmente identificati dalla polizia, i cui funzionari hanno anche illustrato ai tre il decreto che regola la loro ospitalità. Poi, i tre sono stati fatti salire su altrettante auto che sono partite verso diverse direzioni.

COLOMBIA - Conclusa la campagna elettorale in Colombia svoltasi all'insegna di sequestri, violenza e teleconferenze. Domenica prossima il paese latino-americano eleggera' il suo nuovo presidente. In base alla costituzione, da oggi candidati e partiti politici dovranno rispettare il silenzio. Ieri, dopo piu' di trenta giorni d'assenza, il candidato indipendente dato per favorito, Alvaro Uribe, e' riapparso in pubblico. A causa di un fallito attentato contro di lui a Barranquila, Uribe si era infatti ritirato dalla piazza per motivi di sicurezza optando per le teleconferenze una rivoluzione tecnologica che ci ha consentito di sfuggire alla violenza. [http://213.26.206.196] Intanto Anders Kompass, alto commissario Onu per i diritti umani in Colombia, ha consegnato questa settimana al governo colombiano il suo rapporto conclusivo sulla missione effettuata il 10 maggio scorso nella regione del Medio Atrato. In merito ai sanguinosi avvenimenti del 2 maggio a Bojayá (dipartimento di Chocó), dove 120 persone sono rimaste uccise da un ordigno lanciato contro la chiesa di Bellavista, Kompass ha rilevato le responsabilità di guerriglia e paramilitari ma anche dello Stato. Le Farc (Forze armate rivoluzionarie della Colombia) – si legge nel documento – sono responsabili della morte violenta degli oltre 100 civili, del ferimento di altri 80, della distruzione di beni e infrastrutture, della violazione dei luoghi di culto, nonché di aver provocato un alto numero di sfollati. Le Auc (Autodifese unite della Colombia) sono a loro volta responsabili di aver esposto la popolazione civile ai pericoli delle operazioni militari. Per entrambi le fazioni armate, il rapporto dell’Onu segnala pesanti infrazioni al diritto internazionale umanitario. [http://www.misna.org]

BRASILE - Si è aperto questa mattina a Marabá il processo contro Manoel Cardoso Neto (alias Nelito), accusato di aver ordinato l’omicidio di Gabriel Sales Pimenta, avvocato dei piccoli agricoltori del sud del Pará ucciso il 18 luglio 1982. Dopo 20 anni l’assassinio di Pimenta, 27 anni, trucidato davanti alla sua abitazione a Marabá, è ancora impunito. Il giovane legale venne freddato da tre colpi di pistola esplosi da un killer Antonio Vieira de Araújo (alias ‘Ouriçado’) – assoldato da Nelito tramite José Pereira da Nóbrega (alias ‘Marinheiro’). Solo Nelito è seduto oggi sul banco degli imputati, mentre gli altri due sono morti da anni. L’omicidio di Pimenta va inserito nel contesto della lotta per il possesso della terra nella regione di Pau Seco (18 chilometri da Marabá) dove 20 anni orsono vivevano 158 famiglie di contadini poveri. La terra era posseduta illegalmente da Nelito, deciso ad espellere i contadini con ogni mezzo. Nelito riuscì ad ottenere da un giudice compiacente l’autorizzazione allo sgombero degli occupanti e si preparò ad effettuarlo con la forza. Solo l’intervento di Pimenta presso il Tribunale di giustizia bloccò Nelito e la terra di Pau Seco rimase ai contadini. Per ritorsione Pimenta venne ucciso. [http://www.misna.org]

ARGENTINA OGGI SCIOPERO GENERALE INDETTO DALL'ALA DISSIDENTE CGT CONTRO POLITICA ECONOMICA GOVERNO DUHALDE

L’ala dissidente della Confederazione generale del lavoro (Cgt) ha indetto per oggi il primo sciopero generale contro la politica economica del governo del presidente Eduardo Duhalde. A Buenos Aires la giornata di protesta è iniziata con una manifestazione a Plaza de Mayo, dove si è tenuto un dibattito nel corso del quale è intervenuto Hugo Moyano, segretario generale del sindacato. “Siamo contro il modello socio-economico imposto dal Fondo monetario internazionale (Fmi) – ha precisato Moyano alla vigilia dello sciopero – contro la politica di sottomissione adottata dall’esecutivo nei confronti dello Fmi, anche perché non ci sono possibilità che la situazione migliori”. “Il giogo del modello neoliberale – ha aggiunto Moyano – ha devastato l’Argentina e intende disintegrarla per soddisfare la propria fame di potere”. Allo sciopero generale di oggi si aggiunge la giornata di protesta convocata per domani dall’Associazione bancaria argentina. Gli impiegati delle banche lavoreranno fino alle 15:00 locali e poi marceranno fino al palazzo del Congresso per chiedere maggiore stabilità lavorativa. Per il prossimo 29 maggio è infine prevista un’altra mobilitazione contro il governo, organizzata dalla Centrale dei lavoratori argentini (Cta), guidata da Victor de Gennaro. Intanto, il direttore esecutivo dello Fmi, Horst Köhler ha annunciato che concederà all’Argentina altri 12 mesi per il pagamento di 136 milioni di dollari che il Paese avrebbe dovuto corrispondere questa settimana. Lo ha fatto al termine di una riunione col ministro dell’economia, Roberto Lavagna, a Washington. Dal canto suo Lavagna si è detto ottimista in merito ad un prossimo accordo con lo Fmi per sbloccare i crediti congelati dallo scorso dicembre. A mio avviso l’intesa arriverà entro il 30 giugno”, ha detto il ministro. [http://www.misna.org]

Italia

Palestinesi

Il verde Paolo Cento sollecita il riconoscimento dello status di rifugiati politici per i tre palestinesi giunti oggi in Italia da Cipro. Secondo il deputato, la soluzione della vicenda e' un fatto positivo, che contribuisce alla pace in Medio Oriente, ma ora il governo italiano deve garantire il pieno riconoscimento dello status giuridico di rifugiati politici agli esuli palestinesi. Secondo Cento, il decreto approvato ieri dal Consiglio dei ministri e' reticente su questo punto; per questo i Verdi proporranno modifiche in parlamento

SICILIA - Mercoledi' prossimo, 29 maggio, il parlamento regionale siciliano affrontera' finalmente il tema dell'emergenza idrica in Sicilia. Intanto continuano le proteste, soprattutto in alcuni quartieri di Palermo, l'ultima di queste è stata due giorni fa. Per avere un quadro del problema del rifornimento dell'acqua abbiamo raggiunto telefonicamente Salvo del Forum Sociale Siciliano che ci ha anche informato su una futura manifestazione nella regione.

NAPOLI - I giudici del tribunale del riesame che nei giorni scorsi hanno revocato le ordinanze nei confronti dei poliziotti per i presunti abusi alla Raniero, ritengono che "quanto avvenuto nella giornata del 17 marzo 2001 presso la caserma, dove pure sono state poste in essere condotte abnormi e assolutamente ingiustificabili, non possa costituire elemento indicativo di personalità assolutamente negative e proclivi alla commissione di vari reati". Le motivazioni, contenute in 29 pagine, sono state depositate oggi in cancelleria. L'episodio è piuttosto da considerarsi "come occasionale ed inquadrabile del tutto verosimilmente nella particolare contingenza di quella giornata, da tutti riconosciuta come evento eccezionale". Questo uno dei passaggi-chiave delle motivazioni dell'ordinanza del tribunale del riesame di Napoli (dodicesima sezione: presidente Maria Ferorelli, giudici Irma Musella e Stefania Daniele) con la quale sono stati revocati gli arresti domiciliari per i poliziotti della Squadra mobile. Nessun sequestro di persona Sul principale reato contestato ai poliziotti napoletani, quello di sequestro di persona, per il quale hanno disposto l'annullamento delle ordinanze, i giudici del tribunale del riesame sono chiari: l'operazione alla caserma Raniero, dove furono portati i giovani prelevati dagli ospedali era finalizzata "all'espletamento di attività di polizia, consentite dalla legge, poi attuate con modalità irrituali e illecite". [http://www.rainews24.it]

MILANO - Si è conclusa oggi l'udienza preliminare nei confronti di 32 frequentatori dei centri sociali milanesi, per i quali è stato chiesto il rinvio a giudizio per una serie di reati che sarebbero stati commessi nel corso di una manifestazione, il 25 aprile '99. Nel capo di imputazione si parla di detenzione di petardi, violenza a pubblico ufficiale, manifestazione sediziosa, danneggiamento per imbrattamenti a locali del Consolato americano e di McDonald's, e vilipendio al tricolore per una bandiera italiana bruciata. Alcuni degli imputati sono anche accusati di ingiurie in relazione ad alcuni slogan contro Clinton e D'Alema. Dopo l'intervento del pm Stefano Dambruoso, che ha ribadito la richiesta di rinvio a giudizio, sono intervenuti gli avvocati Milena Mottalini, Ugo Gianangeli, Giuseppe Pelazza e Mirko Mazzali, che hanno contestato la sussistenza dei fatti contenuti nel capo d'imputazione. Il giudice si è riservato di fare conoscere la decisione nella mattinata di domani [http://www.repubblica.it/news/ired/ultimora/rep_nazionale_230288.htm]

gror220502 (last edited 2008-06-26 09:49:55 by anonymous)