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SOMMARIO

Esteri

PALESTINA
Ramallah è di nuovo in mano agli israeliani. Secondo l'intelligence palestinese oltre cento carri armati e blindati hanno preso il cotrollo città senza incontrare resistenza. La Moqata, il complesso che ospita gli uffici dell'Autorità nazionale palestinese, è stata circondata mentre i bulldozer scavavano trincee ed ergevano barriere per impedire l'ingresso e l'uscita dagli edifici, dove si trovano, oltre ad Arafat, il capo della guardia presidenziale "Forza 17" ed il capo dei servizi segreti in Cisgiordania. L'esercito ha arrestato e portato a Ofra 22 agenti di polizia palestinesi che si sono arresi senza opporre resistenza.
Circondato anche l'ospedale governativo, dove viene impedito l'ingresso delle ambulanze, mentre soldati con megafoni avvertono la popolazione dell'instaurazione del coprifuoco. Il ministro dell'istruzione palestinese ha chiesto, invano, che fosse almeno permesso agli studenti di andare a fare gli esami di fine anno.
Altre cinque città cisgiordane, Tulkarem, Qalqilya, Nablus, Betlemme e Jenin, sono considerate "zone militari chiuse" ed è stato impedito l'ingresso ai giornalisti. A Jenin è stata fatta saltare in aria un'agenzia della Banca Cairo-Amman dentro la quale, secondo fonti militari, era nascosto un laboratorio per la prepazione di ordigni.
La commissione parlamentare israeliana di Difesa ha intanto approvato la mobilitazione dei riservisti per l'operazione "Sentiero sicuro" cominciata cinque giorni fa nelle città autonome della Cisgiordania.
E un palestinese è stato ucciso oggi nel centro di Nablus da soldati israeliani impegnati a mantenervi il coprifuoco. Lo hanno riferito fonti locali. Secondo le prime informazioni, l'uomo è balzato da una automobile e ha sparato contro una pattuglia israeliana, la quale ha risposto al fuoco.
Intanto l' organizzazione 'Action for Peace' ha chiesto che ''il Governo italiano e il Parlamento esprimano con chiarezza la loro critica al Governo israeliano'' in merito al divieto di ingresso nel paese ad un altro gruppo di pacifisti italiani, una quindicina, arrivati la scorsa notte all'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv con un volo da Milano. ''E' inaccettabile che cittadine e cittadini italiani vengano discriminati sulla base della loro scelta pacifista'' rileva l'organizzazione ricordando che finora sono 45 i pacifisti giunti dall' Italia cui e' stato negato l' ingresso nel paese. Analogo provvedimento e' stato adottato anche nei confronti di almeno altri due gruppi pacifisti di altri stati. L'organizzazione ha detto che i pacifisti dovevano prendere parte il prossimo 29 giugno a una 'catena umana' organizzata congiuntamente da palestinesi e israeliani volta ''a chiedere pace, sicurezza e dignita' per entrambi i popoli e per di piu' autorizzata dalle autorita' competenti''. ''Cio' che sta succedendo a noi - continua Action for Peace - e' nulla rispetto alle incredibili violazioni dei diritti umani e della legalita' internazionale che stanno avvenendo in tutti i territori palestinesi invasi dall'esercito israeliano, verso i quali il silenzio della comunita' internazionale e' criminale''. Fonti del ministero degli Interni israeliano hanno detto che ''e' vietato l'ingresso a persone che col loro arrivo possono turbare la quiete pubblica e questo e' un diritto sovrano di Israele'' ''In passato - hanno continuato le fonti - ci sono stati non pochi casi in cui manifestazioni con la partecipazione di cittadini stranieri sono degenerate in scontri con la polizia''.

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c: buongiorno. 11.15, immagino che abbiate già trasmesso i gr...potete postare quello che è stato detto. please. bacetti

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Esteri

PALESTINA Ramallah è di nuovo in mano agli israeliani. Secondo l'intelligence palestinese oltre cento carri armati e blindati hanno preso il cotrollo città senza incontrare resistenza. La Moqata, il complesso che ospita gli uffici dell'Autorità nazionale palestinese, è stata circondata mentre i bulldozer scavavano trincee ed ergevano barriere per impedire l'ingresso e l'uscita dagli edifici, dove si trovano, oltre ad Arafat, il capo della guardia presidenziale "Forza 17" ed il capo dei servizi segreti in Cisgiordania. L'esercito ha arrestato e portato a Ofra 22 agenti di polizia palestinesi che si sono arresi senza opporre resistenza. Circondato anche l'ospedale governativo, dove viene impedito l'ingresso delle ambulanze, mentre soldati con megafoni avvertono la popolazione dell'instaurazione del coprifuoco. Il ministro dell'istruzione palestinese ha chiesto, invano, che fosse almeno permesso agli studenti di andare a fare gli esami di fine anno. Altre cinque città cisgiordane, Tulkarem, Qalqilya, Nablus, Betlemme e Jenin, sono considerate "zone militari chiuse" ed è stato impedito l'ingresso ai giornalisti. A Jenin è stata fatta saltare in aria un'agenzia della Banca Cairo-Amman dentro la quale, secondo fonti militari, era nascosto un laboratorio per la prepazione di ordigni. La commissione parlamentare israeliana di Difesa ha intanto approvato la mobilitazione dei riservisti per l'operazione "Sentiero sicuro" cominciata cinque giorni fa nelle città autonome della Cisgiordania. E un palestinese è stato ucciso oggi nel centro di Nablus da soldati israeliani impegnati a mantenervi il coprifuoco. Lo hanno riferito fonti locali. Secondo le prime informazioni, l'uomo è balzato da una automobile e ha sparato contro una pattuglia israeliana, la quale ha risposto al fuoco. Intanto l' organizzazione 'Action for Peace' ha chiesto che il Governo italiano e il Parlamento esprimano con chiarezza la loro critica al Governo israeliano in merito al divieto di ingresso nel paese ad un altro gruppo di pacifisti italiani, una quindicina, arrivati la scorsa notte all'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv con un volo da Milano. E' inaccettabile che cittadine e cittadini italiani vengano discriminati sulla base della loro scelta pacifista rileva l'organizzazione ricordando che finora sono 45 i pacifisti giunti dall' Italia cui e' stato negato l' ingresso nel paese. Analogo provvedimento e' stato adottato anche nei confronti di almeno altri due gruppi pacifisti di altri stati. L'organizzazione ha detto che i pacifisti dovevano prendere parte il prossimo 29 giugno a una 'catena umana' organizzata congiuntamente da palestinesi e israeliani volta a chiedere pace, sicurezza e dignita' per entrambi i popoli e per di piu' autorizzata dalle autorita' competenti. Cio' che sta succedendo a noi - continua Action for Peace - e' nulla rispetto alle incredibili violazioni dei diritti umani e della legalita' internazionale che stanno avvenendo in tutti i territori palestinesi invasi dall'esercito israeliano, verso i quali il silenzio della comunita' internazionale e' criminale. Fonti del ministero degli Interni israeliano hanno detto che e' vietato l'ingresso a persone che col loro arrivo possono turbare la quiete pubblica e questo e' un diritto sovrano di Israele In passato - hanno continuato le fonti - ci sono stati non pochi casi in cui manifestazioni con la partecipazione di cittadini stranieri sono degenerate in scontri con la polizia.

gror240602 (last edited 2008-06-26 09:52:35 by anonymous)