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=== GR di Lunedì 17.03 === === GR Martedi' 29 marzo 2005 ===
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'''angola''' '''TERREMOTI: OLTRE 1000 i morti secondo la croce rossa'''

TOKYO - Sarebbero fra mille e duemila i morti causati dal fortissimo sisma di 8,5-8,7 gradi Richter, che ha gettato ieri sera nuovamente nel panico i Paesi dell'Oceano Indiano, e in particolare l'isola indonesiana di Sumatra, vicinissima, come tre mesi fa, all'epicentro delle scosse durate tre lunghi minuti. Molte vittime, quindi, ma poche al confronto delle circa 300.000 del 26 dicembre scorso, di cui almeno 220.000 nella sola Indonesia, inghiottiti nella maggior parte da gigantesche ondate di tsunami arrivate, si e' saputo poi da esperti giapponesi, ad altezze fino a 50 metri.

Malgrado i timori dei sismologi, le onde di maremoto rilevate ieri non hanno superato i 20-30 centimetri in Sri Lanka, Thailandia ed India. Testimoni oculari hanno riferito di ondate fino a tre metri a Simeulue e fino a 30 in baie di Nias, le isole lungo la costa occidentale di Sumatra piu' vicine all'epicentro del sisma di ieri, ma sono voci non confermate. Altre fonti hanno escluso che i danni provocati nelle due isole siano dipesi dallo tsunami. A causare i crolli a Nias e Simeulue, la prima a sud-est e la seconda a nord-ovest dell'epicentro - individuato ad una distanza di 150 km. a sud est di quello del sisma catastrofico di 9 gradi Richter del 26 dicembre - sono state le fortissime scosse ondulatorie, protrattesi per quasi tre minuti.

''Sono stati accertati 330 morti a Nias e 100 a Simeulue. Ma il bilancio e' destinato ad aggravarsi pesantemente'' ha dichiarato nella serata di oggi Budi Atmaji Adiputro, un responsabile dell'Ente nazionale indonesiano di coordinamento degli aiuti per le calamita' naturali. Al di la' dell'incertezza sul numero delle vittime, l'amara lezione del 26 dicembre e' servita e tutti i paesi rivieraschi, che sono stati prontissimi a lanciare l'allarme di tsunami, prima ancora di sapere se fosse fondato o meno. Indonesia, Thailandia, India, Sri Lanka, Malaysia, hanno tentato il possibile e l'impossibile per far evacuare i residenti delle zone costiere sollecitandoli a rifugiarsi sulle alture. Ci sono state fughe in massa e momenti di caos, soprattutto a Bandar Aceh, la citta' dell'estremo nord di Sumatra cancellata il 26 dicembre scorso. Gli allarmi di tsunami sono stati revocati dopo qualche ora in tutti i paesi interessati e la popolazione ha cominciato il rientro nelle abitazioni, senza lamentarsi dei falsi allarmi. '' Certo occorre dotarsi in fretta di una rete di rilevamento dei sismi accurata ed efficiente. E ci sono state esagerazioni negli allarmi. Ma e' meglio cosi''. hanno detto fonti del governo indonesiano.
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Decine di persone si sono affrontate ieri a colpi di machete, ascia e bastone a Mavinga, nella provincia di Kwando Kubango, con un bilancio finale di almeno 30 feriti. Lo hanno reso noto le autorità e i mezzi di stampa locali, spiegando che tutto sarebbe cominciato quando un gruppo di militanti dell’Unita (Unione nazionale per l’indipendenza dell’Angola), ex-formazione ribelle ora all’opposizione, ha cominciato a chiedere le dimissioni del capo dello Stato, José Eduardo Dos Santos (al potere dal settembre 1979), inneggiando contro il Mpla (Movimento popolare di liberazione dell’Angola, di cui è la vertice Dos Santos); decine di appartenenti a quest’ultima formazione hanno dapprima circondato i simpatizzanti dell’Unita, ricambiando le offese, poi per cause da accertare sono cominciati i primi scambi di colpi ed è esplosa una rissa piuttosto estesa, che ha lasciato a terra almeno una trentina di feriti. Le autorità, sottolineando le responsabilità dei militanti dell’Unita, hanno reso noto che avvieranno indagini per individuare eventuali colpevoli da sanzionare
'''Kirgizistan'''


Una trentina di persone sono rimaste ferite a Bishkek, in scontri tra manifestanti dell'opposizione e le forze dell'ordine. Lo hanno annunciato i centri di emergenza nella capitale del Kirghizistan. Gli scontri sono avvenuti quando la polizia ha cercato di disperdere con manganelli la dimostrazione di migliaia di persone davanti agli uffici governativi. La gente ha reagito e, in seguito, poliziotti a cavallo hanno caricato la folla, che dopo essere indietreggiata ha conquistato in fine la sede del governo. la folla di manifestanti dell'opposizione, reclamava le oramai avvenute dimissioni del presidente Askar Akayev che è partito, secondo precedenti informazioni verso la Russia, e che ha poi cambiato rotta in volo alla volta del Kazakhstan. questa informazione è stata riferita dall'agenzia Interfax senza precisare se il cambio di traiettoria sia stato determinato da una scelta russa di non concedere l'asilo. In Kazakhstan Akaiev potrebbe ottenere asilo dal presidente di quel Paese, Nursultan Nazarbaiev.
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 Minas Ibrahim al Yousifi, un cittadino svedese nato in Iraq sequestrato oltre un mese fa, è stato rilasciato. Lo hanno annunciato la forze dell'ordine di Stoccolma.
 
Linda Widmark, portavoce della polizia nazionale svedese, ha riferito che la liberazione è stata annunciata dai parenti dell'ostaggio, ma non è stata in grado di chiarire se sia stata pagato il riscatto chiesto dai rapitori.
 
 DI NUOVO SCONTRI A FALLUJA
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'''Palestina''' fonte: arabmonitor.info
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Testo Accordo raggiunto, al Cairo, fra le tredici fazioni palestinesi riunite da due giorni, su iniziativa del governo egiziano, per trovare una posizione comune nei confronti di Israele. L'accordo prevede una tregua "da prolungare per tutto il tempo che Israele la rispetterà".Lo ha reso noto il portavoce del Fronte Popolare di Liberazione della Palestina. La stessa fonte ha fatto sapere che le formazioni hanno concordato la creazione di una commissione mista che comprende ciascuna delle tredici fazioni, per gestire i rapporti con l'Autorità Nazionale Palestinese.Dopo 4 anni di vuoto diplomatico torna l'ambasciatore egiziano in Israele Oggi il neo nominato ambasciatore egiziano in Israele, Mohammed Asim Ibrahim, e' arrivato a Tel Aviv per iniziare le sue attivita', dopo quattro anni di vuoto diplomatico tra i due paesi, iniziato in concomitanza con la seconda Intifada palestinese. Giordania ed Egitto - i soli paesi arabi ad aver firmato trattati di pace con Israele - avevano annunciato il ritorno dei rispettivi ambasciatori al summit di pace in Medio Oriente, svoltosi l'8 febbraio a Sharm el-Sheikh. testo: Scontri sono scoppiati oggi a Falluja tra gruppi della resistenza e militari filogovernativi iracheni: quattro di questi ultimi sarebbero stati uccisi. A Mosul, in uno scontro a fuoco tra polizia e unità della Guardia nazionale scoppiato per un malinteso, cinque persone hanno perduto la vita.

''' palestina '''

fonte: arabmonitor.info

testo: Secondo l'organizzazione israeliana Betselem, impegnata sul fronte dei diritti umani, saranno cinquecentomila i palestinesi residenti in Cisgiordania ad essere danneggiati dal Muro di separazione israeliano in allestimento nell'area. Costoro vivono in 85 città e villaggi della Cisgiordania. Saranno circa 25 mila i palestinesi che si ritroveranno completamente isolati dalla barriera, su un territorio che costituisce circa il dieci per cento della West Bank.
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''' SUD AFRICA '''
 MINATORI IN SCIOPERO CONTRO TAGLI POSTI DI LAVORO
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Fonte: misna.org
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Testo:
Line 24: Line 42:
Circa 21.000 minatori, ovvero il 90% della forza lavoro, non si sono presentati ieri per il turno di notte nelle cave della ‘Harmony Gold’, considerata la sesta al mondo tra le maggiori compagnie minerarie aurifere. Gli operai intendono protestare contro il piano di ristrutturazione che prevede il licenziamento di 5.000 persone. I dirigenti della ‘Harmony Gold’ - che sostiene di essere stata messa in crisi dall’aumento del valore del rand, l’unità monetaria sudafricana – temono che lo sciopero possa protrarsi a lungo e sostengono che così si rischiano di perdere 5.000 once di produzione aurifera al giorno. Pochi giorni fa la ‘Drd Gold’, quarta produttrice d’oro del Sudafrica, ha annunciato la chiusura di due miniere nella provincia nordoccidentale e il taglio di 6.000 posti di lavoro.

''' costa rica '''

 ARRESTI DOMICILIARI PER EX PRESIDENTE CALDERÓN

Fonte: misna.org

Testo:

Sono stati concessi gli arresti domiciliari all’ex presidente del Costa Rica Rafael Angel Calderón (1990-1994), 55 anni, arrestato lo scorso 21 ottobre con l’accusa di corruzione, arricchimento illecito e associazione a delinquere. Il magistrato ha spiegato che Calderón potrà essere scarcerato dietro pagamento di una cauzione di 200 milioni di colones (quasi 329.000 euro). Le accuse nei suoi confronti fanno riferimento alla presunta scomparsa di fondi (circa 9 milioni di dollari) ricevuti dalla Finlandia per l’acquisto di materiale sanitario e strumentazione medica durante la sua presidenza. Quello di Calderón era stato, in pochi giorni, il secondo arresto di un ex capo dello Stato: la settimana prima era toccato all’ex segretario generale dell’Organizzazione degli Stati americani (Osa) ed ex presidente (1998-2002) Miguel Angel Rodríguez, accusato di aver intascato una tangente dall’azienda telefonica francese Alcatel e aver ricevuto finanziamenti illeciti dal governo taiwanese attraverso una sua azienda controllata con sede a Panama.
Line 27: Line 56:
'' fosse ardeatine ''
Line 28: Line 58:
 SCIOPERO DEL PUBBLICO IMPIEGO
    *
Proteste contro la presenza del governatore Storace stamattina durante la cerimonia del 61esimo anno dall'eccidio delle Fosse Ardeatine. Il presidente della Regione faceva parte di una delegazione composta, tra gli altri, dal Presidente della Repubblica
Carlo Azeglio Ciampi, dal Ministro della Difesa Antonio Martino, dal Sindaco Walter Veltroni e il Presidente
Provincia Enrico Gasbarra.
Line 31: Line 62:
      Gli statali tornano in piazza. Lo sciopero generale ferma il pubblico impiego: l'adesione non è stata inferiore all'80%. Scuole e università chiuse, sospesa l'attività degli uffici giudiziari mentre gli ospedali e i vigili del fuoco assicurano solo le emergenze. In totale sono quasi tre milioni i lavoratori interessati al rinnovo contrattuale scaduto da 15 mesi. Sarà il terzo sciopero degli statali in un anno, dopo quello del 21 maggio e la mobilitazione generale del 30 novembre. Durante la celebrazione due esponenti dell'Associazione Nazionale Ex Deportati hanno abbandonato la delegazione: "Non doveva essere qui oggi - ha detto un membro dell'Associazione, Mario Limentani, riferendosi a Storace - offende la memoria dei poveri morti. Io sono stato 18 mesi in un campo di sterminio e sono stato torturato". Aldo Pavia, che è anche presidente dell' Aned, gli ha fatto eco: "Rispetto le istituzioni, in questo caso non chi le rappresenta. Sono contro la legge che mira a riconoscere i repubblichini di Salò come belligeranti, loro che hanno venduto per 12.000 lire tre persone della mia famiglia e me e mia nonna per 5.000 lire. Trovare qui Storace dopo 60 anni mi sembra semplicemente uno spot elettorale di cattivo gusto".
immigrati
Line 33: Line 65:

I partecipanti alla manifestazione del pubblico impiego sono oltre 200.000. Lo hanno detto gli stessi sindacati.

Valorizzare il lavoro pubblico per tutelare i diritti dei cittadini. Rinnovare i contratti, firmato Funzione Pubblica-Cgil, Fps-Cisl, Uil-pubblica amministrazione.

E' uno degli striscioni che aprono il corteo dei lavoratori.


'''CPT'''

Cpt di Gradisca potrebbe non aprire i battenti in luglio, «ma probabilmente qualche mese più tardi, comunque entro l’anno». è questo il parere del nuovo questore di Gorizia, Gaudenzio Truzzi. Alla base del nuovo slittamento vi sarebbero ragioni tecniche. Il discorso riguarda la struttura di permanenza da 250 posti, mentre quella da 150 posti per i richiedenti asilo verrà realizzata solo in un secondo momento ed ospiterà persone che non saranno trattenute oltre i due giorni.Durante l’ora di colloquio con i rappresentanti della cittadina, il questore di Gorizia si è sentito ribadire dal sindaco Tommasini la totale contrarietà della comunità gradiscana alla struttura, «non solamente per l’impatto negativo che certamente avrà sulla nostra città, ma anche per la tipologia della stessa e per le condizioni delle persone che vi saranno rinchiuse»

''scuola''
il decreto, approvato oggi in via definitiva dal consiglio dei ministri disciplina il diritto-dovere all'istruzione e alla formazione della persona dal primo anno della scuola primaria per almeno 12 anni o, comunque, sino al conseguimento di una qualifica entro il 18mo anno di eta'. Questo percorso si realizza nel primo ciclo (scuola primaria+scuola secondaria di primo grado) e nel secondo ciclo (licei e istruzione e formazione professionale) e include anche l'apprendistato. L'innalzamento dell'obbligo all'istruzione sara' graduale. Dal prossimo anno scolastico sale da 9 a 10 anni. ''Per il raggiungimento di questo obiettivo - ha assicurato il ministro Moratti in conferenza stampa - c'e' un investimento di circa 16 milioni di euro l'anno, tratti dallo stanziamento della Finanziaria 2004, per l'esenzione dalle tasse e per l'incremento delle spese di funzionamento. Utilizzando parte delle risorse iscritte nella Finanziaria 2005, per un importo di 25 milioni di euro, si procedera' all'innalzamento di un ulteriore anno dell'obbligo scolastico e formativo, da 10 a 11 anni. Vengono, infine, aumentate da 34 a 45 milioni, con un incremento di 11 milioni, le risorse destinate al completamento dei corsi sperimentali di istruzione e formazione professionale''.
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 STUDENTI, PROFESSORI E LAVORATORI IN LOTTA
NELLA GIORNATA DELLO SCIOPERO DEL PUBBLICO IMPIEGO

Questa mattina alcune migliaia tra studenti e professori sono scesi in piazza a Napoli contro la Riforma Moratti e contro la precarieta'. Hanno attraversato la citta' la Rete Studenti in Movimento e i professori dei Cobas Scuola con una piattaforma autonoma, distinti e distanti dall 'Unione degli Studenti , satellite studentesco della Cgil , coloro che sostennero la riforma Berlinguer che rappresenta solo l'anticipazione della riforma Moratti.

Durante il corteo , in una altra zona della citta', i lavoratori dell'ASIA (azienda sanitaria igiene ambientale) bacino Napoli 5 che attuavano un blocco presso Via Marina venivano caricati dalla polizia e due sindacalisti di base venivano condotti in questura. A quel punto il corteo si fermava nei pressi della questura attuando un blocco stradale in Via Monteoliveto e Via Medina fermando le strade principali del centro cittadino e dividendo in due la citta'. Cosi' per almeno un ora fino a quando i due sindacalisti sono stati rilasciati e i lavoratori dell'ASIA hanno continuato con studenti e professori il corteo fino in Piazza Plebiscito dove sono stati ricevuti dal prefetto.



'''domani tutti a roma'''

 Da Napoli treno speciale concentramento nell’atrio della stazione ferroviaria di Piazza Garibaldi ore 10,00.

comunicato di indymedia napoli
 ROMA 19 MARZO 2005 - MANIFESTAZIONE NAZIONALE
contro l'occupazione dell'Iraq - ore 15 P.za d. Repubblica

Via subito le truppe dall’Iraq
Basta con la complicità dell'Italia nella guerra
Libertà per il popolo iracheno e tutti/e sequestrati

1) per esigere subito il ritiro delle truppe di occupazione dall'Iraq

2) per ribadire la sovranità dell'Iraq e la legittimità della
resistenza all'occupazione militare

3) per animare anche in Italia la campagna internazionale contro le
basi militari USA e NATO e lo smantellamento delle armi nucleari installate
nelle basi in Italia

4) Per rilanciare le campagne per il disarmo nucleare, contro la
produzione e l'export delle armi, per la riduzione delle spese militari
 Due filoni di inchiesta. Sotto accusa il capo di gabinetto di Catenacci
Rifiuti in Campania, sei indagati
 Denaro e favori in cambio di un trattamento agevolato nella gestione dello smaltimento della spazzatura, della localizzazione delle discariche e dell’affidamento degli appalti. Quattro avvisi di garanzia sono stati notificati dalla Guardia di finanza di Mondragone. L’ipotesi contestata è quella di corruzione. Un sistema che vedrebbe coinvolti alcuni uffici del commissariato, la società Ecoquattro, consulenti e un rappresentante del gruppo antimafia della prefettura di Caserta. Tra gli indagati Ernesto Raio, capo di gabinetto del commissario Catenacci. Un’altra indagine della procura di Napoli riguarda le ecoballe con inviti a comparire per due tecnici. CAPACCHIONE E VASTARELLA A PAGINA 33

GR Martedi' 29 marzo 2005

TERREMOTI: OLTRE 1000 i morti secondo la croce rossa

TOKYO - Sarebbero fra mille e duemila i morti causati dal fortissimo sisma di 8,5-8,7 gradi Richter, che ha gettato ieri sera nuovamente nel panico i Paesi dell'Oceano Indiano, e in particolare l'isola indonesiana di Sumatra, vicinissima, come tre mesi fa, all'epicentro delle scosse durate tre lunghi minuti. Molte vittime, quindi, ma poche al confronto delle circa 300.000 del 26 dicembre scorso, di cui almeno 220.000 nella sola Indonesia, inghiottiti nella maggior parte da gigantesche ondate di tsunami arrivate, si e' saputo poi da esperti giapponesi, ad altezze fino a 50 metri.

Malgrado i timori dei sismologi, le onde di maremoto rilevate ieri non hanno superato i 20-30 centimetri in Sri Lanka, Thailandia ed India. Testimoni oculari hanno riferito di ondate fino a tre metri a Simeulue e fino a 30 in baie di Nias, le isole lungo la costa occidentale di Sumatra piu' vicine all'epicentro del sisma di ieri, ma sono voci non confermate. Altre fonti hanno escluso che i danni provocati nelle due isole siano dipesi dallo tsunami. A causare i crolli a Nias e Simeulue, la prima a sud-est e la seconda a nord-ovest dell'epicentro - individuato ad una distanza di 150 km. a sud est di quello del sisma catastrofico di 9 gradi Richter del 26 dicembre - sono state le fortissime scosse ondulatorie, protrattesi per quasi tre minuti.

Sono stati accertati 330 morti a Nias e 100 a Simeulue. Ma il bilancio e' destinato ad aggravarsi pesantemente ha dichiarato nella serata di oggi Budi Atmaji Adiputro, un responsabile dell'Ente nazionale indonesiano di coordinamento degli aiuti per le calamita' naturali. Al di la' dell'incertezza sul numero delle vittime, l'amara lezione del 26 dicembre e' servita e tutti i paesi rivieraschi, che sono stati prontissimi a lanciare l'allarme di tsunami, prima ancora di sapere se fosse fondato o meno. Indonesia, Thailandia, India, Sri Lanka, Malaysia, hanno tentato il possibile e l'impossibile per far evacuare i residenti delle zone costiere sollecitandoli a rifugiarsi sulle alture. Ci sono state fughe in massa e momenti di caos, soprattutto a Bandar Aceh, la citta' dell'estremo nord di Sumatra cancellata il 26 dicembre scorso. Gli allarmi di tsunami sono stati revocati dopo qualche ora in tutti i paesi interessati e la popolazione ha cominciato il rientro nelle abitazioni, senza lamentarsi dei falsi allarmi. Certo occorre dotarsi in fretta di una rete di rilevamento dei sismi accurata ed efficiente. E ci sono state esagerazioni negli allarmi. Ma e' meglio cosi. hanno detto fonti del governo indonesiano.

Kirgizistan

Una trentina di persone sono rimaste ferite a Bishkek, in scontri tra manifestanti dell'opposizione e le forze dell'ordine. Lo hanno annunciato i centri di emergenza nella capitale del Kirghizistan. Gli scontri sono avvenuti quando la polizia ha cercato di disperdere con manganelli la dimostrazione di migliaia di persone davanti agli uffici governativi. La gente ha reagito e, in seguito, poliziotti a cavallo hanno caricato la folla, che dopo essere indietreggiata ha conquistato in fine la sede del governo. la folla di manifestanti dell'opposizione, reclamava le oramai avvenute dimissioni del presidente Askar Akayev che è partito, secondo precedenti informazioni verso la Russia, e che ha poi cambiato rotta in volo alla volta del Kazakhstan. questa informazione è stata riferita dall'agenzia Interfax senza precisare se il cambio di traiettoria sia stato determinato da una scelta russa di non concedere l'asilo. In Kazakhstan Akaiev potrebbe ottenere asilo dal presidente di quel Paese, Nursultan Nazarbaiev.

iraq

  • DI NUOVO SCONTRI A FALLUJA

fonte: arabmonitor.info

testo: Scontri sono scoppiati oggi a Falluja tra gruppi della resistenza e militari filogovernativi iracheni: quattro di questi ultimi sarebbero stati uccisi. A Mosul, in uno scontro a fuoco tra polizia e unità della Guardia nazionale scoppiato per un malinteso, cinque persone hanno perduto la vita.

palestina

fonte: arabmonitor.info

testo: Secondo l'organizzazione israeliana Betselem, impegnata sul fronte dei diritti umani, saranno cinquecentomila i palestinesi residenti in Cisgiordania ad essere danneggiati dal Muro di separazione israeliano in allestimento nell'area. Costoro vivono in 85 città e villaggi della Cisgiordania. Saranno circa 25 mila i palestinesi che si ritroveranno completamente isolati dalla barriera, su un territorio che costituisce circa il dieci per cento della West Bank.

SUD AFRICA

  • MINATORI IN SCIOPERO CONTRO TAGLI POSTI DI LAVORO

Fonte: misna.org

Testo:

Circa 21.000 minatori, ovvero il 90% della forza lavoro, non si sono presentati ieri per il turno di notte nelle cave della ‘Harmony Gold’, considerata la sesta al mondo tra le maggiori compagnie minerarie aurifere. Gli operai intendono protestare contro il piano di ristrutturazione che prevede il licenziamento di 5.000 persone. I dirigenti della ‘Harmony Gold’ - che sostiene di essere stata messa in crisi dall’aumento del valore del rand, l’unità monetaria sudafricana – temono che lo sciopero possa protrarsi a lungo e sostengono che così si rischiano di perdere 5.000 once di produzione aurifera al giorno. Pochi giorni fa la ‘Drd Gold’, quarta produttrice d’oro del Sudafrica, ha annunciato la chiusura di due miniere nella provincia nordoccidentale e il taglio di 6.000 posti di lavoro.

costa rica

  • ARRESTI DOMICILIARI PER EX PRESIDENTE CALDERÓN

Fonte: misna.org

Testo:

Sono stati concessi gli arresti domiciliari all’ex presidente del Costa Rica Rafael Angel Calderón (1990-1994), 55 anni, arrestato lo scorso 21 ottobre con l’accusa di corruzione, arricchimento illecito e associazione a delinquere. Il magistrato ha spiegato che Calderón potrà essere scarcerato dietro pagamento di una cauzione di 200 milioni di colones (quasi 329.000 euro). Le accuse nei suoi confronti fanno riferimento alla presunta scomparsa di fondi (circa 9 milioni di dollari) ricevuti dalla Finlandia per l’acquisto di materiale sanitario e strumentazione medica durante la sua presidenza. Quello di Calderón era stato, in pochi giorni, il secondo arresto di un ex capo dello Stato: la settimana prima era toccato all’ex segretario generale dell’Organizzazione degli Stati americani (Osa) ed ex presidente (1998-2002) Miguel Angel Rodríguez, accusato di aver intascato una tangente dall’azienda telefonica francese Alcatel e aver ricevuto finanziamenti illeciti dal governo taiwanese attraverso una sua azienda controllata con sede a Panama.

Italia

fosse ardeatine

Proteste contro la presenza del governatore Storace stamattina durante la cerimonia del 61esimo anno dall'eccidio delle Fosse Ardeatine. Il presidente della Regione faceva parte di una delegazione composta, tra gli altri, dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, dal Ministro della Difesa Antonio Martino, dal Sindaco Walter Veltroni e il Presidente Provincia Enrico Gasbarra.

Durante la celebrazione due esponenti dell'Associazione Nazionale Ex Deportati hanno abbandonato la delegazione: "Non doveva essere qui oggi - ha detto un membro dell'Associazione, Mario Limentani, riferendosi a Storace - offende la memoria dei poveri morti. Io sono stato 18 mesi in un campo di sterminio e sono stato torturato". Aldo Pavia, che è anche presidente dell' Aned, gli ha fatto eco: "Rispetto le istituzioni, in questo caso non chi le rappresenta. Sono contro la legge che mira a riconoscere i repubblichini di Salò come belligeranti, loro che hanno venduto per 12.000 lire tre persone della mia famiglia e me e mia nonna per 5.000 lire. Trovare qui Storace dopo 60 anni mi sembra semplicemente uno spot elettorale di cattivo gusto". immigrati

scuola il decreto, approvato oggi in via definitiva dal consiglio dei ministri disciplina il diritto-dovere all'istruzione e alla formazione della persona dal primo anno della scuola primaria per almeno 12 anni o, comunque, sino al conseguimento di una qualifica entro il 18mo anno di eta'. Questo percorso si realizza nel primo ciclo (scuola primaria+scuola secondaria di primo grado) e nel secondo ciclo (licei e istruzione e formazione professionale) e include anche l'apprendistato. L'innalzamento dell'obbligo all'istruzione sara' graduale. Dal prossimo anno scolastico sale da 9 a 10 anni. Per il raggiungimento di questo obiettivo - ha assicurato il ministro Moratti in conferenza stampa - c'e' un investimento di circa 16 milioni di euro l'anno, tratti dallo stanziamento della Finanziaria 2004, per l'esenzione dalle tasse e per l'incremento delle spese di funzionamento. Utilizzando parte delle risorse iscritte nella Finanziaria 2005, per un importo di 25 milioni di euro, si procedera' all'innalzamento di un ulteriore anno dell'obbligo scolastico e formativo, da 10 a 11 anni. Vengono, infine, aumentate da 34 a 45 milioni, con un incremento di 11 milioni, le risorse destinate al completamento dei corsi sperimentali di istruzione e formazione professionale.

napoli

  • Due filoni di inchiesta. Sotto accusa il capo di gabinetto di Catenacci

Rifiuti in Campania, sei indagati

  • Denaro e favori in cambio di un trattamento agevolato nella gestione dello smaltimento della spazzatura, della localizzazione delle discariche e dell’affidamento degli appalti. Quattro avvisi di garanzia sono stati notificati dalla Guardia di finanza di Mondragone. L’ipotesi contestata è quella di corruzione. Un sistema che vedrebbe coinvolti alcuni uffici del commissariato, la società Ecoquattro, consulenti e un rappresentante del gruppo antimafia della prefettura di Caserta. Tra gli indagati Ernesto Raio, capo di gabinetto del commissario Catenacci. Un’altra indagine della procura di Napoli riguarda le ecoballe con inviti a comparire per due tecnici. CAPACCHIONE E VASTARELLA A PAGINA 33

radiolina/gr (last edited 2008-06-26 10:01:06 by anonymous)