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=== GR di Lunedì 17.03 === | === GR Giovedì 24 marzo 2005 === |
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'''angola''' | '''Kirgizistan''' |
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Decine di persone si sono affrontate ieri a colpi di machete, ascia e bastone a Mavinga, nella provincia di Kwando Kubango, con un bilancio finale di almeno 30 feriti. Lo hanno reso noto le autorità e i mezzi di stampa locali, spiegando che tutto sarebbe cominciato quando un gruppo di militanti dell’Unita (Unione nazionale per l’indipendenza dell’Angola), ex-formazione ribelle ora all’opposizione, ha cominciato a chiedere le dimissioni del capo dello Stato, José Eduardo Dos Santos (al potere dal settembre 1979), inneggiando contro il Mpla (Movimento popolare di liberazione dell’Angola, di cui è la vertice Dos Santos); decine di appartenenti a quest’ultima formazione hanno dapprima circondato i simpatizzanti dell’Unita, ricambiando le offese, poi per cause da accertare sono cominciati i primi scambi di colpi ed è esplosa una rissa piuttosto estesa, che ha lasciato a terra almeno una trentina di feriti. Le autorità, sottolineando le responsabilità dei militanti dell’Unita, hanno reso noto che avvieranno indagini per individuare eventuali colpevoli da sanzionare | Una trentina di persone sono rimaste ferite a Bishkek, in scontri tra manifestanti dell'opposizione e le forze dell'ordine. Lo hanno annunciato i centri di emergenza nella capitale del Kirghizistan. Gli scontri sono avvenuti quando la polizia ha cercato di disperdere con manganelli la dimostrazione di migliaia di persone davanti agli uffici governativi. La gente ha reagito e, in seguito, poliziotti a cavallo hanno caricato la folla, che dopo essere indietreggiata ha conquistato in fine la sede del governo. la folla di manifestanti dell'opposizione, reclamava le oramai avvenute dimissioni del presidente Askar Akayev che è partito, secondo precedenti informazioni verso la Russia, e che ha poi cambiato rotta in volo alla volta del Kazakhstan. questa informazione è stata riferita dall'agenzia Interfax senza precisare se il cambio di traiettoria sia stato determinato da una scelta russa di non concedere l'asilo. In Kazakhstan Akaiev potrebbe ottenere asilo dal presidente di quel Paese, Nursultan Nazarbaiev. |
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Minas Ibrahim al Yousifi, un cittadino svedese nato in Iraq sequestrato oltre un mese fa, è stato rilasciato. Lo hanno annunciato la forze dell'ordine di Stoccolma. | |
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Linda Widmark, portavoce della polizia nazionale svedese, ha riferito che la liberazione è stata annunciata dai parenti dell'ostaggio, ma non è stata in grado di chiarire se sia stata pagato il riscatto chiesto dai rapitori. |
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Testo Accordo raggiunto, al Cairo, fra le tredici fazioni palestinesi riunite da due giorni, su iniziativa del governo egiziano, per trovare una posizione comune nei confronti di Israele. L'accordo prevede una tregua "da prolungare per tutto il tempo che Israele la rispetterà".Lo ha reso noto il portavoce del Fronte Popolare di Liberazione della Palestina. La stessa fonte ha fatto sapere che le formazioni hanno concordato la creazione di una commissione mista che comprende ciascuna delle tredici fazioni, per gestire i rapporti con l'Autorità Nazionale Palestinese.Dopo 4 anni di vuoto diplomatico torna l'ambasciatore egiziano in Israele Oggi il neo nominato ambasciatore egiziano in Israele, Mohammed Asim Ibrahim, e' arrivato a Tel Aviv per iniziare le sue attivita', dopo quattro anni di vuoto diplomatico tra i due paesi, iniziato in concomitanza con la seconda Intifada palestinese. Giordania ed Egitto - i soli paesi arabi ad aver firmato trattati di pace con Israele - avevano annunciato il ritorno dei rispettivi ambasciatori al summit di pace in Medio Oriente, svoltosi l'8 febbraio a Sharm el-Sheikh. |
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SCIOPERO DEL PUBBLICO IMPIEGO * Gli statali tornano in piazza. Lo sciopero generale ferma il pubblico impiego: l'adesione non è stata inferiore all'80%. Scuole e università chiuse, sospesa l'attività degli uffici giudiziari mentre gli ospedali e i vigili del fuoco assicurano solo le emergenze. In totale sono quasi tre milioni i lavoratori interessati al rinnovo contrattuale scaduto da 15 mesi. Sarà il terzo sciopero degli statali in un anno, dopo quello del 21 maggio e la mobilitazione generale del 30 novembre. I partecipanti alla manifestazione del pubblico impiego sono oltre 200.000. Lo hanno detto gli stessi sindacati. Valorizzare il lavoro pubblico per tutelare i diritti dei cittadini. Rinnovare i contratti, firmato Funzione Pubblica-Cgil, Fps-Cisl, Uil-pubblica amministrazione. E' uno degli striscioni che aprono il corteo dei lavoratori. '''CPT''' Cpt di Gradisca potrebbe non aprire i battenti in luglio, «ma probabilmente qualche mese più tardi, comunque entro l’anno». è questo il parere del nuovo questore di Gorizia, Gaudenzio Truzzi. Alla base del nuovo slittamento vi sarebbero ragioni tecniche. Il discorso riguarda la struttura di permanenza da 250 posti, mentre quella da 150 posti per i richiedenti asilo verrà realizzata solo in un secondo momento ed ospiterà persone che non saranno trattenute oltre i due giorni.Durante l’ora di colloquio con i rappresentanti della cittadina, il questore di Gorizia si è sentito ribadire dal sindaco Tommasini la totale contrarietà della comunità gradiscana alla struttura, «non solamente per l’impatto negativo che certamente avrà sulla nostra città, ma anche per la tipologia della stessa e per le condizioni delle persone che vi saranno rinchiuse» |
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STUDENTI, PROFESSORI E LAVORATORI IN LOTTA NELLA GIORNATA DELLO SCIOPERO DEL PUBBLICO IMPIEGO Questa mattina alcune migliaia tra studenti e professori sono scesi in piazza a Napoli contro la Riforma Moratti e contro la precarieta'. Hanno attraversato la citta' la Rete Studenti in Movimento e i professori dei Cobas Scuola con una piattaforma autonoma, distinti e distanti dall 'Unione degli Studenti , satellite studentesco della Cgil , coloro che sostennero la riforma Berlinguer che rappresenta solo l'anticipazione della riforma Moratti. Durante il corteo , in una altra zona della citta', i lavoratori dell'ASIA (azienda sanitaria igiene ambientale) bacino Napoli 5 che attuavano un blocco presso Via Marina venivano caricati dalla polizia e due sindacalisti di base venivano condotti in questura. A quel punto il corteo si fermava nei pressi della questura attuando un blocco stradale in Via Monteoliveto e Via Medina fermando le strade principali del centro cittadino e dividendo in due la citta'. Cosi' per almeno un ora fino a quando i due sindacalisti sono stati rilasciati e i lavoratori dell'ASIA hanno continuato con studenti e professori il corteo fino in Piazza Plebiscito dove sono stati ricevuti dal prefetto. '''domani tutti a roma''' Da Napoli treno speciale concentramento nell’atrio della stazione ferroviaria di Piazza Garibaldi ore 10,00. comunicato di indymedia napoli ROMA 19 MARZO 2005 - MANIFESTAZIONE NAZIONALE contro l'occupazione dell'Iraq - ore 15 P.za d. Repubblica Via subito le truppe dall’Iraq Basta con la complicità dell'Italia nella guerra Libertà per il popolo iracheno e tutti/e sequestrati 1) per esigere subito il ritiro delle truppe di occupazione dall'Iraq 2) per ribadire la sovranità dell'Iraq e la legittimità della resistenza all'occupazione militare 3) per animare anche in Italia la campagna internazionale contro le basi militari USA e NATO e lo smantellamento delle armi nucleari installate nelle basi in Italia 4) Per rilanciare le campagne per il disarmo nucleare, contro la produzione e l'export delle armi, per la riduzione delle spese militari |
GR Giovedì 24 marzo 2005
Kirgizistan
Una trentina di persone sono rimaste ferite a Bishkek, in scontri tra manifestanti dell'opposizione e le forze dell'ordine. Lo hanno annunciato i centri di emergenza nella capitale del Kirghizistan. Gli scontri sono avvenuti quando la polizia ha cercato di disperdere con manganelli la dimostrazione di migliaia di persone davanti agli uffici governativi. La gente ha reagito e, in seguito, poliziotti a cavallo hanno caricato la folla, che dopo essere indietreggiata ha conquistato in fine la sede del governo. la folla di manifestanti dell'opposizione, reclamava le oramai avvenute dimissioni del presidente Askar Akayev che è partito, secondo precedenti informazioni verso la Russia, e che ha poi cambiato rotta in volo alla volta del Kazakhstan. questa informazione è stata riferita dall'agenzia Interfax senza precisare se il cambio di traiettoria sia stato determinato da una scelta russa di non concedere l'asilo. In Kazakhstan Akaiev potrebbe ottenere asilo dal presidente di quel Paese, Nursultan Nazarbaiev.
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