Ore 19.30

Proposta sommario

Dal Mondo

Palestina: Ancora vittime

IRAQ: ONU; 'PROGRESSI' IN PRIMA GIORNATA COLLOQUI, CAPO AIEA INCONTRI VIENNA RIPRENDONO DOMANI. Le iniziative diplomatiche

USA: 41 milioni di persone senza assicurazione sanitaria

Dall'Italia

Finanziaria: Approvata audio

Walter Rossi: 25 anni dalla morte

25 Aprile 2001: Ancora sotto processo a Milano audio

Via Tasso: Venduto l'ultimo piano del palazzo


Dal Mondo

Palestina

Nella citta' di Rafah, nei pressi della frontiera della Striscia di Gaza con l'Egitto, stamane aveva infatti perso la vita una donna palestinese ferita da una scheggia di un colpo di mortaio, mentre si trovava in casa. E' morto anche un adolescente palestinese ferito dai soldati israeliani nel campo profughi di Balatah, vicino a Nablus. Le autorita' militari hanno detto che sono in corso le indagini per chiarire le circostanze dell'incidente.

L' agenzia di stampa dei coloni YeshaNews, per il momento senza conferma ufficiale afferma che un soldato israeliano e' rimasto ucciso ed un altro ferito stasera in scontri a fuoco che proseguono da diverse ore nella citta' cisgiordana di Nablus, la piu' popolosa localita' in Cisgiordania (180.000 abitanti), giunta al suo dodicesimo giorno di cessate-il-fuoco ( e oggi migliaia di bambini non sono potuti andare a scuola).

Alcuni siti internet israeliani riferiscono che l'assedio di una casa che vede impegnati reparti militari israeliani alla periferia di Ramallah (Cisgiordania) e' teso a catturare alcuni militanti - ricercati da Israele per terrorismo.

Lo 'shin bet' (il servizio di sicurezza israeliano), insieme all'esercito, ha arrestato a Rafah quattro palestinesi, sospettati di essere implicati in "attivita' teroristiche"; ed altri cinque uomini, presunti attivisti dell'intifada' contro l'occupzione, sono stati fermati ad Hebron e Ramallah.

Dall'inizio della seconda Intifada, due anni fa, sono stati uccisi piu' di 250 bambini palestinesi e 72 israeliani. A denunciarlo e' Amnesty International, che pubblica un drammatico rapporto sul prezzo pagato al conflitto dai piu' piccoli e lancia un appello a israeliani e palestinesi perche' raggiungano un'intesa per evitare la morte di altri bambini. "Uccidendo il futuro: i bambini nel mirino", questo il titolo del rapporto, denuncia "l'indifferenza assoluta" manifestata dalle Forze di difesa israeliane e dai gruppi armati palestinesi per la vita dei bambini e in generale per quella della popolazione civile. L'organizzazione per i diritti umani punta il dito contro "l'impunita'" di cui godono gli assassini e chiede "celerita' e fermezza" nelle indagini sulla morte di ogni bambino per assicurare i colpevoli alla giustizia. Amnesty spiega che nella maggior parte dei casi i bambini palestinesi sono stati uccisi dai soldati israeliani che hanno risposto alle manifestazioni e al lancio di pietre con "un uso illegale ed eccessivo della forza letale". Il 70% delle baby-vittime israeliane e' invece caduto in attentati-suicidi.

IRAQ: ONU; 'PROGRESSI' IN PRIMA GIORNATA COLLOQUI, CAPO AIEA INCONTRI VIENNA RIPRENDONO DOMANI

Il direttore generale dell'Aiea (agenzia dell'Onu per l'energia atomica) El Baradei ha menzionato oggi progressi, al termine della prima giornata di colloqui a porte chiuse a Vienna su aspetti logistici della imminente ripresa delle ispezioni dell'Onu in Iraq. C'e' ancora tanto lavoro da fare. Su molti argomenti in realta' una decisione andra' presa al Consiglio di sicurezza a New York, non qui a Vienna ha dichiarato . Abbiamo affrontato una serie di temi gia' identificati in passato - ha detto a sua volta Blix, il capo dell'Unmovic che e ' la commissione dell'Onu per il controllo, l'osservazione e la verifica degli accordi con l'Iraq. Domani ci sara' una seconda riunione e poi riferiro' giovedi' prossimo al Consiglio di sicurezza.

Il presidente russo Putin ha ricevuto oggi al Cmemlino il premier israeliano Sharon, giunto ieri a Mosca per una visita di tre giorni. In apertura di colloquio Putin ha affrontato il tema iracheno, ribadendo la posizione della Russia, dissenziente da quella di Usa e Gran Bretagna, che chiedono una nuova risoluzione contro l'Iraq. secondo Putin invece, in questa fase e' prioritaria la ripresa delle ispezioni dell'Onu agli arsenali di Baghdad

Nell'ambito di una nuova iniziativa diplomatica tesa a sventare un attacco militare contro l'Iraq, il vice premier iracheno Aziz e' partito oggi diretto ad Ankara per colloqui con i responsabili turchi. Lo ha annunciato l'agenzia ufficiale Ina precisando che Aziz reca con se' una lettera verbale del presidente Hussein per il capo dello Stato turco Sezer. Il messaggio, aggiunge l'Ina, riguarda le relazioni bilaterali ma soprattutto l'attuale situazione nella regione dovuta alle minacce americane di lanciare un'aggressione contro l'Iraq in particolare dopo che il regime di Baghdad ha accettato il ritorno degli ispettori dell'Onu. Oggi arrivera' ad Ankara anche il vice sottosegretario di Stato Usa per gli affari europei e per l'Iraq, Jones.

Sanita' USA

Sempre piu' americani esclusi dalle assicurazioni mediche: l'anno scorso il numero di coloro che non godono di alcuna protezione sanitaria e' salito di altri 1,4 milioni, portando la massa di 'non assicurati' a 41,2 milioni di persone, secondo i dati del censimento. L'aumento e' attribuibile alla recessione, a causa della quale molte persone hanno perso il posto di lavoro. Inoltre anche molte persone ancora occupate hanno dovuto rinunciare a gran parte delle norme contrattuali, compresa l'assicurazione sanitaria. La crisi ha portato a una riduzione della quota di popolazione che lavora per un'impresa privata, e quindi all'aumento del numero di persone non assicurate. L'eliminazione dei programmi assicurativi da parte delle aziende, secondo gli analisti, e' stata accompagnata da un aumento di persone che si sono rivolte ai programmi di assistenza federali, che quindi hanno assorbito, almeno in parte, i tagli nel settore privato.

Finanziaria

Dopo sei ore e' terminato il Consiglio dei ministri che ha varato la legge Finanziaria con tutte le sue tabelle, in modo da inviare oggi il testo della finanziaria al capo dello Stato. La maratona notturna, cominciata alle 23,30 di ieri e preceduta da un Cipe e da una serie di colloqui bilaterali tra il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e i leader della coalizione, si è poi trasformata in un vertice di maggioranza. Superate le resistenze anche degli ultimi ministri scontenti, primi fra tutti il ministro delle Attività Produttive Antonio Marzano e quello della Scuola Moratti. Alla fine tutti i ministri hanno votato a favore del documento, ma la discussione ha vissuto dei momenti di forte tensione, specialmente quando il ministro Marzano stava per abbandonare il consiglio, il presidente del consiglio ha deciso di avocare a se la presidenza del comitato di controllo del fondo di intervento per il Mezzogiorno che coordinerà tutti gli strumenti di sviluppo e di incentivazione delle aree depresse. Il Consiglio ha anche escluso interventi e incentivi per rilanciare i consumi. Per arrivare a questo risultato, è stato deciso, basteranno gli sgravi fiscali sull'Irpef. Ascoltiamo la corrispondenza ( Audio )

PER NON DIMENTICARE - ROMA - 25 anni fa, il 30 settembre 1977, il compagno Walter Rossi veniva assassinato in un vile agguato fascista. Non bastano un milione di perché per dare un senso alla sua morte -affermano i compagni e le compagne di Walter dell'Associazione omonima- cosi come a quella dei tanti compagni uccisi, delle vittime delle stragi , non servono ragioni e giustificazioni, l'unica cosa che ha un senso e' impedire che accada di nuovo. L’aggressione a Walter si svolse in due fasi: il gruppo di giovani di sinistra stava per ricongiungersi con gli altri che li attendevano all’incrocio tra via Marziale e viale Medaglie d’Oro, quando una quarantina di fascisti provenienti dalla sezione missina cominciarono a lanciare oggetti prima di rientrare verso la loro sede. Due di essi avanzarono rispetto gli altri, ed uno sparò 3/4 colpi di rivoltella. Walter viene colpito alla nuca, i suoi compagni corrono verso di lui. Il blindato della polizia arrivava in quel momento all’incrocio e i poliziott caricano i compagni tentando di disperderli. Alcuni si ribellano, riescono a bloccare l’azione della polizia, l’unico pensiero era portare il più presto possibile Walter in ospedale. Si urla ai poliziotti di chiamare un’ambulanza via radio, ci viene risposto che il blindato non è fornito di radio, viene bloccato un furgone che passava in quel momento, il guidatore accetta di portare Walter verso il più vicino ospedale. Ingiustizia è fatta Niente è cambiato, la Giustizia non passa per le aule giudiziarie, la nostra richiesta di giustizia è stata offesa dall'arroganza ignobile di un potere che continua a scrivere il passato dal punto di vista degli assassini. L’udienza dell’8 giugno con una sentenza clamorosa assolve Cristiano Fioravanti. Il Tribunale dei Minori di Roma, presidente la signora Spagnoletti , ha assolto Cristiano Fioravanti e accusato tre testimoni oculari di aver dichiarato il falso. Lo stato si è nuovamente pronunciato sull'omicidio di Walter, come 24 anni fa è stata garantita l'impunità per gli assassini e lanciate intimidazioni di tipo mafioso per i compagni di Walter. Non c’è niente altro da dire, alcuni di noi credevano che avremmo scritto parole diverse in conclusione di questo dossier, non è stato così, dando ragione allo scetticismo di alcuni nostri compagni che non ci hanno seguito su questa strada e confermando la nostra illusione. La richiesta di appello proposta dall’avvocato dell’Associazione viene rigettata definitivamente a nell’ottobre 2001. Non abbiamo più niente da dire, nient’altro da chiedere, ma non rinunceremo, ormai possiamo solo fare.

25 Aprile 2001

Il 25 aprile dello scorso anno durante il presidio in p.zza Loreto per ricordare la strage di partigiani compiuta dai nazisti e l’anniversario della Liberazione, un gruppo di neofascisti si presentava nella piazza con una corona di fiori per commemorare il dittatore Mussolini. La pronta e doverosa risposta delle centinaia di antifascisti presenti cacciava i fascisti dalla piazza permettendo cos?l proseguimento delle iniziative per tutta la giornata. 5 mesi dopo, il 12 settembre 2001, scattava la provocazione con l’arbitrario arresto di 3 militanti del movimento antagonista milanese, durato 35 giorni, con il pretesto del pericolo di “inquinamento delle prove”.Ascoltiamo la corrispondenza di uno degli imputati.( Audio)

Via Tasso

L'ultimo piano, il quarto, dello storico edificio di via Tasso dove la Gestapo imprigionò, e torturò i partigiani e gli antifascisti durante l'occupazione della Capitale, oggi sede del Museo Storico della Liberazione di Roma, è stato venduto a privati dopo una decennale quanto inutile trattativa tra il proprietario, ed il ministero dei Beni Culturali. Al quarto piano non vi erano le celle - dove furono rinchiusi tra gli altri Sandro Pertini, Giuseppe Saragat, Bruno Buozzi e Settimia Spizzichino - ma depositi di armi. L'edificio fu fatto costruire dai principi Ruspoli negli anni '30 che lo cedettero temporaneamente alla Gestapo, specificamente a Herbert Kappler, perché vi insediasse i suoi uffici.

buon giorno, salvo apre col G.R. delle ore 9,30

SHARON CRITICATO DAI GIORNALI ISRAELIANI, GLI STESSI CHE AVEVANO PLAUDITO ALLA DISTRUZIONE DELLA SEDE DELL'ANP. Aspre critiche nei confronti del governo e del premier Ariel Sharon vengono espresse oggi dalla stampa israeliana, all'indomani della rimozione dell'immediato assedio all'ufficio del presidente Yasser Arafat a Ramallah. La citta' e' stata comunque sottoposta anche la scorsa notte a regime di coprifuoco. Israele ha fatto retromarcia, i ricercati sono scappati annuncia a tutta pagina 'Maariv'. 'Ci siamo arresi' aggiunge il giornale in un commento. Analogo il parere di 'Yediot Ahronot' secondo cui il premier Ariel Sharon ha compiuto errori di calcolo sia nei confronti dei palestinesi sia verso gli Stati Uniti ed e' stato infine costretto ad ordinare un ripiegamento simile a quello precipitoso compiuto due anni fa da Israele, quando abbandono' il Libano meridionale. Il giornale propone anche una dubbia intervista ad uno dei palestinesi ricercati dal governo israeliano, dopo che l'uomo era rientrato incolume a casa. Sulla sorte dei ricercati compaiono tuttavia informazioni contraddittorie. I due principali ricercati - Mahmud Damra (comandante della guardia presidenziale) e Tawfik Tirawi (capo dell'intelligence in Cisgiordania) sono ancora con Arafat nel suo ufficio di Ramallah, secondo la stampa israeliana.

Da parte sua il segretario generale dell'Onu, Kofi Annan, ha accolto positivamente la decisione israeliana di porre fine all'assedio al palazzo presidenziale della Muqata, a Ramallah, dove per dieci giorni e' rimasto asserragliato il presidente dell'Anp, Yasser Arafat. Annan, che ha sollecitato entrambe le parti a ritornare rapidamente al tavolo negoziale, ha chiesto anche l'applicazione della risoluzione 1435 (approvata dal Consiglio di Sicurezza di martedi' scorso, con l'unica astensione degli Stati Uniti), che auspicava, oltreche' la conclusione dell'assedio, anche la fine degli attentati terroristici dei kamikaze palestinesi e il ritiro degli israeliani dai territori. Intanto Arafat issato a braccia dalle sue guardie del corpo e con le mani che facevano il segno 'V' ('vittoria'), e' uscito dalla Muqata in mezzo al tripudio della sua gente. Il governo di Tel Aviv aveva assicurato di voler tener l'anziano leader palestinese rinchiuso in quel che resta del palazzo presidenziale fino a che non fossero stati consegnati, come intimato, cinquanta uomini accusati di attentati. Ma dopo un intervento diretto del presidente statunitense, George W. Bush, il governo del premier Ariel Sharon ha deciso di allentare la morsa militare.

Ma l'occupazione israeliana non accenna a retrocedere e da RAFAH giunge la triste notizia della morte di una donna palestinese della citta' di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, che era stata gravemente ferita da una scheggia di proiettile sparata da un carro armato israeliano, oggi, secondo i medici, risulta clinicamente morta. La donna e' stata colpita durante uno scontro a fuoco tra l'esercito israeliano e la resistenza palestinese a Rafah. Intanto in Cisgiordania - a Ramallah ed Hebron che si trovano di nuovo sotto il coprifuoco - secondo fonti militari israeliane, sono stati arrestati nelle ultime ore cinque presunti attivisti palestinesi

E COSI' DA NABLUS, SCONTRI IN CAMPO PROFUGHI, FERITI DOVE IL COPRIFUOCO IMPOSTO DA ISRAELE DURA DA 100 GIORNI - Cinque palestinesi sono rimasti feriti la scorsa notte durante un bombardamento israeliano nel campo profughi di Balata (Nablus). Lo riferisce la agenzia di stampa palestinese Wafa. Secondo la agenzia, i colpi israeliani hanno danneggiato abitazioni civili. Fonti mediche locali hanno aggiunto che le condizioni di alcuni dei feriti sono gravi. Fonti locali aggiungono che la scorsa notte reparti militari israeliani sono penetrati in un edificio della citta', il palazzo Alul Abu Salha e hanno provocato ingenti danni agli uffici. Nella 'casbah' della citta', secondo queste fonti, sono stati radunati la scorsa notte 150 abitanti per essere interrogati dai militari. Gli echi dei combattimenti sono stati uditi per tutta la notte. La citta' di Nablus - secondo gli abitanti - e' ormai sottoposta a un regime di coprifuoco quasi continuo da 100 giorni. Il coprifuoco viene revocato solo per brevi periodi, per consentire alla popolazione di munirsi di vettovaglie

ATTACCO ALL'IRAQ Dagli USA si continua a soffiare sul fuoco: La rete televisiva americana Cbs afferma che Iran e Iraq dirigono e finanziano gli attacchi terroristici contro Israele. La TV cita fonti dell'intelligence israeliana secondo cui prove dei collegamenti tra Anp, Baghdad e Teheran sono state trovate nel quartier generale di Arafat a Ramallah. Nonostante i venti di guerra, gli ispettori delle Nazioni Unite continuano i preparativi per la missione in Iraq. Oggi a Vienna, presso il quartier generale dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica, il team dell'Onu si incontrera' con gli esperti bellici iracheni, per mettere a punto i dettagli della missione; e sara' il primo test per saggiare la disponibilita' effettiva di Baghdad a consentire il ritorno degli ispettori perche' controllino gli arsenali bellici iracheni. Gli ispettori Onu mancano da Baghdad dal dicembre del 1998, quando lasciarono il suolo iracheno poco prima che jet militari britannici cominciassero a bombardarlo per punire il regime della mancata collaborazione.

INDONESIA: QUATTRO MORTI IN SCONTRO A FUOCO TRA MILITARI E POLIZIOTTI - Jakarta, 30 set. - Si e' concluso in un bagno di sangue l'assalto da parte di un manipolo di militari a una caserma della polizia, durante la notte, a Binjai, nella parte settentrionale dell'isola di Sumatra. I soldati volevano vendicarsi per l'arresto di un loro commilitone, arrestato per fatti di droga; e, armati di fucili automatici e bombe a mano, hanno dato l'assalto alla caserma, dando poi alle fiamme l'edificio. Nelle scontro - definito da alcuni testimoni come "orribile" - sono rimasti sul terreno almeno quattro poliziotti e quindici sono risultati feriti. Ma il bilancio potrebbe aggravarsi ulteriormente. La penisola indonesiana non e' nuova a scontri tra militari ed esercito: nell'agosto dell'anno scorso, morirono due soldati nell'assalto a un commissariato di polizia nell'isola della Nuova Guinea, Irian Jaya.

BRASILE - In 100mila ieri, secondo gli organizzatori, i cittadini in piazza a Brasilia per l ultimo comizio di Luiz Inᣩo Lula da Silva, del Partito dei lavoratori (Pt), prima delle presidenziali del prossimo 6 ottobre. Le grida della folla, inneggianti a Lula presidente! , sono addirittura aumentate quando dal palco è stato letto l' ultimo sondaggio dell istituto demoscopico Datafolha che ha attribuito all ex leader sindacale il 45 per cento delle intenzioni di voto. In base alla stessa inchiesta, il suo diretto inseguitore, il candidato ufficiale del govern, del Partito della socialdemocrazia brasiliana (Pdsp), resta distanziato col 19 per cento del gradimento degli aventi diritto al voto, seguito dall ex governatore dello Stato di Rio de Janeiro. Ma Lula , parlando ai suoi sostenitori, ha invitato a restare umili di fronte al verdetto dei sondaggi. Nessun vince le elezioni prima dello scrutinio , ha asserito.

G.R. ORE 11,00

PER NON DIMENTICARE - ROMA - 25 anni fa, il 30 settembre 1977, il compagno Walter Rossi veniva assassinato in un vile agguato fascista. Non bastano un milione di perché per dare un senso alla sua morte -affermano i compagni e le compagne di Walter dell'Associazione omonima- cosi come a quella dei tanti compagni uccisi, delle vittime delle stragi , non servono ragioni e giustificazioni, l'unica cosa che ha un senso e impedire che accada di nuovo. L’aggressione a Walter si svolse in due fasi, il gruppo di giovani di sinistra stava ritornando da piazza Giovenale dove non era avvenuto nessun contatto con i fascisti e tantomeno avevano avuto conferma dell’aggressione subita da qualche giovane. Mentre si ricongiungevano con il gruppetto che li attendeva all’incrocio tra via Marziale e viale Medaglie d’Oro, una quarantina di fascisti provenienti dalla sezione missina si attestarono sui due lati di Viale Medaglie d’Oro, il più numeroso si fermò all’altezza dell’edicola, l’altro alla stessa altezza ma sul marciapiede opposto. Dal gruppo di fascisti vengono lanciati sassi e qualche bottiglia vuota, il gruppo di sinistra si compatta all’altezza del benzinaio, non risponde all’attacco anche perché nessuno aveva niente da usare allo scopo, comunque rimangono fermi senza scappare. I missini si ritirano e rientrano verso la loro sede. Il gruppo più ristretto dei missini, quello che procedeva sul marciapiede destro, arrivò fino all’altezza del numero civico 108, praticamente sull’incrocio ma sempre sul marciapiede, due persone avanzarono rispetto gli altri, scesero dal marciapiede di un paio di passi, uno di questi quello più robusto e più basso dell’altro, si inchinò leggermente prese la mira e sparò 3/4 colpi di rivoltella contro il gruppo di giovani che si trovavano sul marciapiede che delimitava l’area di rifornimento benzina. Il blindato della polizia arrivava in quel momento all’incrocio. Walter viene colpito alla nuca, cade sul marciapiede, i suoi compagni che si erano riparati dietro le macchine parcheggiate si accorgono dell’accaduto, corrono verso il punto dove Walter è caduto, la gravità della ferita è subito evidente, in quello stesso momento i poliziotti, con casco e manganelli caricano i compagni tentando di disperderli. Alcuni si ribellano, riescono a bloccare l’azione della polizia, l’unico pensiero era portare il più presto possibile Walter in ospedale. Si urla ai poliziotti di chiamare un’ambulanza via radio, ci viene risposto che il blindato non è fornito di radio, viene bloccato un furgone che passava in quel momento, il guidatore accetta di portare Walter verso il più vicino ospedale, il ferito viene adagiato sul pavimento del cassone, un amico e due poliziotti lo accompagnano. Ingiustizia è fatta Niente è cambiato, la Giustizia non passa per le aule giudiziarie, la nostra richiesta di giustizia è stata offesa dall'arroganza ignobile di un potere che continua a scrivere il passato dal punto di vista degli assassini. L’udienza dell’8 giugno con una sentenza clamorosa assolve Cristiano Fioravanti. Il Tribunale dei Minori di Roma, presidente la signora Spagnoletti , ha assolto Cristiano Fioravanti e accusato tre testimoni oculari di aver dichiarato il falso. Lo stato si è nuovamente pronunciato sull'omicidio di Walter, come 24 anni fa è stata garantita l'impunità per gli assassini e lanciate intimidazioni di tipo mafioso per i compagni di Walter. Non c’è niente altro da dire, alcuni di noi credevano che avremmo scritto parole diverse in conclusione di questo dossier, non è stato così, dando ragione allo scetticismo di alcuni nostri compagni che non ci hanno seguito su questa strada e confermando la nostra illusione. La richiesta di appello proposta dall’avvocato dell’Associazione viene rigettata definitivamente a nell’ottobre 2001. Non abbiamo più niente da dire, nient’altro da chiedere, ma non rinunceremo, ormai possiamo solo fare. ==================================== ALTRE NOTIZIE

PALESTINA - Piano israeliano per la censura e la deportazione dei giornalisti stranieri Il quotidiano israeliano Maariv riporta la notizia secondo la quale l'associazione Governativa per la Stampa israeliana starebbe mettendo a punto un piano per la deportazione di centinaia di giornalisti stranieri che sarebbero accusati di riportare le notizie in maniera troppo eccessivamente pro-palestinese.

SHARON A MOSCA INCONTRA PUTIN MOSCA PREOCUPATA PER GLI ULTIMI SVILUPPI DELLA CRISI - Medio Oriente, lotta internazionale al terrorismo e crisi irachena. Questi i temi in agenda dei colloqui che il premier israeliano, Ariel Sharon, avra' oggi e domani a Mosca. Nella capitale russa, Sharon incontrera' il presidente Vladimir Putin, il ministro degli Esteri Igor Ivanov e i piu' alti esponenti della comunita' ebraica locale. La Russia e' seriamente preoccupata per gli ultimi sviluppi della crisi mediorientale e per la crescente tensione nei territori palestinesi, ha dichiarato alla vigilia della visita il portavoce del capo della diplomazia moscovita, Alexander Saltanov. SHARON TEME PER LA VENDITA DI ARMI ALLA SIRIA - Stiamo adottando una serie di misure per favorire una svolta in direzione del dialogo. Ed i colloqui con Sharon si iscrivono in questo processo, ha quindi piegato. Tra le questioni che Sharon sollevera', figura anche quella della vendita di armi russe ai paesi mediorientali, in particolare all Siria: Israele teme che Mosca venda a Damasco i nuovi missili terra-aria S-18, armi che potrebbero finire in mano ai miliziani di Hezbollah nel sud del Libano. Sharon anzi vuole chiedere a Putin - anticipa oggi il quotidiano israeliano 'Ha'aretz' - di usare la propria influenza sulla Siria per ottenere che questa freni.

GOVERNO CINESE ACQUISTA AEREI BOEING SU PRESSIONI BUSH = New York, 30 set. - La longa manus della Casa Bianca da' una mano al colosso della difesa Boeing: il governo cinese in procinto di cancellare la commessa di aerei commerciali del colosso americano, in favore dei veivoli della concorrente europea Airbus, hanno attuato un vero e proprio dietrofront sull'onda delle pressioni degli Stati Uniti

G.R. ORE 13,00

PALESTINA - “Uccidendo il futuro: i bambini nel mirino”, Questo il titolo del rapporto diffuso oggi da Amnesty International, in cui si analizza il modo in cui i bambini palestinesi e israeliani sono stati presi di mira come mai in passato. 250 bambini palestinesi e 72 israeliani sono stati uccisi in Israele e nei Territori Occupati negli ultimi 23 mesi. Mentre il Comitato delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo si riunisce per esaminare il rapporto presentato da Israele sull'attuazione della Convenzione sui diritti del fanciullo, Amnesty International si appella ad israeliani e palestinesi affinché giungano ad un'intesa per evitare l'uccisione di altri bambini. Nella maggior parte dei casi, i bambini palestinesi sono stati uccisi nei Territori Occupati quando i soldati delle Idf (Forze di difesa israeliane) hanno risposto alle manifestazioni e ai lanci di pietre con un uso illegale ed eccessivo della forza letale. Ottanta bambini sono stati uccisi dalle Idf nei soli primi tre mesi di intifada. Diversi bambini palestinesi sono inoltre morti dopo che erano stati fermati ai posti di blocco israeliani ed era stato ritardato o impedito il loro transito verso gli ospedali. Almeno tre bambini palestinesi sono stati uccisi da coloni israeliani. Nella maggior parte dei casi le Idf non sono intervenute per proteggere i palestinesi dai coloni, i cui omicidi rimangono impuniti.

Intanto da RAMALLAH (CISGIORDANIA), il 'numero due' dell'Autorita' nazionale palestinese (Anp), Mahmud Abbas (Abu Mazen), e' rientrato la scorsa notte a Ramallah (Cisgiordania) dopo un breve viaggio nei paesi del Golfo e ha subito incontrato il presidente palestinese Yasser Arafat. Lo hanno riferito oggi all'Ansa fonti della sicurezza dell'Anp. L'incontro, hanno aggiunto le fonti, si e' svolto in un clima sereno ed e' durato circa un'ora. Abu Mazen si e' congratulato con Arafat per la fine dell'assedio israeliano alla Muqata, il quartier generale dell'Anp a Ramallah. Indicato dai media come un possibile primo ministro dell'Anp nonche' leader della 'fronda' palestinese che preme su Arafat per accelerare le riforme nelle istituzioni dell'Anp, Abu Mazen era improvvisamente partito la scorsa settimana da Ramallah per il Golfo. Secondo indiscrezioni, il 'numero due' dell'Anp aveva lasciato i Territori dopo aver ricevuto minacce da parte di attivisti dell'Intifada irritati dalla sua insistenza a procedere con la politica di riforme nonostante l'assedio in cui Israele teneva Arafat.

ATTACCO ALL'IRAQ: FRANCIA E RUSSIA ANCORA CRITICHE ALL'ASSE USA-G.B. - Parigi, 30 set. - Nel giorno in cui si attende l'inizio della discussione presso il Consiglio di Sicurezza dell'Onu sull'ipotesi di una nuova risoluzione contro l'Iraq, Francia e Russia - entrambi Paesi con diritto di veto all'interno dell'organismo - tornano a criticare la linea dura voluta da Usa e Gran Bretagna contro Baghdad. In una dichiarazione al quotidiano 'Le Monde', il ministro degli Esteri francese, Dominique de Villepin, ha detto: "Non vogliamo dare 'carta bianca' per un'azione militare, perche' vogliamo assumerci in pieno le nostre responsabilita". E poi ha aggiunto: "Non possiamo accettare una risoluzione che autorizzi, fin d'ora, l'utilizzo della forza, senza che la questione torni al Consiglio di Sicurezza", di fatto in tal modo rilanciando la linea della 'doppia risoluzione'. "Se disarmare l'Iraq e' una priorita', cio' deve esser fatto in maniera da rafforzare l'ordine internazionale, senza aggiungere ulteriori motivi di tensione in una regione dove ce ne sono gia' molti". Mosca ha invece criticato i nuovi bombardamenti statunitensi sulla 'no-fly zone', in Iraq, soprattutto in considerazione che avvengono mentre a Vienna, tra la delegazione Onu e quella degli esperti bellici iracheni, si tenta un difficile accordo sulla questione del ritorno degli ispettori a Baghdad : "I bombardamenti anglo-americani sulla zona di interdizione al volo - ha fatto sapere il ministero degli Esteri russo, in un comunicato - non solo aggravano pesantemente la gia' complicata atmosfera sull'Iraq, ma creano ostacoli nel tentativo di un accordo politico-diplomatico sulla questione".

IRAQ: IRAN, TENIAMO UNA NEUTRALITA' ATTIVA TEHERAN, 30 SET - L'Iran intende mantenere una neutralita' attiva nei confronti dell'Iraq, continuando i contatti con tutte le parti possibili per prevenire una guerra nella regione. Lo ha detto oggi il portavoce del ministero degli esteri, Hamid Reza Asefi, dopo che ieri il ministro degli esteri iracheno, Naji Sabri, ha concluso una visita di due giorni a Teheran. Abbiamo detto molto chiaramente - ha aggiunto Asefi - che ora spetta all'Iraq non lasciare che le condizioni nella regione diventino piu' complicate (con una guerra). Da parte nostra non lasceremo nulla di intentato per prevenire una nuova guerra nella regione. Asefi ha detto che durante la visita di Sabri, sono stati discussi anche i problemi ancora aperti tra i due Paesi dopo il cessate il fuoco che nel 1988 pose fine a una guerra di otto anni. Tra le questioni dibattute, l'applicazione della risoluzione 598 dell'Onu, che pose fine alle ostilita' tra Iran e Iraq, l'accesso dei pellegrini iraniani ai luoghi di culto sciiti in Iraq e il commercio. Per quanto riguarda la prevista visita a Teheran del ministro degli esteri britannico Jack Straw nei prossimi giorni, il portavoce iraniano ha detto che sara' una buona occasione per esprimere le nostre posizioni e punti di vista in una situazione molto delicata della regione.

IRAQ: PUTIN A SHARON, PRIORITARIA RIPRESA ISPEZIONI ONU MOSCA, 30 SET - Il presidente russo Vladimir Putin ha ricevuto oggi al Cmemlino il premier israeliano Ariel Sharon, giunto ieri a Mosca per una visita di tre giorni. In apertura di colloquio Putin ha affrontato il tema iracheno, ribadendo la posizione della Russia - dissenziente da quella di Usa e Gran Bretagna, che chiedono una nuova risoluzione contro l'Iraq - secondo Putin invece, in questa fase e' prioritaria la ripresa delle ispezioni dell'Onu agli arsenali di Baghdad

IRAQ:VICE PREMIER TAREQ AZIZ PARTITO PER ANKARA PER COLLOQUI NELLA CAPITALE TURCA ANCHE VICE SOTTOSEGRETARIO USA BAGHDAD, 30 SET - Nell'ambito di una nuova iniziativa diplomatica tesa a sventare un attacco militare Usa contro l'Iraq, il vice premier iracheno Tareq Aziz e' partito oggi diretto ad Ankara per colloqui con i responsabili turchi. Lo ha annunciato l'agenzia ufficiale Ina precisando che Aziz reca con se' una lettera verbale del presidente Saddam Hussein per il capo dello Stato turco, Ahmet Necdet Sezer. Il messaggio, aggiunge l'Ina, riguarda le relazioni bilaterali ma soprattutto l'attuale situazione nella regione dovuta alle minacce americane di lanciare un'aggressione contro l'Iraq in particolare dopo che il regime di Baghdad ha accettato il ritorno degli ispettori dell'Onu. Oggi arrivera' ad Ankara anche il vice sottosegretario di Stato Usa per gli affari europei e per l'Iraq, Elizabeth Jones, e nei giorni scorsi - negli ambienti diplomatici della regione - si era diffusa la voce che nella capitale turca potesse avere luogo un incontro segreto tra il vice premier iracheno e l'alto funzionario del Dipartimento di Stato che potrebbe aprire la strada a negoziati diretti tra Baghdad e Washington. Ma venerdi' scorso il portavoce del Dipartimento di Stato Richard Boucher aveva smentito tali voci affermando che la contemporanea presenza di Aziz e Jones ad Ankara era una semplice coincidenza.

NATO: DAL 5 OTTOBRE ESERCITAZIONE 'DESTINED GLORY 2002' NAPOLI, 30 SET - Dal 5 al 15 ottobre 2002 si svolgera' nel Mediterraneo l'esercitazione NATO annuale Destined Glory 2002 (in sigla: DG02) che comprende unita' anfibie, marittime e forze di pronto impiego. In tutto, oltre 8,000 militari, circa 70 navi e 170 aerei provenienti da 12 paesi parteciperanno all'esercitazione. Le forze terrestri si addestreranno a Monte Romano, vicino Roma, ed a Capo Teulada, in Sardegna, mentre quelle marittime si eserciteranno inizialmente nel Tirreno per poi spostarsi nel Mar Ionio. Belgio, Canada, Francia, Germania, Grecia, Italia, Norvegia, Olanda, Spagna, Regno Unito, Turchia e Stati Uniti forniranno forze ad elevato livello di prontezza operativa che parteciperanno all'addestramento interforze finalizzato alla conduzione di operazioni in supporto della pace o in risposta a crisi. La Francia partecipa all'esercitazione nell'ambito dei normali rapporti di addestramento con i paesi alleati. Per la DG02, che e' la maggiore esercitazione anfibia condotta nella regione sud della Nato quest'anno, verranno riuniti tre Gruppi di Combattimento su portaerei ed una forza anfibia formata da due brigate. Per la prima volta un ufficiale francese sara' al comando di una brigata anfibia nell'ambito di un'esercitazione Nato. Attraverso questo tipo di esercitazioni le forze Nato mantengono la prontezza operativa necessaria per rispondere immediatamente a qualsiasi crisi. Lo scopo di DG02 e' migliorare le capacita' Nato nel condurre operazioni multinazionali anfibie, marittime e di proiezione di forza o in risposta alle crisi, e quindi accrescere l'interoperabilita' in attivita' anfibie, terrestri, marittime ed aeree. La DG02 e' pianificata dal comando Forze Alleate del Sud Europa (Afsouth), che e' il comando regionale Nato responsabile dell'area del Mediterraneo. L'esercitazione sara' condotta dal Comandante delle Forze di Intervento e Sostegno per l'Europa meridionale (Comstrikforsouth), l'ammiraglio Scott A. Fry della Marina Americana.

ITALIA - CARCERI: BONDI (FI), SUBITO PROVVEDIMENTI DI "BUON SENSO" - "Su indulto e amnistia le forze politiche potrebbero assumere subito provvedimenti di buon senso". Lo ha detto il portavoce di Forza Italia Sandro Bondi. "Il Presidente del Consiglio ha detto bene - ha spiegato Bondi - perche' la societa' ha il diritto di limitare la liberta' di chi commette reati, ma non abbiamo il diritto di offendere la sua dignita'. Il dato piu' allarmante e' il sovraffollamento delle carceri in Italia. Vi sono 58000 detenuti contro i 41000 che le carceri potrebbero contenere. Ma c'e' anche la promiscuita' nelle carceri tra incensurati e recidivi, tra condannati a pene lievi e condannati a gravi reati. Tra malati e detenuti sani, tra giovani e adulti. Per non parlare del fatto che il 40% dei reclusi sono in attesa di giudizio, molti dei quali finiscono per essere assolti". "Durante la campagna elettorale - ha detto ancora Bondi - la CASA DELLE LIBERTA' ha preso un impegno che ha la stessa legittimita' di altri. Ci siamo impegnati a costruire nuove carceri in modo che ci siano distinzioni in base ai reati, all'eta' di chi sta in carcere e alla durata della pena. Ma forse e' venuto anche il momento di evitare che, ad esempio, i tossicodipendenti siano rinchiusi in carcere. E' bene che siano destinati a comunita' di recupero che possano reinserirli nella societa' civile". "Per quanto riguarda l'indulto e l'amnistia - ha detto il portavoce di Forza Italia - si potrebbero assumere subito provvedimenti di buon senso su cui tutte le forze politiche potrebbero concordare. Il primo provvedimento potrebbe essere quello proposto da Piero Milio (senatore Radicale, ndr) nella passata legislatura, snellire cioe' le pratiche per la concessione della liberazione anticipata, lo sconto per buona e regolare condotta. Si potrebbe poi rendere piu' certa e applicabile la liberazione condizionata, che potrebbe essere concessa a chi ha da scontare ancora due o cinque anni di pena, nel caso pero' di reati non gravi e nel caso in cui il condannato abbia tenuto un comportamento tale da far ritenere sicuro il suo ravvedimento". "Questi semplici provvedimenti di buon senso - conclude Bondi - su cui tutte le forze politiche potrebbero concordare in Parlamento, aiuterebbero molto a lenire la sofferenza che purtroppo c'e' in molte carceri".

APPUNTI PER IL G.R. DELLA SERA (19,30)

Nel G.R. delle 11,00 ho fatto un pezzo per il 25 anniversario dell'assassinio di Walter Rossi. Per la sera si può ampliare o sentire qualcuno dell'Associazione omonima.

Nel G.r. delle 13,00 c'è una lunga agenzia del portavoce di Forza It. Bondi che esprime la posizione di FI sulle carceri. Si puo sentire Papillon (Vittorio) su questa presa di posizione ufficiale.

Ore 17.00

Palestina

E' morto l' adolescente palestinese di 13 anni, ferito dai soldati israeliani nel campo profughi di Balatah, vicino a Nablus. Non sono chiare le circostanze dell'incidente, ma le autorita' militari hanno detto che sono in corso le indagini. Intanto, pero', con la morte del giovane, sono gia' due le vittime di oggi nei territori occupati. Nella citta' di Rafah, nei pressi della frontiera della Striscia di Gaza con l'Egitto, stamane aveva infatti perso la vita una donna palestinese (43 anni), ferita da una scheggia di un colpo di mortaio, mentre si trovava in casa. E mentre Nablus, la piu' popolosa localita' in Cisgiordania (180.000 abitanti), e' giunta al suo dodicesimo giorno di cessate-il-fuoco (oggi migliaia di bambini non sono potuti andare a scuola), lo 'shin bet' (il servizio di sicurezza israeliano), insieme all'esercito, ha arrestato a Rafah quattro palestinesi, sospettati di essere implicati in "attivita' teroristiche"; ed altri cinque uomini, presunti attivisti dell'intifada' contro l'occupzione, sono stati fermati ad Hebron e Ramallah (tra gli altri arrestati, c'e' Mohamed Amer, un membro del braccio armato di Al Fatah, la milizia 'tanzim').

Dall'inizio della seconda Intifada, due anni fa, sono stati uccisi piu' di 250 bambini palestinesi e 72 israeliani. A denunciarlo e' Amnesty International, che pubblica un drammatico rapporto sul prezzo pagato al conflitto dai piu' piccoli e lancia un appello a israeliani e palestinesi perche' raggiungano un'intesa per evitare la morte di altri bambini. "Uccidendo il futuro: i bambini nel mirino", questo il titolo del rapporto, denuncia "l'indifferenza assoluta" manifestata dalle Forze di difesa israeliane e dai gruppi armati palestinesi per la vita dei bambini e in generale per quella della popolazione civile. L'organizzazione per i diritti umani punta il dito contro "l'impunita'" di cui godono gli assassini e chiede "celerita' e fermezza" nelle indagini sulla morte di ogni bambino per assicurare i colpevoli alla giustizia. Amnesty spiega che nella maggior parte dei casi i bambini palestinesi sono stati uccisi dai soldati israeliani che hanno risposto alle manifestazioni e al lancio di pietre con "un uso illegale ed eccessivo della forza letale". Il 70% delle baby-vittime israeliane e' invece caduto in attentati-suicidi.

Scuola

Saranno 250, tra statali e pariteria e suddivise in modo uniforme nelle diverse aree del paese, le scuole chiamate ad attuare la sperimentazione della riforma nella scuola dell'infanzia e nella prima classe di scuola elementare. La "mappa", resa nota dal dicastero dell'Istruzione, prevede che a "saggiare" le novita' in parallelo con il processo di riforma all'esame del Parlamento, siano 48 scuole nel nord-ovest, 46 nel nord-est, 64 al centro, 53 al sud e 39 nelle isole. Le scuole aderenti al progetto, sottolinea il ministero, "realizzeranno la sperimentazione sulla base di linee-guida definite dalle "indicazioni nazionali", con ampia flessibilita' didattica e organizzativa secondo le prerogative dell'autonomia scolastica". La regione piu' coinvolta sara' la Sicilia con 29 istituti, seguita dalla Lombardia con 25 e dall'Emilia con 20. Poi la Toscana (18), la Calabria (17), la Campania e il Veneto (16), il Piemonte (14), il Lazio e la Puglia (13), l'Abruzzo, il Friuli e le Marche (10), la Liguria (9), la Basilicata e l'Umbria (7), il Molise (6)- A stilare l'elenco dettagliato dei singoli istituti saranno ora, a brevissimo termine, i direttori generali degli uffici scolastici regionali, dopo aver verificato le condizioni di fattibilita' e acquisito le delibere degli organi collegiali delle scuole.

Via Tasso

L'ultimo piano, il quarto, dello storico edificio di via Tasso dove la Gestapo imprigionò, e torturò i partigiani e gli antifascisti durante l'occupazione della Capitale, oggi sede del Museo Storico della Liberazione di Roma, è stato venduto a privati dopo una decennale quanto inutile trattativa tra il proprietario, ed il ministero dei Beni Culturali. Al quarto piano non vi erano le celle - dove furono rinchiusi tra gli altri Sandro Pertini, Giuseppe Saragat, Bruno Buozzi e Settimia Spizzichino - ma depositi di armi. L'edificio fu fatto costruire dai principi Ruspoli negli anni '30 che lo cedettero temporaneamente alla Gestapo, specificamente a Herbert Kappler, perché vi insediasse i suoi uffici.

Finanziaria

È terminato il Consiglio dei ministri. Ci sono volute circa sei ore per varare la legge Finanziaria. La maratona notturna, cominciata alle 23,30 di ieri e preceduta da un Cipe e da una serie di colloqui bilaterali tra il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e i leader della coalizione, si è poi trasformata in un vertice di maggioranza. Raggiunto, dunque, l’obiettivo del governo è cioè il varo della manovra economica con tutte le sue tabelle, in modo da inviare oggi il testo della finanziaria al capo dello Stato. L'opera diplomatica del presidente Silvio Berlusconi ha permesso di superare le resistenze anche degli ultimi ministri scontenti primi fra tutti il ministro delle Attività Produttive Antonio Marzano e quello della Scuola, Letizia Moratti. Alla fine tutti i ministri hanno votato a favore del documento, ma la discussione ha vissuto dei momenti di forte tensione, specialmente quando il ministro Marzano stava per abbandonare il consiglio ed è stato fermato da alcuni colleghi. Proprio per superare la situazione creatasi con il dicastero delle Attività Produttive, Berlusconi ha deciso di avocare a se la presidenza del comitato di controllo del fondo di intervento per il Mezzogiorno che coordinerà tutti gli strumenti di sviluppo e di incentivazione delle aree depresse. Marzano, in compenso, ha ottenuto che alcuni degli strumenti di incentivazione, che erano stati portati sotto le competenze di altri ministeri, tornino sotto il controllo del dicastero di Via Veneto. Il Consiglio ha anche escluso interventi e incentivi per rilanciare i consumi. Per arrivare a questo risultato, è stato deciso, basteranno gli sgravi fiscali sull'Irpef.