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'''Giornata di sangue in Iraq'''

La violenza è tornata a esplodere nel sud dell’Iraq. Nello scambio di colpi registrato nella notte tra giovedì e oggi a Nassiriya tra i miliziani sciiti locali e il contingente italiano di stanza nella città meridionale, almeno 4 civili avrebbero perso la vita e un numero imprecisato sarebbe rimasto ferito. Sempre questa notte, inoltre, secondo quanto dichiarato dal comando italiano, i soldati di Roma avrebbero aperto il fuoco contro un’automobile lanciata a tutta velocità verso uno dei tre ponti di Nassiriya; il veicolo, i cui occupanti sparavano contro le posizioni italiane, sarebbe deflagrato dopo essere stato colpito, segno che forse a bordo del mezzo vi erano esplosivi destinati a un possibile attentato. È salito il bilancio degli scontri che ieri hanno opposto soldati statunitensi e sostenitori del leader ribelle sciita Moqtada al Sadr nella popolosa cittadella di Sadr City, povero quartiere periferico della capitale Baghdad. Secondo il ministero della Sanità, le vittime sarebbero state 19, tutte irachene, con 11 feriti, ai quali vanno aggiunti 16 militari Usa. In un primo momento si era parlato di 26 morti e di una novantina di feriti. L’aviazione e i tank statunitensi hanno ripreso da questa mattina, inoltre, a bersagliare la città santa di Najaf, 100 chilometri a sud di Baghdad, colpendo con particolare intensità dall’alto il cimitero; i carri armati, invece, starebbero puntando decisamente verso il centro della città, dove sarebbe asserragliato un gruppo di militanti del leader sciita al Sadr. I cittadini di Najaf sono da giorni privi di acqua potabile ed elettricità. Nell’Iraq settentrionale, tuttavia, la situazione non appare affatto tranquilla, visto che a Samarra, 125 chilometri a nord della capitale, almeno due civili sono morti e 13 sono rimasti feriti in seguito ad alcuni bombardamenti e a scontri tra militari americani e ribelli locali. Infine, uno sconosciuto gruppo sedicente affiliato ad al Qaida avrebbe fatto giungere minacce alle autorità salvadoregne nel caso in cui San Salvador dovesse decidere d’inviare – come ventilato – altri soldati in Iraq. El Salvador, attualmente presente con 380 uomini, è rimasto in Iraq a differenza di altri Paesi centroamericani dopo che la Spagna ha richiamato il suo contingente, anzi recentemente il governo salvadoregno ha ventilato l’ipotesi d’inviare altri militari nel Paese arabo, su richiesta statunitense
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(((i)))ndy news 05_08_04 @ radio No_Ponte

Giornata di sangue in Iraq

La violenza è tornata a esplodere nel sud dell’Iraq. Nello scambio di colpi registrato nella notte tra giovedì e oggi a Nassiriya tra i miliziani sciiti locali e il contingente italiano di stanza nella città meridionale, almeno 4 civili avrebbero perso la vita e un numero imprecisato sarebbe rimasto ferito. Sempre questa notte, inoltre, secondo quanto dichiarato dal comando italiano, i soldati di Roma avrebbero aperto il fuoco contro un’automobile lanciata a tutta velocità verso uno dei tre ponti di Nassiriya; il veicolo, i cui occupanti sparavano contro le posizioni italiane, sarebbe deflagrato dopo essere stato colpito, segno che forse a bordo del mezzo vi erano esplosivi destinati a un possibile attentato. È salito il bilancio degli scontri che ieri hanno opposto soldati statunitensi e sostenitori del leader ribelle sciita Moqtada al Sadr nella popolosa cittadella di Sadr City, povero quartiere periferico della capitale Baghdad. Secondo il ministero della Sanità, le vittime sarebbero state 19, tutte irachene, con 11 feriti, ai quali vanno aggiunti 16 militari Usa. In un primo momento si era parlato di 26 morti e di una novantina di feriti. L’aviazione e i tank statunitensi hanno ripreso da questa mattina, inoltre, a bersagliare la città santa di Najaf, 100 chilometri a sud di Baghdad, colpendo con particolare intensità dall’alto il cimitero; i carri armati, invece, starebbero puntando decisamente verso il centro della città, dove sarebbe asserragliato un gruppo di militanti del leader sciita al Sadr. I cittadini di Najaf sono da giorni privi di acqua potabile ed elettricità. Nell’Iraq settentrionale, tuttavia, la situazione non appare affatto tranquilla, visto che a Samarra, 125 chilometri a nord della capitale, almeno due civili sono morti e 13 sono rimasti feriti in seguito ad alcuni bombardamenti e a scontri tra militari americani e ribelli locali. Infine, uno sconosciuto gruppo sedicente affiliato ad al Qaida avrebbe fatto giungere minacce alle autorità salvadoregne nel caso in cui San Salvador dovesse decidere d’inviare – come ventilato – altri soldati in Iraq. El Salvador, attualmente presente con 380 uomini, è rimasto in Iraq a differenza di altri Paesi centroamericani dopo che la Spagna ha richiamato il suo contingente, anzi recentemente il governo salvadoregno ha ventilato l’ipotesi d’inviare altri militari nel Paese arabo, su richiesta statunitense _

Sud Ribelle: cassazione conferma competenza procura Cosenza e obbligo di firma per Caruso

Per la Cassazione, benchè sia stato ridimensionato il quadro di accuse a carico di Francesco Caruso ­ il leader dei 'Disobbedienti' napoletani, implicato nei disordini del Global Forum di Napoli e del G8 di Genova ­ rimane, tuttavia, in piedi «la sussistenza di gravi indizi per il reato di associazione eversiva» che giustifica nei suoi confronti l'obbligo di firma quotidiana presso i carabinieri emesso dal Tribunale di Catanzaro. Lo sottolinea la Cassazione nella sentenza 33301, depositata oggi, della Quinta sezione penale relativa all'udienza svoltasi lo scorso dieci giugno. Caruso si era appellato al Palazzaccio per ottenere l'annullamento di questa misura restrittiva della libertà personale. Inoltre lo studente sosteneva che la magistratura calabrese non era competente ad occuparsi dei reati contestatigli in quanto avvenuti a Napoli e Genova. Ma Piazza Cavour gli ha risposto che l'accusa a lui contestata, di associazione sovversiva, risulta «perfezionatasi in Cosenza, luogo ove venne ad esistenza e ove ebbe la sua sede operativa» la 'Rete meridionale Sud ribelle'.Per Caruso si tratta di un provvedimento «inventato negli anni bui del fascismo, quando gli oppositori politici erano costretti a presentarsi ogni giorno in questura ed era loro impedita qualsiasi attività politica. _

Un'altra volontaria italiana bloccata all'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv

A distanza di otto giorni dall'ultimo episodio di arbitraria applicazione delle regole del diritto internazionale, con l'illegittimo diniego d'ingresso nei confronti di Cittadini Italiani, lo Stato d'Israele si ripete: alla volontaria dello SCI, Servizio Civile Internazionale italiano, Dr.ssa Giulia Palego, 25 anni di Ancona, è stato negato il diritto d'ingresso nel Paese. Giunta ieri 5 agosto intorno alle 2 pomeridiane all'aereoporto Ben Gurion di Tel Aviv con un volo di linea Alitalia, la Dr.ssa Palego, laureata in psicologia, si è vista prima sottrarre illegittimamente il passaporto ed il telefono cellulare, quindi perquisire i bagagli - senza, ovviamente, alcun esito di qualche rilievo. Dopo un'attesa estenuante di oltre 7 ore, le è stato infine appena notificato il diniego d'entrata in quella che si autodefinisce come l'unica democrazia del MedioOriente. A Giulia non è stata fornita alcuna spiegazione, nè nel corso dell'interrogatorio a cui è stata sottoposta, senza l'ausilio di un legale nè di personale consolare, nè al momento della notifica del diniego, con l'unica laconica e generica "giustificazione" delle ormai consuete quanto inspiegate "ragioni di sicurezza".


(((i)))ndy@cinisi: 7-8-9 maggio 2004_tre giorni sull'antimafia

il programma del forum >>>http://italy.indymedia.org/news/2004/05/540391.php

Workshops

  • 7 maggio > h18:00 > radio streaming e/o contenuti radio+editing audio (a cura di ...)

  • 8 maggio > h19:00 > software libero (a cura di hacktung!)

  • 9 maggio > h11:30 > Indymedia, cos'è e come funziona

  • workshop interno "Indymedia admin" (da stabilire)

Proiezioni

  • venerdì 7 > h23 @ campo sportivo > "niente da archiviare" (o quelchecazzovogliamo)

  • sabato 8 > h23 @ campo sportivo > compilation video ngvision.org (oquelchecazzovogliamo)

Palinsesto radio 11:00/20:00

(orari, contenuti e quant'altro da decidere;magari chi si accolla le singole fasce orarie)

11,00 presentazione giornata + primo report della giornata seguendo iniziative + forums + pareri partecipanti + voci vere.

13,30: gr

14-16: pausa ---> vorremmo inserire qui un'ora di "memoria" mandando tre blocchi per ogni giorno di un'ora ognuno (+o-) di peppino impastato e altre registrazioni di radioaut.

16-18: forums in diretta, interviste e voci varie, da intrecciare con spazio di comunicazione indipendente.

18-...: seguendo i forums o meno, vorremmo completare la giornata con un approfondimento dell tema della giornata: (I giorno=antifascismo; II giorno= ambiente e/o reddito sociale; III giorno=mafia e politica)

proposte (da incastrare)

per palinsesto

  • approfondimento dei temi della giornata (I giorno=antifascismo; II giorno= ambiente e/o reddito sociale; III giorno=mafia e politica)
  • rimandare i workshop

materiali

metti qui i materiali utilizzabili o utili, preferibilmente indicando solo descrizione ed evtl.link :)

indyatcinisi (last edited 2008-06-26 09:51:24 by anonymous)