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= gRor della mattina 9.30 = = Ora 9.30 =
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I nemici di Israele ''mirano all'elezione di Netanyahu, che contende la leadership del Likud a Sharon, cercano di radicalizzare la situazione, di farla sfociare in una guerra''. E' quanto afferma Moni Ovadia, attore e regista teatrale ebreo, commentando in un'intervista a 'Il secolo XIX' gli attacchi contro Israele di ieri. 'E' evidente che il terrorismo non riuscira' mai, in quanto tale -aggiunge- a piegare gli israeliani. Piu' si avvicina la sensazione estrema e piu' nella mente degli israeliani si riaffaccia l'idea dello sterminio'




'''Kenia'''
 
Sono salite a 3 le persone tratte in arresto perché sospettate dei due attentati di ieri a Mombasa (Kenya). Lo ha riferito un portavoce della polizia keniana, senza al momento fornire ulteriori dettagli.
Quasi simultaneamente due attentati, secondo la polizia keniana coordinati tra loro, hanno interessato obbiettivi israeliani. Un'autobomba è esplosa in un hotel israeliano nel villaggio di Kikambala, a 20 km circa dalla città sull'Oceano indiano, uccidendo 16 persone, e due missili sono stati lanciati contro un volo charter della Arkia Airlines, che riportava in Israele 261 turisti, i quali avevano passato una settimana di vacanze in quello stesso albergo, e 10 membri dell'equipaggio. In questo secondo attacco, nessuno è rimasto ferito.


 Intanto Israele ha provveduto ad evacuare i connazionali rimasti feriti nella deflagrazione avvenuta all’hotel Paradise di Msumarini (Kikambala, 27 chilometri a nord di Mombasa), quando 3 kamikaze si sono introdotti nell’ingresso dell’albergo a bordo di un auto imbottita di esplosivo. Un portavoce del ministero degli esteri israeliano ha detto di aver rimpatriato nella notte, tramite un ponte aereo tra Mombasa e Israele, 15 feriti, 3 cadaveri e 235 persone incolumi. Di questi 140 sono scampati all’attentato, mentre il resto era ospite di altri alberghi di Mombasa. Quanto ai morti, l’ultimo bilancio diffuso da fonti ufficiali keniane conferma che sono 15: 3 israeliani (due fratelli di 13 e 15 anni e un uomo 61enne), 9 keniani, tra cui alcuni danzatori tradizionali incaricati di accogliere i clienti, e i 3 terroristi suicidi. Le autorità di Israele hanno detto di aver identificato uno dei kamikaze: si tratterebbe di Abdullah Ahmed Abdullah, tra gli uomini più ricercati della rete al Qaida di Osama bin Laden. Ma Washington è cauta e dice che è ancora "prematuro" dare un nome ai mandanti della strage. Le indagini sono orientate verso l'azione di un unico gruppo di fuoco, come lasciano supporre i racconti dei testimoni.
Ariel Sharon si è impegnato a vendicare i morti degli attentati anti-israeliani di ieri in Kenya ed in Israele. "Il nostro lungo braccio prenderà gli aggressori ed i mandanti", ha detto Sharon durante un discorso pronunciato dopo la rielezione.




'''Nigeria'''

E’ da considerarsi nulla la ‘fatwa’ che condanna a morte la giornalista nigeriana accusata di aver scritto un articolo considerato blasfemo dai musulmani. Il massimo organo islamico della Nigeria, la Jamaatu Nasril Islam, ha infatti dichiarato di non prendere in considerazione la sentenza emessa due giorni fa dalle autorità provinciali dello Stato di Zamfara (nord del Paese) contro Isioma Daniel, la reporter del quotidiano ‘This Day’ accusata di aver oltraggiato il profeta Mohammed (Maometto) in un articolo sul concorso di Miss Mondo. Il concorso di bellezza è stato successivamente trasferito a Londra, in Gran Bretagna, per i violenti scontri di piazza scatenati dagli estremisti islamici. "Lo stato di Zamfara - ha decretato oggi la Jamaatu Nasril Islam - non può emettere una ‘fatwa’, che perciò essa deve essere ignorata". La sentenza, in realtà, era stata già considerata nulla dal governo centrale della Federazione Nigeriana, che non riconosceva alle autorità locali dello Stato di Zamfara poteri di emettere sentenze capitali.



Ora 9.30

PALESTINA

Il premier Ariel Sharon e' uscito nettamente vincente dalle elezioni primarie del Likud in cui ha riportato il 55,88 per cento dei voti. Il suo principale rivale, il ministro degli esteri Benyamin Netanyahu, ha ottenuto il 40,08 per cento, mentre il candidato della corrente di estrema destra 'Leadership ebraica' Moshe Feiglin ha raccolto il 3,3 per cento dei consensi: circa il triplo di quanto gli era stato assegnato nei sondaggi. Un portavoce del Likud ha precisato che hanno preso parte al voto quasi la meta' degli aderenti al partito: 146 mila su un totale di 305 mila. In un discorso pronunciato la scorsa notte di fronte ai suoi seguaci, Sharon si e' detto fiducioso che, sotto la sua guida, il Likud riuscira' a vincere le elezioni politiche del gennaio 2003 e a raddoppiare la propria forza. Un sondaggio di opinione curato dal quotidiano Haaretz sembra oggi confermare questa tendenza. Secondo il sondaggio, il Likud potrebbe ottenere nel prossimo parlamento 41 seggi su 120. Ne aveva 19 nel parlamento uscente. Il sondaggio di Haaretz prevede inoltre che i laburisti di Amram Mizna arriveranno a 20 seggi: cinque in meno che nella legislatura passata.

Il numero due dell'Organizzazione di liberazione della Palestina (Olp) MAhmud Abbas (Abu Mazen) ha dichiarato oggi a Doha, nel Qatar, che i palestinesi non hanno altra scelta che -negoziare- con il premier israeliano Ariel Sharon oppure -proseguire la lotta armata- contro Israele. Abu Mazen ha fatto tali dichiarazioni commentando la rielezione di Sharon alla testa del Likud aggiungendo che -l'avvenire della lotta fra palestinesi e israeliani rimarra' incerto se Sharon guidera' ISraele per altri quattro anni-. Abu MAzen e' venuto nel Qatar per discutere con i dirigenti di Doha -la situazione nei territori palestinesi-.

I nemici di Israele mirano all'elezione di Netanyahu, che contende la leadership del Likud a Sharon, cercano di radicalizzare la situazione, di farla sfociare in una guerra. E' quanto afferma Moni Ovadia, attore e regista teatrale ebreo, commentando in un'intervista a 'Il secolo XIX' gli attacchi contro Israele di ieri. 'E' evidente che il terrorismo non riuscira' mai, in quanto tale -aggiunge- a piegare gli israeliani. Piu' si avvicina la sensazione estrema e piu' nella mente degli israeliani si riaffaccia l'idea dello sterminio'

Kenia

Sono salite a 3 le persone tratte in arresto perché sospettate dei due attentati di ieri a Mombasa (Kenya). Lo ha riferito un portavoce della polizia keniana, senza al momento fornire ulteriori dettagli. Quasi simultaneamente due attentati, secondo la polizia keniana coordinati tra loro, hanno interessato obbiettivi israeliani. Un'autobomba è esplosa in un hotel israeliano nel villaggio di Kikambala, a 20 km circa dalla città sull'Oceano indiano, uccidendo 16 persone, e due missili sono stati lanciati contro un volo charter della Arkia Airlines, che riportava in Israele 261 turisti, i quali avevano passato una settimana di vacanze in quello stesso albergo, e 10 membri dell'equipaggio. In questo secondo attacco, nessuno è rimasto ferito.

  • Intanto Israele ha provveduto ad evacuare i connazionali rimasti feriti nella deflagrazione avvenuta all’hotel Paradise di Msumarini (Kikambala, 27 chilometri a nord di Mombasa), quando 3 kamikaze si sono introdotti nell’ingresso dell’albergo a bordo di un auto imbottita di esplosivo. Un portavoce del ministero degli esteri israeliano ha detto di aver rimpatriato nella notte, tramite un ponte aereo tra Mombasa e Israele, 15 feriti, 3 cadaveri e 235 persone incolumi. Di questi 140 sono scampati all’attentato, mentre il resto era ospite di altri alberghi di Mombasa. Quanto ai morti, l’ultimo bilancio diffuso da fonti ufficiali keniane conferma che sono 15: 3 israeliani (due fratelli di 13 e 15 anni e un uomo 61enne), 9 keniani, tra cui alcuni danzatori tradizionali incaricati di accogliere i clienti, e i 3 terroristi suicidi. Le autorità di Israele hanno detto di aver identificato uno dei kamikaze: si tratterebbe di Abdullah Ahmed Abdullah, tra gli uomini più ricercati della rete al Qaida di Osama bin Laden. Ma Washington è cauta e dice che è ancora "prematuro" dare un nome ai mandanti della strage. Le indagini sono orientate verso l'azione di un unico gruppo di fuoco, come lasciano supporre i racconti dei testimoni.

Ariel Sharon si è impegnato a vendicare i morti degli attentati anti-israeliani di ieri in Kenya ed in Israele. "Il nostro lungo braccio prenderà gli aggressori ed i mandanti", ha detto Sharon durante un discorso pronunciato dopo la rielezione.

Nigeria

E’ da considerarsi nulla la ‘fatwa’ che condanna a morte la giornalista nigeriana accusata di aver scritto un articolo considerato blasfemo dai musulmani. Il massimo organo islamico della Nigeria, la Jamaatu Nasril Islam, ha infatti dichiarato di non prendere in considerazione la sentenza emessa due giorni fa dalle autorità provinciali dello Stato di Zamfara (nord del Paese) contro Isioma Daniel, la reporter del quotidiano ‘This Day’ accusata di aver oltraggiato il profeta Mohammed (Maometto) in un articolo sul concorso di Miss Mondo. Il concorso di bellezza è stato successivamente trasferito a Londra, in Gran Bretagna, per i violenti scontri di piazza scatenati dagli estremisti islamici. "Lo stato di Zamfara - ha decretato oggi la Jamaatu Nasril Islam - non può emettere una ‘fatwa’, che perciò essa deve essere ignorata". La sentenza, in realtà, era stata già considerata nulla dal governo centrale della Federazione Nigeriana, che non riconosceva alle autorità locali dello Stato di Zamfara poteri di emettere sentenze capitali.

gror291102 (last edited 2008-06-26 09:50:52 by anonymous)