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=== GR Mercoledì 31 marzo 2005 === = LUNEDI 11 APRILE =

'''MEDIORIENTE '''

M.O., OGGI INCONTRO BUSH-SHARON
Il primo ministro israeliano Ariel Sharon si incontrerà nel ranch di Crawford, in Texas, con il presidente americano George Bush. Il vertice coincide con un aggravamento della situazione nei Territori, dopo le speranze suscitate in febbraio dall'annuncio di un cessate il fuoco fra isareliani e palestinesi.
Il premier di Tel Aviv - secondo quanto riporta il sito del quotidiano Ha'aretz - esprimerà a Bush la preoccupazione per una situazione che potrebbe precipitare: da una parte perché l'amministrazione palestinese di Abu Mazen potrebbe essere messa in discussione, con un pericoloso conseguente vuoto di potere, e dall'altra perché lo stesso Mazen non rispetterebbe i patti presi con Tel Aviv. Non si fermano neanche oggi intanto gli scontri nei Territori. Questa mattina soldati israeliani hanno condotto un raid a Nablus, in Cisgiordania, e hanno arrestato un esponente di Fatah, Firas Tanbor, sospettato di preparare un attacco terroristico per conto dell'Hezbollah (partito di Dio) libanese. Lo riferisce il sito di Ha'aretz, aggiungendo che vi sono stati anche scontri fra palestinesi e soldati. Fonti palestinesi affermano che i militari hanno usato pallottole di gomma e lacrimogeni, ferendo dieci persone.
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''terremoto: aggiornamenti'' ''' BANGLADESH '''
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Sono in tutto 620 i morti accertati ufficialmente sull'isola di Nias, la piu' duramente colpita, ha detto Imogen Wall, portavoce del Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo, aggiungendo di aver ricevuto la conferma della morte di quindici persone nell'isola di Simeulue, mentre altre nove sono rimaste uccise a Sumatra e nell'arcipelago delle isole Banyak. In realtà si teme un bilancio definitivo molto piu' grave: c'e' chi parla di 2000 vittime. A più di 50 ore dal terremoto di 8,7 gradi della scala Richter che ha accartocciato citta' e villaggi in questa parte di Oceano Indiano, stamane due squadre di soccorritori francesi a norvegesi sono riuscite ad estrarre dalle macerie due adolescenti. Bangladesh: crolla fabbrica, 200 dispersi
lmeno 11 persone sono morte mentre più di 200 sarebbero rimaste sotto le macerie dopo l'esplosione dell'edificio;
Ora è lotta contro il tempo. Almeno undici persone sono morte e fino ad altre duecento potrebbero essere intrappolate sotto le macerie di una fabbrica crollata a Palash Bari vicino a Dacca, la capitale del Bangladesh. Lo hanno reso noto fonti ufficiali. Fino ad ora i soccorritori hanno estratto 55 persone ancora vive, ma le strade strette della cittadina impediscono l'arrivo di mezzi per rimuovere le lastre di cemento.
La fabbrica, un'edificio di 8 piani, è crollata a seguito dell'esplosione di una caldaia all'interno dell'edificio.
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''dalla guerra in iraq (1)'' ''' LIBANO '''
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un comunicato del comando militare americano senza fornire ulteriori dettagli riferisce che un soldato statunitense e' rimasto ucciso e altri cinque feriti quando un commando armato ha aperto il fuoco contro un posto di blocco a Mosul, a nord di Baghdad. La morte del soldato porta a 1.526 il numero dei militari Usa rimasti uccisi in Iraq dall'inizio della guerra, secondo i dati forniti dal Pentagono. Stamattina un altro soldato era stato ucciso nei pressi di Hawija, a nord di Baghdad mentre un soldato di pattuglia nella capitale e un marine che transitava nella provincia di al-Anbar erano rimasti uccisi nella giornata di ieri.
Questa mattina a Tuz Khurmatu, localita' del Kurdistan iracheno situata nei pressi di Suleyman Beik, circa 200 chilometri a nord di Baghdad e 95 a sud di Kirkuk, secondo fonti della Guardia nazionale irachena è stata fatta esplodere un'auto-bomba a un posto di blocco dell'Esercito, eretto a un incrocio tra strade che conducono a una moschea sciita molto venerata, e dove in giornata era atteso un grande raduno in coincidenza con la sacra ricorrenza sciita dell'Arbaeen secondo cui le vittime erano agenti del medesimo corpo paramilitare.
Libano. In 20 mila per le strade di Beirut per chiedere pace e unità.
Almeno 20 mila persone hanno sfilato ieri per le strade di Beirut chiedendo pace e unità per il Paese segnato dall'attentato all'ex primo ministro Rafik Hariri il 14 febbraio scorso. La sorella di Hariri, Bahiya Hariri, che è avvocato, ha liberato 50 colombe vianche per dare inizio alla dimostrazione, che è stata denominata "Marciamo Uniti".
"Non c'è timore che questo paese finché questo grande popolo resta risoluto a difendere la propria unità nazonale, la propria pace civile, la propria indipendenza, libertà e sovranità", ha detto la sorella di Hariri in un discorso. La marcia è stata una delle manifestazioni che ricordano il trentennale dell'inizio della guerra civile libanese, durata 15 anni.
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''dalla guerra in iraq (2)'' ''' IRAQ '''
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...la guerra continua...
E' un cittadino statunitense il quarto ostaggio che appare nel video, girato dai rapitori e diffuso ieri dalla Tv satellitare al-Arabiya, che mostra i tre rumeni sequestrati lunedi' scorso in Iraq. Lo ha confermato un portavoce del dipartimento di Stato, da Washington: "Possiamo confermare che un cittadino americano e' stato catturato insieme ai tre giornalisti rumeni rapiti in Iraq lunedi'". I media di Bucarest avevano indicato il quarto uomo come il traduttore dei tre giornalisti, ma non si sapeva di che nazionalita'.
Mi sentirò davvero libera se emergerà la verità su quello che è successo":
inizia cosi' l'intervento di Giuliana Sgrena alla conferenza organizzata oggi a Roma dalla Federazione della stampa. L'inviata del Manifetso ha ringraziato tutti i colleghi per la solidarietà dimostrata durante il suo mese di rapimento in Iraq ma ha gli anche rivolto un accorato appello: "Chiedo alla stampa di sostenerci nel chiedere la verità, di far emergere la responsabilità". L'inviata del Manifesto ha detto di non aver fiducia nei lavori della commissione mista americano-italiana che indaga sull'episodio che ha portato la morte del funzionario del Sismi. "I soldati che mi hanno sparato sono anche loro vittime di questa guerra - ha aggiunto Giuliana - ma le vere responsabilità sono altrove".
Intanto a Bagdad le forze di sicurezza irachene hanno arrestato uno dei rapitori di Christian Chesnot e George Malbrunot, i due giornalisti francesi tenuti in ostaggio dalla guerriglia per oltre quattro mesi lo scorso anno.
La notizia è stata confermata dal ministero della Difesa di Baghdad.
E anche oggi, l'esercito americano è stato bersaglio di nuovi attacchi: tre auto guidate da kamikaze sono state lanciate contro un campo militare statunitense a Qaim, nell'Iraq occidentale, vicino alla frontiera con la Siria. Secondo una fonte militare Usa, ci sarebbero due soldati feriti, di cui non è stata precisata la nazionalità, mentre altre fonti parlano di due civili morti e tre feriti.

'''CINA'''

MORTE DI DUE ANZIANE DIMOSTRANTI SCATENA SOMMOSSA CONTRO LA POLIZIA
Gli abitanti del villaggio di Huankantou, nella provincia orientale di Zhejiang, si sono rivoltati contro la polizia dopo che due donne anziane sono state uccise dagli agenti mentre con altre 200 compagne svolgevano un sit-in contro l’inquinamento causato dal locale distretto industriale. Riportando i fatti avvenuti domenica ed emersi solo oggi, l’agenzia britannica ‘Reuters’ riferisce che la rabbia delle gente è scoppiata dopo che si è diffusa la notizia che le due anziane signore erano state investite e uccise dalle auto della polizia, mentre 3000 agenti cercavano di disperdere l’assembramento che da due settimane presidiavano ininterrottamente il sito di un complesso di 13 fabbriche chimiche, ritenute responsabili di inquinare l’ambiente circostante.
Migliaia di abitanti del villaggio hanno prima rivoltato una decina di auto della polizia e poi inseguito e raggiunto gli agenti che si erano rifugiati in una scuola; la polizia ha avuto l’ordine di non reagire. Cinque degli agenti aggrediti dalla folla verserebbero in gravi condizioni, mentre anche 4 civili hanno riportato ferite. Negli ultimi anni in Cina si sono verificate spesso sommosse popolari nelle zone rurali contro le autorità e le forze dell’ordine da parte di cittadini non sempre soddisfatti dai cambiamenti strutturali innescati dallo sviluppo economico.
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''dalla guerra in iraq (3'' ''' ITALIA '''
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Il capitano Usa Rogelio 'Roger' Maynulet è stato giudicato colpevole di omicidio volontario per avere ucciso un prigioniero iracheno ferito e rischia ora sino a 10 anni di prigione. riguardo l'episodio, avvenuto lo scorso anno, il tribunale, riunitosi in Germania, ha respinto la tesi della difesa secondo cui il colpo di grazia al ferito sarebbe stato 'un atto umanitario'. Confindustria. Montezemolo: occorre un governo che governi, altrimenti meglio le elezioni.
"Ci attendiamo un segnale molto forte nei prossimi giorni - ha aggiunto Montezemolo - un segnale che rimetta le imprese al centro dell'azione di governo". La ricetta del leader della Confindustria è semplice: "Le cose da fare, e da fare subito sono poche e chiare: intervenire sul cuneo fiscale per ridurre in modo netto la differenza tra stipendio lordo e stipendio netto e migliorare insieme il costo del lavoro per le imprese e i redditi dei lavoratori; accelerare l'abolizione dell'Irap; favorire attraverso misure fiscali le fusioni e le aggregazioni di imprese; velocizzare i tempi dei rimborsi fiscali e dei pagamenti dovuti alle imprese che lavorano per la pubblica amministrazione; approvare contestualmente - ha aggiunto Montezemolo - nei tempi previsti il decrerto e il disegno di legge sulla competitività".
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''dalla guerra in afganistan''

per quanti non lo sapessero oggi e' formalmente cominciata 'Praesidium', la nuova missione italiana in Afghanistan: l'Italia subentra agli Usa alla guida del team di Ricostruzione Provinciale,con cui la Nato vuole estendere la missione Isaf.
Sono 400 gli italiani coinvolti: 120 militari, in gran parte dell'Esercito e alcuni esperti del Ministero degli Esteri, e 230 uomini dell'Aeronautica si occuperanno del funzionamento della base aeroportuale a Herat.
Fumo in ufficio, allarme imprese: "Produttività cala fino al 10,5%"
Fumatori attenti: la pausa sigaretta durante il lavoro potrebbe non essere più "gratis". Quel nuovo rito nato il 10 gennaio in seguito all'approvazione della legge antifumo, quello sciamare fuori dagli uffici per fumarsi una bionda all'aperto in santa pace potrebbe diventare un'abitudine costosa.
Una ricerca su 177 imprese promossa dall'Associazione Direttori Risorse Umane (GIDP/ HRDA) e patrocinata dall'agenzia per il lavoro interinale Randstad, infatti, non lascia dubbi: il fumo pesa sui bilanci aziendali provocando una perdita secca di produttività compresa fra il 6,5% e il 10,5%. Risultato: ci sono le premesse per una detrazione della pausa dalla busta paga. O per un recupero del tempo dedicato al vizio.
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'''italia'''

''inaugurazione fiera di milano e contestazione dei lavoratori''

Davanti al Polo fieristico inaugurato oggi dal presidente del consiglio, e' stata organizzata dalla Cub una manifestazione di protesta ''Berlusconi e Formigoni inaugurano la fiera mentre lasciano che la Fiat chiuda l'Alfa di Arese''.
L'attenzione della stampa è invece tutta concentrata sulle accuse di ''inaugurazione elettoralistica'' mosse da parte dello stesso progettista della struttura Massimiliano Fuksas che non ha gradito la data scelta giudicandola troppo a ridosso dell'appuntamento elettorale e che per tanto ha deciso di non partecipare al taglio del nastro per smarcarsi da quella che definisce una strumentalizzazione politica. a questa affermazione avrebbe poi replicato il presidente della Regione, Roberto Formigoni, ricordando che la data era stata stabilita proprio quando venne posata la prima pietra.


''dallo stretto di messina''

Con un solo voto contrario, Messina oggi ha detto no al Ponte sullo Stretto, senza ombra di dubbio''. A sostenerlo e' stata la responsabile Campagna contro il Ponte sullo Stretto del Wwf Italia, la quale, in un comunicato, ha sottolineato che il voto ''della Commissione Ponte del Consiglio comunale di Messina, che si e potuto esprimere oggi per la prima volta contro la costruzione dell' opera dopo 6 mesi di approfondimenti tecnici su tutte le componenti economico-sociali e ambientali dell' opera, dimostra la ferma opposizione dei cittadini contro quest' opera inutile, costosa e dannosa''. ''Hanno sicuramente convinto - ha aggiunto - gli argomenti avanzati dalle associazioni ambientaliste (e dai movimenti, aggiungiamo noi) che da tempo promuovono manifestazioni e campagne di informazione per sfatare il mito dell' opportunita' economica e strutturale dell' opera. Il voto di oggi rappresenta il primo pilastro democratico che viene gettato sullo Stretto di Messina al posto di quelli di cemento che il nostro Governo vorrebbe''. ''I messinesi - ha proseguito Anna Giordano - si sono accorti che il ponte costerebbe molto allo Stato: costera' tra i 5 e i 6 miliardi con le compensazioni ambientali e territoriali necessarie; il ponte non e' vantaggioso sotto il profilo occupazionale, la sua realizzazione farebbe perdere 400 posti di lavoro stabili oggi presenti nel settore dei trasporti marittimi; distruggerebbe uno dei paesaggi piu' incantevoli del nostro paese e una delle aree chiave dell' ecoregione Mediterranea. Durante tutto l' iter progettuale e' come se non si fosse voluto tener conto delle procedure di valutazione di impatto ambientale, sono stati trascurati completamente gli aspetti urbanistici e i vincoli ambientali, come le 11 aree care all'Europa (Sic e Zps). I cantieri sottrarrebbero alla zona rivierasca 8 milioni di metri cubi di terra senza che sia stata prevista alcuna opera di riqualificazione urbana di Reggio Calabria e Messina

''napoli''

Quattro persone, una delle quali consigliere comunale del Napoletano, ritenute responsabili, a vario titolo, di usura ed estorsione, sono state arrestate, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare. Si tratta di Vincenzo Terracciano (31 anni), Umberto Piscopo (45), Nunzio Grande (22) e Pasquale Filosa (72).Quest'ultimo, imprenditore, e' consigliere comunale di una lista civica nel comune di Massa di Somma. I primi tre sono ritenuti affiliati al clan Ponticelli, che opera a Cercola e nelle zone limitrofe, considerato 'costola' del clan Sarno del quartiere Ponticelli, a Napoli. Le indagini avevano preso il via con la denuncia presentata nell'agosto del 2003 ai carabinieri di Cercola da un imprenditore, che aveva dichiarato di essere rimasto vittima di alcuni commercianti locali ai quali aveva chiesto un prestito in danaro per la corresponsione del quale erano stati conteggiati tassi di natura usuraria.


=== GR Martedi' 30 marzo 2005 ===


'''Terza udienza del processo al Sud Ribelle'''

In occasione della terza udienza il PM Fiordalisi ha depositato il materiale delle presunte prove con cui è stato costruito l’intero teorema d’accusa che grava contro gli imputati. Si tratta di una serie di registrazioni, filmati ed intercettazioni costruiti ad arte per inquadrare gli imputati in circostanze idonee a far intendere un loro coinvolgimento nei crimini di cui sono accusati. La difesa ha chiesto di poter visionare il contenuto delle prove tra le quali figurano anche alcuni spezzoni trasmessi nel corso della trasmissione “Punto e a Capo” su Rai Due lo scorso 24 Febbraio, suscettibili queste ultime ad annullamento secondo specifiche norme. La richiesta della difesa è stata accolta ed il collegio giudicante ha quindi stabilito direttamente per il 13 Aprile 2005 la data d’inizio della prossima udienza annullando la data di domani 31/03/2005 come continuazione dell’udienza odierna. A partire dalla prossima udienza sarà anche possibile assistere alla deposizione del primo teste d’accusa ovvero un esponente della DIGOS.

'''emergenza sfratti'''
scade domani la «proroga per il rilascio forzato per i nuclei familiari svantaggiati» e dunque si prevedono
Ufficiali giudiziari alla porta dal momento che il tavolo tecnico concertato dal ministero Lunardi e' andato un po’ troppo per le lunghe. La circolare attuativa del decreto, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 17 marzo scorso, sei mesi dopo il decreto stesso, mette a disposizione degli inquilini i moduli per richiedere una nuova casa ma mancano gli sportelli dove presentarli e manca soprattutto il tempo: il 31 marzo appunto scade il termine e come prevede il codice civile si mettono in moto gli ufficiali giudiziari. Sono proprio i numeri anzi, una lunga serie di cifre e percentuali, ribadiscono i sindacati della Sicet, Sunia e Uniat, ad inchiodare il governo alle sue responsabilità sul tema della casa. Il fondo sociale per l’edilizia popolare, cioè i soldi che il governo mette a disposizione per dare un’abitazione anche a chi non nuota nell’oro, è in continua diminuzione. Nel '99 ammontava a 389 milioni di euro, un anno dopo, 362, nel 2001 341 e l’anno dopo, 2002, la sforbiciata più cospicua: 249 milioni. Poi 246, dove è fermo dal 2004. Vale a dire 143 milioni in meno rispetto a cinque anni fa, il 37% in meno. I sindacati, per inciso, chiedono alla maggioranza di stanziare almeno 500 milioni di euro per nuove case popolari. I sindacati riferiscono che gli sfratti per morosità sono aumentati dell’80% e sono ormai i due terzi del totale: 67.9%, dati 2003. Per un pensionato, dicono ancora le statistiche, l’affitto pesa per il 110% del bilancio mensile; 60% nel caso di un lavoratore dipendente.

'''forse'''
 ANCORA DUE ANNI AI DOMICILIARI PER OVIDIO BOMPRESSI

Il Tribunale di Sorveglianza di Genova, con ordinanza firmata dal giudie Lino Monteverde, ha accordato al 58enne ex esponente di Lotta Continua Ovidio Bompressi - condannato per l'omicidio del commissario Calabresi - altri due anni di arresti domiciliari, perche' le sue condizioni di salute non sono ancora compatibili con il regime carcerario. Con questa decisione e' stato differito per il medesimo periodo il ritorno nel carcere di Pisa.


'''TERREMOTO: aggiornamenti'''

Un grande incendio e' scoppiato a Sinabang, la principale citta' dell'isola indonesiana di Simeulue colpita dal sisma di lunedi' scorso. Le fiamme hanno avvolto gli edifici gia' semidistrutti dal terremoto che, nell'isola, ha causato la morte di almeno 17 persone. "Le fiamme sono alte e diffuse", ha detto un testimone, "la gente e' in preda al panico". La popolazione sta cercando di spegnere come puo' le fiamme dal momento che le due autopompe presenti in citta' sono rimaste sepolte nel crollo della caserma dei vigili del fuoco.

L'Onu ha riferito che finora sono 518 i morti accertati del terremoto che lunedi' ha colpito l'Indonesia nordoccidentale. Il vicecoordinatore umanitario delle Nazioni Unite a Banda Aceh, in Indonesia, Masood Hyer, ha spiegato che 500 cadaveri sono stati recuperati sull'isola di Nias, la piu' devastata dal sisma. Altri 9 nella vicina isola di Simeulue e altri 9 in un'area che comprende una zona piu' interna di Sumatra e le piccole isole Banyak.


''''BANCA MONDIALE: COMMISSIONE UE, OK A WOLFOWITZ''''

La commissione Ue ha dato l'ok (?!?) alla nomina di Paul Wolfowitz - il vice segretario alla Difesa Usa - alla testa della Banca mondiale. W. si e' incontrato oggi a Bruxelles con numerosi rappresentanti della finanza e dell'economia dell'esecutivo Ue, guidati dal premier lussemburghese Jean Claude Junker. Gli esponenti della commissione, al termine dell'incontro, la hanno chiamato "prossimo presidente" e Junker ha detto: "Abbiamo avuto un incontro amichevole e costruttivo e abbiamo fatto numerose domande al prossimo presidente della Banca mondiale".

'''Kirgizistan'''

verifica e aggiorna testo ieri

Trattano ormai a distanza il presidente ad interim del Kirghizistan, Kurmanbek Bakiyev, e il presidente Akayev, fuggito in Kazakistan, e che comunque continua a rifiutare di dimettersi. Mentre i cittadini di Bishkek cercano di risollevarsi dai disordini e dalle violenze dei giorni scorsi, Akayev si trova in Kazakistan per colloqui con i nuovi leader kirghizi.
La camera alta del vecchio parlamento del Kirghizistan ha annunciato che si scioglierà per dare un contributo alla stabilità del Paese.
 Un punto interrogativo resta sulle nuove presidenziali, fissate nei giorni scorsi per il 26 giugno: "potranno essere indette soltanto dopo i colloqui con (il presidente) Akayev, altrimenti si tratterà di un'ulteriore mossa incostituzionale", ha detto il capo del nuovo Parlamento kirghizo, Omurek Tekebayev. Intanto
provvisoriamente a capo dello Stato resta il leader dell'opposizione Kurmanbek Bakiyev, già indicato dal vecchio Parlamento e oggi confermato primo ministro dai neoeletti deputati. La nomina a premier nell'attuale situazione di crisi politica prevede automaticamente per Bakiyev anche la carica di presidente facente funzioni.
Durante la giornata di ieri c'è stato anche un evento da non trascurare: sono stati posti i sigilli sull'archivio personale di Akayev, e le sue carte sono ora nelle mani dei servizi di sicurezza. Pile di documenti che potrebbero diventare la vera arma contro il presidente defraudato. Fra il materiale requisito, ci sarebbero liste di finanziamenti che indicano "concretamente e quanto" è
stato destinato "ai protetti del presidente" dalle casse pubbliche durante la contestata campagna elettorale di febbraio-marzo.


''' NAPOLI '''

la prima indagine conoscitiva interna alle case circondariali della Campania dal titolo "Donne detenute", e' stata presentata e discussa oggi a Napoli. Si affronta il tema delle donne recluse, in un mondo di silenzio dove i contatti con l’esterno diventano boccate d’ossigeno più preziose dell’ora d’aria, sognando opportunità di vita nuove. Sono circa 250 le donne detenute in Campania, il 5 per cento della popolazione carceraria. «Ma il numero è fluttuante, come le situazioni di queste donne di cui si sa ben poco, all’esterno. Alla ricerca hanno liberamente risposto 76 (delle 250 donne) detenute campane (46 italiane, 27 straniere) più della metà, recluse nella casa circondariale di Pozzuoli; il resto a Benevento, Bellizzi Irpino e Salerno. Un segnale significativo, sul disagio che attanaglia figure femminili capaci di rivelare - a trovare la chiave comunicativa di accesso - enormi risorse interiori, come ha di recente dimostrato il bel libro "Davanti a me è caduto il cielo" (edito da Filema), opera collettiva delle detenute di Pozzuoli in collaborazione con il gruppo di ricerca sulle soggettività femminili della Biblioteca Nazionale.


''varie c...''

Chiude domani dopo ottanta giorni. «M10», il museo di Maradona, esposizione degli oggetti più cari al campione, ha fatto registrare trentamila visitatori nel foyer dell’Arena Flegrea. Molti in meno di quanti ne aspettavano Ernesto Texo, il gallerista argentino, e Claudia Villafane, l’ex moglie di Maradona, i due titolari dei diritti della rassegna. L’obiettivo era raggiungere quota duecentomila visitatori dall’8 gennaio, giorno dell’inaugurazione, a domani. Gli organizzatori confidavano nella presenza di Maradona, che ha evitato anche stavolta Napoli. Sarà Tokio la prossima tappa del museo di Diego.


''' Manifestazione antirazzista sabato 2 marzo '''

trx alle 20.30

'Napoli MANIFESTAZIONE antirazzista: -NESSUN UOMO E' ILLEGALE ! Contro l'apartheid dei migranti-'

*SABATO 2 APRILE 2005 ore 10.00 MANIFESTAZIONE REGIONALE NAPOLI - PIAZZA GARIBALDI * Il 2 aprile è la seconda giornata europea dei movimenti contro il razzismo, per la regolarizzazione generalizzata e permanente di tutti gli immigrati, i diritti di cittadinanza e la chiusura immediata dei "centri di detenzione temporanea", autentici lager moderni. I cpt sono infatti il simbolo del modello di apartheid e di guerra permanente su cui viene costruito il rapporto tra nord e sud del mondo. La clandestinità e la discriminazione giuridica sono oggi uno strumento di divisione e di ricatto che favorisce chi sfrutta la precarietà degli uomini e del lavoro. La libertà di circolazione può essere invece la base di una nuova globalizzazione dei diritti. Sabato anche a Napoli manifestazione degli antirazzisti con partenza alle ore 10.00 da piazza Garibaldi e chiusura in piazza del Gesù con un comizio dei "non aventi diritto di voto": su un palco monteremo un cpt simbolico e dalle sue sbarre, provocatoriamente, i migranti parlerano dei temi che mai apparterranno alla campagna elettorale, ma appartengono alla campagna dell'umanità contro la barbarie *SABATO 2 APRILE 2005 ore 10.00 MANIFESTAZIONE REGIONALE NAPOLI - PIAZZA GARIBALDI *

LUNEDI 11 APRILE

MEDIORIENTE

M.O., OGGI INCONTRO BUSH-SHARON Il primo ministro israeliano Ariel Sharon si incontrerà nel ranch di Crawford, in Texas, con il presidente americano George Bush. Il vertice coincide con un aggravamento della situazione nei Territori, dopo le speranze suscitate in febbraio dall'annuncio di un cessate il fuoco fra isareliani e palestinesi. Il premier di Tel Aviv - secondo quanto riporta il sito del quotidiano Ha'aretz - esprimerà a Bush la preoccupazione per una situazione che potrebbe precipitare: da una parte perché l'amministrazione palestinese di Abu Mazen potrebbe essere messa in discussione, con un pericoloso conseguente vuoto di potere, e dall'altra perché lo stesso Mazen non rispetterebbe i patti presi con Tel Aviv. Non si fermano neanche oggi intanto gli scontri nei Territori. Questa mattina soldati israeliani hanno condotto un raid a Nablus, in Cisgiordania, e hanno arrestato un esponente di Fatah, Firas Tanbor, sospettato di preparare un attacco terroristico per conto dell'Hezbollah (partito di Dio) libanese. Lo riferisce il sito di Ha'aretz, aggiungendo che vi sono stati anche scontri fra palestinesi e soldati. Fonti palestinesi affermano che i militari hanno usato pallottole di gomma e lacrimogeni, ferendo dieci persone.

BANGLADESH

Bangladesh: crolla fabbrica, 200 dispersi lmeno 11 persone sono morte mentre più di 200 sarebbero rimaste sotto le macerie dopo l'esplosione dell'edificio; Ora è lotta contro il tempo. Almeno undici persone sono morte e fino ad altre duecento potrebbero essere intrappolate sotto le macerie di una fabbrica crollata a Palash Bari vicino a Dacca, la capitale del Bangladesh. Lo hanno reso noto fonti ufficiali. Fino ad ora i soccorritori hanno estratto 55 persone ancora vive, ma le strade strette della cittadina impediscono l'arrivo di mezzi per rimuovere le lastre di cemento. La fabbrica, un'edificio di 8 piani, è crollata a seguito dell'esplosione di una caldaia all'interno dell'edificio.

LIBANO

Libano. In 20 mila per le strade di Beirut per chiedere pace e unità. Almeno 20 mila persone hanno sfilato ieri per le strade di Beirut chiedendo pace e unità per il Paese segnato dall'attentato all'ex primo ministro Rafik Hariri il 14 febbraio scorso. La sorella di Hariri, Bahiya Hariri, che è avvocato, ha liberato 50 colombe vianche per dare inizio alla dimostrazione, che è stata denominata "Marciamo Uniti". "Non c'è timore che questo paese finché questo grande popolo resta risoluto a difendere la propria unità nazonale, la propria pace civile, la propria indipendenza, libertà e sovranità", ha detto la sorella di Hariri in un discorso. La marcia è stata una delle manifestazioni che ricordano il trentennale dell'inizio della guerra civile libanese, durata 15 anni.

IRAQ

Mi sentirò davvero libera se emergerà la verità su quello che è successo": inizia cosi' l'intervento di Giuliana Sgrena alla conferenza organizzata oggi a Roma dalla Federazione della stampa. L'inviata del Manifetso ha ringraziato tutti i colleghi per la solidarietà dimostrata durante il suo mese di rapimento in Iraq ma ha gli anche rivolto un accorato appello: "Chiedo alla stampa di sostenerci nel chiedere la verità, di far emergere la responsabilità". L'inviata del Manifesto ha detto di non aver fiducia nei lavori della commissione mista americano-italiana che indaga sull'episodio che ha portato la morte del funzionario del Sismi. "I soldati che mi hanno sparato sono anche loro vittime di questa guerra - ha aggiunto Giuliana - ma le vere responsabilità sono altrove". Intanto a Bagdad le forze di sicurezza irachene hanno arrestato uno dei rapitori di Christian Chesnot e George Malbrunot, i due giornalisti francesi tenuti in ostaggio dalla guerriglia per oltre quattro mesi lo scorso anno. La notizia è stata confermata dal ministero della Difesa di Baghdad. E anche oggi, l'esercito americano è stato bersaglio di nuovi attacchi: tre auto guidate da kamikaze sono state lanciate contro un campo militare statunitense a Qaim, nell'Iraq occidentale, vicino alla frontiera con la Siria. Secondo una fonte militare Usa, ci sarebbero due soldati feriti, di cui non è stata precisata la nazionalità, mentre altre fonti parlano di due civili morti e tre feriti.

CINA

MORTE DI DUE ANZIANE DIMOSTRANTI SCATENA SOMMOSSA CONTRO LA POLIZIA Gli abitanti del villaggio di Huankantou, nella provincia orientale di Zhejiang, si sono rivoltati contro la polizia dopo che due donne anziane sono state uccise dagli agenti mentre con altre 200 compagne svolgevano un sit-in contro l’inquinamento causato dal locale distretto industriale. Riportando i fatti avvenuti domenica ed emersi solo oggi, l’agenzia britannica ‘Reuters’ riferisce che la rabbia delle gente è scoppiata dopo che si è diffusa la notizia che le due anziane signore erano state investite e uccise dalle auto della polizia, mentre 3000 agenti cercavano di disperdere l’assembramento che da due settimane presidiavano ininterrottamente il sito di un complesso di 13 fabbriche chimiche, ritenute responsabili di inquinare l’ambiente circostante. Migliaia di abitanti del villaggio hanno prima rivoltato una decina di auto della polizia e poi inseguito e raggiunto gli agenti che si erano rifugiati in una scuola; la polizia ha avuto l’ordine di non reagire. Cinque degli agenti aggrediti dalla folla verserebbero in gravi condizioni, mentre anche 4 civili hanno riportato ferite. Negli ultimi anni in Cina si sono verificate spesso sommosse popolari nelle zone rurali contro le autorità e le forze dell’ordine da parte di cittadini non sempre soddisfatti dai cambiamenti strutturali innescati dallo sviluppo economico.

ITALIA

Confindustria. Montezemolo: occorre un governo che governi, altrimenti meglio le elezioni. "Ci attendiamo un segnale molto forte nei prossimi giorni - ha aggiunto Montezemolo - un segnale che rimetta le imprese al centro dell'azione di governo". La ricetta del leader della Confindustria è semplice: "Le cose da fare, e da fare subito sono poche e chiare: intervenire sul cuneo fiscale per ridurre in modo netto la differenza tra stipendio lordo e stipendio netto e migliorare insieme il costo del lavoro per le imprese e i redditi dei lavoratori; accelerare l'abolizione dell'Irap; favorire attraverso misure fiscali le fusioni e le aggregazioni di imprese; velocizzare i tempi dei rimborsi fiscali e dei pagamenti dovuti alle imprese che lavorano per la pubblica amministrazione; approvare contestualmente - ha aggiunto Montezemolo - nei tempi previsti il decrerto e il disegno di legge sulla competitività".

Fumo in ufficio, allarme imprese: "Produttività cala fino al 10,5%" Fumatori attenti: la pausa sigaretta durante il lavoro potrebbe non essere più "gratis". Quel nuovo rito nato il 10 gennaio in seguito all'approvazione della legge antifumo, quello sciamare fuori dagli uffici per fumarsi una bionda all'aperto in santa pace potrebbe diventare un'abitudine costosa. Una ricerca su 177 imprese promossa dall'Associazione Direttori Risorse Umane (GIDP/ HRDA) e patrocinata dall'agenzia per il lavoro interinale Randstad, infatti, non lascia dubbi: il fumo pesa sui bilanci aziendali provocando una perdita secca di produttività compresa fra il 6,5% e il 10,5%. Risultato: ci sono le premesse per una detrazione della pausa dalla busta paga. O per un recupero del tempo dedicato al vizio.

radiolina/gr (last edited 2008-06-26 10:01:06 by anonymous)