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= GIOVEDI' 7 APRILE = = LUNEDI 11 APRILE =
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'''IRAQ ''' '''MEDIORIENTE '''
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Un gruppo di uomini armati ha rapito stamattina a Baghdad un importante generale del ministero dell'Interno. Lo ha detto una fonte del ministero. Il generale Jalal Mohammad Saleh, capo della brigata blindata del ministero dell'Interno, e' stato rapito questa mattina alle 10:30 (le 08:30 italiane) con le sue guardie del corpo nel quartiere Mansur nella parte occidentale di Baghdad. La polizia ha detto che il commando ha estratto a forza il generale dalla sua automobile e lo ha portato via. La brigata blindata conta 1.600 uomini ed e' una delle prime unita' blindate delle ricostituite forze armate irachene. Saleh e' uno dei piu' altri ufficiali iracheni finora rapiti dagli insorti.

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M.O., OGGI INCONTRO BUSH-SHARON
Il primo ministro israeliano Ariel Sharon si incontrerà nel ranch di Crawford, in Texas, con il presidente americano George Bush. Il vertice coincide con un aggravamento della situazione nei Territori, dopo le speranze suscitate in febbraio dall'annuncio di un cessate il fuoco fra isareliani e palestinesi.
Il premier di Tel Aviv - secondo quanto riporta il sito del quotidiano Ha'aretz - esprimerà a Bush la preoccupazione per una situazione che potrebbe precipitare: da una parte perché l'amministrazione palestinese di Abu Mazen potrebbe essere messa in discussione, con un pericoloso conseguente vuoto di potere, e dall'altra perché lo stesso Mazen non rispetterebbe i patti presi con Tel Aviv. Non si fermano neanche oggi intanto gli scontri nei Territori. Questa mattina soldati israeliani hanno condotto un raid a Nablus, in Cisgiordania, e hanno arrestato un esponente di Fatah, Firas Tanbor, sospettato di preparare un attacco terroristico per conto dell'Hezbollah (partito di Dio) libanese. Lo riferisce il sito di Ha'aretz, aggiungendo che vi sono stati anche scontri fra palestinesi e soldati. Fonti palestinesi affermano che i militari hanno usato pallottole di gomma e lacrimogeni, ferendo dieci persone.
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------------------------ ''' BANGLADESH '''
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=== ITALIA === Bangladesh: crolla fabbrica, 200 dispersi
lmeno 11 persone sono morte mentre più di 200 sarebbero rimaste sotto le macerie dopo l'esplosione dell'edificio;
Ora è lotta contro il tempo. Almeno undici persone sono morte e fino ad altre duecento potrebbero essere intrappolate sotto le macerie di una fabbrica crollata a Palash Bari vicino a Dacca, la capitale del Bangladesh. Lo hanno reso noto fonti ufficiali. Fino ad ora i soccorritori hanno estratto 55 persone ancora vive, ma le strade strette della cittadina impediscono l'arrivo di mezzi per rimuovere le lastre di cemento.
La fabbrica, un'edificio di 8 piani, è crollata a seguito dell'esplosione di una caldaia all'interno dell'edificio.
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=== Napoli === ''' LIBANO '''
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'''CONTINUA LO SCIOPERO DELLA FAME''' Libano. In 20 mila per le strade di Beirut per chiedere pace e unità.
Almeno 20 mila persone hanno sfilato ieri per le strade di Beirut chiedendo pace e unità per il Paese segnato dall'attentato all'ex primo ministro Rafik Hariri il 14 febbraio scorso. La sorella di Hariri, Bahiya Hariri, che è avvocato, ha liberato 50 colombe vianche per dare inizio alla dimostrazione, che è stata denominata "Marciamo Uniti".
"Non c'è timore che questo paese finché questo grande popolo resta risoluto a difendere la propria unità nazonale, la propria pace civile, la propria indipendenza, libertà e sovranità", ha detto la sorella di Hariri in un discorso. La marcia è stata una delle manifestazioni che ricordano il trentennale dell'inizio della guerra civile libanese, durata 15 anni.
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'CORRISPONDENZA CON ENZO'
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--- ''' IRAQ '''
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'''SCIOPERO GETRONICS''' Mi sentirò davvero libera se emergerà la verità su quello che è successo":
inizia cosi' l'intervento di Giuliana Sgrena alla conferenza organizzata oggi a Roma dalla Federazione della stampa. L'inviata del Manifetso ha ringraziato tutti i colleghi per la solidarietà dimostrata durante il suo mese di rapimento in Iraq ma ha gli anche rivolto un accorato appello: "Chiedo alla stampa di sostenerci nel chiedere la verità, di far emergere la responsabilità". L'inviata del Manifesto ha detto di non aver fiducia nei lavori della commissione mista americano-italiana che indaga sull'episodio che ha portato la morte del funzionario del Sismi. "I soldati che mi hanno sparato sono anche loro vittime di questa guerra - ha aggiunto Giuliana - ma le vere responsabilità sono altrove".
Intanto a Bagdad le forze di sicurezza irachene hanno arrestato uno dei rapitori di Christian Chesnot e George Malbrunot, i due giornalisti francesi tenuti in ostaggio dalla guerriglia per oltre quattro mesi lo scorso anno.
La notizia è stata confermata dal ministero della Difesa di Baghdad.
E anche oggi, l'esercito americano è stato bersaglio di nuovi attacchi: tre auto guidate da kamikaze sono state lanciate contro un campo militare statunitense a Qaim, nell'Iraq occidentale, vicino alla frontiera con la Siria. Secondo una fonte militare Usa, ci sarebbero due soldati feriti, di cui non è stata precisata la nazionalità, mentre altre fonti parlano di due civili morti e tre feriti.
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I lavoratori della GETRONICS hanno attuato un vero e proprio sciopero per protestare contro il disegno della Getronics di esternalizzare con Alchera, poi succederà con Scala Group e poi toccherà all'hel desk". Ma, con il clima di paura creato dalla getronics nei vari stabilimenti occorre sensibilizzare i lavoratori anche con forme di lotte sindacali più incisive e dure. Il picchettaggio, l'assemblea permanente, fino ad arrivare all'occupazione degli stabilimenti. La solidarietà non può nascere mai spontaneamente. troppi egoismi, troppo indivisualismo, a volte, anche la sudditanza verso i capi e capetti sono alimentati dalla cultura dominante che fa credere ad alcuni lavoratori e lavoratrici che ingraziarsi il capetto significa garantirsi il posto di lavoro. I fatti, la storia insegna che non è così. Nessuno è garantito alla Getronics. La filiale italiana della multinazionale olandese la stanno smantellando. I lavoratori e le lavoratrici devono difendere il loro posto di lavoro con la lotta e la determinazione. Cercando di comportarsi da uomini e da donne. Altrimenti rischiano di essere condannati ad esssere sudditi a vita. La dignità non ha prezzo. '''CINA'''
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--- MORTE DI DUE ANZIANE DIMOSTRANTI SCATENA SOMMOSSA CONTRO LA POLIZIA
Gli abitanti del villaggio di Huankantou, nella provincia orientale di Zhejiang, si sono rivoltati contro la polizia dopo che due donne anziane sono state uccise dagli agenti mentre con altre 200 compagne svolgevano un sit-in contro l’inquinamento causato dal locale distretto industriale. Riportando i fatti avvenuti domenica ed emersi solo oggi, l’agenzia britannica ‘Reuters’ riferisce che la rabbia delle gente è scoppiata dopo che si è diffusa la notizia che le due anziane signore erano state investite e uccise dalle auto della polizia, mentre 3000 agenti cercavano di disperdere l’assembramento che da due settimane presidiavano ininterrottamente il sito di un complesso di 13 fabbriche chimiche, ritenute responsabili di inquinare l’ambiente circostante.
Migliaia di abitanti del villaggio hanno prima rivoltato una decina di auto della polizia e poi inseguito e raggiunto gli agenti che si erano rifugiati in una scuola; la polizia ha avuto l’ordine di non reagire. Cinque degli agenti aggrediti dalla folla verserebbero in gravi condizioni, mentre anche 4 civili hanno riportato ferite. Negli ultimi anni in Cina si sono verificate spesso sommosse popolari nelle zone rurali contro le autorità e le forze dell’ordine da parte di cittadini non sempre soddisfatti dai cambiamenti strutturali innescati dallo sviluppo economico.
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'''ASSEMBLEA PUBBLICA Contro la Privatizzazione dell'acqua giovedì 7 Aprile alle ore 16.00 Aula Lo Russo Via Mezzocannone, 16 - Napoli'''
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'CORRISPONDENZA CON ALFONSINO' ''' ITALIA '''
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Il 23 novembre 2004 la Regione e 136 Comuni delle province di Napoli e Caserta hanno deciso di privatizzare l’acqua. Lo hanno fatto di nascosto come di nascosto hanno venduto il 30 dicembre 2004 le fonti d’acqua della nostra regione alla multinazionale ENI Acqua. Solo la denuncia e la mobilitazione dei Comitati per la difesa dell’Acqua ha fatto conoscere ai cittadini questo vergognoso “affare” fatto sulla loro pelle.
Nessuno di noi ha mai pensato che il diritto a bere potesse essere sottoposto alle regole del mercato globale. Invece i nostri politici ci hanno pensato! Si sono schierati con le grandi multinazionali che accaparrandosi l’acqua diventeranno i padroni del nostro diritto alla vita.
Confindustria. Montezemolo: occorre un governo che governi, altrimenti meglio le elezioni.
"Ci attendiamo un segnale molto forte nei prossimi giorni - ha aggiunto Montezemolo - un segnale che rimetta le imprese al centro dell'azione di governo". La ricetta del leader della Confindustria è semplice: "Le cose da fare, e da fare subito sono poche e chiare: intervenire sul cuneo fiscale per ridurre in modo netto la differenza tra stipendio lordo e stipendio netto e migliorare insieme il costo del lavoro per le imprese e i redditi dei lavoratori; accelerare l'abolizione dell'Irap; favorire attraverso misure fiscali le fusioni e le aggregazioni di imprese; velocizzare i tempi dei rimborsi fiscali e dei pagamenti dovuti alle imprese che lavorano per la pubblica amministrazione; approvare contestualmente - ha aggiunto Montezemolo - nei tempi previsti il decrerto e il disegno di legge sulla competitività".
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L'ingresso del profitto privato nella gestione di un bene primario come l'acqua, infatti, significa:
- Aumento consistente delle Tariffe.
- Abbassamento degli standard sanitari cioè meno controlli sulla qualità dell’acqua.
- Perdita secca di posti di lavoro nel settore (almeno 1500 gli esuberi previsti).
- Rischio per i più poveri, per i più emarginati, per chi non potrà pagare di vedersi negato il diritto all’acqua.
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Come Comitato abbiamo già presentato ricorso al TAR della Campania impugnando la delibera del 23/11/04 ma con la nostra mobilitazione continuiamo a fare pressioni sui sindaci affinché la prossima assemblea dell’ATO2 si pronunci per: Fumo in ufficio, allarme imprese: "Produttività cala fino al 10,5%"
Fumatori attenti: la pausa sigaretta durante il lavoro potrebbe non essere più "gratis". Quel nuovo rito nato il 10 gennaio in seguito all'approvazione della legge antifumo, quello sciamare fuori dagli uffici per fumarsi una bionda all'aperto in santa pace potrebbe diventare un'abitudine costosa.
Una ricerca su 177 imprese promossa dall'Associazione Direttori Risorse Umane (GIDP/ HRDA) e patrocinata dall'agenzia per il lavoro interinale Randstad, infatti, non lascia dubbi: il fumo pesa sui bilanci aziendali provocando una perdita secca di produttività compresa fra il 6,5% e il 10,5%. Risultato: ci sono le premesse per una detrazione della pausa dalla busta paga. O per un recupero del tempo dedicato al vizio.
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- L'annullamento della delibera e il blocco del bando per la privatizzazione.
- Una gestione completamente pubblica ("in House") dei servizi idrici di ATO 2 NA-CE
- La ripubblicizzazione delle infrastrutture (come gli acquedotti) che la giunta regionale ha già venduto alla multinazionale ENI Acqua.
Per discutere delle iniziative da farsi in occasione dell’assemblea dell’ATO2 e della gara, invitiamo tutti i comitati civici, i movimenti, i cittadini a partecipare all’
ASSEMBLEA PUBBLICA
che si terrà giovedì 7 Aprile alle ore 16.00
presso l’Aula Lo Russo Via Mezzocannone, 16 - Napoli
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Costruire i Comitati Civici in difesa dell'Acqua in ogni Comune.
Comitato Civico per la difesa dell'Acqua
Per contatti e-mail: acquapubblica@inventati.org

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LUNEDI 11 APRILE

MEDIORIENTE

M.O., OGGI INCONTRO BUSH-SHARON Il primo ministro israeliano Ariel Sharon si incontrerà nel ranch di Crawford, in Texas, con il presidente americano George Bush. Il vertice coincide con un aggravamento della situazione nei Territori, dopo le speranze suscitate in febbraio dall'annuncio di un cessate il fuoco fra isareliani e palestinesi. Il premier di Tel Aviv - secondo quanto riporta il sito del quotidiano Ha'aretz - esprimerà a Bush la preoccupazione per una situazione che potrebbe precipitare: da una parte perché l'amministrazione palestinese di Abu Mazen potrebbe essere messa in discussione, con un pericoloso conseguente vuoto di potere, e dall'altra perché lo stesso Mazen non rispetterebbe i patti presi con Tel Aviv. Non si fermano neanche oggi intanto gli scontri nei Territori. Questa mattina soldati israeliani hanno condotto un raid a Nablus, in Cisgiordania, e hanno arrestato un esponente di Fatah, Firas Tanbor, sospettato di preparare un attacco terroristico per conto dell'Hezbollah (partito di Dio) libanese. Lo riferisce il sito di Ha'aretz, aggiungendo che vi sono stati anche scontri fra palestinesi e soldati. Fonti palestinesi affermano che i militari hanno usato pallottole di gomma e lacrimogeni, ferendo dieci persone.

BANGLADESH

Bangladesh: crolla fabbrica, 200 dispersi lmeno 11 persone sono morte mentre più di 200 sarebbero rimaste sotto le macerie dopo l'esplosione dell'edificio; Ora è lotta contro il tempo. Almeno undici persone sono morte e fino ad altre duecento potrebbero essere intrappolate sotto le macerie di una fabbrica crollata a Palash Bari vicino a Dacca, la capitale del Bangladesh. Lo hanno reso noto fonti ufficiali. Fino ad ora i soccorritori hanno estratto 55 persone ancora vive, ma le strade strette della cittadina impediscono l'arrivo di mezzi per rimuovere le lastre di cemento. La fabbrica, un'edificio di 8 piani, è crollata a seguito dell'esplosione di una caldaia all'interno dell'edificio.

LIBANO

Libano. In 20 mila per le strade di Beirut per chiedere pace e unità. Almeno 20 mila persone hanno sfilato ieri per le strade di Beirut chiedendo pace e unità per il Paese segnato dall'attentato all'ex primo ministro Rafik Hariri il 14 febbraio scorso. La sorella di Hariri, Bahiya Hariri, che è avvocato, ha liberato 50 colombe vianche per dare inizio alla dimostrazione, che è stata denominata "Marciamo Uniti". "Non c'è timore che questo paese finché questo grande popolo resta risoluto a difendere la propria unità nazonale, la propria pace civile, la propria indipendenza, libertà e sovranità", ha detto la sorella di Hariri in un discorso. La marcia è stata una delle manifestazioni che ricordano il trentennale dell'inizio della guerra civile libanese, durata 15 anni.

IRAQ

Mi sentirò davvero libera se emergerà la verità su quello che è successo": inizia cosi' l'intervento di Giuliana Sgrena alla conferenza organizzata oggi a Roma dalla Federazione della stampa. L'inviata del Manifetso ha ringraziato tutti i colleghi per la solidarietà dimostrata durante il suo mese di rapimento in Iraq ma ha gli anche rivolto un accorato appello: "Chiedo alla stampa di sostenerci nel chiedere la verità, di far emergere la responsabilità". L'inviata del Manifesto ha detto di non aver fiducia nei lavori della commissione mista americano-italiana che indaga sull'episodio che ha portato la morte del funzionario del Sismi. "I soldati che mi hanno sparato sono anche loro vittime di questa guerra - ha aggiunto Giuliana - ma le vere responsabilità sono altrove". Intanto a Bagdad le forze di sicurezza irachene hanno arrestato uno dei rapitori di Christian Chesnot e George Malbrunot, i due giornalisti francesi tenuti in ostaggio dalla guerriglia per oltre quattro mesi lo scorso anno. La notizia è stata confermata dal ministero della Difesa di Baghdad. E anche oggi, l'esercito americano è stato bersaglio di nuovi attacchi: tre auto guidate da kamikaze sono state lanciate contro un campo militare statunitense a Qaim, nell'Iraq occidentale, vicino alla frontiera con la Siria. Secondo una fonte militare Usa, ci sarebbero due soldati feriti, di cui non è stata precisata la nazionalità, mentre altre fonti parlano di due civili morti e tre feriti.

CINA

MORTE DI DUE ANZIANE DIMOSTRANTI SCATENA SOMMOSSA CONTRO LA POLIZIA Gli abitanti del villaggio di Huankantou, nella provincia orientale di Zhejiang, si sono rivoltati contro la polizia dopo che due donne anziane sono state uccise dagli agenti mentre con altre 200 compagne svolgevano un sit-in contro l’inquinamento causato dal locale distretto industriale. Riportando i fatti avvenuti domenica ed emersi solo oggi, l’agenzia britannica ‘Reuters’ riferisce che la rabbia delle gente è scoppiata dopo che si è diffusa la notizia che le due anziane signore erano state investite e uccise dalle auto della polizia, mentre 3000 agenti cercavano di disperdere l’assembramento che da due settimane presidiavano ininterrottamente il sito di un complesso di 13 fabbriche chimiche, ritenute responsabili di inquinare l’ambiente circostante. Migliaia di abitanti del villaggio hanno prima rivoltato una decina di auto della polizia e poi inseguito e raggiunto gli agenti che si erano rifugiati in una scuola; la polizia ha avuto l’ordine di non reagire. Cinque degli agenti aggrediti dalla folla verserebbero in gravi condizioni, mentre anche 4 civili hanno riportato ferite. Negli ultimi anni in Cina si sono verificate spesso sommosse popolari nelle zone rurali contro le autorità e le forze dell’ordine da parte di cittadini non sempre soddisfatti dai cambiamenti strutturali innescati dallo sviluppo economico.

ITALIA

Confindustria. Montezemolo: occorre un governo che governi, altrimenti meglio le elezioni. "Ci attendiamo un segnale molto forte nei prossimi giorni - ha aggiunto Montezemolo - un segnale che rimetta le imprese al centro dell'azione di governo". La ricetta del leader della Confindustria è semplice: "Le cose da fare, e da fare subito sono poche e chiare: intervenire sul cuneo fiscale per ridurre in modo netto la differenza tra stipendio lordo e stipendio netto e migliorare insieme il costo del lavoro per le imprese e i redditi dei lavoratori; accelerare l'abolizione dell'Irap; favorire attraverso misure fiscali le fusioni e le aggregazioni di imprese; velocizzare i tempi dei rimborsi fiscali e dei pagamenti dovuti alle imprese che lavorano per la pubblica amministrazione; approvare contestualmente - ha aggiunto Montezemolo - nei tempi previsti il decrerto e il disegno di legge sulla competitività".

Fumo in ufficio, allarme imprese: "Produttività cala fino al 10,5%" Fumatori attenti: la pausa sigaretta durante il lavoro potrebbe non essere più "gratis". Quel nuovo rito nato il 10 gennaio in seguito all'approvazione della legge antifumo, quello sciamare fuori dagli uffici per fumarsi una bionda all'aperto in santa pace potrebbe diventare un'abitudine costosa. Una ricerca su 177 imprese promossa dall'Associazione Direttori Risorse Umane (GIDP/ HRDA) e patrocinata dall'agenzia per il lavoro interinale Randstad, infatti, non lascia dubbi: il fumo pesa sui bilanci aziendali provocando una perdita secca di produttività compresa fra il 6,5% e il 10,5%. Risultato: ci sono le premesse per una detrazione della pausa dalla busta paga. O per un recupero del tempo dedicato al vizio.

radiolina/gr (last edited 2008-06-26 10:01:06 by anonymous)