Lummad 19.10.05 via Bologna

Sono a Napoli da 15 anni, sono arrivato nel 1990. Siamo stati conosciuti dalla città durante i mondiali del 2002; i cortei improvvisati per strada ci hanno fatto conoscere in quanto senegalesi ai napoletani. Da quei giorni di festa qualcosa nella comunicazione con i napoletani è continuato, qualcosa si è fermato.

Il 99% dei senegalesi raggiunge l'Italia in aereo. Una persona che decide di venire in Italia lo fa per il lavoro. Delle difficoltà che si riscontrano in Italia una avolta arrivati qualcosa si riesce ad immaggiare in Senegal. QUando sei su una terra che non è la tua ci sono sempre delle difficoltà

Quando ho deciso di andarmene via dal Senegal sapevo che sarei venuto a Napoli in quanto qui già c'era mio cugino. Prima, negli anni' 80 capitava che un nuovo arrivato doveva recarsi in una pensione perchè non c'era una possibilità di ospitalita tra amici o parenti. Adesso è ben diverso, chi viene ha amici e va ospite a casa loro. Chi viene trova casa da amici, mangia, dorme e ci aiutiamo fra di noi. Negli anni '90 era difficile.

Quando sono arrivato a Napoli nel 1990 sono rimasto qui tre giorni, poi ho finito i soldi che avevo portato con me. Sono andato a Foggia a raccogliere pomodori, è stato il primo lavoro che ho trovato, un lavoro molto pesante e malpagato e sofferente. Dovevo farlom per forza in quanto non avevo altre possibilità. Ero privo di documenti e non riuscivo a parlare ancora la limgua italiana. Dopo Foggia sono tornato a Napoli e mo messo su una bancarella da ambulante.

Con le leggi degli anni '90 era più facile raggiungere l'Italia. Adesso in Italia è come se una legge sulla migrazione non esistesse in quanto non ha nessun rispetto dei diritti umani.

Quando ero in Senegal pensavo <<l'Italia deve essere un'altra cosa>>, appena sono arrivato qua ho visto mendicanti e amici senegalesi che dovevano fare bancarell a terra, e lì già ho cominciato a rimanerci male. In Senegal facevo il commesso e guadagnavo bene a dire la verità. Avevo negozio e pagavo le tasse. Sono qua perchè li ho famiglia.

Io se ho 10 euro ed ho mio fratello qua che devo mangiare io devo fare uscire da quella banconota per due. 5euro e 5euro. Ognuno di noi che sta qua lo fa per guadagnare e mantenere la famiglia in Senegal. Ma tutto quello che guadagnamo qua non va in Senegal, perchè se sono io solo con la mia famiglia non sarei venuto qua. Ma ho numerosi parenti che devono essere aiutati.

Questo solo perchè la vostra moneta vale di più di quella senegalese. Ma prima era meglio, con la lira ogni tre milioni di lire mandavamo un milione di valuta senegalese. adesso serve molto di più. La vita è diventata costosa ovunque e madare soldi in Senegal è più difficile.

Se un mio cugino volesse venire in Italia io gli sconsigliere di farlo. Se fosse ancora "l'Italia di prima" si, gli consiglierei di venire. Ma "l'Italia i mo" non è cosa. Il governo come la gente non ha rispetto di nessuno e non conosce i diritti umani. Pochi giorni fa hanno ammazzato un senegalese qui a Napoli, non è stata la prima o la seconda o la terza volta che noi subbiamo atti di intolleranza. Ammazzano un extracomunitario come un cane, si danno più rispetto ad un animale che ad un extracomunitario.

Stando fra di noi, tra noi senegalesi, diamo sollievo a parecchi problemi.

La famiglia mia è dispiaciuta che io sono qua, la lontananza di un fuglio è sempre una cosa spiacevole. Ma non abbiamo alternative e si fa. E' duro ma non abbiamo alternative.

Dalla morte di Ibrahim una parte di noi ha condiviso un sentimento di umanità e partecipazione, ma un'altra parte è comunque rimasta indifferente. Anche una parte dei napoletani si è dimostrata molto vicina a noi, e una altra parte non se ne è fottuta proprio. Due mesi fa al corteo che abbiao fatto per denunciare l'accaduto, l'ingiustizia della morte di Ibrahim, alcuni italiani a P.zza Gaibaldi ci dicevano parole brutte tipo <<ma pecchè nun v'acciran tutt quant, pecchè nun ve vuttan rint o fuoco>>.

Purtroppo è cambiato il governo e dopo è cambiata anche la gente. Dieci anni fa quando mettevo la bancarella la gente ci dava i soldi per ""senza niente". Qualcosa di soldi come regalo. Adesso c'è gente che cerca a noi i soldi. Adesso sono i napoletani poveri che cercano i soldi da noi. C'è povera gente per bene che ci chiede soldi a noi.