Gr 19.30 lunedi 25 novembre 02

ESTERI

Palestina- L'esecito israeliano ha lasciato Betlemme, a Nablus ucciso un bambino

Iraq arrivati gli ispettori

Svizzera referendum

Austria - Netta vittoria del Partito popolare del cancelliere Schuessel alle elezioni politiche anticipate. Tracollo per il partito del discusso governatore della Carinzia Joerg Haider

Ecuador - Il colonnello a riposo Lucio Gutiérrez è il nuovo presidente dell’Ecuador, dopo il ballottaggio svoltosi ieri

Mosca - Ad un mese dal blitz per liberare gli ostaggi nel teatro Dubrovka di Mosca, sale a 129 morti il numero delle vittime

Idia - arrestati a Bophal 56 attivisti di Greenpeace

Argentina sgomberata la fabbrica brukman, mentre continuano le mobilitazioni

ITALIA

Fiat manifestazione domani, ma le mobilitazioni continuano

Condannati gli Spallone per gli aborti clandestini

Occupato un liceo romano

Arresti sempre alta l'attenzione in tutta italia

Governo italiano condannato dalla corte europea per i diritti umani per le famiglie rom del campo di casilino 900 espulse dal paese

Strage di piazza della Loggia ( Brescia 1974 9 - aggiornato al 18 dicembre prossimo l'interrogatorio di Martino Siciliano, ex pentito e indagato per la strage, fuggito in Francia nei giorni scorsi.

Palestina

Un bambino di otto anni raggiunto da colpi d'arma da fuoco dei militari e' rimasto ucciso a Nablus, in Cisgiordania, dove centinaia di ragazzini, ignorando il coprifuoco, avevano organizzato lanci di pietre contro l'esercito. E centinaia anche le persone uscite per comprare cibo.

A Betlemme l'esercito, dopo tre giorni d'assedio, coprifuoco e l'arresto di 45 palestinesi, tra i quali 18 membri degli organismi di sicurezza dell'ANP, ha lasciato la citta'. Sei agenti della polizia sono gia' stati rimessi in liberta', otto sono stati trasferiti nella Striscia di Gaza, mentre quattro rimangono ancora nelle mani dello Shin Bet (i servizi segreti). In citta' rimangono un paio di jeep di pattuglia, insieme a un carro armato e un blindato sulla collina alla periferia meridionale. Il portavoce dell'esercito tuttavia ha reso noto che non si tratta di un ritiro effetivo: in effetti l'esercito ha spesso fatto dietro-front da citta' occupate, rimanendo solo appostato nelle vicinanze, pronto a rientrare nell'abitato.

Sta provocando sdegno nei Territori palestinesi la notizia del residente di Nablus (Cisgiordania) che, sotto una pioggia battente, e' stato costretto a denudarsi completamente su ordine di soldati israeliani a bordo di blindati. La stampa e i siti web palestinesi denunciano come un atto di sadismo quello compiuto ieri dai soldati israeliani, che hanno umiliiato in pubblico l'abitante di Nablus.

Iraq

Il disarmo dell'Iraq, nel cuore di una crisi internazionale che dura da mesi, è entrato oggi in una fase cruciale con l'inizio della missione dell'ONU che dovrà stabilire se bagdad nasconda armi proibite. Un'equipe di ispettori è arrivata oggi pomeriggio a Bagdad, dove dovrà cominciare i suoi lavori mercoledì, quattro anni dopo il ritiro dell'unscom, il vecchio organismo dell'ONU incaricato di disarmare il paese. Questa prima equipe comprende 11 ispettori della nuova commissione di controllo, verifica e ispezione deell'uno, e sei dell'agenzia internazionale per l'energia atomica, più un esperto in teleecomunicazioni. Il francese Jacques baute è alla testa dell'equipe dell'AIEA, mentre è il greco Demetrios Perricos a dirigere le operazioni del Cocovinu. Questi due gruppi comoprendono esperti provenienti da Australia, Inghilterra, egitto, finlandia, ruussia e stati uniti. La loro missione si anuncia cruciale per l'avvenire dell'iraq, minacciato di un'offensiva americana al minimo passo falso nel corso di queste ispezioni, le cui modalità sono state sensibilmente inasprite dalla risoluzione 1441, votata all'unanimità l'8 novemmbre. Gli ispettori saranno i primi esperti internazionali a visitare dopo quattro anni le istallazioni e le costruzioni sospettatee di essere utilizzate dagli irakeni per sviluppare il loro arsenale nucleare, chimico e batteriologico. Il nome del primo deei siti che doivrà essere visitato è stato tenuto segreto. Saddam Hussein pur avendo accettato le ispezxioni, continua a dichiarare la sua sfiducia nei confronti degli americani, accusati di cercare ogni pretesto per poter attaccare. Una preoccupazione condivisa dagli stessi ispettori, che ha più riprese hanno annunciato che condurranno ilk lorro lavoro con professionalità,. e senza condizionamenti. Furono proprio gli agenti segreti americani, mascherati da ispettori Onu, a determinare il fallimento della precedente missione. L'Onu si sta attivando per inserire più componenti arabi all'interno del team. Intanto, il ministro degli esteri iracheno Sabri, lo scorso fine settimana, ha scritto una lettera al Palazzo di Vetro lamentandosi dei dettagli contenuti nella risoluzione ‘1441’ del Consiglio di Sicurezza in cui sono previsti controlli senza restrizioni, e che, secondo il ministro, con le sue forzature e le sue procedure, mira a “deformare la posizione dell’Iraq e a fornire un pretesto per un'aggressione”. “Considerare qualsiasi omissione da parte nostra come una violazione palese - scrive Sabri - significa che c’è premeditazione per prendersela con il nostro governo, con qualsiasi futile giustificazione”. La mossa di Baghdad non ha suscitato, finora, reazioni e commenti ufficiali.

Forze speciali israeliane sono impegnate in missioni di riconoscimento e addestramento nel deserto occidentale iracheno, secondo quando scrive Time, americani e israeliani stanno sorvegliando una vasta area di 50mila chilometri quadrati cercando i luoghi dove Saddam Hussein potrebbe aver nascosto i missili Scud che gli sono rimasti e le loro basi di lancio.

Svizzera

La Svizzera dice no alle limitazioni sul diritto d'asilo: gli elettori, chiamati a pronunciarsi per un referendum in materia, hanno respinto con il 50,1 per cento dei voti la proposta restrittiva della destra populista.La proposta dell'Udc ( l'Unione democratica di centro), primo partito nelle elezioni legislative del 1999, che prevedeva che non venissero prese in considerazione le richieste di asilo fatte da persone provenienti da Paesi considerati sicuri, era stata nei giorni scorsi al centro di vaste polemiche. I principali partiti nazionali, i sindacati, l'organizzazione degli imprenditori Economie suisse, il mondo delle associazioni e quello religioso avevano a piu' riprese manifestato il loro dissenso. L'Udc, aveva motivato la proposta di modifica, sostenendo che la maggioranza dei richiedenti asilo in Svizzera fossero in realta' falsi rifugiati, che abusano del diritto d'asilo per guadagnare danaro per un certo periodo o, peggio, per dedicarsi ad attivita' illegali. Negli ultimi 10 anni, e' stata accolta una media annua del 10% delle richieste d'asilo. Gli elettori svizzeri erano stati chiamati a pronunciarsi sulla riforma per l'indennita' di disoccupazione: la revisione e' stata accettata con il 56,1 per cento di voti favorevoli.

Austria

Nettissima vittoria del Partito popolare del cancelliere Schuessel alle elezioni politiche anticipate in Austria. Tracollo invece per il partito del discusso governatore della Carinzia Joerg Haider, che ha subito il peggior calo di voti della storia austriaca del dopoguerra, ma potrebbe comunque restare al governo. Le consultazioni, che si sono rese necessarie perché i contrasti interni al partito Fpoe di Haider hanno fatto cadere il governo di centro-destra, si sono concluse con un successo per i popolari, che hanno avuto il 42,27 per cento: sedici punti percentuali in più rispetto al 1999, anche questo un record per l'Austria del dopoguerra. La Fpoe ha raccolto appena più del 10 per cento rispetto al 27 che aveva. L'arrivo al governo della Fpoe nel 1999 aveva provocato sette mesi di sanzioni della Ue all'Austria per via delle posizioni razziste e xenofobe di Haider, che ha espresso frasi antisemite e aperta ammirazione per alcune politiche naziste. Le sanzioni europee - essenzialmente diplomatiche - sono state poi cancellate, anche se rimane lo screzio con Israele, che ha richiamato il suo ambasciatore e non lo ha ancora rimandato a Vienna.

Ecuador

Il colonnello a riposo Lucio Gutiérrez è il nuovo presidente dell’Ecuador, nel ballottaggio svoltosi ieri che lo vedeva cotrapposto ad Alvaro Noboa. Il candidato di ‘Società patriottica’ (Psp) – già protagonista nel gennaio 2000 del rovesciamento dell’allora capo dello Stato, Jamil Mahuad - si è imposto grazie al sostegno dei popoli autoctoni, in particolare del ‘Movimento Pachacuti’.Anche la poderosa ‘Confederazione delle nazionalità indigene’ (Conaie – anch’essa protagonista nel golpe contro Mahuad), ha preferito appoggiare Gutiérrez, piuttosto che il proprio ex leader, Antonio Vargas. Nonostante alcuni buoni indici economici degli ultimi due anni - riduzione dell'inflazione e sostanziale aumento del Pil, Quito dovra' affrontare nel 2003 notevoli esborsi per il debito estero, mentre il Fondo monetario non vuol saperne di concedere nuovi crediti se il governo non mettera' in atto misure di contenimento della spesa pubblica e aumentera' i prezzi di alcuni beni di consumo popolari, come il gas e la farina. Non manca, in questo senso, chi presume che, nonostante le entrate petrolifere e le rimesse dei due milioni di ecuadoriani che vivono all'estero - due dei maggiori cespiti del paese - l'Ecuador possa sfociare nella moratoria dei pagamenti del debito estero e quindi in una crisi come quella argentina.

Mosca

Ad un mese dal blitz per liberare gli ostaggi nel teatro Dubrovka di Mosca, sale a 129 morti il numero delle vittime, con il decesso di un uomo per emorragia cerebrale. Lo hanno reso noto oggi le autorita' sanitarie russe. La quasi totalita' degli ex ostaggi morti sono stati uccisi dalle conseguenze del potente gas narcotico usato nel blitz delle forze speciali per mettere fuori combattimento i 41 guerriglieri ceceni che tenevano prigioniere oltre 800 persone nel teatro.

India

Si e' conclusa con 56 arresti il biltz organizzato da Greenpeace a Bhopal, nella fabbrica sconvolta 18 anni fa da un disastroso incidente. Se la Dow Chemical, proprietaria dell' impianto - rileva l' associazione - dopo tutti questi anni non si decide a rimuovere le centinaia di tonnellate di rifiuti tossici dal sito, Greenpeace inizia a farlo. Questa mattina circa 70 tra attivisti e sopravvissuti alla tragedia sono entrati nella fabbrica di pesticidi, muniti di maschere antigas e tute protettive, per iniziare il lavoro secondo gli standard internazionali. Dopo appena mezzora pero', sono arrivati 100 poliziotti che hanno arrestato 56 attivisti e confiscato tutto il materiale. Oltre 200 abitanti di Bhopal hanno provato a bloccare i cellulari della polizia che portavano gli attivisti arrestati, ma i mezzi non si sono fermati, passando attraverso la folla, mentre i poliziotti, rileva l' associazione, manganellavano con dei bastoni di bambu. Fra gli arrestati anche un italiano. Gli attivisti, dopo essere stati portati alla prigione centrale di Bhopal e identificati, sono stati rilasciati. La polizia sta presidiando l' hotel dove si trovano gli attivisti ed ha sequestrato il filmato dell' operatore video di Greenpeace. Quattrocento persone stanno ora manifestando di fronte alla fabbrica bloccando le strade circostanti (audio)

argentina sgomberata la fabbrica Brukman

(audio) Nella mattinata di ieri è stata sgomberata al fabbrica brukman, occupata da mesi dagli operai. La Brukman, insieme alla più famosa Zanon , rappresenta il simbolo dell'argentina obrera, che dal mese di dicenbre sta attuando una politica di occupazione e di controllo opearaio della produzione. La notizia arriva in contemporanea a quella data dal governo, dello sblocco dei conti correnti da mesi congelati, sblocco deciso per ottemperare alle richieste del FMI. Ma domani in argentina ricorre un anniversario importante: sono infatti passati sei mesi dall'assassinio di dario e maximilian, uccisi dalla polizia durante una manifestazione di piqueteros, il 26 giugno di quest'anno. da allora, ogni mese, sul luogo del loro omicidio si radunano gli appartenenti alla coordinatora Annibal Veron, di cui i due facevano parte. ma per domani sono previste mobilitazioni in tutto il paese, non soltanto a Buenios Aires, per dire che l'argentina non dimentica, e non perdona. Sono infatti 1292 gli omicidi commessi dalle forze di polizia nel corso di quest'anno, e riguardano tutti casi in cui l'uso di armi da fuoco non poteva essere giustificabile neanche per le ragioni che normalmente le forze dell'ordine adottano per giustificare il loro operato.

ITALIA

FIAT

Dopo il tentativo andato a vuoto sabato scorso, stamattina circa 50 metalmeccanici dello stabilimento Fiat di Termini Imerese si sono radunati nuovamente davanti ai portoni di Palazzo delle Aquile, sede del Comune di Palermo, per chiedere di incontrare il sindaco Diego Cammarata. Al capo dell'amministrazione comunale gli operai rimproverano l'assenza durante tutta la vertenza e i delegati del neonato comitato che riunisce i circa 400 lavoratori della fabbrica automobilistica residenti nel capoluogo siciliano, hanno per ora ottenuto solo un incontro con i collaboratori del sindaco ai quali hanno ribadito le loro richieste: sospensione dei pagamenti dei tributi e agevolazioni, alla stregua dei colleghi che hanno ottenuto i medesimi benefici dai sindaci dei Comuni in cui abitano, a cominciare da Termini Imerese.

Per la seconda volta oggi gli operai dell'Alfa Romeo di Arese sono tornati sull'A/8 bloccando il traffico. Sotto una pioggia scrosciante i lavoratori si sono sistemati lungo la carreggiata cercando riparo presso un ponte e hanno tenuto un' assemblea. La nuova protesta e' cominciata verso le 16. Tutto il traffico diretto sull'A/8, comunica la polstrada, e' stato dirottato.

Iniziano i preparativi per la manifestazione di domani: la meta e' Roma dove domani arriveranno da tutta Italia i dipendenti della Fiat in occasione dello sciopero generale. In prima linea i metalmeccanici dello stabilimento di Termini Imerese. Le Ferrovie dello Stato hanno messo a disposizione un treno speciale: 15 carrozze alle quali se ne aggiungeranno altre 3 a Villa San Giovanni. Alcuni pullman, invece, partiranno da Termini Imerese. Gli organizzatori contano di portare fino alla Capitale almeno 1.500 operai, fra diretto e indotto. Nell'Isola restera' solo un gruppo di operai per assicurare il presidio davanti ai cancelli della fabbrica nei cui parcheggi giacciono da settimane tremila "Punto" pronte per essere vendute, ma bloccate dagli operai. Da Torino stasera partiranno piu' di mille lavoratori della Fiat e delle aziende dell'indotto auto. Circa la meta' raggiungeranno Roma con due treni di linea, gli altri in pullman. A Mirafiori sono previste due ore di sciopero dei lavoratori del secondo turno (dalle 20) proprio per consentire la partenza e due ore mercoledi' mattina per gli operai del primo turno (dalle 6 alle 8).

L' incontro governo - fiat - sindacati e' cominciato poco dopo le 18. Dopo un periodo di cassa integrazione tutti i lavoratori dello stabilimento Fiat di Termini Imerese potrebbero rientrare in azienda. Sarebbe questa la proposta avanzata dai vertici del Lingotto che - secondo quanto si apprende da fonti sindacali - riguarderebbe i 1.800 lavoratori dello stabilimento siciliano che potrebbero rientrare in azienda grazie ad un piano di riqualificazione sul restyling dell'autovettura Punto. Secondo quanto riferiscono le stesse fonti, nel corso dei colloqui che si svolgono al momento a Palazzo Chigi non sarebbe ancora stato chiarito quale sara' il periodo di cassa integrazione per i lavoratori di Termini Imerese

Arresti

COMUNICATO COBAS TARANTO SU COMPAGNI IN CARCERE A TRANI

LA CONFEDERAZIONE COBAS DI TARANTO E I COLLETTIVI DI BASE COMUNICANO CHE A TUTT'OGGI, NONOSTANTE LE NUMEROSE PRESSIONI, LA MISURA DELL'ISOLAMENTO IMPOSTA AI COMPAGNI DETENUTI NEL CARCERE DI TRANI, NON E' STATA REVOCATA! COSI' COME PRECEDENTEMENTE ASSICURATO DALLA DIRETTRICE DEL PENITENZIARIO A SEGUITO DELLA RICHIESTA FATTA DAI LEGALI DEL COLLEGIO DIFENSIVO. NEL SOTTOLINEARE LA PERSISTENTE GRAVITA' DELLE MISURE RESTRITTIVE ATTUATE IN QUEL PENITENZIARIO, COMUNICHIAMO CHE I COMPAGNI DETENUTI A TRANI INSIEME AL RESTO DELLE COMPAGNE/I TARANTINI CHE SI TROVANO AI DOMICILIARI ATTTUERANNO, PER PROTESTA, UNO SCIOPERO DELLA FAME AFFINCHE' LA SITUAZIONE CAMBI! INTANTO LA MOBILITAZIONE E LE INIZIATIVE PROSEGUONO NUMEROSE. A TAL MERITO SI ANNUNCIA CHE VENERDI' 29 NOVEMBRE 2002, E' STATO CONVOCATO UN PRESIDIO A CATANZARO DINANZI AL TRIBUNALE DELLE LIBERTA' CHE DOVRA' PRONUNCIARSI SULLE RICHIESTE DI SCARCERAZIONE. IL PRESIDIO SI TERRA' NEL POMERIGGIO. NELL'INVITARE TUTTI/E A SPENDERSI PER LA RIUSCITA DELLA MOBILITAZIONE SI PROPONE DI INVIARE QUANTO PIU NUMEROSI POSSIBILI FAX DI PROTESTA ALL'UFFICIO DEL GIP DEL TRIBUNALE DI COSENZA (0984/487377); E A PROSEGUIRE CON LA CAMPAGNA DI SOTTOSCRIZIONE NAZIONALE PER LA LIBERTA' DEL MOVIMENTO. (c/c POSTALE n.29388568 intestato a SALVATORE DE ROSA, con causale "Sottoscrizione Cosenza".

Continuano le manifestazioni di solidarietà agli/alle arrestati/e.

25 novembre 2002

Solidarietà e sostegno sotto le carceri. Le mobilitazioni sotto le carceri devono continuare.

In questo momento è importante esprimere solidarietà e sostegno alle compagne e i compagni incarcerati. Bisogna fare sentire che non sono soli. Bisogna stare tra la gente, confutare le accuse che sono state rivolte contro il movimento. Oggi più che mai è importante far capire le nostre ragioni, è fondamentale non farci isolare, ghettizzare, modalità che renderebbero più semplice la repressione.

Invitiamo tutti ad organizzare altri sit-in sotto le carceri.

Lanciamo un primo appuntamento:

mercoledì 27 novembre ore 12.00 sotto il carcere di Latina da Napoli concentramento all'hotel Terminus a piazza Garibaldi alle ore 9.00 Libertà immediata per tutte e tutti. Libertà subito. Rete NoGlobal

- I compagni arrestati sono ancora in stato d'isolamento, la condizione d'isolamento è inaccettabile, quindi ci sembra evidente una violazione dei diritti umani basilari.

Invitiamo tutto il movimento alla mobilitazione nazionale per Venerdì 29 Novembre per chiedere l'immediata liberazione dei compagni, in occasione del tribunale del riesame a Catanzaro nel pomeriggio (per chi può raggiungere Catanzaro) in alternativa creare mobilitazioni cittadine presso le prefetture. Attendiamo adesioni...

ABORTI CLANDESTINI: 20 ANNI A ILIO E MARCELLO SPALLONE

L'inchiesta sugli aborti clandestini nasce originariamente dalle dichiarazioni di una lavoratrice che dal 1991 al gennaio del '99 lavoro' a Villa Gina, ricoprendo varie mansioni, prima come segretaria personale del professor Ilio Spallone, medico ginecologo, e poi come ferrista, prendendo parte anche ad alcuni interventi fuori dai casi previsti dalla legge sull'interruzione volontaria di gravidanza. La donna racconta di feti bruciati, gettati nel water o addirittura tritati, di documenti sanitari fatti sparire e di milioni che le donne pagavano ai medici della famiglia Spallone per poter interrompere la gravidanza

Il 9 giugno del 2000 l'indagine riprende nuovo vigore: sedici persone subiscono l'onta delle manette. Ilio Spallone viene raggiunto in carcere da una nuova ordinanza di custodia cautelare. In prigione finisce anche per la prima volta il nipote Alfredo, terzo figlio di Mario. Arresti domiciliari tutti gli altri. Il provvedimento restrittivo, firmato ancora una volta dal gip Russo, fa riferimento a presunte irregolarita' avvenute nella clinica negli ultimi due anni. La procura contesta nuove ipotesi di reato: concorso in falso, estorsione, concussione, oltre all'associazione per delinquere e alla violazione della legge 194 del '78. L'ultima svolta dell'inchiesta e' del 13 settembre del 2001 quando viene eseguito un terzo provvedimento del gip Russo nei confronti di cinque persone, sempre su richiesta del pm Staffa. Carcere per Ilio e Marcello Spallone; arresti domiciliari per Capozzi, per la Caccia e per la Di Vita. Questa volta l'accusa e' di omicidio volontario in relazione a sedici casi di donne, giunte anche all'ottavo mese di gestazione, che avrebbero partorito un feto vivo, successivamente soppresso all'interno della clinica, dietro compensi da pagare in nero (sino a 22 milioni di vecchie lire) a cui si aggiungevano le spese che i sanitari chiedevano per il funerale dei bimbi.

Strage di Brescia

E' stato aggiornato al 18 dicembre prossimo l'interrogatorio con la formula dell'incidente probatorio che avrebbe dovuto iniziare oggi nei confronti di Martino Siciliano, ex pentito e indagato per la strage di piazza della Loggia. Siciliano e' fuggito in Francia nei giorni scorsi. Il Gip Morelli ha accolto la richiesta di rinvio presentata dal sostituto procuratore Francesco Piantoni, uno dei due pm della Procura di Brescia che indagano sulla strage che il 28 maggio 1974 provoco' otto morti e piu' di 100 feriti. La richiesta e' stata presentata per verificare se in questo periodo di tempo sia possibile rintracciare l'ex pentito. Il Gip ha inoltre chiesto tutti gli atti relativi al servizio di protezione cui era stato sottoposto Siciliano, per capire come la fuga si sia potuta verificare. L'udienza, tenuta presso la Corte d'Appello di Brescia, e' durata circa mezz'ora.

ORE 17.00

FIAT

Dopo il tentativo andato a vuoto sabato scorso, stamattina circa 50 metalmeccanici dello stabilimento Fiat di Termini Imerese si sono radunati nuovamente davanti ai portoni di Palazzo delle Aquile, sede del Comune di Palermo, per chiedere di incontrare il sindaco Diego Cammarata. Al capo dell'amministrazione comunale, gli operai rimproverano l'assenza durante tutta la vertenza e i delegati del neonato comitato che riunisce i circa 400 lavoratori della fabbrica automobilistica residenti nel capoluogo siciliano, hanno per ora ottenuto solo un incontro con i collaboratori del sindaco ai quali hanno ribadito le loro richieste: sospensione dei pagamenti dei tributi e agevolazioni, alla stregua dei colleghi che hanno ottenuto i medesimi benefici dai sindaci dei Comuni in cui abitano, a cominciare da Termini Imerese.

Per la seconda volta oggi gli operai dell'Alfa Romeo di Arese sono tornati sull'A/8 bloccando il traffico. Sotto una pioggia scrosciante i lavoratori si sono sistemati lungo la carreggiata cercando riparo presso un ponte e hanno tenuto un' assemblea. La nuova protesta e' cominciata verso le 16. Tutto il traffico diretto sull'A/8, comunica la polstrada, e' stato dirottato

Intanto iniziano i preparativi per la manifestazione di domani La partenza dalla stazione ferroviaria di Palermo e' fissata per le ore 15 di oggi pomeriggio: la meta e' Roma dove domani arriveranno da tutta Italia i dipendenti della Fiat in occasione dello sciopero generale. In prima linea i metalmeccanici dello stabilimento di Termini Imerese. Le Ferrovie dello Stato hanno messo a disposizione un treno speciale: 15 carrozze alle quali se ne aggiungeranno altre 3 a Villa San Giovanni. Alcuni pullman, invece, partiranno da Termini Imerese. Gli organizzatori contano di guidare fino alla Capitale almeno 1.500 operai, fra diretto e indotto. Nell'Isola restera' solo un gruppo di operai per assicurare il presidio davanti ai cancelli della fabbrica nei cui parcheggi giacciono da settimane tremila "Punto" pronte per essere vendute, ma bloccate dagli operai. sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, partecipera' domani alla manifestazione organizzata dai sindacati a Roma contro il piano Fiat. Da Torino stasera partiranno piu' di mille lavoratori della Fiat e delle aziende dell'indotto auto. Circa la meta' raggiungeranno Roma con due treni di linea, gli altri in pullman. A Mirafiori sono previste due ore di sciopero dei lavoratori del secondo turno (dalle 20) proprio per consentire la partenza e due ore mercoledi' mattina per gli operai del primo turno (dalle 6 alle 8).(

ESTERI

Palestina

Un bambino di otto anni e' rimasto ucciso a Nablus, in Cisgiordania, raggiunto da colpi d'arma da fuoco dei militari, dove centinaia di ragazzini, ignorando il coprifuoco, avevano organizzato lanci di pietre contro l'esercito. Il ragazzino, Jihad Faqeh, e' stato raggiunto da un proiettile in pieno petto, mentre scagliava un sasso contro una jeep militare. Sono centinaia le persone uscite in strada a Nablus, violando il coprifuoco, per comprare il cibo tradizionale da mangiare al tramonto, per rompere il digiuno giornaliero del Ramadan.

Mentre a Betlemme l'esercito con la 'stella di David' dopo tre giorni d'assedio e l'arresto di decine di palestinesi, ha lasciato la citta', compresi i punti nevralgici come la piazza di fronte la Basilica della Nativita', costruita sul luogo dove si ritiene sia nato Gesu'. Dall'inizio dell'invasione israeliana a Betlemme, l'esercito ha arrestato 45 pal

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gror251102 (last edited 2008-06-26 09:57:02 by anonymous)