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Bonjour, apro il gr alle ore 8.50. Mi calano le palpebre, aiutatemi. OK Buon lavoro a tutti/e. Sandro

Gr Flash ore 9.30

Mondo

MOSCA - Sono almeno 550 gli ostaggi detenuti dal commando terrorista ceceno alla periferia di Mosca nella grande sala teatrale di via Melnikova. Lo riferisce un portavoce del gruppo di crisi istituito dalle autorita' russe. Tra loro ci sarebbero una ventina di cittadini stranieri: almeno tre cittadini britannici e alcuni australiani, tedeschi, olandesi e austriaci. Gli ostaggi fuggiti o rilasciati sono stati finora circa 180. Tra le persone liberate vi sono i bambini del pubblico Giornalisti e operatori della tv statale Ort e della privata Ren-tv, si sono diretti al teatro moscovita verso il gruppo di sequestratori ceceni. . Apparentemente per intervistare il capo del commando terrorista. Lo ha riferito uno dei poliziotti che li hanno scortati fino a una certa distanza del teatro, precisando che sarebbero stati gli stessi sequestratori a indicare le emittenti a loro gradite Intanto l'informazione, anche se non trova conferme ufficiali per ovvi motivi (le trattative con i terroristi sono in corso) arriva da fonte attendibile: l'ex presidente del parlamento russo, Ruslan Khasbulatov. Il Cremlino, infatti, starebbe valutando l'opportunità di offrire al commando armato "l'uscita verso un Paese terzo in condizioni di sicurezza" in cambio della liberazione degli ostaggi.

VENEZUELA - Nella giornata di mercoledi ancora centinaia di persone hanno raggiunto Plaza Francia a Caracas, per rispondere all'appello di 14 ufficiali insorti, tutti processati per il tentativo di golpe dello scorso 11 aprile. Diversi gruppi all'opposizione di Chavez hanno raggiunto il luogo di concentramento e stanno per pernottare all'aperto, dopo aver organizzato musica e banchetti e fatto arrivare nella piazza centinaia di bandiere nazionali. Gli slogans chiedevano "libertà", "elezioni subito", "democrazia".


La coalizione Coordinadora Democratica ha espresso il proprio appoggio all'azione dei 14 ufficiali insorti e ha annunciato che organizzaerà azioni per dimostrare il proprio dissenso all'azione di governo del presidente Chavez. La coalizione costituita da partiti e organizzazioni civili insiste sul carattere democratico del "llamado" degli ufficiali delle Forze Armate e considera l'azione di disobbedienza civile proposta dagli ufficiali necessaria e di carattere costituzionale, smentendo che si tratti di un'operazione gestita da "ufficiali golpisti", quanto piuttosto di un legittimo richiamarsi ai principi della Costituzione della Repubblica del Venezuela. "Qui non ci sono ufficiali e militari golpisti, bensì militari perseguiti, detenuti ed assediati in forma permanente dall'azione del governo". Poi è stato annunciato che nella stessa piazza della "disobbedienza" verranno raccolte delle firme per arrivare ad un referendum popolare sulla permanenza di Hugo Chavez al governo

gror241002 (last edited 2008-06-26 09:55:12 by anonymous)