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FIAT - I sindacati metalmeccanici proclamano uno sciopero di 6 ore
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'''FIAT - I sindacati metalmeccanici proclamano uno sciopero di 6 ore'''

Fiom, Fim e Uilm hanno proclamato sei ore di sciopero da effettuarsi entro il 5 dicembre a sostegno della modifica del piano industriale della Fiat. I sindacati ribadiscono che il piano è inaccettabile e sottolineano come l'azienda abbia ribadito i numeri del piano e cioè 8.100 esuberi e la chiusura di alcuni stabilimenti. "Non vi sono cambiamenti ma solo l'intenzione della FIAT di dividere i lavoratori con ipotesi di maggior sfruttamento degli impianti che l'azienda peggiorando le condizioni dei lavoratori, a partire da Termini Imerese". I sindacati chiedono un piano industriale con adeguate risorse finanziarie, "nuovi assetti societari e un intervento diretto dello Stato". Rifiutano la fermata o alla chiusura degli stabilimenti di Arese e di Termini Imerese e la "pesante riduzione" per gli stabilimenti di Mirafiori e Cassino. I sindacati propongono contratti di solidarietà invece della cigs a zero ore e alla mobilità lunga".

Baci da sandro. Gr aperto alle 8.30

Ore 19.30

Proposta di Sommario

FIAT - I sindacati metalmeccanici proclamano uno sciopero di 6 ore

FIAT: Manifestazioni ad Arese e Termini Imerese,nel primo giorno di trattative.

Dal mondo

Kenia: Azione contro l'hotel Paradise.

Palestina: Attacco palestinese nel nord di Israele contro un seggio per le elezioni interne del Likud

nigeria: dopo le proteste, il bilancio

Europa: proposta di francia e germania per una nuova polizia europea

Iraq:

Dall'Italia

Arresti nel movimento: Domani A Catanzaro si esprime il tribunale delle libertà,privista una manifestazione in solidarietà con i compagni.

Scuola: Studenti occupano a Lecce.

Domani, giornata mondiale del non consumo. Le mobilitazioni e le proposte in italia


FIAT

Il primo appuntamento al ministero delle Attivita' produttive e' stato giudicato da Fiom, Fim e Uilm un passo indietro rispetto alle aperture dell'azienda nell'incontro di Palazzo Chigi. In particolare, su Termini Imerese la Fiat ha confermato che riprendera' a produrre: ma dal mese di settembre e a velocita' contenuta, senza che vi sia la certezza del rientro di tutti i 1.800 esuberi. Per lo stabilimento siciliano spunta inoltre l'ipotesi del 'modello Melfi': piu' flessibilita' salariale e di orario per recuperare competitivita'. Al termine dell'incontro visibile l'insoddisfazione dei sindacati. Non ci siamo assolutamente, ha commentato il leader della Fiom, Gianni Rinaldini, sottolineando come l'azienda non ha rinunciato alla sua impostazione iniziale: Il piano industriale e' sempre quello, i volumi produttivi restano quelli previsti, gli esuberi restano 8.100.

Anche da Termini i lavoratori e lavoratrici della FIAT di Termini Imerese respingono la proposta aziendale per il loro stabilimento a cui non si garantisce un futuro, se non il modello 'Melfi'fatto di iperflessibilità e turni massacranti. Sentiamo Agostino Cosentino delegato Fiom della fabbrica. (Audio)

Intanto da questa mattina alle 6, i lavoratori dell'Alfa Romeo di Arese stanno bloccando tutti gli ingressi degli stabilimenti, presidiando i cancelli. La protesta, proclamata dai sindacati di base e confederali, va avanti per tutta la giornata, nel pomeriggio alla manifestazione hanno partecipato attori e musicisti (tra i quali l'attrice Franca Rame che terra' uno spettacolo alle 17), che hanno aderito all'invito rivolto dai sindacati dei lavoratori dell'Alfa Romeo a giovani, studenti, lavoratori e cittadini a sostenere la lotta contro la chiusura della fabbrica. La manifestazione proseguira' fino alla mezzanotte. I lavoratori dell'Alfa contestano tra l'altro il fatto di continuare ad essere lasciati da parte anche nelle trattative, nonostante la loro costante e forte mobilitazione. Domani, 29 novembre, i lavoratori dell'Alfa di Arese partiranno a bordo di 12 pullman per manifestare davanti alla residenza del Presidente del Consiglio ad Arcore: chiediamo al governo - spiegano - un intervento in difesa dello stabilimento di Arese, cosi' come ha fatto con Termini Imerese, perche' non siamo cittadini di serie B. Ascoltiamo la corrispondenza dai cancelli dell'Alfa. (Audio)

FIAT - I sindacati metalmeccanici proclamano uno sciopero di 6 ore

Fiom, Fim e Uilm hanno proclamato sei ore di sciopero da effettuarsi entro il 5 dicembre a sostegno della modifica del piano industriale della Fiat. I sindacati ribadiscono che il piano è inaccettabile e sottolineano come l'azienda abbia ribadito i numeri del piano e cioè 8.100 esuberi e la chiusura di alcuni stabilimenti. "Non vi sono cambiamenti ma solo l'intenzione della FIAT di dividere i lavoratori con ipotesi di maggior sfruttamento degli impianti che l'azienda peggiorando le condizioni dei lavoratori, a partire da Termini Imerese". I sindacati chiedono un piano industriale con adeguate risorse finanziarie, "nuovi assetti societari e un intervento diretto dello Stato". Rifiutano la fermata o alla chiusura degli stabilimenti di Arese e di Termini Imerese e la "pesante riduzione" per gli stabilimenti di Mirafiori e Cassino. I sindacati propongono contratti di solidarietà invece della cigs a zero ore e alla mobilità lunga".

Dal Mondo

Kenia

Doppio attentato in Kenya contro obiettivi israeliani. Prima, una bomba ha colpito l'albergo Paradise di Mombasa, che sarebbe di proprietà israeliana e molto frequentato di solito da turisti israeliani.All'incirca alla stessa ora, due missili sono stati lanciati contro un aereo civile israeliano che era appena decollato dall'aeroporto della città keniota mancando tuttavia il bersaglio.L'aereo era un charter della compagnia israeliana Arkia, con destinazione Tel Aviv.Nessun ferito a bordo del volo dove c'erano 270 passeggeri e 10 membri dell'equipaggio. Il governo israeliano ha deciso di sospendere qualsiasi volo dei propri aerei civili in partenza da qualsiasi aeroporto del mondo. Il Mossad, i servizi israeliani d'intelligence per l'estero, e' stato incaricato delle indagini sul duplice attacco.Ascoltiamo un commento di Giulietto Chiesa.

Palestina

Due palestinesi hanno aperto il fuoco a Beit Shean, nel nord di Israele, contro un'affollata stazione di autobus e in direzione di un seggio per le primarie del Likud dove la gente era in fila in attesa di poter votare. La polizia e fonti ospedaliere riferiscono che le sparatorie hanno provocato almento quattro morti e 35 feriti - di cui 11 gravi - tra gli israeliani. Uno degli attaccanti e' stato ucciso, sul destino dell'altro non c'e' ancora alcuna certezza. La localita' Beit-Shean - considerato un bastione elettorale del Likud - si trova poco a sud di Tiberiade, nella Valle del Giordano, nei pressi del confine con la Cisgiordania e la Giordania. Gli attentatori hanno lanciato bombe a mano e contemporanemente aperto il fuoco con fucili automatici contro la folla. Secondo Radio Israele, uno degli attentatori che e' rimasto ucciso portava anche una cintura di esplosivo, che pero' non e' riuscito a far esplodere. Poco dopo l'azione e' stata rivendicata dalle Brigate dei Martiri di al-Aqsa.

Europa

Francia e germania hanno reso pubblico, nella serata di ieri, il loro piano in materia di sicurezza interna e di giustizia, destinato ad essere esaminato dalla commissione incaricata di redigere la futura costituzione europea. In materia penale, lo scopo è quello di creare un ufficio europeo che passerebbe progressivamente da semplici poteri di coordinamento a poteri di inchiesta, e che sarebbe incaricato soprattutto di perseguire forma di criminalità trasfrontaliera. Parallelamente l’autorità poliziesca europol vedrebbe confermato il suo diritto di condurre inchieste, e la sua vocazione ad essere l’autorità repressiva europea. Europol, che oggi è soprattutto un organo di coordinamento, si dovrebbe sviluppare come organo centrale, incaricato di condurre operazioni poliziesche tra due o più stati membri, con il distaccamento reciproco di reparti , e servizi di polizia comune. In questo contesto, Francia e Germania propongono anche l’istituzione di una polizia di frontiera, oggi ancora in fase di sperimentazione, polizia che avrebbe il compito di controllare i flussi migratori, e considerata come complemento indispensabile alle politiche comuni in materia di asilo e migrazione. La proposta passerà ora all’esame della commissione, che, come da accordi presi a Nizza, dovrà decidere a maggioranza.

Nigeria

Almeno 215 morti, 1.125 feriti, 11.000 senzatetto, 23 chiese e otto moschee rase al suolo. E' questo l'ultimo bollettino di guerra delle violenze in Nigeria per la manifestazione delle finaliste di Miss Mondo 2002 secondo gli aggiornamenti del presidente della Croce Rossa locale, Emmanuel Ijewere. <Tuttavia - ha precisato il responsabile dell'organizzazione umanitaria - abbiamo contato solo i cadaveri che abbiamo visto. Numerose vittime, soprattutto tra i musulmani, potrebbero essere state gia' sepolte dai familiari e di loro non sapremo mai nulla>. Il coprifuoco resta in vigore a Kaduna, la citta' dove i musulmani hanno dato il via alle violenze per protestare contro la prevista finale di Miss Mondo 2002 e contro l'articolo di una giornalista che ipotizzava Maometto sedotto da una Miss al punto di volerla sposare. Fonti delle organizzazioni umanitarie in Nigeria hanno inoltre fatto sapere che tra le decine di persone arrestate vi sono anche molti soldati e poliziotti che avrebbero approfittato della situazione per portare a termine vendette personali o che sono intervenuti contro i manifestanti a seconda della loro appartenenza religiosa. Il presidente nigeriano Olusegun Obasanjo ha invece accusato la stampa internazionale, e in particolare quella britannica, di aver montato <un caso> per <dimostrare che un paese africano come la Nigeria non e' in grado di organizzare un avvenimento di questa portata>. Il Consiglio supremo per la Sharia della Nigeria ha confermato oggi la condanna a morte della giornalista Isioma Daniel, pronunciata dalle autorita' islamiche dello stato di Zamfara, primo stato del paese a reintrodurre la sharia nel gennaio 2000. La giornalista deve pagare con la morte per quanto scritto, ha riferito il Consiglio supremo. Il governo centrale di Abuja aveva preso immediatamente le distanze da tale condanna affermando che mai avrebbe consentito che venisse eseguita. Dal momento degli incidenti, al giornalista si è rifugiata negli stati Uniti, mentre la sede del quotidiano è stata distrutta.

Ore 17.00

FIAT-Arese

Da questa mattina alle 6, i lavoratori dell'Alfa Romeo di Arese stanno bloccando tutti gli ingressi degli stabilimenti, presidiando i cancelli. La protesta, proclamata dai sindacati di base e confederali, andra' avanti per tutta la giornata, nel pomeriggio alla manifestazione stanno partecipando attori e musicisti (tra i quali l'attrice Franca Rame che terra' uno spettacolo alle 17), che hanno aderito all'invito rivolto dai sindacati dei lavoratori dell'Alfa Romeo a giovani, studenti, lavoratori e cittadini a sostenere la lotta contro la chiusura della fabbrica. La manifestazione proseguira' fino alla mezzanotte. I lavoratori dell'Alfa contestano tra l'altro il fatto di continuare ad essere lasciati da parte anche nelle trattative, nonostante la loro costante e forte mobilitazione. Domani, 29 novembre, i lavoratori dell'Alfa di Arese partiranno a bordo di 12 pullman per manifestare davanti alla residenza del Presidente del Consiglio ad Arcore: chiediamo al governo - spiegano - un intervento in difesa dello stabilimento di Arese, cosi' come ha fatto con Termini Imerese, perche' non siamo cittadini di serie B.

Palestina

E' di almeno otto morti e decine di feriti il bilancio provvisorio di un attacco palestinese nel nord di Israele. Secondo testimoni, uomini armati hanno aperto il fuoco contro una fermata d'autobus e contro un seggio per le elezioni interne del Likud, il partito del premier Ariel Sharon. La sparatoria e' avvenuta in localita' Beit-Shean, nella Valle del Giordano: secondo la ricostruzione dell'agenzia France presse, a cui è arrivata la rivendicazione dell'attacco da parte delle Brigate di Al Aqsa, tre palestinesi, a bordo di un'auto, si sarebbero fermati davanti al seggio in cui si stava votando per l'elezione del camìndidato premier del Likud, aprendo il fuoco con armi automatiche e lanciando granate. I poliziotti di guradia avrebbero poi ucciso gli uomini del commando. Il bilancio è ancora impreciso poichè si continuano a portare via i feriti dall'edificio.

Kenia

Sono saliti a 15 i morti nell’attentato di questa mattina contro l’hotel Paradise a Msumarini (Kikambala, 27 chilometri a nord di Mombasa, Kenya). Lo ha dichiarato la polizia keniana, specificando che 2 delle vittime sono bambini israeliani. Vi sarebbero inoltre almeno una cinquantina di feriti. La strage è stata provocata da alcuni kamikake che, a bordo di una ‘Mitsubishi Pajero’ carica di esplosivo, sono andati a schiantarsi nella sala di ingresso dell’albergo, posseduta da un israeliano e meta privilegiata di turisti provenienti da Israele. Poco dopo due missili sono stati lanciati contro l’aereo della compagnia israeliana ‘Arkia’ appena decollato dall’aeroporto di Mombasa in direzione di Tel Aviv, ma per fortuna hanno mancato l’obiettivo. Un gruppo finora ignoto, l’Esercito della Palestina, ha rivendicato la responsabilità dell’attentato attraverso un comunicato pervenuto all’agenzia Ansa di Beirut.

Scuola

Gli studenti a Lecce hanno occupato oggi tre istituti superiori: il commerciale Costa, la succursale del liceo scientifico De Giorgi e il professionale De Pace, la cui preside ha pero' chiamato le forze di polizia per far sgomberare la scuola. L'iniziativa della preside, Giuseppina Antonacci, e l'intervento della Digos hanno provocato dinanzi al De Pace momenti di tensione: gli studenti per protesta hanno lanciato frutta e uova. Una quindicina di studenti sono stati portati in questura dove sono stati identificati ma nei loro confronti - a quanto si e' saputo - non e' stato preso alcun provvedimento. Alla base della protesta degli studenti il problema dell' edilizia scolastica: tutti gli istituti cittadini, secondo gli studenti, necessiterebbero di immediati interventi di ristrutturazione. le occupazioni stanno crescendo csìosì di numero in tutta italia: nella sola sicilia, sono almeno 15 gli edifici occupati, sia per protestare contro la riforma moratti, sia per la fatiscenza delle strutture.

GR flash ore 9.30

MONDO

KENIA - Doppio attentato in Kenya contro obiettivi israeliani. Prima, una bomba ha colpito l'albergo Paradise di Mombasa, che sarebbe di proprietà israeliana e molto frequentato di solito da turisti israeliani. Lo riferisce il sito internet del quotidiano Yediot Ahront, Ynet. Ci sarebbero almeno 8 morti e numerosi feriti. "La esplosione è avvenuta nella sala da pranzo durante la colazione" ha detto la giovane donna, di nome Shiri. "L'esplosione ha sventrato la lobby dell'albergo" ha aggiunto la giovane donna. "Siamo tutti fuggiti nella spiaggia". All'incirca alla stessa ora, due missili sono stati lanciati contro un aereo civile israeliano che era appena decollato dall'aeroporto della città keniota, come ha spiegato Ron Prosor, portavoce del ministero. L'aereo era un charter della compagnia israeliana Arkia, con destinazione Tel Aviv, mancando tuttavia il bersaglio. Nessun ferito a bordo del volo dove c'erano 270 passeggeri e 10 membri dell'equipaggio. Il governo israeliano ha deciso di sospendere qualsiasi volo dei propri aerei civili in partenza da qualsiasi aeroporto del mondo.

IRAQ - Gli esperti di disarmo dell'Onu hanno lasciato questa mattina la loro base di Baghdad per il secondo giorno di ispezioni. Il convoglio di quattro camionette seguite da una ambulanza ha lasciato il quartier generale delle Nazioni unite alla periferia sudorientale della capitale poco prima delle 8 e 30 locali, le sei e trenta italiane, diretto verso una località sconosciuta. Ieri, gli ispettori dell'Onu hanno visitato tre siti e hanno detto che le autorità irachene hanno cooperato pienamente nel primo giorno di ispezioni dal dicembre 1998. "Siamo stati in grado di portare avanti tutte le attività programmate", ha detto un portavoce. L'obiettivo della missione è di passare al setaccio laboratori, fabbriche ed anche i palazzi presidenziali alla ricerca di armi di distruzione di massa.

BOLIVIA - Mentre la protesta dei Senza Terra di Yapacaní (dipartimento di Santa Cruz de la Sierra) minaccia di estendersi ad altre provincie della Bolivia, quattro tra le più importanti organizzazioni contadine del Paese andino - compreso lo stesso ‘Movimento Sin Tierra’ (Mst) a livello nazionale - hanno rotto la ‘tregua sociale’ col governo di La Paz, annunciando nuove mobilitazioni. Guidati dalla Confederazione sindacale unica dei lavoratori agricoli della Bolivia (Csutcb), i movimenti hanno bocciato la politica economica del presidente Gonzalo Sánchez de Lozada e lanciato una sorta di ultimatum: l’esecutivo ha 15 giorni di tempo per rispondere positivamente alla richiesta di acquisto di 10mila trattori e in merito all’annunciata distribuzione di 3 milioni e 800mila ettari di terreni destinati ai ‘campesinos’. Nel corso di una conferenza stampa il deputato Alejo Véliz e il dirigente del Mst Angel Durán hanno attaccato il capo dello Stato, accusandolo di aver “ingannato i settori più deboli del Paese”. I due hanno rilevato che “il governo non solo non ha rispettato gli impegni contratti ma ha agito per dividere l’intero movimento contadino, corrompendo alcuni dei suoi dirigenti”. In merito all’atteso acquisto dei trattori, già promesso dal precedente esecutivo, Felipe Quispe, leader della Csutcb, ha asserito che “è di fondamentale importanza per promuovere lo sviluppo rurale nelle regioni più povere”.

ITALIA

Roma - ROMA - Parte in salita il negoziato su Fiat. Il primo appuntamento al ministero delle Attivita' produttive e' stato giudicato da Fiom, Fim e Uilm un passo indietro rispetto alle aperture dell'azienda nell'incontro di Palazzo Chigi. In particolare, su Termini Imerese la Fiat ha confermato che riprendera' a produrre: ma dal mese di settembre e a velocita' contenuta, senza che vi sia la certezza del rientro di tutti i 1.800 esuberi. Per lo stabilimento siciliano spunta inoltre l'ipotesi del 'modello Melfi': piu' flessibilita' salariale e di orario per recuperare competitivita'. Al termine dell'incontro visibile l'insoddisfazione dei sindacati. Non ci siamo assolutamente, ha commentato il leader della Fiom, Gianni Rinaldini, sottolineando come l'azienda non ha rinunciato alla sua impostazione iniziale: Il piano industriale e' sempre quello, i volumi produttivi restano quelli previsti, gli esuberi restano 8.100. Per il segretario nazionale della Fim, Cosmano Spagnolo

FIAT -Da questa mattina alle 6, i lavoratori dell'Alfa Romeo di Arese stanno bloccando tutti gli ingressi degli stabilimenti, presidiando i cancelli. La protesta, proclamata dai sindacati di base e confederali, andra' avanti per tutta la giornata e nel pomeriggio la manifestazione vedra' anche la partecipazione di attori e musicisti (tra i quali l'attrice Franca Rame che terra' uno spettacolo alle 17), che hanno aderito all'invito rivolto dai sindacati dei lavoratori dell'Alfa Romeo a giovani, studenti, lavoratori e cittadini a sostenere la lotta contro la chiusura della fabbrica. La manifestazione proseguira' fino alla mezzanotte. I lavoratori dell'Alfa contestano tra l'altro il fatto di continuare ad essere lasciati da parte anche nelle trattative, nonostante la loro costante e forte mobilitazione. Alle 10 e' previsto l'arrivo di delegazioni di studenti. Domani, 29 novembre, i lavoratori dell'Alfa di Arese partiranno a bordo di 12 pullman per manifestare davanti alla residenza del Presidente del Consiglio ad Arcore: chiediamo al governo - spiegano - un intervento in difesa dello stabilimento di Arese, cosi' come ha fatto con Termini Imerese, perche' non siamo cittadini di serie B

Torino - Un rudimentale ordigno e' stato fatto esplodere questa notte poco prima dell'una davanti alla sede della Fiamma Tricolore, a Torino, al piano terra di uno stabile in via Conte di Roccavione. L'esplosione ha innescato un piccolo incendio che e' stato subito domato dalla polizia e dai vigili del fuoco. E' rimasta danneggiata la serranda, tipo negozio, dove ha sede la forza politica. Sull'episodio non ci sono state al momento rivendicazioni.

Gr ore13 giovedi 28 novembre 02

KENIA - Doppio attentato in Kenya contro obiettivi israeliani. Prima una bomba ha colpito l'albergo Paradise di Mombasa, di proprietà israeliana e molto frequentato da turisti israeliani. Almeno 8 i morti e circa 30 i feriti. "L' splosione è avvenuta nella sala da pranzo durante la colazione, ed ha sventrato la lobby dell'albergo". All'incirca alla stessa ora, due missili sono stati lanciati contro un aereo charter della compagnia israeliana Arkia appena decollato dall'aeroporto della città keniota con destinazione Tel Aviv, mancando tuttavia il bersaglio. Nessun ferito a bordo del volo dove c'erano 270 passeggeri e 10 membri dell'equipaggio. Il governo israeliano ha deciso di sospendere qualsiasi volo dei propri aerei civili in partenza da qualsiasi aeroporto del mondo. Sarebbero stati identificati due degli attentatori rimasti uccisi, ha riferito la radio militare israeliana. uno degli attentatori era cittadino del Kenya, Il secondo egiziano. All'attacco, secondo alcuni testimoni, hanno preso parte tre attentatori, che hanno fatto irruzione nell'albergo a bordo di un fuoristrada. Inoltre La polizia ha arrestato due persone nel porto di Mombasa identificate quali complici del commando suicida.

Il primo ministro israeliano Sharon ha convocato consultazioni d'emergenza al ministero della Difesa a Tel Aviv per le 14 ora locale (l'una in Italia). Il Mossad, i servizi israeliani d'intelligence per l'estero, e' stato incaricato delle indagini sul duplice attacco terroristico di Mombasa. Intanto sono iniziate come previsto alle dieci e trenta le votazioni per le primarie del Likud, per la scelta del candidato del partito conservatore alle elezioni anticipate del 28 gennaio. Sharon e' considerato superfavorito, con sondaggi che gli assegnano almeno venti punti di vantaggio contro il suo rivale, il ministro degli Esteri Netanyahu.

MO - Due palestinesi sono morti in una deflagrazione avvenuta stamane nel villaggio di Kochin, presso Nablus, in Cisgiordania. Lo riferiscono fonti locali. Secondo le prime informazioni, in quel villaggio c'e' un deposito di gas e la esplosione potrebbe essere accidentale.

IRAQ - secondo giorno di ispezioni. Gli esperti Onu impegnati nelle ispezioni in Iraq hanno visitato stamani un laboratorio per la produzione di vaccini per animali ed una fabbrica di armi. Un convoglio e' arrivato nel laboratorio che sorge nell'area di Dora, alla periferia Sud di Baghdad, mentre un'altra squadra si e' recata a visitare il complesso industriale Nasr (Vittoria), dove si producono munizioni convenzionali e macchinari pesanti.

Ieri, gli ispettori Hanno visitato tre siti affermando che le autorità irachene hanno cooperato pienamente nel primo giorno di ispezioni dal dicembre 1998. "Siamo stati in grado di portare avanti tutte le attività programmate", ha detto un portavoce. L'obiettivo della missione è di passare al setaccio laboratori, fabbriche ed anche i palazzi presidenziali alla ricerca di armi di distruzione di massa.

ITALIA

ROMA - Parte in salita il negoziato su Fiat. Il primo appuntamento al ministero delle Attivita' produttive e' stato giudicato da Fiom, Fim e Uilm un passo indietro rispetto alle aperture dell'azienda nell'incontro di Palazzo Chigi. In particolare, su Termini Imerese la Fiat ha confermato che riprendera' a produrre: ma dal mese di settembre e a velocita' contenuta, senza che vi sia la certezza del rientro di tutti i 1.800 esuberi. Per lo stabilimento siciliano spunta inoltre l'ipotesi del 'modello Melfi': piu' flessibilita' salariale e di orario per recuperare competitivita'. Al termine dell'incontro visibile l'insoddisfazione dei sindacati. Non ci siamo assolutamente, ha commentato il leader della Fiom, Rinaldini, sottolineando come l'azienda non ha rinunciato alla sua impostazione iniziale: Il piano industriale e' sempre quello, i volumi produttivi restano quelli previsti, gli esuberi restano 8.100.

FIAT -Da questa mattina alle 6, i lavoratori dell'Alfa Romeo di Arese stanno bloccando tutti gli ingressi degli stabilimenti, presidiando i cancelli. La protesta, proclamata dai sindacati di base e confederali, andra' avanti per tutta la giornata e nel pomeriggio la manifestazione vedra' anche la partecipazione di attori e musicisti (tra i quali l'attrice Franca Rame che terra' uno spettacolo alle 17), che hanno aderito all'invito rivolto dai sindacati dei lavoratori dell'Alfa Romeo a giovani, studenti, lavoratori e cittadini a sostenere la lotta contro la chiusura della fabbrica. La manifestazione proseguira' fino alla mezzanotte. I lavoratori dell'Alfa contestano tra l'altro il fatto di continuare ad essere lasciati da parte anche nelle trattative, nonostante la loro costante e forte mobilitazione. Alle 10 e' previsto l'arrivo di delegazioni di studenti. Domani, 29 novembre, i lavoratori dell'Alfa di Arese partiranno a bordo di 12 pullman per manifestare davanti alla residenza del Presidente del Consiglio ad Arcore: chiediamo al governo - spiegano - un intervento in difesa dello stabilimento di Arese, cosi' come ha fatto con Termini Imerese, perche' non siamo cittadini di serie B

Torino - Un rudimentale ordigno e' stato fatto esplodere questa notte poco prima dell'una davanti alla sede della Fiamma Tricolore, a Torino, al piano terra di uno stabile in via Conte di Roccavione. L'esplosione ha innescato un piccolo incendio che e' stato subito domato dalla polizia e dai vigili del fuoco. E' rimasta danneggiata la serranda, tipo negozio, dove ha sede la forza politica. Sull'episodio non ci sono state al momento rivendicazioni.

PALERMO - Una trentina di persone, tra cui donne e bambini, ha occupato questa mattina la Cattedrale di Palermo. Si tratta di senza tetto che da mesi chiedono l' assegnazione di alloggi popolari e che sono sostenuti dal comitato di lotta per la casa. Sul posto sono arrivati poliziotti e carabinieri.

Ore 17.00

gror281102 (last edited 2008-06-26 10:06:37 by anonymous)