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=== DIFFONDI IL VIRUS DI WIKI === === GR DEL 29 SETTEMBRE ===
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Ciao a tutt*, come ci siamo detti lunedì scorso possiamo provare a utilizzare un po' di più questo prezioso strumento consentendo a chi può lavorare da casa/lavoro/scrocchi vari, di collaborare con chi si trova invece in radio per le trasmissioni. Usiamolo per quello che è, un foglio di scrittura condivisa, ricordiamoci di salvare le modifiche e di implementare e arricchire il lavoro di tutt*. Anche per questo si pensava si potesse iniziare a salvare, a fine trasmissione, in una cartella dei computer della radio (o dove si vuole) una copia dei testi utilizzati per la giornata di trasmissione senza abusare ulteriormente dell'ospitalità di lab.dyne ma senza neppure perdere un materiale di archivio che può servire a tutti come e meglio delle tanto amate 'cartelline'... '''Metalmeccanici in sciopero, i sindacati: «Adesione all'80%»'''
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'''PROPOSTE OPERATIVE''' Migliaia di operai sono scesi in piazza per gridare la loro rabbia contro l'offerta di aumento di 60 euro avanzata da Federmeccanica per il prossimo biennio: alta l'adesione allo sciopero nazionale dei metalmeccanici scattato questa mattina alle 9.00 e proclamato da Fim, Fiom e Uilm per il rinnovo del contratto di lavoro.
Attualmente sono oltre un milione e 600mila i lavoratori metalmeccanici che attendono l’adeguamento salariale previsto dal rinnovo del biennio economico, scaduto a dicembre.
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Per il momento possiamo provare a organizzare il lavoro così: Cortei e presidi, con migliaia di lavoratori in tutta Italia:
In Emilia Romagna centinaia di lavoratori si sono riuniti in due presidi davanti alla sede di Confindustria e Confapi; a Firenze sono state diecimila le tute blu, provenienti da tutta la regione che hanno sfilato in corteo per le vie del centro, vista anche la situazione molto tesa in Toscana dove sono almeno 14mila i posti di lavoro a rischio, con le vertenze Electrolux, Matec e Esaote e la crisi nell'area dell'indotto della Piaggio.
Alla manifestazione a Roma i metalmeccanici sono accorsi in massa. Il corteo romano delle tutte blu ha attraversato la via Tiburtina fino a raggiungere i cancelli dell'azienda Vitrociset, che ha da poco aperto una procedura di licenziamento per 150 lavoratori. Alta l'adesione anche ai cortei a Milano, Napoli e in Sicilia dove ai motivi del contratto si aggiungono infatti quelli della reindustrializzazione, in una regione dove il comparto continua a perdere pezzi cospicui, come sta accadendo nell'indotto Fiat. A Torino, è durato circa un'ora il blocco della stazione ferroviaria di Porta Nuova da parte di circa duemila lavoratori.
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- calendario principali avvenimenti della/e settimane; '''FINANZIARIA'''
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- palinsensto; contributo trasmissioni. Berlusconi si arrampica sugli specchi e per non spaventare chi è già atterrito consulta il dizionario dei sinonimi e dei contrari, sostenendo che un sacrificio è meno doloroso di un taglio alle spese sociali.
"La manovra Finanziaria - ha detto - comporta sacrifici, ma non penso che si possa parlare di tagli. Piuttosto di spese che non aumenteranno". Così il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi risponde ai giornalisti lasciando Palazzo Grazioli prima di recarsi al Quirinale per illustrare al presidente della Repubblica i punti principali della nuova legge di bilancio. "Ci sarà - puntualizza infatti il premier - un altolà a molte spese in molte direzioni". Alla domanda dei giornalisti se la Finanziaria prevede misure anche relative al condono fiscale, il presidente del Consiglio risponde: "Nel Consiglio dei ministri di oggi parleremo anche di questo, ma, comunque, credo che non ci sara' una misura di questo tipo: posso informarvi che alcune cose comunque saranno discusse in Consiglio dei ministri". Sull'entita' della manovra, Berlusconi non si sbilancia. "Anche questa la stiamo vedendo, abbiamo lavorato fino a tarda notte".
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data la quantità di eventi/avvenimenti/manifestazioni concentrati in questa e nelle prossime settimane che possono in qualche modo riguardare sia il tipo di informazione che facciamo in radio sia i soggetti ai quali vogliamo dare voce possiamo provare a tenere un calendario interno al quale far corrispondere o meno trasmissioni approfondimenti, aggiornamenti etc...proviamo:
venerdì 21 novembre>>>Aversa: Odissea nello spazio (1a parte)
'''AMBIENTE: MAXI-BLITZ IN OTTO REGIONI, 12 ARRESTI'''
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sabato 22 novembre >>> MANIFESTAZIONE NAZIONALE (ROMA): RECLAMA REDDITO; GUERRA PER NESSUNO REDDITO PER TUTTI!!!!!e altre manifestazioni (lanciate dal FSE di Parigi)in tutta italia contro la guerra permanente e per il ritiro delle truppe dall'Iraq E' in corso dalle prime ore di oggi una maxi-operazione per la tutela dell' ambiente in otto regioni italiane, che prevede l'emissione di 12 provvedimenti restrittivi, decine di perquisizioni e sequestri di circa 200 mezzi di trasporto e di una decina di impianti di smaltimento dei rifiuti. Emergono i chiari segnali dell'esistenza di un'organizzazione criminale dedita al traffico illecito di rifiuti, attività molto nota ai cittadini campani.
L'attività investigativa, si è concretizzata nell' operazione che ha interessato le province di Verona, Padova, Vicenza, Venezia, Bologna, Piacenza, Modena, Milano, Pavia, Bergamo, Mantova, Brescia, Firenze, Prato, La Spezia, Cuneo, Torino, Alessandria, Bolzano, Massa Carrara e Udine.
Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti, falsità ideologica commessa da privati in atto pubblico, gestione illecita dei rifiuti, frode nelle pubbliche forniture.
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domenica 23 novembre>>> Incontro nazionale sull'antiproibizionismo (roma)
 
                        Aversa: Odissea nello spazio (2a parte);
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lunedì 24novembre '''SVASTICA SUL BRACCIO DI UNA STUDENTESSA MAROCCHINA'''
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martedì 24 novembre: 'ATTENZIONE STASERA CI DOVREBBE ESSERE UNA ASSEMBLEA DELLA RETE PER DECIDERE EVENTUALI INIZIATIVE PER VENERDI' PER LA CIG...VERIFICARE E CAPIRE COSA POSSIAMO FARE COME RADIOLINA ANCHE PERCHE' AVEVAMO DATO DISPONIBILITA' A GAP PER TENERE LA REGIA' E POI POTREMMO INVENTARE QUALCOSA PER VISIBILITA' DELLA SUPERRADIOLINA' E' accaduto ieri a Biella:
È arrivata a scuola in lacrime, perché tre ragazzi l'hanno aggredita, le hanno gridato insulti razzisti e graffiata a un braccio, disegnandole una svastica con una pietra. È accaduto a una tredicenne di Tollegno (Biella), con mamma marocchina e padre italiano, morto da qualche tempo. I carabinieri di Biella hanno già identificato uno degli aggressori e hanno raccolto molti elementi per arrivare anche ad altri due.
L'adolescente ha raccontato di fronte a loro i momenti di terrore che ha vissuto, ma ha anche aggiunto che gli stessi tre ragazzi l'avevano insultata già altre volte, perché immigrata, invitandola ad andarsene. La vicenda è passata ai carabinieri della Compagnia di Biella, che ieri hanno individuato il primo dei tre aggressori e stanno per chiudere il cerchio. Sono riusciti a ricostruire già gran parte dell' accaduto, ma stanno effettuando ancora una serie di verifiche.
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mercoledì 26 novembre: decisione sulla localizzazione della coppa america '''AFFONDA UNA NAVE DI MIGRANTI A LARGO DI CIPRO'''
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giovedì 27 novembre: Cinque morti e 26 dispersi: questo il tragico bilancio dell'affondamento di un peschereccio carico di migranti clandestini al largo della costa nord dell'isola di Cipro, riferisce la polizia turco-cipriota. I morti, un turco e 4 siriani, facevano parte di un gruppo di 37 migranti e due uomini di equipaggio che si trovavano a bordo del peschereccio affondato lunedì dopo essere salpato dalla costa mediterranea della Turchia diretti a Cipro. Solo 8 i sopravvissuti, tra i quali il capitano, un siriano di 20 anni residente nel nord di Cipro, che è stato arrestato.
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venerdì 28 novembre>>>CIG a Napoli:la presidenza italiana dell'UE consegna la costituzione agli stati membri... '''PALESTINA'''
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sabato 29 novembre>>> Linux Day: CSOA OFF99 Sharon esclude altri disimpegni, dopo l'ultimo attacco a Jenin. La Brigate dei martiri di Al Aqsa interrompono la tregua.
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                      Manifestazione nazionale (Bologna e Napoli) in difesa della scuola pubblica, immigrazione, alla quale dovrebbe essere affiancata una manifestazione contro la costituzione europea. In particolare le comunità migranti di Napoli saranno in piazza per contestare le politiche di apartheid poste in essere nella fortezza Europa. Il primo ministro israeliano, Ariel Sharon, ha escluso altri ritiri unilaterali dalla Cisgiordania e ha ribadito che il suo governo resta impegnato alla 'roadmap', l'itinerario di pace indicato dal cosiddetto 'Quartetto di Madrid', i mediatori di Usa, Russia, Ue e Onu. "A dispetto delle voci circolate ieri, non intendiamo neanche ipotizzare un piano diverso dalla roadmap", ha assicurato Sharon in un incontro a Tel Aviv con gli imprenditori locali. Ieri uno dei consiglieri del premier, Eyal Arad, aveva lasciato intendere che qualora si protraesse lo stallo del processo di pace con i palestinesi, Israele potrebbe prendere iniziative unilaterali -come il ritiro appena ultimato dalla Striscia di Gaza- per definire i confini della Cisgiordania con l'annessione definitiva di alcune aree.
Le 'Brigate Martiri di Al-Aqsà non rispetteranno più la tregua concordata tra le diverse formazioni militanti palestinesi per fare cessare le rappresaglie israeliana nella Striscia di Gaza. La decisione è stata annunciata da un alto dirigente del movimento in seguito all'uccisione di un militante durante un raid israeliano a Jenin, in Cisgiordania.
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domenica 30 novembre
  
 
=== PER LE TRASMISSIONI DI giovedì 27 novembre 2003 ===
'''AFGHANISTAN'''

Attentato suicida a Kabul: 12 morti e 20 feriti
Ci sono stati vari attentati suicidi quest'anno in Afghanistan, ma a Kabul sono relativamente rari.
Dodici persone sono morte e altre venti sono rimaste ferite in un attentato suicida avvenuto nei pressi di un centro di addestramento militare di Kabul: lo ha reso noto il Ministero della Difesa afgano.
Parlando a un telefono satellitare da una località sconosciuta, un portavoce dei taleban, Abdul Latif Hakim, ha detto che è stato un loro uomo a compiere l'attentato suicida: Sardar Mohammad, di Kabul.
Il portavoce ha anche aggiunto che la guerriglia prepara altri attentati.
L'attentato è stato portato a termine da Mohammad alla guida di una motocicletta imbottita di esplosivo: l'attentatore ha colpito nel momento in cui il personale militare stava aspettando fuori dalla caserma di poter prendere gli autobus che li avrebebro portati a casa.

'''STATI UNITI E ARMI'''

L’esercito statunitense utilizza così tante pallottole in Afghanistan e in Iraq che i fabbricanti di munizioni non riescono a rispettare le ordinazioni ricevute. Gli Stati Uniti sono costretti, come rivela il quotidiano britannico The Indipendent di domenica 25 settembre, a richiedere le munizioni alle Industrie Militari di Israele, legate al governo di Tel Aviv. Il Pentagono ha così acquistato 313 milioni di pallottole israeliane a partire dallo scorso anno, per un importo di dieci milioni di dollari.
Un rapporto governativo americano, citato da The Indipendent, indica che le forze americane hanno raddoppiato il loro consumo di munizioni dopo l’11 settembre 2001 e dopo il dispiegamento militare prima in Afghanistan e poi in Iraq. L’esercito ha utilizzato circa 6 miliardi di munizioni di piccolo calibro a partire dal 2002, e hanno ormai bisogno di 1 miliardo e 800 mila munizioni ogni anno. Alcuni esperti interpellati stimano che vengano sparate tra le 250.000 e le 300.000 pallottole per ciascun “insorto” afgano o iracheno ucciso.

'''BRASILE, PARLAMENTO: ELETTO NUOVO PRESIDENTE, LULA “RICONQUISTA” CAMERA'''

Aldo Rebelo, 49 anni, ex-ministro ed esponente del partito comunista, ieri sera con 258 preferenze è stato eletto di misura presidente dell’Assemblea nazionale (Parlamento) del Brasile. Ha battuto alla seconda votazione per soli 15 voti - “in una delle dispute più accese della storia del Parlamento” aggiunge il quotidiano - José Thomaz Nono, proposto dall’opposizione. Il nuovo presiodente sostituisce Severino Cavalcanti, che si era dimesso alcuni giorni fa in seguito a uno scandalo per tangenti. Con la vittoria di Reselo il controllo del Parlamento brasiliano torna alla coalizione di governo del presidente Lula, che ha per ottenere questo risultato anche rinunciato a un candidato del suo partito (Partido dos Trabalhadores, Pt).

'''INDONESIA: PROTESTE IN TUTTO IL PAESE IN VISTA DI RINCARO CARBURANTE '''

Decine di migliaia di indonesiani sono scesi in piazza in varie località del Paese, popolato da circa 235 milioni di abitanti, per protesta contro l’aumento del prezzo del carburante che scatterà da sabato prossimo. Circa 2.000 manifestanti hanno sfilato per le strade della capitale Giakarta per raggiungere il palazzo del presidente Susilo Bambang Yudhoyono, circondati da rigide misure di sicurezza, e analoghe dimostrazioni si sono tenute, secondo i media locali, in almeno altre 11 città. Per il momento le manifestazioni sono state sostanzialmente pacifiche, tranne qualche caso in cui i dimostranti hanno lanciato pietre e dato fuoco a copertoni di auto, ma il governo, temendo che la protesta possa crescere, ha già ordinato il dispiegamento di 5.500 uomini incaricati di mantenere la sicurezza. In attesa che domani alle 10:00 locali sia annunciata l’entità dell’aumento, che secondo il ministero della Pianificazione potrebbe arrivare al 50%, decine di migliaia di persone in tutto il paese stanno facendo la fila davanti ai distributori per accumulare scorte di benzina. L’Indonesia è l’unico Stato asiatico a far parte dell’Opec, Organizzazione internazionale degli Stati esportatori di petrolio, ma sta pensando di uscirne, dato che negli ultimi anni da produttore si è trasformata in importatore a causa di un’economia che cresce a un tasso del 6% annuo. Per il 2005 si stima che la produzione di petrolio diminuirà del 6%, nonostante alcune zone siano ricche di greggio, tra cui la provincia occidentale di Aceh, che però è stata teatro, fino all’accordo di pace del mese scorso, di una quasi trentennale guerriglia separatista.
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== rassegna stampa ==
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== Gradiolina ==


== Spazio comunicazione indipendente gio 27.11 ==

'''7 di salonicco liberi'''

 http://www.italy.indymedia.org/features/ctrl_alt/#1061

'''easy london '''

http://italy.indymedia.org/features/antifa/#1110

'''il processo sui 26 resta a genova'''
http://italy.indymedia.org/news/2003/11/431429.php

'''prime info sul wsis '''
http://www.italy.indymedia.org/features/roma/#1118

'''ricordando la manifestazione di sabato''' - a propoposito della scuola pubblica
http://italy.indymedia.org/news/2003/11/415791.php

'''guarderei anche questo..se non altro per l'autore...manifestazione studentesca/disobb oggi a napoli'''
http://italy.indymedia.org/news/2003/11/431497.php

== Spazio Comunicazione Indypendente lune 24.11 ==

''ATTENZIONE QUESTO NON è STATO ANCORA ARCHIVIATO PER SEMPLIFICARE LA VITA A CHI FARA' LO SPAZIO INDY GIOVEDì...''

bozza indyspazio per lunedi':

'''1) nazionale'''
-mani reddito: http://italy.indymedia.org/features/roma/#1095
-gimmi ai domiciliari:
ftr gimmi+ evtl audio ondarossa
http://italy.indymedia.org/
http://italy.indymedia.org/news/2003/11/429507.php

-media under attack: http://italy.indymedia.org/features/media/#1078

'''2) internazionale'''

ftaa: http://italy.indymedia.org/archives/display_by_id.php?feature_id=1104

ALCA: LIBERO COMMERCIO IMPOSTO .
di Aldo Zanchetta
L’ Area di Libero Commercio delle Americhe (ALCA) è uno degli obiettivi del governo statunitense per portare a termine la conquista neocoloniale dell’America Latina: un vecchio sogno che ha attraversato la politica estera degli Stati Uniti degli ultimi cento anni, sviluppata e progredita nel tempo ma ancora incompiuta. Il progetto dell’ALCA sta mettendo in cantiere un altro pezzo decisivo di questo programma: un unico grande mercato dall’ Alaska alla Terra del Fuoco. Secondo James Petras, uno degli intellettuali più critici della politica statunitense, "l’ALCA è una continuazione necessaria del ‘libero mercato’ perché stabilisce una base istituzionale legale e formale per il totale assorbimento da parte degli Stati Uniti delle risorse, dei patrimoni, dei mercati, del commercio e delle imprese latinoamericane’.
La decade dal 1990 al 2000 è stata il periodo d’oro per il saccheggio europeo e americano del subcontinente latinoamericano. Se il meccanismo del debito estero è stata la ‘idrovora’ (definizione di Darcy Ribeiro già negli anni 70) che ha pompato denaro dall’America Latina e da altri continenti, al ‘nord’ i trattati bilaterali di libero commercio sono stati successivamente lo strumento per consentire alle multinazionali di liberarsi dai vincoli legislativi nel loro tentativo di predominio dei mercati di questi paesi, mentre i trattati sugli investimenti sono stati lo strumento per la protezione oltre misura degli investimenti. Il primo grande trattato commerciale degli Stati Uniti nel continente è stato il NAFTA, cioè il trattato di ‘libero commercio fra Canada, Stati Uniti e Messico’, siglato nel 1994. L’Unione Europea ha risposto con il cosiddetto ‘Accordo Globale’ con il Messico, entrato in vigore a metà del 2000 e con i trattati bilaterali sugli investimenti siglati fra Messico e singoli paesi dell’ UE nei due anni successivi.
Vantaggi comprati
Nella decade ricordata, investitori del Nord (degli Stati Uniti e dell’ Unione Europea con la Spagna in pole-position) hanno "comprato" oltre 4.000 imprese latinoamericane, dai trasporti alle banche, dalle società di telecomunicazione alle imprese minerarie e petrolifere. Questi acquisti hanno però lasciato ancora spazio all’esistenza di imprese private latinoamericane ed ora il progetto di un unico enorme libero mercato di quasi un miliardo di persone consentirebbe alle imprese nordamericane di conquistare un vantaggio decisivo rispetto alla concorrenza europea e faciliterebbe ulteriori acquisizioni.
Oggi è evidente che l’economia neoliberista sia entrata in un periodo di grave crisi e solo assicurandosi il predominio su questo grande mercato di possibili compratori (almeno la componente ricca di questo mercato) nonché il controllo diretto delle materie prime esistenti nell’area ed il patrimonio biologico in particolare, il sistema economico statunitense può ricevere la boccata di ossigeno necessaria per sperare di superare la crisi. Ma un terzo fattore non è meno importante: la possibile delocalizzazione di importanti produzioni in zone con mano d’opera a basso costo per competere con i mercati del lavoro asiatici.
Dall’AMI all’ALCA
La posta in gioco per gli Stati Uniti è enorme: di qui il progetto dell’ALCA che vide ufficialmente la luce con il vertice a Miami di 34 paesi nel dicembre 1994, dove si stabilì un percorso che avrebbe portato all’entrata in vigore del trattato il 1° gennaio del 2005. Il piano di lavoro includeva riunioni periodiche dei capi di governo e, più frequentemente, dei ministri del commercio, oltre a 12 gruppi di lavoro su vari aspetti della collaborazione ad ampio raggio. La Dichiarazione di San Josè del marzo ‘98 dei Ministri del Commercio dette un impulso decisivo alle trattative costituendo la base degli accordi approvati poi nella riunione dei Capi di Stato e di governo di Santiago del Cile dell’aprile ’98. Con questa dichiarazione si definiva il contenuto delle trattative: partendo dagli accordi commerciali contemplati dalla Organizzazione Mondiale del Commercio, si andava oltre gli stessi recuperando le clausole AMI (l’accordo multilaterale sugli investimenti) bocciate a Seattle e relative alla protezione degli investimenti, alla libera concorrenza nei servizi e alla protezione della proprietà intellettuale. Pertanto l’Accordo assumerebbe anche una dimensione economica più ampia di quella commerciale.
Se all’inizio della negoziazione i 34 paesi (Cuba esclusa in quanto "paese non democratico") sembravano allineati disciplinatamente con le proposte statunitensi, le cose oggi non sono più così tranquille. Governi di sinistra o centro-sinistra con venature nazionaliste sono oggi al potere in Brasile, Venezuela, Ecuador mentre la situazione argentina provoca non pochi grattacapi. La stessa Federazione degli Industriali di San Paolo, la più importante di tutta l’America Latina, ha pubblicato le stime del danno che deriverebbe alle industrie paulistane a favore di quelle statunitensi: oltre 1.000 miliardi di dollari l’anno.
La resistenza si organizza
D’altra parte la resistenza popolare al progetto si è andata estendendo e consolidando specialmente grazie a due reti che hanno collegato fra loro decine di organizzazioni di base, ONG come sindacati, contadini come comunità indigene. Si tratta della Alianza Social Continental e della COMPA (Asamblea Continental de la Convergencia de Movimientos de los Pueblos de las Americas) che hanno tenuto i loro ultimi incontri a L’Avana nei mesi scorsi e che hanno dato vita ad un plebiscito continentale sul quesito "si o no all’ALCA?". Come si vede, il cammino che il governo degli Stati Uniti ha cercato di consolidare attraverso il Plan Puebla Panama, formalmente ‘messicano’ ma ispirato da Washington, e attraverso il Plan Colombia -- ma anche con l’estensione della presenza militare temporanea (esercitazioni congiunte) o permanente (basi militari)--, si va complicando, mentre l’ Europa assiste e talora sostiene inspiegabilmente l’azione statunitense che renderà più difficile la propria concorrenza nell’ area.
L’Europa resta a guardare
L’ultimo vertice dei 34 paesi si è tenuto recentemente a Quito, ma non è stato conclusivo del percorso come era da tempo programmato. L’assunzione della presidenza del Brasile da parte di Lula a Gennaio ci dirà se il progetto potrà proseguire sostanzialmente inalterato o dovrà essere rinegoziato. Mentre l’ Europa resta a guardare, incapace di esprimere politiche alternative a quelle di un neocolonialismo liberista imperniato sul debito e sui trattati di libero commercio ineguali fra i contraenti.

'''3) locale'''

aversa:tana occupata e sgomberata http://italy.indymedia.org/features/napoli/
+ allaccio con vari sgomberi http://italy.indymedia.org/features/ctrl_alt/
+ allaccio con occupa monza http://italy.indymedia.org/features/lombardia/#1081

''' 4) capodanno'''
appuntamento per odio il carcere
http://italy.indymedia.org/features/roma/
http://www.ecn.org/latorre/odio_carcere.htm

'''6) appuntamento convegno malatesta'''
http://italy.indymedia.org/features/napoli/#1086

'''5) approfondimento'''
scanzano: si' rema, e appunatamento per approfondimento giovedi' prox, ore 16
http://italy.indymedia.org/features/eco/#1111

GR DEL 29 SETTEMBRE

Metalmeccanici in sciopero, i sindacati: «Adesione all'80%»

Migliaia di operai sono scesi in piazza per gridare la loro rabbia contro l'offerta di aumento di 60 euro avanzata da Federmeccanica per il prossimo biennio: alta l'adesione allo sciopero nazionale dei metalmeccanici scattato questa mattina alle 9.00 e proclamato da Fim, Fiom e Uilm per il rinnovo del contratto di lavoro. Attualmente sono oltre un milione e 600mila i lavoratori metalmeccanici che attendono l’adeguamento salariale previsto dal rinnovo del biennio economico, scaduto a dicembre.

Cortei e presidi, con migliaia di lavoratori in tutta Italia: In Emilia Romagna centinaia di lavoratori si sono riuniti in due presidi davanti alla sede di Confindustria e Confapi; a Firenze sono state diecimila le tute blu, provenienti da tutta la regione che hanno sfilato in corteo per le vie del centro, vista anche la situazione molto tesa in Toscana dove sono almeno 14mila i posti di lavoro a rischio, con le vertenze Electrolux, Matec e Esaote e la crisi nell'area dell'indotto della Piaggio. Alla manifestazione a Roma i metalmeccanici sono accorsi in massa. Il corteo romano delle tutte blu ha attraversato la via Tiburtina fino a raggiungere i cancelli dell'azienda Vitrociset, che ha da poco aperto una procedura di licenziamento per 150 lavoratori. Alta l'adesione anche ai cortei a Milano, Napoli e in Sicilia dove ai motivi del contratto si aggiungono infatti quelli della reindustrializzazione, in una regione dove il comparto continua a perdere pezzi cospicui, come sta accadendo nell'indotto Fiat. A Torino, è durato circa un'ora il blocco della stazione ferroviaria di Porta Nuova da parte di circa duemila lavoratori.

FINANZIARIA

Berlusconi si arrampica sugli specchi e per non spaventare chi è già atterrito consulta il dizionario dei sinonimi e dei contrari, sostenendo che un sacrificio è meno doloroso di un taglio alle spese sociali. "La manovra Finanziaria - ha detto - comporta sacrifici, ma non penso che si possa parlare di tagli. Piuttosto di spese che non aumenteranno". Così il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi risponde ai giornalisti lasciando Palazzo Grazioli prima di recarsi al Quirinale per illustrare al presidente della Repubblica i punti principali della nuova legge di bilancio. "Ci sarà - puntualizza infatti il premier - un altolà a molte spese in molte direzioni". Alla domanda dei giornalisti se la Finanziaria prevede misure anche relative al condono fiscale, il presidente del Consiglio risponde: "Nel Consiglio dei ministri di oggi parleremo anche di questo, ma, comunque, credo che non ci sara' una misura di questo tipo: posso informarvi che alcune cose comunque saranno discusse in Consiglio dei ministri". Sull'entita' della manovra, Berlusconi non si sbilancia. "Anche questa la stiamo vedendo, abbiamo lavorato fino a tarda notte".

AMBIENTE: MAXI-BLITZ IN OTTO REGIONI, 12 ARRESTI

E' in corso dalle prime ore di oggi una maxi-operazione per la tutela dell' ambiente in otto regioni italiane, che prevede l'emissione di 12 provvedimenti restrittivi, decine di perquisizioni e sequestri di circa 200 mezzi di trasporto e di una decina di impianti di smaltimento dei rifiuti. Emergono i chiari segnali dell'esistenza di un'organizzazione criminale dedita al traffico illecito di rifiuti, attività molto nota ai cittadini campani. L'attività investigativa, si è concretizzata nell' operazione che ha interessato le province di Verona, Padova, Vicenza, Venezia, Bologna, Piacenza, Modena, Milano, Pavia, Bergamo, Mantova, Brescia, Firenze, Prato, La Spezia, Cuneo, Torino, Alessandria, Bolzano, Massa Carrara e Udine. Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti, falsità ideologica commessa da privati in atto pubblico, gestione illecita dei rifiuti, frode nelle pubbliche forniture.

SVASTICA SUL BRACCIO DI UNA STUDENTESSA MAROCCHINA

E' accaduto ieri a Biella: È arrivata a scuola in lacrime, perché tre ragazzi l'hanno aggredita, le hanno gridato insulti razzisti e graffiata a un braccio, disegnandole una svastica con una pietra. È accaduto a una tredicenne di Tollegno (Biella), con mamma marocchina e padre italiano, morto da qualche tempo. I carabinieri di Biella hanno già identificato uno degli aggressori e hanno raccolto molti elementi per arrivare anche ad altri due. L'adolescente ha raccontato di fronte a loro i momenti di terrore che ha vissuto, ma ha anche aggiunto che gli stessi tre ragazzi l'avevano insultata già altre volte, perché immigrata, invitandola ad andarsene. La vicenda è passata ai carabinieri della Compagnia di Biella, che ieri hanno individuato il primo dei tre aggressori e stanno per chiudere il cerchio. Sono riusciti a ricostruire già gran parte dell' accaduto, ma stanno effettuando ancora una serie di verifiche.

AFFONDA UNA NAVE DI MIGRANTI A LARGO DI CIPRO

Cinque morti e 26 dispersi: questo il tragico bilancio dell'affondamento di un peschereccio carico di migranti clandestini al largo della costa nord dell'isola di Cipro, riferisce la polizia turco-cipriota. I morti, un turco e 4 siriani, facevano parte di un gruppo di 37 migranti e due uomini di equipaggio che si trovavano a bordo del peschereccio affondato lunedì dopo essere salpato dalla costa mediterranea della Turchia diretti a Cipro. Solo 8 i sopravvissuti, tra i quali il capitano, un siriano di 20 anni residente nel nord di Cipro, che è stato arrestato.

PALESTINA

Sharon esclude altri disimpegni, dopo l'ultimo attacco a Jenin. La Brigate dei martiri di Al Aqsa interrompono la tregua.

Il primo ministro israeliano, Ariel Sharon, ha escluso altri ritiri unilaterali dalla Cisgiordania e ha ribadito che il suo governo resta impegnato alla 'roadmap', l'itinerario di pace indicato dal cosiddetto 'Quartetto di Madrid', i mediatori di Usa, Russia, Ue e Onu. "A dispetto delle voci circolate ieri, non intendiamo neanche ipotizzare un piano diverso dalla roadmap", ha assicurato Sharon in un incontro a Tel Aviv con gli imprenditori locali. Ieri uno dei consiglieri del premier, Eyal Arad, aveva lasciato intendere che qualora si protraesse lo stallo del processo di pace con i palestinesi, Israele potrebbe prendere iniziative unilaterali -come il ritiro appena ultimato dalla Striscia di Gaza- per definire i confini della Cisgiordania con l'annessione definitiva di alcune aree. Le 'Brigate Martiri di Al-Aqsà non rispetteranno più la tregua concordata tra le diverse formazioni militanti palestinesi per fare cessare le rappresaglie israeliana nella Striscia di Gaza. La decisione è stata annunciata da un alto dirigente del movimento in seguito all'uccisione di un militante durante un raid israeliano a Jenin, in Cisgiordania.

AFGHANISTAN

Attentato suicida a Kabul: 12 morti e 20 feriti Ci sono stati vari attentati suicidi quest'anno in Afghanistan, ma a Kabul sono relativamente rari. Dodici persone sono morte e altre venti sono rimaste ferite in un attentato suicida avvenuto nei pressi di un centro di addestramento militare di Kabul: lo ha reso noto il Ministero della Difesa afgano. Parlando a un telefono satellitare da una località sconosciuta, un portavoce dei taleban, Abdul Latif Hakim, ha detto che è stato un loro uomo a compiere l'attentato suicida: Sardar Mohammad, di Kabul. Il portavoce ha anche aggiunto che la guerriglia prepara altri attentati. L'attentato è stato portato a termine da Mohammad alla guida di una motocicletta imbottita di esplosivo: l'attentatore ha colpito nel momento in cui il personale militare stava aspettando fuori dalla caserma di poter prendere gli autobus che li avrebebro portati a casa.

STATI UNITI E ARMI

L’esercito statunitense utilizza così tante pallottole in Afghanistan e in Iraq che i fabbricanti di munizioni non riescono a rispettare le ordinazioni ricevute. Gli Stati Uniti sono costretti, come rivela il quotidiano britannico The Indipendent di domenica 25 settembre, a richiedere le munizioni alle Industrie Militari di Israele, legate al governo di Tel Aviv. Il Pentagono ha così acquistato 313 milioni di pallottole israeliane a partire dallo scorso anno, per un importo di dieci milioni di dollari. Un rapporto governativo americano, citato da The Indipendent, indica che le forze americane hanno raddoppiato il loro consumo di munizioni dopo l’11 settembre 2001 e dopo il dispiegamento militare prima in Afghanistan e poi in Iraq. L’esercito ha utilizzato circa 6 miliardi di munizioni di piccolo calibro a partire dal 2002, e hanno ormai bisogno di 1 miliardo e 800 mila munizioni ogni anno. Alcuni esperti interpellati stimano che vengano sparate tra le 250.000 e le 300.000 pallottole per ciascun “insorto” afgano o iracheno ucciso.

BRASILE, PARLAMENTO: ELETTO NUOVO PRESIDENTE, LULA “RICONQUISTA” CAMERA

Aldo Rebelo, 49 anni, ex-ministro ed esponente del partito comunista, ieri sera con 258 preferenze è stato eletto di misura presidente dell’Assemblea nazionale (Parlamento) del Brasile. Ha battuto alla seconda votazione per soli 15 voti - “in una delle dispute più accese della storia del Parlamento” aggiunge il quotidiano - José Thomaz Nono, proposto dall’opposizione. Il nuovo presiodente sostituisce Severino Cavalcanti, che si era dimesso alcuni giorni fa in seguito a uno scandalo per tangenti. Con la vittoria di Reselo il controllo del Parlamento brasiliano torna alla coalizione di governo del presidente Lula, che ha per ottenere questo risultato anche rinunciato a un candidato del suo partito (Partido dos Trabalhadores, Pt).

INDONESIA: PROTESTE IN TUTTO IL PAESE IN VISTA DI RINCARO CARBURANTE

Decine di migliaia di indonesiani sono scesi in piazza in varie località del Paese, popolato da circa 235 milioni di abitanti, per protesta contro l’aumento del prezzo del carburante che scatterà da sabato prossimo. Circa 2.000 manifestanti hanno sfilato per le strade della capitale Giakarta per raggiungere il palazzo del presidente Susilo Bambang Yudhoyono, circondati da rigide misure di sicurezza, e analoghe dimostrazioni si sono tenute, secondo i media locali, in almeno altre 11 città. Per il momento le manifestazioni sono state sostanzialmente pacifiche, tranne qualche caso in cui i dimostranti hanno lanciato pietre e dato fuoco a copertoni di auto, ma il governo, temendo che la protesta possa crescere, ha già ordinato il dispiegamento di 5.500 uomini incaricati di mantenere la sicurezza. In attesa che domani alle 10:00 locali sia annunciata l’entità dell’aumento, che secondo il ministero della Pianificazione potrebbe arrivare al 50%, decine di migliaia di persone in tutto il paese stanno facendo la fila davanti ai distributori per accumulare scorte di benzina. L’Indonesia è l’unico Stato asiatico a far parte dell’Opec, Organizzazione internazionale degli Stati esportatori di petrolio, ma sta pensando di uscirne, dato che negli ultimi anni da produttore si è trasformata in importatore a causa di un’economia che cresce a un tasso del 6% annuo. Per il 2005 si stima che la produzione di petrolio diminuirà del 6%, nonostante alcune zone siano ricche di greggio, tra cui la provincia occidentale di Aceh, che però è stata teatro, fino all’accordo di pace del mese scorso, di una quasi trentennale guerriglia separatista.

radiolina (last edited 2008-06-26 09:51:30 by anonymous)