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=== GR 20.9 13:30 ===

'''ARAFAT'''
Con 133 voti a favore, 4 contrari e 15 astenuti, l' Assemblea generale delle Nazioni Unite ha chiesto ieri a Israele di revocare la decisione in linea di principio di espellere il presidente palestinese Yasser Arafat. A nulla è servito il veto posto tre giorni fa dagli Stati Uniti in seno al Consiglio di sicurezza dell' Onu. La stragrande maggioranza della comunità internazionale si è dimostrata favorevole alla risoluzione presentata dai Paesi del gruppo arabo. Il documento comprende un emendamento proposto dall' Unione Europea, nel quale si condannano gli attacchi suicidi e la loro recente intensificazione da parte di terroristi palestinesi. La risoluzione esorta l Autorità nazionale road map (il tracciato di pace) a prendere tutte le misure necessarie per mettere fine alla violenza e al terrore . Il testo si rivolge anche al governo di Ariel Sharon, deplorando gli assassini extragiudiziari e la loro recente escalation da parte di Israele che costituiscono si legge ancora una violazione del diritto internazionale e della legge umanitaria internazionale e compromettono gli sforzi di rilanciare il processo di pace e che devono essere fermate . I testi approvati dall Assemblea generale a differenza delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza non hanno valore vincolante ma di sola raccomandazione. Il voto su Arafat, agli occhi di molti osservatori, è stato comunque un chiaro segnale politico nei confronti non solo di Israele ma anche degli Usa.

 '''IRAQ'''

FERITO MEMBRO DEL CONSIGLIO DI GOVERNO A BAGHDAD

 Akila al Hachimi, membro del Consiglio di governo transitorio iracheno, e' stato ferito oggi da colpi di arma da fuoco a Baghdad. Lo si e' appreso da fonti americane ed irachene. Secondo un responsabile iracheno che ha voluto conservare l'anonimato, Akila al Hachimi e' stata raggiunta da due proiettili allo stomaco, da uno alla spalla e da un altro alla gamba e le sue condizioni sono giudicate ''gravi''.
Akira al Hachimi, l'esponente del consiglio di governo provvisorio iracheno ferita questa mattina a Baghdad in un agguato, e' una sciita, che nel consiglio e' esperta di esteri. E' una delle tre donne che siede nel Consiglio di governo provvisorio.
L'agguato, secondo una fonte locale, e' avvenuto intorno alle 8:45 locali (le 6:45 in Italia) davanti alla sua casa in un quartiere occidentale di Baghdad. La donna ferita alla spalla, ad una gamba e allo stomaco e' stata ricoverata nell'ospedale Yarmouk in condizioni definite ''gravi''. Almeno un sospetto e' stato arrestato ed interrogato. Quello di oggi e' il primo attacco contro un membro del consiglio di governo provvisorio.

'''ARGENTINA- FMI'''

Il Consiglio d'amministrazione del FMI ha approvato sabato à Dubai l'accordo concluso il 10 septembre con l'Argentina.La lettra d'impegni esaminata dal Consiglio d'amministrazione prevede un nuovo accordo finanziario con il FMI sullo svorsamento di 12,5 miliardi di dollari in 3 anni. L'Argentine renstituitra' la somma negli stessi tempi. Alla fine del periodo dei tre anni, il credito netto del fondo riguardo l'Argentina sara' dunque invariato.

'''G7/ PIANO MARSHALL PER PALESTINA'''

 Un piano di sostegno straordinario quinquennale da 5 miliardi di euro per aiutare l'economia palestinese a ripartire attraverso la costruzione di nuove infrastrutture. E' questo il primo punto che i ministri finanziari e i governatori delle banche centrali dei sette Paesi più industrializzati del mondo hanno iniziato a discutere informalmente stamani a Dubai. Il cosiddetto piano "Marshall" per la Palestina mira a fare invertire la rotta a un'economia che ha visto drasticamente peggiorare le sue condizioni negli ultimi anni. Le cifre parlano chiaro: dal 1999 al 2002 il Pil palestinese è sceso del 38%, la disoccupazione è aumentata del 10%, il reddito pro-capite, che si è dimezzato, in una città come Gaza tocca addirittura i 2 dollari al giorno. A rendere cosi' grave la situazione palestinese e' soprattutto la repressione israeliana, con l'impedimento delle esportazioni, la precarieta' del lavoro, la distruzione sistematica delle attivita' commerciali. Il tema è stato affrontato stamani dai ministri Finanziari in un incontro con il ministro delle finanze Salam Fayyad.

''' ALTRO VERTICE'''

Vertice a tre oggi a Berlino sull'Iraq. Il premier britannico Tony Blair, il presidente francese Jacques Chirac ed il cancelliere tedesco Gerhard Schroeder cercheranno, nel corso di quelli che sono stati definiti colloqui informali, di trovare un punto di accordo sul futuro dell'Iraq e parleranno di allargamento Ue, della situazione in Afghanistan e delle relazioni transatlantiche.

'''ASILO E CONTROLLO'''

I servizi per l'immigrazione dei 15 paesi dell'Unione europea e di Norvegia e Islanda utilizzano dall'inizio di questo mese una rete informatica uniformata per scambiarsi informazioni sui richiedenti asilo. Dublinet, questo il nome del network, permette di verificare se un richiedente asilo ha gia' presentato domanda in un altro stato membro dell'Unione, caso in cui solo il primo paese in cui e' stata fatta richiesta e' tenuto ad esaminare la domanda.



'''GAS'''

Sono molte migliaia le persone che ieri sono scese in strada a La Paz e a Cochabamba, le due principali città della Bolivia, per protestare contro il progetto governativo di esportare il gas boliviano verso Messico e Stati Uniti utilizzando un porto cileno. Secondo quanto riportato dalla stampa locale, la 'guerra del gas', come è stata soprannominata la mobilitazione sociale organizzata dal Mas (Movimento al socialismo, il principale partito d'opposizione del Paese guidato da Evo Morales), nel centro della capitale boliviana si sono raccolte migliaia e migliaia di persone. Secondo i dati diffusi dalla prefettura, invece, sono circa 10mila i manifestanti che sono scesi in piazza a Cochabamba. Parlando alla stampa, Morales ha detto che il movimento popolare "darà al governo un ultimatum, che non potrà essere più ampio di un mese, per annullare il progetto di esportare il gas verso gli Usa o il Messico via Cile". Sia l'esercito che la polizia boliviana sono state messe in stato di massima allerta, pronte ad intervenire qualora i manifestanti decidessero di procedere, come accaduto in altre occasioni, alla creazione di blocchi stradali. Il presidente della Repubblica Gonzalo Sanchez de Lozada nei giorni scorsi era intervenuto accusando elementi estremisti del Mas di essere dietro le proteste.

'''DIRITTI DEGLI OMOSESSUALI'''

Il governatore della California Gray Davis ha firmato una legge dello Stato che garantisce alle coppie omosessuali diritti e responsabilità pari a quelli delle coppie "normali".
 "Una famiglia è una famiglia a prescindere dal sesso", ha detto Davis a San Francisco di fronte a una folla di gay, lesbiche, bisessuali e transessuali entusiasti.
 La legge, che entrerà in vigore nel 2005, permetterà alle coppie omosessuali di ottenere sussidi per i figli, gli alimenti in caso di divorzio e la copertura sanitaria. Sono previsti anche tutti i benefici fiscali disponibili per le coppie eterosessuali.
 Il provvedimento estende le provvidenze per le coppie omosessuali già previste da una legge californiana del 1999.
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DISOBBEDIENTI: BLITZ A ROMA; 58 DENUNCIATI,TRIBUNALE RIESAME
PRESIDIO FORZE ORDINE E CONTROLLI DAVANTI TRIBUNALE
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(ANSA) - ROMA, 12 MAR - Un presidio delle forze dell'ordine sta controllando l'ingresso principale della città giudiziaria di Roma. È prevista infatti una manifestazione-sit in dei disobbedienti, a sostegno della posizione di 58 loro compagni che, denunciati alla magistratura dopo l'esproprio proletario compiuto il 6 novembre scorso in un ipermercato e in una libreria della capitale, si troveranno davanti al tribunale che riesaminerà la loro posizione. Sono 5 i mezzi delle forze dell'ordine, 3 della polizia di stato e due dei carabinieri che, insieme ai vigili urbani stanno controllando l'ingresso principale del palazzo di giustizia. Anche agli altri varchi d'accesso è stato rafforzato il personale di controllo. (ANSA). = GiornaleRadio 10 marzo 2005 =

''iraq''


Il presidente della neo-eletta Assemblea nazionale irachena, Fuad Maassum, ha convocato i 275 deputati scelti dal voto popolare lo scorso 30 gennaio per il prossimo 16 marzo, quando si svolgerà la seduta d’insediamento dell’organo legislativo transitorio. La data scelta è altamente simbolica, poiché il 16 marzo 1988 Saddam Hussein fece bombardare con agenti chimici la città curda di Halabja, uccidendo circa 5.000 persone.
 La cerimonia d’inaugurazione si svolgerà nel Centro congressi nella cosiddetta ‘zona verde’ di Baghdad, protetta dai militari statunitensi. Le elezioni dello scorso 30 gennaio sono state vinte dall’‘Alleanza Unificata Irachena’ – movimento che fa capo al Grande Ayatollah sciita Ali al-Sistani – alla quale sono andati il 48,2% dei voti e 140 seggi; la seconda lista più votata è stata quella dell’‘Alleanza curda’, che si è aggiudicata 75 seggi in conseguenza del 25,7% dei suffragi a favore; la lista sciita laica dell’ex-primo ministro ad interim Iyad Allawi, il grande sconfitto, ha ottenuto invece solo 40 seggi.


''libano''


Il presidente libanese Emil Lahoud ha incaricato il primo ministro dimissionario Omar Karami di formare il nuovo governo. Il premier uscente, filo-siriano come Lahoud, ha accettato invitando tutti i partiti del Libano al dialogo e a prendere parte a “un governo di unità nazionale”.
 Karami dovrebbe ‘traghettare’ il Paese fino alle elezioni politiche del prossimo maggio, momento che si prospetta decisivo per il futuro del Libano.
 Intanto continua il ripiegamento delle truppe siriane nella Valle della Bekaa. In particolare, i soldati di Damasco avrebbero lasciato la zona di Batrun, a nord di Beirut, vicino alle installazioni radar di Ras al-Shaqia. Sarebbero già circa 6.000 i militari siriani ridispiegati nella Valle della Bekaa, nel Libano orientale e a ridosso del confine con la Siria.




''PALESTINA''


"Totale sostegno senza limiti di tempo" alla linea del premier palestinese Abu Mazen ed interruzione degli attacchi suicidi contro Israele:ha spiegato Abu Hassan. il tutto messo nero su bianco attraverso "un'intesa" firmata dal fondatore del gruppo armato noto come Martiri di Al Aqsa.
 "La gente è andata a votare in massa e ha scelto Abu Mazen. E anche la resistenza lo ha accettato come capo. Adesso stiamo a vedere cosa ci offrono".
 Nell'intervista il generale spiega quali sono le richieste fondamentali che pone agli israeliani.
 "La liberazione dei detenuti politici; la possibilità di rientro in patria per gli espulsi e per i profughi e la fine dell'aggressione militare".
l movimento di protesta interno era iniziato la settimana scorsa con le dimissioni collettive di 32 giovani dirigenti locali di Al Fatah in Cisgiordania.
Alla base della protesta, secondo la stampa palestinese, c'è il mancato avvio delle riforme interne che la nuova generazione ritiene essenziali per contrastare la crescita del movimento islamico Hamas che nei mesi scorsi ha ottenuto schiaccianti affermazioni alle elezioni municipali tenute in Cisgiordania e Gaza.

''SGRENA''

ROMA - "Non ha aggiunto nulla di più di quanto non sapesse già la procura di Roma". L'avvocato Alessandro Gamberini, legale di Giuliana Sgrena, ha così accennato al contenuto del nuovo interrogatorio, al quale la giornalista è stata sottoposta oggi nell'ospedale militare del Celio, dove è ricoverata. L'incontro con il pubblico ministero Erminio Amelio è durato circa due ore, "un'attività istruttoria - ha precisato Gamberini - compiuta dai magistrati che hanno voluto sentire la giornalista in condizioni più tranquille".

La Sgrena ha confermato quanto già dichiarato nel precedente incontro, sabato scorso: una azione di fuoco ingiustificata e repentina, nessuna presenza di un quarto uomo, nessuna notizia di un riscatto. In quanto alle voci fuori campo, presenti nel video girato dopo la sua liberazione, l'inviata del Manifesto ha detto di non ricordare che ve ne fossero. I magistrati della Procura potrebbero comunque tornare presto al Celio per ascoltarla una terza volta.

''roma tre abbandona la coca cola''

Il senato accademico dell'universitA' di roma 3 ha approvato la proposta della lista "Ricomincio dagli studenti" di bandire dai distributori automatici i prodotti distribuiti dalla Coca Cola S.p.a. Al loro posto dovrebbero essere commercializzati prodotti provenienti dalla rete del commercio equo e solidale, un mercato alternativo che sta conquistando sempre più persone in tutto il mondo, arrivando anche ad importanti fatturati. Grazie a questo tipo commercio, che vede in contatto diretto piccoli produttori e consumatori responsadi bili, molte famiglie del sud del mondo possono contare su un reddito in grado di coprire spese di produzione e investire per il miglioramento e la crescita della comunità locale di appartenenza.


''PALERMO''

 2005 Palermo : l'emergenza casa continua !
contro la politica abitativa della giunta Cammarata, la nostra lotta perche' l'emergenza casa continua.

Siamo assolutamente contrari alla trasformazione del centro storico in vetrina per il turismo di lusso e sede residenziale per ceti abbienti e privilegiati.

Vogliamo un risanamento del centro storico che mantenga la sua natura di popolare sia a livello abitativo che delle sue attivita' economiche , dai mercati, alle piccole attivita' artigianali e commerciali.

Bisogna dare precedenza all'edilizia pubblica popolare e residenziali, in primo luogo al recupero di case pericolanti e malsane, ancora abitate e ad alto rischio

DISOBBEDIENTI: BLITZ A ROMA; 58 DENUNCIATI,TRIBUNALE RIESAME PRESIDIO FORZE ORDINE E CONTROLLI DAVANTI TRIBUNALE

(ANSA) - ROMA, 12 MAR - Un presidio delle forze dell'ordine sta controllando l'ingresso principale della città giudiziaria di Roma. È prevista infatti una manifestazione-sit in dei disobbedienti, a sostegno della posizione di 58 loro compagni che, denunciati alla magistratura dopo l'esproprio proletario compiuto il 6 novembre scorso in un ipermercato e in una libreria della capitale, si troveranno davanti al tribunale che riesaminerà la loro posizione. Sono 5 i mezzi delle forze dell'ordine, 3 della polizia di stato e due dei carabinieri che, insieme ai vigili urbani stanno controllando l'ingresso principale del palazzo di giustizia. Anche agli altri varchi d'accesso è stato rafforzato il personale di controllo. (ANSA). = GiornaleRadio 10 marzo 2005 =

iraq

Il presidente della neo-eletta Assemblea nazionale irachena, Fuad Maassum, ha convocato i 275 deputati scelti dal voto popolare lo scorso 30 gennaio per il prossimo 16 marzo, quando si svolgerà la seduta d’insediamento dell’organo legislativo transitorio. La data scelta è altamente simbolica, poiché il 16 marzo 1988 Saddam Hussein fece bombardare con agenti chimici la città curda di Halabja, uccidendo circa 5.000 persone.

  • La cerimonia d’inaugurazione si svolgerà nel Centro congressi nella cosiddetta ‘zona verde’ di Baghdad, protetta dai militari statunitensi. Le elezioni dello scorso 30 gennaio sono state vinte dall’‘Alleanza Unificata Irachena’ – movimento che fa capo al Grande Ayatollah sciita Ali al-Sistani – alla quale sono andati il 48,2% dei voti e 140 seggi; la seconda lista più votata è stata quella dell’‘Alleanza curda’, che si è aggiudicata 75 seggi in conseguenza del 25,7% dei suffragi a favore; la lista sciita laica dell’ex-primo ministro ad interim Iyad Allawi, il grande sconfitto, ha ottenuto invece solo 40 seggi.

libano

Il presidente libanese Emil Lahoud ha incaricato il primo ministro dimissionario Omar Karami di formare il nuovo governo. Il premier uscente, filo-siriano come Lahoud, ha accettato invitando tutti i partiti del Libano al dialogo e a prendere parte a “un governo di unità nazionale”.

  • Karami dovrebbe ‘traghettare’ il Paese fino alle elezioni politiche del prossimo maggio, momento che si prospetta decisivo per il futuro del Libano. Intanto continua il ripiegamento delle truppe siriane nella Valle della Bekaa. In particolare, i soldati di Damasco avrebbero lasciato la zona di Batrun, a nord di Beirut, vicino alle installazioni radar di Ras al-Shaqia. Sarebbero già circa 6.000 i militari siriani ridispiegati nella Valle della Bekaa, nel Libano orientale e a ridosso del confine con la Siria.

PALESTINA

"Totale sostegno senza limiti di tempo" alla linea del premier palestinese Abu Mazen ed interruzione degli attacchi suicidi contro Israele:ha spiegato Abu Hassan. il tutto messo nero su bianco attraverso "un'intesa" firmata dal fondatore del gruppo armato noto come Martiri di Al Aqsa.

  • "La gente è andata a votare in massa e ha scelto Abu Mazen. E anche la resistenza lo ha accettato come capo. Adesso stiamo a vedere cosa ci offrono". Nell'intervista il generale spiega quali sono le richieste fondamentali che pone agli israeliani. "La liberazione dei detenuti politici; la possibilità di rientro in patria per gli espulsi e per i profughi e la fine dell'aggressione militare".

l movimento di protesta interno era iniziato la settimana scorsa con le dimissioni collettive di 32 giovani dirigenti locali di Al Fatah in Cisgiordania. Alla base della protesta, secondo la stampa palestinese, c'è il mancato avvio delle riforme interne che la nuova generazione ritiene essenziali per contrastare la crescita del movimento islamico Hamas che nei mesi scorsi ha ottenuto schiaccianti affermazioni alle elezioni municipali tenute in Cisgiordania e Gaza.

SGRENA

ROMA - "Non ha aggiunto nulla di più di quanto non sapesse già la procura di Roma". L'avvocato Alessandro Gamberini, legale di Giuliana Sgrena, ha così accennato al contenuto del nuovo interrogatorio, al quale la giornalista è stata sottoposta oggi nell'ospedale militare del Celio, dove è ricoverata. L'incontro con il pubblico ministero Erminio Amelio è durato circa due ore, "un'attività istruttoria - ha precisato Gamberini - compiuta dai magistrati che hanno voluto sentire la giornalista in condizioni più tranquille".

La Sgrena ha confermato quanto già dichiarato nel precedente incontro, sabato scorso: una azione di fuoco ingiustificata e repentina, nessuna presenza di un quarto uomo, nessuna notizia di un riscatto. In quanto alle voci fuori campo, presenti nel video girato dopo la sua liberazione, l'inviata del Manifesto ha detto di non ricordare che ve ne fossero. I magistrati della Procura potrebbero comunque tornare presto al Celio per ascoltarla una terza volta.

roma tre abbandona la coca cola

Il senato accademico dell'universitA' di roma 3 ha approvato la proposta della lista "Ricomincio dagli studenti" di bandire dai distributori automatici i prodotti distribuiti dalla Coca Cola S.p.a. Al loro posto dovrebbero essere commercializzati prodotti provenienti dalla rete del commercio equo e solidale, un mercato alternativo che sta conquistando sempre più persone in tutto il mondo, arrivando anche ad importanti fatturati. Grazie a questo tipo commercio, che vede in contatto diretto piccoli produttori e consumatori responsadi bili, molte famiglie del sud del mondo possono contare su un reddito in grado di coprire spese di produzione e investire per il miglioramento e la crescita della comunità locale di appartenenza.

PALERMO

  • 2005 Palermo : l'emergenza casa continua !

contro la politica abitativa della giunta Cammarata, la nostra lotta perche' l'emergenza casa continua.

Siamo assolutamente contrari alla trasformazione del centro storico in vetrina per il turismo di lusso e sede residenziale per ceti abbienti e privilegiati.

Vogliamo un risanamento del centro storico che mantenga la sua natura di popolare sia a livello abitativo che delle sue attivita' economiche , dai mercati, alle piccole attivita' artigianali e commerciali.

Bisogna dare precedenza all'edilizia pubblica popolare e residenziali, in primo luogo al recupero di case pericolanti e malsane, ancora abitate e ad alto rischio

radiolina (last edited 2008-06-26 09:51:30 by anonymous)