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COLOMBIA
Almeno 20 persone sono morte e 24 sono rimaste ferite a seguito di una nuova ondata di violenza che ha insanguinato nelle ultime 48 ore la Colombia. Fonti ufficiali hanno riferito che undici guerriglieri delle Farc (Forze armate rivoluzionarie della Colombia) e dell’Eln (Esercito di liberazione nazionale) e tre soldati regolari sono rimasti uccisi in combattimenti registrati nei dipartimenti di Antioquia (nordovest del Paese), Tolima (centro), Norte de Santander (nordest) e Vichada (est). Tre ragazzi e un uomo di Argentina (sud) sono invece finiti vittima di una granata, rimasta presumibilmente sul terreno dopo alcuni recenti scontri tra esercito e Farc. A Colosó (nord) l’assessore comunale Gabriel Montes, è stato assassinato da un uomo non ancora identificato, mentre a Bogotá, l’esplosione di un ordigno, in un’affollata zona commerciale, ha ucciso un ragazzo e ferito una ventina di persone. Domenica, lo scoppio di un’autobomba a Cali (sudovest, terza città colombiana) non aveva fortunatamente provocato vittime ma ingenti danni materiali. In serata un’altra autobomba era esplosa a San Vicente del Caguán – ‘capoluogo’ dell’ex zona di distensione che fino a febbraio ha ospitato il processo di pace tra governo e Farc – ferendo due civili. Le autorità hanno rafforzato le misure di sicurezza, soprattutto nella capitale, in previsione di un possibile aumento della violenza mentre si avvicina il 7 agosto, data in cui il presidente eletto, Alvaro Uribe Vèlez, inaugurerà il suo mandato. Le Farc, 17mila combattenti, nelle ultime settimane hanno lanciato una nuova offensiva militare che si aggiunge alla campagna di intimidazioni sferrata da giugno contro sindaci e funzionari delle amministrazioni locali.

RAPPORTO COMMISSIONE PASTORALE TERRA SU VIOLENZA CONTRO CONTADINI, OMICIDI CRESCIUTI DI 40 PER CENTO
  Continuano a dilagare gli omicidi legati al conflitto per il possesso della terra in Brasile. In base all’ultimo rapporto compilato dalla Commissione pastorale della terra (Cpt) nel 2001 sono rimate uccise 29 persone, a fronte delle 21 del 2000. Ad aumentare vertiginosamente è stato inoltre il numero dei contadini costretti a lavorare in regime di schiavitù: nel 2000 erano 456 mentre lo scorso anno la cifra è salita fino a 2.416 casi. Oltre la metà dei lavoratori rurali schiavizzati è stata segnalata nello Stato del Pará. Interessanti anche i dati sulle manifestazioni di protesta dei ‘Senza Terra’. Nel 2001 sono state realizzate 493 mobilitazioni che hanno viso protagonisti oltre 478mila contadini. Al primo posto di questa speciale classifica c’è lo Stato di Rio Grande do Sul, dove a scendere in piazza sono state 58mila persone, seguito dal Paraná (oltre 47mila persone), considerato dal 1998 come uno dei principali focolai di violenza legata alla questione agraria. Sono invece calate le occupazioni di latifondi e al contempo gli sgomberi di ‘fazendas’ invase, anche grazie alla pressione esercitata sulle autorità competenti dall’opinione pubblica nazionale ed internazionale. (FB)






buon giorno dani

gr h. 10.00

dal mondo

Palestinese attacca colonia, ucciso pochi km da Nablus E' stato ucciso da soldati intervenuti un militante palestinese che, entrato in una colonia ebraica, aveva ferito con un coltello due coniugi. E' successo nella colonia di Itamar, pochi chilometri a sud di Nablus, in Cisgiordania: nella notte, secondo quanto riferito da responsabili dell'esercito, l'uomo si e' introdotto nella colonia ebraica ed ha ferito con un coltello due anziani coniugi israeliani. E' stato ucciso dai soldati intervenuti appena scattato l' allarme.

COLOMBIA Almeno 20 persone sono morte e 24 sono rimaste ferite a seguito di una nuova ondata di violenza che ha insanguinato nelle ultime 48 ore la Colombia. Fonti ufficiali hanno riferito che undici guerriglieri delle Farc (Forze armate rivoluzionarie della Colombia) e dell’Eln (Esercito di liberazione nazionale) e tre soldati regolari sono rimasti uccisi in combattimenti registrati nei dipartimenti di Antioquia (nordovest del Paese), Tolima (centro), Norte de Santander (nordest) e Vichada (est). Tre ragazzi e un uomo di Argentina (sud) sono invece finiti vittima di una granata, rimasta presumibilmente sul terreno dopo alcuni recenti scontri tra esercito e Farc. A Colosó (nord) l’assessore comunale Gabriel Montes, è stato assassinato da un uomo non ancora identificato, mentre a Bogotá, l’esplosione di un ordigno, in un’affollata zona commerciale, ha ucciso un ragazzo e ferito una ventina di persone. Domenica, lo scoppio di un’autobomba a Cali (sudovest, terza città colombiana) non aveva fortunatamente provocato vittime ma ingenti danni materiali. In serata un’altra autobomba era esplosa a San Vicente del Caguán – ‘capoluogo’ dell’ex zona di distensione che fino a febbraio ha ospitato il processo di pace tra governo e Farc – ferendo due civili. Le autorità hanno rafforzato le misure di sicurezza, soprattutto nella capitale, in previsione di un possibile aumento della violenza mentre si avvicina il 7 agosto, data in cui il presidente eletto, Alvaro Uribe Vèlez, inaugurerà il suo mandato. Le Farc, 17mila combattenti, nelle ultime settimane hanno lanciato una nuova offensiva militare che si aggiunge alla campagna di intimidazioni sferrata da giugno contro sindaci e funzionari delle amministrazioni locali.

RAPPORTO COMMISSIONE PASTORALE TERRA SU VIOLENZA CONTRO CONTADINI, OMICIDI CRESCIUTI DI 40 PER CENTO

  • Continuano a dilagare gli omicidi legati al conflitto per il possesso della terra in Brasile. In base all’ultimo rapporto compilato dalla Commissione pastorale della terra (Cpt) nel 2001 sono rimate uccise 29 persone, a fronte delle 21 del 2000. Ad aumentare vertiginosamente è stato inoltre il numero dei contadini costretti a lavorare in regime di schiavitù: nel 2000 erano 456 mentre lo scorso anno la cifra è salita fino a 2.416 casi. Oltre la metà dei lavoratori rurali schiavizzati è stata segnalata nello Stato del Pará. Interessanti anche i dati sulle manifestazioni di protesta dei ‘Senza Terra’. Nel 2001 sono state realizzate 493 mobilitazioni che hanno viso protagonisti oltre 478mila contadini. Al primo posto di questa speciale classifica c’è lo Stato di Rio Grande do Sul, dove a scendere in piazza sono state 58mila persone, seguito dal Paraná (oltre 47mila persone), considerato dal 1998 come uno dei principali focolai di violenza legata alla questione agraria. Sono invece calate le occupazioni di latifondi e al contempo gli sgomberi di ‘fazendas’ invase, anche grazie alla pressione esercitata sulle autorità competenti dall’opinione pubblica nazionale ed internazionale. (FB)

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