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'''BURUNDI''' | = RADIOLINA, LA PROGRAMMAZIONE DELLA SETTIMANA = |
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BUJUMBURA: COPRIFUOCO E TENSIONE NELLA CAPITALE General General, Standard Da ieri sera è in vigore il coprifuoco notturno (dalle 19 alle 6 del mattino) in tre quartieri periferici a nord di Bujumbura, la capitale del Burundi, dove nella notte sono stati uditi molti spari. Il provvedimento e' stato introdotto a causa degli scontri in corso fuori città tra i due principali gruppi ribelli del Paese africano, le Forze per la difesa della democrazia (Fdd) e le Forze nazionali di liberazione (Fnl). Stando alle autorità amministrative citate i civili in fuga sarebbero oltre trentamila. Ieri è stata riaperta la Strada nazionale 1, la principale via di collegamento del Burundi, chiusa il giorno precedente a causa degli scontri. Larrivo del flusso di sfollati fa crescere la tensione in tutta la capitale, dove stanotte alcune persone sono scomparse, probabilmente prelevate al proprio domicilio da uomini armati. Di loro, per ora, non ci sono tracce. Questi episodi alimentano il timore che i combattimenti in atto tra le due formazioni ribelli possano preludere a un nuovo attacco sulla città. Frange delle Fdd avrebbero ricevuto denaro dallesercito per abbandonare i propri ranghi e rompere leventuale alleanza con le Fnl: sarebbe questa lorigine della battaglia in atto tra le due formazioni armate. Sul piano politico, intanto, il presidente Domitien Ndayizeye, un hutu, ha rassicurato ieri i vertici dellesercito, guidato dai tutsi (che rappresentano circa il 14 per cento della popolazione), illustrando i contenuti dei colloqui avuti nei giorni scorsi a Dar es Salaam (Tanzania) con il leader delle Fdd. La trattativa, per ora, non ha portato ad alcun accordo concreto con la ribellione, ma il capo di Stato ha preferito informare lesercito sul fatto che non cederà alle richieste degli antigovernativi, i quali durante i negoziati hanno chiesto di rappresentare il 40 per cento delle forze armate e di guidare lo Stato maggiore dellesercito. Ieri è stata anche riaperta Radio Insanganiro (che significa Punto di incontro), unemittente privata della capitale, colpevole, secondo il governo, di aver dato voce alla ribellione. Resta chiusa, invece, Radio pubblica africana, altra voce indipendente, di cui il ministro delle comunicazioni Albert Mbonerane ha ordinato la sospensione a tempo indeterminato. Intanto, le altre radio private di Bujumbura, molto seguite dalla popolazione, hanno deciso di mettere fine al boicottaggio della copertura mediatica relativa alle attività di governo, adottato per protestare contro la chiusura di Radio Insanganiro. |
== lunedì 25 ottobre 2004 == |
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'''Italia''' | '''La corriera della sera, il veicolo per l'informazione locale''' |
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Finanziaria. Maroni: nessun allarme sui conti pubblici del 2004 | ''Questa settimana salgono sul nostro trabiccolo: Voci, richiami e commenti su una intensa settimana di ottobre appena trascorsa: - acerrani a Roma contro gli inceneritori ad Acerra (e nel Mondo) e per il riciclaggio; - a Bagnoli contro la scuola di guerra; - ancora (e sempre) contro le antenne a materdei; - corteo e rivendicazioni degli Immigrati in Movimento a Napoli; - Piazza indymedia: per linformazione libera e indipendente contro ogni forma di repressione e controllo. |
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"Non c'è nessun allarme sui conti pubblici del prossimo anno". Ad assicurare che il pericolo per la finanza pubblica nel 2004 non è all'ordine del giorno è il ministro del Welfare Roberto Maroni che, al termine del Consiglio dei Ministri,riferisce che il governo ritiene che non si correrà il rischio di avvicinarsi a un rapporto del 3% e che anche di questo si è parlato ieri durante il vertice. "La nostra - ha detto Maroni - è una manovra che serve a tenere basso qusto rapporto, a differenza di quanto fanno Francia e Germania. Non c'è questo rischio". Secondo indiscrezioni, ieri - nel corso del vertice di maggioranza - il ministro dell'Economia Giulio Tremonti avrebbe sottolineato la situazione piuttosto grave dei nostri conti. |
'''Precari alla riscossa Reddito per tutti''' |
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Il condono edilizio "Di condono non si è parlato". Il ministro del Welfare, Roberto Maroni, ha affermato che non si è toccato l'argomento e ai giornalisti che gli chiedevano se sarà trattato con un decreto a parte o se sarà introdotto in Finanziaria, ha risposto: "Venerdì prossimo ci sarà il Consiglio dei ministri per la Finanziaria, vedremo". |
'''Controllo Sociale''' |
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'''RAPpresaglia''' | |
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'''LAVORO: NAPOLI, APPELLO AL GOVERNO DEL SINDACO JERVOLINO''' | == martedì 26 ottobre 2004 == |
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Un rinnovato forte appello e' stato rivolto dal sindaco di Napoli Rosa Russo Jervolino al governo e in particolare ai ministri Maroni, Tremonti e Pisanu, nonche' al sottosegretario Letta, per quanto riguarda il reddito minimo di inserimento. Il sindaco -si legge in una nota diramata dal Comune- ha ricordato al governo che, fin dall'8 gennaio, aderendo alle richieste della delegazione Anci era stata promessa dal ministro Maroni l'istituzione di un tavolo di confronto tra governo ed enti locali per discutere il futuro del Rmi. ''Finora -sottolinea il sindaco- malgrado le numerose sollecitazioni, nulla e' stato fatto e nulla risulta essere in programma''. | 18.30-20.30: indierty sounds (suoni gretti e diretti) |
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'''LAVORO 2''' SAN GENNARO DISOCCUPATI IN PIAZZA by P.D. Friday September 19, 2003 at 11:47 AM UN'ARTICOLO DAL NUOVO.IT SAN GENNARO EI DISOCCUPATI IN PIAZZA |
20.30-22.30: sulle tracce di annarella (musica popolare) |
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San Gennaro, disoccupati in piazza | == mercoledì 27 ottobre 2004 == 19.00-20,30: rileggendo De Andre 20.30-21.30: a sora rosa 21.30 freehackingtime |
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Napoli, la cattedrale è blindata. Si teme che le proteste dei senza lavoro interrompano i riti per la solennità del santo patrono. |
== giovedì 28 ottobre 2004 == '''ATTENZIONE LE TRX SONO SOSPESE PER DISINFESTAZIONE''' 18,00-19.00 spazio di comunicazione indipendente 19,00-20.00 choripanconchimichurri (america latina) 20,00-21,00 wanda wasra wani wanna wicki wuu (non me lo ricordo il titolo cmq la trx dei cinghialesi) 22,00 rimando registrazione di radiobandita |
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= AGENDA ovvero appuntamenti da ricordare = "30 ottobre" Manifestazione nazionale a Roma (diretta di RadioGap??) APPELLO 1 Contro lEuropa dei padroni! Contro lEuropa dellimperialismo e della precarietà! Per un nuovo internazionalismo proletario! A fine ottobre i rappresentanti degli Stati membri dellUnione Europea (Ue) si riuniranno a Roma per firmare la cosiddetta Costituzione per lEuropa. Si tratta di una Costituzione: - razzista, perché teorizza uninesistente specificità culturale europea per giustificare/consolidare le discriminazioni operate dallUe sia nei confronti dei migranti del Sud, sia nei confronti degli stessi cittadini europei appartenenti ai paesi dellEst. - antiproletaria, perché rafforza ed impone le scelte politiche che in questi anni hanno già prodotto le riforme del mercato del lavoro, del sistema pensionistico e della sanità, la diffusione della precarietà e della disoccupazione, la restrizione dei diritti dei lavoratori, nonché le ristrutturazioni, le privatizzazioni, le leggi repressive, i provvedimenti contro i migranti; - regressiva, perché proprio attraverso la cosiddetta Carta di Nizza tutti quei diritti che attengono alla sfera sociale e del lavoro vengono svuotati dogni effettiva applicabilità e cancellati per far spazio alle leggi del mercato e della libera concorrenza, alla competitività, ai profitti dei padroni; - guerrafondaia, perché nel quadro della competizione interimperialistica sviluppa le capacità di proiezione militare offensiva dellUe e recepisce la dottrina della guerra preventiva; - reazionaria, perché tutto il processo decisionale delle istituzioni dellUnione è strutturato in modo da impedire ogni ipotetico controllo democratico, la Commissione europea continua a mantenere il monopolio delliniziativa legislativa, la posizione sostanzialmente subordinata del Parlamento Europeo viene definitivamente costituzionalizzata. Questa Costituzione segna un nuova importante tappa nella costruzione di quellUnione Europea attraverso cui la borghesia del continente si propone di strutturare un polo europeo in grado di competere con gli altri poli imperialisti e ridefinire linsieme delle condizioni economiche, politiche e sociali cui è sottoposto il proletariato dellintero continente: per sfruttarlo di più e più intensamente. Questa Costituzione non è riformabile, poiché codifica e sviluppa le caratteristiche che segnano la ragione della stessa esistenza dellUnione Europea. La prospettiva di unEuropa sociale è perciò solo una truffa. Da questa Costituzione i lavoratori e tutti i proletari non hanno nulla da guadagnare, poiché essa agevola limposizione di quelle condizioni di vita e di lavoro peggiorative chessi già subiscono in virtù dellazione dei diversi Stati membri dellUnione. Questa Costituzione realizza un passo avanti solo per i padroni e limperialismo europeo. Lottare contro lEuropa dei padroni, rifiutare la loro Costituzione non può significare arroccarsi in una improponibile difesa dello Stato sociale nazionale. Sono proprio i padroni a volere che i proletari dinanzi al progredire dellunificazione politica del continente si chiudano in una battaglia di retroguardia, restino preda del reazionario particolarismo nazionale o del localismo prodotto da un nuovo federalismo concorrenziale. Sono i padroni che vogliono mantenere diviso il proletariato per fomentare una nuova concorrenza territoriale tra lavoratori: con lobiettivo di sfruttarli tutti di più! Per far valere i loro interessi generali i lavoratori e tutti i proletari non hanno altra strada che rifiutare risolutamente sia il nuovo nazionalismo europeo (spesso infarcito di unEuropa sociale priva di fondamento) sia il particolarismo nazionale e il localismo federalista. Solo mettendo in campo un nuovo internazionalismo proletario è possibile tener testa agli attacchi coordinati dei padroni europei e difendere efficacemente gli interessi dei lavoratori. |
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"A chi ha fatto del male ai poveri, San Gennaro penserà. Berlusconi noi crediamo nei miracoli". E' lo striscione che campeggia vicino al Duomo, dove si svolgono le celebrazioni per la solennità di San Gennaro. Accanto alla cattedrale ci sono oltre cento uomini delle forze dell'ordine. |
"5 novembre" FESTA DELLA SEMINA A OFFICINA 99 (inserire qcsa sulla legge Fini) |
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"6 novembre" MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA PER IL REDDITO |
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Polizia, carabinieri e vigili urbani controllano tutti i varchi d' accesso al perimetro della cattedrale. | "11 novembre" Dibattito sulla Colombia a Mezzocannone - attenzione anticipato di un giorno |
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Alcune sigle, piuttosto eterogenee, di disoccupati (Aderenti all' ex Reddito minimo di inserimento, Lista Storica, Lista Flegrea, Forza Lavoro Disponibile e Movimento di Lotta per il Lavoro) sono pronte a restare in sit-in sul sagrato del duomo. |
"13 novembre" Manifestazione nazionale per la Palestina e contro il Muro "27 novembre" Manifestazione nazionale a Cosenza in sostegno alle imputate e agli imputati del processo contro il Sud ribelle COSENZA CITTA´ APERTA, CONTRO LA NUOVA INQUISIZIONE Il due dicembre a Cosenza comincera´ il processo in corte d´Assise per tredici compagni e compagne del movimento noglobal. L´accusa e´ di aver costituito, col tramite di unassociazione sovversiva, una cupola capace di tele-guidare il movimento nei controvertici di Napoli e Genova 2001 per devastare le città al fine di attentare allordine costituzionale e sovvertire lordine economico dello stato. Con queste ed altre gravissime contestazioni (cospirazione, propaganda sovversiva, associazione a delinquere ecc) entra quindi nel vivo una vicenda processuale che ebbe lattenzione di tutta lItalia pochi giorni dopo il Social Forum di Firenze del 2002 con larresto cautelare di 18 attivisti meridionali. Lenorme solidarietà popolare (che portò a manifestare nelle strade di Cosenza oltre 100.000 persone), mise immediatamente in evidenza il carattere pretestuoso, tragicomico e incongruente del teorema accusatorio. Un teorema che legge uno straordinario fenomeno politico come il prodotto di unorganizzazione verticista e criminale e che così ribalta il quadro delle responsabilità sui fatti di Napoli e di Genova 2001. Malgrado tutto pero´ quel teorema accusatorio costringe ancora oggi tre attivisti allobbligo di firma e soprattutto si è concretizzato nella richiesta di rinvio a giudizio per 13 persone con accuse che prevedono pene molto pesanti. La costituzione di parte civile del Governo italiano che chiede 5 milioni di euro per Danni d´immagine(!) conferma il permanere di una committenza politica del processo. Come nell´analogo procedimento che si conduce a Genova con pesantissime accuse contro altri 26 compagni, manifestanti contro il G8, si evidenzia percio´ non solo un´intento vendicativo, ma anche uno scopo intimidatorio ed il tentativo di sperimentare e affinare gli strumenti repressivi per adattarli alla nuova emergenza delle lotte sociali. In quest´ultimo anno infatti il meridione italiano e´stato scosso da autentiche ribellioni popolari in nome del diritto alla salute, al reddito e alla salvaguardia ambientale. Come dimostrano Melfi, Scanzano e Acerra alcuni tra i temi piu´scottanti su cui si e´schierato il movimento noglobal tendono a diffondersi motu proprio secondo i processi orizzontali e reticolari tipici dei grandi movimenti di massa. E´ evidente che al tempo della guerra permanente i governi della barbarie non possono permetterlo...! Percio´ con i processi sul Global Forum di Napoli e il G8 di Genova si apre una battaglia politica la cui posta in palio non e´ soltanto la sorte personale di decine di compagni e compagne e neppure la fondamentale affermazione della verita´storica e sociale su quelle giornate, ma la possibilita´ stessa di continuare a ostacolare la nuova barbarie della guerra e della devastazione sociale e ambientale. L'unica "vittoria" possibile, in simili processi, non potra´ pertanto limitarsi al piano giudiziario, ma dovra` essere la presa di coscienza in tutto il paese che nel 2001 ci fu una calcolata e drammatica sospensione dello stato di diritto: si estesero a uno straordinario fenomeno politico quei dispositivi di violazione dei diritti della persona che sempre piu´ vengono sperimentati sui soggetti deboli della societa´ a partire dai migranti. Percio´ facciamo appello ai movimenti, ai lavoratori, alle forze politiche e sindacali sinceramente democratiche, per combattere con l´informazione e la mobilitazione l´affermarsi di questa moderna inquisizione. Affinché Cosenza diventi nuovamente una citta´ aperta, pronta a raccogliere, come nel 2002, una mobilitazione generale di tutto il MOVIMENTO e dei soggetti , associazioni e sindacati di base vicino ad esso. ASSEMBLEA CONTRO LA REPRESSIONE, LA CERCERIZZAZIONE DELLA SOCIETÀ, LA DISTRUZIONE DEI DIRITTI E DELLE GARANZIE SOCIALI IL 28 NOVEMBRE UN SIT IN DAVANTI IL TRIBUNALE DI COSENZA IL 2 DICEMBRE |
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Poco prima delle dieci si è ripetuto il fenomeno della liquefazione del sangue del santo. |
Prime adesioni alla proposta di manifestazione nazionale: - La rete di solidarietà agli imputati - LAssemblea Nazionale dei Social Forum - Il Campeggio meridionale No-Ponte - Assemblea conclusiva IncontroTempo - Confederazione Nazionale Cobas - Cobas Cosenza e Taranto - Movimento ambientalista Diamante e Alto Tirreno Cosentino Per adesioni inviate una mail a stopinquisizione2@libero.it - info@noglobal.org |
RADIOLINA, LA PROGRAMMAZIONE DELLA SETTIMANA
lunedì 25 ottobre 2004
La corriera della sera, il veicolo per l'informazione locale
Questa settimana salgono sul nostro trabiccolo: Voci, richiami e commenti su una intensa settimana di ottobre appena trascorsa: - acerrani a Roma contro gli inceneritori ad Acerra (e nel Mondo) e per il riciclaggio; - a Bagnoli contro la scuola di guerra; - ancora (e sempre) contro le antenne a materdei; - corteo e rivendicazioni degli Immigrati in Movimento a Napoli; - Piazza indymedia: per linformazione libera e indipendente contro ogni forma di repressione e controllo. Precari alla riscossa Reddito per tutti Controllo Sociale RAPpresaglia
18.30-20.30: indierty sounds (suoni gretti e diretti) 20.30-22.30: sulle tracce di annarella (musica popolare)
19.00-20,30: rileggendo De Andre 20.30-21.30: a sora rosa 21.30 freehackingtime
ATTENZIONE LE TRX SONO SOSPESE PER DISINFESTAZIONE 18,00-19.00 spazio di comunicazione indipendente 19,00-20.00 choripanconchimichurri (america latina) 20,00-21,00 wanda wasra wani wanna wicki wuu (non me lo ricordo il titolo cmq la trx dei cinghialesi) 22,00 rimando registrazione di radiobandita
"30 ottobre" Manifestazione nazionale a Roma (diretta di RadioGap??) APPELLO 1 Contro lEuropa dei padroni! Contro lEuropa dellimperialismo e della precarietà! Per un nuovo internazionalismo proletario! A fine ottobre i rappresentanti degli Stati membri dellUnione Europea (Ue) si riuniranno a Roma per firmare la cosiddetta Costituzione per lEuropa. Si tratta di una Costituzione: - razzista, perché teorizza uninesistente specificità culturale europea per giustificare/consolidare le discriminazioni operate dallUe sia nei confronti dei migranti del Sud, sia nei confronti degli stessi cittadini europei appartenenti ai paesi dellEst. - antiproletaria, perché rafforza ed impone le scelte politiche che in questi anni hanno già prodotto le riforme del mercato del lavoro, del sistema pensionistico e della sanità, la diffusione della precarietà e della disoccupazione, la restrizione dei diritti dei lavoratori, nonché le ristrutturazioni, le privatizzazioni, le leggi repressive, i provvedimenti contro i migranti; - regressiva, perché proprio attraverso la cosiddetta Carta di Nizza tutti quei diritti che attengono alla sfera sociale e del lavoro vengono svuotati dogni effettiva applicabilità e cancellati per far spazio alle leggi del mercato e della libera concorrenza, alla competitività, ai profitti dei padroni; - guerrafondaia, perché nel quadro della competizione interimperialistica sviluppa le capacità di proiezione militare offensiva dellUe e recepisce la dottrina della guerra preventiva; - reazionaria, perché tutto il processo decisionale delle istituzioni dellUnione è strutturato in modo da impedire ogni ipotetico controllo democratico, la Commissione europea continua a mantenere il monopolio delliniziativa legislativa, la posizione sostanzialmente subordinata del Parlamento Europeo viene definitivamente costituzionalizzata. Questa Costituzione segna un nuova importante tappa nella costruzione di quellUnione Europea attraverso cui la borghesia del continente si propone di strutturare un polo europeo in grado di competere con gli altri poli imperialisti e ridefinire linsieme delle condizioni economiche, politiche e sociali cui è sottoposto il proletariato dellintero continente: per sfruttarlo di più e più intensamente. Questa Costituzione non è riformabile, poiché codifica e sviluppa le caratteristiche che segnano la ragione della stessa esistenza dellUnione Europea. La prospettiva di unEuropa sociale è perciò solo una truffa. Da questa Costituzione i lavoratori e tutti i proletari non hanno nulla da guadagnare, poiché essa agevola limposizione di quelle condizioni di vita e di lavoro peggiorative chessi già subiscono in virtù dellazione dei diversi Stati membri dellUnione. Questa Costituzione realizza un passo avanti solo per i padroni e limperialismo europeo. Lottare contro lEuropa dei padroni, rifiutare la loro Costituzione non può significare arroccarsi in una improponibile difesa dello Stato sociale nazionale. Sono proprio i padroni a volere che i proletari dinanzi al progredire dellunificazione politica del continente si chiudano in una battaglia di retroguardia, restino preda del reazionario particolarismo nazionale o del localismo prodotto da un nuovo federalismo concorrenziale. Sono i padroni che vogliono mantenere diviso il proletariato per fomentare una nuova concorrenza territoriale tra lavoratori: con lobiettivo di sfruttarli tutti di più! Per far valere i loro interessi generali i lavoratori e tutti i proletari non hanno altra strada che rifiutare risolutamente sia il nuovo nazionalismo europeo (spesso infarcito di unEuropa sociale priva di fondamento) sia il particolarismo nazionale e il localismo federalista. Solo mettendo in campo un nuovo internazionalismo proletario è possibile tener testa agli attacchi coordinati dei padroni europei e difendere efficacemente gli interessi dei lavoratori. "5 novembre" FESTA DELLA SEMINA A OFFICINA 99 (inserire qcsa sulla legge Fini) "6 novembre" MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA PER IL REDDITO "11 novembre" Dibattito sulla Colombia a Mezzocannone - attenzione anticipato di un giorno "13 novembre" Manifestazione nazionale per la Palestina e contro il Muro "27 novembre" Manifestazione nazionale a Cosenza in sostegno alle imputate e agli imputati del processo contro il Sud ribelle COSENZA CITTA´ APERTA, CONTRO LA NUOVA INQUISIZIONE Il due dicembre a Cosenza comincera´ il processo in corte d´Assise per tredici compagni e compagne del movimento noglobal. L´accusa e´ di aver costituito, col tramite di unassociazione sovversiva, una cupola capace di tele-guidare il movimento nei controvertici di Napoli e Genova 2001 per devastare le città al fine di attentare allordine costituzionale e sovvertire lordine economico dello stato. Con queste ed altre gravissime contestazioni (cospirazione, propaganda sovversiva, associazione a delinquere ecc) entra quindi nel vivo una vicenda processuale che ebbe lattenzione di tutta lItalia pochi giorni dopo il Social Forum di Firenze del 2002 con larresto cautelare di 18 attivisti meridionali. Lenorme solidarietà popolare (che portò a manifestare nelle strade di Cosenza oltre 100.000 persone), mise immediatamente in evidenza il carattere pretestuoso, tragicomico e incongruente del teorema accusatorio. Un teorema che legge uno straordinario fenomeno politico come il prodotto di unorganizzazione verticista e criminale e che così ribalta il quadro delle responsabilità sui fatti di Napoli e di Genova 2001. Malgrado tutto pero´ quel teorema accusatorio costringe ancora oggi tre attivisti allobbligo di firma e soprattutto si è concretizzato nella richiesta di rinvio a giudizio per 13 persone con accuse che prevedono pene molto pesanti. La costituzione di parte civile del Governo italiano che chiede 5 milioni di euro per Danni d´immagine(!) conferma il permanere di una committenza politica del processo. Come nell´analogo procedimento che si conduce a Genova con pesantissime accuse contro altri 26 compagni, manifestanti contro il G8, si evidenzia percio´ non solo un´intento vendicativo, ma anche uno scopo intimidatorio ed il tentativo di sperimentare e affinare gli strumenti repressivi per adattarli alla nuova emergenza delle lotte sociali. In quest´ultimo anno infatti il meridione italiano e´stato scosso da autentiche ribellioni popolari in nome del diritto alla salute, al reddito e alla salvaguardia ambientale. Come dimostrano Melfi, Scanzano e Acerra alcuni tra i temi piu´scottanti su cui si e´schierato il movimento noglobal tendono a diffondersi motu proprio secondo i processi orizzontali e reticolari tipici dei grandi movimenti di massa. E´ evidente che al tempo della guerra permanente i governi della barbarie non possono permetterlo...! Percio´ con i processi sul Global Forum di Napoli e il G8 di Genova si apre una battaglia politica la cui posta in palio non e´ soltanto la sorte personale di decine di compagni e compagne e neppure la fondamentale affermazione della verita´storica e sociale su quelle giornate, ma la possibilita´ stessa di continuare a ostacolare la nuova barbarie della guerra e della devastazione sociale e ambientale. L'unica "vittoria" possibile, in simili processi, non potra´ pertanto limitarsi al piano giudiziario, ma dovra` essere la presa di coscienza in tutto il paese che nel 2001 ci fu una calcolata e drammatica sospensione dello stato di diritto: si estesero a uno straordinario fenomeno politico quei dispositivi di violazione dei diritti della persona che sempre piu´ vengono sperimentati sui soggetti deboli della societa´ a partire dai migranti. Percio´ facciamo appello ai movimenti, ai lavoratori, alle forze politiche e sindacali sinceramente democratiche, per combattere con l´informazione e la mobilitazione l´affermarsi di questa moderna inquisizione. Affinché Cosenza diventi nuovamente una citta´ aperta, pronta a raccogliere, come nel 2002, una mobilitazione generale di tutto il MOVIMENTO e dei soggetti , associazioni e sindacati di base vicino ad esso. ASSEMBLEA CONTRO LA REPRESSIONE, LA CERCERIZZAZIONE DELLA SOCIETÀ, LA DISTRUZIONE DEI DIRITTI E DELLE GARANZIE SOCIALI IL 28 NOVEMBRE UN SIT IN DAVANTI IL TRIBUNALE DI COSENZA IL 2 DICEMBRE Prime adesioni alla proposta di manifestazione nazionale: - La rete di solidarietà agli imputati - LAssemblea Nazionale dei Social Forum - Il Campeggio meridionale No-Ponte - Assemblea conclusiva IncontroTempo - Confederazione Nazionale Cobas - Cobas Cosenza e Taranto - Movimento ambientalista Diamante e Alto Tirreno Cosentino Per adesioni inviate una mail a stopinquisizione2@libero.it - info@noglobal.org martedì 26 ottobre 2004
mercoledì 27 ottobre 2004
giovedì 28 ottobre 2004
AGENDA ovvero appuntamenti da ricordare