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1) BOLIVIA La Coordinadora del Gas apoya el bloqueo aymara y a la COB Marchan a Warisata. Se suman a la defensa del gas. (27/09/2003 01:31) |
= Lunedì 16 marzo = |
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BOLIVIA | = Rassegna Stampa = |
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Sabato 20 settembre un nucleo di militari e poliziotti ha ucciso almeno cinque contadini aymaras nella zona dell'Altiplano, a nordovest della capitale La Paz, quando la cosiddetta "caravana del riscatto", con a capo il ministro della Difesa Carlos Sánchez Berzaín, ha cercato di rompere i blocchi impiantati da sei giorni nella regione dell'altipiano. Questo fatto si colloca nel contesto di agitazioni nazionali provocate dai piani del Presidente, "el gringo" Sánchez de Lozada, di cedere le risorse di gas alle imprese internazionali. Intanto la Central Obrera Boliviana, appoggiato dalla Coordinadora del GAS, ha proclamato per luendi 29 uno sciopero generale e il blocco delle vie di comunicazione per protestare contro i progetti di privatizzazione e in appoggio alla lotta contadina duramente repressa. >>continua in categoria Guerre Globali. La Coordinadora del Gas apoya el bloque aymara y a la COB En apoyo al bloqueo campesino aymara la Coordinadora Nacional del Gas protagonizara un marcha hacia Warisata (dove ricordiamo che si e' verificato il massacro y antes se movilizaran el lunes 29 en respaldo a las medidas de la Central Obrera Boliviana, que iniciara una Huelga General Indefinida y Bloqueo de caminos. De igual manera apoyan el bloqueo de campesinos y cocaleros de otras partes del pais anunciado para el 6 de Octubre. Estas fueron las determinaciones de la coordinadora en su segunda reunion nacional. La columna popular saldra el martes 30 en solidaridad con los aymaras y con la finalidad principal de parar otra masacre por parte del ejercito, de esa forman expresaran su condena a la muerte de cinco campesinos perpetrada por las fuerzas de represion bajo las ordenes de su capitan general,el presidente Gonzalo Sanchez de Lozada y su lugarteniente,el ministro Sanchez Berzain. La coordinadora declara como los "primeros martires por la recuperacion del gas a los cinco hermanos aymaras caidos". |
dall'indirizzo http://www.ansa.it/rubriche/rassegna/rassegnaoggi.shtml è possibile vedere e leggere le prime pagine di tutti i quotidiani andando al link della rassegna stampa della camera dei deputati oppure a partire dalle 12 sono disponibili tutti i quotidiani di oggi on-line |
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2) GLOBAL : ENVIRONMENT Sep 28 2003 imc generale ZANZA Reclaim the Streets Car Free Day Stalls in U.S. The recent Car-Free Day in Canada was apparently wide-spread, while European Mobility Week was observed by 289 participating cities in most of Europe. In the U.S. some driver knocked over a cyclist. Welcome to the 21st century where the richest, most autoholic nation on Earth seems oblivious to the threats presented by the internal combustion engine (an invention of the 19th century, no less) while the rest of the world tries to deal with it. But not all industrialized nations are so blind and apathetic. Organizing for European Car Free Day/Mobility Week 2003 involved government, NGO's, and activists. The event was broad-reaching and seemingly effective. Though some feel more effort needs to be made in Central and Eastern Europe, the Czech Republic called attention to the harmfulness of car transport in the city, as well as supporting public transportation, bicycling, and walking, and encouraging a more positive relationship between city dwellers and their environment. Meanwhile, In parts of Asia efforts are underway to foster people-centred, equitable and sustainable transportation. While in Bogota, Colombia Car Free Day is celebrated in February where it briefly prohibited to use a private vehicle in Colombia's capital. It seems obvious many people around the world want to Reclaim the Streets, stop new roads, and challenge the exportation of the the auto-plague to developing nations. Okay, so there were a few Critical Mass bike riders in Portland, Oregon and a few other cities took their Car Free Day actions on their anniversary. Did your city or town have an event? Post it here. |
= GR ORE 13.30 = |
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3) Marchers Worldwide Demand Iraq Pullout (ritiro) indy generale | === tuvuofalamericano === |
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ZANZA | '''rivendicazione al qaida''' |
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by AP 1:54am Mon Sep 29 '03 |
http://www.lahaine.org/b2/articulo.php?p=2793&more=1&c=1 |
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The protests, the first major demonstrations since | (in castigliano) |
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Saddam Hussein was ousted earlier this year, come as the | In nome di Allah Il Clemente il Misericordioso. |
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United States tries to gain international help in | Se punite fatelo nella misura del torto subito (Corano 16/126). |
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rebuilding Iraq. LONDON - Thousands of protesters demanding an end to the |
Uccideteli ovunque li incontriate, e scacciateli come loro hanno scacciato voi: la persecuzione e' peggio dell'omicidio (Corano 2/191). |
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occupation of Iraq took to the streets Saturday in | A color che ti aggrediscono, devi fare la stessa cosa. |
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London, Athens, Paris and other cities around the world, | Le brigate Abu Hafsi Al-Misri avevano gia' promesso nel comunicato precedente (comunicato di Al-Qaida in relazione alle esplosioni di Karbala' e Baghdad) datato 11 del mese islamico di Muharram 1425 che corrisponde al 2 marzo 2004, che avrebbero preparato una nuova operazione. Ed eccola, le brigate mantengono le loro promesse. Gli squadroni della morte sono riusciti a penetrare nel profondo dell'Europa crociata (la Spagna) colpendola in maniera dolorosa''. Si tratta solo di una parte del pagamento di vecchi conti con la Spagna crociata alleata dell'America nella sua guerra contro l'Islam. |
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chanting slogans against the United States and Britain. | Dov'e' l'America, Aznar? Chi ti proteggera' da noi, la Gran Bretagna, il Giappone e l'Italia, e gli altri che operano con voi? Quando colpimmo le forze italiane a Nassiriya lanciammo un monito per voi e per gli agenti dell'America affinche' ritiraste la vostra alleanza contro l'Islam e non avete compreso il messaggio. |
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The protests, the first major demonstrations since | Adesso mettimao i puntini sulle i. Speriamo che lo comprendiate questa volta. |
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Saddam Hussein was ousted earlier this year, come as the | Noi delle brigate Abu Hafs Al-Misri non ci rattristiamo per la morte di quelli che vengono definiti civili. E' forse permesso loro uccidere i nostri bambini, le nostre donne ed i nostri anziani ed i nostri giovani in Afghanistan, in Iraq, in Palestina ed in Kashmir ed e' invece vietato a noi uccidere loro? Dice Allah (gloria a Lui l'Altissimo): ''E a chi vi attacca rispondete nello stesso modo. |
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United States tries to gain international help in | Fermatevi davanti a noi e liberate i nostri prigionieri e uscite dalle nostre terre e noi ci fermeremo. |
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rebuilding Iraq. The demonstrations were organized in | I popoli alleati dell'America devono fare pressioni sui propri governi affinche' si ritirino subito dall'alleanza con gli americani contro il terrorismo (l'Islam). se voi fermate la guerra, noi fermeremo la nostra. |
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each country by local activist groups that have informal | Noi diciamo: Vi avvertiamo che le brigate del fumo della morte arriveranno vicino a voi molto presto, vedrete i vostri morti a migliaia, se Allah vorra', questo e' un avvertimento. |
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contacts with each other. | In un'altra operazione gli squadroni dei soldati di Gerusalemme hanno colpito la festa dei massoni ebrei ad Istanbul, ed e' la festa principale dei massoni nella quale sono stati uccisi tre dei loro capi, e se non ci fosse stato un errore tecnico sarebbero morti tutti i massoni. |
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Demonstrators march down Piccadilly, London, September | Diciamo inoltre alle brigate Bilal ibn Rabah che la direzione e' d'accordo su quanto proposto, L'operazione avra' inizio con l'arrivo del delegato. |
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27, 2003. Thousands marched to Trafalgar Square in a | E diciamo inoltre alle Brigate Abu Ala Al-Harithi che la direzione ha deciso che lo Yemen sara' il terzo pantano per i dittatori del nostro tempo che sono gli americani, la punizione per il governo apostata verra' nella seconda fase dopo quella di Musharraf''. |
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protest against the Allied invasion of Iraq, in a | Per questo bisogna mettere in allerta tutte le cellule e iniziare l'operazione nel 4515 SB (ndr., e' riferimento in codice). E non dimenticate il massacro, non dimenticate Abu Ala Al-Harithi, non dimenticate il dotto Al-Rabbani che lo Yemen ha consegnato all'Egitto e lo sceicco Abdel Qader Abdel Aziz che e' stato arrestato tre mesi dopo i fatti dell'11 settembre. |
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demonstration organised by the Stop the War Coalition. | E diciamo a coloro che uccidono i dotti islamici sunniti in Iraq che la pagheranno. E diciamo ai musulmani nel mondo che il colpo del vento nero della morte ( il colpo atteso contro l'America) ora si trova nella fase finale al 90% e se Allah vuole e' vicino. (Nel momento giusto i Mujahidin) vinceranno i fedeli della vittoria di Allah. |
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London's was the biggest protest, drawing 20,000 people. | Un avviso per la Umma (la nazione islamica ndr.) non avvicinatevi alle istituzioni civili e militari americane e dei loro alleati. |
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Demonstrators turned out in a dozen other countries, | Allah e' il piu' grande, l'Islam e' prossimo. |
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including South Korea and Egypt. | - Brigate Abu Hafs Al-Misri (Al-Qaeda) - Giovedi' 20 Muharram 1425 corrispondente al 11 marzo 2004''. |
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"No more war. No more lies" proclaimed a banner pinned | ( in italiano) |
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to the pedestal of Nelson's Column in London's Trafalgar | '''comunicato di ETA''' |
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Square, where demonstrators rallied after a march | http://www.jotake-lahaine.org/eta/mar14.html |
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through the city. People of all ages, from gray-haired | (in euskera) |
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couples to toddlers in strollers, joined the orderly | http://italy.indymedia.org/news/2004/03/499835.php |
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stream of protesters marching from Hyde Park. Some young marchers chanted, "George Bush, Uncle Sam, Iraq will be your Vietnam!" "I don't believe the war with Iraq was right and the proof is we haven't found any weapons of mass destruction," London protester Emma Loebid, 20, said. "I think they should hand Iraq back to the Iraqis and get the troops out." Demonstrators, including those in London, also added the Palestinian cause to their campaign. Some 3,000 people marched in Paris, where a wide banner read, "American Imperialism: Take your bloody hands off the Middle East." Others held posters that read "Wanted: George W. Bush War Criminal." In Beirut, thousands of Lebanese and Palestinian protesters demanded that U.S. forces leave Iraq and that Israel to stop its attacks in the Palestinian territories. Yasser Arafat, the Palestinian leader, addressed the crowd by phone from his headquarters in the West Bank city of Ramallah. "Together with you until victory and together until (we liberate) Jerusalem," Arafat said, his voice blaring over loudspeakers. Outside the U.S. Embassy in Athens, demonstrators hurled bottles and yogurt at riot police. About 3,000 protesters, chanting "Occupiers Out" and "Freedom for Palestine," joined the rally. Protests were also staged in other parts of Greece and on island of Crete, outside an American naval base at Souda Bay. The base supports the U.S. 6th Fleet and spy planes. In Spain, thousands of people carrying anti-war banners, banging drums and wearing white smocks marched through the streets of Madrid, Barcelona, Seville and Malaga. "Oil kills," read a banner in Madrid. In Seoul, thousands of activists protested a U.S. request to send South Korean troops to Iraq. Protesters chanted "No war!" and carried banners saying "End the occupation in Iraq" and "Oppose a plan to dispatch S. Korean combat troops to Iraq" Some 4,000 protesters in the Turkish capital, Ankara, shouted slogans and unfurled banners to support the Palestinian cause and demand an end to the U.S.-led occupation of Iraq. Hundreds more gathered at a similar rally in Istanbul and burned American and Israeli flags. In downtown Cairo, about 50 political activists and journalists staged a peaceful protest against Israeli attacks and the U.S.-led occupation. In Warsaw, 100 young people protested the Polish military presence in Iraq, marching with banners saying "Down with the global U.S terrorism" and "We don't want to occupy with Bush." An estimated 1,200 demonstrated in Brussels, while about 400 people marched through downtown Berlin. In Stockholm, police said about 250 people staged a demonstration. Opposition to the war has always been strong in Britain. Several large peace protests were held during the war, though none matched a huge rally on Feb. 15, before the conflict began, when between 750,000 and 2 million people marched through central London. Now, questions about Prime Minister Tony Blair's tactics in trying to win public support before invading Iraq have left his government struggling through its worst crisis. The ruling Labor Party is still well ahead of the opposition in opinion polls, but the public's faith in the government and in Blair has eroded. A new poll taken Sept. 11-16 and published Saturday in The Financial Times found 50 percent of those questioned said Blair should step aside. The newspaper did not give the sample size or margin of error. The London protest Saturday was timed for the eve of the governing party's annual conference for "maximum political impact," said Andrew Burgin, spokesman for Stop the War Coalition, one of the rally's organizers. Campaign for Nuclear Disarmament, another organizer of Saturday's march, said a big demonstration would send a strong message to the government that the public did not condone what it called "lies" used to justify the war. Twenty-year-old Liban Kahiye, also in London, said, "I don't believe British and American troops should still be in Iraq. Everyday you hear stories of innocent people being killed that's not justice." |
(traduzione al italiano di un articolo in GARA sul comunicato) |
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=== spazio indy 25.3 === '''Anniversario fosse ardeatine''' Fosse Ardeatine, 60 anni dopo, Roma non dimentica Il 24 marzo 1944 in unazione di guerra a Roma in via Rasella, un gruppo di partigiani dei Gap uccideva 33 soldati del battaglione Bozen e ne feriva 38 facendo scoppiare una carica esplosiva e attaccando la colonna nemica con armi automatiche e il lancio di bombe da mortaio leggere. Accuratamente preparata, lazione colpiva uno dei battaglioni specializzati in azioni di rappresaglia e faceva seguito a una serie di massacri perpetrati nei mesi precedenti dai tedeschi nelle zone intorno alla capitale ai danni di persone innocenti, spesso donne, vecchi e bambini: 18 vittime a Canale Monterano, 32 a Saturnia, 14 a Blera, 40 a San Martino, 14 a Velletri ecc. In seguito allazione partigiana Hitler comunicò che Roma doveva essere interamente distrutta e tutta la popolazione deportata, ma subito dopo rettificò che per la vendetta sarebbe stato sufficiente radere al suolo lintero quartiere nel quale si era svolta lazione. Infine Kesselring e il comandante della piazza di Roma, Kurt Maeltzer, stabilirono le modalità della rappresaglia: dieci italiani per ogni soldato tedesco ucciso. L'eccidio avvenne immediatamente e fu affidato al colonnello Herbert Kappler, coadiuvato dal capitano Priebke: il giorno dopo lazione partigiana, 335 uomini furono uccisi alle fosse Ardeatine, ciascuno con un colpo alla nuca. La maggior parte delle vittime venne prelevata dal carcere di Regina Coeli e dal comando di via Tasso, cinquanta furono scelte e consegnate dal questore fascista Caruso. 60 anni dopo nonostante c'è chi chiede la grazia per il boia Priebke, accanto alle iniziative istituzionali del comune di roma e/o della provincia, ci sarà un corteo itinerante per le vie del pigneto organizzato dal csoa ex-snia. Appuntamento alle ore 17 all'isola pedonale del Pigneto (vedi com'e' andata). ''' nuove antifa ''' http://italy.indymedia.org/news/2004/03/509210_comment.php#509416 '''solidarieta' con i detenuti ''' FIRENZE: 27 MARZO SOTTO SOLLICCIANO 16/03/2004 Giornata in solidarietà con i detenuti e le detenute 60.000 detenuti letteralmente accatastati in strutture che ne possono contenere al massimo 40.000. Di questi 2/3 sono detenuti per consumo o spaccio di droga, per immigrazione o per piccoli furti, cioè per reati creati dalla stessa società che poi li punisce. Il carcere non serve ad altro che a contenere e a nascondere i conflitti e le contraddizioni che i nostri sistemi economici, sociali e politici determinano. FUORI Cambiare il carcere significa liberarsi dalla sua necessità, cambiando i meccanismi sociali che oggi lo rendono indispensabile per il mantenimento dell'ordine costituito e degli apparati di potere. Significa far si che tutti e tutte vivano in condizioni migliori, eliminando per primi i meccanismi che creano forti sperequazioni economiche. Significa cambiare la cultura della separazione e della repressione. DENTRO Non si può immaginare punizione peggiore della privazione della libertà, ma non c'è limite al peggio: in carcere il dramma di questa non-esistenza è amplificato dalle terribili condizioni di vita a cui sono costretti i detenuti. Mancano i generi di prima necessità, dalle saponette ai medicinali; mancano i servizi igienici come bagni e docce; manca l'assistenza sanitaria; si può aspettare mesi e mesi per un semplice intervento, mentre versano in stato di quasi totale abbandono i malati più gravi, come quelli affetti da A.I.D.S.. FIRENZE: SOLLICCIANO Nel carcere presentato come uno dei migliori esempi di democraticizzazione avvenuta in seguito alla riforma Gozzini la situazione è comunque sotto i limiti del rispetto della dignità umana. Nei mesi scorsi Ladri di Biciclette ha cercato di portare FUORI del carcere le voci e le richieste dei detenuti, gli unici in grado di raccontare cos'è e com'è veramente il carcere. Ora Ladri di Biciclette vorrebbe portare DENTRO al carcere le voci di chi sta FUORI cercando di rompere il muro di cemento e di indifferenza che permette il mantenimento di istituzioni totali che calpestano la dignità dell'individuo. Per non dimenticarsi del carcere e di chi vi è recluso e per esprimere a tutti/e la nostra solidarietà SABATO 27 MARZO GIORNATA IN SOLIDARIETA' CON I DETENUTI E LE DETENUTE DALLE 15:00 PRESIDIO Sul palco: Egin, Terramara, Roy Paci, Jah Sazzah (Aretuska), Parto delle Nuvole Pesanti, Bisca, Malasuerte, Arpioni. Diretta radio PER UN MONDO SENZA GALERE! LIBERI TUTTI E TUTTE! Per contatti: ladridibiciclette@inventati.org '''proteste uni ''' Una riforma da dimenticare In molte università italiane, studenti, ricercatori e docenti sono in mobilitazione per protestare contro il DDL Moratti, che introduce logiche di precarizzazione nei confronti dei ricercatori, sostituendo il contratto a tempo indeterminato con contratti a tempo, di durata decennale. Ma non solo: vengono ridotti i fondi, già esigui, destinati alla ricerca e si assiste alla subordinazione della ricerca pubblica nei confronti di finanziamenti privati, marginalizzando il ruolo della ricerca ad interessi di parte. A Palermo, dopo la giornata di protesta nazionale in cui è stato occupato simbolicamente il rettorato, è iniziato un percorso di protesta che vede uniti docenti, ricercatori e studenti nel dire no al ddl Moratti e al decreto-legge Zecchino. .:Corteo del 6/3/2004 [foto] .:Assemblea di ateneo del 11/3/2004 [report] e del 18/3/2004 [report] Prossimi appuntamenti: Facoltà di lettere e filosofia di Palermo in assemblea permanente Martedì 23/3/2004 ore 9:30 sit-in contro il ddl Moratti in viale delle Scienze (fra Architettura ed Economia) con gazebo informativo Sciopero generale del 26/3/2004 |
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4) The Indian government bans yahoo groups ZANZA indy india | = spazio indy 29.3 = |
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Incompetance and an obsession with silencing its critics has led the Indian government to prevent Indians from accessing yahoogroups. The free e-group service is used throughout the world by people wanting to share and discuss information on everything from sport and health to current affairs and science. The government's block order, sent to Dishnet Ltd, had attempted to ban access to the kynhun - Bri U Hynniewtrep yahoo group for alleged "anti-India" activities. | '''processo dax''' |
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The small group had been used to publish "The Voice", the fortnightly newsletter of the banned Hynniewtrep National Liberation Council (HNLC), a militant tribal group operating in in the Khasi Hills of Meghalaya. The Indian government regards the outfit as a terrorist organisation and as such has sought to close down its internet activities. Since the kynhun group was censored in August, its membership has accelerated from just 25 to over 160 by end-September. The HNLC can now thank the government for publicising its activities. As one internet consultant said recently, "Words do not describe the utter foolishness of the exercise to block the entire yahoo groups domain for the sake of kynhun group which has become popular only because of the blocking than for its content." | |
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But by enforcing a ban on this yahoo group, the government has cut off access to all groups to Indians. Ironically, this includes many pro-BJP and pro-Hindutva e-groups. | Prossimi appuntamenti: Martedì 30 ore 21 Assemblea cittadina all'O.R.So. Sabato 3 aprile Corteo nazionale a Genova Dax vive!! L'antifascismo non si arresta!! |
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The bumbling incompetance and arrogance of government censors and the IT illiteracy of the Indian Computer Emergency Response Team (CERT-In), the agency in charge of internet censorship, has dealt a massive blow to freedom of speech. The reaction has been one of disbelief and anger in India's on-line community. | Oggi 29 marzo 2004 si è tenuto un presidio davanti al tribunale in concomitanza con l'udienza agli assassini di Dax. Circa 40 compagni hanno attaccato striscioni e distribuito volantini per ricordare Dax ucciso dai fascisti e per chiedere l'immediata scarcerazione dei compagni arrestati : Marta Milo Orlando. |
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But there are always ways to get around the censors. Yahoo groups, like kynhun can still be accessed via Anonymizer or other proxy websites. In solidarity with users in India wanting to navigate yahoo groups a new proxy route has been specially set up by Citizen Lab Please publicise the existence of this proxy to other users in india. | Da un punto di vista processuale si è vista la richiesta del PM di 18 e 5 anni per il figlio e il padre, accusati di aver ucciso Dax e ferito altri 2 compagni. La sentenza è stata rimandata al 30 aprile. Da segnalare la lettura di una lettera di uno degli assassini di Dax che esprime "rammarico per l'accaduto" ma "indignazione per la colorazione politica che si è voluta dare". !! NESSUN COMMENTO !! La nostra giustizia non passa dai tribunali L'ANTIFASCISMO NON SI ARRESTA!! MARTA MILO ORLANDO LIBERI SUBITO!! Prossimi appuntamenti: Martedì 30 ore 21 Assemblea cittadina all'O.R.So. Sabato 3 aprile Corteo nazionale a Genova '''hackmeeting''' HackIt 2004 Quest'anno , diversamente dagli altri anni, l'appuntamento per le comunita' e controculture digitali italiane e non solo arriva all'inizio di aprile, per lasciare spazio al tentativo di organizzare un incontro di carattere transnazionale per fine giugno, data tradizionale dell'hackmeeting. Nonostante questo il programma si prospetta ricco di seminari e workshop dalle riflessioni sulle nuove leggi sul diritto d'autore, i brevetti sul software e la privacy alle azioni per contrastarle, dallo smanettamento puro alla riflessione politica e sociale sulla fase che attraversano le comunita' che hanno fatto dei diritti digitali e di comunicazione il proprio terreno d'iniziativa. Programma http://www.hackmeeting.org/workshops/ '''colombia''' Sciopero della fame I lavoratori colombiani della COCA COLA sono in sciopero della fame dal 15 marzo. Una iniziativa di lotta estrema in risposta alle intenzioni della multinazionale americana di annullare la presenza sindacale nelle sue imprese imbottigliatrici. La protesta avviene principalmente contro la chiusura illegale di 11 stabilimenti di produzione che si aggiungono ai 4 già chiusi mesi orsono. Congiuntamente alle politiche repressive, che il sindacato SINALTRAINAL ha denunciato fino ad oggi e a seguito delle quali si sta sviluppando una intensa campagna di boicottaggio internazionale, Coca Cola vuole colpire lorganizzazione sindacale attraverso i licenziamenti e la sostituzione del personale con lavoratori precari. Inoltre la repressione ai danni delle organizzazioni dei lavoratori colombiani appena un mese fa ha colpito la Presidente del Fensuagro, sindacato dei contadini colombiani, e altri dirigenti contadini, vittime della persecuzione del Governo e della Procura Generale della nazione. A seguito delle minacce dei gruppi paramilitari ai familiari dei dirigenti sindacali i rappresentanti del SINALTRAINAL, lancia un appello per sostenere questi lavoratori. = Approfondimenti vari = |
Lunedì 16 marzo
Rassegna Stampa
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GR ORE 13.30
tuvuofalamericano
rivendicazione al qaida
http://www.lahaine.org/b2/articulo.php?p=2793&more=1&c=1
(in castigliano)
In nome di Allah Il Clemente il Misericordioso.
Se punite fatelo nella misura del torto subito (Corano 16/126).
Uccideteli ovunque li incontriate, e scacciateli come loro hanno scacciato voi: la persecuzione e' peggio dell'omicidio (Corano 2/191).
A color che ti aggrediscono, devi fare la stessa cosa.
Le brigate Abu Hafsi Al-Misri avevano gia' promesso nel comunicato precedente (comunicato di Al-Qaida in relazione alle esplosioni di Karbala' e Baghdad) datato 11 del mese islamico di Muharram 1425 che corrisponde al 2 marzo 2004, che avrebbero preparato una nuova operazione. Ed eccola, le brigate mantengono le loro promesse. Gli squadroni della morte sono riusciti a penetrare nel profondo dell'Europa crociata (la Spagna) colpendola in maniera dolorosa. Si tratta solo di una parte del pagamento di vecchi conti con la Spagna crociata alleata dell'America nella sua guerra contro l'Islam. Dov'e' l'America, Aznar? Chi ti proteggera' da noi, la Gran Bretagna, il Giappone e l'Italia, e gli altri che operano con voi? Quando colpimmo le forze italiane a Nassiriya lanciammo un monito per voi e per gli agenti dell'America affinche' ritiraste la vostra alleanza contro l'Islam e non avete compreso il messaggio. Adesso mettimao i puntini sulle i. Speriamo che lo comprendiate questa volta. Noi delle brigate Abu Hafs Al-Misri non ci rattristiamo per la morte di quelli che vengono definiti civili. E' forse permesso loro uccidere i nostri bambini, le nostre donne ed i nostri anziani ed i nostri giovani in Afghanistan, in Iraq, in Palestina ed in Kashmir ed e' invece vietato a noi uccidere loro? Dice Allah (gloria a Lui l'Altissimo):
Fermatevi davanti a noi e liberate i nostri prigionieri e uscite dalle nostre terre e noi ci fermeremo.
I popoli alleati dell'America devono fare pressioni sui propri governi affinche' si ritirino subito dall'alleanza con gli americani contro il terrorismo (l'Islam). se voi fermate la guerra, noi fermeremo la nostra.
Noi diciamo: Vi avvertiamo che le brigate del fumo della morte arriveranno vicino a voi molto presto, vedrete i vostri morti a migliaia, se Allah vorra', questo e' un avvertimento.
In un'altra operazione gli squadroni dei soldati di Gerusalemme hanno colpito la festa dei massoni ebrei ad Istanbul, ed e' la festa principale dei massoni nella quale sono stati uccisi tre dei loro capi, e se non ci fosse stato un errore tecnico sarebbero morti tutti i massoni.
Diciamo inoltre alle brigate Bilal ibn Rabah che la direzione e' d'accordo su quanto proposto, L'operazione avra' inizio con l'arrivo del delegato.
E diciamo inoltre alle Brigate Abu Ala Al-Harithi che la direzione ha deciso che lo Yemen sara' il terzo pantano per i dittatori del nostro tempo che sono gli americani, la punizione per il governo apostata verra' nella seconda fase dopo quella di Musharraf. Per questo bisogna mettere in allerta tutte le cellule e iniziare l'operazione nel 4515 SB (ndr., e' riferimento in codice). E non dimenticate il massacro, non dimenticate Abu Ala Al-Harithi, non dimenticate il dotto Al-Rabbani che lo Yemen ha consegnato all'Egitto e lo sceicco Abdel Qader Abdel Aziz che e' stato arrestato tre mesi dopo i fatti dell'11 settembre. E diciamo a coloro che uccidono i dotti islamici sunniti in Iraq che la pagheranno. E diciamo ai musulmani nel mondo che il colpo del vento nero della morte ( il colpo atteso contro l'America) ora si trova nella fase finale al 90% e se Allah vuole e' vicino. (Nel momento giusto i Mujahidin) vinceranno i fedeli della vittoria di Allah. Un avviso per la Umma (la nazione islamica ndr.) non avvicinatevi alle istituzioni civili e militari americane e dei loro alleati. Allah e' il piu' grande, l'Islam e' prossimo. - Brigate Abu Hafs Al-Misri (Al-Qaeda) - Giovedi' 20 Muharram 1425 corrispondente al 11 marzo 2004
( in italiano)
comunicato di ETA
http://www.jotake-lahaine.org/eta/mar14.html
(in euskera)
http://italy.indymedia.org/news/2004/03/499835.php
(traduzione al italiano di un articolo in GARA sul comunicato)
spazio indy 25.3
Anniversario fosse ardeatine
Fosse Ardeatine, 60 anni dopo, Roma non dimentica Il 24 marzo 1944 in unazione di guerra a Roma in via Rasella, un gruppo di partigiani dei Gap uccideva 33 soldati del battaglione Bozen e ne feriva 38 facendo scoppiare una carica esplosiva e attaccando la colonna nemica con armi automatiche e il lancio di bombe da mortaio leggere. Accuratamente preparata, lazione colpiva uno dei battaglioni specializzati in azioni di rappresaglia e faceva seguito a una serie di massacri perpetrati nei mesi precedenti dai tedeschi nelle zone intorno alla capitale ai danni di persone innocenti, spesso donne, vecchi e bambini: 18 vittime a Canale Monterano, 32 a Saturnia, 14 a Blera, 40 a San Martino, 14 a Velletri ecc. In seguito allazione partigiana Hitler comunicò che Roma doveva essere interamente distrutta e tutta la popolazione deportata, ma subito dopo rettificò che per la vendetta sarebbe stato sufficiente radere al suolo lintero quartiere nel quale si era svolta lazione. Infine Kesselring e il comandante della piazza di Roma, Kurt Maeltzer, stabilirono le modalità della rappresaglia: dieci italiani per ogni soldato tedesco ucciso. L'eccidio avvenne immediatamente e fu affidato al colonnello Herbert Kappler, coadiuvato dal capitano Priebke: il giorno dopo lazione partigiana, 335 uomini furono uccisi alle fosse Ardeatine, ciascuno con un colpo alla nuca. La maggior parte delle vittime venne prelevata dal carcere di Regina Coeli e dal comando di via Tasso, cinquanta furono scelte e consegnate dal questore fascista Caruso. 60 anni dopo nonostante c'è chi chiede la grazia per il boia Priebke, accanto alle iniziative istituzionali del comune di roma e/o della provincia, ci sarà un corteo itinerante per le vie del pigneto organizzato dal csoa ex-snia.
Appuntamento alle ore 17 all'isola pedonale del Pigneto (vedi com'e' andata).
nuove antifa
http://italy.indymedia.org/news/2004/03/509210_comment.php#509416
solidarieta' con i detenuti
FIRENZE: 27 MARZO SOTTO SOLLICCIANO 16/03/2004
Giornata in solidarietà con i detenuti e le detenute 60.000 detenuti letteralmente accatastati in strutture che ne possono contenere al massimo 40.000. Di questi 2/3 sono detenuti per consumo o spaccio di droga, per immigrazione o per piccoli furti, cioè per reati creati dalla stessa società che poi li punisce. Il carcere non serve ad altro che a contenere e a nascondere i conflitti e le contraddizioni che i nostri sistemi economici, sociali e politici determinano. FUORI Cambiare il carcere significa liberarsi dalla sua necessità, cambiando i meccanismi sociali che oggi lo rendono indispensabile per il mantenimento dell'ordine costituito e degli apparati di potere. Significa far si che tutti e tutte vivano in condizioni migliori, eliminando per primi i meccanismi che creano forti sperequazioni economiche. Significa cambiare la cultura della separazione e della repressione. DENTRO Non si può immaginare punizione peggiore della privazione della libertà, ma non c'è limite al peggio: in carcere il dramma di questa non-esistenza è amplificato dalle terribili condizioni di vita a cui sono costretti i detenuti. Mancano i generi di prima necessità, dalle saponette ai medicinali; mancano i servizi igienici come bagni e docce; manca l'assistenza sanitaria; si può aspettare mesi e mesi per un semplice intervento, mentre versano in stato di quasi totale abbandono i malati più gravi, come quelli affetti da A.I.D.S.. FIRENZE: SOLLICCIANO Nel carcere presentato come uno dei migliori esempi di democraticizzazione avvenuta in seguito alla riforma Gozzini la situazione è comunque sotto i limiti del rispetto della dignità umana. Nei mesi scorsi Ladri di Biciclette ha cercato di portare FUORI del carcere le voci e le richieste dei detenuti, gli unici in grado di raccontare cos'è e com'è veramente il carcere. Ora Ladri di Biciclette vorrebbe portare DENTRO al carcere le voci di chi sta FUORI cercando di rompere il muro di cemento e di indifferenza che permette il mantenimento di istituzioni totali che calpestano la dignità dell'individuo.
Per non dimenticarsi del carcere e di chi vi è recluso e per esprimere a tutti/e la nostra solidarietà
SABATO 27 MARZO GIORNATA IN SOLIDARIETA' CON I DETENUTI E LE DETENUTE DALLE 15:00 PRESIDIO Sul palco: Egin, Terramara, Roy Paci, Jah Sazzah (Aretuska), Parto delle Nuvole Pesanti, Bisca, Malasuerte, Arpioni. Diretta radio PER UN MONDO SENZA GALERE! LIBERI TUTTI E TUTTE!
Per contatti: ladridibiciclette@inventati.org
proteste uni
Una riforma da dimenticare In molte università italiane, studenti, ricercatori e docenti sono in mobilitazione per protestare contro il DDL Moratti, che introduce logiche di precarizzazione nei confronti dei ricercatori, sostituendo il contratto a tempo indeterminato con contratti a tempo, di durata decennale. Ma non solo: vengono ridotti i fondi, già esigui, destinati alla ricerca e si assiste alla subordinazione della ricerca pubblica nei confronti di finanziamenti privati, marginalizzando il ruolo della ricerca ad interessi di parte. A Palermo, dopo la giornata di protesta nazionale in cui è stato occupato simbolicamente il rettorato, è iniziato un percorso di protesta che vede uniti docenti, ricercatori e studenti nel dire no al ddl Moratti e al decreto-legge Zecchino.
.:Corteo del 6/3/2004 [foto] .:Assemblea di ateneo del 11/3/2004 [report] e del 18/3/2004 [report]
Prossimi appuntamenti: Facoltà di lettere e filosofia di Palermo in assemblea permanente Martedì 23/3/2004 ore 9:30 sit-in contro il ddl Moratti in viale delle Scienze (fra Architettura ed Economia) con gazebo informativo Sciopero generale del 26/3/2004
spazio indy 29.3
processo dax
Prossimi appuntamenti: Martedì 30 ore 21 Assemblea cittadina all'O.R.So. Sabato 3 aprile Corteo nazionale a Genova Dax vive!! L'antifascismo non si arresta!!
Oggi 29 marzo 2004 si è tenuto un presidio davanti al tribunale in concomitanza con l'udienza agli assassini di Dax. Circa 40 compagni hanno attaccato striscioni e distribuito volantini per ricordare Dax ucciso dai fascisti e per chiedere l'immediata scarcerazione dei compagni arrestati : Marta Milo Orlando.
Da un punto di vista processuale si è vista la richiesta del PM di 18 e 5 anni per il figlio e il padre, accusati di aver ucciso Dax e ferito altri 2 compagni. La sentenza è stata rimandata al 30 aprile. Da segnalare la lettura di una lettera di uno degli assassini di Dax che esprime "rammarico per l'accaduto" ma "indignazione per la colorazione politica che si è voluta dare".
!! NESSUN COMMENTO !!
La nostra giustizia non passa dai tribunali
L'ANTIFASCISMO NON SI ARRESTA!! MARTA MILO ORLANDO LIBERI SUBITO!!
Prossimi appuntamenti: Martedì 30 ore 21 Assemblea cittadina all'O.R.So. Sabato 3 aprile Corteo nazionale a Genova
hackmeeting
HackIt 2004 Quest'anno , diversamente dagli altri anni, l'appuntamento per le comunita' e controculture digitali italiane e non solo arriva all'inizio di aprile, per lasciare spazio al tentativo di organizzare un incontro di carattere transnazionale per fine giugno, data tradizionale dell'hackmeeting. Nonostante questo il programma si prospetta ricco di seminari e workshop dalle riflessioni sulle nuove leggi sul diritto d'autore, i brevetti sul software e la privacy alle azioni per contrastarle, dallo smanettamento puro alla riflessione politica e sociale sulla fase che attraversano le comunita' che hanno fatto dei diritti digitali e di comunicazione il proprio terreno d'iniziativa.
Programma
http://www.hackmeeting.org/workshops/
colombia
Sciopero della fame I lavoratori colombiani della COCA COLA sono in sciopero della fame dal 15 marzo. Una iniziativa di lotta estrema in risposta alle intenzioni della multinazionale americana di annullare la presenza sindacale nelle sue imprese imbottigliatrici. La protesta avviene principalmente contro la chiusura illegale di 11 stabilimenti di produzione che si aggiungono ai 4 già chiusi mesi orsono. Congiuntamente alle politiche repressive, che il sindacato SINALTRAINAL ha denunciato fino ad oggi e a seguito delle quali si sta sviluppando una intensa campagna di boicottaggio internazionale, Coca Cola vuole colpire lorganizzazione sindacale attraverso i licenziamenti e la sostituzione del personale con lavoratori precari. Inoltre la repressione ai danni delle organizzazioni dei lavoratori colombiani appena un mese fa ha colpito la Presidente del Fensuagro, sindacato dei contadini colombiani, e altri dirigenti contadini, vittime della persecuzione del Governo e della Procura Generale della nazione. A seguito delle minacce dei gruppi paramilitari ai familiari dei dirigenti sindacali i rappresentanti del SINALTRAINAL, lancia un appello per sostenere questi lavoratori.