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= Lunedì 26 gennaio = === GR DEL 29 SETTEMBRE ===
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palinsesto: '''Metalmeccanici in sciopero, i sindacati: «Adesione all'80%»'''
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     12:00- 13:00 rassegna stampa zanza + megabug (!!) Migliaia di operai sono scesi in piazza per gridare la loro rabbia contro l'offerta di aumento di 60 euro avanzata da Federmeccanica per il prossimo biennio: alta l'adesione allo sciopero nazionale dei metalmeccanici scattato questa mattina alle 9.00 e proclamato da Fim, Fiom e Uilm per il rinnovo del contratto di lavoro.
Attualmente sono oltre un milione e 600mila i lavoratori metalmeccanici che attendono l’adeguamento salariale previsto dal rinnovo del biennio economico, scaduto a dicembre.
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     13:30- 14:00 zanza + megabub Cortei e presidi, con migliaia di lavoratori in tutta Italia:
In Emilia Romagna centinaia di lavoratori si sono riuniti in due presidi davanti alla sede di Confindustria e Confapi; a Firenze sono state diecimila le tute blu, provenienti da tutta la regione che hanno sfilato in corteo per le vie del centro, vista anche la situazione molto tesa in Toscana dove sono almeno 14mila i posti di lavoro a rischio, con le vertenze Electrolux, Matec e Esaote e la crisi nell'area dell'indotto della Piaggio.
Alla manifestazione a Roma i metalmeccanici sono accorsi in massa. Il corteo romano delle tutte blu ha attraversato la via Tiburtina fino a raggiungere i cancelli dell'azienda Vitrociset, che ha da poco aperto una procedura di licenziamento per 150 lavoratori. Alta l'adesione anche ai cortei a Milano, Napoli e in Sicilia dove ai motivi del contratto si aggiungono infatti quelli della reindustrializzazione, in una regione dove il comparto continua a perdere pezzi cospicui, come sta accadendo nell'indotto Fiat. A Torino, è durato circa un'ora il blocco della stazione ferroviaria di Porta Nuova da parte di circa duemila lavoratori.
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     14:00- 16:00 punky flegrei '''FINANZIARIA'''
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     16:00- 17:00/17,30 spazio informazione indipendente wadada-macedonio Berlusconi si arrampica sugli specchi e per non spaventare chi è già atterrito consulta il dizionario dei sinonimi e dei contrari, sostenendo che un sacrificio è meno doloroso di un taglio alle spese sociali.
"La manovra Finanziaria - ha detto - comporta sacrifici, ma non penso che si possa parlare di tagli. Piuttosto di spese che non aumenteranno". Così il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi risponde ai giornalisti lasciando Palazzo Grazioli prima di recarsi al Quirinale per illustrare al presidente della Repubblica i punti principali della nuova legge di bilancio. "Ci sarà - puntualizza infatti il premier - un altolà a molte spese in molte direzioni". Alla domanda dei giornalisti se la Finanziaria prevede misure anche relative al condono fiscale, il presidente del Consiglio risponde: "Nel Consiglio dei ministri di oggi parleremo anche di questo, ma, comunque, credo che non ci sara' una misura di questo tipo: posso informarvi che alcune cose comunque saranno discusse in Consiglio dei ministri". Sull'entita' della manovra, Berlusconi non si sbilancia. "Anche questa la stiamo vedendo, abbiamo lavorato fino a tarda notte".
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     17,30/18,15
17:30-19:00 approfondimenti vari o trx.."VariAzioni (su Temi Vari)"
     18,15/19,00
'''AMBIENTE: MAXI-BLITZ IN OTTO REGIONI, 12 ARRESTI'''
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      19:00 -20:00 precariato-precariamente E' in corso dalle prime ore di oggi una maxi-operazione per la tutela dell' ambiente in otto regioni italiane, che prevede l'emissione di 12 provvedimenti restrittivi, decine di perquisizioni e sequestri di circa 200 mezzi di trasporto e di una decina di impianti di smaltimento dei rifiuti. Emergono i chiari segnali dell'esistenza di un'organizzazione criminale dedita al traffico illecito di rifiuti, attività molto nota ai cittadini campani.
L'attività investigativa, si è concretizzata nell' operazione che ha interessato le province di Verona, Padova, Vicenza, Venezia, Bologna, Piacenza, Modena, Milano, Pavia, Bergamo, Mantova, Brescia, Firenze, Prato, La Spezia, Cuneo, Torino, Alessandria, Bolzano, Massa Carrara e Udine.
Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti, falsità ideologica commessa da privati in atto pubblico, gestione illecita dei rifiuti, frode nelle pubbliche forniture.
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= Rassegna Stampa = '''SVASTICA SUL BRACCIO DI UNA STUDENTESSA MAROCCHINA'''
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dall'indirizzo http://www.ansa.it/rubriche/rassegna/rassegnaoggi.shtml
è possibile vedere e leggere le prime pagine di tutti i quotidiani andando al link della rassegna stampa della camera dei deputati oppure a partire dalle 12 sono disponibili tutti i quotidiani di oggi on-line
E' accaduto ieri a Biella:
È arrivata a scuola in lacrime, perché tre ragazzi l'hanno aggredita, le hanno gridato insulti razzisti e graffiata a un braccio, disegnandole una svastica con una pietra. È accaduto a una tredicenne di Tollegno (Biella), con mamma marocchina e padre italiano, morto da qualche tempo. I carabinieri di Biella hanno già identificato uno degli aggressori e hanno raccolto molti elementi per arrivare anche ad altri due.
L'adolescente ha raccontato di fronte a loro i momenti di terrore che ha vissuto, ma ha anche aggiunto che gli stessi tre ragazzi l'avevano insultata già altre volte, perché immigrata, invitandola ad andarsene. La vicenda è passata ai carabinieri della Compagnia di Biella, che ieri hanno individuato il primo dei tre aggressori e stanno per chiudere il cerchio. Sono riusciti a ricostruire già gran parte dell' accaduto, ma stanno effettuando ancora una serie di verifiche.
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'''AFFONDA UNA NAVE DI MIGRANTI A LARGO DI CIPRO'''
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= GR ORE 13.30 = Cinque morti e 26 dispersi: questo il tragico bilancio dell'affondamento di un peschereccio carico di migranti clandestini al largo della costa nord dell'isola di Cipro, riferisce la polizia turco-cipriota. I morti, un turco e 4 siriani, facevano parte di un gruppo di 37 migranti e due uomini di equipaggio che si trovavano a bordo del peschereccio affondato lunedì dopo essere salpato dalla costa mediterranea della Turchia diretti a Cipro. Solo 8 i sopravvissuti, tra i quali il capitano, un siriano di 20 anni residente nel nord di Cipro, che è stato arrestato.
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'''PALESTINA'''
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'''no all' alca''' Sharon esclude altri disimpegni, dopo l'ultimo attacco a Jenin. La Brigate dei martiri di Al Aqsa interrompono la tregua.
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Sono oltre 800 i delegati provenienti da tutta l’America Latina, ma non solo, che da oggi partecipano all’Avana al terzo ‘Incontro mondiale’ di lotta contro l’Area di libero commercio continentale (Alca), appoggiata dagli Stati Uniti ma osteggiata praticamente da tutti i governi sudamericani. I partecipanti rappresenteranno tutto il continente, con una maggiore presenza da Messico, Canada, Brasile, Stati Uniti e Venezuela; all’incontro, che durerà fino al 30 gennaio, è previsto, tra l’altro, anche l’intervento di delegati provenienti da altri Paesi tra cui Francia, Italia e Germania. Secondo Osvaldo Martinez, presidente della commissione organizzatrice e responsabile della commissione economica del parlamento cubano, la battaglia per fermare l’introduzione di un modello di mercato neo-liberista patrocinato da Washington e dalle grandi multinazionali “è entrata in una fase decisiva”. Da questo incontro, ha auspicato Martinez “dovrà emergere l’accordo tra i movimenti sociali che si collocano nel cartello dell’Alleanza continentale” decisa a dire no all’Alca, un mercato unico potenziale di circa 800 milioni di persone, dall'Alaska alla Terra del Fuoco. Ieri, proprio all’Avana, il patriarca ortodosso di Costantinopoli Bartolomeo I, arrivato nell’isola caraibica per consacrare la nuova cattedrale di San Nicolas de Mira costruita per volontà personale di Fidel Castro, ha espresso una netta condanna del blocco economico attuato dagli Usa contro Cuba, definendolo un “errore storico”. Il primo ministro israeliano, Ariel Sharon, ha escluso altri ritiri unilaterali dalla Cisgiordania e ha ribadito che il suo governo resta impegnato alla 'roadmap', l'itinerario di pace indicato dal cosiddetto 'Quartetto di Madrid', i mediatori di Usa, Russia, Ue e Onu. "A dispetto delle voci circolate ieri, non intendiamo neanche ipotizzare un piano diverso dalla roadmap", ha assicurato Sharon in un incontro a Tel Aviv con gli imprenditori locali. Ieri uno dei consiglieri del premier, Eyal Arad, aveva lasciato intendere che qualora si protraesse lo stallo del processo di pace con i palestinesi, Israele potrebbe prendere iniziative unilaterali -come il ritiro appena ultimato dalla Striscia di Gaza- per definire i confini della Cisgiordania con l'annessione definitiva di alcune aree.
Le 'Brigate Martiri di Al-Aqsà non rispetteranno più la tregua concordata tra le diverse formazioni militanti palestinesi per fare cessare le rappresaglie israeliana nella Striscia di Gaza. La decisione è stata annunciata da un alto dirigente del movimento in seguito all'uccisione di un militante durante un raid israeliano a Jenin, in Cisgiordania.

'''AFGHANISTAN'''

Attentato suicida a Kabul: 12 morti e 20 feriti
Ci sono stati vari attentati suicidi quest'anno in Afghanistan, ma a Kabul sono relativamente rari.
Dodici persone sono morte e altre venti sono rimaste ferite in un attentato suicida avvenuto nei pressi di un centro di addestramento militare di Kabul: lo ha reso noto il Ministero della Difesa afgano.
Parlando a un telefono satellitare da una località sconosciuta, un portavoce dei taleban, Abdul Latif Hakim, ha detto che è stato un loro uomo a compiere l'attentato suicida: Sardar Mohammad, di Kabul.
Il portavoce ha anche aggiunto che la guerriglia prepara altri attentati.
L'attentato è stato portato a termine da Mohammad alla guida di una motocicletta imbottita di esplosivo: l'attentatore ha colpito nel momento in cui il personale militare stava aspettando fuori dalla caserma di poter prendere gli autobus che li avrebebro portati a casa.

'''STATI UNITI E ARMI'''

L’esercito statunitense utilizza così tante pallottole in Afghanistan e in Iraq che i fabbricanti di munizioni non riescono a rispettare le ordinazioni ricevute. Gli Stati Uniti sono costretti, come rivela il quotidiano britannico The Indipendent di domenica 25 settembre, a richiedere le munizioni alle Industrie Militari di Israele, legate al governo di Tel Aviv. Il Pentagono ha così acquistato 313 milioni di pallottole israeliane a partire dallo scorso anno, per un importo di dieci milioni di dollari.
Un rapporto governativo americano, citato da The Indipendent, indica che le forze americane hanno raddoppiato il loro consumo di munizioni dopo l’11 settembre 2001 e dopo il dispiegamento militare prima in Afghanistan e poi in Iraq. L’esercito ha utilizzato circa 6 miliardi di munizioni di piccolo calibro a partire dal 2002, e hanno ormai bisogno di 1 miliardo e 800 mila munizioni ogni anno. Alcuni esperti interpellati stimano che vengano sparate tra le 250.000 e le 300.000 pallottole per ciascun “insorto” afgano o iracheno ucciso.

'''BRASILE, PARLAMENTO: ELETTO NUOVO PRESIDENTE, LULA “RICONQUISTA” CAMERA'''

Aldo Rebelo, 49 anni, ex-ministro ed esponente del partito comunista, ieri sera con 258 preferenze è stato eletto di misura presidente dell’Assemblea nazionale (Parlamento) del Brasile. Ha battuto alla seconda votazione per soli 15 voti - “in una delle dispute più accese della storia del Parlamento” aggiunge il quotidiano - José Thomaz Nono, proposto dall’opposizione. Il nuovo presiodente sostituisce Severino Cavalcanti, che si era dimesso alcuni giorni fa in seguito a uno scandalo per tangenti. Con la vittoria di Reselo il controllo del Parlamento brasiliano torna alla coalizione di governo del presidente Lula, che ha per ottenere questo risultato anche rinunciato a un candidato del suo partito (Partido dos Trabalhadores, Pt).

'''INDONESIA: PROTESTE IN TUTTO IL PAESE IN VISTA DI RINCARO CARBURANTE '''

Decine di migliaia di indonesiani sono scesi in piazza in varie località del Paese, popolato da circa 235 milioni di abitanti, per protesta contro l’aumento del prezzo del carburante che scatterà da sabato prossimo. Circa 2.000 manifestanti hanno sfilato per le strade della capitale Giakarta per raggiungere il palazzo del presidente Susilo Bambang Yudhoyono, circondati da rigide misure di sicurezza, e analoghe dimostrazioni si sono tenute, secondo i media locali, in almeno altre 11 città. Per il momento le manifestazioni sono state sostanzialmente pacifiche, tranne qualche caso in cui i dimostranti hanno lanciato pietre e dato fuoco a copertoni di auto, ma il governo, temendo che la protesta possa crescere, ha già ordinato il dispiegamento di 5.500 uomini incaricati di mantenere la sicurezza. In attesa che domani alle 10:00 locali sia annunciata l’entità dell’aumento, che secondo il ministero della Pianificazione potrebbe arrivare al 50%, decine di migliaia di persone in tutto il paese stanno facendo la fila davanti ai distributori per accumulare scorte di benzina. L’Indonesia è l’unico Stato asiatico a far parte dell’Opec, Organizzazione internazionale degli Stati esportatori di petrolio, ma sta pensando di uscirne, dato che negli ultimi anni da produttore si è trasformata in importatore a causa di un’economia che cresce a un tasso del 6% annuo. Per il 2005 si stima che la produzione di petrolio diminuirà del 6%, nonostante alcune zone siano ricche di greggio, tra cui la provincia occidentale di Aceh, che però è stata teatro, fino all’accordo di pace del mese scorso, di una quasi trentennale guerriglia separatista.
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'''iran'''

Rischia di inasprirsi lo scontro istituzionale in Iran: la maggioranza riformista del Parlamento di Teheran ha approvato ieri un 'emendamento d'emergenza' alla legge elettorale, nel tentativo di impedire la bocciatura di 3600 su ottomila candidati alle elezioni del 20 febbraio da parte del ‘Consiglio dei guardiani della rivoluzione’, l’organismo controllato dai conservatori. Secondo il quotidiano riformista ‘Yas-e-no’ i ‘Guardiani’ avrebbero già deciso il loro veto al provvedimento, giudicandolo "contrario all’Islam e ad alcuni articoli della Costituzione", ma l'agenzia di stampa iraniana Irna, fino a notte inoltrata, non aveva dato notizia del veto. Il provvedimento approvato dal Parlamento prevede l’impossibilità per i 12 ‘guardiani’ – tutti clerici e giuristi islamici - di censurare un candidato già dichiarato eleggibile in passato; per respingere una candidatura, anche i casi eccezionali - come per chi commette delitti o crimini - dovranno essere certificati da motivazioni giuridiche. Negli ultimi giorni la polemica si è infiammata, fino al punto che molti esponenti del governo riformista del presidente Mohammed Khatami hanno minacciato le proprie dimissioni.


'''iraq'''

 Il vicepresidente dgli Stati Uniti,
Dick Cheney, in visita in Italia, ha confermato oggi,
incontrando i rappresentanti del Senato su invito del
presidente Marcello Pera, che la transizione per trasferire i
pieni poteri al governo iracheno sara' compiuta entro giugno.
''Mese dopo mese gli iracheni stanno assumendo sempre
maggiore responsabilita' per la propria sicurezza e il
proprio futuro - ha detto Cheney - stiamo lavorando in
collaborazione con il nuovo consiglio governativo dell'Iraq
per preparare l'avvio alla transizione verso una piena
sovranita' irachena entro la fine di giugno''. ''Gli iracheni
stanno preparando una nuova legge fondamenale che garantira'
alcuni diritti fondamentali - ha aggiunto il numero due
dell'amministrazione americana - noi saremo al loro fianco e
continueremo a sacrificarci per garantire la loro sicurezza,
fino a che non avremo finito quel lavoro''.
 
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'''csm'''

Il Csm interverra' a difesa della magistratura e dei singoli magistrati a cui ha fatto riferimento il presidente del Consiglio sabato nel suo intervento alla manifestazione per il decennale di Forza Italia.
Tutti i 16 componenti togati e i laici di centro-sinistra presenteranno infatti oggi al Comitato di presidenza di Palazzo dei marescialli la richiesta di apertura di una ''pratica a tutela''.
Il vice coordinatore di Forza Italia ha criticato l'iniziativa dei magistrati: ''speriamo che evitino -ha detto- il vicolo cieco dello scontro istituzionale''. Per il Polo si tratta di un atto illegittimo.

'''pensioni'''
'Non appena il Senato terminera' la discussione sulla riforma costituzionale comincera' quella sulle pensioni'. Cosi' il ministro Maroni. 'Abbiamo rallentato l'iter parlamentare della delega solo per riaprire il confronto con il sindacato che ce l'aveva chiesto - ha spiegato il titolare del Welfare -. Ci siamo visti durante le vacanze di Natale con il sindacato, su loro richiesta, per prendere atto delle loro proposte: alcune di queste verranno probabilmente accolte'.


'''parmalat'''

Un buco di 14 mila e 300 milioni di euro. Sono le cifre dell'indebitamento netto al 30 settembre dello scorso anno, accertato dai nuovi revisori della Price Waterhouse Coopers.

Sono cifre molto diverse rispetto a quanto comunicato nei mesi scorsi da Parmalat Finanziaria quelle che compaiono nella bozza del rapporto sulla situazione economica e finanziaria del Gruppo messa a punto da PriceWaterhouseCoopers.
In particolare, nel rapporto è contenuta una stima dei ricavi e della redditività dell'esercizio 2002 e dei 9 mesi al 30 settembre 2003, oltre a una stima dell'indebitamento dei primi 9 mesi del 2003. I dati ricalcolati da PWC sono "rettificati da operazioni non documentate e passività non registrate".


Per quanto riguarda le indagini nel pomeriggio nuovo interrogatorio per Calisto Tanzi, mentre si aspettano i risultati dell'autopsia di Alessandro Bassi, il contabile di Parmalat che nei giorni scorsi si è gettato da un ponte.
Oggi, la difesa di Franco Gorreri, il primo bancario arrestato nell'inchiesta, ha chiesto gli arresti domiciliari per l'ex presidente di Monte Parma, sotto inchiesta per la sua attività di consigliere nel cda del gruppo.

'''alitalia'''

 Nuove mobilitazioni oggi all'aeroporto di Fiumicino e a Roma davanti al Ministero dei Trasporti da parte dei lavoratori, che chiedono la ripresa delle trattative sulle proposte dei Sindacati del trasporto aereo contro il piano industriale illustrato dalla compagnia.
A Fiumicino i sindacati continuano a emettere comunicati nei quali invitano a «continuare tutti uniti le mobilitazioni contro il piano Mengozzi». «Uscire dal Gruppo Alitalia e vivere una vita isolata nella futura "azienda X" significa essere divisi dagli altri e meno forti sindacalmente e contrattualmente - si legge in un documento del Sult-Comparto Gestione Aeroportuali - Chi ci garantisce poi che il gruppo Az o la futura Skyteam continueranno a chiedere alla nostra azienda di gestire i loro servizi di handling? Ricordiamo a tutti che oggi con le normative di legge attuali, nessuno ci garantirebbe l'assunzione in un'altra azienda e quando semmai questo avvenisse, nessuno assicurerebbe i diritti acquisti. Per questo il Sult fa appello a tutte le organizzazioni sindacali per respingere con forza questo progetto, da cui emergono solo rischi e nessuna opportunità, un progetto troppo simile a tutte le fallimentari scelte che questa dirigenza ci ha regalato da anni».
Sulla stessa linea anche il Cub Trasporti di Fiumicino che dice un no assoluto al progetto di ridimensionamento e smantellamento del gruppo e un no assoluto agli esuberi.
E sempre oggi ci sarà un nuovo incontro in Campidoglio tra i vertici di Regione, Provincia e Comune e le organizzazioni sindacali per l'esame della vertenza Alitalia.

'''reddito di cittadinanza'''

(ASCA) - Napoli, 26 gen - Domani, martedi' 27 gennaio,
dalle 15 alle 21, e' convocato il Consiglio regionale
della Campania in seduta ordinaria. Nutrito l'ordine del
giorno. In particolare, il parlamentino campano dovrebbe
riuscire a discutere e ad approvare il disegno di legge
che autorizza la Giunta all'esercizio provvisorio del
Bilancio 2004; l'Aula dovrebbe quindi procedere alla
votazione finale della legge per l'istituzione (in via
sperimentale, per tre anni) del cosiddetto Reddito di
cittadinanza, ovvero misure di sostegno alle famiglie
residenti in Campania con reddito annuo inferiore ai 5mila
euro. Domani, in apertura di seduta, e' prevista anche una
comunicazione del presidente Bruno Casamassa riguardante
l'elezione del presidente e dei componenti del
Corecom-Campania. Il Consiglio regionale della Campania e'
stato convocato in seduta straordinaria, per proseguire
l'esame del nuovo Statuto regionale, nei giorni di
mercoledi' 28 e giovedi' 29, sempre dalle ore 15 alle ore
21.


= Spazio Comunicazione Indypendente =

'''Il WEF di Davos'''

da indy svizzera http://switzerland.indymedia.org/it/

Il World Economic Forum (WEF) è una fondazione privata, con sede a Ginevra.
Ne sono membri le 1.000 multinazionali più ricche; infatti la discriminante per poterne fare parte è fatturare almeno un miliardo di dollari all'anno. È la lobby di imprese più potente del mondo, il cui fine supremo è la massimalizzazione del profitto.

Il selezionatissimo cast di questo film dell'orrore che si ripete dal 1970, sono i membri dei consigli d'amministrazione e top managers di industrie, ai quali si aggiungono capi di Stato, scienziati, dirigenti mondiali dell'informazione di regime, pseudoartisti e qualche rappresentante di ONG. Quasi 3.000 partecipanti (solo il 5% non bianchi, uomini ed occidentali), tutt* onorat* del titolo di "global leaders", divinamente concesso dal fondatore e gran guru del WEF Klaus Schwab. E, come se non bastasse l'imponente militarizzazione del paese con 6.500 militari oltre alla polizia di tutti i cantoni e della Germania, tutt* chiaramente accompagnat* dalle guardie del corpo personali.

L'incontro di Davos cambia nuovamente denominazione nel 1987 e diviene l'attuale World Economic Forum, un club al quale ciascun membro versa una tassa annuale di 12.500 Us$ (15.000 per le banche). Per poter farne parte, un azienda deve dimostrare di avere una cifra d'affari pari ad almeno un miliardo di dollari l'anno; le banche devono dimostrare di controllare un capitale pari ad almeno 1 miliardo di dollari. Oltre alla tassa annuale, le compagnie che inviano un proprio rappresentante al summit annuale, versano una quota di 9000fr svizzeri., hotel e vitto non compresi. Sono invece invitati politici e giornalisti....
Ogni anno viene costituito un comitato direttivo, allo scopo di pianificare i lavori del forum annuale.


''resoconto del 24 a davos''

(no da leggere direttamente)

 Oggi pomeriggio, sabato 24 gennaio, si è svolta a Coira (Svizzera tedesca) la manifestazione che ha riunito circa 3'000 persone che si oppongono alle politiche neoliberiste del WEF. Il corteo è stato colorato e pacifico, le migliaia di persone scese in piazza da tutta la Svizzera e dagli stati confinanti (Italia, Francia, Germania) hanno espesso anche quest'anno il loro rifiuto deciso al vertice economico. Il corteo, aperto da uno striscione che recitava "reclaim the world, crack the wef", è partito verso le due accompagnato da slogan e dalla musica di due sound sistem. Al termine della manifestazione di Coira, gran parte dei partecipanti è salita su di un treno direzione Zurigo. E' a quel punto che sono iniziati i disordini: il treno è stato fermato a Landquart ed alcuni dimosranti si sono seduti sui binari per bloccare l'intera stazione; la polizia ha risposto con idranti , lacrimogeni, granate assordanti e proiettili di gomma. La situazione è tornata calma solo dopo diverse ore. Il pulman ticinese al suo rientro a Lugano si è fermato agli studi di T.S.I. e ne ha occupato l'atrio.| foto| Il tentativo, riuscito, era quello di parlare con i responsabili della redazione del telegiornale per riportare i fatti accaduti a Landquart, e nel resto della Svizzera, con interezza e senza la censura mediatica da loro adoperata nei servizi della giornata.


'''La manifestazione di sabato e ForzaNuova'''
i fatti pre- durante e dopo il corteo un po' li sappiamo e li possiamo raccontare a voce


chi sono i compagni d'avventura della Mussolini
dopo la svolta di fini che succede...
Peccato che i medici di Fini siano stati un po' precipitosi. O non abbiano consigliato al capo una maggior cautela. Il Cavaliere, infatti, sta magicamente meglio (miracoli di Arcore), l'operazione restyling avrebbe potuto svolgersi con più calma, l'atterraggio nelle sconosciute lande della democrazia un momentino più morbido. Tanto, per evitare a qualcuno, come il fido Ignazio La Russa, di dover dichiarare quello che mai un nero e duro come lui avrebbe immaginato in vita sua (chissà che dosi di Maalox); o a un altro gerarca, come il presidente del Lazio Francesco Storace, di esibirsi da provetto parapendista per trovar la via di "restare nella An che ho fondato anche io, nonostante tutto".
Lei no. Punta nel cognome e nell'orgoglio, l'Alessandra nazionale ha subito sbattuto la porta e mandato Fini e compagni (quali camerati e camerati) a quel paese. Predappio, per non dimenticare la 'storia'. E così, sotto l'albero di Natale, comincia l'avventura di quattro amici al Nar: Alessandra Mussolini, Luca Romagnoli (l'erede di Pino Rauti e della sua Fiamma Tricolore), Adriano Tilgher (a bordo del Fronte Nazionale) e Roberto Fiore (in sella a Forza Nuova). Li segue a ruota il 'consigliere politico' Michele Rallo, ex parlamentare siculo e fondatore dei Gan (Gruppi di Azione Nazionale).
Vediamo allora chi sono i fascisti tutti d'un pezzo che hanno deciso di dar vita alla Cosa Nera, ovvero Libertà d'azione, che già pregusta un 2,5, forse anche un 3 per cento alle prossime europee.

''Luca Romagnoli e Pino Rauti''
 
Un tipo chic e kick, Romagnoli (secondo altri, semplicemente kitsch), il conducador capace di portare la Fiamma ai suoi più alti livelli, il figlioccio di Pino Rauti, l'erede di tanta ducesca tradizione.
Rauti, dunque. Ecco come lo descrive il dossier dal titolo Stragi e terrorismo: strumenti di lotta politica, elaborato dai Ds. "E' Pino Rauti ad ammettere che l'estrema destra "ha collaborato più o meno sottobanco" con pezzi delle nostre istituzioni e che "l'ipotesi del golpe, ad esempio, ha circolato nell'estrema destra, a un certo punto, come scorciatoia per il potere, di fronte a un pericolo comunista. Io stesso sono stato coinvolto con i militari"". Sulla strage di piazza Fontana sia lui che Giorgio Pisanò non hanno dubbi: la bomba fu collocata dai 'Servizi' nel quadro della strategia della tensione; per Pisanò, leader di Fascismo e libertà, "dal ministero dell'Interno, ufficio Affari Riservati".
Rauti, del resto, faceva capo, insieme a Giudo Giannettini, all'ufficio Z del Sid, quello degli agenti sotto copertura. "Il tenente dei carabinieri Sergio Bonaiuti - viene ricostruito nel dossier - ha dichiarato ai giudici bolognesi di aver accompagnato più volte Rauti negli uffici di Forte Braschi, sede del servizio segreto militare".
Rammenta un altro terrorista nero, Vincenzo Vinciguerra: "Rauti aveva collegamenti operativi con lo Stato Maggiore e con il generale Aloia. A cavallo tra destra parlamentare ed extraparlamentare, Rauti era portatore di una strategia eversiva ben precisa".

''Tilgher''

Tarantino, 56 anni, Tilgher è tra i fondatori, nel 1970, di Avanguardia nazionale. Nel '75 viene arrestato e condannato per ricostituzione del partito fascista. Uscito di galera, vi farà presto ritorno con l'accusa di aver partecipato alle stragi dell'Italicus e della stazione di Bologna, accusa dalla quale verrà poi scagionato (ottenendo anche un risarcimento danni 'per ingiusta detenzione'). Iperattivo, nel '90 dà vita alla Lega Nazionalpopolare, che diventerà poi Alternativa Nazional Popolare. Partorisce poi La Spina nel Fianco, gruppuscolo e al tempo stesso rivista che tenta di aggregare altre esperienze editoriali nazifasciste, in compagnia di Marco De Angelis (ex Terza posizione) e Maurice Bignami (ex Prima Linea). Nel '96 si unisce alla Fiamma Tricolore di Rauti, ma il feeling dura meno di un anno, e ne viene espulso. "Un traditore", lo etichetta, "uno che tratta con il Polo", fino a ritrovarsi - oggi - sulla stessa barca. Consegnate alla storia le sue definizioni. Benito Mussolini: "Ci vogliamo mettere a discutere il Duce? Lei se lo immagina Fini che fonda città? E Fassino che fa la battaglia del grano?". Adolf Hitler: "Un uomo che ha lottato per il suo Popolo, incorrendo, secondo la storiografia ufficiale, in alcune storture". Chiaro?
Tra i suoi partner ai bei tempi di Avanguardia Nazionale, in prima fila Delle Chiaie e Guido Paglia. Su di lui si sofferma anche il dossier dei Ds: "Delle Chiaie aveva dimestichezza con i massoni, in particolare quelli dell'obbedienza di piazza del Gesù poi transitati nella P2; tra le sue fila vi era Adriano Tilgher, il cui padre, oltre ad essere tra i congiurati della 'notte della Madonna', era nell'elenco dei piduisti consegnato personalmente al dr.Vigna da Licio Gelli (il quale in seguito dirà - solo per lui - che si era trattato di un errore, ndr); i militari golpisti agli ordini di Borghese e del Fronte nazionale di Delle Chiaie erano tutti rigorosamente iscritti a quella loggia".

 '' ROBERTO FIORE ''
Nemici giurati fino a qualche mese fa, ora i gruppi di Fiore, Rauti e Tilgher si ritrovano d'amore e d'accordo sotto l'ombrello della Mussolini ("di fidanzati adesso ne ho tre", cinguetta Alessandra).
Sulla personalità di Fiore e sui suoi turbolenti trascorsi si dilungano, il 9 gennaio 2001, i componenti della "Commissione parlamentare d'inchiesta sul terrorismo in Italia e sulle cause della mancata individuazione dei responsabili delle stragi", presieduta dal senatore Ds Giovanni Pellegrino. E' in particolare un deputato di An e membro della Commissione, il siciliano Enzo Fragalà, a sollevare come punto centrale della discussione sull'attentato al quotidiano Il Manifesto (che si era verificato qualche settimana prima) il caso di Roberto Fiore e del suo camerata Massimo Morsello (oggi deceduto), sollecitando la convocazione di entrambi e la messa all'ordine del giorno di relativi provvedimenti da assumere. Come si ricorderà, infatti, la bomba carta esplosa al terzo piano di via Tomacelli era stata - secondo le risultanze investigative di quei giorni - innescata da Andrea Insabato, 41 anni, già militante di Terza Posizione.
La ricostruzione resa da Fragalà in Commissione stragi risulta, innanzitutto, suffragata dalla mole di documenti che esibisce. "Tutto quello che sto dicendo - spiega a un certo punto Fragalà, che oggi é membro della Commissione sui Servizi segreti - è riportato in una serie di documenti che produco alla Commissione: non sono né deduzioni né ipotesi".
Poi passa a ricostruire i rapporti fra Insabato e Fiore. "Insabato era stato arrestato dai carabinieri del reparto operativo di Roma, il 2 o 3 marzo 1983, nella Libreria Romana di via dei Prefetti a Roma. In quello stesso processo, Francesca Mambro e Valerio Giusva Fioravanti subirono una pena di 14 anni di reclusione. Latitante da otre due anni, l'estremista, secondo quanto venne accertato dai Carabinieri, era risultato in contatto con altri militanti della destra radicale, fra cui Walter Spedicato e Roberto Fiore". Quest'ultimo "venne arrestato a Londra il 12 settembre 1982 (il giorno prima era stato arrestato Morsello insieme ad Elio Giallombardo, Amedeo De Francisci e Marinella Rita), in seguito a un mandato di cattura internazionale emesso dalla magistratura italiana, ma poi restituito in libertà poiché i giudici inglesi negarono l'estradizione per reati di natura politica".
Si passa poi a dettagliare il periodo della latitanza "d'oro" trascorso oltre Manica: "Massimo Morsello e Roberto Fiore - continua Fragalà davanti alla Commissione stragi - riparano in terra inglese in stato di latitanza poiché colpiti all'indomani della strage alla stazione di Bologna da mandati di cattura internazionali emessi dalla magistratura italiana. In Gran Bretagna entrano subito in contatto con Nick Griffin con il quale danno vita alla creatura International Third Position. Allaa loro latitanza è collegata l'acquisizione di oltre 1.500 unità immobiliari, di cui molte nella city londinese, intestate o riconducibili alla loro holding, che comprende case discografiche, agenzie di collocamento e di viaggio, strutture ricettive, locali pubblici ed alberghi. Ciò permette loro di condurre una vita al di sopra delle possibilità di un qualsiasi comune latitante per reati politici. In quegli anni (siamo nei primi degli Ottanta) alcuni militanti della Destra radicale hanno l'opportunità di incontrare Morsello e Fiore a Londra e rimangono colpiti e stupiti dalle loro enormi possibilità economiche e finanziarie: cosa che in Italia non s'era mai evidenziata".

=== Spazio indy 29.1 ===

 '''PRIME AMMISSIONI SU BOLZANETO'''

(da arrikkire)

 28/01/2004
Due poliziotti ammettono i pestaggi a Bolzaneto
A quasi tre anni dal G8 di Genova, cominciano a venir fuori le verità sui pestaggi e le torture subite dai manifestanti nella caserma di Bolzaneto. Il 21 gennaio è stato reso noto dal quotidiano genovese Il Secolo XIX, che un agente ed un sottufficiale della polizia penitenziaria avrebbero raccontato al Procuratore Francesco Lalla [che stava per archiviare l¹inchiesta], abusi e violenze generalizzate operate sui manifestanti arrestati. Le dichiarazioni tirano in ballo le alte sfere della polizia penitenziaria, come il generale Oronzo Doria [già coinvolto nell'inchiesta sulla scuola Diaz] e Alfonso Sabella, il magistrato che dirigeva la «spedizione» genovese del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria (Dap). L¹inchiesta quindi continua, nonostante le insinuazioni della destra di governo e del sindacato autonomo della polizia Sappe, che mirano a togliere fondamento alle dichiarazioni dei testimoni.

'''barbiturici e cpt'''

(un po' vekkia, ma valida)

http://italy.indymedia.org/features/bologna/#1241

= Approfondimenti varii =

GR DEL 29 SETTEMBRE

Metalmeccanici in sciopero, i sindacati: «Adesione all'80%»

Migliaia di operai sono scesi in piazza per gridare la loro rabbia contro l'offerta di aumento di 60 euro avanzata da Federmeccanica per il prossimo biennio: alta l'adesione allo sciopero nazionale dei metalmeccanici scattato questa mattina alle 9.00 e proclamato da Fim, Fiom e Uilm per il rinnovo del contratto di lavoro. Attualmente sono oltre un milione e 600mila i lavoratori metalmeccanici che attendono l’adeguamento salariale previsto dal rinnovo del biennio economico, scaduto a dicembre.

Cortei e presidi, con migliaia di lavoratori in tutta Italia: In Emilia Romagna centinaia di lavoratori si sono riuniti in due presidi davanti alla sede di Confindustria e Confapi; a Firenze sono state diecimila le tute blu, provenienti da tutta la regione che hanno sfilato in corteo per le vie del centro, vista anche la situazione molto tesa in Toscana dove sono almeno 14mila i posti di lavoro a rischio, con le vertenze Electrolux, Matec e Esaote e la crisi nell'area dell'indotto della Piaggio. Alla manifestazione a Roma i metalmeccanici sono accorsi in massa. Il corteo romano delle tutte blu ha attraversato la via Tiburtina fino a raggiungere i cancelli dell'azienda Vitrociset, che ha da poco aperto una procedura di licenziamento per 150 lavoratori. Alta l'adesione anche ai cortei a Milano, Napoli e in Sicilia dove ai motivi del contratto si aggiungono infatti quelli della reindustrializzazione, in una regione dove il comparto continua a perdere pezzi cospicui, come sta accadendo nell'indotto Fiat. A Torino, è durato circa un'ora il blocco della stazione ferroviaria di Porta Nuova da parte di circa duemila lavoratori.

FINANZIARIA

Berlusconi si arrampica sugli specchi e per non spaventare chi è già atterrito consulta il dizionario dei sinonimi e dei contrari, sostenendo che un sacrificio è meno doloroso di un taglio alle spese sociali. "La manovra Finanziaria - ha detto - comporta sacrifici, ma non penso che si possa parlare di tagli. Piuttosto di spese che non aumenteranno". Così il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi risponde ai giornalisti lasciando Palazzo Grazioli prima di recarsi al Quirinale per illustrare al presidente della Repubblica i punti principali della nuova legge di bilancio. "Ci sarà - puntualizza infatti il premier - un altolà a molte spese in molte direzioni". Alla domanda dei giornalisti se la Finanziaria prevede misure anche relative al condono fiscale, il presidente del Consiglio risponde: "Nel Consiglio dei ministri di oggi parleremo anche di questo, ma, comunque, credo che non ci sara' una misura di questo tipo: posso informarvi che alcune cose comunque saranno discusse in Consiglio dei ministri". Sull'entita' della manovra, Berlusconi non si sbilancia. "Anche questa la stiamo vedendo, abbiamo lavorato fino a tarda notte".

AMBIENTE: MAXI-BLITZ IN OTTO REGIONI, 12 ARRESTI

E' in corso dalle prime ore di oggi una maxi-operazione per la tutela dell' ambiente in otto regioni italiane, che prevede l'emissione di 12 provvedimenti restrittivi, decine di perquisizioni e sequestri di circa 200 mezzi di trasporto e di una decina di impianti di smaltimento dei rifiuti. Emergono i chiari segnali dell'esistenza di un'organizzazione criminale dedita al traffico illecito di rifiuti, attività molto nota ai cittadini campani. L'attività investigativa, si è concretizzata nell' operazione che ha interessato le province di Verona, Padova, Vicenza, Venezia, Bologna, Piacenza, Modena, Milano, Pavia, Bergamo, Mantova, Brescia, Firenze, Prato, La Spezia, Cuneo, Torino, Alessandria, Bolzano, Massa Carrara e Udine. Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti, falsità ideologica commessa da privati in atto pubblico, gestione illecita dei rifiuti, frode nelle pubbliche forniture.

SVASTICA SUL BRACCIO DI UNA STUDENTESSA MAROCCHINA

E' accaduto ieri a Biella: È arrivata a scuola in lacrime, perché tre ragazzi l'hanno aggredita, le hanno gridato insulti razzisti e graffiata a un braccio, disegnandole una svastica con una pietra. È accaduto a una tredicenne di Tollegno (Biella), con mamma marocchina e padre italiano, morto da qualche tempo. I carabinieri di Biella hanno già identificato uno degli aggressori e hanno raccolto molti elementi per arrivare anche ad altri due. L'adolescente ha raccontato di fronte a loro i momenti di terrore che ha vissuto, ma ha anche aggiunto che gli stessi tre ragazzi l'avevano insultata già altre volte, perché immigrata, invitandola ad andarsene. La vicenda è passata ai carabinieri della Compagnia di Biella, che ieri hanno individuato il primo dei tre aggressori e stanno per chiudere il cerchio. Sono riusciti a ricostruire già gran parte dell' accaduto, ma stanno effettuando ancora una serie di verifiche.

AFFONDA UNA NAVE DI MIGRANTI A LARGO DI CIPRO

Cinque morti e 26 dispersi: questo il tragico bilancio dell'affondamento di un peschereccio carico di migranti clandestini al largo della costa nord dell'isola di Cipro, riferisce la polizia turco-cipriota. I morti, un turco e 4 siriani, facevano parte di un gruppo di 37 migranti e due uomini di equipaggio che si trovavano a bordo del peschereccio affondato lunedì dopo essere salpato dalla costa mediterranea della Turchia diretti a Cipro. Solo 8 i sopravvissuti, tra i quali il capitano, un siriano di 20 anni residente nel nord di Cipro, che è stato arrestato.

PALESTINA

Sharon esclude altri disimpegni, dopo l'ultimo attacco a Jenin. La Brigate dei martiri di Al Aqsa interrompono la tregua.

Il primo ministro israeliano, Ariel Sharon, ha escluso altri ritiri unilaterali dalla Cisgiordania e ha ribadito che il suo governo resta impegnato alla 'roadmap', l'itinerario di pace indicato dal cosiddetto 'Quartetto di Madrid', i mediatori di Usa, Russia, Ue e Onu. "A dispetto delle voci circolate ieri, non intendiamo neanche ipotizzare un piano diverso dalla roadmap", ha assicurato Sharon in un incontro a Tel Aviv con gli imprenditori locali. Ieri uno dei consiglieri del premier, Eyal Arad, aveva lasciato intendere che qualora si protraesse lo stallo del processo di pace con i palestinesi, Israele potrebbe prendere iniziative unilaterali -come il ritiro appena ultimato dalla Striscia di Gaza- per definire i confini della Cisgiordania con l'annessione definitiva di alcune aree. Le 'Brigate Martiri di Al-Aqsà non rispetteranno più la tregua concordata tra le diverse formazioni militanti palestinesi per fare cessare le rappresaglie israeliana nella Striscia di Gaza. La decisione è stata annunciata da un alto dirigente del movimento in seguito all'uccisione di un militante durante un raid israeliano a Jenin, in Cisgiordania.

AFGHANISTAN

Attentato suicida a Kabul: 12 morti e 20 feriti Ci sono stati vari attentati suicidi quest'anno in Afghanistan, ma a Kabul sono relativamente rari. Dodici persone sono morte e altre venti sono rimaste ferite in un attentato suicida avvenuto nei pressi di un centro di addestramento militare di Kabul: lo ha reso noto il Ministero della Difesa afgano. Parlando a un telefono satellitare da una località sconosciuta, un portavoce dei taleban, Abdul Latif Hakim, ha detto che è stato un loro uomo a compiere l'attentato suicida: Sardar Mohammad, di Kabul. Il portavoce ha anche aggiunto che la guerriglia prepara altri attentati. L'attentato è stato portato a termine da Mohammad alla guida di una motocicletta imbottita di esplosivo: l'attentatore ha colpito nel momento in cui il personale militare stava aspettando fuori dalla caserma di poter prendere gli autobus che li avrebebro portati a casa.

STATI UNITI E ARMI

L’esercito statunitense utilizza così tante pallottole in Afghanistan e in Iraq che i fabbricanti di munizioni non riescono a rispettare le ordinazioni ricevute. Gli Stati Uniti sono costretti, come rivela il quotidiano britannico The Indipendent di domenica 25 settembre, a richiedere le munizioni alle Industrie Militari di Israele, legate al governo di Tel Aviv. Il Pentagono ha così acquistato 313 milioni di pallottole israeliane a partire dallo scorso anno, per un importo di dieci milioni di dollari. Un rapporto governativo americano, citato da The Indipendent, indica che le forze americane hanno raddoppiato il loro consumo di munizioni dopo l’11 settembre 2001 e dopo il dispiegamento militare prima in Afghanistan e poi in Iraq. L’esercito ha utilizzato circa 6 miliardi di munizioni di piccolo calibro a partire dal 2002, e hanno ormai bisogno di 1 miliardo e 800 mila munizioni ogni anno. Alcuni esperti interpellati stimano che vengano sparate tra le 250.000 e le 300.000 pallottole per ciascun “insorto” afgano o iracheno ucciso.

BRASILE, PARLAMENTO: ELETTO NUOVO PRESIDENTE, LULA “RICONQUISTA” CAMERA

Aldo Rebelo, 49 anni, ex-ministro ed esponente del partito comunista, ieri sera con 258 preferenze è stato eletto di misura presidente dell’Assemblea nazionale (Parlamento) del Brasile. Ha battuto alla seconda votazione per soli 15 voti - “in una delle dispute più accese della storia del Parlamento” aggiunge il quotidiano - José Thomaz Nono, proposto dall’opposizione. Il nuovo presiodente sostituisce Severino Cavalcanti, che si era dimesso alcuni giorni fa in seguito a uno scandalo per tangenti. Con la vittoria di Reselo il controllo del Parlamento brasiliano torna alla coalizione di governo del presidente Lula, che ha per ottenere questo risultato anche rinunciato a un candidato del suo partito (Partido dos Trabalhadores, Pt).

INDONESIA: PROTESTE IN TUTTO IL PAESE IN VISTA DI RINCARO CARBURANTE

Decine di migliaia di indonesiani sono scesi in piazza in varie località del Paese, popolato da circa 235 milioni di abitanti, per protesta contro l’aumento del prezzo del carburante che scatterà da sabato prossimo. Circa 2.000 manifestanti hanno sfilato per le strade della capitale Giakarta per raggiungere il palazzo del presidente Susilo Bambang Yudhoyono, circondati da rigide misure di sicurezza, e analoghe dimostrazioni si sono tenute, secondo i media locali, in almeno altre 11 città. Per il momento le manifestazioni sono state sostanzialmente pacifiche, tranne qualche caso in cui i dimostranti hanno lanciato pietre e dato fuoco a copertoni di auto, ma il governo, temendo che la protesta possa crescere, ha già ordinato il dispiegamento di 5.500 uomini incaricati di mantenere la sicurezza. In attesa che domani alle 10:00 locali sia annunciata l’entità dell’aumento, che secondo il ministero della Pianificazione potrebbe arrivare al 50%, decine di migliaia di persone in tutto il paese stanno facendo la fila davanti ai distributori per accumulare scorte di benzina. L’Indonesia è l’unico Stato asiatico a far parte dell’Opec, Organizzazione internazionale degli Stati esportatori di petrolio, ma sta pensando di uscirne, dato che negli ultimi anni da produttore si è trasformata in importatore a causa di un’economia che cresce a un tasso del 6% annuo. Per il 2005 si stima che la produzione di petrolio diminuirà del 6%, nonostante alcune zone siano ricche di greggio, tra cui la provincia occidentale di Aceh, che però è stata teatro, fino all’accordo di pace del mese scorso, di una quasi trentennale guerriglia separatista.

radiolina (last edited 2008-06-26 09:51:30 by anonymous)