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'''Operaio sulla gru''' = (((i)))ndy news 05_08_04
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 CATANIA, 4 AGO - Seconda notte su una gru alta 40 metri per Carmelo Cannavo', l'operaio quarantasettenne che cosi' protesta contro il suo licenziamento. Cannavo' e' riuscito a dormire per qualche ora sulla passerella della gru, ma stamane ha accusato dei 'giramenti di testa'. Intanto un gruppo di carabinieri dell'ispettorato del lavoro sta eseguendo controlli nel cantiere edile del policlinico universitario dove Cannavo' lavorava, per verificare se siano state rispettate le norme di sicurezza.
2004-08-04 - 10:48:00
'''barcelona - SGOMBERO HAMSA'''
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'''Aggiornamenti dal vulpitta''' Mentre è oramai conclamato il fallimento del FORUM2004, un altro spazio sociale, l'HAMSA, viene sgomberato.
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Giovedì 22 luglio 2004, dall'Ufficio Stranieri della Questura riceviamo comunicazione che l'attuale Prefetto Giovanni Finazzo ha stabilito di cambiare la procedura del nostro ingresso al "Vulpitta" poiché il Coordinamento per la Pace «non è un'associazione che opera all'interno del Centro»: per motivare questo provvedimento, è stata citata una circolare ministeriale del 2000.
Tale motivazione risulta a dir poco sorprendente, tanto più che gli ingressi degli operatori del Coordinamento furono accordati già quattro anni fa proprio in virtù di quella stessa circolare ministeriale che cita esplicitamente la possibilità di ingresso anche ad associazioni non convenzionate all'interno dei CPT.
Secondo la nuova procedura, non siamo più noi a decidere con chi parlare ma devono essere gli immigrati stessi a fare una richiesta per iscritto di colloquio con i nostri operatori. Questa richiesta va consegnata al personale della cooperativa che gestisce il Centro per poi essere trasmessa alla prefettura.
Abbiamo inviato una lettera al Prefetto in cui chiediamo non solo valide spiegazioni per questo radicale restringimento della nostra agibilità, ma anche un pronto ritorno alla vecchia e consolidata prassi. Non possiamo dunque accettare che lo status dei nostri operatori venga ridimensionato al rango di semplici "visitatori".La prima richiesta di colloquio redatta personalmente dagli immigrati, recava ventisei firme.
La seconda settimana, ben trentasei immigrati hanno richiesto di parlare con noi.
Quest'ultima richiesta non è stata però ritenuta valida, e si è proceduto a un ulteriore cambiamento: abbiamo appreso che sono stati distribuiti (non si sa con quale criterio) appena otto moduli prestampati ad altrettanti immigrati.
Questa rigida formalizzazione della procedura è un ulteriore passo indietro: se in un primo momento ci è stata tolta la possibilità di fare ingresso dietro nostra richiesta al "Vulpitta", adesso viene drasticamente ridimensionata la possibilità di parlare liberamente con tutti i reclusi che lo vogliano.
Dopo che in questi anni il Coordinamento ha assicurato con regolare continuità un servizio svolto da operatori qualificati e in maniera del tutto gratuita, esperienza, questa, unica in una struttura che drena annualmente ingenti risorse, non vorremmo che queste nuove procedure costituissero in futuro una forma di impedimento all'ingresso dei nostri operatori.
Faremo tutto il possibile per continuare il nostro intervento all'interno del CPT "Vulpitta" poichè riteniamo che l'ingresso in strutture di questo tipo sia uno degli strumenti più importanti per non lasciare gli immigrati in balia di una carcerazione che non hanno scelto e contro la quale ci battiamo e ci batteremo sempre.
Questa mattina , alle 03.00, le "forze speciali" sono arrivate nel barrio di Sants, a Barcelona, dove si trovava il centro sociale Hamsa, e in un paio d'ore hanno portato a termine lo sgombero.
E' stata "la cronaca di uno sgombero annunciato", da oramai 5 mesi infatti, si aspettava questo sgombero e questa mattina alle 05.00 la polizia ha messo i sigilli.
Molte sono le azioni in questi mesi, che hanno sostenuto la resistenza degli occupanti, e che hanno avuto espressione anche nella MayDay catalana, molte sono quelle che seguiranno
seguite gli aggiornamenti su bercelona.indymedia.org
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'''Cap Anamour'''
'''Argentina: "spariseno" 7 minuti della Strage en Piazza Maggio'''
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domani mattina presidio davanti al tribunale di caltanissetta x l'udienza x il ricorso x l'asilo costituzionale dei 22 della cap anamur
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il 20 Dicembre dell 2003 , durante il terzo comizio previsto nelle commemorazioni a due anni dall'insurrezione popolare del 19 e 20 dicembre 2001, una bomba ,(dentro ad un cestino) e' esplosa in plaza de mayo.Nella piazza era in corso una marcia pacifica alla quale stavano partecipando circa 40.000 disoccupati, secondo le stime della polizia , Almeno 23 persone sono rimaste ferite per le'esplosione ,ma ce ne erano altre che non sono scoppiate .
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'''Colombia – Ucciso leader indigeno difensore dei diritti umani''' '''parigi in solidarietà con gli imputati del G8 di Genova'''
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Un altro leader ucciso in Colombia. Il 3 agosto è stato assassinato il dirigente della comunità indigena Kankuamo FREDDY ARIAS ARIAS. L’assassinio è stato compiuto da due uomini sconosciuti a bordo di una moto quando il leader si stava dirigendo alla sua residenza dopo aver lasciato la Casa Indigena.
FREDDY ARIA ARIAS era coordinatore dei DIRITTI UMANI per la ORGANIZZAZIONE INDIGENA KANKUAMO e in relazione all’incarico ricoperto è stato uno dei principali responsabili nelle denunce di continui pattugliamenti militari e delle violazioni dei diritti umani tra il 2002 e il 2004. Violazioni che hanno portato fino ad oggi all’assassinio di 92 indigeni, tra leader e autorità tradizionali, al desplazamento di 1732 menbri della comunità, che conta complessivamente 5000 elementi.
Con le domande di estradizione, che dimostrano ancora una volta che non dimentica mai, il processo contro i rivoltosi accusati di “saccheggio” e “devastazione” durante il G8 di Genova nel luglio del 2001, la repressione contro coloro che lottano visibilmente contro la dominazione e lo sfruttamento, lo Stato Italiano prosegue il suo sporco lavoro.
Tuttavia, la dominazione e lo sfruttamento non di nascondono dentro le “zone rosse” ma sono esposte nelle vetrine allo sguardo quotidiano. E la massa dei nostri desideri e della nostra rabbia può facilmente andare a scontrarsi con tutto ciò che li protegge: la grande concessionaria Alfa Roméo/Fiat di Parigi, situata al numero 101 bis di viale Général Bizot (Paris-12e) ha visto tutte le sue vetrine fatte a pezzi in una notte, costellata di collera, tra il 25 e il 26 luglio 2004.
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La prosecuzione della politica di sterminio in Colombia continua contro le popolazioni indigene, come pure le organizzazioni sociali e sindacali nonostante le richieste di intervento da parte della Commissione Interamericana dei Diritti Umani e le raccomandazioni della Corte Interamericana per i Diritti Umani. '''[Milano] Rissa in via Corelli. Il pm: 17 a giudizio'''
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COMITATO CARLOS FONSECA – ROMA
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Per i violenti disordini, scoppiati per protesta contro asserite violazioni di precetti islamici nel centro di permanenza temporanea di via Corelli di Milano il 28 maggio scorso, 17 immigrati, in gran parte marocchini e algerini, saranno processati con rito immediato il 4 novembre davanti alla decima sezione del Tribunale. Sono accusati di minaccia e resistenza aggravata a pubblico ufficiale,
danneggiamento e lesioni nei confronti di tre poliziotti lievemente contusi.
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'''Assessore casa di Brindisi arrestato''' '''Dopo Marcello Lonzi un'altra vittima nel carcere livornese delle Sughere'''
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BRINDISI - Avrebbe preteso prestazioni sessuali da parte di alcune donne brindisine per favorirle nella concessione di alloggi popolari: gli incontri avvenivano nello studio privato dell'ex assessore alla Casa del Comune di Brindisi, Domenico Sanna, di 54 anni, commercialista, arrestato oggi per concussione e violenza sessuale dagli agenti della squadra mobile di Brindisi.
Sanna - arrestato sulla base di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Simona Panzera su richiesta del pm Pasquale Sansonetti - è stato assessore alla casa nella scorsa giunta di centrosinistra al Comune guidata da Giovanni Antonino.
Lo stesso Antonino fu arrestato nell'aprile scorso, insieme con il presidente del consiglio comunale, Ermanno Pierri, nell'ambito di un'altra indagine riguardante presunte tangenti.
Gli incontri tra Sanna e le sue vittime - secondo quanto avrebbero accertato gli inquirenti attraverso intercettazioni ambientali - avvenivano nello studio privato dell'ex assessore, sulla strada statale 7, in una villetta a due piani, vicina all'ospedale Perrino di Brindisi.
Sanna, secondo le accuse, approfittava del suo incarico pubblico per poter ottenere incontri con alcune donne alle quali prometteva un suo impegno per risolvere eventuali problemi che potevano verificarsi nella concessione degli alloggi popolari. Il dirigente della squadra Mobile di Brindisi, Angelo Loconte, nel corso di un incontro con i giornalisti ha reso noto che l'inchiesta è nata quasi per caso, quando la polizia, nel corso di un controllo antidroga ha trovato in casa di una donna tossicodipendente una cassetta audio con la registrazione dell' incontro avvenuto tra la stessa ed il politico arrestato. Sanna, pur avendo fatto parte di una giunta di centrosinistra, alle ultime elezioni si è candidato, senza successo, alla Provincia di Brindisi nella lista «Forte», vicina al centrodestra. Nei confronti di Sanna, oltre ai riscontri ottenuti dagli investigatori con pedinamenti ed intercettazioni, ci sono anche le denunce presentate da alcune donne vittime delle pretese dell'ex assessore.
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'''Anarchici arrestati cominciano sciopero della fame'''

 Dopo Titto e Sergio, anche Tombolino è entrato in
sciopero della fame. Inoltre si è saputo che l’udienza presso il tribunale
della libertà per questi tre compagni si terrà il 6 agosto alle 9 in Piazzale
Clodio, non sappiamo ancora quando è stata fissata l’udienza per Simone.
Tutti e quattro i compagni sono sottoposti a censura della corrispondenza,
qualsiasi lettera contenente notizie o comunicazioni inerenti alle indagini,
compresi i ritagli di giornale, viene sequestrata.


 L’8 luglio 2004 viene notificato a due anarchici di Soriano un avviso di
richiesta di proroga per termine delle indagini preliminari a firma del gip
Marina Finiti. Questo avviso riguarda anche un altro compagno. Le indagini
ipotizzano una associazione sovversiva operante in Viterbo, Soriano, Roma ed
altre località del territorio nazionale dal 17/6/2003 a tutt’oggi e che “i
tre abbiano
con finalità di terrorismo e di eversione dell’ordine
democratico fabbricato, detenuto e portato ordigni esplosivi in Roma il
17/6/2003”. Alla data 1/10/2004 scade il termine di un anno per le indagini.
Il giorno 17/6/2003 il liceo “Cervantes” veniva attaccato a Roma con
un’azione rivendicata dalle Cinque C (Cellule contro il Capitale il Carcere i
suoi Carcerieri e le loro Celle).
La mattina del 27/7/2004 vengono perquisiti un centinaio di compagni per lo
stesso procedimento (n° 27313/03) ed infatti l’inchiesta viene chiamata dagli
sbirri “Cervantes”. Dopo la lezione appresa dal processo Marini le guardie
tentano di mostrare l’esistenza di un’associazione sovversiva basandosi
unicamente su rapporti di conoscenza e di condivisione di idee mettendo
insieme tutto quello che è successo negli ultimi due anni in Italia: le
azioni rivendicate dalla Federazione Anarchica Informale, l’attacco ad una
macelleria, l’attacco al tribunale di Viterbo a ad un CSSA sempre a Viterbo,
i pacchi bomba arrivati il 4 novembre a Roma e Viterbo, gli incontri
anticarcerari, la solidarietà ai prigionieri eccetera. Come troppo spesso
succede ultimamente, gli sbirri invadono le abitazioni dei compagni riuscendo
a sequestrarne quattro con un’ordinanza di custodia cautelare concessa dal
gip Muntoni sulla base del nulla.
Ciò che è successo il 27 va inserito nel giro di vite che gli stati e il
dominio hanno dato nel tentativo di reprimere chi gli si pone contro, lo
stiamo pagando sulla nostra pelle a Pisa, Arezzo, Viterbo, Rovereto, Roma,
Latina, Torino, Lecce, in Sardegna e in ogni angolo del pianeta.
Di carcere si muore e in quello di Livorno si muore anche di piu'. Un'altra vittima, il cileno Carlos Riquelme, si aggiunge alle tante gia' raccolte in un elenco troppo lungo e sin troppo frequente per essere spiegato solo con la causa di un probabile o improbabile suicidio.
La scena e' quasi sempre la stessa: una impiccagione con una cordicella di fortuna, che ha il dono di reggere il peso di un uomo senza spezzarsi mai, o con altre varianti simili, alle sbarre della finestra della cella.
Anche Marcello Lonzi e' morto nel carcere delle Sughere di Livorno nel 12 luglio 2003. Stesso posto con diverse modalita' tutte da accertare. Per il pm Roberto Pennisi, che ha chiesto l'archiviazione del caso, non c'e' nulla da capire: la causa della morte sarebbe un semplice arresto cardiaco. Le reali cause della morte di Marcello appaiono invece tanto piu' chiare a chi si oppone all'archiviazione: Tredici le foto che inequivocabilmente mostrano 20 segni di vergate dislocate dal collo alle ginocchia. Lacerazioni e tumefazioni verosimilmente prodottesi durante una violenta colluttazione, che la presenza di oggetti rotti e sparsi nella cella tenderebbe ad avvalorare. A riprova dell’esistenza di emorragie interne non segnalate dal medico legale, la foto n°4 mostra che il lenzuolo disposto sotto il corpo di Marcello era completamente sporco di sangue. La morte del giovane sarebbe piuttosto stata provocata da un colpo molto profondo ricevuto al cranio.

= (((i)))ndy news 05_08_04

barcelona - SGOMBERO HAMSA

Mentre è oramai conclamato il fallimento del FORUM2004, un altro spazio sociale, l'HAMSA, viene sgomberato.

Questa mattina , alle 03.00, le "forze speciali" sono arrivate nel barrio di Sants, a Barcelona, dove si trovava il centro sociale Hamsa, e in un paio d'ore hanno portato a termine lo sgombero. E' stata "la cronaca di uno sgombero annunciato", da oramai 5 mesi infatti, si aspettava questo sgombero e questa mattina alle 05.00 la polizia ha messo i sigilli. Molte sono le azioni in questi mesi, che hanno sostenuto la resistenza degli occupanti, e che hanno avuto espressione anche nella MayDay catalana, molte sono quelle che seguiranno seguite gli aggiornamenti su bercelona.indymedia.org _

Argentina: "spariseno" 7 minuti della Strage en Piazza Maggio

il 20 Dicembre dell 2003 , durante il terzo comizio previsto nelle commemorazioni a due anni dall'insurrezione popolare del 19 e 20 dicembre 2001, una bomba ,(dentro ad un cestino) e' esplosa in plaza de mayo.Nella piazza era in corso una marcia pacifica alla quale stavano partecipando circa 40.000 disoccupati, secondo le stime della polizia , Almeno 23 persone sono rimaste ferite per le'esplosione ,ma ce ne erano altre che non sono scoppiate . _

parigi in solidarietà con gli imputati del G8 di Genova

Con le domande di estradizione, che dimostrano ancora una volta che non dimentica mai, il processo contro i rivoltosi accusati di “saccheggio” e “devastazione” durante il G8 di Genova nel luglio del 2001, la repressione contro coloro che lottano visibilmente contro la dominazione e lo sfruttamento, lo Stato Italiano prosegue il suo sporco lavoro. Tuttavia, la dominazione e lo sfruttamento non di nascondono dentro le “zone rosse” ma sono esposte nelle vetrine allo sguardo quotidiano. E la massa dei nostri desideri e della nostra rabbia può facilmente andare a scontrarsi con tutto ciò che li protegge: la grande concessionaria Alfa Roméo/Fiat di Parigi, situata al numero 101 bis di viale Général Bizot (Paris-12e) ha visto tutte le sue vetrine fatte a pezzi in una notte, costellata di collera, tra il 25 e il 26 luglio 2004.

[Milano] Rissa in via Corelli. Il pm: 17 a giudizio

Per i violenti disordini, scoppiati per protesta contro asserite violazioni di precetti islamici nel centro di permanenza temporanea di via Corelli di Milano il 28 maggio scorso, 17 immigrati, in gran parte marocchini e algerini, saranno processati con rito immediato il 4 novembre davanti alla decima sezione del Tribunale. Sono accusati di minaccia e resistenza aggravata a pubblico ufficiale, danneggiamento e lesioni nei confronti di tre poliziotti lievemente contusi. _

Dopo Marcello Lonzi un'altra vittima nel carcere livornese delle Sughere

Di carcere si muore e in quello di Livorno si muore anche di piu'. Un'altra vittima, il cileno Carlos Riquelme, si aggiunge alle tante gia' raccolte in un elenco troppo lungo e sin troppo frequente per essere spiegato solo con la causa di un probabile o improbabile suicidio. La scena e' quasi sempre la stessa: una impiccagione con una cordicella di fortuna, che ha il dono di reggere il peso di un uomo senza spezzarsi mai, o con altre varianti simili, alle sbarre della finestra della cella. Anche Marcello Lonzi e' morto nel carcere delle Sughere di Livorno nel 12 luglio 2003. Stesso posto con diverse modalita' tutte da accertare. Per il pm Roberto Pennisi, che ha chiesto l'archiviazione del caso, non c'e' nulla da capire: la causa della morte sarebbe un semplice arresto cardiaco. Le reali cause della morte di Marcello appaiono invece tanto piu' chiare a chi si oppone all'archiviazione: Tredici le foto che inequivocabilmente mostrano 20 segni di vergate dislocate dal collo alle ginocchia. Lacerazioni e tumefazioni verosimilmente prodottesi durante una violenta colluttazione, che la presenza di oggetti rotti e sparsi nella cella tenderebbe ad avvalorare. A riprova dell’esistenza di emorragie interne non segnalate dal medico legale, la foto n°4 mostra che il lenzuolo disposto sotto il corpo di Marcello era completamente sporco di sangue. La morte del giovane sarebbe piuttosto stata provocata da un colpo molto profondo ricevuto al cranio.


(((i)))ndy@cinisi: 7-8-9 maggio 2004_tre giorni sull'antimafia

il programma del forum >>>http://italy.indymedia.org/news/2004/05/540391.php

Workshops

  • 7 maggio > h18:00 > radio streaming e/o contenuti radio+editing audio (a cura di ...)

  • 8 maggio > h19:00 > software libero (a cura di hacktung!)

  • 9 maggio > h11:30 > Indymedia, cos'è e come funziona

  • workshop interno "Indymedia admin" (da stabilire)

Proiezioni

  • venerdì 7 > h23 @ campo sportivo > "niente da archiviare" (o quelchecazzovogliamo)

  • sabato 8 > h23 @ campo sportivo > compilation video ngvision.org (oquelchecazzovogliamo)

Palinsesto radio 11:00/20:00

(orari, contenuti e quant'altro da decidere;magari chi si accolla le singole fasce orarie)

11,00 presentazione giornata + primo report della giornata seguendo iniziative + forums + pareri partecipanti + voci vere.

13,30: gr

14-16: pausa ---> vorremmo inserire qui un'ora di "memoria" mandando tre blocchi per ogni giorno di un'ora ognuno (+o-) di peppino impastato e altre registrazioni di radioaut.

16-18: forums in diretta, interviste e voci varie, da intrecciare con spazio di comunicazione indipendente.

18-...: seguendo i forums o meno, vorremmo completare la giornata con un approfondimento dell tema della giornata: (I giorno=antifascismo; II giorno= ambiente e/o reddito sociale; III giorno=mafia e politica)

proposte (da incastrare)

per palinsesto

  • approfondimento dei temi della giornata (I giorno=antifascismo; II giorno= ambiente e/o reddito sociale; III giorno=mafia e politica)
  • rimandare i workshop

materiali

metti qui i materiali utilizzabili o utili, preferibilmente indicando solo descrizione ed evtl.link :)

indyatcinisi (last edited 2008-06-26 09:51:24 by anonymous)