PRIMA EDIZIONE

MANIFESTAZIONI

12.000 studenti hanno sfilato per il centro di Sydney, in Australia, questa mattina per dire no alla guerra in Iraq. Dopo un avvio pacifico della manifestazione, connotata dallo slogan Libri, non bombe, la situazione è degenerata e al termine delle proteste 14 persone sono state arrestate. A Buenos Aire, invece, si è tenuto un "escrache" contro il governo Duhalde e contro la guerra in Iraq.

Manifestazioni anche a Teheran ed in Spagna dove decine di migliaia di studenti hanno protestato contro l'appoggio del PP di Aznar alla guerra in Iraq. Contro la guerra si sono tenute manifestazioni anche in Senegal, Mauritania, Sudan. Contrati alla guerra in Africa anche Djibuti, Kenya, Sud Africa e Madagascar.

Questo pomeriggio si è tenuto un corteo contro la guerra, nel quartiere di San Lorenzo a Roma. Il corteo, organizzato dal Comitato Promotori azioni di Pace- Terzo Municipio, si è concluso al Parco dei caduti sempre nel quartiere di San Lorenzo.

Sempre in Italia questa mattina ha avuto luogo una mobilitazione dei pacifisti torinesi contro la guerra in Iraq. Si è trattato di un presidio al deposito della Esso di Chivasso, dove un centinaio di persone, Disobbedienti, i Giovani Comunisti, il Torino Social Forum ed il Centro Sociale Gabrio, hanno manifestato con striscioni con su scritto 'No blood for oil' e 'Disobbedire, sabotare, sovvertire, diritti contro la guerra'.

www.ondarosa.info www.italy.indymedia.org

RUSSIA RINVIA RATIFICA TRATTATO DISARMO NUCLEARE

Il ministro degli Esteri Russo Igor Ivanov, parlando di fronte al parlamento, ha messo alla berlina le pretese americane di presentare la guerra in Iraq come una mera liberazione della popolazione da Saddam Hussein.

Inoltre, dopo aver ammonito gli alleati a non rivendicare eventuali ritrovamenti di armi di distruzione di massa in assenza di esperti internazionali, Ivanov ha prospettato un rinvio della ratifica del cosiddetto Trattato di Mosca sul disarmo nucleare, sottoscritto nel maggio 2002 da Vladimir Putin e George W. Bush.

Il ministro ha manifestato ai parlamentari la propria preoccupazione per un supposto "tentativo" degli Stati Uniti di "trascinare la Russia in una guerra d'informazione" sull'Iraq.

Sul fronte ONU, il Consiglio di sicurezza si e' diviso sull'opportunita' di far ripartire il programma umanitario "Cibo per petrolio" sospeso con l'attacco angloamericano, perche' darebbe legittimita' all'offensiva.

Kofi Annan ha proposto che l'Onu subentri nei contratti iracheni e li adatti all'attuale situzione umanitaria non appena sara' possibile riprendere l'invio degli aiuti. "

BOMBE INTELLIGENTI COLPISCONO MERCATO: PRIMA DI ANDARE A LAVORO PASSANO A FARE LA SPESA

Dall'Iraq arrivano le voci del nunzio apostolico. Secondo le stime di monsignor Jean Benjamin Sleimanm, citato dalla Misna, arcivescovo dei Latini a Baghdad, su 6 milioni di abitanti oltre 1 milione avrebbe già abbandonato la citta'.

La televisione irachena, colpita ieri sera forse dalle famigerate bombe elettroniche, e costretta ad interrompere le proprie trasmissioni per alcune ore questa mattina è tornata in onda. Il bombardamento potrebbe essere la risposta di Washington alle drammatiche immagini, ritrasmesse in tutto il mondo, dei soldati americani fatti prigionieri e umiliati davanti alle telecamere.

La Federazione Internazionale dei Giornalisti (Ifj) ha condannato il bombardamento della televisione di stato irachena parte di una guerra psicologica di cui i giornalisti e il personale dei mass media sono le vittime. Per il segretario della Ifj Aidan White il bombardamento sarebbe dovuto alla collera e alla frustrazione dei dirigenti politici americani dopo la diffusione di queste immagini.

mercato http://news.bbc.co.uk/2/hi/in_depth/photo_gallery/2888307.stm

Nessuna rivolta a Bassora

Ancora controversa la situazione a Bassora dopo che ieri fonti della coalizione avevano annunciato la rivolta delle popolazioni contro le milizie fedeli a Saddam Hussein. Notizie smentite nelle corrispondenze dei giornalisti di al Jazeera.

Ora però è l'opposizione sciita irachena, fonte al riparo da sospetti di simpatie per il regime, a dire che nella città irachena non è in corso nessuna rivolta ma solo una protesta per la mancanza di acqua e elettricità.

http://www.rainews24.it http://www.elpais.es http://www.italy.indymedia.org http://www.agenziaitalia.it

Oggi a Roma

Questo pomeriggio presso feltrinelli di roma, s'è svolta la presentazione di un libro importante per comprendere la guerra contro l'iraq: " Le guerre dei Bush, i segerti in confessabilo di un conflitto " di Eric Laurent, noto ghiornalistà del moderato "Le Figaro" e attento studioso, della famiglia Bush e dei suoi inquietanti interessi economici. vediamo una pillola di un'approfondita intervista ke invieremo domani.

SECONDA EDIZIONE

Convocatoria contro la guerra para los dias 26 y 27 aen Madrid http://acp.sindominio.net/article.pl?sid=03/03/26/0058213&mode=thread

Manifestazioni anti usa a Teheran http://www.lemonde.fr/article/0,5987,3462--314339-,00.html

INDIA/PAKISTAN: ISLAMABAD E NUOVA DELHI LANCIANO TEST MISSILI

Nuova Delhi ha sperimentato un missile balistico, il Prithvi che puo' essere armato con una testata nucleare e raggiungere la meta' del territorio pachistano. E Islamabad ha fatto lo stesso, secondo quanto ha reso noto il ministero degli Esteri pachistano, precisando che il missile lanciato con successo e' un Abdali.

SCIITI E BASSORA

Il sito israeliano www.debka.com da una versione diversa delle presunte sommosse a Bassora riportate dai media della coalizione, ma smentite dai network arabi.

Secondo il sito, sarebbe in atto uno scontro tra gli uomini del figlio di Saddam Hussen, Uday, inviato dal padre con dei soldi per convincere la popolazione a solleversi contro gli americani con un'intifada e i 3,000 sciiti inviati dal comando americano guidati da Majiid al Khoei, figlio dell'ayatollah Khoei, storica guida spirituale degli sciiti irachieni ed oppositore di Saddam.

La posto in gioco è il controllo dei 12 milioni di sciiti presenti in iraq in un'area cruciale per gli approvvigionamenti delle truppe angloamericane che si muovono verso Bagdad.

Sempre il sito israeliano rivela che la data inizialmente prevista per l'attacco alla capitale è sabato prossimo.

PALESTINA

C'è anche Christine Saade, una bambina di 10 anni, tra le quattro persone uccise da unità speciali dell'esercito israeliano a Betlemme, a poca distanza dalla Basilica della Natività. Fonti giornalistiche locali riferiscono che soldati di Tel Aviv hanno aperto il fuoco contro un'auto. Sono stati uccisi i due occupanti, che gli israeliani ritenevano a quanto pare possibili attivisti di Hamas. Nella sparatoria è stato ucciso anche un passante. La piccola Christine e i suoi genitori, che hanno riportato ferite non gravi, si trovavano per caso a passare in quel momento. Non è ancora chiaro se l'azione dei militari israeliani sia stata un tentativo di cattura oppure una delle esecuzioni mirate con cui le forze di sicurezza dello Stato ebraico combattono i gruppi radicali.

www.argentina.indymedia.org

paesi baschi

Le più alte istanze internazionali e organizzazioni umanitarie continuano a segnalare lo Stato spagnolo come uno dei luoghi nei quali si torturano gli arrestati. L’ultimo ammonimento proviene dall’ONU. che ha pubblicato lo scorso 27 febbriao, il suo ultimo rapporto mondiale. Van Boven considera attendibili solo quelle denunce verificate in modo esaustivo. Raccoglie 47 casi di cittadini e cittadine baschi che durante il 2001 hanno dichiarato di aver subito torture durante la loro permanenza in mano della polizia; 39 di questi casi riguardano la Guardia Civil, mentre gli otto rimanenti sono equamente suddivisi fra Ertzaintza, la polizia autonoma basca, e Polizia spagnola. Chiede, inoltre, che siano tenuti archivi minuziosi rispetto ai dati dell’arresto e dell’ingresso in prigione (luogo, data, ora, identità dei funzionari, stato di salute dell’arrestato, momento nel quale ha potuto comunicare con famigliari ed avvocati). Fra gli altri aspetti, evidenzia che «tutti gli interrogatori dovrebbero iniziare con l’identificazione dei presenti e dovrebbero essere registrati, preferibilmente in video. Non dovrebbero essere ammesse in un procedimento giudiziario prove ottenute in interrogatori che non siano stati registrati». Considera che «dovrebbe essere proibita la pratica di bendare gli occhi e mettere cappucci», che fa sì che sia «praticamente impossibile l’istruzione di un processo per torture». Allo stesso tempo, sottolinea che «le persone legalmente arrestate non dovrebbero permanere in centri sotto la vigilanza degli interroganti o investigatori per un tempo superiore a quello richiesto dalla legge per ottenere un ordine giudiziario di carcerazione preventiva, tempo che, in ogni caso, non sarà superiore alle 48 ore».

U.S.A.

governo americano

presidente GeorgewBush

the Cabinet uyybzcfzesxbole Secretary of Agriculture Ann Veneman

Secretary of Commerce Don Evans

Secretary of Defense DonaldRumsfeld

Secretary of Education Rod Paige

Secretary of Energy Spencer Abraham

Secretary of Health & Human Services Tommy Thompson

Secretary of Homeland Security TomRidge

Secretary of State ColinPowell

Secretary of Transportation Norman Mineta

Secretary of Treasury John Snow

Secretary of Veterans Affairs Anthony Principi

Secretary of Housing & Urban Development Mel Martinez

Secretary of Interior GaleNorton

Attorney General John Ashcroft

Secretary of Labor Elaine Chao

consiglieri del presidente

Consigliere Di Sicurezza Nazionale CondoleezzaRice

ISRAELE

governo israeliano

ArielSharon - Prime Minister

(inoltre tiene le comunicazioni, l'alloggiamento e la costruzione, gli affari labor e sociali e le cartelle religiose di affari)

Meir Sheetrit - Minister without Portfolio