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IMMIGRAZIONE - Un gommone carico di MIGRANTI si e' scontrato la notte scorsa contro una motovedetta della Guardia di Finanza italiana che stava tentando di bloccarne la corsa verso le coste italiane: nell' incidente almeno 2 stranieri sono morti e altri 6 sono rimasti feriti. Fonti della Guardia di Finanza di base a Durazzo hanno detto all' Ansa che la collisione e' stata accidentale. I feriti sono stati soccorsi da unita' della Guardia Costiera italiana. Complessivamente sono 31 le persone che si trovavano a bordo del gommone, ma secondo il racconto dei superstiti vi sarebbero anche dei dispersi. L'incidente, il piu' grave degli ultimi mesi, e' avvenuto a poche centinaia di metri a largo di Punta Linguetta, promontorio dell' Albania meridionale dal quale partono solitamente gli scafi con a bordo migrant diretti verso l'Italia. ( IMMIGRAZIONE - Un gommone carico di MIGRANTI si e' scontrato la notte scorsa contro una motovedetta della Guardia di Finanza italiana che stava tentando di bloccarne la corsa verso le coste italiane: nell' incidente almeno 2 stranieri sono morti e altri 6 sono rimasti feriti. Fonti della Guardia di Finanza di base a Durazzo hanno detto all' Ansa che la collisione e' stata accidentale. I feriti sono stati soccorsi da unita' della Guardia Costiera italiana. Complessivamente sono 31 le persone che si trovavano a bordo del gommone, ma secondo il racconto dei superstiti vi sarebbero anche dei dispersi. L'incidente, il piu' grave degli ultimi mesi, e' avvenuto a poche centinaia di metri a largo di Punta Linguetta, promontorio dell' Albania meridionale dal quale partono solitamente gli scafi con a bordo migrant diretti verso l'Italia.

VENDITA ARMI - Al gran galoppo è iniziato il 4 luglio nelle Commissioni Riunite Affari Esteri e Difesa del Senato l'esame del disegno di Legge 1927 (ora DdL 1547) emendato e licenziato dalla Camera il 26 giugno 2002 che modifica la legge 185 sul commercio delle armi italiane.

Si è concluso infatti con l'approvazione (220 favorevoli, 107 contrari e 64 astenuti) l'iter alla Camera del disegno di legge 1927 che prevede pesanti modifiche alla legge 185/90: una legge che ha garantito in questi anni il controllo da parte del parlamento sul commercio di armi italiane. Ecco come viene modificata la Legge 185 (Legge 185modificata. zip)
Gli organizzatori della Campagna “Contro i mercanti di armi – Difendiamo la 185” in un comunicato stampa dichiarano il proprio disappunto perché le istanze espresse da tante realtà della società civile e rappresentate anche da 62.000 firme raccolte in poche settimane, non hanno trovato ascolto e accoglienza da parte delle forze politiche della maggioranza al governo.

In particolare, due delle questioni imprescindibili per la nostra Campagna, ovvero la notifica delle banche d'appoggio per l'export di armi e la trasparenza delle transazioni finanziarie nel settore, non sono state accolte dal voto parlamentare. In proposito la Campagna esprime chiaramente la volontà di continuare la pressione sul Senato affinchè questi controlli vengano reintrodotti.

«Ci spiace constatare -afferma il comunicato della Campagna- che ancora una volta le ragioni del business abbiano avuto il sopravvento su quelle dell'etica e che sia questa ormai la logica che guida la politica estera del nostro Paese». «Ma a nessuno deve sfuggire –continua il comunicato– che se non ci fosse stata questa mobilitazione, difficilmente una parte del nostro Parlamento si sarebbe posto il problema di mettere in discussione la proposta del Governo, giacché in Commissione il provvedimento era stato approvato all'unanimità». Nonostante questo voto alla Camera, la Campagna in difesa della 185 non finirà qui. La Campagna continua a seguire l'iter del Ddl in Senato e si impegna a costruire un network sovranazionale tra realtà di base impegnate nel monitoraggio delle transazioni di armi.

da Paula: pagina aperta da Salvo e Paula alle 9.40. aGGIUNGETE PURE I VOSTRI SUGGERIMENTI e buongiorno a tutt@.


Gr flash di lunedi 22 luglio - ore 12.30

PALESTINA - Il ministro dell'interno dell'Autorita' nazionale palestinese Abdel Razek Yihia ha presentato a Israele un piano di sicurezza. Secondo il quotidiano Haaretz di oggi, il piano propone il ritiro dell'esercito israeliano alle posizioni tenute il 28 settembre del 2000, la fine degli assedi e delle zone militari chiuse in Cisgiordania.

  • Forze di sicurezza palestinesi, dopo essere state riorganizzate alle dipendenze del ministero dell'interno palestinese, entreranno nelle aree sgomberate dall'esercito in cambio dell'impegno israeliano a non colpirle. Una volta completato il ritiro dell'esercito i palestinesi saranno disposti a riprendere la collaborazione con Israele nel campo della sicurezza. Il piano, che e' stato presentato da Yihia nel corso dell'ultimo incontro col ministro degli esteri israeliano Shimon Peres, pone l'accento inoltre sulla necessita' di cambiare il clima nei Territori e su una lotta pubblica contro la violenza.

USA - Ha dichiarato fallimento la "WorldCom Inc.", il colosso delle telecomunicazioni, numero due del settore negli Stati Uniti, schiacciato sotto il peso di debiti per un ammontare pari a oltre 30 miliardi di dollari, e di uno clamoroso scandalo contabile-finanziario con al centro 3,9 miliardi di dollari in spese extra "truccate" da investimenti a lungo termine. L'amministratore delegato, John Sidgmore - che tra molte perplessita' resta al suo posto - ha annunciato che vi saranno delle cessioni, ma niente di "essenziale". "Certo non venderemo UUNet o MCI", ha dichiarato Sidgmore. WorldCom dovrebbe sbarazzarsi, "potenzialmente, di alcune attivita' in America Latina". Un crollo da 104 miliardi di dollari, in grado di fare impallidire quello della societa' energetica texana Enron, fregiatasi lo scorso dicembre del record assoluto di 64 miliardi di dollari e interprete del ruolo di 'madre di tutti gli scandali', destinata a subire un declassamento a 'sorella minore'.

FILIPPINE - Nuove proteste nelle Filippine contro la presenza militare statunitense nel Paese che invece è appoggiata dalla presidente Gloria Arroyo, di cui oggi è in programma al Congresso un discorso sullo 'stato dell'unione'. Migliaia di persone (circa 5mila secondo fonti ufficiali) si sono riversate per le strade della capitale Manila giungendo fino a 400 metri dalla sede del parlamento. La polizia ha caricato centinaia di dimostranti, allestendo una vera e propria barriera per bloccare l'accesso al palazzo. Dallo scorso gennaio, l'isola meridionale di Mindanao ospita un contingente di 600 soldati nordamericani (di cui 160 appartenenti alle forze speciali), mentre dalla fine di aprile si è aggiunto un secondo gruppo di 2665 soldati, schierato nell'isola settentrionale di Luzon e che, con il nome di 'battaglione Balikatan', è stato chiamato a realizzare un'azione di addestramento ed esercitazioni congiunte con l'esercito filippino. Il battaglione Balikatan, operativamente autonomo rispetto al gruppo presente a Mindanao, si inserisce in un piano di cooperazione militare con le forze armate di Washington ratificato dal Senato filippino nel 1999. Il discorso della Arroyo è particolarmente atteso su due punti fondamentali: l'approvazione di un piano di risanamento economico e di una legge anti-terrorismo contro i principali gruppi armati operanti sul territorio nazionale. Il piano di esercitazioni congiunte con gli Stati Uniti, formalmente, scadrebbe il 31 luglio. L'ipotesi avanzata da Arroyo sulla sua possibile estensione e sul rafforzamento della collaborazione militare con Washington portarono, lo scorso 2 luglio, alle dimissioni del ministro degli esteri Teofisto Guingona. L'ex capo della diplomazia filippina aveva più volte manifestato la propria ostilità verso il potenziamento della presenza militare nordamericana, che considerava forte elemento di instabilità per il Paese.

SCORIE NUCLEARI - Una flottiglia di undici yacht di Greenpeace e' riuscita a intercettare nel Pacifico all'alba di oggi (locale) due navi britanniche cariche di scorie nucleari in transito dal Giappone alla Gran Bretagna, ed a trasmettere loro un messaggio di protesta. Due degli attivisti si sono immersi dopo aver inseguito le navi con un gommone e hanno dispiegato lo striscione 'Nuclear Free Pacific' al loro passaggio. Intanto dalla flottiglia di Geenpeace e' partito un messaggio radio di protesta diretto alle navi. Secondo un portavoce di Greenpeace, "la proliferazione ed i rischi ambientali che questa industria si assume nel produrre plutonio sono enormi e spedirli via mare moltiplica i rischi e li estende a tutti i paesi lungo la rotta".

ALASKA - La velocità di scioglimento dei ghiacciai dell'Alaska è in continuo aumento e il livello dei mari si alza sempre di più. Le previsioni per il loro futuro non sono diverse: diventeranno più piccoli anche per effetto del riscaldamento globale del pianeta. Lo annunciano su Science Anthony Arendt e colleghi dell'Università dell'Alaska. Il loro studio si basa su misurazioni con la tecnica dell'altimetria al laser: una specie di macchina fotografica che, da un aeroplano, colpisce i ghiacciai con raggi laser, misurandone l'altezza. Con queste misure hanno calcolato il cambiamento del volume dei ghiacci e la velocità di scioglimento, che è raddoppiata negli ultimi cinque anni. I ricercatori affermano che l'assottigliamento dei ghiacci sia il risultato di un complesso gruppo di fattori, come la direzione e la velocità dei loro movimenti, a cui si aggiunge l'aumento della neve, dovuto al riscaldamento terrestre. Gli scienziati affermano che il fenomeno è in parte responsabile dell'innalzamento del livello dei mari che è stato di tre millimetri l'anno nell'ultimo decennio. In base a questi valori, prevedono inondazioni e scomparsa di isole per i prossimi cento anni.

Dall'Italia

IMMIGRAZIONE - Un gommone carico di MIGRANTI si e' scontrato la notte scorsa contro una motovedetta della Guardia di Finanza italiana che stava tentando di bloccarne la corsa verso le coste italiane: nell' incidente almeno 2 stranieri sono morti e altri 6 sono rimasti feriti. Fonti della Guardia di Finanza di base a Durazzo hanno detto all' Ansa che la collisione e' stata accidentale. I feriti sono stati soccorsi da unita' della Guardia Costiera italiana. Complessivamente sono 31 le persone che si trovavano a bordo del gommone, ma secondo il racconto dei superstiti vi sarebbero anche dei dispersi. L'incidente, il piu' grave degli ultimi mesi, e' avvenuto a poche centinaia di metri a largo di Punta Linguetta, promontorio dell' Albania meridionale dal quale partono solitamente gli scafi con a bordo migrant diretti verso l'Italia.

VENDITA ARMI - Al gran galoppo è iniziato il 4 luglio nelle Commissioni Riunite Affari Esteri e Difesa del Senato l'esame del disegno di Legge 1927 (ora DdL 1547) emendato e licenziato dalla Camera il 26 giugno 2002 che modifica la legge 185 sul commercio delle armi italiane.

Si è concluso infatti con l'approvazione (220 favorevoli, 107 contrari e 64 astenuti) l'iter alla Camera del disegno di legge 1927 che prevede pesanti modifiche alla legge 185/90: una legge che ha garantito in questi anni il controllo da parte del parlamento sul commercio di armi italiane. Ecco come viene modificata la Legge 185 (Legge 185modificata. zip) Gli organizzatori della Campagna “Contro i mercanti di armi – Difendiamo la 185” in un comunicato stampa dichiarano il proprio disappunto perché le istanze espresse da tante realtà della società civile e rappresentate anche da 62.000 firme raccolte in poche settimane, non hanno trovato ascolto e accoglienza da parte delle forze politiche della maggioranza al governo.

In particolare, due delle questioni imprescindibili per la nostra Campagna, ovvero la notifica delle banche d'appoggio per l'export di armi e la trasparenza delle transazioni finanziarie nel settore, non sono state accolte dal voto parlamentare. In proposito la Campagna esprime chiaramente la volontà di continuare la pressione sul Senato affinchè questi controlli vengano reintrodotti.

«Ci spiace constatare -afferma il comunicato della Campagna- che ancora una volta le ragioni del business abbiano avuto il sopravvento su quelle dell'etica e che sia questa ormai la logica che guida la politica estera del nostro Paese». «Ma a nessuno deve sfuggire –continua il comunicato– che se non ci fosse stata questa mobilitazione, difficilmente una parte del nostro Parlamento si sarebbe posto il problema di mettere in discussione la proposta del Governo, giacché in Commissione il provvedimento era stato approvato all'unanimità». Nonostante questo voto alla Camera, la Campagna in difesa della 185 non finirà qui. La Campagna continua a seguire l'iter del Ddl in Senato e si impegna a costruire un network sovranazionale tra realtà di base impegnate nel monitoraggio delle transazioni di armi.


Gr flash di lunedi 22 luglio - ore 11.00

PALESTINA - Due palestinesi armati sono rimasti uccisi e due soldati israeliani feriti in uno scontro a fuoco scoppiato alle prime ore di stamattina presso l'insediamento di coloni israeliani di Tel Katif, nella Striscia di Gaza. Secondo l'esercito, i due palestinesi volevano attaccare la postazione militare davanti all'insediamento. Durante la notte colpi di mortaio sono stati sparati dalla Striscia contro postazioni militari presso il posto di confine di Eretz. Non ci sono stati feriti. Intanto il ministro della sicurezza interna israeliano Uzi Landau ha autorizzato oggi la riapertura degli uffici della direzione dell' universita' palestinese Al Quds, a Gerusalemme est, e del suo presidente Sari Nusseibeh. La radio pubblica israeliana ha detto che l'autorizzazione e' stata data dopo che Nusseibeh ha firmato un documento nel quale si impegna a non avere piu' rapporti di alcun genere con l' Autorita' nazionale palestinese (Anp) di Yasser Arafat. La chiusura degli uffici era stata ordinata da Landau alcune settimane fa con la motivazione che l'universita' operava come organo dell' Anp in territorio che Israele considera sotto la sua sovranita' e in violazione degli accordi israelo-palestinesi. La chiusura degli uffici, in special modo quelli di Nusseibeh, considerato esponente palestinese politicamente moderato e favorevole alla pace con Israele, aveva suscitato aspre critiche dell'opinione pubblica internazionale, Stati Uniti inclusi.

AFGHANISTAN - Nuove strage di civili causata, stavolta, da una mina. Tredici delle ventidue persone che viaggiavano su un pullman sono rimaste uccise mentre altre 6 sono state ferite quando, sabato mattina, il veicolo è passato sulla mina. L'incidente è avvenuto vicino al lago di Bandi Amir, ad ovest di Bamiyan, zona centrale del paese e teatro, negli scorsi anni, di pesanti scontri tra talebani e fazioni opposte. All'autista era stato chiesto, invano, di fare un percorso alternativo, vista la pericolosità della zona. Secondo le Nazioni Unite IN Afghanistan ci sarebbero oltre 10 milioni di mine che provocano morte e menomazioni da anni. Fra gli incidenti più gravi quello del 1998, quando circa 40 persone persero la vita viaggiando, anche in quel caso, a bordo di un pullman che colpì una mina anti-carro lungo una delle strade principali di Kandahar.

USA - Nel 1998 l'organizzazione Global Exchange, a nome dei consumatori californiani, aveva intentato causa alla multinazionale Nike per pubblicità ingannevole e false informazioni sulla base di una legge della California che tutela i cittadini da pratiche commerciali scorrette. Nike era accusata di mentire in interviste e comunicati stampa sulle reali condizioni di lavoro nei suoi stabilimenti in Vietnam, Cina e Indonesia, dopo che numerosi rapporti avevano documentato violazioni rispetto ai salari, agli orari di lavoro, alla sicurezza e dignità della persona, e ai diritti sindacali. La multinazionale statunitense si era difesa sostenendo che le dichiarazioni pubbliche di un'azienda sono protette dal diritto costituzionale alla libertà di espressione. Il giudice di primo grado le aveva dato ragione nel 1999, ma la Corte suprema della California, a cui i consumatori si sono rivolti, ha stabilito il 2 maggio scorso che INVECE Nike non può appellarsi a questo diritto se le sue dichiarazioni pubbliche hanno finalità commerciali e tale è stata giudicata la campagna di informazione organizzata dalla società per difendersi dalle accuse. Viene così dichiarata ammissibile la causa intentata alla potente multinazionale che, se le accuse verranno provate, dovrà restituire tutti i profitti ottenuti in violazione delle leggi sulle corrette pratiche commerciali e pagare una campagna pubblicitaria per spiegare come vengono davvero realizzate le sue produzioni. Nike ha annunciato ricorso alla Corte suprema degli Stati Uniti.

MESSICO - In Messico si continuano a segnalare violazioni dei diritti umani. Lo ha riferito l’avvocato cileno Roberto Garretón, attuale relatore speciale Onu per i diritti umani in America Latina. "Si tratta di denunce assolutamente fondate", ha dichiarato Garretón al quotidiano ‘El Universal’, ricordando che la storia recente messicana è stata segnata da numerosi casi di sparizioni forzate, detenzioni arbitrarie e torture. Senza contare, ha aggiunto, la "questione storica" della discriminazione contro i popoli indigeni. Il funzionario delle Nazioni Unite ha quindi rilevato la necessità che nei corpi di polizia e nell’esercito si abbandoni definitivamente il principio in base al quale nel nome della sicurezza dello Stato è consentito commettere crimini.

Dall'Italia

IMMIGRAZIONE - Un gommone carico di MIGRANTI si e' scontrato la notte scorsa contro una motovedetta della Guardia di Finanza italiana che stava tentando di bloccarne la corsa verso le coste italiane: nell' incidente almeno 2 stranieri sono morti e altri 6 sono rimasti feriti. Fonti della Guardia di Finanza di base a Durazzo hanno detto all' Ansa che la collisione e' stata accidentale. I feriti sono stati soccorsi da unita' della Guardia Costiera italiana. Complessivamente sono 31 le persone che si trovavano a bordo del gommone, ma secondo il racconto dei superstiti vi sarebbero anche dei dispersi. L'incidente, il piu' grave degli ultimi mesi, e' avvenuto a poche centinaia di metri a largo di Punta Linguetta, promontorio dell' Albania meridionale dal quale partono solitamente gli scafi con a bordo migrant diretti verso l'Italia. (ANSA).

IMMIGRAZIONE - Secondo un comunicato dell'ASGI, Studi Giuridici Immigrazione, La Prefettura di Agrigento ha negato, qualche giorno fa, il diritto di visita ad una delegazione guidata da un rappresentante parlamentare, e composta da avvocati e docenti universitari che volevano entrare nel centro di 'prima accoglienza e soccorso' di Lampedusa. Secondo quanto precisato dalla Prefettura, in base a recenti circolari ministeriali, soltanto i parlamentari avrebbero accesso a quella struttura. Risulta che anche nei centri pugliesi sarebbero stati frapposti analoghi divieti. E' evidente la preoccupazione che oltre all'ingresso occasionale di un rappresentante del nostro Parlamento, possano entrare nel centro anche rappresentanti di associazioni ed avvocati che operano sul territorio e che già in passato hanno denunciato gravi illegittimità nel trattenimento degli stranieri, ottenendo dalla magistratura l'annullamento di numerosi provvedimenti di espulsione e di trattenimento; e soprattutto facendo valere il diritto di asilo negato a quanti, costretti all'ingresso clandestino dalla mancanza di una legge organica che riconosca l'asilo costituzionale, vengono rinchiusi in queste strutture privati di ogni diritto di accesso alla procedura. Dalla verifica di tante storie individuali, anche nel caso del centro di Lampedusa, è emersa la costante mancanza di interpreti ( sanzionata anche dalla magistratura) e la durata del trattenimento, spesso in assenza di un provvedimento formale ( e quindi impugnabile) o non convalidato nei termini di legge. Molti potenziali richiedenti asilo sono stati di fatto condannati alla clandestinità: hanno ricevuto immediatamente una espulsione, senza interprete e senza informazioni sul diritto di asilo, nei cinque giorni successivi non hanno potuto fare ricorso, trattenuti all'interno del CPT o rimessi in libertà, con l'intimazione a lasciare il nostro territorio entro quindici giorni, senza mezzi e documenti. Nessuno stato, neppure il più fidato partner dei nuovi accordi di riammissione stipulati dal governo riaccetterebbe mai questi migranti rimpatriati, e neppure sembra giuridicamente ed umanamente sostenibile ipotizzare rimpatri coatti verso luoghi di torture e di morte come il Sudan, la Sierra Leone, lo Sri Lanka, la Turchia o l'Irak ( soprattutto per i kurdi). Senpre secondo il comunicato dell'ASGI, la detenzione dei richiedenti asilo, che con la nuova legge diventerà la norma, impedisce l'accesso alla procedura e alimenta un clima omertoso che favorisce obiettivamente i trafficanti e quanti propongono domande strumentali. Questo è successo e, per quanto risulta da testimonianze dirette, continua a succedere a Lampedusa, ad Agrigento, ed in altri centri di detenzione( siano CPA o CPT).

Gr flash di lunedi 22 luglio - ore 9.30

PALESTINA - Due palestinesi armati sono rimasti uccisi e due soldati israeliani feriti in uno scontro a fuoco scoppiato alle prime ore di stamattina presso l'insediamento di coloni israeliani di Tel Katif, nella Striscia di Gaza. Secondo l'esercito, i due palestinesi volevano attaccare la postazione militare davanti all'insediamento. Durante la notte colpi di mortaio sono stati sparati dalla Striscia contro postazioni militari presso il posto di confine di Eretz. Non ci sono stati feriti. Intanto il ministro della sicurezza interna israeliano Uzi Landau ha autorizzato oggi la riapertura degli uffici della direzione dell' universita' palestinese Al Quds, a Gerusalemme est, e del suo presidente Sari Nusseibeh. La radio pubblica israeliana ha detto che l'autorizzazione e' stata data dopo che Nusseibeh ha firmato un documento nel quale si impegna a non avere piu' rapporti di alcun genere con l' Autorita' nazionale palestinese (Anp) di Yasser Arafat. La chiusura degli uffici era stata ordinata da Landau alcune settimane fa con la motivazione che l'universita' operava come organo dell' Anp in territorio che Israele considera sotto la sua sovranita' e in violazione degli accordi israelo-palestinesi. La chiusura degli uffici, in special modo quelli di Nusseibeh, considerato esponente palestinese politicamente moderato e favorevole alla pace con Israele, aveva suscitato aspre critiche dell'opinione pubblica internazionale, Stati Uniti inclusi.

IRLANDA DEL NORD -Belfast, 22 lug. - - Un giovane repubblicano di una ventina di anni e' stato ucciso da colpi d'arma da fuoco attorno alla mezzanotte nel nord di Belfast. L'assassinio e' avvenuto poco dopo che un lealista di 19 anni era stato ferito da altri colpi d'arma da fuoco, sempre a Belfast nord.

CONTINUA IL TERREMOTO FINANZIARIO IN USA. Anche WORLDCOM HA DICHIARATO FALLIMENTO. -Il gigante della telefonia Usa WorldCom ha fatto ricorso al "capitolo 11", chiedendo protezione nei confronti dei creditori, In pratica ha avviato le procedure fallimentari. Si tratta del piu' grande fallimento della storia economica Usa. I debiti della compagnia hanno superato i 30 miliardi di dollari. WorldCom ha detto che intende uscire dal regime di protezione entro 9 o 12 mesi. La societa' ha inoltre tovato un accordo per un finanziamento di 2 miliardi di dollari (debtor in possession) per mantenere in vita le operazioni gestionali, pagare i dipendenti e tenere in funzione la rete. Il finanziamento dovra' essere approvato dal Tribunale fallimentare. Il fallimento segue la scoperta di irregolarita' contabili per 4 miliardi di dollari.

ITALIA – INFORTUNI SUL LAVORO - Il comparto dell'edilizia e' quello che presenta le piu' elevate frequenze di infortunio sul lavoro nel panorama produttivo italiano. Nel 2001, la percentuale di infortuni, è stata del 7,6%; in valore assoluto, gli infortuni in edilizia sfiorano i 130.000 casi. Oltre la meta' degli infortuni (53%) riguarda il comparto delle costruzioni ediliz, seguito con il 29% da quello della installazione e manutenzione di impianti. In questo panorama, tuttavia, il settore dimostra ancora una grande capacita' di assorbimento di manodopera: nel 2001 ha infatti registrato un incremento di occupazione del 5,5%, contro +3,2% del settore dei servizi e +1,2% del commercio. Le conseguenze mortali degli infortuni sul lavoro riguardano 3 casi ogni 1.000 infortuni e si addensano nelle eta' piu' elevate, dai 51 ai 55 anni. La maggior parte dei casi mortali dipende da ferite alla testa, anche se la mano rimane la parte del corpo piu' colpita, con fratture, ferite e contusioni. L'attivita' edile e' anche causa di malattie professionali, spesso dovute a traumi da sforzi ripetuti e prolungati. I dati pongono in evidenza che le mansioni piu' esposte a traumi da sforzo sono quelle del tinteggiatore e intonacatore, caratterizzate da posizioni non corrette e da un notevole sforzo fisico. A rischio medio sono i carpentieri, mentre presentano un basso indice di rischio i muratori.

ROMA - - Intorno alle quattro di questa mattina e' rientrato l' allarme al civico 150 di viale Europa, all' Eur, uno dei quartieri a Sud della Capitale, dopo che i tecnici dell'Italgas hanno risolto il problema. Lo hanno reso noto i vigili del fuoco precisando che la fuga di gas e' stata interrotta e che non ci sono pericoli. Lo stabile e' agibile anche se i suoi occupanti hanno trascorso la notte ospiti di amici e parenti oppure in albergo.

gror220702 (last edited 2008-06-26 09:48:14 by anonymous)