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Decine di persone si sono affrontate ieri a colpi di machete, ascia e bastone a Mavinga, nella provincia di Kwando Kubango, con un bilancio finale di almeno 30 feriti. Lo hanno reso noto le autorità e i mezzi di stampa locali, spiegando che tutto sarebbe cominciato quando un gruppo di militanti dell’Unita (Unione nazionale per l’indipendenza dell’Angola), ex-formazione ribelle ora all’opposizione, ha cominciato a chiedere le dimissioni del capo dello Stato, José Eduardo Dos Santos (al potere dal settembre 1979), inneggiando contro il Mpla (Movimento popolare di liberazione dell’Angola, di cui è la vertice Dos Santos); decine di appartenenti a quest’ultima formazione hanno dapprima circondato i simpatizzanti dell’Unita, ricambiando le offese, poi per cause da accertare sono cominciati i primi scambi di colpi ed è esplosa una rissa piuttosto estesa, che ha lasciato a terra almeno una trentina di feriti. Le autorità, sottolineando le responsabilità dei militanti dell’Unita, hanno reso noto che avvieranno indagini per individuare eventuali colpevoli da sanzionare |
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SCIOPERO DEL PUBBLICO IMPIEGO 18 Marzo 2005 - 12.54 Durata: 1 minuto 33 secondi "Valorizzare il lavoro pubblico per tutelare i diritti dei cittadini. Rinnovare i contratti", firmato Funzione Pubblica-Cgil, Fps-Cisl, Uil-pubblica amministrazione. E' il grande striscione che ha aperto il corteo dei lavoratori del pubblico impiego che questa mattina si sono dati appuntamento a Roma per chiedere il rinnovo del contratto di lavoro.Oltre centomila persone hanno partecipato alla manifestazione che ha raggiunto piazza san Giovanni, dove i leader di Cgil, Cisl e UIl, Guglielmo Epifani, Savino Pezzotta e Luigi Angeletti hanno tenuto il comizio finale. Si tratta del terzo sciopero nel giro di in anno dopo quello del 21 maggio e la mobilitazione generale del 30 novembre. Sentiamo la corrispondenza di Andrea Milluzzi giornalista di Liberazione '''napoli''' STUDENTI, PROFESSORI E LAVORATORI IN LOTTA NELLA GIORNATA DELLO SCIOPERO DEL PUBBLICO IMPIEGO Questa mattina alcune migliaia tra studenti e professori sono scesi in piazza a Napoli contro la Riforma Moratti e contro la precarieta'. Hanno attraversato la citta' la Rete Studenti in Movimento e i professori dei Cobas Scuola con una piattaforma autonoma, distinti e distanti dall 'Unione degli Studenti , satellite studentesco della Cgil , coloro che sostennero la riforma Berlinguer che rappresenta solo l'anticipazione della riforma Moratti. Contro la precarieta' sul lavoro e nella scuola, per i saperi ciritici e globali e contro il revisionismo del ministero dell'Istruzione e del governo Berlusconi, per il diritto ad un reddito contro una scuola ed un universita' che ci trascinano sempre piu' nella precarieta' permanente , nella vita, nel lavoro, nell'esistenza. In migliaia hanno manifestato anche contro la legge regionale sul diritto allo studio , una legge fatta dall'assessore dell'Unione Adriana Buffardi e voluta da Cgil ed Uds che non sposta un euro per le famiglie senza reddito , lasciando l'accesso all'istruzione in Campania come diritto di pochi e lusso per troppi. Contro le politiche fatte di concertazione e consociativismo, fatte di leggi su misura per piccoli concertatori in erba , come nel caso ricordato della legge regionale sul diritto allo studio, e per investimenti concreti nell'edilizia scolastica, nella qualita' dei saperi e per garantire a tutti la possibilita' di studiare e di poter avere un percorso formativo adeguato . Durante il corteo , in una altra zona della citta', i lavoratori dell'ASIA (azienda sanitaria igiene ambientale) bacino Napoli 5 che attuavano un blocco presso Via Marina venivano caricati dalla polizia e due sindacalisti di base venivano condotti in questura. A quel punto il corteo si fermava nei pressi della questura attuando un blocco stradale in Via Monteoliveto e Via Medina fermando le strade principali del centro cittadino e dividendo in due la citta'. Cosi' per almeno un ora fino a quando i due sindacalisti sono stati rilasciati e i lavoratori dell'ASIA hanno continuato con studenti e professori il corteo fino in Piazza Plebiscito dove sono stati ricevuti dal prefetto. L'arrivo del corteo in Piazza Plebiscito e' stato anticipato da una carica di alleggerimento verso i lavoratri dell'ASIA che erano rimasti sotto la prefettura dopo i fermi della mattina. Una giornata di lotta che ha visto uniti studenti, precari, movimenti, lavoratori nella giornata dello sciopero del pubblico impiego. L'appuntamento e' per domani mattina alle ore 10 alla stazione centrale dove partira' il treno speciale per la manifestazione nazionale contro la guerra a Roma, nella giornata delle mobilitazioni internazionali contro la guerra globale permanente. REDDITO , SERVIZI, DIRITTO ALLO STUDIO CONTRO LA PRECARIETA' E LA LEGGE MORATTI |
GR di Lunedì 17.03
angola
Decine di persone si sono affrontate ieri a colpi di machete, ascia e bastone a Mavinga, nella provincia di Kwando Kubango, con un bilancio finale di almeno 30 feriti. Lo hanno reso noto le autorità e i mezzi di stampa locali, spiegando che tutto sarebbe cominciato quando un gruppo di militanti dell’Unita (Unione nazionale per l’indipendenza dell’Angola), ex-formazione ribelle ora all’opposizione, ha cominciato a chiedere le dimissioni del capo dello Stato, José Eduardo Dos Santos (al potere dal settembre 1979), inneggiando contro il Mpla (Movimento popolare di liberazione dell’Angola, di cui è la vertice Dos Santos); decine di appartenenti a quest’ultima formazione hanno dapprima circondato i simpatizzanti dell’Unita, ricambiando le offese, poi per cause da accertare sono cominciati i primi scambi di colpi ed è esplosa una rissa piuttosto estesa, che ha lasciato a terra almeno una trentina di feriti. Le autorità, sottolineando le responsabilità dei militanti dell’Unita, hanno reso noto che avvieranno indagini per individuare eventuali colpevoli da sanzionare
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- SCIOPERO DEL PUBBLICO IMPIEGO
18 Marzo 2005 - 12.54 Durata: 1 minuto 33 secondi "Valorizzare il lavoro pubblico per tutelare i diritti dei cittadini. Rinnovare i contratti", firmato Funzione Pubblica-Cgil, Fps-Cisl, Uil-pubblica amministrazione. E' il grande striscione che ha aperto il corteo dei lavoratori del pubblico impiego che questa mattina si sono dati appuntamento a Roma per chiedere il rinnovo del contratto di lavoro.Oltre centomila persone hanno partecipato alla manifestazione che ha raggiunto piazza san Giovanni, dove i leader di Cgil, Cisl e UIl, Guglielmo Epifani, Savino Pezzotta e Luigi Angeletti hanno tenuto il comizio finale. Si tratta del terzo sciopero nel giro di in anno dopo quello del 21 maggio e la mobilitazione generale del 30 novembre. Sentiamo la corrispondenza di Andrea Milluzzi giornalista di Liberazione
napoli
- STUDENTI, PROFESSORI E LAVORATORI IN LOTTA
NELLA GIORNATA DELLO SCIOPERO DEL PUBBLICO IMPIEGO
Questa mattina alcune migliaia tra studenti e professori sono scesi in piazza a Napoli contro la Riforma Moratti e contro la precarieta'. Hanno attraversato la citta' la Rete Studenti in Movimento e i professori dei Cobas Scuola con una piattaforma autonoma, distinti e distanti dall 'Unione degli Studenti , satellite studentesco della Cgil , coloro che sostennero la riforma Berlinguer che rappresenta solo l'anticipazione della riforma Moratti. Contro la precarieta' sul lavoro e nella scuola, per i saperi ciritici e globali e contro il revisionismo del ministero dell'Istruzione e del governo Berlusconi, per il diritto ad un reddito contro una scuola ed un universita' che ci trascinano sempre piu' nella precarieta' permanente , nella vita, nel lavoro, nell'esistenza. In migliaia hanno manifestato anche contro la legge regionale sul diritto allo studio , una legge fatta dall'assessore dell'Unione Adriana Buffardi e voluta da Cgil ed Uds che non sposta un euro per le famiglie senza reddito , lasciando l'accesso all'istruzione in Campania come diritto di pochi e lusso per troppi. Contro le politiche fatte di concertazione e consociativismo, fatte di leggi su misura per piccoli concertatori in erba , come nel caso ricordato della legge regionale sul diritto allo studio, e per investimenti concreti nell'edilizia scolastica, nella qualita' dei saperi e per garantire a tutti la possibilita' di studiare e di poter avere un percorso formativo adeguato . Durante il corteo , in una altra zona della citta', i lavoratori dell'ASIA (azienda sanitaria igiene ambientale) bacino Napoli 5 che attuavano un blocco presso Via Marina venivano caricati dalla polizia e due sindacalisti di base venivano condotti in questura. A quel punto il corteo si fermava nei pressi della questura attuando un blocco stradale in Via Monteoliveto e Via Medina fermando le strade principali del centro cittadino e dividendo in due la citta'. Cosi' per almeno un ora fino a quando i due sindacalisti sono stati rilasciati e i lavoratori dell'ASIA hanno continuato con studenti e professori il corteo fino in Piazza Plebiscito dove sono stati ricevuti dal prefetto. L'arrivo del corteo in Piazza Plebiscito e' stato anticipato da una carica di alleggerimento verso i lavoratri dell'ASIA che erano rimasti sotto la prefettura dopo i fermi della mattina. Una giornata di lotta che ha visto uniti studenti, precari, movimenti, lavoratori nella giornata dello sciopero del pubblico impiego. L'appuntamento e' per domani mattina alle ore 10 alla stazione centrale dove partira' il treno speciale per la manifestazione nazionale contro la guerra a Roma, nella giornata delle mobilitazioni internazionali contro la guerra globale permanente.
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