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SICILIA - Mercoledi' prossimo, 29 maggio, il parlamento regionale siciliano affrontera' finalmente il tema dell'emergenza idrica in Sicilia. Intanto continuano le proteste, soprattutto in alcuni quartieri di Palermo, l'ultima di queste è stata due giorni fa. Per avere un quadro del problema del rifornimento dell'acqua abbiamo raggiunto telefonicamente Salvo del Forum Sociale Siciliano che ci ha anche informato su una futura manifestazione nella regione. | SICILIA - Mercoledi' prossimo, 29 maggio, il parlamento regionale siciliano affrontera' finalmente il tema dell'emergenza idrica in Sicilia. Intanto continuano le proteste, soprattutto in alcuni quartieri di Palermo, l'ultima di queste è stata due giorni fa. Per avere un quadro del problema del rifornimento dell'acqua abbiamo raggiunto telefonicamente Salvo del Forum Sociale Siciliano che ci ha anche informato su una futura manifestazione nella regione. (020522siciliaacqua) |
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SICILIA - Dopo lo sgombero violento di 15 giorni fa e la conseguente occupazione della Cattedrale di Palermo, oggi 10 famiglie del comitato di lotta per la casa hanno occupato il comune e fino a poco erano ancora lì. Ascoltiamo la corrispondenza registrata con una delle donne del movimento di lotta per la casa che tra l'altro minacciava di buttarsi di sotto. (020522palermo E' un servizio registrato in collaborazione con Indymedia Palermo |
SICILIA - Dopo lo sgombero violento di 15 giorni fa e la conseguente occupazione della Cattedrale di Palermo, oggi 10 famiglie del comitato di lotta per la casa hanno occupato il comune, chiedendo anche una soluzione immediata per la notte stessa. Ascoltiamo la corrispondenza conclusiva registrata con Indymedia Palermo. (020522palermoindy) |
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MILANO - E ancora gravi problemi ma stavolta a Milano dove c'è stato lo sgombero della palazzina di via Sapri a Milano.In questa palazzina si erano rifugiati gli sfollati del campo rom di viaBarzaghi. Era in corso una trattativa per dare una soluzione dignitosa di vita agli sfollati. Evidentemente ancora una volta la soluzione e' la "tolleranza zero" tra l'indifferenza dei "rispettabili" cittadini. 10 rom sono stati portati via dalle forze dell'ordine, che procedono nel frattempo a buttare in strada tutti i (pochi) averi degli altri sgomberati che seguono l'operazione ai margini della strada (020522sgomberomilano). |
Giornale Radio di mercoledi 22 maggio - ore 19.30 - Lavorazione aperta alle 12.30 da Cristina e dalle 14.55 ci lavora anche Paula. Per favore segnalate i cambiamenti e chi e un bacio a tutt@. Dalle 15.40 ci lavora anche BUBU
Sommario
MONDO
PALESTINA - I 13 palestinesi a Cipro stanno raggiungendo i Paesi di destinazione, dopo un accordo giunto nella serata di ieri tra i quindici Stati europei
COLOMBIA - CONCLUSA LA CAMPAGNA ELETTORALE, DOMENICA ALLE URNE
BRASILE - AL VIA OGGI PROCESSO PER OMICIDIO AVVOCATO AGRICOLTORI DI MARABÁ
ARGENTINA - OGGI SCIOPERO GENERALE INDETTO DALL'ALA DISSIDENTE Centrale Generale dei Lavoratori CONTRO LA POLITICA ECONOMICA DEL GOVERNO DUHALDE. E QUEST'ULTIMO INVECE HA AVVISATO DI UN IMMINENTE ACCORDO CON IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE.
ITALIA
SICILIA - Mercoledi' prossimo, 29 maggio, il parlamento regionale siciliano affrontera' finalmente il tema dell'emergenza idrica in Sicilia. Ascolteremo Salvo del Forum Sociale Siciliano sul problema del rifornimento dell'acqua.
NAPOLI - Sono state rese note le motivazioni della decisione presa da parte del tribunale del riesame sulle violenze compiute alla caserma Raniero di Napoli
MILANO - Si è conclusa oggi l'udienza preliminare nei confronti di 32 frequentatori dei centri sociali milanesi
DAL MONDO
PALESTINA - Dopo lunghe trattative nella ricerca di identificare i Paesi di accoglienza ieri è stato approvata, a livello Ue, una posizione comune che definisce status giuridico e regole di accoglienza su base temporanea. L'accordo e le misure in esso contenute saranno riesaminati entro 11 mesi dall' approvazione o anche prima se qualcuno degli stati membri lo richiedera'. Il testo si compone di una premessa in sette paragrafi ed un dispositivo di 9 articoli in cui sono contenute le misure che ogni "Paese accogliente" deve adottare. Nella premessa è esplicitamente sottolineato che i 13 "saranno ricevuti temporaneamente e su una base esclusivamente umanitaria", negli articoli, poi, vengono specificate le regole in merito allo status giuridico, al soggiorno e all'estradizione. Ciascuno dei paesi di accoglienza fornira' permessi nazionali per entrare nel suo territorio e soggiornarvi per un periodo fino a 12 mesi (ad eccezione del Portogallo che offre ospitalità fino alla creazione dello Stato palestinese). La validita' del permesso sara' limitata al paese che lo emette e puo' essere soggetta a specifiche condizioni che i palestinesi interessati saranno chiamati ad accettare prima del loro arrivo. Ogni paese assumera' le misure di sicurezza secondo il suo ordinamento", ma verranno scambiate informazioni sull'applicazione delle misure previste dall'accordo. Le condizioni di vita (come l'alloggio, le relazioni dei palestinesi accolti con i membri delle rispettive famiglie, l'accesso all'occupazione o alla formazione) saranno regolate dalle leggi nazionali dei paesi riceventi. In merito all'estradizione i quindici non sono ancora giunti ad una conclusione: se un paese dovesse ricevere una richiesta di estradizione, informera' tempestivamente gli altri paesi membri e prima di prendere una decisione si consultera' con i partner. Intanto si è appreso che i palestinesi giunti questa mattina all'aeroporto di Atene sono Mohammad Mouhanna e Mamdouh Al- Wardiyane. Lo ha detto all'Ansa una fonte ufficiale della rappresentanza palestinese in Grecia. I due sono stati già trasferiti in una località segreta da agenti dei servizi di sicurezza greci, accompagnati da funzionari palestinesi. "La nostra priorità è la loro sicurezza - ha detto all'arrivo dei due militanti il rappresentante palestinese in Grecia Abdullah Abdullah - siamo assolutamente convinti che ii governo greco sparà garantirla". Invece i tre palestinesi arrivati da Cipro per essere ospitati in Italia, sono ora diretti ai luoghi scelti dal ministero dell'Interno per il loro soggiorno. Secondo indiscrezioni, si tratta di tre luoghi differenti. Subito dopo il loro arrivo alle 10:30 di questa mattina a Ciampino a bordo di un aereo italiano, Mohammed Said Atollah Salem, Ibrahim Mahmud Salem Abayat e Khaled Abu Nijmeh sono stati formalmente identificati dalla polizia, i cui funzionari hanno anche illustrato ai tre il decreto che regola la loro ospitalità. Poi, i tre sono stati fatti salire su altrettante auto che sono partite verso diverse direzioni. COLOMBIA - Conclusa la campagna elettorale in Colombia svoltasi all'insegna di sequestri, violenza e teleconferenze. Domenica prossima il paese latino-americano eleggera' il suo nuovo presidente. In base alla costituzione, da oggi candidati e partiti politici dovranno rispettare il silenzio. Ieri, dopo piu' di trenta giorni d'assenza, il candidato indipendente dato per favorito, Alvaro Uribe, e' riapparso in pubblico. A causa di un fallito attentato contro di lui a Barranquila, Uribe si era infatti ritirato dalla piazza per motivi di sicurezza optando per le teleconferenze
BRASILE - Si è aperto questa mattina a Marabá il processo contro Manoel Cardoso Neto (alias Nelito), accusato di aver ordinato l’omicidio di Gabriel Sales Pimenta, avvocato dei piccoli agricoltori del sud del Pará ucciso il 18 luglio 1982. Dopo 20 anni l’assassinio di Pimenta, 27 anni, trucidato davanti alla sua abitazione a Marabá, è ancora impunito. Il giovane legale venne freddato da tre colpi di pistola esplosi da un killer Antonio Vieira de Araújo (alias ‘Ouriçado’) – assoldato da Nelito tramite José Pereira da Nóbrega (alias ‘Marinheiro’). Solo Nelito è seduto oggi sul banco degli imputati, mentre gli altri due sono morti da anni. L’omicidio di Pimenta va inserito nel contesto della lotta per il possesso della terra nella regione di Pau Seco (18 chilometri da Marabá) dove 20 anni orsono vivevano 158 famiglie di contadini poveri. La terra era posseduta illegalmente da Nelito, deciso ad espellere i contadini con ogni mezzo. Nelito riuscì ad ottenere da un giudice compiacente l’autorizzazione allo sgombero degli occupanti e si preparò ad effettuarlo con la forza. Solo l’intervento di Pimenta presso il Tribunale di giustizia bloccò Nelito e la terra di Pau Seco rimase ai contadini. Per ritorsione Pimenta venne ucciso. [http://www.misna.org]
ARGENTINA - L'ala dissidente della Confederazione generale del lavoro (Cgt) ha indetto per oggi il primo sciopero generale contro la politica economica del governo del presidente Eduardo Duhalde. A Buenos Aires la giornata di protesta è iniziata con una manifestazione a Plaza de Mayo, dove si è tenuto un dibattito nel corso del quale è intervenuto Hugo Moyano, segretario generale del sindacato."Siamo contro il modello socio-economico imposto dal Fondo monetario internazionale (Fmi)" ha precisato Moyano alla vigilia dello sciopero 'contro la politica di sottomissione adottata dall'esecutivo nei confronti del Fmi, anche perché non ci sono possibilità che la situazione migliori'. "Il giogo del modello neoliberale - ha aggiunto Moyano - ha devastato l'Argentina e intende disintegrarla per soddisfare la propria fame di potere". Allo sciopero generale di oggi si aggiunge la giornata di protesta convocata per domani dall'Associazione bancaria argentina. Gli impiegati delle banche lavoreranno fino alle 15:00 locali e poi marceranno fino al palazzo del Congresso per chiedere maggiore stabilità lavorativa. Per il prossimo 29 maggio è infine prevista un'altra mobilitazione contro il governo, organizzata dalla Centrale dei lavoratori argentini (Cta), guidata da Victor de Gennaro. Inanto il presidente argentino Eduardo Duhalde, in questi giorni in visita in Italia, ha annunciato un accordo in tempi ristrettissimi tra il suo paese ed il Fondo monetario internazionale. Stiamo lavorando al piano che ci chiede il Fondo, ha annunciato il presidente Duhalde in un'intervista a Rai International. Arriveremo a finirlo - ha aggiunto - in tempi brevi: dieci, quindici giorni al massimo, e lo presenteremo al Fondo sicuri che verra' accolto.
Italia
Palestinesi
Il verde Paolo Cento sollecita il riconoscimento dello status di rifugiati politici per i tre palestinesi giunti oggi in Italia da Cipro. Secondo il deputato, la soluzione della vicenda e' un fatto positivo, che contribuisce alla pace in Medio Oriente, ma ora il governo italiano deve garantire il pieno riconoscimento dello status giuridico di rifugiati politici agli esuli palestinesi. Secondo Cento, il decreto approvato ieri dal Consiglio dei ministri e' reticente su questo punto; per questo i Verdi proporranno modifiche in parlamento
SICILIA - Mercoledi' prossimo, 29 maggio, il parlamento regionale siciliano affrontera' finalmente il tema dell'emergenza idrica in Sicilia. Intanto continuano le proteste, soprattutto in alcuni quartieri di Palermo, l'ultima di queste è stata due giorni fa. Per avere un quadro del problema del rifornimento dell'acqua abbiamo raggiunto telefonicamente Salvo del Forum Sociale Siciliano che ci ha anche informato su una futura manifestazione nella regione. (020522siciliaacqua)
SICILIA - Dopo lo sgombero violento di 15 giorni fa e la conseguente occupazione della Cattedrale di Palermo, oggi 10 famiglie del comitato di lotta per la casa hanno occupato il comune, chiedendo anche una soluzione immediata per la notte stessa. Ascoltiamo la corrispondenza conclusiva registrata con Indymedia Palermo. (020522palermoindy)
MILANO - E ancora gravi problemi ma stavolta a Milano dove c'è stato lo sgombero della palazzina di via Sapri a Milano.In questa palazzina si erano rifugiati gli sfollati del campo rom di viaBarzaghi. Era in corso una trattativa per dare una soluzione dignitosa di vita agli sfollati. Evidentemente ancora una volta la soluzione e' la "tolleranza zero" tra l'indifferenza dei "rispettabili" cittadini. 10 rom sono stati portati via dalle forze dell'ordine, che procedono nel frattempo a buttare in strada tutti i (pochi) averi degli altri sgomberati che seguono l'operazione ai margini della strada (020522sgomberomilano).
NAPOLI - I giudici del tribunale del riesame che nei giorni scorsi hanno revocato le ordinanze nei confronti dei poliziotti per i presunti abusi alla Raniero, ritengono che "quanto avvenuto nella giornata del 17 marzo 2001 presso la caserma, dove pure sono state poste in essere condotte abnormi e assolutamente ingiustificabili, non possa costituire elemento indicativo di personalità assolutamente negative e proclivi alla commissione di vari reati". Le motivazioni, contenute in 29 pagine, sono state depositate oggi in cancelleria. L'episodio è piuttosto da considerarsi "come occasionale ed inquadrabile del tutto verosimilmente nella particolare contingenza di quella giornata, da tutti riconosciuta come evento eccezionale". Questo uno dei passaggi-chiave delle motivazioni dell'ordinanza del tribunale del riesame di Napoli (dodicesima sezione: presidente Maria Ferorelli, giudici Irma Musella e Stefania Daniele) con la quale sono stati revocati gli arresti domiciliari per i poliziotti della Squadra mobile. Nessun sequestro di persona Sul principale reato contestato ai poliziotti napoletani, quello di sequestro di persona, per il quale hanno disposto l'annullamento delle ordinanze, i giudici del tribunale del riesame sono chiari: l'operazione alla caserma Raniero, dove furono portati i giovani prelevati dagli ospedali era finalizzata "all'espletamento di attività di polizia, consentite dalla legge, poi attuate con modalità irrituali e illecite". [http://www.rainews24.it]
MILANO - Si è conclusa oggi l'udienza preliminare nei confronti di 32 frequentatori dei centri sociali milanesi, per i quali è stato chiesto il rinvio a giudizio per una serie di reati che sarebbero stati commessi nel corso di una manifestazione, il 25 aprile 1999. Nel capo di imputazione si parla di detenzione di petardi, violenza a pubblico ufficiale, manifestazione sediziosa, danneggiamento per imbrattamento a locali del Consolato nordamericano e di McDonald's, e vilipendio al tricolore per una bandiera italiana bruciata. Alcuni degli imputati sono anche accusati di ingiurie in relazione ad alcuni slogan contro l'ex presidente USA Clinton e il diessino D'Alema. Gli avvocati degli accusati hanno contestato la sussistenza dei fatti contenuti nel capo d'imputazione. Il giudice si è riservato di fare conoscere la decisione nella mattinata di domani. [http://www.repubblica.it/news/ired/ultimora/rep_nazionale_230288.htm]