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=== GR Mercoledì 31 marzo 2005 === ====== GIORNALE RADIO 4 APRILE ========
===
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IRAQ
Al Hassani eletto presidente del parlamento
Il Parlamento iracheno ha nominato ieri Hajim al Hassani, ministro
uscente dell'Industria, nuovo presidente dell'Assemblea nazionale.
Insieme a lui eletti anche i due vicepresidenti dell'Assemblea nazionale
L'elezione del consiglio presidenziale del parlamento è avvenuta tramit
e
scrutinio segreto con 215 voti favorevoli su 275.
I parlamentari iracheni hanno . Appena eletto, Hassani ha ringraziato i
deputati e ha dichiarato: "E' giunto il momento che il nostro popolo
riconquisti la propria dignità". Quindi, gli eletti hanno preso posto
sul palco della presidenza.
Al Hassani, sunnita, nato a Kirkuk 51 anni fa e laureato in in
organizzazione industriale all'università Usa del Connecticut, ha
diretto una società d'investimento a Los Angeles. Portavoce del Partito
 
islamico iracheno e vicino ai Fratelli musulmani, Hassani è diventato
ministro dell'Industria del governo di Ayad Allawi nel giugno 2004 ed è
 
rimasto in carica anche quando il suo partito si ritirò dal governo per
 
protesta contro l'offensiva Usa a Fallujah. Al Hassani è uno dei cinque
 
deputati eletti nella lista laica di al Yawer 'Gli iracheni'.
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''terremoto: aggiornamenti'' KIRGHIZISTAN
Akayev firma le dimissioni: da domani non è più presidente
Askar Akayev ha firmato le dimissioni da presidente del Kirghizistan.
L'atto è stato sancito - alla presenza di un notaio - nel corso di una
cerimonia a Mosca, visto che il presidente ad interim, Kurmanbek
Bakiyev, uno dei leader dell'opposizione che con la mobilitazione della
piazza ha rovesciato il vecchio regime, si è opposto all'eventualità
di
completare la pratica delle dimissioni nello stesso Kirghizistan,
adducendo ragioni di sicurezza.
Line 6: Line 40:
Sono in tutto 620 i morti accertati ufficialmente sull'isola di Nias, la piu' duramente colpita, ha detto Imogen Wall, portavoce del Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo, aggiungendo di aver ricevuto la conferma della morte di quindici persone nell'isola di Simeulue, mentre altre nove sono rimaste uccise a Sumatra e nell'arcipelago delle isole Banyak. In realtà si teme un bilancio definitivo molto piu' grave: c'e' chi parla di 2000 vittime. A più di 50 ore dal terremoto di 8,7 gradi della scala Richter che ha accartocciato citta' e villaggi in questa parte di Oceano Indiano, stamane due squadre di soccorritori francesi a norvegesi sono riuscite ad estrarre dalle macerie due adolescenti. LIBANO
Onu: ritiro siriano entro il 30 aprile
Le forze siriane si ritireranno totalmente dal Libano entro il 30
aprile. Lo ha annunciato da Damasco l'inviato Onu Terje Roed-Larsen;
Damasco si impegna dunque ad ottemperare alle richieste della
risoluzione Onu 1559, e risponde positivamente alle pressioni
statunitensi che insistono affinchè venga messo nero su bianco il
disimpegno dei servizi siriani dal Paese dei cedri.
Il ritiro delle forze siriane di stanza in Libano, circa 14.000 uomini,
era cominciato il mese scorso sotto le pressioni della comunità
internazionale e dell'opposizione libanese, che si erano fatte più
insistenti dopo l'assassinio dell'ex premier Rafik Hariri.
Line 8: Line 53:
REP.DEM.CONGO
Scaduto ultimatum ONU per disarmo ribelli
Un numero imprecisato di combattenti – da 18 a 38, a secondo delle font
i
– sarebbe stato ucciso in scontri con i ‘caschi blu’ della missione
 di
pace dell’Onu (Monuc) in Ituri, nell’est della Repubblica democratica
 
del Congo, in scontri scaturiti dopo la scadenza del periodo di disarmo
volontario per gli ex-ribelli, che terminava il 1 aprile. Sembra che in
totale abbiano consegnato le armi 8.200 miliziani, su un totale di circa
15.000 appartenenti alle diverse formazioni armate attive da anni in una
zona particolarmente ricca di risorse minerarie.
Intanto, secondo l’Unicef, un’epidemia di colera avrebbe già provoc
ato
15 vittime su 400 casi in due campi dell’Ituri.
Nulla rispetto alle 50.000 vittime e all'oltre mezzo milione di sfollati
(stime ONU) provocate dalla guerra civile nel periodo 1998-2003.
Line 9: Line 72:
''dalla guerra in iraq (1)'' ITALIA
ELEZIONI REGIONALI
Urne chiuse da pochi minuti. Arrivano i primi exit poll della Nexus. Al
momento il risultato vede 11 regioni al centrosinistra e 2 al
centrodestra, che governerebbe in Lombardia e in Veneto. La Basilicata
non vota in questa tornata, le elezioni sono state spostate al 17-18
aprile. Ieri alle 22 l'affluenza è stata del 55,2% per le regionali, pe
r
le elezioni comunali ha votato il 61%, per le provinciali il 57,3%.
Line 11: Line 82:
un comunicato del comando militare americano senza fornire ulteriori dettagli riferisce che un soldato statunitense e' rimasto ucciso e altri cinque feriti quando un commando armato ha aperto il fuoco contro un posto di blocco a Mosul, a nord di Baghdad. La morte del soldato porta a 1.526 il numero dei militari Usa rimasti uccisi in Iraq dall'inizio della guerra, secondo i dati forniti dal Pentagono. Stamattina un altro soldato era stato ucciso nei pressi di Hawija, a nord di Baghdad mentre un soldato di pattuglia nella capitale e un marine che transitava nella provincia di al-Anbar erano rimasti uccisi nella giornata di ieri.
Questa mattina a Tuz Khurmatu, localita' del Kurdistan iracheno situata nei pressi di Suleyman Beik, circa 200 chilometri a nord di Baghdad e 95 a sud di Kirkuk, secondo fonti della Guardia nazionale irachena è stata fatta esplodere un'auto-bomba a un posto di blocco dell'Esercito, eretto a un incrocio tra strade che conducono a una moschea sciita molto venerata, e dove in giornata era atteso un grande raduno in coincidenza con la sacra ricorrenza sciita dell'Arbaeen secondo cui le vittime erano agenti del medesimo corpo paramilitare.
UE-ITALIA
Bruxelles: ''Per Italia rischio deficit/Pil al 3,6% nel 2005''
'Nel 2005 in assenza di misure addizionali, il deficit generale del
governo è previsto salga al 3,6% del Pil''. Questo uno dei dati relativ
i
al nostro Paese contenuto nelle previsioni di primavera della
Commissione europea, che fa il punto sull'economia dei Paesi membri
della Ue. Per l'Italia in generale la previsione di mantenersi al di
sotto degli indici di crescita della eurozona anche per quanto riguarda
la crescita reale del Pil e il debito pubblico.
Line 14: Line 93:
DA INDYNAPOLI
ASSEMBLEA PUBBLICA Contro la Privatizzazione dell'acqua giovedì 7 April
e
alle ore 16.00 Aula Lo Russo, Via Mezzocannone, 16 - Napoli
dal comunicato del Comitato Civico per la difesa dell'Acqua:
Line 15: Line 99:
''dalla guerra in iraq (2)'' [...] Il 23 novembre 2004 la Regione e 136 Comuni delle province di
Napoli e Caserta hanno deciso di privatizzare l’acqua. Lo hanno fatto d
i
nascosto come di nascosto hanno venduto il 30 dicembre 2004 le fonti
d’acqua della nostra regione alla multinazionale ENI Acqua. Solo la
denuncia e la mobilitazione dei Comitati per la difesa dell’Acqua ha
fatto conoscere ai cittadini questo vergognoso “affare” fatto sulla l
oro
pelle.
Nessuno di noi ha mai pensato che il diritto a bere potesse essere
sottoposto alle regole del mercato globale. Invece i nostri politici ci
hanno pensato! Si sono schierati con le grandi multinazionali che
accaparrandosi l’acqua diventeranno i padroni del nostro diritto alla v
ita.
Line 17: Line 114:
...la guerra continua...
E' un cittadino statunitense il quarto ostaggio che appare nel video, girato dai rapitori e diffuso ieri dalla Tv satellitare al-Arabiya, che mostra i tre rumeni sequestrati lunedi' scorso in Iraq. Lo ha confermato un portavoce del dipartimento di Stato, da Washington: "Possiamo confermare che un cittadino americano e' stato catturato insieme ai tre giornalisti rumeni rapiti in Iraq lunedi'". I media di Bucarest avevano indicato il quarto uomo come il traduttore dei tre giornalisti, ma non si sapeva di che nazionalita'.
L'ingresso del profitto privato nella gestione di un bene primario come
l'acqua, infatti, significa:
- Aumento consistente delle Tariffe.
- Abbassamento degli standard sanitari cioè meno controlli sulla qualit
à
dell’acqua.
- Perdita secca di posti di lavoro nel settore (almeno 1500 gli esuberi
previsti).
- Rischio per i più poveri, per i più emarginati, per chi non potrà
 
pagare di vedersi negato il diritto all’acqua.
Line 20: Line 126:

''dalla guerra in iraq (3)''

Il capitano Usa Rogelio 'Roger' Maynulet è stato giudicato colpevole di omicidio volontario per avere ucciso un prigioniero iracheno ferito e rischia ora sino a 10 anni di prigione. riguardo l'episodio, avvenuto lo scorso anno, il tribunale, riunitosi in Germania, ha respinto la tesi della difesa secondo cui il colpo di grazia al ferito sarebbe stato 'un atto umanitario'.



''dalla guerra in iraq (4)''

Berlusconi ha annunciato che l'Italia comincera' il ritiro delle sue truppe dall-iraq con un piano che prevede il rientro di 300 soldati. Il presidente del Consiglio esordisce sull'argomento affermando che nei giorni scorsi "e' stata costruita, ad arte, una patacca, da giornali ostili". Silvio Berlusconi ritorna sulle parole usate nella sua precedente partecipazione a 'Porta a porta', riguardo alla conclusione della missione italiana in Iraq -Noi abbiamo istruito circa 4 mila poliziotti che entro la fine di agosto sara' sul campo, diventa cosi' superflua una certa parte di truppe italiane, che non sono di occupazione, ma devono stare in Iraq fino alla fine dell'anno. C'e' gia' un piano - spiega il premier - di circa trecento soldati in meno entro la fine di settembre. Quando avremo l'accordo con gli alleati e il governo iracheno e ci sara' una decisione definitiva andro' in Parlamento. In questo modo non si indebolira' il livello di sicurezza", conclude il presidente del Consiglio....


''dalla guerra in afganistan''

per quanti non lo sapessero, invece, oggi e' formalmente cominciata 'Praesidium', la nuova missione italiana in Afghanistan: l'Italia subentra agli Usa alla guida del team di Ricostruzione Provinciale,con cui la Nato vuole estendere la missione Isaf.
Sono 400 gli italiani coinvolti: 120 militari, in gran parte dell'Esercito e alcuni esperti del Ministero degli Esteri, e 230 uomini dell'Aeronautica si occuperanno del funzionamento della base aeroportuale a Herat.


'''italia'''

''inaugurazione fiera di milano e contestazione dei lavoratori''

Davanti al Polo fieristico inaugurato oggi dal presidente del consiglio, e' stata organizzata dalla Cub una manifestazione di protesta ''Berlusconi e Formigoni inaugurano la fiera mentre lasciano che la Fiat chiuda l'Alfa di Arese''.
L'attenzione della stampa è invece tutta concentrata sulle accuse di ''inaugurazione elettoralistica'' mosse da parte dello stesso progettista della struttura Massimiliano Fuksas che non ha gradito la data scelta giudicandola troppo a ridosso dell'appuntamento elettorale e che per tanto ha deciso di non partecipare al taglio del nastro per smarcarsi da quella che definisce una strumentalizzazione politica. a questa affermazione avrebbe poi replicato il presidente della Regione, Roberto Formigoni, ricordando che la data era stata stabilita proprio quando venne posata la prima pietra.


''dallo stretto di messina''

Con un solo voto contrario, Messina oggi ha detto no al Ponte sullo Stretto, senza ombra di dubbio''. A sostenerlo e' stata la responsabile DELLA Campagna contro il Ponte sullo Stretto del Wwf Italia, la quale, in un comunicato, ha sottolineato che il voto ''della Commissione Ponte del Consiglio comunale di Messina, che si e potuto esprimere oggi per la prima volta contro la costruzione dell' opera dopo 6 mesi di approfondimenti tecnici su tutte le componenti economico-sociali e ambientali dell' opera, dimostra la ferma opposizione dei cittadini contro quest' opera inutile, costosa e dannosa''. ''Hanno sicuramente convinto - ha aggiunto - gli argomenti avanzati dalle associazioni ambientaliste (e dai movimenti, aggiungiamo noi) che da tempo promuovono manifestazioni e campagne di informazione per sfatare il mito dell' opportunita' economica e strutturale dell' opera. Il voto di oggi rappresenta il primo pilastro democratico che viene gettato sullo Stretto di Messina al posto di quelli di cemento che il nostro Governo vorrebbe''. ''I messinesi - ha proseguito Anna Giordano - si sono accorti che il ponte costerebbe molto allo Stato: costera' tra i 5 e i 6 miliardi con le compensazioni ambientali e territoriali necessarie; il ponte non e' vantaggioso sotto il profilo occupazionale, la sua realizzazione farebbe perdere 400 posti di lavoro stabili oggi presenti nel settore dei trasporti marittimi; distruggerebbe uno dei paesaggi piu' incantevoli del nostro paese e una delle aree chiave dell' ecoregione Mediterranea.


ROMA

BLOCCO SFRATTO


''napoli''

Quattro persone, una delle quali consigliere comunale del Napoletano, ritenute responsabili, a vario titolo, di usura ed estorsione, sono state arrestate, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare. Si tratta di Vincenzo Terracciano (31 anni), Umberto Piscopo (45), Nunzio Grande (22) e Pasquale Filosa (72).Quest'ultimo, imprenditore, e' consigliere comunale di una lista civica nel comune di Massa di Somma. I primi tre sono ritenuti affiliati al clan Ponticelli, che opera a Cercola e nelle zone limitrofe, considerato 'costola' del clan Sarno del quartiere Ponticelli, a Napoli. Le indagini avevano preso il via con la denuncia presentata nell'agosto del 2003 ai carabinieri di Cercola da un imprenditore, che aveva dichiarato di essere rimasto vittima di alcuni commercianti locali ai quali aveva chiesto un prestito in danaro per la corresponsione del quale erano stati conteggiati tassi di natura usuraria.


=== GR Martedi' 30 marzo 2005 ===


'''Terza udienza del processo al Sud Ribelle'''

In occasione della terza udienza il PM Fiordalisi ha depositato il materiale delle presunte prove con cui è stato costruito l’intero teorema d’accusa che grava contro gli imputati. Si tratta di una serie di registrazioni, filmati ed intercettazioni costruiti ad arte per inquadrare gli imputati in circostanze idonee a far intendere un loro coinvolgimento nei crimini di cui sono accusati. La difesa ha chiesto di poter visionare il contenuto delle prove tra le quali figurano anche alcuni spezzoni trasmessi nel corso della trasmissione “Punto e a Capo” su Rai Due lo scorso 24 Febbraio, suscettibili queste ultime ad annullamento secondo specifiche norme. La richiesta della difesa è stata accolta ed il collegio giudicante ha quindi stabilito direttamente per il 13 Aprile 2005 la data d’inizio della prossima udienza annullando la data di domani 31/03/2005 come continuazione dell’udienza odierna. A partire dalla prossima udienza sarà anche possibile assistere alla deposizione del primo teste d’accusa ovvero un esponente della DIGOS.

'''emergenza sfratti'''
scade domani la «proroga per il rilascio forzato per i nuclei familiari svantaggiati» e dunque si prevedono
Ufficiali giudiziari alla porta dal momento che il tavolo tecnico concertato dal ministero Lunardi e' andato un po’ troppo per le lunghe. La circolare attuativa del decreto, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 17 marzo scorso, sei mesi dopo il decreto stesso, mette a disposizione degli inquilini i moduli per richiedere una nuova casa ma mancano gli sportelli dove presentarli e manca soprattutto il tempo: il 31 marzo appunto scade il termine e come prevede il codice civile si mettono in moto gli ufficiali giudiziari. Sono proprio i numeri anzi, una lunga serie di cifre e percentuali, ribadiscono i sindacati della Sicet, Sunia e Uniat, ad inchiodare il governo alle sue responsabilità sul tema della casa. Il fondo sociale per l’edilizia popolare, cioè i soldi che il governo mette a disposizione per dare un’abitazione anche a chi non nuota nell’oro, è in continua diminuzione. Nel '99 ammontava a 389 milioni di euro, un anno dopo, 362, nel 2001 341 e l’anno dopo, 2002, la sforbiciata più cospicua: 249 milioni. Poi 246, dove è fermo dal 2004. Vale a dire 143 milioni in meno rispetto a cinque anni fa, il 37% in meno. I sindacati, per inciso, chiedono alla maggioranza di stanziare almeno 500 milioni di euro per nuove case popolari. I sindacati riferiscono che gli sfratti per morosità sono aumentati dell’80% e sono ormai i due terzi del totale: 67.9%, dati 2003. Per un pensionato, dicono ancora le statistiche, l’affitto pesa per il 110% del bilancio mensile; 60% nel caso di un lavoratore dipendente.

'''forse'''
 ANCORA DUE ANNI AI DOMICILIARI PER OVIDIO BOMPRESSI

Il Tribunale di Sorveglianza di Genova, con ordinanza firmata dal giudie Lino Monteverde, ha accordato al 58enne ex esponente di Lotta Continua Ovidio Bompressi - condannato per l'omicidio del commissario Calabresi - altri due anni di arresti domiciliari, perche' le sue condizioni di salute non sono ancora compatibili con il regime carcerario. Con questa decisione e' stato differito per il medesimo periodo il ritorno nel carcere di Pisa.


'''TERREMOTO: aggiornamenti'''

Un grande incendio e' scoppiato a Sinabang, la principale citta' dell'isola indonesiana di Simeulue colpita dal sisma di lunedi' scorso. Le fiamme hanno avvolto gli edifici gia' semidistrutti dal terremoto che, nell'isola, ha causato la morte di almeno 17 persone. "Le fiamme sono alte e diffuse", ha detto un testimone, "la gente e' in preda al panico". La popolazione sta cercando di spegnere come puo' le fiamme dal momento che le due autopompe presenti in citta' sono rimaste sepolte nel crollo della caserma dei vigili del fuoco.

L'Onu ha riferito che finora sono 518 i morti accertati del terremoto che lunedi' ha colpito l'Indonesia nordoccidentale. Il vicecoordinatore umanitario delle Nazioni Unite a Banda Aceh, in Indonesia, Masood Hyer, ha spiegato che 500 cadaveri sono stati recuperati sull'isola di Nias, la piu' devastata dal sisma. Altri 9 nella vicina isola di Simeulue e altri 9 in un'area che comprende una zona piu' interna di Sumatra e le piccole isole Banyak.


''''BANCA MONDIALE: COMMISSIONE UE, OK A WOLFOWITZ''''

La commissione Ue ha dato l'ok (?!?) alla nomina di Paul Wolfowitz - il vice segretario alla Difesa Usa - alla testa della Banca mondiale. W. si e' incontrato oggi a Bruxelles con numerosi rappresentanti della finanza e dell'economia dell'esecutivo Ue, guidati dal premier lussemburghese Jean Claude Junker. Gli esponenti della commissione, al termine dell'incontro, la hanno chiamato "prossimo presidente" e Junker ha detto: "Abbiamo avuto un incontro amichevole e costruttivo e abbiamo fatto numerose domande al prossimo presidente della Banca mondiale".

'''Kirgizistan'''

verifica e aggiorna testo ieri

Trattano ormai a distanza il presidente ad interim del Kirghizistan, Kurmanbek Bakiyev, e il presidente Akayev, fuggito in Kazakistan, e che comunque continua a rifiutare di dimettersi. Mentre i cittadini di Bishkek cercano di risollevarsi dai disordini e dalle violenze dei giorni scorsi, Akayev si trova in Kazakistan per colloqui con i nuovi leader kirghizi.
La camera alta del vecchio parlamento del Kirghizistan ha annunciato che si scioglierà per dare un contributo alla stabilità del Paese.
 Un punto interrogativo resta sulle nuove presidenziali, fissate nei giorni scorsi per il 26 giugno: "potranno essere indette soltanto dopo i colloqui con (il presidente) Akayev, altrimenti si tratterà di un'ulteriore mossa incostituzionale", ha detto il capo del nuovo Parlamento kirghizo, Omurek Tekebayev. Intanto
provvisoriamente a capo dello Stato resta il leader dell'opposizione Kurmanbek Bakiyev, già indicato dal vecchio Parlamento e oggi confermato primo ministro dai neoeletti deputati. La nomina a premier nell'attuale situazione di crisi politica prevede automaticamente per Bakiyev anche la carica di presidente facente funzioni.
Durante la giornata di ieri c'è stato anche un evento da non trascurare: sono stati posti i sigilli sull'archivio personale di Akayev, e le sue carte sono ora nelle mani dei servizi di sicurezza. Pile di documenti che potrebbero diventare la vera arma contro il presidente defraudato. Fra il materiale requisito, ci sarebbero liste di finanziamenti che indicano "concretamente e quanto" è
stato destinato "ai protetti del presidente" dalle casse pubbliche durante la contestata campagna elettorale di febbraio-marzo.


''' NAPOLI '''

la prima indagine conoscitiva interna alle case circondariali della Campania dal titolo "Donne detenute", e' stata presentata e discussa oggi a Napoli. Si affronta il tema delle donne recluse, in un mondo di silenzio dove i contatti con l’esterno diventano boccate d’ossigeno più preziose dell’ora d’aria, sognando opportunità di vita nuove. Sono circa 250 le donne detenute in Campania, il 5 per cento della popolazione carceraria. «Ma il numero è fluttuante, come le situazioni di queste donne di cui si sa ben poco, all’esterno. Alla ricerca hanno liberamente risposto 76 (delle 250 donne) detenute campane (46 italiane, 27 straniere) più della metà, recluse nella casa circondariale di Pozzuoli; il resto a Benevento, Bellizzi Irpino e Salerno. Un segnale significativo, sul disagio che attanaglia figure femminili capaci di rivelare - a trovare la chiave comunicativa di accesso - enormi risorse interiori, come ha di recente dimostrato il bel libro "Davanti a me è caduto il cielo" (edito da Filema), opera collettiva delle detenute di Pozzuoli in collaborazione con il gruppo di ricerca sulle soggettività femminili della Biblioteca Nazionale.


''varie c...''

Chiude domani dopo ottanta giorni. «M10», il museo di Maradona, esposizione degli oggetti più cari al campione, ha fatto registrare trentamila visitatori nel foyer dell’Arena Flegrea. Molti in meno di quanti ne aspettavano Ernesto Texo, il gallerista argentino, e Claudia Villafane, l’ex moglie di Maradona, i due titolari dei diritti della rassegna. L’obiettivo era raggiungere quota duecentomila visitatori dall’8 gennaio, giorno dell’inaugurazione, a domani. Gli organizzatori confidavano nella presenza di Maradona, che ha evitato anche stavolta Napoli. Sarà Tokio la prossima tappa del museo di Diego.


''' Manifestazione antirazzista sabato 2 marzo '''

trx alle 20.30

'Napoli MANIFESTAZIONE antirazzista: -NESSUN UOMO E' ILLEGALE ! Contro l'apartheid dei migranti-'

*SABATO 2 APRILE 2005 ore 10.00 MANIFESTAZIONE REGIONALE NAPOLI - PIAZZA GARIBALDI * Il 2 aprile è la seconda giornata europea dei movimenti contro il razzismo, per la regolarizzazione generalizzata e permanente di tutti gli immigrati, i diritti di cittadinanza e la chiusura immediata dei "centri di detenzione temporanea", autentici lager moderni. I cpt sono infatti il simbolo del modello di apartheid e di guerra permanente su cui viene costruito il rapporto tra nord e sud del mondo. La clandestinità e la discriminazione giuridica sono oggi uno strumento di divisione e di ricatto che favorisce chi sfrutta la precarietà degli uomini e del lavoro. La libertà di circolazione può essere invece la base di una nuova globalizzazione dei diritti. Sabato anche a Napoli manifestazione degli antirazzisti con partenza alle ore 10.00 da piazza Garibaldi e chiusura in piazza del Gesù con un comizio dei "non aventi diritto di voto": su un palco monteremo un cpt simbolico e dalle sue sbarre, provocatoriamente, i migranti parlerano dei temi che mai apparterranno alla campagna elettorale, ma appartengono alla campagna dell'umanità contro la barbarie *SABATO 2 APRILE 2005 ore 10.00 MANIFESTAZIONE REGIONALE NAPOLI - PIAZZA GARIBALDI *
Per discutere delle iniziative da farsi in occasione dell’assemblea
dell’ATO2 e della gara, invitiamo tutti i comitati civici, i movimenti,
 
i cittadini a partecipare all’ ASSEMBLEA PUBBLICA di giovedì prossimo
.
Per contatti e-mail: acquapubblica@inventati.org

====== GIORNALE RADIO 4 APRILE ======== ===

IRAQ Al Hassani eletto presidente del parlamento Il Parlamento iracheno ha nominato ieri Hajim al Hassani, ministro uscente dell'Industria, nuovo presidente dell'Assemblea nazionale. Insieme a lui eletti anche i due vicepresidenti dell'Assemblea nazionale L'elezione del consiglio presidenziale del parlamento è avvenuta tramit e scrutinio segreto con 215 voti favorevoli su 275. I parlamentari iracheni hanno . Appena eletto, Hassani ha ringraziato i deputati e ha dichiarato: "E' giunto il momento che il nostro popolo riconquisti la propria dignità". Quindi, gli eletti hanno preso posto sul palco della presidenza. Al Hassani, sunnita, nato a Kirkuk 51 anni fa e laureato in in organizzazione industriale all'università Usa del Connecticut, ha diretto una società d'investimento a Los Angeles. Portavoce del Partito

islamico iracheno e vicino ai Fratelli musulmani, Hassani è diventato ministro dell'Industria del governo di Ayad Allawi nel giugno 2004 ed è

rimasto in carica anche quando il suo partito si ritirò dal governo per

protesta contro l'offensiva Usa a Fallujah. Al Hassani è uno dei cinque

deputati eletti nella lista laica di al Yawer 'Gli iracheni'.

KIRGHIZISTAN Akayev firma le dimissioni: da domani non è più presidente Askar Akayev ha firmato le dimissioni da presidente del Kirghizistan. L'atto è stato sancito - alla presenza di un notaio - nel corso di una cerimonia a Mosca, visto che il presidente ad interim, Kurmanbek Bakiyev, uno dei leader dell'opposizione che con la mobilitazione della piazza ha rovesciato il vecchio regime, si è opposto all'eventualità di completare la pratica delle dimissioni nello stesso Kirghizistan, adducendo ragioni di sicurezza.

LIBANO Onu: ritiro siriano entro il 30 aprile Le forze siriane si ritireranno totalmente dal Libano entro il 30 aprile. Lo ha annunciato da Damasco l'inviato Onu Terje Roed-Larsen; Damasco si impegna dunque ad ottemperare alle richieste della risoluzione Onu 1559, e risponde positivamente alle pressioni statunitensi che insistono affinchè venga messo nero su bianco il disimpegno dei servizi siriani dal Paese dei cedri. Il ritiro delle forze siriane di stanza in Libano, circa 14.000 uomini, era cominciato il mese scorso sotto le pressioni della comunità internazionale e dell'opposizione libanese, che si erano fatte più insistenti dopo l'assassinio dell'ex premier Rafik Hariri.

REP.DEM.CONGO Scaduto ultimatum ONU per disarmo ribelli Un numero imprecisato di combattenti – da 18 a 38, a secondo delle font i – sarebbe stato ucciso in scontri con i ‘caschi blu’ della missione

  • di

pace dell’Onu (Monuc) in Ituri, nell’est della Repubblica democratica

del Congo, in scontri scaturiti dopo la scadenza del periodo di disarmo volontario per gli ex-ribelli, che terminava il 1 aprile. Sembra che in totale abbiano consegnato le armi 8.200 miliziani, su un totale di circa 15.000 appartenenti alle diverse formazioni armate attive da anni in una zona particolarmente ricca di risorse minerarie. Intanto, secondo l’Unicef, un’epidemia di colera avrebbe già provoc ato 15 vittime su 400 casi in due campi dell’Ituri. Nulla rispetto alle 50.000 vittime e all'oltre mezzo milione di sfollati (stime ONU) provocate dalla guerra civile nel periodo 1998-2003.

ITALIA ELEZIONI REGIONALI Urne chiuse da pochi minuti. Arrivano i primi exit poll della Nexus. Al momento il risultato vede 11 regioni al centrosinistra e 2 al centrodestra, che governerebbe in Lombardia e in Veneto. La Basilicata non vota in questa tornata, le elezioni sono state spostate al 17-18 aprile. Ieri alle 22 l'affluenza è stata del 55,2% per le regionali, pe r le elezioni comunali ha votato il 61%, per le provinciali il 57,3%.

UE-ITALIA Bruxelles: Per Italia rischio deficit/Pil al 3,6% nel 2005 'Nel 2005 in assenza di misure addizionali, il deficit generale del governo è previsto salga al 3,6% del Pil. Questo uno dei dati relativ i al nostro Paese contenuto nelle previsioni di primavera della Commissione europea, che fa il punto sull'economia dei Paesi membri della Ue. Per l'Italia in generale la previsione di mantenersi al di sotto degli indici di crescita della eurozona anche per quanto riguarda la crescita reale del Pil e il debito pubblico.

DA INDYNAPOLI ASSEMBLEA PUBBLICA Contro la Privatizzazione dell'acqua giovedì 7 April e alle ore 16.00 Aula Lo Russo, Via Mezzocannone, 16 - Napoli dal comunicato del Comitato Civico per la difesa dell'Acqua:

[...] Il 23 novembre 2004 la Regione e 136 Comuni delle province di Napoli e Caserta hanno deciso di privatizzare l’acqua. Lo hanno fatto d i nascosto come di nascosto hanno venduto il 30 dicembre 2004 le fonti d’acqua della nostra regione alla multinazionale ENI Acqua. Solo la denuncia e la mobilitazione dei Comitati per la difesa dell’Acqua ha fatto conoscere ai cittadini questo vergognoso “affare” fatto sulla l oro pelle. Nessuno di noi ha mai pensato che il diritto a bere potesse essere sottoposto alle regole del mercato globale. Invece i nostri politici ci hanno pensato! Si sono schierati con le grandi multinazionali che accaparrandosi l’acqua diventeranno i padroni del nostro diritto alla v ita.

L'ingresso del profitto privato nella gestione di un bene primario come l'acqua, infatti, significa: - Aumento consistente delle Tariffe. - Abbassamento degli standard sanitari cioè meno controlli sulla qualit à dell’acqua. - Perdita secca di posti di lavoro nel settore (almeno 1500 gli esuberi previsti). - Rischio per i più poveri, per i più emarginati, per chi non potrà

pagare di vedersi negato il diritto all’acqua.

Per discutere delle iniziative da farsi in occasione dell’assemblea dell’ATO2 e della gara, invitiamo tutti i comitati civici, i movimenti,

i cittadini a partecipare all’ ASSEMBLEA PUBBLICA di giovedì prossimo . Per contatti e-mail: acquapubblica@inventati.org

radiolina/gr (last edited 2008-06-26 10:01:06 by anonymous)