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IRAQ Al Hassani eletto presidente del parlamento Il Parlamento iracheno ha nominato ieri Hajim al Hassani, ministro uscente dell'Industria, nuovo presidente dell'Assemblea nazionale. Insieme a lui eletti anche i due vicepresidenti dell'Assemblea nazionale L'elezione del consiglio presidenziale del parlamento è avvenuta tramit e scrutinio segreto con 215 voti favorevoli su 275. I parlamentari iracheni hanno . Appena eletto, Hassani ha ringraziato i deputati e ha dichiarato: "E' giunto il momento che il nostro popolo riconquisti la propria dignità". Quindi, gli eletti hanno preso posto sul palco della presidenza. Al Hassani, sunnita, nato a Kirkuk 51 anni fa e laureato in in organizzazione industriale all'università Usa del Connecticut, ha diretto una società d'investimento a Los Angeles. Portavoce del Partito islamico iracheno e vicino ai Fratelli musulmani, Hassani è diventato ministro dell'Industria del governo di Ayad Allawi nel giugno 2004 ed è rimasto in carica anche quando il suo partito si ritirò dal governo per protesta contro l'offensiva Usa a Fallujah. Al Hassani è uno dei cinque deputati eletti nella lista laica di al Yawer 'Gli iracheni'. |
'''IRAQ - BAGHDAD, RAPITO GENERALE DEL MINISTERO DELL'INTERNO BAGHDAD''' Un gruppo di uomini armati ha rapito stamattina a Baghdad un importante generale del ministero dell'Interno. Lo ha detto una fonte del ministero. Il generale Jalal Mohammad Saleh, capo della brigata blindata del ministero dell'Interno, e' stato rapito questa mattina alle 10:30 (le 08:30 italiane) con le sue guardie del corpo nel quartiere Mansur nella parte occidentale di Baghdad. La polizia ha detto che il commando ha estratto a forza il generale dalla sua automobile e lo ha portato via. La brigata blindata conta 1.600 uomini ed e' una delle prime unita' blindate delle ricostituite forze armate irachene. Saleh e' uno dei piu' altri ufficiali iracheni finora rapiti dagli insorti. |
GIORNALE RADIO 5 APRILE
IRAQ - BAGHDAD, RAPITO GENERALE DEL MINISTERO DELL'INTERNO BAGHDAD
Un gruppo di uomini armati ha rapito stamattina a Baghdad un importante generale del ministero dell'Interno. Lo ha detto una fonte del ministero. Il generale Jalal Mohammad Saleh, capo della brigata blindata del ministero dell'Interno, e' stato rapito questa mattina alle 10:30 (le 08:30 italiane) con le sue guardie del corpo nel quartiere Mansur nella parte occidentale di Baghdad. La polizia ha detto che il commando ha estratto a forza il generale dalla sua automobile e lo ha portato via. La brigata blindata conta 1.600 uomini ed e' una delle prime unita' blindate delle ricostituite forze armate irachene. Saleh e' uno dei piu' altri ufficiali iracheni finora rapiti dagli insorti.
KIRGHIZISTAN
Akayev firma le dimissioni: da domani non è più presidente Askar Akayev ha firmato le dimissioni da presidente del Kirghizistan. L'atto è stato sancito - alla presenza di un notaio - nel corso di una cerimonia a Mosca, visto che il presidente ad interim, Kurmanbek Bakiyev, uno dei leader dell'opposizione che con la mobilitazione della piazza ha rovesciato il vecchio regime, si è opposto all'eventualità di completare la pratica delle dimissioni nello stesso Kirghizistan, adducendo ragioni di sicurezza.
LIBANO
Onu: ritiro siriano entro il 30 aprile Le forze siriane si ritireranno totalmente dal Libano entro il 30 aprile. Lo ha annunciato da Damasco l'inviato Onu Terje Roed-Larsen; Damasco si impegna dunque ad ottemperare alle richieste della risoluzione Onu 1559, e risponde positivamente alle pressioni statunitensi che insistono affinchè venga messo nero su bianco il disimpegno dei servizi siriani dal Paese dei cedri. Il ritiro delle forze siriane di stanza in Libano, circa 14.000 uomini, era cominciato il mese scorso sotto le pressioni della comunità internazionale e dell'opposizione libanese, che si erano fatte più insistenti dopo l'assassinio dell'ex premier Rafik Hariri.
REP.DEM.CONGO
Scaduto ultimatum ONU per disarmo ribelli Un numero imprecisato di combattenti – da 18 a 38, a secondo delle font i – sarebbe stato ucciso in scontri con i ‘caschi blu’ della missione
- di
pace dell’Onu (Monuc) in Ituri, nell’est della Repubblica democratica
del Congo, in scontri scaturiti dopo la scadenza del periodo di disarmo volontario per gli ex-ribelli, che terminava il 1 aprile. Sembra che in totale abbiano consegnato le armi 8.200 miliziani, su un totale di circa 15.000 appartenenti alle diverse formazioni armate attive da anni in una zona particolarmente ricca di risorse minerarie. Intanto, secondo l’Unicef, un’epidemia di colera avrebbe già provoc ato 15 vittime su 400 casi in due campi dell’Ituri. Nulla rispetto alle 50.000 vittime e all'oltre mezzo milione di sfollati (stime ONU) provocate dalla guerra civile nel periodo 1998-2003.
ITALIA
ELEZIONI REGIONALI
Urne chiuse da pochi minuti. Arrivano i primi exit poll della Nexus. Al momento il risultato vede 11 regioni al centrosinistra e 2 al centrodestra, che governerebbe in Lombardia e in Veneto. La Basilicata non vota in questa tornata, le elezioni sono state spostate al 17-18 aprile. Ieri alle 22 l'affluenza è stata del 55,2% per le regionali, pe r le elezioni comunali ha votato il 61%, per le provinciali il 57,3%.
UE-ITALIA
Bruxelles: Per Italia rischio deficit/Pil al 3,6% nel 2005 'Nel 2005 in assenza di misure addizionali, il deficit generale del governo è previsto salga al 3,6% del Pil. Questo uno dei dati relativ i al nostro Paese contenuto nelle previsioni di primavera della Commissione europea, che fa il punto sull'economia dei Paesi membri della Ue. Per l'Italia in generale la previsione di mantenersi al di sotto degli indici di crescita della eurozona anche per quanto riguarda la crescita reale del Pil e il debito pubblico. DA INDYNAPOLI ASSEMBLEA PUBBLICA Contro la Privatizzazione dell'acqua giovedì 7 April e alle ore 16.00 Aula Lo Russo, Via Mezzocannone, 16 - Napoli dal comunicato del Comitato Civico per la difesa dell'Acqua: [...] Il 23 novembre 2004 la Regione e 136 Comuni delle province di Napoli e Caserta hanno deciso di privatizzare l’acqua. Lo hanno fatto d i nascosto come di nascosto hanno venduto il 30 dicembre 2004 le fonti d’acqua della nostra regione alla multinazionale ENI Acqua. Solo la denuncia e la mobilitazione dei Comitati per la difesa dell’Acqua ha fatto conoscere ai cittadini questo vergognoso “affare” fatto sulla l oro pelle. Nessuno di noi ha mai pensato che il diritto a bere potesse essere sottoposto alle regole del mercato globale. Invece i nostri politici ci hanno pensato! Si sono schierati con le grandi multinazionali che accaparrandosi l’acqua diventeranno i padroni del nostro diritto alla v ita. L'ingresso del profitto privato nella gestione di un bene primario come l'acqua, infatti, significa: - Aumento consistente delle Tariffe. - Abbassamento degli standard sanitari cioè meno controlli sulla qualit à dell’acqua. - Perdita secca di posti di lavoro nel settore (almeno 1500 gli esuberi previsti). - Rischio per i più poveri, per i più emarginati, per chi non potrà pagare di vedersi negato il diritto all’acqua. Per discutere delle iniziative da farsi in occasione dell’assemblea dell’ATO2 e della gara, invitiamo tutti i comitati civici, i movimenti, i cittadini a partecipare all’ ASSEMBLEA PUBBLICA di giovedì prossimo . Per contatti e-mail: acquapubblica@inventati.org