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PALESTINA - Almeno due palestinesi sono rimasti uccisi dai tiri dei soldati israeliani nel corso di incidenti avvenuti in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza. Lo rivelano fonti palestinesi e militari israeliane. UNO degli uomini, secondo fonti militari israeliane, è stato ucciso dai soldati in una sparatoria durante la notte nei pressi dell'insediamento ebraico di Alei Sinai, nel nord della Striscia di Gaza a ridosso della frontiera con lo Stato ebraico. Sembra che la vittima fosse armata e si trovasse insieme a un secondo palestinese, già ricercato dalle forze di sicurezza, riuscito poi a fuggire. All'alba, ma in Cisgiordania, sempre i militari israeliani hanno catturato un quindicina di palesitnesi sospetti tra Tulkarem, Jenin e Ramallah. Sempre a Ramallah prosegue per l'ottavo giorno di fila l'assedio con i carri armati a quanto resta della Muqata, il quartier generale dell'Autorità Nazionale Palestinese, ove sono asserragliati Yasser Arafat e circa duecento persone.

CECENIA - Almeno otto militari russi e una trentina di ribelli ceceni sono morti in violenti combattimenti con i ribelli ceceni in corso dalle prime ore di stamani in Cecenia, al confine con l'Inguscezia. I guerriglieri ceceni hanno anche abbattuto con razzi un elicottero russo, a bordo del quale sono morti almeno due militari russi. Lo rivela lo stato maggiore maggiore di Mosca citato dall'agenzia Itar-Tass. L'agenzia Interfax, citando una fonte militare russa, ha detto che l'elicottero, un Mi-24, è stato colpito da una granata vicino al villaggio di Galashki, in Inguscezia, durante un combattimento tra un gruppo di militanti ceceni e militari russi. L'elicottero è precipitato uccidendo i due piloti.

Si terrà il prossimo fine settimana a Caracas l’Incontro degli organismi popolari del Venezuela col presidente della Repubblica, Hugo Chavez. L’evento, che secondo i programma degli organizzatori dovrebbe chiudersi domenica alla presenza del capo di Stato, ha per obiettivo stilare un’analisi dello scenario politico del Paese sudamericano e discutere del ruolo dei settori sociali a livello nazionale. I 1.500 delegati invitati a partecipare dibatteranno inoltre su come rafforzare l’unità e l’articolazione dei movimenti popolari con piani d’azione e mobilitazioni comuni. L’apertura del meeting è prevista presso il Teatro municipale di Caracas. I lavori si sposteranno quindi al Liceo Fermin de Toro per chiudersi nuovamente al Teatro. Promuovono l’iniziativa, tra gli altri, il ‘Movimento popolare bolívariano’, il quotidiano ‘Proceso’, il ‘Coordinamento popolare di Caracas’, l’Assemblea popolare rivoluzionaria. L’incontro è stato convocato in un momento in cui gli oppositori di Chavez insistono sulla necessità di indire uno sciopero nazionale per tornare a sollecitare le dimissioni del capo di StatoSi terrà il prossimo fine settimana a Caracas l’Incontro degli organismi popolari del Venezuela col presidente della Repubblica, Hugo Chavez. L’evento, che secondo i programma degli organizzatori dovrebbe chiudersi domenica alla presenza del capo di Stato, ha per obiettivo stilare un’analisi dello scenario politico del Paese sudamericano e discutere del ruolo dei settori sociali a livello nazionale. I 1.500 delegati invitati a partecipare dibatteranno inoltre su come rafforzare l’unità e l’articolazione dei movimenti popolari con piani d’azione e mobilitazioni comuni. L’apertura del meeting è prevista presso il Teatro municipale di Caracas. I lavori si sposteranno quindi al Liceo Fermin de Toro per chiudersi nuovamente al Teatro. Promuovono l’iniziativa, tra gli altri, il ‘Movimento popolare bolívariano’, il quotidiano ‘Proceso’, il ‘Coordinamento popolare di Caracas’, l’Assemblea popolare rivoluzionaria. L’incontro è stato convocato in un momento in cui gli oppositori di Chavez insistono sulla necessità di indire uno sciopero nazionale per tornare a sollecitare le dimissioni del capo di StatoSi terrà il prossimo fine settimana a Caracas l’Incontro degli organismi popolari del Venezuela col presidente della Repubblica, Hugo Chavez. L’evento, che secondo i programma degli organizzatori dovrebbe chiudersi domenica alla presenza del capo di Stato, ha per obiettivo stilare un’analisi dello scenario politico del Paese sudamericano e discutere del ruolo dei settori sociali a livello nazionale. I 1.500 delegati invitati a partecipare dibatteranno inoltre su come rafforzare l’unità e l’articolazione dei movimenti popolari con piani d’azione e mobilitazioni comuni. L’apertura del meeting è prevista presso il Teatro municipale di Caracas. I lavori si sposteranno quindi al Liceo Fermin de Toro per chiudersi nuovamente al Teatro. Promuovono l’iniziativa, tra gli altri, il ‘Movimento popolare bolívariano’, il quotidiano ‘Proceso’, il ‘Coordinamento popolare di Caracas’, l’Assemblea popolare rivoluzionaria. L’incontro è stato convocato in un momento in cui gli oppositori di Chavez insistono sulla necessità di indire uno sciopero nazionale per tornare a sollecitare le dimissioni del capo di Stato