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c: 12.30 buongiorno
aggiungo in fondo 41bis
Giovedì 26/9/2002
= GRFLASH ORE 9.30 =
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MONDO
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DUE BOMBE TROVATE A NUORO DAVANTI PREFETTURA E ASSOINDUSTRIA (2)
Nuoro - L'ordigno trovato dietro il palazzo della prefettura era stato confezionato con 300 grammi di gelatina collocati all'interno di un tubo metallico. Simile quello rinvenuto dai carabinieri davanti alla sede dell'associazione degli industriali. Nel primo caso l'allarme e' stato dato da una guardia giurata alle 7.20. Nel secondo da un passante che ha avvertito il "112" verso le 2 di notte. In entrambi i casi le micce collegate agli ordigni erano bruciate in parte. I due episodi si inseriscono in un clima di tensione provocato in citta' da due atti intimidatori nei confronti del sindaco avvenuti nei giorni scorsi. Venerdi' negli uffici del Comune e' stata trovata una lettera contenente due proiettili calibro 7,65 indirizzata al sindaco Mario Zidda. Il plico era stato scoperto dagli impiegati dell'ufficio protocollo. Lunedi' alla redazione nuorese del quotidiano "La Nuova Sardegna" era arrivata una telefonata anonima con la quale si comunicava la spedizione di un plico contenente una lettera esplosiva indirizzata sempre al sindaco. Una verifica nell'ufficio postale di via Santa Barbara, indicato dall'uomo che aveva effettuato la telefonata, non aveva dato risultati


= GRFLASH ore 11.00 =

MONDO

Palestina

HEBRON - Una bimba palestinese di 14 mesi e' morta intossicata dai gas lacrimogeni lanciati stamane dai soldati israeliani nel centro di Hebron, nel sud della Cisgiordania, dove circa 400 coloni ebrei vivono protetti dai soldati in mezzo a 120.000 palestinesi. Lo hanno riferito fonti giornalistiche palestinesi. Le fonti hanno aggiunto che la bimba si trovava in braccio alla madre nella via Zawaiye della Citta' vecchia di Hebron, quando i soldati hanno cominciato a lanciare candelotti lacrimogeni. Le stesse fonti hanno aggiunto che a Jenin, nel nord della Cisgiordania, dove un palestinese e' stato ucciso all'alba dal fuoco dei soldati israeliani, altri due palestinesi sono rimasti feriti nel corso di una dimostrazione contro il coprifuoco imposto dall'esercito d'Israele.


AUSTRALIA - Tre ex premier ed un ex governatore generale - parte di un gruppo di nove anziani statisti, conservatori e laburisti, e di ex capi militari - chiedono al governo conservatore australiano di non sostenere alcuna azione in Iraq senza l'avallo dell'Onu. Gli ex premier laburisti Gough Whitlan e Bob Hawke, il conservatore Malcolm Frazer e gli ex comandanti della forze armate Gen. Peter Gration e Amm. Alan Beaumont, sono tra i firmatari di una lettera breve e diretta, pubblicata oggi nei quotidiani australiani, che mette in guardia sui pericoli di un'azione unilaterale. ''Noi abbiamo diversi punti di vista su molte questioni nella pubblica arena ma siamo uniti nello scrivere questa lettera perche' condividiamo convinzioni profonde su una questione che riteniamo della massima importanza'', scrivono. ''La nostra convinzione, che dichiariamo in modo diretto e inequivocabile, e' che il governo mancherebbe al suo dovere di proteggere l'integrita' ed assicurare la sicurezza della nostra nazione, se impegnasse delle forze australiane in sostegno di un'offensiva militare degli Stati uniti contro l'Iraq senza il sostegno di una specifica risoluzione del consiglio di sicurezza dell'Onu''
TURCHIA - Intanto dopo il gelo sceso sui rapporti fra Washington e Berlino, le perplessità sulla linea dura di Geroge W,. Bush contro Saddam Hussein, questa volta, arrivano da un altro alleato europeo, la Turchia, di fondamentale importanza strategica per un eventuale attacco americano all'Iraq. A parere del primo ministro turco Bulent Ecevit all'Iraq dovrebbe essere dato modo di dimostrare la credibilità delle recenti aperture agli ispettori ONU. Una posizione da leggere anche in chiave elettorale: per i turchi l'appuntamento con le urne è vicino, il 3 novembre.


COLOMBIA - Non mi considero un bandito, non mi considero un delinquente e non mi nasconderò di fronte a nessuno”. Così il leader dei paramilitari colombiani, Carlos Castaño, da una località sconosciuta delle montagne, ha replicato alla richiesta di estradizione avanzata nei suoi confronti dalla magistratura Usa. Parlando al telefono con ‘Radio Cadena Nacional’, Castaño si è detto pronto a consegnarsi e a dimostrare che lui non ha nulla a che vedere col narcotraffico. Il suo avvocato, Joaquin Pérez, sarebbe già a Washington per avviare le procedure per il suo espatrio e al contempo puntare ad avere una riduzione della pena prevista per la produzione e lo spaccio di stupefacenti, in cambio di ‘soffiate’ sui boss della droga colombiani. In ogni caso, prima di partire per gli Stati Uniti, Castaño intende risolvere il problema della sua successione alla guida delle ‘autodifese’. “Sono il leader politico di una grande organizzazione – ha rimarcato – e non posso lasciare da soli 10mila uomini che ora sono al mio comando. Però confermo che mi sottometterò alla giustizia e io non gioco con le parole. In questo modo – ha concluso – salverò la mia reputazione, il mio onore e continuerò a contribuire alla lotta contro la guerriglia e la narcoguerriglia”.


ITALIA

Si è concluso, poco dopo mezzanotte, a Palazzo Chigi, l'incontro tra Governo e parti sociali sulla finanziaria. Un nuovo faccia a faccia è previsto dopo la presentazione della legge in parlamento.
Come confermato dal ministro Giulio Tremonti, la manovra si aggira sui 20 miliardi di Euro: 8 miliardi verranno da risparmi della spesa, 4 miliardi saranno recuperati grazie a cartolarizzazioni e privatizzazioni, altri 8 miliardi arriveranno, invece, dal concordato fiscale.
Molti i 'no' dalle autonomie locali
Le autonomie locali non sono soddisfatte dai contenuti della Finanziaria, anzi alcuni dei loro rappresentanti non esitano a definire il documento economico come pesantemente penalizzante nei confronti "delle persone", secondo la definizione usata da Vasco Errani, presidente dell' Emilia Romagna.
La Finanziaria, i suoi contenuti, la sua filosofia, non convincono gli amministratori locali, che temono che, da essa, derivino tali condizionamenti di tipo economico da non consentire loro di proseguire nella normale erogazione dei servizi. E il sindaco di Firenze e presidente dell' Associazione dei comuni d' Italia, Leonardo Domenici, va oltre sostenendo che il rischio reale che si corre è che si giunga ad una sorta di "commissariamento" della fiscalità comunale.
Negativo il giudizio della Cgil preoccupate Cisl e Uil
Per il neo segretario generale, Guglielmo Epifani, si tratta di una finanziaria di tagli e condoni, ma senza sostegno allo sviluppo. Preoccupazioni anche da parte di Cisl e Uil, con Savino Pezzotta e Luigi Angeletti che hanno chiesto al governo di onorare il patto per l'Italia.
Critica anche Confindustria
Il Presidente degli industriali, Antonio D'Amato, ha sollecitato il Governo ad un maggior rigore sui conti pubblici. Ed oggi è previsto un nuovo vertice di maggioranza: manca l'intesa sul Fondo unico per il Mezzogiorno.

ITALIA
Via libera della commissione Giustizia del Senato al disegno di legge sull'articolo 41/bis: con un voto unanime, la commissione ha deciso di rendere definitivo il regime di carcere duro previsto per i mafiosi. L'art. 41/bis del regolamento carcerario, introdotto dopo la strage di Capaci, e' stato finora rinnovato di anno in anno; se il Parlamento approvera' definitivamente il testo della commissione, entrera' in modo stabile nell'ordinamento giudiziario. Ma la commissione ha introdotto anche alcune significative novita': il carcere duro sara' applicato non solo ai boss mafiosi, ma anche ai terroristi e a chi fa tratta di persone. E' stato anche deciso di inserire alcune norme per rendere meno discrezionale la possibilita' di togliere i boss mafiosi dal regime di carcere duro. La Commissione ha anche chiesto di approvare il provvedimento al Senato con una procedura accelerata: l'Aula di Palazzo Madama dovrebbe limitarsi a dare il voto finale sul testo del disegno di legge senza tornare a esaminarlo articolo per articolo.



= ore 13.00 =


'''Immigrazione'''


E' ripreso al Senato l'esame del decreto sulla regolarizzazione degli immigrati, dopo che la seduta era stata sospesa per la mancanza del numero legale.

'''Carcere'''


La commissione Giustizia del Senato ha approvato all'unanimita', in sede referente, il disegno di legge che sancisce la la definitiva presenza dell'articolo 41 bis nell'ordinamento carcerario, che prevede misure restrittive per i detenuti ritenuti particolarmente pericolosi, a partire da coloro che sono stati condannati per reati di mafia. Il provvedimento passa ora all'esame dell'Assemblea di Palazzo Madama, che, data l'intesa tra tutti i gruppi, potrebbe prevedere soltanto le dichiarazioni di voto e il voto finale del ddl.




'''Palestina'''


Situazione via via peggiore tra le rovine della Muqata, il quartier generale dell'Autorita' Nazionale Palestinese per la Cisgiordania, assediato ormai da otto giorni di seguito e all'interno del quale Yasser Arafat rimane asserragliato insieme a circa duecento altre persone. Le scorte alimentari sono al minimo: per tutti non restano che una decina di chilogrammi di riso, un migliaio di pezzi di pane, un centinaio di bottiglie di acqua minerale, cinque casse di salsa di pomodoro e quattro di farina di ceci, un po' di ortaggi, latte e yogurt, limoni. Nonostante una situazione al limite della sopravvivenza, il settantenne presidente palestinese intende tentare ancora di prendere l'iniziativa e reclama dalle autorita' israeliane che autorizzino accesso a quanto resta della struttura ai rappresentanti del Quartetto di Madrid, l'organismo di mediazione internazionale per il Medio Oriente nel quale siedono Usa, Russia, Onu e Unione Europea. La pretesa di Arafat oggi e' riferita dal quotidano indiopendcente israeliano 'Haaretz


Buongiorno a tutti/e apro il GR alle 08.40.BUBU c: 12.30 buongiorno aggiungo in fondo 41bis Giovedì 26/9/2002

GRFLASH ORE 9.30

MONDO

PALESTINA - Almeno due palestinesi sono rimasti uccisi dai tiri dei soldati israeliani nel corso di incidenti avvenuti in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza. Lo rivelano fonti palestinesi e militari israeliane. UNO degli uomini, secondo fonti militari israeliane, è stato ucciso dai soldati in una sparatoria durante la notte nei pressi dell'insediamento ebraico di Alei Sinai, nel nord della Striscia di Gaza a ridosso della frontiera con lo Stato ebraico. Sembra che la vittima fosse armata e si trovasse insieme a un secondo palestinese, già ricercato dalle forze di sicurezza, riuscito poi a fuggire. All'alba, ma in Cisgiordania, sempre i militari israeliani hanno catturato un quindicina di palesitnesi sospetti tra Tulkarem, Jenin e Ramallah. Sempre a Ramallah prosegue per l'ottavo giorno di fila l'assedio con i carri armati a quanto resta della Muqata, il quartier generale dell'Autorità Nazionale Palestinese, ove sono asserragliati Yasser Arafat e circa duecento persone.

CECENIA - Almeno otto militari russi e una trentina di ribelli ceceni sono morti in violenti combattimenti con i ribelli ceceni in corso dalle prime ore di stamani in Cecenia, al confine con l'Inguscezia. I guerriglieri ceceni hanno anche abbattuto con razzi un elicottero russo, a bordo del quale sono morti almeno due militari russi. Lo rivela lo stato maggiore maggiore di Mosca citato dall'agenzia Itar-Tass. L'agenzia Interfax, citando una fonte militare russa, ha detto che l'elicottero, un Mi-24, è stato colpito da una granata vicino al villaggio di Galashki, in Inguscezia, durante un combattimento tra un gruppo di militanti ceceni e militari russi. L'elicottero è precipitato uccidendo i due piloti.

VENEZUELA - Si terrà il prossimo fine settimana a Caracas l’Incontro degli organismi popolari del Venezuela col presidente della Repubblica, Hugo Chavez. L’evento, che secondo i programma degli organizzatori dovrebbe chiudersi domenica alla presenza del capo di Stato, ha per obiettivo stilare un’analisi dello scenario politico del Paese sudamericano e discutere del ruolo dei settori sociali a livello nazionale. I 1.500 delegati invitati a partecipare dibatteranno inoltre su come rafforzare l’unità e l’articolazione dei movimenti popolari con piani d’azione e mobilitazioni comuni. L’apertura del meeting è prevista presso il Teatro municipale di Caracas. I lavori si sposteranno quindi al Liceo Fermin de Toro per chiudersi nuovamente al Teatro. Promuovono l’iniziativa, tra gli altri, il ‘Movimento popolare bolívariano’, il quotidiano ‘Proceso’, il ‘Coordinamento popolare di Caracas’, l’Assemblea popolare rivoluzionaria. L’incontro è stato convocato in un momento in cui gli oppositori di Chavez insistono sulla necessità di indire uno sciopero nazionale per tornare a sollecitare le dimissioni del capo di Stato

L'AJA - Al via questa mattina all'Aja il processo 'Milosevic 2'. L'ex presidente jugoslavo e' sotto accusa, in questa fase del procedimento, per le sue presunte responsabilita' per le violenze contro i civili e la pulizia etnica attuate dalle forze serbe durante le guerre in Croazia e Bosnia. E' accusato di crimini di guerra, contro l'umanita' e genocidio: rischia l'ergastolo, se sara' riconosciuto colpevole. Due settimane fa si e' concluso il processo 'Milosevic 1', per il filone Kosovo delle accuse mosse all'ex presidente jugoslavo. Questa mattina parlera' la pubblica accusa, si prevede per circa tre ore. Alla fine della mattinata, o piu' probabilmente domani, replichera' Milosevic. L'ex uomo forte dei Balcani nega qualsiasi legittimita' al Tribunale dell'Aja, rifiuta di nominare un difensore e finora si e' sempre difeso da solo. Dopo la requisitoria preliminare dell'accusa e la contro-requisitoria di Milosevic inizieranno le deposizioni dei testimoni dell'accusa, fino alla primavera del 2003. Poi Slobo disporra' di circa un anno per presentare la sua difesa e chiamare i propri testimoni. L'ex presidente jugoslavo ha gia' annunciato che chiamera' a deporre diversi testimoni illustri, come l'ex presidente americano Bill Clinton, il capo dello stato francese Jacques Chirac e l'ex ministro degli esteri italiano Lamberto Dini.

ITALIA

NAPOLI - Da oggi circa 90 famiglie cacciate ieri da un edificio occupato abusivamente a Melito vivono nella basilica del Buon Consiglio di Napoli, a Capodimonte Coperte in terra, cuscini, qualche busta di plastica con le poche cose prelevate in fretta e furia, niente cibo, acqua, latte· La maggioranza sono donne e bambini, uno con la febbre alta· Non ce ne andremo, dicono fino a che non avranno trovato una soluzione, neanche se arrivano i poliziotti', dopo il fallimento dell'incontro con l'assessore al Patrimonio·

RAGUSA, 26 SET - Sono riprese all' alba le ricerche di eventuali altri cadaveri di clandestini nel tratto di mare fra Scoglitti e Gela, dove domenica scorsa sono annegati 12 di un gruppo di nordafricani che stava raggiungendo la costa ragusana a nuoto. Sono impegnate motovedette delle capitaneria di Gela (Caltanissetta), Pozzallo (Ragusa) e delle forze dell' ordine

DUE BOMBE TROVATE A NUORO DAVANTI PREFETTURA E ASSOINDUSTRIA (2) Nuoro - L'ordigno trovato dietro il palazzo della prefettura era stato confezionato con 300 grammi di gelatina collocati all'interno di un tubo metallico. Simile quello rinvenuto dai carabinieri davanti alla sede dell'associazione degli industriali. Nel primo caso l'allarme e' stato dato da una guardia giurata alle 7.20. Nel secondo da un passante che ha avvertito il "112" verso le 2 di notte. In entrambi i casi le micce collegate agli ordigni erano bruciate in parte. I due episodi si inseriscono in un clima di tensione provocato in citta' da due atti intimidatori nei confronti del sindaco avvenuti nei giorni scorsi. Venerdi' negli uffici del Comune e' stata trovata una lettera contenente due proiettili calibro 7,65 indirizzata al sindaco Mario Zidda. Il plico era stato scoperto dagli impiegati dell'ufficio protocollo. Lunedi' alla redazione nuorese del quotidiano "La Nuova Sardegna" era arrivata una telefonata anonima con la quale si comunicava la spedizione di un plico contenente una lettera esplosiva indirizzata sempre al sindaco. Una verifica nell'ufficio postale di via Santa Barbara, indicato dall'uomo che aveva effettuato la telefonata, non aveva dato risultati

GRFLASH ore 11.00

MONDO

Palestina

HEBRON - Una bimba palestinese di 14 mesi e' morta intossicata dai gas lacrimogeni lanciati stamane dai soldati israeliani nel centro di Hebron, nel sud della Cisgiordania, dove circa 400 coloni ebrei vivono protetti dai soldati in mezzo a 120.000 palestinesi. Lo hanno riferito fonti giornalistiche palestinesi. Le fonti hanno aggiunto che la bimba si trovava in braccio alla madre nella via Zawaiye della Citta' vecchia di Hebron, quando i soldati hanno cominciato a lanciare candelotti lacrimogeni. Le stesse fonti hanno aggiunto che a Jenin, nel nord della Cisgiordania, dove un palestinese e' stato ucciso all'alba dal fuoco dei soldati israeliani, altri due palestinesi sono rimasti feriti nel corso di una dimostrazione contro il coprifuoco imposto dall'esercito d'Israele.

AUSTRALIA - Tre ex premier ed un ex governatore generale - parte di un gruppo di nove anziani statisti, conservatori e laburisti, e di ex capi militari - chiedono al governo conservatore australiano di non sostenere alcuna azione in Iraq senza l'avallo dell'Onu. Gli ex premier laburisti Gough Whitlan e Bob Hawke, il conservatore Malcolm Frazer e gli ex comandanti della forze armate Gen. Peter Gration e Amm. Alan Beaumont, sono tra i firmatari di una lettera breve e diretta, pubblicata oggi nei quotidiani australiani, che mette in guardia sui pericoli di un'azione unilaterale. Noi abbiamo diversi punti di vista su molte questioni nella pubblica arena ma siamo uniti nello scrivere questa lettera perche' condividiamo convinzioni profonde su una questione che riteniamo della massima importanza, scrivono. La nostra convinzione, che dichiariamo in modo diretto e inequivocabile, e' che il governo mancherebbe al suo dovere di proteggere l'integrita' ed assicurare la sicurezza della nostra nazione, se impegnasse delle forze australiane in sostegno di un'offensiva militare degli Stati uniti contro l'Iraq senza il sostegno di una specifica risoluzione del consiglio di sicurezza dell'Onu TURCHIA - Intanto dopo il gelo sceso sui rapporti fra Washington e Berlino, le perplessità sulla linea dura di Geroge W,. Bush contro Saddam Hussein, questa volta, arrivano da un altro alleato europeo, la Turchia, di fondamentale importanza strategica per un eventuale attacco americano all'Iraq. A parere del primo ministro turco Bulent Ecevit all'Iraq dovrebbe essere dato modo di dimostrare la credibilità delle recenti aperture agli ispettori ONU. Una posizione da leggere anche in chiave elettorale: per i turchi l'appuntamento con le urne è vicino, il 3 novembre.

COLOMBIA - Non mi considero un bandito, non mi considero un delinquente e non mi nasconderò di fronte a nessuno”. Così il leader dei paramilitari colombiani, Carlos Castaño, da una località sconosciuta delle montagne, ha replicato alla richiesta di estradizione avanzata nei suoi confronti dalla magistratura Usa. Parlando al telefono con ‘Radio Cadena Nacional’, Castaño si è detto pronto a consegnarsi e a dimostrare che lui non ha nulla a che vedere col narcotraffico. Il suo avvocato, Joaquin Pérez, sarebbe già a Washington per avviare le procedure per il suo espatrio e al contempo puntare ad avere una riduzione della pena prevista per la produzione e lo spaccio di stupefacenti, in cambio di ‘soffiate’ sui boss della droga colombiani. In ogni caso, prima di partire per gli Stati Uniti, Castaño intende risolvere il problema della sua successione alla guida delle ‘autodifese’. “Sono il leader politico di una grande organizzazione – ha rimarcato – e non posso lasciare da soli 10mila uomini che ora sono al mio comando. Però confermo che mi sottometterò alla giustizia e io non gioco con le parole. In questo modo – ha concluso – salverò la mia reputazione, il mio onore e continuerò a contribuire alla lotta contro la guerriglia e la narcoguerriglia”.

ITALIA

Si è concluso, poco dopo mezzanotte, a Palazzo Chigi, l'incontro tra Governo e parti sociali sulla finanziaria. Un nuovo faccia a faccia è previsto dopo la presentazione della legge in parlamento. Come confermato dal ministro Giulio Tremonti, la manovra si aggira sui 20 miliardi di Euro: 8 miliardi verranno da risparmi della spesa, 4 miliardi saranno recuperati grazie a cartolarizzazioni e privatizzazioni, altri 8 miliardi arriveranno, invece, dal concordato fiscale. Molti i 'no' dalle autonomie locali Le autonomie locali non sono soddisfatte dai contenuti della Finanziaria, anzi alcuni dei loro rappresentanti non esitano a definire il documento economico come pesantemente penalizzante nei confronti "delle persone", secondo la definizione usata da Vasco Errani, presidente dell' Emilia Romagna. La Finanziaria, i suoi contenuti, la sua filosofia, non convincono gli amministratori locali, che temono che, da essa, derivino tali condizionamenti di tipo economico da non consentire loro di proseguire nella normale erogazione dei servizi. E il sindaco di Firenze e presidente dell' Associazione dei comuni d' Italia, Leonardo Domenici, va oltre sostenendo che il rischio reale che si corre è che si giunga ad una sorta di "commissariamento" della fiscalità comunale. Negativo il giudizio della Cgil preoccupate Cisl e Uil Per il neo segretario generale, Guglielmo Epifani, si tratta di una finanziaria di tagli e condoni, ma senza sostegno allo sviluppo. Preoccupazioni anche da parte di Cisl e Uil, con Savino Pezzotta e Luigi Angeletti che hanno chiesto al governo di onorare il patto per l'Italia. Critica anche Confindustria Il Presidente degli industriali, Antonio D'Amato, ha sollecitato il Governo ad un maggior rigore sui conti pubblici. Ed oggi è previsto un nuovo vertice di maggioranza: manca l'intesa sul Fondo unico per il Mezzogiorno.

ITALIA Via libera della commissione Giustizia del Senato al disegno di legge sull'articolo 41/bis: con un voto unanime, la commissione ha deciso di rendere definitivo il regime di carcere duro previsto per i mafiosi. L'art. 41/bis del regolamento carcerario, introdotto dopo la strage di Capaci, e' stato finora rinnovato di anno in anno; se il Parlamento approvera' definitivamente il testo della commissione, entrera' in modo stabile nell'ordinamento giudiziario. Ma la commissione ha introdotto anche alcune significative novita': il carcere duro sara' applicato non solo ai boss mafiosi, ma anche ai terroristi e a chi fa tratta di persone. E' stato anche deciso di inserire alcune norme per rendere meno discrezionale la possibilita' di togliere i boss mafiosi dal regime di carcere duro. La Commissione ha anche chiesto di approvare il provvedimento al Senato con una procedura accelerata: l'Aula di Palazzo Madama dovrebbe limitarsi a dare il voto finale sul testo del disegno di legge senza tornare a esaminarlo articolo per articolo.

ore 13.00

Immigrazione

E' ripreso al Senato l'esame del decreto sulla regolarizzazione degli immigrati, dopo che la seduta era stata sospesa per la mancanza del numero legale.

Carcere

La commissione Giustizia del Senato ha approvato all'unanimita', in sede referente, il disegno di legge che sancisce la la definitiva presenza dell'articolo 41 bis nell'ordinamento carcerario, che prevede misure restrittive per i detenuti ritenuti particolarmente pericolosi, a partire da coloro che sono stati condannati per reati di mafia. Il provvedimento passa ora all'esame dell'Assemblea di Palazzo Madama, che, data l'intesa tra tutti i gruppi, potrebbe prevedere soltanto le dichiarazioni di voto e il voto finale del ddl.

Palestina

Situazione via via peggiore tra le rovine della Muqata, il quartier generale dell'Autorita' Nazionale Palestinese per la Cisgiordania, assediato ormai da otto giorni di seguito e all'interno del quale Yasser Arafat rimane asserragliato insieme a circa duecento altre persone. Le scorte alimentari sono al minimo: per tutti non restano che una decina di chilogrammi di riso, un migliaio di pezzi di pane, un centinaio di bottiglie di acqua minerale, cinque casse di salsa di pomodoro e quattro di farina di ceci, un po' di ortaggi, latte e yogurt, limoni. Nonostante una situazione al limite della sopravvivenza, il settantenne presidente palestinese intende tentare ancora di prendere l'iniziativa e reclama dalle autorita' israeliane che autorizzino accesso a quanto resta della struttura ai rappresentanti del Quartetto di Madrid, l'organismo di mediazione internazionale per il Medio Oriente nel quale siedono Usa, Russia, Onu e Unione Europea. La pretesa di Arafat oggi e' riferita dal quotidano indiopendcente israeliano 'Haaretz

gror260902 (last edited 2008-06-26 10:01:27 by anonymous)