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=== GR di Lunedì 27 ottobre === | = GIOVEDI' 7 APRILE = |
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'''Irak''' | '''IRAQ ''' |
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Cinque esplosioni simultanee contro la sede della Croce Rossa Internazionale e quattro stazioni della polizia a Baghdad hanno provocato la morte di 33 persone e 58 feriti, secondo un nuovo bilancio ottenuto dagli ospedali e dai soldati statunitensi sul posto. Il Comitato internazionale della Croce Rossa la condannato con fermezza l'attacco contro la sua sede. Un portavoce del CICR ha ha affermato inoltre che nei prossimi giorni saranno riconsiderate le condizioni d'intervento della Croce Rossa nella capitale irachena. Il responsabile italiano ha dichiarato che le condizioni della missione sono sempre più difficili, ma che sarà il commissario straordinario a stabilire se restare o meno. La croce rossa aveva già mesi fa manifestato l'intenzione di ritirare il proprio personale a causa della mancanza di sicurezza. Gli attacchi di oggi non fanno però cambiare idea alle forze di occupazione, che anzi ribadiscono quanto detto in sede di consiglio di sicurezza onu: ci vorranno mesi, se non anni, perchè il controllo amministrativo e politico0 torni agli iracheni. |
IRAQ: JAAFARI NOMINATO PREMIER Ibrahim Jaafari e' stato nominato premier dell'Iraq. L'incarico gli e' stato conferito dal presidente, Jalal Talabani, che ha giurato oggi di fronte al parlamento. La nomina di Talabani ha sbloccato lo stallo istituzionale che andava avanti da nove settimane e aperto la strada alla formazione del nuovo esecutivo che, come previsto dagli accordi, sara' guidato dal leader del partito Dawa, medico in esilio a Londra negli anni della dittatura di Saddam Hussein. |
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'''Palestina''' | ANCORA SUI FRONTI DI GUERRA...CONSIGLIO MINISTRI: 220 MILITARI NEL SUDAN L'Italia, "previa informazione al Parlamento", inviera' 220 militari nel Sudan nell'ambito della missione Onu. Lo ha deciso oggi il Consiglio dei Ministri. "Il ministro della Difesa Martino - si legge nel comunicato - ha riferito sui contenuti della risoluzione 1590 del Consiglio di sicurezza dell'Onu (adottata il 24 marzo scorso), che prevede l'invio nel Sudan di un contingente internazionale di 10mila militari (caschi blu) e personale civile con il compito di vigilare (con il consenso delle parti) sull'attuazione dei recenti accordi di pace sottoscritti a Nairobi. Tenuto conto del mandato Onu e degli aspetti umanitari della missione, il Governo ha ritenuto opportuno che anche l'Italia partecipi con un proprio contingente (circa 220 unita') previa informazione al Parlamento". |
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L`esercito israeliano ha arrestato 20 militanti palestinesi e ha ucciso un ragazzo palestinese nella striscia di Gaza. E dopo gli ultimi episodi di violenza in Cisgiordania, i moderati nel governo Sharon e la sinistra israeliana chiedono l'evacuazione degli insediamenti a rischio, isolati in territorio palestinese. Ma il leader israeliano respinge la sola ipotesi di discuterne. E questa mattina, la radio pubblica rende noto che il ministero della Difesa ha accordato lo status di "colonia permanente" ad almeno cinque insediamenti selvaggi in Cisgiordania.La politica israeliana continua a viaggiare sul filo dell'interpretazione forzata della road map, che vieta esplicitamente gli insediamenti illegali e la costruzione di nuove abitazioni. NOnostante questo, il governo Sharon ha deciso nell'ultima settimana la costruzione di nuovi insediamneti, sostenendo che non rispetteranno i punti della road map a loro sgraditi. E mentre israele costruisce case èer i coloni, demolisce le infrastrutture èalestinesi: i tre grandi edifici in costruzione destinati alle forze di sicurezza palestinesi nel quartiere meridionale di Gaza sono stati fatti saltare con la dinamite dai militari israeliani. Per l'operazione, tutti gli abitanti delle case circostanti nel quartiere di al-Zahara, qualche migliaio di persone, sono stati fatti sgomberare e raccolti in rifugi. Secondo i militari di Israele, i militanti palestinesi utilizzavano i fabbricati, alti dodici piani, come punti di osservazione per preparare attacchi al vicino insediamento ebraico di Netzarim, a sud di Gaza. Sarà quindi sempre più difficile per il primo ministro Abu Ala il dialogo con i gruppi radicali, iniziato oggi, nel tentativo di fissare una nuova tregua: Hamas raccoglie l'invito ma precisa che Israele deve prima cessare gli attacchi contro i militanti, e rispettare gli accordi. |
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'''Bolivia''' | INDIA-PAKISTAN: ATTACCO RIBELLI NON FERMA PULLMAN PACE |
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Anche prima della definitiva conclusione dello spoglio dei voti, Luis Eduardo Garzon,52 anni, candidato della sinistra, è diventato sindaco della capitale, Bogotà. Quando più del 92 per cento delle schede era stato aperto, a Garzon, detto 'Lucho', già sindacalista ed ex-comunista, era stato assegnato oltre il 47 per cento delle preferenze mentre il suo avversario, Juan Lozano, oscillava intorno al 40 per cento e ammetteva ufficialmente la sconfitta. Circondato da militari armati, il presidente Alvaro Uribe, era apparso scuro in volto ieri e aveva rifiutato qualsiasi commento, quando si era recato a votare sotto una pioggia battente.Uribe aveva forse già intuito che le votazioni sui 15 referendum da lui proposti per combattere crisi economica, corruzione e terrorismo non stavano andando nel senso da lui sperato; anche se i risultati definitivi saranno noti solo tra alcune ore, secondo i dati ufficiosi dello spoglio ormai vicino alla conclusione, una dozzina di referendum non avrebbero raggiunto il pur basso quorum del 25 per cento di voti necessari per considerarli validi. E i tre o quattro che almeno in teoria potrebbero ancora superare la soglia dei voti indispensabili per la loro validità non costituiscono certo il cuore delle misure che il presidente sperava di varare per far fronte alla crisi economica del Paese, risparmiando su pensioni, salari pubblici e spese parlamentari e rendendo disponibili fondi per la lotta contro la guerriglia . Anche le elezioni municipali e il voto sui referendum sono stati causa di incidenti,con oltre quaranta morti, una dozzina di sequestri e manifestazioni di violenza inclusa la distruzione di urne elettorali in almeno tre villaggi. Il quadro politico che sembra emergere dalle urne- consultate anche per incarichi di governatore - appare a dir poco lontano da quelle analisi secondo le quali Uribe, eletto nel maggio 2002, sarebbe stato sempre più in controllo della difficile situazione colombiana. Bogotà, che conta tra i sette e gli otto milioni di abitanti( tra un quarto e un quinto della popolazione totale), non era mai stata guidata da un rappresentante della sinistra; l'anno scorso, come avversario di Uribe nelle elezioni presidenziali, Garzon aveva ottenuto poco più del sei per cento di voti | Un attacco dei ribelli separatisti islamici kashmiri non ha fermato la "carovana della pace" tra India e Pakistan. Questa mattina due piccoli pullman si sono fatti largo suonando il clacson tra la folla festante di Srinagar, capoluogo del Kashmir indiano, per intraprendere un viaggio verso la linea del cessate il fuoco che separa la regione indiana da quella pakistana. Un viaggio pieno di insidie per le minacce della guerriglia, ma di grande significato per la volonta' di pace espressa dalle due potenze nucleari che si sono combattute due guerre territoriali. Lasciati alle spalle i festeggiamenti e percorsi una ventina di chilometri, uno dei due pullman e' stato attaccato con una granata e armi leggere, ma nessuna delle persone a bordo, tra cui molti anziani, e' rimasto ferito e l'automezzo ha proseguito la corsa verso Muzaffarabad, capoluogo della regione pachistana del Kashmir. Un tragitto di 170 km completato in quattro ore e mezza. L'attivazione di questo collegamento, il primo dalla divisione della regione nel 1947, e' stato salutato con grande enfasi dal premier indiano, Manmohan Singh. I due automezzi partiti da Srinagar si sono fermati alla linea del cessate-il-fuoco. Sull'altro versante i due pullman partiti da Muzaffarabad hanno seguito la stessa procedura. I passeggeri arrivati da opposte direzioni sono scesi, hanno percorso a piedi alcune centinaia di metri fino al "Ponte della pace" e, superati i controlli di polizia, sono saliti sui pullman e proseguito il viaggio sui pullman che rientravano nelle localita' di partenza. |
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'''Russia''' | '''colombia''' |
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I soccorritori hanno ripreso le ricerche degli ultimi 13 minatori ancora intrappolati in una miniera di carbone nel distretto carbonifero di Rostov (Russia meridionale) per l'allagamento delle gallerie a causa dell'improvvisa fuoriuscita d'acqua da un lago sotterraneo. L'incidente della miniera di Shakhty, circa 1.000 chilometri a sud della capitale Mosca, aveva bloccato sotto terra 46 uomini dallo scorso giovedì. I soccorsi sono scattati immediatamente, ma solo nelle prime ore di sabato è stato possibile stabilire un contatto con i minatori intrappolati nelle gallerie a circa 700 metri di profondità. I minatori si sono immediatamente accorti di quanto stava accadendo: i più vicini agli elevatori sono riusciti a emergere in superficie prima che l'acqua invadesse i condotti principali, mentre due gruppi, rispettivamente formati da 33 e 13 uomini, sono rimasti intrappolati in due ampie gallerie, nelle quali era rimasta aria a sufficienza per assicurare loro la sopravvivenza. '''Bambini''' Più di un miliardo di bambini, nel mondo, sono poveri. A denunciarlo è il rapporto Child Poverty in the Developing World presentato dall'Unicef che ha misurato la povertà su un campione di oltre 1,2 milioni di piccoli in 46 Paesi. Secondo l'Unicef, un bambino su tre, nel mondo, vive in case di fango o con più di 5 persone per stanza. E un bambino su cinque non ha accesso all'acqua potabile. Il rapporto Unicef rivela altri due dati impressionanti. Nell 'Asia del Sud, più di 90 milioni di bambini sono destinati a soffrire la fame ogni giorno. E in tutto il globo, sono 134 milioni i bambini e le bambine tra i 7 e i 18 anni che non sono mai andati a scuola |
Sono almeno 17 i soldati regolari dell’esercito colombiano, tra i quali quattro sottufficiali, rimasti vittime di un attacco dinamitardo nel dipartimento nord-orientale di Arauca. Secondo il comandante dell’esercito, il generale Reynaldo Castellanos, i militari sarebbero stati uccisi dalla deflagrazione d’esplosivo lanciato da appartenenti al decimo fronte delle Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc) sulla strada tra Fortul e Tame, circa 400 chilometri a nord della capitale Bogotá. Le vittime appartenevano alla Brigata mobile numero 5 dell’esercito colombiano, ha detto Castellanos, precisando che “in questo momento stiamo cercando di evacuare i cadaveri dalla zona”. Il generale avrebbe messo al corrente del fatto anche il presidente della Repubblica Alvaro Uribe, impegnato fino a metà mese in una visita di Stato in Asia (Cina e Giappone). Il 23 marzo scorso un’altra decina di soldati aveva perso la vita nel sud del Paese, sempre in seguito a un attacco delle Farc, che hanno cominciato 40 anni fa la loro guerriglia e possono contare su circa 15.000 elementi tra combattenti effettivi e fiancheggiatori.[LL] |
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'''Italia''' | SIRIA: DIRITTI UMANI, "13 SIRIANI TORTURATI E UCCISI" |
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'''processo sme''' | Nel 2004 le forze di sicurezza di Damasco, secondo la denuncia di un'organizzazione umanitaria, avrebbero torturato e ucciso 13 siriani, di cui 11 appartenenti all'etnia curda. L'associazione dei diritti umani in Siria, che lunedi' presenterà' un rapporto dettagliato sugli abusi compiuti dalle autorita' locali nel corso del 2004, punta il dito contro la repressione delle rivolte nella regione nordorientale, a maggioranza curda. |
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Colpo di scena nel processo Sme. Il dibattimento è stato sospeso dopo che la Cassazione ha dichiarato ammissibile l'istanza di remissione del processo, che la difesa di Cesare Previti aveva chiesto di spostare ad altra sede. | ------------------------ |
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'''Inchiesta''' | === ITALIA === |
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Questa mattina davanti al gip di Roma sono cominciati gli interrogatori di quattro delle sette persone fermate venerdì dalla polizia nell'ambito dell'inchiesta sull' omicidio di Massimo D'Antona. | |
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Il gip dovrà decidere se confermare o meno il provvedimento di fermo disposto dalla procura. Agli interrogatori parteciperanno anche i pubblici ministeri titolari delle indagini sull'omicidio di Massimo D'Antona e sulla banda armata costituita sull'asse Roma-Toscana. | ----------------------- |
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=== Napoli === | |
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'''CONTINUA LO SCIOPERO DELLA FAME''' 'CORRISPONDENZA CON ENZO' --- '''SCIOPERO GETRONICS''' I lavoratori della GETRONICS hanno attuato un vero e proprio sciopero per protestare contro il disegno della Getronics di esternalizzare con Alchera, poi succederà con Scala Group e poi toccherà all'hel desk". Ma, con il clima di paura creato dalla getronics nei vari stabilimenti occorre sensibilizzare i lavoratori anche con forme di lotte sindacali più incisive e dure. Il picchettaggio, l'assemblea permanente, fino ad arrivare all'occupazione degli stabilimenti. La solidarietà non può nascere mai spontaneamente. troppi egoismi, troppo indivisualismo, a volte, anche la sudditanza verso i capi e capetti sono alimentati dalla cultura dominante che fa credere ad alcuni lavoratori e lavoratrici che ingraziarsi il capetto significa garantirsi il posto di lavoro. I fatti, la storia insegna che non è così. Nessuno è garantito alla Getronics. La filiale italiana della multinazionale olandese la stanno smantellando. I lavoratori e le lavoratrici devono difendere il loro posto di lavoro con la lotta e la determinazione. Cercando di comportarsi da uomini e da donne. Altrimenti rischiano di essere condannati ad esssere sudditi a vita. La dignità non ha prezzo. --- '''ASSEMBLEA PUBBLICA Contro la Privatizzazione dell'acqua giovedì 7 Aprile alle ore 16.00 Aula Lo Russo Via Mezzocannone, 16 - Napoli''' 'CORRISPONDENZA CON ALFONSINO' Il 23 novembre 2004 la Regione e 136 Comuni delle province di Napoli e Caserta hanno deciso di privatizzare l’acqua. Lo hanno fatto di nascosto come di nascosto hanno venduto il 30 dicembre 2004 le fonti d’acqua della nostra regione alla multinazionale ENI Acqua. Solo la denuncia e la mobilitazione dei Comitati per la difesa dell’Acqua ha fatto conoscere ai cittadini questo vergognoso “affare” fatto sulla loro pelle. Nessuno di noi ha mai pensato che il diritto a bere potesse essere sottoposto alle regole del mercato globale. Invece i nostri politici ci hanno pensato! Si sono schierati con le grandi multinazionali che accaparrandosi l’acqua diventeranno i padroni del nostro diritto alla vita. L'ingresso del profitto privato nella gestione di un bene primario come l'acqua, infatti, significa: - Aumento consistente delle Tariffe. - Abbassamento degli standard sanitari cioè meno controlli sulla qualità dell’acqua. - Perdita secca di posti di lavoro nel settore (almeno 1500 gli esuberi previsti). - Rischio per i più poveri, per i più emarginati, per chi non potrà pagare di vedersi negato il diritto all’acqua. Come Comitato abbiamo già presentato ricorso al TAR della Campania impugnando la delibera del 23/11/04 ma con la nostra mobilitazione continuiamo a fare pressioni sui sindaci affinché la prossima assemblea dell’ATO2 si pronunci per: - L'annullamento della delibera e il blocco del bando per la privatizzazione. - Una gestione completamente pubblica ("in House") dei servizi idrici di ATO 2 NA-CE - La ripubblicizzazione delle infrastrutture (come gli acquedotti) che la giunta regionale ha già venduto alla multinazionale ENI Acqua. Per discutere delle iniziative da farsi in occasione dell’assemblea dell’ATO2 e della gara, invitiamo tutti i comitati civici, i movimenti, i cittadini a partecipare all’ ASSEMBLEA PUBBLICA che si terrà giovedì 7 Aprile alle ore 16.00 presso l’Aula Lo Russo Via Mezzocannone, 16 - Napoli Costruire i Comitati Civici in difesa dell'Acqua in ogni Comune. Comitato Civico per la difesa dell'Acqua Per contatti e-mail: acquapubblica@inventati.org ------------------- |
GIOVEDI' 7 APRILE
IRAQ
IRAQ: JAAFARI NOMINATO PREMIER Ibrahim Jaafari e' stato nominato premier dell'Iraq. L'incarico gli e' stato conferito dal presidente, Jalal Talabani, che ha giurato oggi di fronte al parlamento. La nomina di Talabani ha sbloccato lo stallo istituzionale che andava avanti da nove settimane e aperto la strada alla formazione del nuovo esecutivo che, come previsto dagli accordi, sara' guidato dal leader del partito Dawa, medico in esilio a Londra negli anni della dittatura di Saddam Hussein.
ANCORA SUI FRONTI DI GUERRA...CONSIGLIO MINISTRI: 220 MILITARI NEL SUDAN L'Italia, "previa informazione al Parlamento", inviera' 220 militari nel Sudan nell'ambito della missione Onu. Lo ha deciso oggi il Consiglio dei Ministri. "Il ministro della Difesa Martino - si legge nel comunicato - ha riferito sui contenuti della risoluzione 1590 del Consiglio di sicurezza dell'Onu (adottata il 24 marzo scorso), che prevede l'invio nel Sudan di un contingente internazionale di 10mila militari (caschi blu) e personale civile con il compito di vigilare (con il consenso delle parti) sull'attuazione dei recenti accordi di pace sottoscritti a Nairobi. Tenuto conto del mandato Onu e degli aspetti umanitari della missione, il Governo ha ritenuto opportuno che anche l'Italia partecipi con un proprio contingente (circa 220 unita') previa informazione al Parlamento".
INDIA-PAKISTAN: ATTACCO RIBELLI NON FERMA PULLMAN PACE
Un attacco dei ribelli separatisti islamici kashmiri non ha fermato la "carovana della pace" tra India e Pakistan. Questa mattina due piccoli pullman si sono fatti largo suonando il clacson tra la folla festante di Srinagar, capoluogo del Kashmir indiano, per intraprendere un viaggio verso la linea del cessate il fuoco che separa la regione indiana da quella pakistana. Un viaggio pieno di insidie per le minacce della guerriglia, ma di grande significato per la volonta' di pace espressa dalle due potenze nucleari che si sono combattute due guerre territoriali. Lasciati alle spalle i festeggiamenti e percorsi una ventina di chilometri, uno dei due pullman e' stato attaccato con una granata e armi leggere, ma nessuna delle persone a bordo, tra cui molti anziani, e' rimasto ferito e l'automezzo ha proseguito la corsa verso Muzaffarabad, capoluogo della regione pachistana del Kashmir. Un tragitto di 170 km completato in quattro ore e mezza. L'attivazione di questo collegamento, il primo dalla divisione della regione nel 1947, e' stato salutato con grande enfasi dal premier indiano, Manmohan Singh. I due automezzi partiti da Srinagar si sono fermati alla linea del cessate-il-fuoco. Sull'altro versante i due pullman partiti da Muzaffarabad hanno seguito la stessa procedura. I passeggeri arrivati da opposte direzioni sono scesi, hanno percorso a piedi alcune centinaia di metri fino al "Ponte della pace" e, superati i controlli di polizia, sono saliti sui pullman e proseguito il viaggio sui pullman che rientravano nelle localita' di partenza.
colombia
Sono almeno 17 i soldati regolari dell’esercito colombiano, tra i quali quattro sottufficiali, rimasti vittime di un attacco dinamitardo nel dipartimento nord-orientale di Arauca. Secondo il comandante dell’esercito, il generale Reynaldo Castellanos, i militari sarebbero stati uccisi dalla deflagrazione d’esplosivo lanciato da appartenenti al decimo fronte delle Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc) sulla strada tra Fortul e Tame, circa 400 chilometri a nord della capitale Bogotá. Le vittime appartenevano alla Brigata mobile numero 5 dell’esercito colombiano, ha detto Castellanos, precisando che “in questo momento stiamo cercando di evacuare i cadaveri dalla zona”. Il generale avrebbe messo al corrente del fatto anche il presidente della Repubblica Alvaro Uribe, impegnato fino a metà mese in una visita di Stato in Asia (Cina e Giappone). Il 23 marzo scorso un’altra decina di soldati aveva perso la vita nel sud del Paese, sempre in seguito a un attacco delle Farc, che hanno cominciato 40 anni fa la loro guerriglia e possono contare su circa 15.000 elementi tra combattenti effettivi e fiancheggiatori.[LL]
SIRIA: DIRITTI UMANI, "13 SIRIANI TORTURATI E UCCISI"
Nel 2004 le forze di sicurezza di Damasco, secondo la denuncia di un'organizzazione umanitaria, avrebbero torturato e ucciso 13 siriani, di cui 11 appartenenti all'etnia curda. L'associazione dei diritti umani in Siria, che lunedi' presenterà' un rapporto dettagliato sugli abusi compiuti dalle autorita' locali nel corso del 2004, punta il dito contro la repressione delle rivolte nella regione nordorientale, a maggioranza curda.
ITALIA
Napoli
CONTINUA LO SCIOPERO DELLA FAME
'CORRISPONDENZA CON ENZO'
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SCIOPERO GETRONICS
I lavoratori della GETRONICS hanno attuato un vero e proprio sciopero per protestare contro il disegno della Getronics di esternalizzare con Alchera, poi succederà con Scala Group e poi toccherà all'hel desk". Ma, con il clima di paura creato dalla getronics nei vari stabilimenti occorre sensibilizzare i lavoratori anche con forme di lotte sindacali più incisive e dure. Il picchettaggio, l'assemblea permanente, fino ad arrivare all'occupazione degli stabilimenti. La solidarietà non può nascere mai spontaneamente. troppi egoismi, troppo indivisualismo, a volte, anche la sudditanza verso i capi e capetti sono alimentati dalla cultura dominante che fa credere ad alcuni lavoratori e lavoratrici che ingraziarsi il capetto significa garantirsi il posto di lavoro. I fatti, la storia insegna che non è così. Nessuno è garantito alla Getronics. La filiale italiana della multinazionale olandese la stanno smantellando. I lavoratori e le lavoratrici devono difendere il loro posto di lavoro con la lotta e la determinazione. Cercando di comportarsi da uomini e da donne. Altrimenti rischiano di essere condannati ad esssere sudditi a vita. La dignità non ha prezzo.
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ASSEMBLEA PUBBLICA Contro la Privatizzazione dell'acqua giovedì 7 Aprile alle ore 16.00 Aula Lo Russo Via Mezzocannone, 16 - Napoli
'CORRISPONDENZA CON ALFONSINO'
Il 23 novembre 2004 la Regione e 136 Comuni delle province di Napoli e Caserta hanno deciso di privatizzare l’acqua. Lo hanno fatto di nascosto come di nascosto hanno venduto il 30 dicembre 2004 le fonti d’acqua della nostra regione alla multinazionale ENI Acqua. Solo la denuncia e la mobilitazione dei Comitati per la difesa dell’Acqua ha fatto conoscere ai cittadini questo vergognoso “affare” fatto sulla loro pelle. Nessuno di noi ha mai pensato che il diritto a bere potesse essere sottoposto alle regole del mercato globale. Invece i nostri politici ci hanno pensato! Si sono schierati con le grandi multinazionali che accaparrandosi l’acqua diventeranno i padroni del nostro diritto alla vita.
L'ingresso del profitto privato nella gestione di un bene primario come l'acqua, infatti, significa: - Aumento consistente delle Tariffe. - Abbassamento degli standard sanitari cioè meno controlli sulla qualità dell’acqua. - Perdita secca di posti di lavoro nel settore (almeno 1500 gli esuberi previsti). - Rischio per i più poveri, per i più emarginati, per chi non potrà pagare di vedersi negato il diritto all’acqua.
Come Comitato abbiamo già presentato ricorso al TAR della Campania impugnando la delibera del 23/11/04 ma con la nostra mobilitazione continuiamo a fare pressioni sui sindaci affinché la prossima assemblea dell’ATO2 si pronunci per:
- L'annullamento della delibera e il blocco del bando per la privatizzazione. - Una gestione completamente pubblica ("in House") dei servizi idrici di ATO 2 NA-CE - La ripubblicizzazione delle infrastrutture (come gli acquedotti) che la giunta regionale ha già venduto alla multinazionale ENI Acqua. Per discutere delle iniziative da farsi in occasione dell’assemblea dell’ATO2 e della gara, invitiamo tutti i comitati civici, i movimenti, i cittadini a partecipare all’ ASSEMBLEA PUBBLICA che si terrà giovedì 7 Aprile alle ore 16.00 presso l’Aula Lo Russo Via Mezzocannone, 16 - Napoli
Costruire i Comitati Civici in difesa dell'Acqua in ogni Comune. Comitato Civico per la difesa dell'Acqua Per contatti e-mail: acquapubblica@inventati.org