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Alla base dell'agitazione il blocco delle trattative sul contratto, il cui mancato rinnovo risale a circa un anno fa, i tagli al settore nonchè la mancata immissione dei precari. Una protesta che al di là delle specifiche rivendicazioni si è diretta contro le linee guida della Riforma Moratti che sta già attuando la riduzione della qualità formativa, il taglio drastico delle ore di didattica e dei posti di lavoro. In oltre 5000 hanno partecipato al corteo di Milano, 3000 a Palermo, e a Firenze si è registrata un'adesione tra l' 80 e l' 85%, anche Torino, Bologna e Cagliari sono state interessate dalla protesta. Nelle manifestazioni sono risuonati con forza anche gli slogans contro la guerra gridati sopratutto dagli studenti che in moltissimi casi hanno sfilato a fianco dei docenti.
A Roma inoltre lotta per la pace e rivendicazioni si sono mescolate nella manifestazione indetta dai sindacati di base i quali hanno messo al centro dell'iniziativa anche la situazione del peronale ATA.
Alla base dell'agitazione il blocco delle trattative sul contratto, il cui mancato rinnovo risale a circa un anno fa, i tagli al settore nonchè la mancata immissione dei precari. Una protesta che al di là delle specifiche rivendicazioni si è diretta contro le linee guida della Riforma Moratti che sta già attuando la riduzione della qualità formativa, il taglio drastico delle ore di didattica e dei posti di lavoro. Oltre 5000 persone hanno partecipato al corteo di Milano, 3000 a Palermo, e a Firenze si è registrata un'adesione tra l' 80 e l' 85%, anche Torino, Bologna e Cagliari sono state interessate dalla protesta. Nelle manifestazioni sono risuonati con forza anche gli slogans contro la guerra gridati sopratutto dagli studenti che in moltissimi casi hanno sfilato a fianco dei docenti.
A Roma inoltre la lotta per la pace e le rivendicazioni si sono mescolate nella manifestazione indetta dai sindacati di base i quali hanno messo al centro dell'iniziativa anche la situazione del peronale ATA.

240303

sommario

Il pentagono fa censurare le immagini dei morti e prigionieri USA

I network americani ieri non hanno mandato le immagini dei militari angloamericani morti e dei soldati americani fatti prigionieri dagli iraqeni. Questo dopo che Donald Rumsfeld, capo del Pentagono, aveva chiesto ufficialmente di non mostrarle. Le reti Usa si sono adeguate: con l'unica eccezione della Cbs che, prima della richiesta di Rumsfeld aveva messo in onda pochi secondi dell'interrogatorio. Il portavoce del comando centrale di Doha, generale John Abizaid ha definito le immagini di Al Jazira: "Disgustose".

Fonti russe raccontano invece cosa succede ai giornalisti in Kuwait. Senza libertà di movimento, passano le giornate in attesa delle veline del comando americano. Il dipartimento della difesa ha ridotto drasticamente le "gite" al fronte, tutti gli articoli sono censurati e tutte le tramissioni in diretta proibite con un ordine speciale del comando della coalizione. Un ritardo di 4 ore sulla messa in onde delle immagini è stato imposto a tutte le emittenti.

http://www.repubblica.it

Saddam Hussein parla in tv: resistenza all'invasore angloamericano

Questa mattina il rais è apparso alla tv iraqena. Fermo e senza far trapelare particolari emozioni ha parlato al suo popolo congraturandosi per la resistenza opposta alla invasione angloamericana.

Saddam ha parlato della battaglia alle porte di Bassora e ha fornito i nomi degli ufficiali che si sono distinti nella resistenza. Passaggi del discorso dimostrano che Saddam è vivo e che segue direttamente tutte le operazioni del conflitto.

"Colpite il vostro nemico, senza paura" ha affermato, "perché siete ispirati dallo spirito della Jihad che è in voi. Colpiteli affinché capiscano che non possono perpetrare questi crimini contro l'umanità".

Successivamente la tv irachena ha riproposto le immagini di al-jazira, un anziano contandino con la barba bianca si mostra fiero col suo fucile, avrebbe lui abbattuto l'elicottero americano apache AH 46 mostrato alle sue spalle. Dei contadini iraqeni armati festeggiano intorno al mezzo e ai caschi dei due piloti di cui non si hanno notizie.

Armi chimiche e missili cruise sovietici in Iraq Gli stati uniti attaccano la Russia

Secondo quanto riferito dall'emittente americana Fox News e dal quotidiano Jerusalem Post, i soldati Usa avrebbero trovato vicino alla città di Najaf, nel sud dell'Iraq, un impianto dove sarebbero state usate armi chimiche. Gli Stati Uniti non hanno voluto confermare ufficialmente la notizia, ma hanno comunque lasciato che girasse la notizia che sarebbero in corso i controlli dei siti interessati. Nel dare la notizia, i due network hanno sottolineato quanto la scoperta "convaliderebbe automaticamente l'invasione irachena da parte delle forze alleate confermando l'esistenza di armi chimiche" nascoste da Saddam Hussein.

Guardian http://www.guardian.co.uk/international/story/0,3604,920712,00.html Independent http://news.independent.co.uk/world/middle_east/story.jsp?story=390162

Le truppe britanniche avrebbero scoperto nei pressi di Bassora una dozzina di bunker abbandonati pieni di armamenti, munizioni, mine e anche due missili Cruise di fabbricazione sovietica. La scoperta avviene proprio il giorno dopo che il ministro degli esteri russo Igor Ivanov ha accusato l'alleanza angloamericana di cercare di tagliare la Russia fuori dalla crisi irachena minacciando di portare la questione della leggittimità giuridica dell'attacco all'Iraq al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Washington attacca. Il portavoce della Casa Bianca Ari Fleischer: "Queste azioni sono sconvolgenti [...] Abbiamo chiesto al governo russo che ogni assistenza di questo genere cessi immediatamente".

Guardian http://www.guardian.co.uk/uk_news/story/0,3604,920601,00.html El Mundo http://www.elmundo.es/elmundo/2003/03/24/enespecial/1048467306.html Moscow times http://www.themoscowtimes.com/stories/2003/03/24/002.html Repubblica http://www.repubblica.it/online/esteri/iraqattaccosei/armi/armi.html

Iraq: Gli Stati Uniti hanno in mano la maggiorparte dei giacimenti petroliferi

Le forze alleate sono riuscite a prendere sotto controllo i vasti campi petroliferi dell'Iraq meridionale: giacimenti dai quali proviene circa il 60% del greggio prodotto nel Paese. L'operazione, portata a termine con successo, ha aiutato a mantenere la stabilità sul mercato petrolifero mondiale. Solo 9 pozzi sono stati incendiati dagli iracheni prima dell'arrivo degli alleati, che hanno preso sotto controllo tutte le infrastrutture petrolifere della zona, comprese raffinerie, stazioni di pompaggio e circa 600 pozzi di petrolio. L'occupazione avviene pochi giornida parte delle Unita' speciali della marina Usa di due terminali petroliferi al largo della costa dell'Iraq del Sud, la cui diffusione e' stata ritardata su richiesta del Pentagono per ragioni di sicurezza. Wall Street Journal http://online.wsj.com/article/0,,SB10484257512532000,00.html?mod=special_coverage Ansa http://wwwext.ansa.it/rubriche/mondo/2003-03-22_1840959.html

Italia e Giordania sono gli unici due paesi ad aver espulso i diplomatici iracheni http://www.iht.com/articles/90728.html

egitto: gli universitari contro la guerra

Gli universitari di Ain Shams hanno recitato una preghiera sotto la pioggia e sono sfilati in righe di 10 tenendosi per mano e sollevando di tanto in tanto al cielo il Corano . Poco prima un tentativo di uscire dal campus della facoltà di commercio erano stato respinto da un intervento della polizia. Dopo, però sono riusciti a raggiungere gli altri campus. Ad Al Azhar sono stati gridati slogan contro gli Stati Uniti, Gran Bretagna e Israele e sono state bruciate le bandiere dei tre Paesi, insieme con ritratti di Bush e Blair. Agli studenti si sono aggiunti 500 giornalisti riuniti davanti alla sede del loro sindacato: qui si sono levati insulti contro i ministri degli interni e dell'informazione, a causa di "800 arresti durante le manifestazioni dei giorni scorsi" e perché "l'informazione governativa è soltanto bugiarda".

SCIOPERO DELLA SCUOLA Oggi aule deserte e gran parte degli istituti scolastici chiusi. Alla protesta, che ha interessato oltre un milione di lavoratori, hanno aderito unitariamente tutti i sindacati. Alla base dell'agitazione il blocco delle trattative sul contratto, il cui mancato rinnovo risale a circa un anno fa, i tagli al settore nonchè la mancata immissione dei precari. Una protesta che al di là delle specifiche rivendicazioni si è diretta contro le linee guida della Riforma Moratti che sta già attuando la riduzione della qualità formativa, il taglio drastico delle ore di didattica e dei posti di lavoro. Oltre 5000 persone hanno partecipato al corteo di Milano, 3000 a Palermo, e a Firenze si è registrata un'adesione tra l' 80 e l' 85%, anche Torino, Bologna e Cagliari sono state interessate dalla protesta. Nelle manifestazioni sono risuonati con forza anche gli slogans contro la guerra gridati sopratutto dagli studenti che in moltissimi casi hanno sfilato a fianco dei docenti. A Roma inoltre la lotta per la pace e le rivendicazioni si sono mescolate nella manifestazione indetta dai sindacati di base i quali hanno messo al centro dell'iniziativa anche la situazione del peronale ATA.

fonti www.italy.indymedia.org www.rainews24.it www.cobas.it www.cgil.it www.ilnuovo.it

foto www.ilnuovo.it/nuovo/hp/0,1008,4,00.html www.cobas.it

DISSOLTA FIDUCIA NEL BLITZ, CALANO BORSE E SALE PETROLIO

I primi caduti e soprattutto le immagini dei primi prigionieri anglo-americani in Iraq capovolgono lo scenario di guerra. La fiducia in un blitz e' svanita, con un impatto immediato sui mercati di tutti il mondo.

Le piazze finanziarie, euforiche al momento dello scoppio della guerra, sono oggi tutte pesantemente negative. Invertono la rotta anche i prezzi del petrolio che tornano a salire. Perde quota il dollaro contro le principali valute e schizzano le quotazioni dell'oro, tradizionale bene di rifugio nei momenti di crisi.

Francoforte perde il 3,83%, Londra cede il 2,57%. A Piazza Affari il Mibtel arretra dell'1,77% mentre a Parigi, l'indice lascia sul terreno il 3,16%. Apertura in negativo a Wall Street dove il NYSE ha aperto al meno 2,53%.

Sale il petrolio a sopra i 27 dollari a barile dopo aver perso il 30% la scorsa settimana.

Archivio registrazioni Video

ArchivioRegistrazioni

U.S.A.

governo americano

presidente GeorgewBush

the Cabinet uyybzcfzesxbole Secretary of Agriculture Ann Veneman

Secretary of Commerce Don Evans

Secretary of Defense DonaldRumsfeld

Secretary of Education Rod Paige

Secretary of Energy Spencer Abraham

Secretary of Health & Human Services Tommy Thompson

Secretary of Homeland Security TomRidge

Secretary of State ColinPowell

Secretary of Transportation Norman Mineta

Secretary of Treasury John Snow

Secretary of Veterans Affairs Anthony Principi

Secretary of Housing & Urban Development Mel Martinez

Secretary of Interior GaleNorton

Attorney General John Ashcroft

Secretary of Labor Elaine Chao

consiglieri del presidente

Consigliere Di Sicurezza Nazionale CondoleezzaRice

ISRAELE

governo israeliano

(inoltre tiene le comunicazioni, l'alloggiamento e la costruzione, gli affari labor e sociali e le cartelle religiose di affari)

  • YosefLapid - Ministro della Giustizia, and Deputy Prime Minister

    EhudOlmert - Ministro dell'industria e del commercio, and Deputy Prime Minister

    SilvanShalom -Ministro degli affari esteri, and Deputy Prime Minister

    BenyaminElon - Ministro del turismo

    TzachiHanegbi - Ministro della pubblica sicurezza

    YisraelKatz - Ministro dell'agricoltura e dello sviluppo rurale

    AvigdorLieberman - Ministro dei trasporti

    LimorLivnat - Ministro della educazione, cultura e sport

    TzipiLivni - Ministero per l'assorbimento degli immigrati

    ShaulMofaz - Ministro delle difesa

    YehuditNaot - Ministro dell'ambiente

    DanNaveh - Ministro della salute

    BenjaminNetanyahu - Ministro della finanza

    JosephParitzky - Ministro delle infrastrutture nazionali Avraham Poraz - Ministro dell'interno Eliezer Sandberg - Ministero delle scienze e tecconologie Gideon Ezra - Minister without Portfolio Uzi Landau - Minister without Portfolio Natan Sharansky - Minister without Portfolio Meir Sheetrit - Minister without Portfolio

mace (last edited 2008-06-26 09:53:48 by anonymous)