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===GR 21.9 13:30=== = RADIOLINA, LA PROGRAMMAZIONE DELLA SETTIMANA =
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'''MO''' == Aggiornamenti genova ==
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Quasi diecimila pacifisti israeliani sono sfilati la scorsa notte a Tel Aviv, dalla Piazza Rabin (il luogo dove nel 1995 fu assassinato il premier laburista) fino al ministero della difesa per esprimere totale opposizione alla politica del governo di Ariel Sharon e per invocare lo smantellamento degli insediamenti nei Territori e la fine degli omicidi mirati. La manifestazione - una delle più affollate nel suo genere negli ultimi mesi - era guidata da parlamentari del partito laburista e del partito Meretz, della sinistra sionista.  SINTESI XXIX UDIENZA DEL PROCESSO AI 25

Martedi' 23 novembre 2004 alla ventinovesima udienza del processo a 25 persone
per devastazione e saccheggio va in scena il controesame del capitano antonio
burno, carabiniere di massa carrara a capo del iii battaglione lombardia, e piu'
precisamente della compagnia CCIR alfa del battaglione, diciamo quei 190
carabinieri che il 20 luglio verso le 15:00 caricano il corteo delle tute
bianche che sta arrivando in via tolemaide (ovviamente dopo aver fatto sfaceli
per tutta la mattina tra via pisacane, corso torino, corso buenos aires e via
dicendo).
Per ricordare a tutti il contesto: i 190 cc partono su una ventina di blindati
capitanati dal dirigente della ps Mondelli e dal capitano Antonio Bruno dalla
questura alla volta di marassi (le comunicazioni radio dicono piazza giusti, ma
alla fine e' un po' la stessa cosa, no ?). Anziche' andare dritti dritti lungo
via brigate partigiane, la guida di mondelli porta tutto il contingente e
infilarsi in via invrea e guarda caso a sbucare in corso torino proprio mentre
sta arrivando il corteo delle tute bianche (cosiddetto). Visto che i militari
sono oggetto di un fittissimo lancio (nei video si riescono a contare forse due
oggetti, ma anche qui, la definizione dei video ecc ecc. Si sa che si nega anche
l'evidenza) di oggetti e quindi rispondono con una carica.... ooops un
avanzamento, prima su lfronte di levante, menando per bene i giornalisti che
stavano in posizione avanzata rispetto alla testa del corteo (rivediamo con
gaudio le scene del vecchietto pestato che dice disperatamente "sono un
giornalista", o del cameraman che lo riprende che fa la stessa fine gridando "so
de 'a rai !"), poi ricompattandosi e procedendo verso ponente, caricando gli
scudi, le persone, con le famose scene del cortiletto della metalfer,
dell'ambulanza dei disobbedienti distrutta dalle forze dell'ordine e via
dicendo. Arrivato all'altezza di via Caffa si ferma e torna indietro doop che un
signore in abiti distinti gli dice che volevano parlamentare.
Questa e' la storia: la difesa gli fa ripetere per benino tutto e poi inizia a
snocciolargli i video dove non si vedono lanci, dove dietro gli scudi la gente
fugge e non ha un singolo bastone, con rari momenti di umorismo in cui bruno
prima vede i bastoni, poi dice che gli scudi proteggevano alla vista tutti i
manifestanti...
Minus Habens o preparato a tavolino, difficile non credere che le barzellette
che ci propinano fin da bambini siano esperienze di vita vissuta.
Ma non finisce qui. Bruno insiste e riesce a impelagarsi in una serie di
contraddizioni senza precedenti, fino a che di fronte al vidoe con i cc che
sfasciano l'ambulanza riesce a dire: "beh, ci si sara' nascosto qualcuno
dentro".
Ma il meglio dell'udienza e' ancora di li' da venire e, nonostante canepa e
canciani siano gia' sull'orlo dell'esaurimento nervoso, come testimoniato dal
martellare della canepa e dalle ripicche da asilo nido che cercano di fare sui
video, le foto e le domand della difesa, si apre la discussione sugli armamenti
di ordinanza.
Dal cilindro della difesa escono un tot di foto e ingrandimenti, precedentemente
riconosciuti da Bruno come parte della carica, dove si vedono i cc impugnare due
manganelli alla volta, impugnare spranghe difficilmente definibili come "di
ordinanza", tenere il tonfa appeso alla cintola mentre usano simpatiche spranghe
di metallo contro i manifestanti. Il top e' la candida espressione inebetita di
Bruno quando ammette cio' che non e' possibile negare e l'uso indiscriminato di
oggetti contundenti non di ordinanza da parte dei cc del suo battaglione. Il
massimo della scusa che riesce a inventarsi e' "lo avranno raccolto negli
scontri precedenti", gelata dalla replica di Tambuscio "si e contemporaneamnete
mentre lo raccolgono lo usano, certo...".
Accartocciato a dovere il Capitano Bruno che rende sempre piu' evidente chi
siano gli originali motori del disordine pubblico, i pm e la difesa passano al
setaccio due diogssini di belluno (carisdeo) e di bologna (crispino) che pero'
riescono a malapena ad evitare di essere messi in croce altrettanto e non fanno
che confermare le tesi difensive. La psicologia in aula non e' un opinione e
difficilmente si puo' dire che questa udienza abbia portato alcunche' di utile
all'accusa, se non fargli capire in fondo in fondo che forse se si evitavano il
processo era meglio.

Settimana prossima si salta e l'udienza viene rimandata al 7 di dicembre. Buona
settimana senza stracciamenti di gonadi da quel di genova.

=== processo diaz ===
 SINTESI XX UDIENZA PRELIMINARE DIAZ - 20 nov 2004

Oggi ventesima udienza preliminare per 28 poliziotti imputati delle
perquisizioni alla scuola diaz e alla scuola pascoli la notte del 21 luglio.
Prende la parola l'avvocato e onorevole Biondi, per la difesa Fabbrocini, per la
quale reitera le deduzioni dell'avvocato Cola, co-difensore della medesima
posizione, sostenendo che Fabbrocini non sapeva nulla delle perquisizioni, delle
decisioni previe organizzative e che si e' solo rimesso agli ordini superiori.
Piu' interessante la discussione della posizione di Troiani, una delle posizioni
piu' "marce" del processo, essendo lui per sua stessa ammissione colui che ha
portato le molotov dall'auto fino alla scuola e in particolare a Di Bernardini.
La difesa di Biondi anche in questo caso e' sulle gerarchie e sulla materiale
possibilita' di Troiani di sapere che fine facevano le molotov, e fortemente
improntata ad indicare in altri e piu' alti dirigenti i veri responsabili e i
veri direttori dell'operazione di calunnia. Diciamo che riassunto estremamente
sensibile della discussione della posizione di Troiani non dal punto di vista
legale ma dal punto di vista politico e' l'affermazione "Ma se c'e' qualcosa che
non si puo' dire, di non detto, volete chiederlo a Troiani?" che risuona molto
vicino ad un avvertimento alle alte sfere coinvolte e che sperano di essere
tenute fuori da un processo vero e proprio.

A seguito dell'ultima discussione il GUP si e' pronunciato sulla richiesta di
incidente probatorio fatta dalla difesa Luperi (nella persona dell'avv Di Bugno)
e fatta propria anche dalla difesa Ciccimarra (avv. Frojo) e dalle altre difese
coinvolte, un incidetnete probatorio su Burgio e Troiani: il tribunale ha
specificato che cercando di armonizzare la nuova disciplina dell'udienza
preliminare e dell'incidente probatorio, rimane il fatto che il GUP deve essere
convinto della necessita' di acquisire questa ulteriore prova in questa fase, e
che non essendo questo il caso la richiesta viene respinta.

I littorii Di Bugno e Corini per le difese di Luperi, Ferri, e molti altri, non
contenti di cio', hanno cercato di reiterare una eccezione che aveva fatto
scalpore davanti al GIP e che cerca di sostenere che i pm sono territorialmente
incompetenti relativamente a questo processo, per un conflitto relativamente a
una supposta indagine che si sarebbe dovuta svolgere sul magistrato di turno
durante il g8 Francesco Pinto relativamente alla partecipazione alle calunnie
nell'operazione, a loro dire non svolta per solidarieta' di categoria. Gia' in
cassazione questo ricorso era stato respinto come non fondato, ma evidentemente
i vertici della polizia e i loro avvocati non sono per niente contenti di essere
processati e non hanno la coscienza per niente pulita.

Sulla richiesta ottima risposta delle parti civili con l'avvocato Passeggi,
virtuoso del codice di procedura penale :) , e rinvio per le repliche dei pm al
26 novembre, dove si celebreranno i 5 mesi di udienza preliminare e uno
sperabile avvicinamento alla fine di questa serie di udienze.

=== processo antifa ===
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'''IRAQ'''         ansa sul processo a marta e fede.
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Un altro attacco al carcere di Baghdad, e nuove gravi perdite per l'esercito americano. Due militari Usa sono stati uccisi, altri 13 feriti in un attacco al carcere di Abu Ghraib, nella zona Ovest di Baghdad. Nessuno dei carcerati è stato colpito, mentre sono morti due agenti di polizia militare Usa, addetti alla guardia.
 La prigione di Abu Ghraib era già stata il 15 agosto scorso bersaglio di colpi di mortaio che avevano provocato la morte di sei detenuti e il ferimento di altri 59. Tre i colpi di mortaio sparati in quell' occasione che provocarono la morte immediata di tre detenuti, mentre altri tre decedettero successivamente per le ferite subite. Davanti al carcere, negli stessi giorni, fu ucciso un cameraman della Reuter, il palestinese Mazen Dama, di 43 anni. A sparare contro di lui furono i militari americani in servizio davanti al reclusorio che dissero di avere scambiato la telecamera che Dama portava sulla spalla per un lanciarazzi. Il carcere di Abu Ghraib era tristemente famoso nel periodo del regime di Saddam Hussein, perché vi furono rinchiuse, torturate e uccise migliaia di persone. Dopo la conquista del Paese la struttura è stata requisita dalle forze armate statunitensi e vi si trovano attualmente circa 500 detenuti, tra criminali comuni e presunti guerriglieri anti-americani. Il 13 giugno era stato teatro di una violenta rivolta, nel corso della quale è stato ucciso un detenuto. Una seconda rivolta, meno grave, era avvenuta due settimane dopo.
(AGI) - Genova, 17 nov. - Ha avuto inizio questa mattina alle
10 presso il tribunale di Genova la prima udienza del processo
a Marta e Federico, due dei quattro giovani del Centro sociale
Orso di Milano, arrestati nello scorso marzo per la presunta
aggressione ad alcuni naziskin. Di fronte al palazzo di
giustizia del capoluogo ligure si e' concentrato un gruppo di
circa 20 persone, che in segno di solidarieta' agli imputati
espone lo striscione "Fede-Orlando-Marta-Milo: liberi tutti,
liberi subito.
L'antifascismo non si arresta".
L'episodio a cui si riferisce il processo, risale al 17
gennaio scorso. Allora Orlando, 36 anni, Milo, di 22, Marta, di
23, e Federico, di 22anni, durante la sosta a Genova Principe
del treno per Milano, di ritorno da una manifestazione a Genova
Nervi, avrebbero aggredito e rapinato quattro minorenni
piemontesi ritenuti di estrema destra. L'episodio ha portato
all'avvio di una inchiesta da parte della Digos di Genova.
Quindi, il 24 marzo scorso, all'arresto di tre degli autonomi,
ordinato dal gip Maria Califano su richiesta dei sostituti
procuratori della repubblica di Genova, Anna Canepa e Andrea
Canciani.
Il 14 aprile 2004 e' invece stato arrestato il quarto,
Federico, fermato in un bar dell'hinterland milanese e accusato
a sua volta di violenza privata, lesioni e rapina. Secondo la
ricostruzione degli investigatori, infatti, i quattro autonomi
del centro sociale Orso di Milano avrebbero picchiato, rapinato
e costretto a scendere dal treno i quattro ragazzi originari di
un comune del basso Piemonte, ritenuti per il loro
abbigliamento dei neofascisti.
La prima parte del processo, a Marta e Federico, si svolge
davanti al gup Vincenzo Papillo con rito abbreviato e a porte
chiuse. Rappresentante della pubblica accusa e' il pm Anna
Canepa. La seconda parte del processo, a Milo e Orlando,
comincera' il 22 dicembre prossimo, questa volta con pubblico
dibattimento. (AGI)
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'''GUERRA DEL GAS'''

Un militare boliviano e morto e otto sono rimasti feriti in una serie di scontri con i contadini del villaggio andino di Warisata, a 70 chilometri dalla capitale La Paz, che protestavano contro la politica economica del governo. La notizia segue quella della manifestazione di venerdi scorso a La Paz, che ha visto sfilare migliaia di persone contro il progetto governativo di esportare il gas boliviano verso Messico e Stati Uniti utilizzando un porto cileno. Il governo centrale ha,intanto,inviato un contingente di forze di sicurezza Secondo il parlamentare boliviano Felipe Quisque, sarebbe morto anche un contadino, e cinque sarebbero rimasti feriti.

 - Il giudice spagnolo Baltasar Garzon ha deciso ieri l'incarcerazione di cinque membri di una cellula anarchica fermati martedi' scorso a Barcellona e in particolare accusati di un tentato attentato dinamitardo contro l'ambascita di Grecia a Madrid. Lo hanno reso noto fonti giudiziarie precisando che un sesto giovane e' stato posto in liberta' e che tutti e sei sono spagnoli. I cinque -secondo le fonti- sono accusati in particolare di cospirazione per assassinio, partecipazione ad una organizzazione terroristica, fabbricazione e detenzione di ordigni incendiari e esplosivi, teeentativo di assassinio terroristico e detenzione illegale di armi. Questi giovani, che intrattenevano legami con due anarchici italiani incarcerati in Spagna, sono sospettati di avere svolto varie ''azioni di terrorismo urbano'' nella regione di Barcellona e di avere inviato l'8 settembre un pacco bomba all' ambasciata di Grecia a Madrid, secondo un comunicato del ministero dell'Interno. L'ordigno esplosivo, un libro bomba fatto con una pila e polvere da sparo, venne all'epoca neutralizzato da arificeri della polizia spagnola. I cinque sono stati accusati dal giudice Garzon anche di cospirazione per omicidio per avere seguito un alto funzionario dell'amministrazione della Catalogna, Jordi Alvinya e il giornalista Luis del Olmo, con l'intenzione di ucciderli. Secondo il ministero dell'interno, nelle perquisizioni delle loro case la polizia ha trovato varie armi, esplosivi e materiale per la fabbricazione di esplosivi. Uno ddei fermati, la cui identita' non e' stata precisata, era stato fermato dalla polizia greca durante gli incidenti al vertice europeo di Salonicco, nel giugno scorso. (ANSA-AFP) MI 21-SET-03 00:11 NNN

CLANDESTINI: 16 SBARCATI A MARSALA E LAMPEDUSA
(AGI) - Trapani, 21 set. - Una piccola imbarcazione con sei extracomunitari a bordo è stata intercettata ieri sera a sud di Marsala dalle motovedette della Guardia costiera e della Guardia di finanza. Gli stranieri, trasbordati sulla pilotina delle Fiamme gialle, sono stati condotti nel porto di Marsala. Disposto il loro trasferimento a Trapani, dove negli uffici della Questura saranno sottoposti alle consuete procedure di identificazione ed espulsione. Altri dieci marocchini sono stai intercettati dalla Guardia di finanza al largo di Lampedusa.
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        sentenza per marta e fede : 2 anni
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Ue: due lettoni su tre dicono si' all'adesione

Il 67% dei votanti ha detto si', i no al 32,3%
(ANSA) - RIGA, 21 SET - Due terzi dei lettoni hanno detto si' all' adesione del loro Paese all' Unione europea. Lo dicono i risultati definitivi del referendum svoltosi ieri. Secondo le fonti ufficiali, il 67% dei votanti ha espresso il si' all'adesione, mentre per il 'no' hanno votato il 32,3% degli aventi diritto. Schede nulle per lo 0,7%. La Lettonia e' l'ultimo dei nove Paesi candidati ad aver ottenuto l'imprimatur popolare con un referendum al previsto ingresso il prossimo primo maggio nell'Europa a Venticinque.


SERIE B: TIFOSO IN FIN DI VITA, SCONTRI E VIOLENZA ULTRAS

Gli incidenti sugli spalti AVELLINO - Solo in tarda sera si sono chiariti i contorni di una serata sciagurata, dove il calcio e' sparito di fronte alla cronaca nera. Violenza, fatalita', ma anche leggerezza di chi non ha previsto l'arrivo di circa cinquemila tifosi da Napoli si sono mescolate tra loro. Il bilancio e' un ragazzo di 20 anni Sergio Ercolano, di Napoli, che ora e' in fin di vita, dopo essere precipitato da una tettoia allo stadio Partenio, un vicequestore di polizia, Gennaro Rega, colpito da collasso, una ventina tra poliziotti e carabinieri feriti. Tre di essi sono ricoverati. La giornata sembrava calma. ''I tifosi del Napoli giunti ad Avellino erano tranquillissimi'', racconta il questore Mario Papa, che ha diretto il servizio di ordine pubblico. I problemi sono cominciati quando le scorte di biglietti in vendita per la curva Nord destinata agli ospiti si sono esauriti. Si aspettavano due-tremila supporter azzurri, ne sono arrivati cinquemila. La folla ha cominciato ad accalcarsi ed a premere sulla polizia, che ha sollecitato l'invio di altri biglietti ai botteghini. Dagli spalti e' cominciato un lancio di oggetti sui poliziotti. La situazione e' peggiorata quando sono arrivati 10 pullmann del tifo organizzato. ''Siamo stati presi tra due fuochi'', dice il questore Papa.

Gruppi di tifosi sono entrati senza biglietto mentre la polizia caricava all'esterno dello stadio. Sergio Ercolano, insieme ad altri, e' saltato su una tettoia in plexigas che copre una scalinata di accesso ad una palestra e non ha retto. Il ragazzo, precipitato da circa 20 metri, e' rimasto a terra, tra spalti e terreno di gioco 25-30 minuti, forse di piu', mentre si attendevano i vigili del fuoco per recuperarlo. L' attesa ha fatto esplodere la rabbia contro le forze dell' ordine. Un paio di centinaia di tifosi, alcuni dei quali con i volti coperti ed armati di bastoni, hanno forzato un cancello e sono scesi sul terreno di gioco, attaccando poliziotti e carabinieri e distruggendo cartelloni pubblicitari.

L'invasione e' durata circa 15'. Poi il campo e' stato sgomberato dalla polizia. Le immagini sono state mostrate in diretta in Campania dalle emittenti private ''Telecapri'' e ''Canale 9''. I tifosi del Napoli hanno lasciato lo stadio. La questura ha requisito cinque pullman di linea per favorirne il ritorno a casa. Sono rimasti in attesa circa 20 mila tifosi dell'Avellino mentre le squadre per due ore aspettavano di sapere se la gara si sarebbe svolta o no. Alla fine, la decisione della Lega. Non si gioca. Cominciano le polemiche, innescate da una dichiarazione del presidente dell'Avellino, Pasquale Casillo, che chiede la vittoria a tavolino. Ma questo sembra la cosa meno importante.
21/09/2003 10:00

Calcio. Incidenti Avellino. Tifoso del Napoli è gravissimo. E nella notte, assalto agli autogril

Avellino Napoli scontri tra tifosi
Polizia costretta a scappare negli spogliatoi

Avellino, 21 settembre 2003

Dopo la notte appena trascorsa, vengono considerate "gravissime" le condizioni di Sergio Ercolano, il tifoso del Napoli di 20 anni precipitato ieri sera da una tettoia allo stadio Partenio di Avellino, prima degli incidenti che hanno impedito lo svolgimento del derby con il Napoli. Notte stazionaria - riferisce l' anestesista Grazia Gambardella - per le condizioni del giovane, che è in imminente pericolo di vita a causa dei traumi riportati in varie parti del corpo e di un' emorragia cerebrale. La prognosi resta dunque riservata. Ercolano risiede nel Napoletano, a San Giorgio a Cremano.

Disordini nelle aree di servizio
Dopo gli incidenti per il derby Avellino-Napoli, notte movimentata per la polizia stradale, intervenuta per disordini provocati da tifosi in diverse zone della Campania. Gli agenti sono dovuti intervenire, in particolare, nelle aree di servizio di Agnano della Tangenziale di Napoli, presa d' assalto da gruppi di tifosi del Napoli, e in quella di Sala Consilina dell' autostrada Salerno-Reggio Calabria, per le intemperanze di tifosi del Catania di ritorno dalla trasferta di Salerno. La polizia stradale è stata chiamata dai gestori delle aree di servizio per bloccare furti di merce e atti di vandalismo.

=== GR ORe 21.15 del 21 settembre ===


“Priva di senso”. Così il governo Israele ha bollato la risoluzione approvata ieri sera dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, che condanna il governo di Tel Aviv per la minaccia di espulsione del presidente palestinese Yasser Arafat e chiede di rinunciare a rimuovere dai Territori il leader palestinese. In un comunicato ufficiale diffuso oggi attraverso la radio di Stato israeliana, l’esecutivo di Ariel Sharon respinge il documento dell’Onu giudicandolo “una mossa deplorabile che legittima un terrorista ben conosciuto”. Israele sostiene che “i palestinesi farebbero meglio a concentrare i loro sforzi nel combattere il terrorismo piuttosto che sprecarli a far passare risoluzioni prive di senso negli organismi internazionali”. Il testo è stato approvato con il voto favorevole di 133 Paesi, quattro i voti contrari (Israele, Stati Uniti, Micronesia e Isole Marshall) e 15 le astensioni. Il voto della ‘plenaria’ dell’Onu ha di fatto vanificato il veto posto dagli Usa qualche giorno fa in Consiglio di sicurezza a una risoluzione simile, anche se il documento dell’Assemblea generale è meno vincolante. Il risultato, comunque, ha una chiara valenza politica, come hanno sottolineato i palestinesi: “La maggioranza degli Stati membri ha adottato un atteggiamento in favore del processo di pace, della fine dell’occupazione (israeliana dei Territori), dei diritti del popolo palestinese e del leader eletto Yasser Arafat”, ha dichiarato il negoziatore capo Saeb Erekat, mentre l’anziano rais palestinese ha definito la presa di posizione dell’Onu come la “dimostrazione della comunità internazionale di sostenere i diritti del popolo palestinese”.
L'esercito israeliano comunque non sospende le sue operazioni nei territori occupati:Due ragazzi palestinesi sono stati feriti durante scontri con le truppe israeliane in Cisgiordania.
Un ragazzo di 15 anni è stato ferito al petto l'altro, 12 anni, è stato ferito in modo lieve da proiettili rivestiti di gomma mentre tirava sassate cotro le truppe

'''VERTICE GB-F-D'''

 Per Francia, Germania e
Francia non ci sono altrenative alla ''road map'' per far
avanzare il processo di pace in Medio Oriente.
   I leader dei tre paesi, Chirac, Schroeder e Blair, riuniti
a colloquio per circa due ore a Berlino hanno specificato
che, malgrado lo stato di empasse provocato dagli ultimi
episodi di violenza, la ''road map'' deve essere portata
avanti perche' ''non ci sono alternative''. posizione comune anche sull' Iraq.
Per i tre premier il trasferimento dei
poteri deve avvenire ''al piu' presto possibile'' e l'Onu
deve avere un ruolo centrale. ''Noi vogliamo che nel paese ci sia stabilita' e
democrazia - ha detto Tony Blair - e che il passaggio a un
sistema democratico avvenga il piu' presto possibile''.

 '''IRAQ'''

FERITO MEMBRO DEL CONSIGLIO DI GOVERNO A BAGHDAD

 Akila al Hachimi, membro del Consiglio di governo transitorio iracheno, e' stato ferito oggi da colpi di arma da fuoco a Baghdad. Lo si e' appreso da fonti americane ed irachene. Secondo un responsabile iracheno che ha voluto conservare l'anonimato, Akila al Hachimi e' stata raggiunta da due proiettili allo stomaco, da uno alla spalla e da un altro alla gamba e le sue condizioni sono giudicate ''gravi''.
Akira al Hachimi, l'esponente del consiglio di governo provvisorio iracheno ferita questa mattina a Baghdad in un agguato, e' una sciita, che nel consiglio e' esperta di esteri. E' una delle tre donne che siede nel Consiglio di governo provvisorio.
L'agguato, secondo una fonte locale, e' avvenuto intorno alle 8:45 locali (le 6:45 in Italia) davanti alla sua casa in un quartiere occidentale di Baghdad. La donna ferita alla spalla, ad una gamba e allo stomaco e' stata ricoverata nell'ospedale Yarmouk in condizioni definite ''gravi''. Almeno un sospetto e' stato arrestato ed interrogato. Quello di oggi e' il primo attacco contro un membro del consiglio di governo provvisorio.

'''ASILO E CONTROLLO'''

I servizi per l'immigrazione dei 15 paesi dell'Unione europea e di Norvegia e Islanda utilizzano dall'inizio di questo mese una rete informatica uniformata per scambiarsi informazioni sui richiedenti asilo. Dublinet, questo il nome del network, permette di verificare se un richiedente asilo ha gia' presentato domanda in un altro stato membro dell'Unione, caso in cui solo il primo paese in cui e' stata fatta richiesta e' tenuto ad esaminare la domanda.

'''Dichiarzioni berlusconi'''

il giornalista Farrel, uno dei due inviati che hanno realizzato l'intervista a Berlusconi, invia una lettera aperta la primo ministro italiano.
E nella lettera, contesta la ricostruzione di berlusconi, e le sue reazioni. Il giornalista conferma il carattere ufficiale dell'intervista, come dimostrano i registratori accesi ( enon dunque di chiacchierata estiva, come sostiene berluisconi) ma soprattutto nega che la conversazione si sia svolta bevendo champagne.Proprio questo era stato l'argomento utilizzato da Berlusconi per giustificare le sue parole su Mussolini, convinto forse che una dichiarazione in stato di ubriachezza fosse meno pesante. Ma si è bevuto solo limonata e thè freddo, precisa il giornalista, che accusa silvio berlusconi di avere detto, e continuare a dire, solo bugie.


'''SCONTRI AL PARTENIO'''
 Incidenti sono scoppiati allo stadio Partenio di Avellino poco prima dell'inizio dell'incontro Avellino-Napoli per il campionato di Serie B.Uno dei tifosi è caduto nel fossato che circonda lo stadio, riportando gravi ferite alla testa. Non si sa, al momento, se l'incontro sarà disputato. Ci sarebbero numerosi contusi, sia tra i tifosi che tra le forze dell'ordine. All'orario di inizio della partita, gli incidenti non erano ancora terminati.



=== GR 20.9 13:30 ===

'''ARAFAT'''

Con 133 voti a favore, 4 contrari e 15 astenuti, l' Assemblea generale delle Nazioni Unite ha chiesto ieri a Israele di revocare la decisione in linea di principio di espellere il presidente palestinese Yasser Arafat. A nulla è servito il veto posto tre giorni fa dagli Stati Uniti in seno al Consiglio di sicurezza dell' Onu. La stragrande maggioranza della comunità internazionale si è dimostrata favorevole alla risoluzione presentata dai Paesi del gruppo arabo. Il documento comprende un emendamento proposto dall' Unione Europea, nel quale si condannano gli attacchi suicidi e la loro recente intensificazione da parte di terroristi palestinesi. La risoluzione esorta l Autorità nazionale road map (il tracciato di pace) a prendere tutte le misure necessarie per mettere fine alla violenza e al terrore . Il testo si rivolge anche al governo di Ariel Sharon, deplorando gli assassini extragiudiziari e la loro recente escalation da parte di Israele che costituiscono si legge ancora una violazione del diritto internazionale e della legge umanitaria internazionale e compromettono gli sforzi di rilanciare il processo di pace e che devono essere fermate . I testi approvati dall Assemblea generale a differenza delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza non hanno valore vincolante ma di sola raccomandazione. Il voto su Arafat, agli occhi di molti osservatori, è stato comunque un chiaro segnale politico nei confronti non solo di Israele ma anche degli Usa.

 '''IRAQ'''

FERITO MEMBRO DEL CONSIGLIO DI GOVERNO A BAGHDAD

 Akila al Hachimi, membro del Consiglio di governo transitorio iracheno, e' stato ferito oggi da colpi di arma da fuoco a Baghdad. Lo si e' appreso da fonti americane ed irachene. Secondo un responsabile iracheno che ha voluto conservare l'anonimato, Akila al Hachimi e' stata raggiunta da due proiettili allo stomaco, da uno alla spalla e da un altro alla gamba e le sue condizioni sono giudicate ''gravi''.
Akira al Hachimi, l'esponente del consiglio di governo provvisorio iracheno ferita questa mattina a Baghdad in un agguato, e' una sciita, che nel consiglio e' esperta di esteri. E' una delle tre donne che siede nel Consiglio di governo provvisorio.
L'agguato, secondo una fonte locale, e' avvenuto intorno alle 8:45 locali (le 6:45 in Italia) davanti alla sua casa in un quartiere occidentale di Baghdad. La donna ferita alla spalla, ad una gamba e allo stomaco e' stata ricoverata nell'ospedale Yarmouk in condizioni definite ''gravi''. Almeno un sospetto e' stato arrestato ed interrogato. Quello di oggi e' il primo attacco contro un membro del consiglio di governo provvisorio.

'''ARGENTINA- FMI'''

Il Consiglio d'amministrazione del FMI ha approvato sabato à Dubai nella riunione del G7 l'accordo concluso il 10 septembre con l'Argentina.La lettra d'impegni esaminata dal Consiglio d'amministrazione prevede un nuovo accordo finanziario con il FMI sullo svorsamento di 12,5 miliardi di dollari in 3 anni. L'Argentine renstituitra' la somma negli stessi tempi. Alla fine del periodo dei tre anni, il credito netto del fondo riguardo l'Argentina sara' dunque invariato.

'''G7/ PIANO MARSHALL PER PALESTINA'''

 Un piano di sostegno straordinario quinquennale da 5 miliardi di euro per aiutare l'economia palestinese a ripartire attraverso la costruzione di nuove infrastrutture. E' questo il primo punto che i ministri finanziari e i governatori delle banche centrali dei sette Paesi più industrializzati del mondo hanno iniziato a discutere informalmente stamani a Dubai. Il cosiddetto piano "Marshall" per la Palestina mira a fare invertire la rotta a un'economia che ha visto drasticamente peggiorare le sue condizioni negli ultimi anni. Le cifre parlano chiaro: dal 1999 al 2002 il Pil palestinese è sceso del 38%, la disoccupazione è aumentata del 10%, il reddito pro-capite, che si è dimezzato, in una città come Gaza tocca addirittura i 2 dollari al giorno. A rendere cosi' grave la situazione palestinese e' soprattutto la repressione israeliana, con l'impedimento delle esportazioni, la precarieta' del lavoro, la distruzione sistematica delle attivita' commerciali. Il tema è stato affrontato stamani dai ministri Finanziari in un incontro con il ministro delle finanze Salam Fayyad.

''' ALTRO VERTICE'''

Vertice a tre oggi a Berlino sull'Iraq. Il premier britannico Tony Blair, il presidente francese Jacques Chirac ed il cancelliere tedesco Gerhard Schroeder cercheranno, nel corso di quelli che sono stati definiti colloqui informali, di trovare un punto di accordo sul futuro dell'Iraq e parleranno di allargamento Ue, della situazione in Afghanistan e delle relazioni transatlantiche.

'''ASILO E CONTROLLO'''

I servizi per l'immigrazione dei 15 paesi dell'Unione europea e di Norvegia e Islanda utilizzano dall'inizio di questo mese una rete informatica uniformata per scambiarsi informazioni sui richiedenti asilo. Dublinet, questo il nome del network, permette di verificare se un richiedente asilo ha gia' presentato domanda in un altro stato membro dell'Unione, caso in cui solo il primo paese in cui e' stata fatta richiesta e' tenuto ad esaminare la domanda.



'''GAS'''

Sono molte migliaia le persone che ieri sono scese in strada a La Paz e a Cochabamba, le due principali città della Bolivia, per protestare contro il progetto governativo di esportare il gas boliviano verso Messico e Stati Uniti utilizzando un porto cileno. Secondo quanto riportato dalla stampa locale, la 'guerra del gas', come è stata soprannominata la mobilitazione sociale organizzata dal Mas (Movimento al socialismo, il principale partito d'opposizione del Paese guidato da Evo Morales), nel centro della capitale boliviana si sono raccolte migliaia e migliaia di persone. Secondo i dati diffusi dalla prefettura, invece, sono circa 10mila i manifestanti che sono scesi in piazza a Cochabamba. Parlando alla stampa, Morales ha detto che il movimento popolare "darà al governo un ultimatum, che non potrà essere più ampio di un mese, per annullare il progetto di esportare il gas verso gli Usa o il Messico via Cile". Sia l'esercito che la polizia boliviana sono state messe in stato di massima allerta, pronte ad intervenire qualora i manifestanti decidessero di procedere, come accaduto in altre occasioni, alla creazione di blocchi stradali. Il presidente della Repubblica Gonzalo Sanchez de Lozada nei giorni scorsi era intervenuto accusando elementi estremisti del Mas di essere dietro le proteste.

'''DIRITTI DEGLI OMOSESSUALI'''

Il governatore della California Gray Davis ha firmato una legge dello Stato che garantisce alle coppie omosessuali diritti e responsabilità pari a quelli delle coppie "normali".
 "Una famiglia è una famiglia a prescindere dal sesso", ha detto Davis a San Francisco di fronte a una folla di gay, lesbiche, bisessuali e transessuali entusiasti.
 La legge, che entrerà in vigore nel 2005, permetterà alle coppie omosessuali di ottenere sussidi per i figli, gli alimenti in caso di divorzio e la copertura sanitaria. Sono previsti anche tutti i benefici fiscali disponibili per le coppie eterosessuali.
 Il provvedimento estende le provvidenze per le coppie omosessuali già previste da una legge californiana del 1999.



'''Condono edilizio'''

Mentre il governo si prepara a varare l'ennessimo condono edilizio, che aprirebbe la strada a ulteriori abusi, e contro il quale diverse regioni hanno già preannunciato opposizione, Il comune di Roma ha demolito questa notte, sotto potenti luci artificiali, una villa abusiva realizzata in un paio di giorni in agosto nel parco dell'Appia Antica a Roma, vicino alla tomba di Cecilia Metella. La demolizione è avvenuta alla presenza del sindaco di Roma Walter Veltroni, di alcuni assessori e del presidente dell'ente parco Gaetano Benedetto; ed è stata salutata con molto favore come un "fortissimo segnale contro l'abusivismo" da Legambiente


'''Pitbull'''

E' stata subito applicata l'ordinanza del ministro Sirchia contro i cani potenzialmente pericolosi. Un uomo di 27 anni, pregiudicato, è stato multato dai carabinieri a Roma perché sorpreso con un cane meticcio, incrocio pitbull rottweiler, senza museruola e senza guinzaglio.

I militari hanno così applicato la nuova ordinanza che prevede la multa di 430 euro e il divieto per chi ha precedenti penali di possedere cani potenzialemnete a rischio. Il cane potrebbe esseregli tolto ed affidato a strutture specializzate.
L'ordinanza di Sirchia, però , continua ad essere contestata, soprattutto perchè è una disposizione fatta non con la capacità di ragionare sui fatti, ma solo sull'onda mediatica scatenata dalle recenti aggressioni. Il rischio è che si arrivi ad una sorta di caccia al cane, ad una lista nera di animali senza colpa, per soddisfare il desiderio di sicurezza e controllo ormai tipico degli atti di questo governo.





sentenza del GUP per marta e fede: 2 anni con pena sospesa.
Un respiro di sollievo rispetto alla richiesta dei pm di 6 anni e 9 mesi, ma cmq una misura repressiva senza precedenti. Dare 2 anni per due schiaffi con rito abbreviato e' un monito intimidatorio rispetto a come l'apparato di polizia e giustizia si vuole muovere nella nuova era dell'autoritarismo.

RADIOLINA, LA PROGRAMMAZIONE DELLA SETTIMANA

Aggiornamenti genova

  • SINTESI XXIX UDIENZA DEL PROCESSO AI 25

Martedi' 23 novembre 2004 alla ventinovesima udienza del processo a 25 persone per devastazione e saccheggio va in scena il controesame del capitano antonio burno, carabiniere di massa carrara a capo del iii battaglione lombardia, e piu' precisamente della compagnia CCIR alfa del battaglione, diciamo quei 190 carabinieri che il 20 luglio verso le 15:00 caricano il corteo delle tute bianche che sta arrivando in via tolemaide (ovviamente dopo aver fatto sfaceli per tutta la mattina tra via pisacane, corso torino, corso buenos aires e via dicendo). Per ricordare a tutti il contesto: i 190 cc partono su una ventina di blindati capitanati dal dirigente della ps Mondelli e dal capitano Antonio Bruno dalla questura alla volta di marassi (le comunicazioni radio dicono piazza giusti, ma alla fine e' un po' la stessa cosa, no ?). Anziche' andare dritti dritti lungo via brigate partigiane, la guida di mondelli porta tutto il contingente e infilarsi in via invrea e guarda caso a sbucare in corso torino proprio mentre sta arrivando il corteo delle tute bianche (cosiddetto). Visto che i militari sono oggetto di un fittissimo lancio (nei video si riescono a contare forse due oggetti, ma anche qui, la definizione dei video ecc ecc. Si sa che si nega anche l'evidenza) di oggetti e quindi rispondono con una carica.... ooops un avanzamento, prima su lfronte di levante, menando per bene i giornalisti che stavano in posizione avanzata rispetto alla testa del corteo (rivediamo con gaudio le scene del vecchietto pestato che dice disperatamente "sono un giornalista", o del cameraman che lo riprende che fa la stessa fine gridando "so de 'a rai !"), poi ricompattandosi e procedendo verso ponente, caricando gli scudi, le persone, con le famose scene del cortiletto della metalfer, dell'ambulanza dei disobbedienti distrutta dalle forze dell'ordine e via dicendo. Arrivato all'altezza di via Caffa si ferma e torna indietro doop che un signore in abiti distinti gli dice che volevano parlamentare. Questa e' la storia: la difesa gli fa ripetere per benino tutto e poi inizia a snocciolargli i video dove non si vedono lanci, dove dietro gli scudi la gente fugge e non ha un singolo bastone, con rari momenti di umorismo in cui bruno prima vede i bastoni, poi dice che gli scudi proteggevano alla vista tutti i manifestanti... Minus Habens o preparato a tavolino, difficile non credere che le barzellette che ci propinano fin da bambini siano esperienze di vita vissuta. Ma non finisce qui. Bruno insiste e riesce a impelagarsi in una serie di contraddizioni senza precedenti, fino a che di fronte al vidoe con i cc che sfasciano l'ambulanza riesce a dire: "beh, ci si sara' nascosto qualcuno dentro". Ma il meglio dell'udienza e' ancora di li' da venire e, nonostante canepa e canciani siano gia' sull'orlo dell'esaurimento nervoso, come testimoniato dal martellare della canepa e dalle ripicche da asilo nido che cercano di fare sui video, le foto e le domand della difesa, si apre la discussione sugli armamenti di ordinanza. Dal cilindro della difesa escono un tot di foto e ingrandimenti, precedentemente riconosciuti da Bruno come parte della carica, dove si vedono i cc impugnare due manganelli alla volta, impugnare spranghe difficilmente definibili come "di ordinanza", tenere il tonfa appeso alla cintola mentre usano simpatiche spranghe di metallo contro i manifestanti. Il top e' la candida espressione inebetita di Bruno quando ammette cio' che non e' possibile negare e l'uso indiscriminato di oggetti contundenti non di ordinanza da parte dei cc del suo battaglione. Il massimo della scusa che riesce a inventarsi e' "lo avranno raccolto negli scontri precedenti", gelata dalla replica di Tambuscio "si e contemporaneamnete mentre lo raccolgono lo usano, certo...". Accartocciato a dovere il Capitano Bruno che rende sempre piu' evidente chi siano gli originali motori del disordine pubblico, i pm e la difesa passano al setaccio due diogssini di belluno (carisdeo) e di bologna (crispino) che pero' riescono a malapena ad evitare di essere messi in croce altrettanto e non fanno che confermare le tesi difensive. La psicologia in aula non e' un opinione e difficilmente si puo' dire che questa udienza abbia portato alcunche' di utile all'accusa, se non fargli capire in fondo in fondo che forse se si evitavano il processo era meglio.

Settimana prossima si salta e l'udienza viene rimandata al 7 di dicembre. Buona settimana senza stracciamenti di gonadi da quel di genova.

processo diaz

  • SINTESI XX UDIENZA PRELIMINARE DIAZ - 20 nov 2004

Oggi ventesima udienza preliminare per 28 poliziotti imputati delle perquisizioni alla scuola diaz e alla scuola pascoli la notte del 21 luglio. Prende la parola l'avvocato e onorevole Biondi, per la difesa Fabbrocini, per la quale reitera le deduzioni dell'avvocato Cola, co-difensore della medesima posizione, sostenendo che Fabbrocini non sapeva nulla delle perquisizioni, delle decisioni previe organizzative e che si e' solo rimesso agli ordini superiori. Piu' interessante la discussione della posizione di Troiani, una delle posizioni piu' "marce" del processo, essendo lui per sua stessa ammissione colui che ha portato le molotov dall'auto fino alla scuola e in particolare a Di Bernardini. La difesa di Biondi anche in questo caso e' sulle gerarchie e sulla materiale possibilita' di Troiani di sapere che fine facevano le molotov, e fortemente improntata ad indicare in altri e piu' alti dirigenti i veri responsabili e i veri direttori dell'operazione di calunnia. Diciamo che riassunto estremamente sensibile della discussione della posizione di Troiani non dal punto di vista legale ma dal punto di vista politico e' l'affermazione "Ma se c'e' qualcosa che non si puo' dire, di non detto, volete chiederlo a Troiani?" che risuona molto vicino ad un avvertimento alle alte sfere coinvolte e che sperano di essere tenute fuori da un processo vero e proprio.

A seguito dell'ultima discussione il GUP si e' pronunciato sulla richiesta di incidente probatorio fatta dalla difesa Luperi (nella persona dell'avv Di Bugno) e fatta propria anche dalla difesa Ciccimarra (avv. Frojo) e dalle altre difese coinvolte, un incidetnete probatorio su Burgio e Troiani: il tribunale ha specificato che cercando di armonizzare la nuova disciplina dell'udienza preliminare e dell'incidente probatorio, rimane il fatto che il GUP deve essere convinto della necessita' di acquisire questa ulteriore prova in questa fase, e che non essendo questo il caso la richiesta viene respinta.

I littorii Di Bugno e Corini per le difese di Luperi, Ferri, e molti altri, non contenti di cio', hanno cercato di reiterare una eccezione che aveva fatto scalpore davanti al GIP e che cerca di sostenere che i pm sono territorialmente incompetenti relativamente a questo processo, per un conflitto relativamente a una supposta indagine che si sarebbe dovuta svolgere sul magistrato di turno durante il g8 Francesco Pinto relativamente alla partecipazione alle calunnie nell'operazione, a loro dire non svolta per solidarieta' di categoria. Gia' in cassazione questo ricorso era stato respinto come non fondato, ma evidentemente i vertici della polizia e i loro avvocati non sono per niente contenti di essere processati e non hanno la coscienza per niente pulita.

Sulla richiesta ottima risposta delle parti civili con l'avvocato Passeggi, virtuoso del codice di procedura penale :) , e rinvio per le repliche dei pm al 26 novembre, dove si celebreranno i 5 mesi di udienza preliminare e uno sperabile avvicinamento alla fine di questa serie di udienze.

processo antifa

  • ansa sul processo a marta e fede.

(AGI) - Genova, 17 nov. - Ha avuto inizio questa mattina alle 10 presso il tribunale di Genova la prima udienza del processo a Marta e Federico, due dei quattro giovani del Centro sociale Orso di Milano, arrestati nello scorso marzo per la presunta aggressione ad alcuni naziskin. Di fronte al palazzo di giustizia del capoluogo ligure si e' concentrato un gruppo di circa 20 persone, che in segno di solidarieta' agli imputati espone lo striscione "Fede-Orlando-Marta-Milo: liberi tutti, liberi subito. L'antifascismo non si arresta". L'episodio a cui si riferisce il processo, risale al 17 gennaio scorso. Allora Orlando, 36 anni, Milo, di 22, Marta, di 23, e Federico, di 22anni, durante la sosta a Genova Principe del treno per Milano, di ritorno da una manifestazione a Genova Nervi, avrebbero aggredito e rapinato quattro minorenni piemontesi ritenuti di estrema destra. L'episodio ha portato all'avvio di una inchiesta da parte della Digos di Genova. Quindi, il 24 marzo scorso, all'arresto di tre degli autonomi, ordinato dal gip Maria Califano su richiesta dei sostituti procuratori della repubblica di Genova, Anna Canepa e Andrea Canciani. Il 14 aprile 2004 e' invece stato arrestato il quarto, Federico, fermato in un bar dell'hinterland milanese e accusato a sua volta di violenza privata, lesioni e rapina. Secondo la ricostruzione degli investigatori, infatti, i quattro autonomi del centro sociale Orso di Milano avrebbero picchiato, rapinato e costretto a scendere dal treno i quattro ragazzi originari di un comune del basso Piemonte, ritenuti per il loro abbigliamento dei neofascisti. La prima parte del processo, a Marta e Federico, si svolge davanti al gup Vincenzo Papillo con rito abbreviato e a porte chiuse. Rappresentante della pubblica accusa e' il pm Anna Canepa. La seconda parte del processo, a Milo e Orlando, comincera' il 22 dicembre prossimo, questa volta con pubblico dibattimento. (AGI)


  • sentenza per marta e fede : 2 anni

sentenza del GUP per marta e fede: 2 anni con pena sospesa. Un respiro di sollievo rispetto alla richiesta dei pm di 6 anni e 9 mesi, ma cmq una misura repressiva senza precedenti. Dare 2 anni per due schiaffi con rito abbreviato e' un monito intimidatorio rispetto a come l'apparato di polizia e giustizia si vuole muovere nella nuova era dell'autoritarismo.

radiolina (last edited 2008-06-26 09:51:30 by anonymous)