giornale radio ore 10.00

NAPOLI

E' morto nel corso della notte all'ospedale Cardarelli di Napoli, dove era ricoverato, Bernardo Romano, l'addetto ai lavori socialmente utili che si era dato fuoco davanti al Municipio di Cercola (Na) in preda allo sconforto per aver perso il lavoro. L'uomo, saputo che alla sua cooperativa non era stato rinnovato l'appalto, si era cosparso di benzina e si era dato fuoco, lasciando un biglietto in cui accusava gli amministratori locali con la frase: "e' colpa vostra". Le sue condizioni, con ustioni di vario grado nel 70% della superficie corporea, erano apparse subito gravi ed i sanitari del centro grandi ustionati del nosocomio partenopeo hanno fatto di tutto per tentare di strapparlo alla morte. Bernardo Romano lascia la moglie e sei figli. Sulla vicenda, intanto, la Procura della Repubblica di Nola ha aperto un'inchiesta tendente ad accertare la regolarita' nella iscrizione nelle liste Lsu, la congruita' dei compensi ricevuti dagli addetti, le mansioni svolte. Secondo quanto si e' appreso il magistrato avrebbe anche acquisito presso il Municipio la documentazione relativa all'affidamento dell'appalto per la Nu del Comune di Cercola. Questa sera era in programma una riunione del Consiglio comunale della cittadina. Oggi a Napoli sono in programma tre manifestazioni di disoccupati organizzati.

PAESI BASCHI

A tarda notte, la polizia autonoma basca ha fatto irruzione nella sede centrale del partito autonomista basco Batasuna, a San Sebastiano, la roccaforte principale del nazionalismo basco: con questa ultima operazione, compiuta dopo avere disperso i sostenitori del partito a guardia della sede a forza di manganellate ed a spari con pallottole di gomma, la polizia ha completato l'occupazione degli uffici principali del partito di cui e' stata disposta la soppressione. Una pallottola di gomma ha colpito un operatore della tv spagnola, che e' stato ricoverato in ospedale. Per penetrare nell'ultimo ufficio del Batasuna, gli agenti hanno infranto il vetro di una finestra. All'interno, i dirigenti del partito hanno opposto solo resistenza passiva, e ne sono stati sloggiati.

PARIGI - FRANCIA

-Nessuno, ne' un magistrato ne' un pentito mi ha mai accusato di essere coinvolto in omicidi politici. Di averli eseguiti o di esserne stato il mandante. E allora perche' e di cosa avrei il dovere etico di fare autocritica-. Da Parigi dove si trova in esilio da 21 anni, Oreste Scalzone, ex di Potere Operaio polemizza in un'intervista a Repubblica con Sergio Segio, che ieri aveva invitato i terroristi esuli in Francia a condannare la lotta armata prima di chiedere indulto o amnistia. -Gli amici hanno sempre rimproverato -sottolinea Scalzone che dopo l'arresto di Paolo Persichetti aveva sollecitato per se' l'estradizione annunciando lo sciopero della fame- di essere troppo buono, troppo liberale, quasi un pompiere-. Quanto agli ex br che vivono nella capitale francese dice: -Se ce ne sono di clandestini, io non lo so. Quelli che conosco e che magari hanno degli ergastoli sono piu' moderati di me-. -Nessuno, ne' un magistrato ne' un pentito mi ha mai accusato di essere coinvolto in omicidi politici. Di averli eseguiti o di esserne stato il mandante. E allora perche' e di cosa avrei il dovere etico di fare autocritica. Da Parigi dove si trova in esilio da 21 anni, Oreste Scalzone, ex di Potere Operaio polemizza in un'intervista a Repubblica con Sergio Segio, che ieri aveva invitato i terroristi esuli in Francia a condannare la lotta armata prima di chiedere indulto o amnistia. Gli amici hanno sempre rimproverato -sottolinea Scalzone che dopo l'arresto di Paolo Persichetti aveva sollecitato per se' l'estradizione annunciando lo sciopero della fame- di essere troppo buono, troppo liberale, quasi un pompiere-. Quanto agli ex br che vivono nella capitale francese dice: -Se ce ne sono di clandestini, io non lo so. Quelli che conosco e che magari hanno degli ergastoli sono piu' moderati di me-