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'''BURUNDI''' = GiornaleRadio 10 marzo 2005 =
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BUJUMBURA: COPRIFUOCO E TENSIONE NELLA CAPITALE
General General, Standard

Da ieri sera è in vigore il coprifuoco notturno (dalle 19 alle 6 del mattino) in tre quartieri periferici a nord di Bujumbura, la capitale del Burundi, dove nella notte sono stati uditi molti spari. Il provvedimento e' stato introdotto a causa degli scontri in corso fuori città tra i due principali gruppi ribelli del Paese africano, le Forze per la difesa della democrazia (Fdd) e le Forze nazionali di liberazione (Fnl). Stando alle autorità amministrative citate i civili in fuga sarebbero oltre trentamila. Ieri è stata riaperta la ‘Strada nazionale 1’, la principale via di collegamento del Burundi, chiusa il giorno precedente a causa degli scontri. L’arrivo del flusso di sfollati fa crescere la tensione in tutta la capitale, dove stanotte alcune persone sono scomparse, probabilmente prelevate al proprio domicilio da uomini armati. Di loro, per ora, non ci sono tracce. Questi episodi alimentano il timore che i combattimenti in atto tra le due formazioni ribelli possano preludere a un nuovo attacco sulla città. Frange delle Fdd avrebbero ricevuto denaro dall’esercito per abbandonare i propri ranghi e ‘rompere’ l’eventuale alleanza con le Fnl: sarebbe questa l’origine della battaglia in atto tra le due formazioni armate. Sul piano politico, intanto, il presidente Domitien Ndayizeye, un hutu, ha rassicurato ieri i vertici dell’esercito, guidato dai tutsi (che rappresentano circa il 14 per cento della popolazione), illustrando i contenuti dei colloqui avuti nei giorni scorsi a Dar es Salaam (Tanzania) con il leader delle Fdd. La trattativa, per ora, non ha portato ad alcun accordo concreto con la ribellione, ma il capo di Stato ha preferito informare l’esercito sul fatto che non cederà alle richieste degli antigovernativi, i quali durante i negoziati hanno chiesto di rappresentare il 40 per cento delle forze armate e di guidare lo Stato maggiore dell’esercito. Ieri è stata anche riaperta ‘Radio Insanganiro’ (che significa ‘Punto di incontro’), un’emittente privata della capitale, colpevole, secondo il governo, di aver dato voce alla ribellione. Resta chiusa, invece, ‘Radio pubblica africana’, altra voce indipendente, di cui il ministro delle comunicazioni Albert Mbonerane ha ordinato la sospensione a tempo indeterminato. Intanto, le altre radio private di Bujumbura, molto seguite dalla popolazione, hanno deciso di mettere fine al ‘boicottaggio’ della copertura mediatica relativa alle attività di governo, adottato per protestare contro la chiusura di ‘Radio Insanganiro’.
''iraq''
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  '''Italia'''

Finanziaria. Maroni: nessun allarme sui conti pubblici del 2004
Il presidente della neo-eletta Assemblea nazionale irachena, Fuad Maassum, ha convocato i 275 deputati scelti dal voto popolare lo scorso 30 gennaio per il prossimo 16 marzo, quando si svolgerà la seduta d’insediamento dell’organo legislativo transitorio. La data scelta è altamente simbolica, poiché il 16 marzo 1988 Saddam Hussein fece bombardare con agenti chimici la città curda di Halabja, uccidendo circa 5.000 persone.
 La cerimonia d’inaugurazione si svolgerà nel Centro congressi nella cosiddetta ‘zona verde’ di Baghdad, protetta dai militari statunitensi. Le elezioni dello scorso 30 gennaio sono state vinte dall’‘Alleanza Unificata Irachena’ – movimento che fa capo al Grande Ayatollah sciita Ali al-Sistani – alla quale sono andati il 48,2% dei voti e 140 seggi; la seconda lista più votata è stata quella dell’‘Alleanza curda’, che si è aggiudicata 75 seggi in conseguenza del 25,7% dei suffragi a favore; la lista sciita laica dell’ex-primo ministro ad interim Iyad Allawi, il grande sconfitto, ha ottenuto invece solo 40 seggi.
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"Non c'è nessun allarme sui conti pubblici del prossimo anno". Ad assicurare che il pericolo per la finanza pubblica nel 2004 non è all'ordine del giorno è il ministro del Welfare Roberto Maroni che, al termine del Consiglio dei Ministri,riferisce che il governo ritiene che non si correrà il rischio di avvicinarsi a un rapporto del 3% e che anche di questo si è parlato ieri durante il vertice. "La nostra - ha detto Maroni - è una manovra che serve a tenere basso qusto rapporto, a differenza di quanto fanno Francia e Germania. Non c'è questo rischio".
Secondo indiscrezioni, ieri - nel corso del vertice di maggioranza - il ministro dell'Economia Giulio Tremonti avrebbe sottolineato la situazione piuttosto grave dei nostri conti.
''libano''
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Il condono edilizio
"Di condono non si è parlato". Il ministro del Welfare, Roberto Maroni, ha affermato che non si è toccato l'argomento e ai giornalisti che gli chiedevano se sarà trattato con un decreto a parte o se sarà introdotto in
Finanziaria, ha risposto: "Venerdì prossimo ci sarà il Consiglio dei ministri per la Finanziaria, vedremo".
Il presidente libanese Emil Lahoud ha incaricato il primo ministro dimissionario Omar Karami di formare il nuovo governo. Il premier uscente, filo-siriano come Lahoud, ha accettato invitando tutti i partiti del Libano al dialogo e a prendere parte a “un governo di unità nazionale”.
 Karami dovrebbe ‘traghettare’ il Paese fino alle elezioni politiche del prossimo maggio, momento che si prospetta decisivo per il futuro del Libano.
 Intanto continua il ripiegamento delle truppe siriane nella Valle della Bekaa. In particolare, i soldati di Damasco avrebbero lasciato la zona di Batrun, a nord di Beirut, vicino alle installazioni radar di Ras al-Shaqia. Sarebbero già circa 6.000 i militari siriani ridispiegati nella Valle della Bekaa, nel Libano orientale e a ridosso del confine con la Siria.
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 '''LAVORO: NAPOLI, APPELLO AL GOVERNO DEL SINDACO JERVOLINO'''

 Un rinnovato forte appello e' stato rivolto dal sindaco di Napoli Rosa Russo Jervolino al governo e in particolare ai ministri Maroni, Tremonti e Pisanu, nonche' al sottosegretario Letta, per quanto riguarda il reddito minimo di inserimento. Il sindaco -si legge in una nota diramata dal Comune- ha ricordato al governo che, fin dall'8 gennaio, aderendo alle richieste della delegazione Anci era stata promessa dal ministro Maroni l'istituzione di un tavolo di confronto tra governo ed enti locali per discutere il futuro del Rmi. ''Finora -sottolinea il sindaco- malgrado le numerose sollecitazioni, nulla e' stato fatto e nulla risulta essere in programma''.

'''LAVORO 2'''
SAN GENNARO DISOCCUPATI IN PIAZZA
by P.D. Friday September 19, 2003 at 11:47 AM

        UN'ARTICOLO DAL NUOVO.IT SAN GENNARO EI DISOCCUPATI IN PIAZZA
''PALESTINA''
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San Gennaro, disoccupati in piazza "Totale sostegno senza limiti di tempo" alla linea del premier palestinese Abu Mazen ed interruzione degli attacchi suicidi contro Israele: il tutto messo nero su bianco attraverso "un'intesa" firmata dal fondatore del gruppo armato noto come Martiri di Al Aqsa.
 "La gente è andata a votare in massa e ha scelto Abu Mazen. E anche la resistenza lo ha accettato come capo. Adesso stiamo a vedere cosa ci offrono", ha spiegato Abu Hassan nell'intervista con la quale spiega anche quali sono le richieste fondamentali che pone agli israeliani.
 "La liberazione dei detenuti politici; la possibilità di rientro in patria per gli espulsi e per i profughi e la fine dell'aggressione militare".
l movimento di protesta interno era iniziato la settimana scorsa con le dimissioni collettive di 32 giovani dirigenti locali di Al Fatah in Cisgiordania.
Alla base della protesta, secondo la stampa palestinese, c'è il mancato avvio delle riforme interne che la nuova generazione ritiene essenziali per contrastare la crescita del movimento islamico Hamas che nei mesi scorsi ha ottenuto schiaccianti affermazioni alle elezioni municipali tenute in Cisgiordania e Gaza.

''SGRENA''

ROMA - "Non ha aggiunto nulla di più di quanto non sapesse già la procura di Roma". L'avvocato Alessandro Gamberini, legale di Giuliana Sgrena, ha così accennato al contenuto del nuovo interrogatorio, al quale la giornalista è stata sottoposta oggi nell'ospedale militare del Celio, dove è ricoverata. L'incontro con il pubblico ministero Erminio Amelio è durato circa due ore, "un'attività istruttoria - ha precisato Gamberini - compiuta dai magistrati che hanno voluto sentire la giornalista in condizioni più tranquille".

La Sgrena ha confermato quanto già dichiarato nel precedente incontro, sabato scorso: una azione di fuoco ingiustificata e repentina, nessuna presenza di un quarto uomo, nessuna notizia di un riscatto. In quanto alle voci fuori campo, presenti nel video girato dopo la sua liberazione, l'inviata del Manifesto ha detto di non ricordare che ve ne fossero. I magistrati della Procura potrebbero comunque tornare presto al Celio per ascoltarla una terza volta.

''roma tre abbandona la coca cola''

Il senato accademico dell'universitA' di roma 3 ha approvato la proposta della lista "Ricomincio dagli studenti" di bandire dai distributori automatici i prodotti distribuiti dalla Coca Cola S.p.a. Al loro posto dovrebbero essere commercializzati prodotti provenienti dalla rete del commercio equo e solidale, un mercato alternativo che sta conquistando sempre più persone in tutto il mondo, arrivando anche ad importanti fatturati. Grazie a questo tipo commercio, che vede in contatto diretto piccoli produttori e consumatori responsadi bili, molte famiglie del sud del mondo possono contare su un reddito in grado di coprire spese di produzione e investire per il miglioramento e la crescita della comunità locale di appartenenza.
Line 42: Line 40:
Napoli, la cattedrale è blindata. Si teme che le proteste dei senza lavoro
interrompano i riti per la solennità del santo patrono.
''PALERMO''
Line 45: Line 42:
 2005 Palermo : l'emergenza casa continua !
contro la politica abitativa della giunta Cammarata, la nostra lotta perche' l'emergenza casa continua.
Line 46: Line 45:
Siamo assolutamente contrari alla trasformazione del centro storico in vetrina per il turismo di lusso e sede residenziale per ceti abbienti e privilegiati.
Line 47: Line 47:
Vogliamo un risanamento del centro storico che mantenga la sua natura di popolare sia a livello abitativo che delle sue attivita' economiche , dai mercati, alle piccole attivita' artigianali e commerciali.
Line 48: Line 49:
 "A chi ha fatto del male ai poveri, San Gennaro penserà. Berlusconi noi crediamo nei miracoli".

E' lo striscione che campeggia vicino al Duomo,
dove si svolgono le celebrazioni per la solennità di San Gennaro.
Accanto alla cattedrale ci
sono oltre cento uomini delle forze dell'ordine.



Polizia, carabinieri e vigili urbani controllano tutti i varchi d' accesso al perimetro della cattedrale.

Alcune sigle, piuttosto eterogenee, di disoccupati (Aderenti all' ex Reddito minimo di inserimento, Lista Storica, Lista Flegrea, Forza Lavoro Disponibile e Movimento di Lotta per il Lavoro)
sono pronte a restare in sit-in sul sagrato del duomo.


Poco prima delle dieci si è ripetuto il fenomeno della
liquefazione del sangue del santo.
Bisogna dare precedenza all'edilizia pubblica popolare e residenziali, in primo luogo al recupero di case pericolanti e malsane, ancora abitate e ad alto rischio

GiornaleRadio 10 marzo 2005

iraq

Il presidente della neo-eletta Assemblea nazionale irachena, Fuad Maassum, ha convocato i 275 deputati scelti dal voto popolare lo scorso 30 gennaio per il prossimo 16 marzo, quando si svolgerà la seduta d’insediamento dell’organo legislativo transitorio. La data scelta è altamente simbolica, poiché il 16 marzo 1988 Saddam Hussein fece bombardare con agenti chimici la città curda di Halabja, uccidendo circa 5.000 persone.

  • La cerimonia d’inaugurazione si svolgerà nel Centro congressi nella cosiddetta ‘zona verde’ di Baghdad, protetta dai militari statunitensi. Le elezioni dello scorso 30 gennaio sono state vinte dall’‘Alleanza Unificata Irachena’ – movimento che fa capo al Grande Ayatollah sciita Ali al-Sistani – alla quale sono andati il 48,2% dei voti e 140 seggi; la seconda lista più votata è stata quella dell’‘Alleanza curda’, che si è aggiudicata 75 seggi in conseguenza del 25,7% dei suffragi a favore; la lista sciita laica dell’ex-primo ministro ad interim Iyad Allawi, il grande sconfitto, ha ottenuto invece solo 40 seggi.

libano

Il presidente libanese Emil Lahoud ha incaricato il primo ministro dimissionario Omar Karami di formare il nuovo governo. Il premier uscente, filo-siriano come Lahoud, ha accettato invitando tutti i partiti del Libano al dialogo e a prendere parte a “un governo di unità nazionale”.

  • Karami dovrebbe ‘traghettare’ il Paese fino alle elezioni politiche del prossimo maggio, momento che si prospetta decisivo per il futuro del Libano. Intanto continua il ripiegamento delle truppe siriane nella Valle della Bekaa. In particolare, i soldati di Damasco avrebbero lasciato la zona di Batrun, a nord di Beirut, vicino alle installazioni radar di Ras al-Shaqia. Sarebbero già circa 6.000 i militari siriani ridispiegati nella Valle della Bekaa, nel Libano orientale e a ridosso del confine con la Siria.

PALESTINA

"Totale sostegno senza limiti di tempo" alla linea del premier palestinese Abu Mazen ed interruzione degli attacchi suicidi contro Israele: il tutto messo nero su bianco attraverso "un'intesa" firmata dal fondatore del gruppo armato noto come Martiri di Al Aqsa.

  • "La gente è andata a votare in massa e ha scelto Abu Mazen. E anche la resistenza lo ha accettato come capo. Adesso stiamo a vedere cosa ci offrono", ha spiegato Abu Hassan nell'intervista con la quale spiega anche quali sono le richieste fondamentali che pone agli israeliani. "La liberazione dei detenuti politici; la possibilità di rientro in patria per gli espulsi e per i profughi e la fine dell'aggressione militare".

l movimento di protesta interno era iniziato la settimana scorsa con le dimissioni collettive di 32 giovani dirigenti locali di Al Fatah in Cisgiordania. Alla base della protesta, secondo la stampa palestinese, c'è il mancato avvio delle riforme interne che la nuova generazione ritiene essenziali per contrastare la crescita del movimento islamico Hamas che nei mesi scorsi ha ottenuto schiaccianti affermazioni alle elezioni municipali tenute in Cisgiordania e Gaza.

SGRENA

ROMA - "Non ha aggiunto nulla di più di quanto non sapesse già la procura di Roma". L'avvocato Alessandro Gamberini, legale di Giuliana Sgrena, ha così accennato al contenuto del nuovo interrogatorio, al quale la giornalista è stata sottoposta oggi nell'ospedale militare del Celio, dove è ricoverata. L'incontro con il pubblico ministero Erminio Amelio è durato circa due ore, "un'attività istruttoria - ha precisato Gamberini - compiuta dai magistrati che hanno voluto sentire la giornalista in condizioni più tranquille".

La Sgrena ha confermato quanto già dichiarato nel precedente incontro, sabato scorso: una azione di fuoco ingiustificata e repentina, nessuna presenza di un quarto uomo, nessuna notizia di un riscatto. In quanto alle voci fuori campo, presenti nel video girato dopo la sua liberazione, l'inviata del Manifesto ha detto di non ricordare che ve ne fossero. I magistrati della Procura potrebbero comunque tornare presto al Celio per ascoltarla una terza volta.

roma tre abbandona la coca cola

Il senato accademico dell'universitA' di roma 3 ha approvato la proposta della lista "Ricomincio dagli studenti" di bandire dai distributori automatici i prodotti distribuiti dalla Coca Cola S.p.a. Al loro posto dovrebbero essere commercializzati prodotti provenienti dalla rete del commercio equo e solidale, un mercato alternativo che sta conquistando sempre più persone in tutto il mondo, arrivando anche ad importanti fatturati. Grazie a questo tipo commercio, che vede in contatto diretto piccoli produttori e consumatori responsadi bili, molte famiglie del sud del mondo possono contare su un reddito in grado di coprire spese di produzione e investire per il miglioramento e la crescita della comunità locale di appartenenza.

PALERMO

  • 2005 Palermo : l'emergenza casa continua !

contro la politica abitativa della giunta Cammarata, la nostra lotta perche' l'emergenza casa continua.

Siamo assolutamente contrari alla trasformazione del centro storico in vetrina per il turismo di lusso e sede residenziale per ceti abbienti e privilegiati.

Vogliamo un risanamento del centro storico che mantenga la sua natura di popolare sia a livello abitativo che delle sue attivita' economiche , dai mercati, alle piccole attivita' artigianali e commerciali.

Bisogna dare precedenza all'edilizia pubblica popolare e residenziali, in primo luogo al recupero di case pericolanti e malsane, ancora abitate e ad alto rischio

radiolina (last edited 2008-06-26 09:51:30 by anonymous)