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DAL MONDO

La Lega araba si oppone ad un attacco americano all'Iraq. Lo ha affermato, in un'intervista alla Bbc, l'ambasciatore dell'organizzazione a Washington, Yahir Mahmasanni, secondo cui ogni cambio di regime in un paese arabo deve avvenire dall'interno L'opposizione irachena, scrive oggi il New York Times, starebbe preparando una conferenza generale in Europa per fine settembre. Scopo del vertice la nomina di un governo in esilio sostenuto dagli Stati Uniti. La sede dell'incontro, dicono alcune fonti dell'opposizione irachena, dovrebbe essere Amsterdam e il summit, e l'idea di nominare un governo in esilio, sarebbero state definite a metà di Agosto nel corso degli incontri a Washington tra l'opposizione irachena e l'amministrazione Bush. La stessa fonte spiega il motivo di tale scelta. Si tratterebbe di un "test" molto importante per dimostrare agli Usa che l'opposizione irachena "può agire sotto una leadership unica" facilitando l'intervento americano. Tra i principali candidati alla guida del futuro governo in esilio, Ahmed Chalabai, del Congresso Nazionale Iracheno, il principale gruppo ombrello dell'opposizione.

PALESTINA (aggiunta da macedonio assonnato)

Reparti militari dell'esercito israeliano sono impegnati dalle prime ore dell'alba in una incursione nella citta' di Jenin (Cisgiordania) e nel vicino campo profughi. Il segretario di zona di al-Fatah, Cadura Mussa, ha riferito da Jenin che finora si ha notizia di un morto e di due feriti. La incursione dei mezzi blindati israeliani, ha aggiunto Mussa in una intervista televisiva, e' stata ostacolata dal fuoco di militanti palestinesi e sembra volgere adesso al termine. -Se gli israeliani speravano di arrestare ricercati, non sono riusciti nel loro intento-, ha concluso Mussa. Le forze di sicurezza israeliane hanno arrestato nel giro di 24 ore 23 palestinesi sospettati di essere coinvolti in attività terroristiche. Lo hanno rivelato giovedì le stesse autorità di Tel Aviv.

Undici arresti sono stati compiuti nella notte tra mercoledì e giovedì a Nablus, Tulkarem, Daharia e vicino a Ramallah. Gli altri sospettati sono stati arrestati nel corso della giornata a Gaza, Hebron, Dura, e ancora a Tulkarem e Nablus. Nel frattempo fonti mediche palestinesi hanno invece rivelato che un ragazzino di 12 anni è stato ucciso, e altre otto persone sono rimaste ferite, nel corso della sparatoria seguita a un'incursione delle truppe israeliane a Rafah, nel sud della striscia di Gaza. In precedenza, nelle prime ore della mattina, altri quattro palestinesi - tra cui una donna e due dei suoi figli - erano stati uccisi dai colpi sparati contro la loro casa da un carro armato israeliano, nel villaggio di Sheikh Ijleen, sempre nella striscia di Gaza. Su questo episodio era poi intervenuto il ministro della Difesa israeliano, Binyamin Ben-Eliezer, che attraverso una dichiarazione ufficiale esprimeva "rincrescimento per l'incidente in cui sono stati uccisi innocenti palestinesi". Testimoni inoltre raccontano dei pestaggi subiti dai prigionieri palestinesi nella prigione del Russian Compound nel centro di Gerusalemme. I prigionieri palestinesi sono stati legati e picchiati selvaggiamente dai soldati nel cortile della prigione. I soldati li hanno colpiti con i calci e con i fucili, procurando loro gravi ferite.

Le severe misure di sicurezza adottate da Israele negli ultimi mesi per sradicare la infrastruttura terroristica palestinese hanno provocato un vero disastro nell'economia palestinese. Lo afferma l'emissario delle Nazioni Unite nella regione, Terje Larsen. Secondo i dati raccolti dai suoi collaboratori nei Territori, nel secondo trimestre del 2002 il tasso medio di disoccupazione era compreso fra il 36% e il 50% della forza lavoro. Questo tasso ha raggiunto vette del 63,3% questa estate, quando 500-900 mila persone in Cisgiordania sono state sottoposte a ricorrenti coprifuoco. Dall'inizio dell'intifada nel settembre 2000 l'economia palestinese - secondo Larsen - ha perduto introiti per un valore complessivo di 3,3 miliardi di dollari. Una volta stabilito il livello di poverta' in consumi quotidiani pro capite che non eccedano i due dollari, lo staff delle Nazioni Unite ha calcolato che il 70% degli abitanti di Gaza e il 55% della popolazione della Cisgiordania ne sono al di sotto. Nei Territori c'e' diffusa disperazione. Il funzionario Onu ammette che la rimozione della morsa militare potrebbe effettivamente creare rischi per la sicurezza di Israele. Al tempo stesso, avverte, perpetuare la situazione attuale genera fra i palestinesi un sempre maggiore estremismo

Johannesburg

L'accesso all'acqua potabile puo' salvare milioni di bambini; e' necessario garantire che, entro il prossimo decennio, ogni scuola, in ogni angolo del mondo, sia fornita di acqua potabile e servizi igienici separati per maschi e femmine. Con queste parole il Direttore generale dell'Unicef, Carol Bellamy, nel corso del Summit Mondiale sullo Sviluppo Sostenibile, ha lanciato a tutti i leader mondiali una sfida per un cambiamento globale. Raggiungere realmente uno sviluppo sostenibile significa creare un mondo a misura di bambini - ha detto Bellamy durante il suo intervento in plenaria - Una cosa semplice come fornire acqua potabile e servizi igienici adeguati nelle scuole non soltanto aiutera' a proteggere i bambini da malattie mortali, ma portera' milioni di loro, soprattutto le bambine, ad andare a scuola. E con un'istruzione elementare di qualita' si puo' aiutare una intera generazione a fare un grande balzo in avanti. - Investire sui bambini e' una delle piu' lungimiranti decisioni che un leader, governo o comunita' possa prendere - ha aggiunto il Direttore dell'Unicef - investendo su un bambino si aiuta il bambino, la famiglia e la causa dello sviluppo sostenibile. Cio' non e' soltanto buon senso, ma e' dimostrato da solide analisi economiche. Vari studi infatti dimostrano che, per ogni dollaro investito in programmi di sviluppo dell'infanzia, si ha un ritorno di 7 dollari in costi futuri risparmiati. Noi tutti conosciamo il ciclo della poverta', ma sappiamo anche come romperlo: investendo sulla cura completa dei bambini, che include servizi sanitari, acqua potabile, adeguati servizi igienici, istruzione e protezione dagli abusi. Bambini istruiti e in buona salute diventano giovani adulti produttivi. Bellamy - sottolinea una nota - ha anche ricordato il dramma che sta vivendo la regione meridionale dell'Africa, in particolare sei paesi vicini al Sudafrica: Malawi, Lesotho, Swaziland, Mozambico, Zambia e Zimbabwe. Oltre 13 milioni di persone, tra cui piu' di 6 milioni di minori, 2,4 milioni dei quali sotto i 5 anni, sono in una situazione di drammatica emergenza. Il direttore dell'Unicef, appena rientrata da una visita in tre dei sei paesi colpiti dalla carestia, ha rilanciato alla comunita' mondiale un appello urgente per raccogliere 30 milioni di dollari necessari per gli aiuti immediati ai bambini, e ha cosi' concluso: mentre uno sviluppo sostenibile e un ambiente umano sano porteranno benefici ai bambini di domani, noi dobbiamo concentrarci anche sui bambini di oggi, che rappresentano la nostra priorita' immediata

PAESI BASCHI

Salgono a 12 le sedi di Batasuna sgomberate dalla polizia autonama basca. Solo resistenza passiva da parte dei simpatizanti che occupavano le sedi. Una manifestazione indetta per il 7 settembre a Bilbao contro la sospensione di Batasuna ha generato una aspra polemica fra il Partito Popolare di Aznar e il governo autonomo Basco. Il ministero dell'Interno basco, infatti, ha dato il nulla osta manifestazione, perche' convocata da due cittadini qualsiasi e non da Batasuna in quanto partito politico. Il segretario del Partito Nazionalista Basco, Joseba Egibar, ha detto oggi che la messa al bando di Batasuna e' dovuta in gran parte al -protagonismo maniacale- del giudice Baltasar Garzon. -Eta e Batasuna non sono la stessa cosa, ne' organicamente ne' strutturalmente-, ha aggiunto Egibar, aggiungendo pero' che -appartengono allo stesso spettro -eologico, il che mi pare evidente-. Per il segretario del Pnv l'Eta -non e' semplicemente un'organizzazione mafiosa, ha una storia dietro di se', nella quale cio' che era la sua azione armata in altre epoche ora appare sbiadito, perche' con l'arrivo della democrazia, invece di affrontare le questioni politiche attraverso di essa, ha deciso portare avanti la strategia dell'imposizione-. -Per queste cose bisogna trovare una soluzione, non basta col dire che devono sparire-, ha sottolineato Egibar, secondo il quale -per quanto siano terribili gli effetti della sua strategia terroristica, l'Eta sta agendo dentro una strategia politica, che questo ci piaccia o no-, e ha aggiunto che il Pnv -e' lo specchio della sconfitta dell'Eta-. -La Giustizia di questo paese si sta giocando la reputazione con questa questione-, ha proseguito il portavoce del Pnv, secondo il quale il giudice Garzon -e' gonfio come un pallone gonfiato- che -nei suoi documenti presenta come risolutivi fatti che sono mera speculazione-. Il Psoe guidato da Zapatero chiederà -immediatamente- che Batasuna venga inclusa nella lista di organizzazioni terroristiche stilata dall'Unione Europea, -cio' che e' illegale in Spagna non puo' essere legale in Europa-, ha riferito la responsabile degli affari esteri del partito. -amo tutti parti dell'UE, che e' una istituzione sovranazionale, nella quali gli Stati membri sono sottomessi a una serie di quadri giuridici,e vorrei ricordare che il terzo pilastro della comunita' e' quella della Giustizia e degli Interni-. La dirigente socialista ha aggiunto che in passato l'UE si era rifiutata a considerare Batasuna un'organizzazione terroristica perche' era un partito legale -ma adesso che e' illegale, come lo voleva il Partito Socialista, ovviamente non puo' piu' essere legale in altri paesi europei-. Il giudice Baltazar Grzon, a New York per ricevere un dottorato ad honorem, ha dichiarato che la sospensione di Batasuna non aumenterà atti di tipo terroristico nel paese iberico. In un discorso alla New School University ha parlato dell' 11 settembre: - è necessaria una rivoluzione dei concetti che si oppongono al terrorismo, la legalità è la unica arma a disposizione-. Di parere contrario è il premier spagnolo Aznar che in una intervista al quotidiano El Mundo ha dichiarato che -si dovrà soffrire con una ondata di terrorismo, ma la Spagna sta lavorando nel verso giusto-.

ARGENTINA Nonostante i tentativi del gocverno Duhalde per ottenere aiuti dal FMI, e le dichiarazini ottimiste dei suoi rappresentanti, oggi è arrivata la doccia fredda.L'Argentina non e' ancora pronta per un prestito d'emergenza. Cosi' il FMI ha risposto alla lettera d'intenti inviata all'inizio di agosto dal governo argentino. Il paese ha indubbiamente fatto progressi per cercare di uscire dalla crisi economica - ha dichiarato Thomas Dawson, portavoce dell'istituto di Washington - ma ci sono ancora numerosi problemi che devono ancora essere risolti, tra cui l'ancora troppo elevata spesa pubblica. La notizia, pessima per il governo Duhalde, rappresenta però una speranza per il popolo argentino, che spera che questo convinca il preemier ad adottare politiche differenti da quelle imposte dagli organismi internazionale. Il timore però è che Duhalde accetti le imposizioni del FMI, rendendo ancora più pesante la situazione economica. Recentemente il ministro dell'economia Roberto Lavanga ha condannato la decisione di un tribunale di abolire il taglio ai salari dei dipendenti pubblici varato dal governo che avrebbe prodotto un risparmio di circa $2 mld l'anno. A peggiorare il clima e' giunta inoltre un'inchiesta del Financial Times secondo cui i parlamentari argentini avrebbero chiesto tangenti alle banche straniere presenti sul territorio in cambio del rinvio di una normativa che imporrebbe alle banche il pagamento di una commissione per la creazione di un istituto sociale che aiuti i dipendenti delle societa' finite in bancarotta. Il no del Fmi non e' proprio arrivato come un fulmine a ciel sereno per l'Argentina. Il paese infatti gia' si attendeva una risposta del genere sull'onda del ritardo con cui il Fondo monetario internazionale ha accolto le richieste della lettera d'intenti. L'Argentina dopo aver dichiarato il default sul debito per un valore di $ 141 mld si e' ritrovata con una forte impennata dell'inflazione e della disoccupazione mentre la valuta locale, il peso, ha perso oltre il 70% del suo valore. Oltre ai cittadini a risentire di questa situazione e' stato l'intero sistema bancario che davanti alla corsa agli sportelli per il ritiro dei depositi si trova ora in forte crisi di liquidita' nonostante il blocco imposto dal governo.

Bangladesh - Si è spenta definitivamente l’unica emittente televisiva indipendente non satellitare del Bangladesh, ‘Ekushey Television’ (Etv). La Corte Suprema del Paese asiatico ne ha decretato ieri la chiusura, sostenendo che la licenza in possesso del canale televisivo per la trasmissione dei programmi è ‘irregolare’. I magistrati hanno così confermato il verdetto emesso nel marzo scorso dall’Alta Corte del Bangladesh. Lanciata nell’aprile 2000, la Etv aveva ottenuto la licenza di trasmissione dal partito allora al governo, la Lega Awami (Al) della premier Sheikh Hasina. L’anno scorso hanno sporto denuncia contro l’emittente televisiva 4 persone sospettate di essere spalleggiate dallo schieramento oggi al potere, il Partito nazionale del Bangladesh (Bnp) dell’attuale primo ministro Khaleda Zia. I 4 hanno sostenuto che il precedente governo della Al non aveva seguito le giuste procedure nell’assegnare la licenza alla Etv. Peraltro questa stazione televisiva era già stata temporaneamente chiusa a pochi giorni dalle elezioni politiche dello scorso primo ottobre. Ufficialmente i motivi della decisione erano di ordine tecnico. Di fatto il Bnp, all’epoca all’opposizione, aveva spesso accusato l’emittente di essere troppo schierata con la Al. Va ricordato anche che nel maggio scorso l’esecutivo di Dhaka ha proibito le trasmissioni di Mtv e Channel-V, canali satellitari che trasmettono programmi musicali per un target giovanile di pubblico, per "evitare infiltrazioni da parte di culture diverse e fermare il degrado morale dei giovani".

Pakistan

Bhutto aux législatives

La candidature de l'ancien Premier ministre Benazir Bhutto aux élections législatives d'octobre au Pakistan a été rejetée, a annoncé vendredi un responsable du processus électoral. "Elle a été reconnue coupable par la cour anticorruption, et elle n'est donc pas qualifiée pour participer aux élections", a déclaré Akhlaq Hussain Ladak, membre de la commission électorale, devant un tribunal à Larkana, localité située à quelque 1.200 kilomètres au sud-ouest d'Islamabad. Des centaines de partisans de Mme Bhutto qui s'étaient rassemblés à l'extérieur du tribunal ont scandé des slogans contre le président Pervez Musharraf, selon des témoins. Le général Musharraf avait récemment fait savoir que Mme Bhutto, qui partage son exil entre Londres et Dubaï, serait arrêtée si elle revenait pour participer au scrutin, affirmant qu'il y a à son encontre 12 affaires de corruption. Benazir Bhutto avait quitté le Pakistan en 1998 peu avant sa condamnation, en 1999, à cinq ans de prison dans une affaire de corruption. Elle avait contesté ce jugement devant la Cour suprême, qui avait annulé le verdict. Mais cette année, elle a été condamnée à deux reprises pour délit de fuite parce qu'elle ne s'est pas présentée au tribunal. Et des procédures pour obtenir son extradition sont "en cours", selon Islamabad. Mme Bhutto, Premier ministre à deux reprises, à chaque fois démise de ses fonctions pour corruption, en 1990 et 1996, et chef du Parti populaire du Pakistan (PPP), a été disqualifiée des élections législatives du 10 octobre par des décrets qu'a promulgués le général Musharraf, chef du régime militaire. Un autre ex-Premier ministre en exil, Nawaz Sharif, a, par le biais de ses représentants au Pakistan, également présenté sa candidature à ces élections en dépit de sa disqualification par le président pakistanais.

DALL'ITALIA