230303

sommario

iraq: gli angloamericani attaccono Nasirya, scontri tra i kurdi del PDK e soldati irakeni, mostrati in una tv iraqena i marins catturati, un medioattivista di indymedia racconta Bagdad

italia: il governo italiano espelle i diplomatici iraqeni

italia: manifestazini a ridosso delle basi americani, a roma, quest'anno, nella consueta maratona primaverile, corrono per la pace

manifestazioni in tutto il mondo, la polizia carica a Madrid

spagna: il PP perde un ex ministro a causa della linea guerrafondaia

netstrike: collettivi della rete occupano il sito della casabianca

iraq

BATTAGLIA PER NASIRYA

Alle porte di Nasiriyah, al sud'est dell'Iraq, si registrano combattimenti e secondo fonti statunitensi un mezzo anfibio dei Marine americani è stato colpito da un razzo mentre entrava in città nei pressi del fiume Eufrate, 10 sarebbero i morti lasciati sul terreno dagli americani, il mezzo anfibio colpito può trasportare 24 soldati, inoltre undici marines sarebbero stati catturati dalle truppe irachene. Secondo l'emittente televisiva statunitense Abc almeno altri cinquanta marines sono rimasti feriti nelle sparatorie in corso ed è stato chiesto il supporto degli elicotteri per assistere i numerosi soldati colpiti. Sempre secondo altre fonti come la Bbc inglese si parla già di una cinquantina di morti. Nessuna conferma ufficiale invece della cattura di due piloti americani sulle rive del Tigri a Bagdad anche se la televisione AL JAZEERA ha mostrato un video dove si vedono chiaramente i prigionieri statunitensi. LINK: www.rainews24.it www.italy.indymedia.org

SCONTRI PDK E SOLDATI IRACHENI Secondo la tv del Kurdistan, ripresa dall'agenzia iraniana Ina, i miliziani del Partito democratico del Kurdistan (Pdk) hanno fermato un'offensiva di soldati iracheni nel nord del Paese uccidendone tre. I combattimenti più intensi sono avvenuti nell'area di Tepe Garus, a 15 chilometri dalla citta' di Arbil, controllata dal Pdk. Altri scontri sporadici sono segnalati nei pressi dei villaggi di Shirabad e Dolehbakr, sempre vicino ad Arbil. Se confermati, questi sarebbero i primi combattimenti tra le milizie curde che controllano il nord dell'Iraq e le truppe di Saddam Hussein. Secondo l'emittente, queste ultime hanno minato tutte le strade che portano verso le aree del Kurdistan autonome di fatto, per impedire ai civili di fuggire dal territorio sotto controllo di Baghdad. LINK: www.rainews24.it

la tv iraqena fa vedere i marins catturati, per la Itv un loro inviato è morto

Ferito, esausto, con la maglieta militare sporca di terra e sangue, sdraiato su di un lettino: cosi è apparso un marins americano sugli schermi di una tv iraquena satellitare. La sequenza è stata mandata in onda dopo che Al-Jazira ha trasmesso per lungo tempo le immagini dei cittadini di Bagdad che cercavano soldati angloamericani sulle rive del Tigri. Il segretario alla difesa Donald Rumsfeld nervoso dichiara alla stampa americana: "E' solo propaganda irachena," aggiunge poi "mostrare in televisione i pigionieri è una violazione della convenzione di Ginevra." Per Rumsfeld le immaggini diffuse da Al-Jazira è solo propaganda iraqena. Su ogni aereo o elicottero non ritornato alle basi gestite da angloamericani si scatena la guerra dei media: per la bbc e cnn sono incidenti per avaria, per i media iraqueni sono veivoli abbattuti dalla controarea.

televisione britannica Itv ritiene che Terry Lloyd, l'inviato in iraq di cui da ieri non si hanno piu' notizie, sia stato ucciso dal fuoco dell'esercito britannico nei pressi di Bassora. Sempre secondo l'Itv il cadavere di Lloyd è nel nosocomio di Bassora. Non si conosce ancora la sorte degli altri giornalisti. Sembrerebbe diversa la sorte del francese Daniel Demoustier, che viaggiava su un'auto diversa, ferito è riuscito comunque a rientrare in Kuwait e da li' ha dato l'allarme. A differenza della maggior parte dei giornalisti occidentali, che viaggiano in colonne insieme con unita' statunitensi o britanniche, gli inviati della Itv stavano cercando di raggiungere Bassora dal Kuwait da soli, a bordo di due auto.

diario di un medioattivista

La città è completamente piena di gente, scesa in strada dopo il tam-tam dei piloti paracadutati nel centro. I piloti sono 2, visti nitidamente da centinia di testimoni oculari. Per meglio dire, tutti hanno visto 2 paracadute scendere rpidamente verso le rive dell'Eufrate. Nessuno ha visto l'aereo (o gli aerei) abbattuti. Il cielo continua ad essere coperto da una cortina grigia di fumo denso e fortemente odoroso di petrolio. Confermato dalle autorità irachene il numero delle vittime che mi hanno riferito da ieri: 10. Ma a questo punto, mi riferiscono sempre i miei contatti, il numero reale è molto più alto. Ci vorrà tempo, ma il numero vero lo rendenremo pubblico. Sempre che non aumenti con l'aumentare dei bombardamenti. La polizia e l'esercito setacciano le rive dell'Eufrate e del Tigri alla caccia dei due piloti anglo-americani. Ora l'esercito iraqeno dimostra ina improvvisa tolleranza per il lavoro dei giornalisti indipendenti che non vengono più "tallonati" dalla polizia. Continua ad essere gravissima la situazione negli ospedali tanto per il numero dei feriti gravi quanto per la mancanza di ogni cosa per le terapie. Ancora non è stata ripristinata l'erogazione dell'acqua, nella notte tutta la città per la prima volta dall'inizio dei bombardamenti è rimasta completamente al buio. Dieci le palazzine civili colpite nel cuore di Baghdad e nella periferia. Tra poco le autorità dovrebbero organizzare un corteo di mezzi per accompagnare i giornalisti sui luoghi civili bombardati. Sarà anche più chiaro capire il numero delle vittime. Gli operatori indipendenti dell'informazione sono tornati all'"Andalus hotel", il clima in città è vagamente "più disteso" nonostante lo stillicidio di bombe che si abbattono ad orari irregolari sulla periferia della città. Anche il centro è stato nuovamente colpito intorno alle 11.00 italiane di stamane, centrando una caserma dello stato maggiore dell'esercito e facendo esplodere un distributore di benzina nei pressi. Circa 50 i feriti che sotto gli occhi di tutti sono stati poi soccorsi da altri cittadini e dalle (poche) ambulanze arrivate sul posto. Si ignora se all'interno del palazzo dell'esercito ci fosse stato qualcuno. Tutti i giornalisti, quelli "ufficiali" ed i colleghi free-lance sono nelle strade per seguire le operazioni di recupero dei piloti paracadutatisi sulla città. 2 bandiere della pace sono state viste sventolare da due palazzi residenziali, una bandiera aveva la parola "Pace" in lungua italiana. Episodi di grande solidarietà (reciproca) tra molti cittadini iracheni e gli operatori dell'informazione indipendenti con offerta di ospitalità e di guide per far vedere loro gli effetti reali dei bombardamenti. La moglie di un intrerprete di una gionalista russa dell'Interfax ha avuto questa notte una bambina. In casa e con l'aiuto della stessa giornalista. Emozione e gioia: la piccola si chiama Alexandra, come la collega moscovita.

DIPLOMATICI IRACHENI ESPULSI DALL'ITALIA

Quattro funzionari della rappresentanza diplomatica irachena in Italia sono stati espulsi oggi: lo confermano fonti della Farnesina, il fatto arriva tre giorni dopo il -suggerimento- rivolto dagli Stati Uniti all'Italia e a tutti gli altri paesi del mondo, un invito che Francia, Germania, Svezia, Svizzera e Olanda hanno decisamente respinto. I quattro dirigenti sono già partiti da Roma. Tra di loro non c'è peraltro l'incaricato d'affari iracheno, che rimane al suo posto. Immediate le reazioni dell'opposizione nel suo complesso. Numerose dichiarazioni hanno messo in evidenza come l'espulsione da parte del governo italiano dei diplomatici iracheni dimostra chiaramente che l'Italia è in guerra contro l'Iraq a differenza di tutte le dichiarazioni sinora rese dal ministro degli Esteri, e dal governo italiano nel suo complesso". Da qui la sua richiesta al governo, di riferire sulla vicenda in Parlamento. Gli USA invece hanno chiuso l'ambasciata in Arabia Saudita e gli uffici consolari di Gedda, Darhan e Bahrain in seguito alle fortissime proteste e agli scontri registratosi nei giorni scorsi. LINK: www.italy.indymedia.org

Giornata di mobilitazioni in Italia

Questa mattina la maratona di Roma, che ha radunato oltre 50000 partecipanti, è stata aperta da uno striscione "No alla guerra, Roma per la pace". Sempre durante la manifestazione sportiva, il Colosseo è stato listato a lutto con due drappi neri da alcuni attivisti della rete Lilliput e di Greenpeace.

Manifestazioni nel pomeriggio davanti alle basi NATO di Sigonella e Aviano.

In Sicilia circa 20,000 persone si sono radunate fuori dalla base. Il corteo è stato bloccato dalle forze dell'ordine a qualche centinaio di metri dall'ingresso della base nella quale hanno avuto accesso soltanto alcuni parlamentari.

Analoga iniziativa vicino a Vicenza davanti alla principale base militare americana. Il corteo e' stato vivace e partecipato e non si è lasciato intimorire dalle numerose forze dell'ordine presenti e dal costante sottofondo di elicotteri. Il perimentro della base e' stato presidiato da gruppetti di carabinieri disposti a qualche decina di metri fra di loro: ciononostante sono stati attaccati moltissimi bigliettini e cartelloni sulla rete di recinzione, soprattutto sulla zona vicina all'ingresso, con scritte contro la guerra e contro la politica degli stati uniti.

Questa è l'ennesima dimostrazione della volonta' di far sentire quanto piu' possibile la propria voce contro questa e tutte le guerre.

http://italy.indymedia.org/news/2003/03/222551.php

spagna: il PP perde pezzi a causa della linea guerrafondaia

l'ex ministro del lavoro del primo governo Aznar ed ex segretario del Partido Popular dell'andalucia Manuel Pimentel ha annunciato la sua uscita dal partito di Aznar perchè in disaccordo con la linea guerrafondaia. Pimentel, in una lettera pubblicata oggi da alcuni quotidiani andalusi, definisce l'appoggio spagnolo alla guerra angloamericana -illecita- e - un errore storico-.

è in corso una azione di disturbo elettronico ai danni del sito della cabianca

per fermare la guerra c'è chi protesta nelle strade delle città e chi protesta nelle strade digitali. E' in corso un netstrike che ha per obbiettivo il sito della casabianca. Il netstrike consiste nel disturbare il servizio fornito dall'obbiettivo ricaricando continuamente la pagina web. i nettattivista si danno un appuntamento, ed ecco che connettendosi tutti nello stesso momento sullo stesso sito lo rendono inacessibile. Ad indire questo net strike è un collettivo inglese chiamato electro-ip, ha aderito anche il collettivo americano: teatro del disturbo elettronico.

Robert Fisk

Questa è la realtà della guerra. Noi Bombardiamo. Loro Soffrono.

Titola così il veterano dei corrispondenti inglesi Robert Fisk nel suo resoconto della notte che ormai potremmo chiamare delle mille bombe.

Parla della sua visita all'ospedale Al-Mustansaniya di Bagdad tra civili feriti, donne e bambini inclusi, vittime dei bombardamenti "chirurgici" dell'aviazione anglo-americana. E in tutto questo si chiede se tutto questo è lecita conseguenza dell'11 settembre, ma soprattutto del ruolo dei corrispondenti di guerra.

Le guerre si ripetono, dice Fisk, e con loro la rituale domanda ai feriti vittime dei bombardamenti, ripetuta anche ieri da un reporter della radio inglese "Pensa dottore che alcune di queste persone possano essere state colpite dalla contrarea irachena?"

http://www.iraqjournal.org/photo/index.html

Archivio registrazioni Video

ArchivioRegistrazioni

U.S.A.

governo americano

presidente GeorgewBush

the Cabinet uyybzcfzesxbole Secretary of Agriculture Ann Veneman

Secretary of Commerce Don Evans

Secretary of Defense DonaldRumsfeld

Secretary of Education Rod Paige

Secretary of Energy Spencer Abraham

Secretary of Health & Human Services Tommy Thompson

Secretary of Homeland Security TomRidge

Secretary of State ColinPowell

Secretary of Transportation Norman Mineta

Secretary of Treasury John Snow

Secretary of Veterans Affairs Anthony Principi

Secretary of Housing & Urban Development Mel Martinez

Secretary of Interior GaleNorton

Attorney General John Ashcroft

Secretary of Labor Elaine Chao

consiglieri del presidente

Consigliere Di Sicurezza Nazionale CondoleezzaRice

ISRAELE

governo israeliano

(inoltre tiene le comunicazioni, l'alloggiamento e la costruzione, gli affari labor e sociali e le cartelle religiose di affari)

robert fisk http://argument.independent.co.uk/leading_articles/story.jsp?story=389918