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=== GR di Lunedì 17.03 === === GR Martedi' 30 marzo 2005 ===
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'''libano'''
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La Siria ha completato la prima fase del suo ritiro dal Libano, avendo spostato tutte le sue forze nella parte est della Valle delle Bekaa o in Siria. Lo hanno riferito fonti libanesi.
Il "ridispiegamento" comprende sia truppe regolari e sia agenti dell'intelligence. Il ritiro è in anticipo sull'agenda data all'inviato delle Nazioni Unite nella regione. Secondo una fonte citata dalla Reuters, dagli otto mila ai 10 mila militari sono nella Valle della Bekaa, mentre il resto avrebbe lasciato interamente il Paese.
'''Terza udienza del processo al Sud Ribelle'''
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 Il capo della Sicurezza generale libanese, generale Jamil al-Sayed, ha annunciato oggi a Beirut - anche a nome dei responsabili degli altri servizi di sicurezza - di essere pronto a "rispondere alla magistratura per tutte le accuse"' per l'uccisione dell'ex premier Rafic Hariri nell' attentato del 14 febbraio. Lo ha dichiarato lo stesso al-Sayed in una conferenza stampa nel quartier generale della Sicurezza generale. In occasione della terza udienza il PM Fiordalisi ha depositato il materiale delle presunte prove con cui è stato costruito l’intero teorema d’accusa che grava contro gli imputati. Si tratta di una serie di registrazioni, filmati ed intercettazioni costruiti ad arte per inquadrare gli imputati in circostanze idonee a far intendere un loro coinvolgimento nei crimini di cui sono accusati. La difesa ha chiesto di poter visionare il contenuto delle prove tra le quali figurano anche alcuni spezzoni trasmessi nel corso della trasmissione “Punto e a Capo” su Rai Due lo scorso 24 Febbraio, suscettibili queste ultime ad annullamento secondo specifiche norme. La richiesta della difesa è stata accolta ed il collegio giudicante ha quindi stabilito direttamente per il 13 Aprile 2005 la data d’inizio della prossima udienza annullando la data di domani 31/03/2005 come continuazione dell’udienza odierna. A partire dalla prossima udienza sarà anche possibile assistere alla deposizione del primo teste d’accusa ovvero un esponente della DIGOS.


'''TERREMOTO: aggiornamenti'''

verifica e aggiorna testo ieri

TOKYO - Sarebbero fra mille e duemila i morti causati dal fortissimo sisma di 8,5-8,7 gradi Richter, che ha gettato ieri sera nuovamente nel panico i Paesi dell'Oceano Indiano, e in particolare l'isola indonesiana di Sumatra, vicinissima, come tre mesi fa, all'epicentro delle scosse durate tre lunghi minuti. Molte vittime, quindi, ma poche al confronto delle circa 300.000 del 26 dicembre scorso, di cui almeno 220.000 nella sola Indonesia, inghiottiti nella maggior parte da gigantesche ondate di tsunami arrivate, si e' saputo poi da esperti giapponesi, ad altezze fino a 50 metri.

Malgrado i timori dei sismologi, le onde di maremoto rilevate ieri non hanno superato i 20-30 centimetri in Sri Lanka, Thailandia ed India. Testimoni oculari hanno riferito di ondate fino a tre metri a Simeulue e fino a 30 in baie di Nias, le isole lungo la costa occidentale di Sumatra piu' vicine all'epicentro del sisma di ieri, ma sono voci non confermate. Altre fonti hanno escluso che i danni provocati nelle due isole siano dipesi dallo tsunami. A causare i crolli a Nias e Simeulue, la prima a sud-est e la seconda a nord-ovest dell'epicentro - individuato ad una distanza di 150 km. a sud est di quello del sisma catastrofico di 9 gradi Richter del 26 dicembre - sono state le fortissime scosse ondulatorie, protrattesi per quasi tre minuti.

''Sono stati accertati 330 morti a Nias e 100 a Simeulue. Ma il bilancio e' destinato ad aggravarsi pesantemente'' ha dichiarato nella serata di oggi Budi Atmaji Adiputro, un responsabile dell'Ente nazionale indonesiano di coordinamento degli aiuti per le calamita' naturali. Al di la' dell'incertezza sul numero delle vittime, l'amara lezione del 26 dicembre e' servita e tutti i paesi rivieraschi, che sono stati prontissimi a lanciare l'allarme di tsunami, prima ancora di sapere se fosse fondato o meno. Indonesia, Thailandia, India, Sri Lanka, Malaysia, hanno tentato il possibile e l'impossibile per far evacuare i residenti delle zone costiere sollecitandoli a rifugiarsi sulle alture. Ci sono state fughe in massa e momenti di caos, soprattutto a Bandar Aceh, la citta' dell'estremo nord di Sumatra cancellata il 26 dicembre scorso. Gli allarmi di tsunami sono stati revocati dopo qualche ora in tutti i paesi interessati e la popolazione ha cominciato il rientro nelle abitazioni, senza lamentarsi dei falsi allarmi. '' Certo occorre dotarsi in fretta di una rete di rilevamento dei sismi accurata ed efficiente. E ci sono state esagerazioni negli allarmi. Ma e' meglio cosi''. hanno detto fonti del governo indonesiano.
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''' iraq '''
ancora informazione prigioniera.
Il governo canadese ha incaricato un'agenzia di Vancouver per addestrare i neo-giornalisti iracheni, alle prese con la nascita di un sistema dell'informazione libero e pluralista in un Paese che - di fatto - non aveva mai conosciuto la libertà di stampa. Saranno gli addetti dell'Institute for Media, Policy and Civil Society che, a partire dal prossimo mese, organizzeranno i corsi per gli operatori dell'informazione irachena. Per motivi di sicurezza, i corsi si terranno in Libano. «Una grande sfida», secondo Karim Alrawi, il responsabile di questo programma internazionale per contribuire alla nascita della democrazia in Iraq. Una sfida difficile, anche, perché solo lo scorso anno sono stati 23 i reporter uccisi in Mesopotamia, cui vanno aggiunti altri 13 nel 2003.
'''Kirgizistan'''
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'''Palestina''' verifica e aggiorna testo ieri
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Accordo raggiunto, al Cairo, fra le tredici fazioni palestinesi riunite da due giorni, su iniziativa del governo egiziano, per trovare una posizione comune nei confronti di Israele. L'accordo prevede una tregua "da prolungare per tutto il tempo che Israele la rispetterà".Lo ha reso noto il portavoce del Fronte Popolare di Liberazione della Palestina. La stessa fonte ha fatto sapere che le formazioni hanno concordato la creazione di una commissione mista che comprende ciascuna delle tredici fazioni, per gestire i rapporti con l'Autorità Nazionale Palestinese.

'''Russia'''

Fallito attentato, questa mattina, ai danni di Anatoly Chubais capo della società elettrica di stato russa. Contro Chubais è stato aperto il fuoco da sconosciuti mentre si stava recando in macchina al lavoro. Il suo portavoce ha detto che non è stato ferito.
Chubais, noto per essere stato ministro dell'economia sotto il governo eltsin, e' il padre delle principali privatizzazioni messe in atto in russia dal 1992 in poi.
Trattano ormai a distanza il presidente ad interim del Kirghizistan, Kurmanbek Bakiyev, e il presidente Akayev, fuggito in Kazakistan, e che comunque continua a rifiutare di dimettersi. Mentre i cittadini di Bishkek cercano di risollevarsi dai disordini e dalle violenze dei giorni scorsi, Akayev si trova in Kazakistan per colloqui con i nuovi leader kirghizi.
La camera alta del vecchio parlamento del Kirghizistan ha annunciato che si scioglierà per dare un contributo alla stabilità del Paese.
 Un punto interrogativo resta sulle nuove presidenziali, fissate nei giorni scorsi per il 26 giugno: "potranno essere indette soltanto dopo i colloqui con (il presidente) Akayev, altrimenti si tratterà di un'ulteriore mossa incostituzionale", ha detto il capo del nuovo Parlamento kirghizo, Omurek Tekebayev. Intanto
provvisoriamente a capo dello Stato resta il leader dell'opposizione Kurmanbek Bakiyev, già indicato dal vecchio Parlamento e oggi confermato primo ministro dai neoeletti deputati. La nomina a premier nell'attuale situazione di crisi politica prevede automaticamente per Bakiyev anche la carica di presidente facente funzioni.
Durante la giornata di ieri c'è stato anche un evento da non trascurare: sono stati posti i sigilli sull'archivio personale di Akayev, e le sue carte sono ora nelle mani dei servizi di sicurezza. Pile di documenti che potrebbero diventare la vera arma contro il presidente defraudato. Fra il materiale requisito, ci sarebbero liste di finanziamenti che indicano "concretamente e quanto" è
stato destinato "ai protetti del presidente" dalle casse pubbliche durante la contestata campagna elettorale di febbraio-marzo.
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''' NAPOLI '''
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'''Italia''' ''' Manifestazione antirazzista sabato 2 marzo '''
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'Napoli MANIFESTAZIONE antirazzista: -NESSUN UOMO E' ILLEGALE ! Contro l'apartheid dei migranti-'
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''' LO SCIOPERO "CLANDESTINO" NELLE COOP. SOCIALI '''

domani sciopero operatori sociali
 ASSISTENTI DOMICILIARI, OPERATORI DI STRADA, EDUCATORI DA VARIE CITTA' ITALIANE CONVERGERANNO A
ROMA, IN PIAZZA MAZZINI, PER RAGGIUNGERE POI IL MINISTERO DEL WELFARE
 tra le MOTIVAZIONI DELLA MOBILITAZIONE NAZIONALE la politica del ministero del lavoro.
 La situazione - si legge nel comuinicato - è che nelle cooperative e associazioni No Profit i diritti
del lavoro, della tutela della Sicurezza e Salute, di una Previdenza dignitosa in
rapporto alla professione usurante, vengono sistematicamente e impunemente elusi
con la complicità degli enti appaltanti i quali dovrebbero essere invece garanti
della qualità dei servizi e del rispetto dei Contratti di Lavoro.
Vogliamo anche sensibilizzare l'opinione pubblica sul fatto che le Politiche Sociali non possono che essere
politiche pubbliche di inclusione, basate sui Diritti e sulla Dignità delle persone.

'''cluster bombs'''

Azione di protesta questa mattina a Roma contro la Simmel Difesa, una delle due fabbriche italiane che producono Cluster bomb.
Il movimento romano contro la guerra ha infatti promosso un sit in fuori dai cancelli della fabbrica a Colle Ferro, nella prima periferia romana, per sensibilizzare la popolazione locale sulla presenza di questa fabbrica di morte e per chiedere la fine della produzione delle cluster bomb. Paolo Leonardi responsabile RDB cub tra gli organizzatori dell’iniziativa

'''governo'''

Il ministro leghista delle Riforme Robeto Caldroli annuncia di aver rimesso il proprio mandato nelle mani del premier Silvio Berlusconi, denunciando il mancato rispetto dell'impegno della Cdl all'approvazione della devolution prima del voto delle regionali. "Ho rimesso il mio mandato nelle mani del mio segretario Bossi e del presidente Berlusconi", annuncia.


'''napoli'''
 Ci sarebbero 20 siluri nucleari sotto costa nel golfo di Napoli, sganciati da un sottomarino russo nel 1970. Nessuna autorita' italiana li avrebbe mai cercati e tolti di li', ma a rompere silenzi e misteri lunghi 30 anni sarebbe ora un dossier riservato, fatto recapitare il 12 novembre scorso al responsabile della Protezione Civile, Guido Bertolaso. Un dossier a lui consegnato da Mario Sacaramella, consulente della commissione parlamentare Mitrokhin e membro del Research Institute all'Universita' californiana di San Jose'. A rivelare la possibile presenza dei missili nucleari nel golfo di Napoli e' il settimanale ''L'Espresso'' domani in edicola.
*SABATO 2 APRILE 2005 ore 10.00 MANIFESTAZIONE REGIONALE NAPOLI - PIAZZA GARIBALDI * Il 2 aprile è la seconda giornata europea dei movimenti contro il razzismo, per la regolarizzazione generalizzata e permanente di tutti gli immigrati, i diritti di cittadinanza e la chiusura immediata dei "centri di detenzione temporanea", autentici lager moderni. I cpt sono infatti il simbolo del modello di apartheid e di guerra permanente su cui viene costruito il rapporto tra nord e sud del mondo. La clandestinità e la discriminazione giuridica sono oggi uno strumento di divisione e di ricatto che favorisce chi sfrutta la precarietà degli uomini e del lavoro. La libertà di circolazione può essere invece la base di una nuova globalizzazione dei diritti. Sabato anche a Napoli manifestazione degli antirazzisti con partenza alle ore 10.00 da piazza Garibaldi e chiusura in piazza del Gesù con un comizio dei "non aventi diritto di voto": su un palco monteremo un cpt simbolico e dalle sue sbarre, provocatoriamente, i migranti parlerano dei temi che mai apparterranno alla campagna elettorale, ma appartengono alla campagna dell'umanità contro la barbarie *SABATO 2 APRILE 2005 ore 10.00 MANIFESTAZIONE REGIONALE NAPOLI - PIAZZA GARIBALDI *

GR Martedi' 30 marzo 2005

Terza udienza del processo al Sud Ribelle

In occasione della terza udienza il PM Fiordalisi ha depositato il materiale delle presunte prove con cui è stato costruito l’intero teorema d’accusa che grava contro gli imputati. Si tratta di una serie di registrazioni, filmati ed intercettazioni costruiti ad arte per inquadrare gli imputati in circostanze idonee a far intendere un loro coinvolgimento nei crimini di cui sono accusati. La difesa ha chiesto di poter visionare il contenuto delle prove tra le quali figurano anche alcuni spezzoni trasmessi nel corso della trasmissione “Punto e a Capo” su Rai Due lo scorso 24 Febbraio, suscettibili queste ultime ad annullamento secondo specifiche norme. La richiesta della difesa è stata accolta ed il collegio giudicante ha quindi stabilito direttamente per il 13 Aprile 2005 la data d’inizio della prossima udienza annullando la data di domani 31/03/2005 come continuazione dell’udienza odierna. A partire dalla prossima udienza sarà anche possibile assistere alla deposizione del primo teste d’accusa ovvero un esponente della DIGOS.

TERREMOTO: aggiornamenti

verifica e aggiorna testo ieri

TOKYO - Sarebbero fra mille e duemila i morti causati dal fortissimo sisma di 8,5-8,7 gradi Richter, che ha gettato ieri sera nuovamente nel panico i Paesi dell'Oceano Indiano, e in particolare l'isola indonesiana di Sumatra, vicinissima, come tre mesi fa, all'epicentro delle scosse durate tre lunghi minuti. Molte vittime, quindi, ma poche al confronto delle circa 300.000 del 26 dicembre scorso, di cui almeno 220.000 nella sola Indonesia, inghiottiti nella maggior parte da gigantesche ondate di tsunami arrivate, si e' saputo poi da esperti giapponesi, ad altezze fino a 50 metri.

Malgrado i timori dei sismologi, le onde di maremoto rilevate ieri non hanno superato i 20-30 centimetri in Sri Lanka, Thailandia ed India. Testimoni oculari hanno riferito di ondate fino a tre metri a Simeulue e fino a 30 in baie di Nias, le isole lungo la costa occidentale di Sumatra piu' vicine all'epicentro del sisma di ieri, ma sono voci non confermate. Altre fonti hanno escluso che i danni provocati nelle due isole siano dipesi dallo tsunami. A causare i crolli a Nias e Simeulue, la prima a sud-est e la seconda a nord-ovest dell'epicentro - individuato ad una distanza di 150 km. a sud est di quello del sisma catastrofico di 9 gradi Richter del 26 dicembre - sono state le fortissime scosse ondulatorie, protrattesi per quasi tre minuti.

Sono stati accertati 330 morti a Nias e 100 a Simeulue. Ma il bilancio e' destinato ad aggravarsi pesantemente ha dichiarato nella serata di oggi Budi Atmaji Adiputro, un responsabile dell'Ente nazionale indonesiano di coordinamento degli aiuti per le calamita' naturali. Al di la' dell'incertezza sul numero delle vittime, l'amara lezione del 26 dicembre e' servita e tutti i paesi rivieraschi, che sono stati prontissimi a lanciare l'allarme di tsunami, prima ancora di sapere se fosse fondato o meno. Indonesia, Thailandia, India, Sri Lanka, Malaysia, hanno tentato il possibile e l'impossibile per far evacuare i residenti delle zone costiere sollecitandoli a rifugiarsi sulle alture. Ci sono state fughe in massa e momenti di caos, soprattutto a Bandar Aceh, la citta' dell'estremo nord di Sumatra cancellata il 26 dicembre scorso. Gli allarmi di tsunami sono stati revocati dopo qualche ora in tutti i paesi interessati e la popolazione ha cominciato il rientro nelle abitazioni, senza lamentarsi dei falsi allarmi. Certo occorre dotarsi in fretta di una rete di rilevamento dei sismi accurata ed efficiente. E ci sono state esagerazioni negli allarmi. Ma e' meglio cosi. hanno detto fonti del governo indonesiano.

Kirgizistan

verifica e aggiorna testo ieri

Trattano ormai a distanza il presidente ad interim del Kirghizistan, Kurmanbek Bakiyev, e il presidente Akayev, fuggito in Kazakistan, e che comunque continua a rifiutare di dimettersi. Mentre i cittadini di Bishkek cercano di risollevarsi dai disordini e dalle violenze dei giorni scorsi, Akayev si trova in Kazakistan per colloqui con i nuovi leader kirghizi. La camera alta del vecchio parlamento del Kirghizistan ha annunciato che si scioglierà per dare un contributo alla stabilità del Paese.

  • Un punto interrogativo resta sulle nuove presidenziali, fissate nei giorni scorsi per il 26 giugno: "potranno essere indette soltanto dopo i colloqui con (il presidente) Akayev, altrimenti si tratterà di un'ulteriore mossa incostituzionale", ha detto il capo del nuovo Parlamento kirghizo, Omurek Tekebayev. Intanto

provvisoriamente a capo dello Stato resta il leader dell'opposizione Kurmanbek Bakiyev, già indicato dal vecchio Parlamento e oggi confermato primo ministro dai neoeletti deputati. La nomina a premier nell'attuale situazione di crisi politica prevede automaticamente per Bakiyev anche la carica di presidente facente funzioni. Durante la giornata di ieri c'è stato anche un evento da non trascurare: sono stati posti i sigilli sull'archivio personale di Akayev, e le sue carte sono ora nelle mani dei servizi di sicurezza. Pile di documenti che potrebbero diventare la vera arma contro il presidente defraudato. Fra il materiale requisito, ci sarebbero liste di finanziamenti che indicano "concretamente e quanto" è stato destinato "ai protetti del presidente" dalle casse pubbliche durante la contestata campagna elettorale di febbraio-marzo.

NAPOLI

Manifestazione antirazzista sabato 2 marzo

'Napoli MANIFESTAZIONE antirazzista: -NESSUN UOMO E' ILLEGALE ! Contro l'apartheid dei migranti-'

*SABATO 2 APRILE 2005 ore 10.00 MANIFESTAZIONE REGIONALE NAPOLI - PIAZZA GARIBALDI * Il 2 aprile è la seconda giornata europea dei movimenti contro il razzismo, per la regolarizzazione generalizzata e permanente di tutti gli immigrati, i diritti di cittadinanza e la chiusura immediata dei "centri di detenzione temporanea", autentici lager moderni. I cpt sono infatti il simbolo del modello di apartheid e di guerra permanente su cui viene costruito il rapporto tra nord e sud del mondo. La clandestinità e la discriminazione giuridica sono oggi uno strumento di divisione e di ricatto che favorisce chi sfrutta la precarietà degli uomini e del lavoro. La libertà di circolazione può essere invece la base di una nuova globalizzazione dei diritti. Sabato anche a Napoli manifestazione degli antirazzisti con partenza alle ore 10.00 da piazza Garibaldi e chiusura in piazza del Gesù con un comizio dei "non aventi diritto di voto": su un palco monteremo un cpt simbolico e dalle sue sbarre, provocatoriamente, i migranti parlerano dei temi che mai apparterranno alla campagna elettorale, ma appartengono alla campagna dell'umanità contro la barbarie *SABATO 2 APRILE 2005 ore 10.00 MANIFESTAZIONE REGIONALE NAPOLI - PIAZZA GARIBALDI *

radiolina/gr (last edited 2008-06-26 10:01:06 by anonymous)