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Vigili del fuoco | |
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VIGILI del Fuoco Corteo molto partecipato stamane a Bologna. Il concentramento alle 9,30 in piazza XX settembre. Il corteo si è concluso davanti alla prefettura, dove alcuni rappresentanti dei Vigili del Fuoco sono stati ricevuti dal prefetto che ha preso atto delle richieste dei vigili e ha detto che le comunicherà al Ministro degli Interni. Per il 30 gennaio è prevista una manifestazione nazionale. Questi i temi caldi della manifestazione dei vigili del fuoco dellEmilia Romagna in programma questa mattina a Bologna.Al corteo di protesta, organizzato dai sindacati Cgil e Uil e dalle Rappresentanze di base dei vigili del fuoco, parteciperà anche una delegazione della caserma dei pompieri di Imola, decisi a scendere in piazza per ottenere il tanto sospirato rinnovo del contratto, atteso da 2 anni.Laumento di 106 euro promesso dal Governo non è sufficiente, fanno sapere alla Cgil. E i conti sono presto fatti: stando ai dati raccolti a livello regionale, dopo 10 anni di servizio un vigile del fuoco guadagna 1.140 euro al mese, che diventano solo 1.340 dopo 26 anni di attività.Come se non bastasse, a far saltare i nervi ai sindacati dei vigili del fuoco cè anche il problema della carenza dorganico. Un problema diffuso a livello nazionale - spiega il responsabile regionale dei vigili del fuoco, Francesco Maccio -. Mancano 15mila unità quando la Finanziaria prevede lassunzione di 500 persone appena. Senza contare che si continuano ad aprire distaccamenti nuovi senza personale a disposizione.E a Imola che aria tira? Imola rappresenta un po unisola felice da questo punto di vista - continua Maccio -. Incide molto il pendolarismo, meno frequente qui rispetto ad altre realtà. Ma in generale è frutto di una scelta di organizzazione interna e non certo della lungimiranza del Governo.I numeri, in effetti, confermano un quadro a tinte meno fosche rispetto alla situazione regionale. Alla caserma di via Manfredi lorganico conta 53 unità, tre in meno rispetto a quanto previsto dalla tabella di marcia (14 unità per ciascuno dei 4 turni di lavoro previsti).Resta da sciogliere il nodo del tipo di contratto previsto dal disegno di legge Pisanu - sottolineano sia alla Cgil che alla Uil -. Si passerebbe dal contratto attuale, di tipo privatistico, a un contratto di tipo pubblicistico, con il rischio di snaturare il ruolo dei vigili del fuoco, militarizzandolo. Ne abbiamo visto un esempio durante il G8 a Genova, quando anche i pompieri sono stati chiamati a reprimere i focolai di violenza. Occorre definire in maniera più chiara lambito di azione dei vigili del fuoco e il significato di difesa civile. |
Si è svolta stamane a Bologna l'annunciata manifestazione regionale dei vigili del fuoco che chiedono il rinnovo del contratto di lavoro e nuovi incentivi per il loro lavoro. La manifestazione regionale precede quella nazionale fissata per il 30 gennaio a Roma. Un nutrito schieramento di manifestanti e' partito intorno alle 10 da Piazza xx Settembre e si e' diretto lungo via Indipendenza verso piazza Roosvelt, dove e' iniziato un sit-in in attesa che una delegazione venisse ricevuta dal Prefetto. I manifestanti, durante il percorso, hanno distribuito volantini con le ragioni della loro protesta ed hanno scandito slogan contro i piani di riforma del Corpo e a sostegno delle loro rivendicazioni, normative ed economiche. Tra queste, lo ricordiamo, c'è la protesta per il passaggio dal contratto attuale, di tipo privatistico, a un contratto di tipo pubblicistico, che snaturerebbe il ruolo dei vigili del fuoco, militarizzandolo. Ne abbiamo visto un esempio durante il G8 a Genova, quando anche i pompieri sono stati chiamati a reprimere i focolai di violenza, trascendendo quindi l'ambito della difesa civile, proprio dell'azione dei vigili del fuoco. |
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CAGLIARI E' cominciato davanti al giudice monocratico del tribunale di Cagliari il processo contro due compagni e una compagna accusati di resistenza, lesioni e danneggiamento. Le accuse si riferiscono ai fatti del 22 ottobre scorso quando una manifestazione di solidarietà per Massimo (il compagno arrestato pochi giorni prima a Roma per aver allontanato un carabienere infiltrato al corteo del 4 ottobre) finì con cariche della polizia e 12 giovani in manette. Sfrondato il gruppo in base ai risultati di indagini e interrogatori, la procura decise di mandare a giudizio direttissimo tre di loro, che si sono ritrovati in aula questa mattina per difendersi dalle accuse. Nell'udienza odierna, sono state ascoltate le testimonianze dell'accusa, tra cui il vicequestore di Cagliari, Arangino. Arangino e l'avvocato di parte civile, difensore della polizia, hanno ribadito la tesi ufficiale della polizia. Gli avvocati della difesa hanno invece fatto entrare più volte in contraddizione queste stesse tesi: Arangino è stato costretto ad ammettere di esere intervenuto "in borghese" e senza identificarsi nel momento del fermo di Fabrizio e sono emersi diversi punti poco chiari nelle sue dichiarazioni, a cominciare dall'evidente tentativo di ingigantire la vicenda in maniera imbarazzante. In contemporanea, sotto il tribunale, si è svolto un sit-in di protesta in solidarietà con gli accusati. |
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CAGLIARI - aggiornamento primo aggiornamento del processo a carico di massimo, luisa e matteo. i prossimi aggiornamenti nei commenti |
Ascoltiamo la corrispondenza di una rappresentante di Amanca Rros Indipendencia |
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... stamattina è in corso al tribunale di cagliari il processo contro massimo, luisa e matteo, i tre arrestati in occasione della manifestazione del 22 in solidarietà per massimo leonardi. il processo è iniziato con l'esame del primo teste: il capo della squadra mobile di cagliari, vicequestore Arangino; da parte prima del pubblico ministero, poi dagli avvocati difensori. | |
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Arangino e l'avvocato di parte civile, difensore della polizia, hanno ribadito la tesi ufficiale della polizia. gli avvoca della difesa hanno invece fatto entrare più volte in contraddizione Arangino, che è stato costretto ad ammettere di esere intervenuto "in borghese" e senza identificarsi nel momento del fermo di Fabrizio (recentemente la sua posizione è stata stralciata). I punti poco chiari delle dichiarazioni di Arangino, in evidente difficoltà, sono stati l'impossibilità di ricostruire un quadro della vicenda coerente, a partire dall'enumerazione dei manifestanti, alla dinamica della aggressione a suo carico. Arangino ha ingigantito in maniera imbarazzante gli episodi di imbrattamento, e addirittura di presunti danneggiamenti nei confronti di un bus del ctm e di una macchina della polizia municipale, episodi abbondantemente ridimensionati dallo stesso Arangino nelle risposte alle successive domande degl/i avvocati. |
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Vigili del fuoco
Si è svolta stamane a Bologna l'annunciata manifestazione regionale dei vigili del fuoco che chiedono il rinnovo del contratto di lavoro e nuovi incentivi per il loro lavoro. La manifestazione regionale precede quella nazionale fissata per il 30 gennaio a Roma. Un nutrito schieramento di manifestanti e' partito intorno alle 10 da Piazza xx Settembre e si e' diretto lungo via Indipendenza verso piazza Roosvelt, dove e' iniziato un sit-in in attesa che una delegazione venisse ricevuta dal Prefetto. I manifestanti, durante il percorso, hanno distribuito volantini con le ragioni della loro protesta ed hanno scandito slogan contro i piani di riforma del Corpo e a sostegno delle loro rivendicazioni, normative ed economiche. Tra queste, lo ricordiamo, c'è la protesta per il passaggio dal contratto attuale, di tipo privatistico, a un contratto di tipo pubblicistico, che snaturerebbe il ruolo dei vigili del fuoco, militarizzandolo. Ne abbiamo visto un esempio durante il G8 a Genova, quando anche i pompieri sono stati chiamati a reprimere i focolai di violenza, trascendendo quindi l'ambito della difesa civile, proprio dell'azione dei vigili del fuoco.
CAGLIARI E' cominciato davanti al giudice monocratico del tribunale di Cagliari il processo contro due compagni e una compagna accusati di resistenza, lesioni e danneggiamento. Le accuse si riferiscono ai fatti del 22 ottobre scorso quando una manifestazione di solidarietà per Massimo (il compagno arrestato pochi giorni prima a Roma per aver allontanato un carabienere infiltrato al corteo del 4 ottobre) finì con cariche della polizia e 12 giovani in manette. Sfrondato il gruppo in base ai risultati di indagini e interrogatori, la procura decise di mandare a giudizio direttissimo tre di loro, che si sono ritrovati in aula questa mattina per difendersi dalle accuse. Nell'udienza odierna, sono state ascoltate le testimonianze dell'accusa, tra cui il vicequestore di Cagliari, Arangino. Arangino e l'avvocato di parte civile, difensore della polizia, hanno ribadito la tesi ufficiale della polizia. Gli avvocati della difesa hanno invece fatto entrare più volte in contraddizione queste stesse tesi: Arangino è stato costretto ad ammettere di esere intervenuto "in borghese" e senza identificarsi nel momento del fermo di Fabrizio e sono emersi diversi punti poco chiari nelle sue dichiarazioni, a cominciare dall'evidente tentativo di ingigantire la vicenda in maniera imbarazzante. In contemporanea, sotto il tribunale, si è svolto un sit-in di protesta in solidarietà con gli accusati.
Ascoltiamo la corrispondenza di una rappresentante di Amanca Rros Indipendencia