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=== GR di Lunedì 27 ottobre ===

'''Irak'''

Cinque esplosioni simultanee contro la sede della Croce Rossa Internazionale e quattro stazioni della polizia a Baghdad hanno provocato la morte di 33 persone e 58 feriti, secondo un nuovo bilancio ottenuto dagli ospedali e dai soldati statunitensi sul posto.

Il Comitato internazionale della Croce Rossa la condannato con fermezza l'attacco contro la sua sede. Un portavoce del CICR ha ha affermato inoltre che nei prossimi giorni saranno riconsiderate le condizioni d'intervento della Croce Rossa nella capitale irachena.
Il responsabile italiano ha dichiarato che le condizioni della missione sono sempre più difficili, ma che sarà il commissario straordinario a stabilire se restare o meno. La croce rossa aveva già mesi fa manifestato l'intenzione di ritirare il proprio personale a causa della mancanza di sicurezza.
Gli attacchi di oggi non fanno però cambiare idea alle forze di occupazione, che anzi ribadiscono quanto detto in sede di consiglio di sicurezza onu: ci vorranno mesi, se non anni, perchè il controllo amministrativo e politico0 torni agli iracheni.
=== GR Martedi' 30 marzo 2005 ===
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'''Palestina''' '''Terza udienza del processo al Sud Ribelle'''
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L`esercito israeliano ha arrestato 20 militanti palestinesi e ha ucciso un ragazzo palestinese nella striscia di Gaza. E dopo gli ultimi episodi di violenza in Cisgiordania, i moderati nel governo Sharon e la sinistra israeliana chiedono l'evacuazione degli insediamenti a rischio, isolati in territorio palestinese. Ma il leader israeliano respinge la sola ipotesi di discuterne. E questa mattina, la radio pubblica rende noto che il ministero della Difesa ha accordato lo status di "colonia permanente" ad almeno cinque insediamenti selvaggi in Cisgiordania.La politica israeliana continua a viaggiare sul filo dell'interpretazione forzata della road map, che vieta esplicitamente gli insediamenti illegali e la costruzione di nuove abitazioni. NOnostante questo, il governo Sharon ha deciso nell'ultima settimana la costruzione di nuovi insediamneti, sostenendo che non rispetteranno i punti della road map a loro sgraditi.
E mentre israele costruisce case èer i coloni, demolisce le infrastrutture èalestinesi: i tre grandi edifici in costruzione destinati alle forze di sicurezza palestinesi nel quartiere meridionale di Gaza sono stati fatti saltare con la dinamite dai militari israeliani. Per l'operazione, tutti gli abitanti delle case circostanti nel quartiere di al-Zahara, qualche migliaio di persone, sono stati fatti sgomberare e raccolti in rifugi. Secondo i militari di Israele, i militanti palestinesi utilizzavano i fabbricati, alti dodici piani, come punti di osservazione per preparare attacchi al vicino insediamento ebraico di Netzarim, a sud di Gaza.
Sarà quindi sempre più difficile per il primo ministro Abu Ala il dialogo con i gruppi radicali, iniziato oggi, nel tentativo di fissare una nuova tregua: Hamas raccoglie l'invito ma precisa che Israele deve prima cessare gli attacchi contro i militanti, e rispettare gli accordi.

'''Bolivia'''

Anche prima della definitiva conclusione dello spoglio dei voti, Luis Eduardo Garzon,52 anni, candidato della sinistra, è diventato sindaco della capitale, Bogotà. Quando più del 92 per cento delle schede era stato aperto, a Garzon, detto 'Lucho', già sindacalista ed ex-comunista, era stato assegnato oltre il 47 per cento delle preferenze mentre il suo avversario, Juan Lozano, oscillava intorno al 40 per cento e ammetteva ufficialmente la sconfitta. Circondato da militari armati, il presidente Alvaro Uribe, era apparso scuro in volto ieri e aveva rifiutato qualsiasi commento, quando si era recato a votare sotto una pioggia battente.Uribe aveva forse già intuito che le votazioni sui 15 referendum da lui proposti per combattere crisi economica, corruzione e terrorismo non stavano andando nel senso da lui sperato; anche se i risultati definitivi saranno noti solo tra alcune ore, secondo i dati ufficiosi dello spoglio ormai vicino alla conclusione, una dozzina di referendum non avrebbero raggiunto il pur basso quorum del 25 per cento di voti necessari per considerarli validi. E i tre o quattro che almeno in teoria potrebbero ancora superare la soglia dei voti indispensabili per la loro validità non costituiscono certo il cuore delle misure che il presidente sperava di varare per far fronte alla crisi economica del Paese, risparmiando su pensioni, salari pubblici e spese parlamentari e rendendo disponibili fondi per la lotta contro la guerriglia . Anche le elezioni municipali e il voto sui referendum sono stati causa di incidenti,con oltre quaranta morti, una dozzina di sequestri e manifestazioni di violenza inclusa la distruzione di urne elettorali in almeno tre villaggi. Il quadro politico che sembra emergere dalle urne- consultate anche per incarichi di governatore - appare a dir poco lontano da quelle analisi secondo le quali Uribe, eletto nel maggio 2002, sarebbe stato sempre più in controllo della difficile situazione colombiana. Bogotà, che conta tra i sette e gli otto milioni di abitanti( tra un quarto e un quinto della popolazione totale), non era mai stata guidata da un rappresentante della sinistra; l'anno scorso, come avversario di Uribe nelle elezioni presidenziali, Garzon aveva ottenuto poco più del sei per cento di voti

'''Russia'''

I soccorritori hanno ripreso le ricerche degli ultimi 13 minatori ancora intrappolati in una miniera di carbone nel distretto carbonifero di Rostov (Russia meridionale) per l'allagamento delle gallerie a causa dell'improvvisa fuoriuscita d'acqua da un lago sotterraneo. L'incidente della miniera di Shakhty, circa 1.000 chilometri a sud della capitale Mosca, aveva bloccato sotto terra 46 uomini dallo scorso giovedì. I soccorsi sono scattati immediatamente, ma solo nelle prime ore di sabato è stato possibile stabilire un contatto con i minatori intrappolati nelle gallerie a circa 700 metri di profondità. I minatori si sono immediatamente accorti di quanto stava accadendo: i più vicini agli elevatori sono riusciti a emergere in superficie prima che l'acqua invadesse i condotti principali, mentre due gruppi, rispettivamente formati da 33 e 13 uomini, sono rimasti intrappolati in due ampie gallerie, nelle quali era rimasta aria a sufficienza per assicurare loro la sopravvivenza.

'''Bambini'''

 Più di un miliardo di bambini, nel mondo, sono poveri. A denunciarlo è il rapporto Child Poverty in the Developing World presentato dall'Unicef che ha misurato la povertà su un campione di oltre 1,2 milioni di piccoli in 46 Paesi. Secondo l'Unicef, un bambino su tre, nel mondo, vive in case di fango o con più di 5 persone per stanza. E un bambino su cinque non ha accesso all'acqua potabile. Il rapporto Unicef rivela altri due dati impressionanti. Nell 'Asia del Sud, più di 90 milioni di bambini sono destinati a soffrire la fame ogni giorno. E in tutto il globo, sono 134 milioni i bambini e le bambine tra i 7 e i 18 anni che non sono mai andati a scuola
In occasione della terza udienza il PM Fiordalisi ha depositato il materiale delle presunte prove con cui è stato costruito l’intero teorema d’accusa che grava contro gli imputati. Si tratta di una serie di registrazioni, filmati ed intercettazioni costruiti ad arte per inquadrare gli imputati in circostanze idonee a far intendere un loro coinvolgimento nei crimini di cui sono accusati. La difesa ha chiesto di poter visionare il contenuto delle prove tra le quali figurano anche alcuni spezzoni trasmessi nel corso della trasmissione “Punto e a Capo” su Rai Due lo scorso 24 Febbraio, suscettibili queste ultime ad annullamento secondo specifiche norme. La richiesta della difesa è stata accolta ed il collegio giudicante ha quindi stabilito direttamente per il 13 Aprile 2005 la data d’inizio della prossima udienza annullando la data di domani 31/03/2005 come continuazione dell’udienza odierna. A partire dalla prossima udienza sarà anche possibile assistere alla deposizione del primo teste d’accusa ovvero un esponente della DIGOS.
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'''Italia''' '''TERREMOTO: aggiornamenti'''
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'''processo sme''' verifica e aggiorna testo ieri
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Colpo di scena nel processo Sme. Il dibattimento è stato sospeso dopo che la Cassazione ha dichiarato ammissibile l'istanza di remissione del processo, che la difesa di Cesare Previti aveva chiesto di spostare ad altra sede. TOKYO - Sarebbero fra mille e duemila i morti causati dal fortissimo sisma di 8,5-8,7 gradi Richter, che ha gettato ieri sera nuovamente nel panico i Paesi dell'Oceano Indiano, e in particolare l'isola indonesiana di Sumatra, vicinissima, come tre mesi fa, all'epicentro delle scosse durate tre lunghi minuti. Molte vittime, quindi, ma poche al confronto delle circa 300.000 del 26 dicembre scorso, di cui almeno 220.000 nella sola Indonesia, inghiottiti nella maggior parte da gigantesche ondate di tsunami arrivate, si e' saputo poi da esperti giapponesi, ad altezze fino a 50 metri.
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'''Inchiesta''' Malgrado i timori dei sismologi, le onde di maremoto rilevate ieri non hanno superato i 20-30 centimetri in Sri Lanka, Thailandia ed India. Testimoni oculari hanno riferito di ondate fino a tre metri a Simeulue e fino a 30 in baie di Nias, le isole lungo la costa occidentale di Sumatra piu' vicine all'epicentro del sisma di ieri, ma sono voci non confermate. Altre fonti hanno escluso che i danni provocati nelle due isole siano dipesi dallo tsunami. A causare i crolli a Nias e Simeulue, la prima a sud-est e la seconda a nord-ovest dell'epicentro - individuato ad una distanza di 150 km. a sud est di quello del sisma catastrofico di 9 gradi Richter del 26 dicembre - sono state le fortissime scosse ondulatorie, protrattesi per quasi tre minuti.

''Sono stati accertati 330 morti a Nias e 100 a Simeulue. Ma il bilancio e' destinato ad aggravarsi pesantemente'' ha dichiarato nella serata di oggi Budi Atmaji Adiputro, un responsabile dell'Ente nazionale indonesiano di coordinamento degli aiuti per le calamita' naturali. Al di la' dell'incertezza sul numero delle vittime, l'amara lezione del 26 dicembre e' servita e tutti i paesi rivieraschi, che sono stati prontissimi a lanciare l'allarme di tsunami, prima ancora di sapere se fosse fondato o meno. Indonesia, Thailandia, India, Sri Lanka, Malaysia, hanno tentato il possibile e l'impossibile per far evacuare i residenti delle zone costiere sollecitandoli a rifugiarsi sulle alture. Ci sono state fughe in massa e momenti di caos, soprattutto a Bandar Aceh, la citta' dell'estremo nord di Sumatra cancellata il 26 dicembre scorso. Gli allarmi di tsunami sono stati revocati dopo qualche ora in tutti i paesi interessati e la popolazione ha cominciato il rientro nelle abitazioni, senza lamentarsi dei falsi allarmi. '' Certo occorre dotarsi in fretta di una rete di rilevamento dei sismi accurata ed efficiente. E ci sono state esagerazioni negli allarmi. Ma e' meglio cosi''. hanno detto fonti del governo indonesiano.
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Questa mattina davanti al gip di Roma sono cominciati gli interrogatori di quattro delle sette persone fermate venerdì dalla polizia nell'ambito dell'inchiesta sull' omicidio di Massimo D'Antona.
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Il gip dovrà decidere se confermare o meno il provvedimento di fermo disposto dalla procura. Agli interrogatori parteciperanno anche i pubblici ministeri titolari delle indagini sull'omicidio di Massimo D'Antona e sulla banda armata costituita sull'asse Roma-Toscana. '''Kirgizistan'''

verifica e aggiorna testo ieri

Trattano ormai a distanza il presidente ad interim del Kirghizistan, Kurmanbek Bakiyev, e il presidente Akayev, fuggito in Kazakistan, e che comunque continua a rifiutare di dimettersi. Mentre i cittadini di Bishkek cercano di risollevarsi dai disordini e dalle violenze dei giorni scorsi, Akayev si trova in Kazakistan per colloqui con i nuovi leader kirghizi.
La camera alta del vecchio parlamento del Kirghizistan ha annunciato che si scioglierà per dare un contributo alla stabilità del Paese.
 Un punto interrogativo resta sulle nuove presidenziali, fissate nei giorni scorsi per il 26 giugno: "potranno essere indette soltanto dopo i colloqui con (il presidente) Akayev, altrimenti si tratterà di un'ulteriore mossa incostituzionale", ha detto il capo del nuovo Parlamento kirghizo, Omurek Tekebayev. Intanto
provvisoriamente a capo dello Stato resta il leader dell'opposizione Kurmanbek Bakiyev, già indicato dal vecchio Parlamento e oggi confermato primo ministro dai neoeletti deputati. La nomina a premier nell'attuale situazione di crisi politica prevede automaticamente per Bakiyev anche la carica di presidente facente funzioni.
Durante la giornata di ieri c'è stato anche un evento da non trascurare: sono stati posti i sigilli sull'archivio personale di Akayev, e le sue carte sono ora nelle mani dei servizi di sicurezza. Pile di documenti che potrebbero diventare la vera arma contro il presidente defraudato. Fra il materiale requisito, ci sarebbero liste di finanziamenti che indicano "concretamente e quanto" è
stato destinato "ai protetti del presidente" dalle casse pubbliche durante la contestata campagna elettorale di febbraio-marzo.
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''' NAPOLI '''

''' Manifestazione antirazzista sabato 2 marzo '''

'Napoli MANIFESTAZIONE antirazzista: -NESSUN UOMO E' ILLEGALE ! Contro l'apartheid dei migranti-'

*SABATO 2 APRILE 2005 ore 10.00 MANIFESTAZIONE REGIONALE NAPOLI - PIAZZA GARIBALDI * Il 2 aprile è la seconda giornata europea dei movimenti contro il razzismo, per la regolarizzazione generalizzata e permanente di tutti gli immigrati, i diritti di cittadinanza e la chiusura immediata dei "centri di detenzione temporanea", autentici lager moderni. I cpt sono infatti il simbolo del modello di apartheid e di guerra permanente su cui viene costruito il rapporto tra nord e sud del mondo. La clandestinità e la discriminazione giuridica sono oggi uno strumento di divisione e di ricatto che favorisce chi sfrutta la precarietà degli uomini e del lavoro. La libertà di circolazione può essere invece la base di una nuova globalizzazione dei diritti. Sabato anche a Napoli manifestazione degli antirazzisti con partenza alle ore 10.00 da piazza Garibaldi e chiusura in piazza del Gesù con un comizio dei "non aventi diritto di voto": su un palco monteremo un cpt simbolico e dalle sue sbarre, provocatoriamente, i migranti parlerano dei temi che mai apparterranno alla campagna elettorale, ma appartengono alla campagna dell'umanità contro la barbarie *SABATO 2 APRILE 2005 ore 10.00 MANIFESTAZIONE REGIONALE NAPOLI - PIAZZA GARIBALDI *

GR Martedi' 30 marzo 2005

Terza udienza del processo al Sud Ribelle

In occasione della terza udienza il PM Fiordalisi ha depositato il materiale delle presunte prove con cui è stato costruito l’intero teorema d’accusa che grava contro gli imputati. Si tratta di una serie di registrazioni, filmati ed intercettazioni costruiti ad arte per inquadrare gli imputati in circostanze idonee a far intendere un loro coinvolgimento nei crimini di cui sono accusati. La difesa ha chiesto di poter visionare il contenuto delle prove tra le quali figurano anche alcuni spezzoni trasmessi nel corso della trasmissione “Punto e a Capo” su Rai Due lo scorso 24 Febbraio, suscettibili queste ultime ad annullamento secondo specifiche norme. La richiesta della difesa è stata accolta ed il collegio giudicante ha quindi stabilito direttamente per il 13 Aprile 2005 la data d’inizio della prossima udienza annullando la data di domani 31/03/2005 come continuazione dell’udienza odierna. A partire dalla prossima udienza sarà anche possibile assistere alla deposizione del primo teste d’accusa ovvero un esponente della DIGOS.

TERREMOTO: aggiornamenti

verifica e aggiorna testo ieri

TOKYO - Sarebbero fra mille e duemila i morti causati dal fortissimo sisma di 8,5-8,7 gradi Richter, che ha gettato ieri sera nuovamente nel panico i Paesi dell'Oceano Indiano, e in particolare l'isola indonesiana di Sumatra, vicinissima, come tre mesi fa, all'epicentro delle scosse durate tre lunghi minuti. Molte vittime, quindi, ma poche al confronto delle circa 300.000 del 26 dicembre scorso, di cui almeno 220.000 nella sola Indonesia, inghiottiti nella maggior parte da gigantesche ondate di tsunami arrivate, si e' saputo poi da esperti giapponesi, ad altezze fino a 50 metri.

Malgrado i timori dei sismologi, le onde di maremoto rilevate ieri non hanno superato i 20-30 centimetri in Sri Lanka, Thailandia ed India. Testimoni oculari hanno riferito di ondate fino a tre metri a Simeulue e fino a 30 in baie di Nias, le isole lungo la costa occidentale di Sumatra piu' vicine all'epicentro del sisma di ieri, ma sono voci non confermate. Altre fonti hanno escluso che i danni provocati nelle due isole siano dipesi dallo tsunami. A causare i crolli a Nias e Simeulue, la prima a sud-est e la seconda a nord-ovest dell'epicentro - individuato ad una distanza di 150 km. a sud est di quello del sisma catastrofico di 9 gradi Richter del 26 dicembre - sono state le fortissime scosse ondulatorie, protrattesi per quasi tre minuti.

Sono stati accertati 330 morti a Nias e 100 a Simeulue. Ma il bilancio e' destinato ad aggravarsi pesantemente ha dichiarato nella serata di oggi Budi Atmaji Adiputro, un responsabile dell'Ente nazionale indonesiano di coordinamento degli aiuti per le calamita' naturali. Al di la' dell'incertezza sul numero delle vittime, l'amara lezione del 26 dicembre e' servita e tutti i paesi rivieraschi, che sono stati prontissimi a lanciare l'allarme di tsunami, prima ancora di sapere se fosse fondato o meno. Indonesia, Thailandia, India, Sri Lanka, Malaysia, hanno tentato il possibile e l'impossibile per far evacuare i residenti delle zone costiere sollecitandoli a rifugiarsi sulle alture. Ci sono state fughe in massa e momenti di caos, soprattutto a Bandar Aceh, la citta' dell'estremo nord di Sumatra cancellata il 26 dicembre scorso. Gli allarmi di tsunami sono stati revocati dopo qualche ora in tutti i paesi interessati e la popolazione ha cominciato il rientro nelle abitazioni, senza lamentarsi dei falsi allarmi. Certo occorre dotarsi in fretta di una rete di rilevamento dei sismi accurata ed efficiente. E ci sono state esagerazioni negli allarmi. Ma e' meglio cosi. hanno detto fonti del governo indonesiano.

Kirgizistan

verifica e aggiorna testo ieri

Trattano ormai a distanza il presidente ad interim del Kirghizistan, Kurmanbek Bakiyev, e il presidente Akayev, fuggito in Kazakistan, e che comunque continua a rifiutare di dimettersi. Mentre i cittadini di Bishkek cercano di risollevarsi dai disordini e dalle violenze dei giorni scorsi, Akayev si trova in Kazakistan per colloqui con i nuovi leader kirghizi. La camera alta del vecchio parlamento del Kirghizistan ha annunciato che si scioglierà per dare un contributo alla stabilità del Paese.

  • Un punto interrogativo resta sulle nuove presidenziali, fissate nei giorni scorsi per il 26 giugno: "potranno essere indette soltanto dopo i colloqui con (il presidente) Akayev, altrimenti si tratterà di un'ulteriore mossa incostituzionale", ha detto il capo del nuovo Parlamento kirghizo, Omurek Tekebayev. Intanto

provvisoriamente a capo dello Stato resta il leader dell'opposizione Kurmanbek Bakiyev, già indicato dal vecchio Parlamento e oggi confermato primo ministro dai neoeletti deputati. La nomina a premier nell'attuale situazione di crisi politica prevede automaticamente per Bakiyev anche la carica di presidente facente funzioni. Durante la giornata di ieri c'è stato anche un evento da non trascurare: sono stati posti i sigilli sull'archivio personale di Akayev, e le sue carte sono ora nelle mani dei servizi di sicurezza. Pile di documenti che potrebbero diventare la vera arma contro il presidente defraudato. Fra il materiale requisito, ci sarebbero liste di finanziamenti che indicano "concretamente e quanto" è stato destinato "ai protetti del presidente" dalle casse pubbliche durante la contestata campagna elettorale di febbraio-marzo.

NAPOLI

Manifestazione antirazzista sabato 2 marzo

'Napoli MANIFESTAZIONE antirazzista: -NESSUN UOMO E' ILLEGALE ! Contro l'apartheid dei migranti-'

*SABATO 2 APRILE 2005 ore 10.00 MANIFESTAZIONE REGIONALE NAPOLI - PIAZZA GARIBALDI * Il 2 aprile è la seconda giornata europea dei movimenti contro il razzismo, per la regolarizzazione generalizzata e permanente di tutti gli immigrati, i diritti di cittadinanza e la chiusura immediata dei "centri di detenzione temporanea", autentici lager moderni. I cpt sono infatti il simbolo del modello di apartheid e di guerra permanente su cui viene costruito il rapporto tra nord e sud del mondo. La clandestinità e la discriminazione giuridica sono oggi uno strumento di divisione e di ricatto che favorisce chi sfrutta la precarietà degli uomini e del lavoro. La libertà di circolazione può essere invece la base di una nuova globalizzazione dei diritti. Sabato anche a Napoli manifestazione degli antirazzisti con partenza alle ore 10.00 da piazza Garibaldi e chiusura in piazza del Gesù con un comizio dei "non aventi diritto di voto": su un palco monteremo un cpt simbolico e dalle sue sbarre, provocatoriamente, i migranti parlerano dei temi che mai apparterranno alla campagna elettorale, ma appartengono alla campagna dell'umanità contro la barbarie *SABATO 2 APRILE 2005 ore 10.00 MANIFESTAZIONE REGIONALE NAPOLI - PIAZZA GARIBALDI *

radiolina/gr (last edited 2008-06-26 10:01:06 by anonymous)