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'''Iraq ''' I 25 membri del Consiglio di governo provvisorio ha firmato la Costituzione transitoria irachena. Il Consiglio si e' riunito alle 10:00 (locali, le 08:00 italiane) per mettere a punto gli ultimi accordi per poter firmare il testo al quale hanno dato il via libera, ieri, i religiosi sciiti che avevano sollevato diverse riserve. Quasi contestualmente, esplosioni si erano sentite nel centro della capitale, e testimoni hanno confermato che un razzo ha colpito una casa, non facendo pero' nessuna vittima. Tutte le forze di sicurezza in Iraq sono in stato di massima allerta, nel timore di attentati proprio a causa della firma della costituzione. La costituzione transitoria, accompagnera' il paese fino alle elezioni generali, previste per la fine del 2004 o al piu' tardi per l'inizio del 2005. La firma, prevista negli accordi tra amministrazione civile americana e consiglio provvisorio itrachena per il 3 marzo, e' stata rimandata due volte: la prima volta a causa dei sanguinosi attentati antisciiti del 2 marzo a Kerbala Baghdad. In seguito, per le riserve dei religiosi sciiti sia sul ruolo dell'islam (che coinvolge quello dei diritti delle donne) sia sulla possibile autonomia dei curdi all'interno del paese. '''MO''' Un diciassettenne palestinese e' staoucciso a Khan Yunes, nella striscia di Gaza, da colpi d'arma da fuoco partiti dall'insediamento ebraico di Morag per motivi che non sono stati precisati. Secondo testimoni oculari, la vittima stava semplicemente lavorando in un un campo adiacente alla colonia ebraica, ma appartenente alla sua famiglia. Con la sua uccisone sale ad almeno 3.820 il numero complessivo delle persone morte da quando, alla fine del settembre 2000, iniziò l'Intifada di al-Aqsa. Di queste, 2.866 erano palestinesi e 886 cittadini d'Israele. Dopo l'incursione dei militari israeliani a Gaza che ieri ha causato la morte di 15 persone - tra cui quattro bambini - e oltre 80 feriti, l'Autorità Palestinese ha chiesto al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite l'invio di osservatori nei territori a tutela della popolazione. Fonti militari israeliane hanno negato che i soldati abbinno aperto il fuoco contro i bambini durante l'operazione di ieri. Secondo queste fonti, sarebbero state le granate lanciate da parte palestinese ad uccidere i quattro bimbi morti durante gli scontri. '''Grecia''' Gli ultimi exit poll trasmessi dall'emittente nazionale TV danno ai conservatori di Nuova Democrazia (Nd) il 45,3% dei voti mentre i socialisti del Pasok si aggiudicano il 41,5%. Il leader Costa Karamanlis, 47 anni, rivale del socialista Ghiorgos Papandreu, è l'erede di un'importante dinastia politica greca. Nuova Democrazia fu fondata nel 1974 da suo zio Constantinos, ex premier e due volte Presidente della Repubblica. Il Pasok era già da tempo dato in svantaggio dai sondaggi. Si parlava di uno scarto del 3-4% tra i due principali partiti. Papandreu oggi paga per non essere riuscito a comunicare un cambiamento rispetto all'amministrazione precedente del Pasok. Il governo socialista è stato logorato da scandali legati alla corruzione e al clientelismo, che gli hanno fatto perdere una fetta dei consensi. Il vincitore Karamanlis ha promesso un esecutivo piu' snello, meno burocrazia nell'amministrazione pubblica e meno tasse. Il leader conservatore si è impegnato a garantire fondi a favore del welfare, dell'istruzione e della sanità. E ha fatto sapere che manterrà al proprio posto il personale incaricato all'organizzazione dei Giochi Olimpici, che si terrano ad Atene dal 13 al 29 agosto 2004. '''Nucleare''' Iran e Libia avrebbero violato gli accordi internazionali di non proliferazione nucleare. Lo ha dichiarato il direttore dell'Aiea Elbaradei. L'Agenzia internazionale dell'energia atomica ha reso noto che Libia e Niger firmeranno mercoledi' il protocollo con il quale accettano ispezioni alle installazioni nucleari '''Nepal''' I ribelli maoisti ieri hanno messo a segno una serie di attacchi dinamitardi in diverse regioni del Nepal, incluso il distretto della capitale Kathmandu, per intimidire collettività nepalese e spingerla ad aderire allo sciopero generale indetto per oggi da unorganizzazione femminile vicina al movimento ribelle, in occasione della Giornata della donna. Alla mobilitazione, il cui scopo è protestare per lassassinio di militanti maoiste e per il rilascio dal carcere di attiviste per i diritti delle donne, hanno aderito sette organizzazioni sindacali, anchesse vicine ai ribelli. Due bombe sono esplose contro un ufficio governativo e in una stazione degli autobus a Kathmandu domenica mattina, in questultimo caso provocando tre feriti. Un altro ordigno è esploso a Banepa, 25 chilometri a est dalla capitale, senza fare vittime. Tre bombe sono state collocate in altrettanti uffici pubblici nel distretto di Dhankuta, nel Nepal orientale, provocando solo danni. Esperti stimano che circa il 30 per cento dei guerriglieri maoisti siano giovani donne stanche degli abusi di una società fortemente maschilista ed attratte dallideologia del movimento ribelle, il Partito comunista maoista del Nepal, che attraverso la rivoluzione del popolo, iniziata nel 1996 e che ha causato quasi 9mila vittime, promette di creare una società nuova dove uomini e donne avranno gli stessi diritti. '''Bambine''' Sono 121 milioni i bambini che si vedono negare il diritto allistruzione, e di questi 65 milioni sono di sesso femminile. L'83 per cento delle bambine che non vanno a scuola vive nellAfrica sub-sahariana, nellAsia meridionale e in Asia orientale. I dati più recenti a livello mondiale indicano che liscrizione e la frequenza scolastica delle bambine sono inferiori all85 per cento in 70 Paesi. NellAfrica sub-sahariana, il numero di bambine che non frequentano la scuola è salito da 20 milioni nel 1990 a 24 milioni nel 2002. A negare loro questi diritti sono la povertà, i pregiudizi e le pratiche discriminatorie, come i matrimoni precoci. Sono, inoltre, in totale, oltre 130 milioni le donne finora sottoposte allinfibulazione, pratica che non solo comporta gravi rischi sanitari, ma rappresenta una violazione sostanziale dei diritti umani. e' con questi dati che radiolina vuole ricordare le celebrazioni per la giornata della donna. '''Linate''' Il pm Celestina Gravina ha chiesto, al termine della sua requisitoria, otto anni di reclusione per l'ex amministratore delegato di Enav, Sandro Gualano, per gli allora responsabile degli aeroporti di Malpensa e Linate, Francesco Federico, e direttore di Linate Vincenzo Fusco per il disastro che, l'8 ottobre 2001, provoco' 118 vittime nello scontro tra due aerei all'aeroporto di Linate. Tre anni e 10 mesi sono stati chiesti per Paolo Zucchetti, controllore di volo dello scalo milanese. '''treni''' Nella notte il treno con un carico di carri armati proveniente da Battipaglia e' stato bloccato per due volte da alcune decine di pacifisti e attivisti tra l'una e le due a Giovinazzo, ad una ventina di chilometri da Bari, e verso le cinque a Gioia del Colle. In entrambi i casi sono dovute intervenire le forze dell'ordine che hanno portato via i manifestanti senza peraltro che vi sia stato alcune incidente. Il tormentato viaggio del convoglio dovrebbe concludersi ad Altamura, sulla Murgia barese. I mezzi trasportati dovrebbero infatti essere utilizzati in una esercitazione, con la VIII brigata bersaglieri di Salerno, nel poligono di Torre di Nebbia. Un altro concentramento di mezzi militari e' stato segnalato nel porto di Bari: si tratta dei reparti della brigata Pinerolo che attendono di imbarcarsi lunedi' mattina per la Sardegna. |
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Lintera giunta comunale di Parigi è uscita dal municipio con la sciarpa tricolore a tracolla, alla guida di un corteo che è arrivato fino al tribunale. Intanto si è appreso che già il 20 maggio 2003, dietro pressione del governo italiano, il guardasigilli francese aveva presentato al Procuratore generale una richiesta di estradizione, concernente Battisti e altri due rifugiati. Il 4 dicembre 2003 il Procuratore aveva annunciato al ministero larchiviazione della pratica. Tuttavia non cè da essere troppo ottimisti, visto laccanimento del governo francese su insistenza di quello italiano (sono di ieri le pressioni indebite esercitate in Francia su uno dei promotori del manifesto dei 430 intellettuali, poi saliti a 500). |
L’intera giunta comunale di Parigi è uscita dal municipio con la sciarpa tricolore a tracolla, alla guida di un corteo che è arrivato fino al tribunale. Intanto si è appreso che già il 20 maggio 2003, dietro pressione del governo italiano, il guardasigilli francese aveva presentato al Procuratore generale una richiesta di estradizione, concernente Battisti e altri due rifugiati. Il 4 dicembre 2003 il Procuratore aveva annunciato al ministero l’archiviazione della pratica. Tuttavia non c’è da essere troppo ottimisti, visto l’accanimento del governo francese su insistenza di quello italiano (sono di ieri le pressioni indebite esercitate in Francia su uno dei promotori del manifesto dei 430 intellettuali, poi saliti a 500). |
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E bene ricordare che a Cesare Battisti fu concesso asilo politico solo dopo che un magistrato francese ebbe vagliato le "prove a suo carico", e le ebbe giudicate contraddittorie e "degne di una giustizia militare". A Battisti erano stati addossati tutti gli omicidi commessi da unorganizzazione clandestina a cui era appartenuto negli anni 70, anche quando circostanze di fatto e temporali escludevano una sua partecipazione. Dal momento della sua fuga dallItalia, prima in Messico e poi in Francia, Cesare Battisti si è dedicato a unintensa attività letteraria, centrata sul ripensamento dellesperienza di antagonismo radicale che vide coinvolti centinaia di migliaia di giovani italiani e che spesso sfociò nella lotta armata. La sua opera è nel suo assieme una straordinaria e ineguagliata riflessione sugli anni 70, quale nessuna forza politica che ha governato lItalia da quel tempo a oggi ha osato tentare. Certo, cè chi ha interesse a che una voce come quella di Cesare Battisti venga tacitata per sempre. Chi, per esempio, contribuì alle tragedie degli anni 70 militando nelle file neofasciste o in quelle di organizzazioni clandestine quanto i Proletari armati per il comunismo - chiamate Gladio o Loggia P2, e sospettate di un numero impressionante di crimini. Chi fa oggi della xenofobia la propria bandiera. In una parola, una gran parte del governo italiano attuale. |
E’ bene ricordare che a Cesare Battisti fu concesso asilo politico solo dopo che un magistrato francese ebbe vagliato le "prove a suo carico", e le ebbe giudicate contraddittorie e "degne di una giustizia militare". A Battisti erano stati addossati tutti gli omicidi commessi da un’organizzazione clandestina a cui era appartenuto negli anni ’70, anche quando circostanze di fatto e temporali escludevano una sua partecipazione. Dal momento della sua fuga dall’Italia, prima in Messico e poi in Francia, Cesare Battisti si è dedicato a un’intensa attività letteraria, centrata sul ripensamento dell’esperienza di antagonismo radicale che vide coinvolti centinaia di migliaia di giovani italiani e che spesso sfociò nella lotta armata. La sua opera è nel suo assieme una straordinaria e ineguagliata riflessione sugli anni ’70, quale nessuna forza politica che ha governato l’Italia da quel tempo a oggi ha osato tentare. Certo, c’è chi ha interesse a che una voce come quella di Cesare Battisti venga tacitata per sempre. Chi, per esempio, contribuì alle tragedie degli anni ’70 militando nelle file neofasciste o in quelle di organizzazioni clandestine quanto i Proletari armati per il comunismo - chiamate Gladio o Loggia P2, e sospettate di un numero impressionante di crimini. Chi fa oggi della xenofobia la propria bandiera. In una parola, una gran parte del governo italiano attuale. '''Isole nella Rete - Caradonna : 3000 - 0''' Nel novembre del 2000 Giulio Caradonna, ex onorevole del MSI, chiede a Isole nella Rete di rimuovere un dossier sull'antifascismo da uno dei siti ospitati dal server, affermando la falsita' delle informazioni in esso contenute circa la sua partecipazioni ad azioni squadriste. Dal rifiuto del collettivo di Isole nella Rete nasce una causa con una richiesta di risarcimento di 250 milioni di vecchie lire e che presenta gravi implicazioni sul diritto alla memoria e sulla liberta' di espressione. Con la sentenza del 19 gennaio 2004, il tribunale di Roma, respinge la richiesta di Caradonna e lo condanna al risarcimento di 3000 euro di spese processuali, sancendo la vittoria di Isole nella Rete in questo importante passaggio in difesa della liberta' di espressione e dei valori antifascisti. |
Lunedì 8 marzo... giornata della donna
Rassegna Stampa
dall'indirizzo http://www.ansa.it/rubriche/rassegna/rassegnaoggi.shtml è possibile vedere e leggere le prime pagine di tutti i quotidiani andando al link della rassegna stampa della camera dei deputati oppure a partire dalle 12 sono disponibili tutti i quotidiani di oggi on-line
GR ORE 13.30
Iraq
- I 25 membri del Consiglio di governo provvisorio ha firmato la Costituzione transitoria irachena.
Il Consiglio si e' riunito alle 10:00 (locali, le 08:00 italiane) per mettere a punto gli ultimi accordi per poter firmare il testo al quale hanno dato il via libera, ieri, i religiosi sciiti che avevano sollevato diverse riserve. Quasi contestualmente, esplosioni si erano sentite nel centro della capitale, e testimoni hanno confermato che un razzo ha colpito una casa, non facendo pero' nessuna vittima. Tutte le forze di sicurezza in Iraq sono in stato di massima allerta, nel timore di attentati proprio a causa della firma della costituzione. La costituzione transitoria, accompagnera' il paese fino alle elezioni generali, previste per la fine del 2004 o al piu' tardi per l'inizio del 2005. La firma, prevista negli accordi tra amministrazione civile americana e consiglio provvisorio itrachena per il 3 marzo, e' stata rimandata due volte: la prima volta a causa dei sanguinosi attentati antisciiti del 2 marzo a Kerbala Baghdad. In seguito, per le riserve dei religiosi sciiti sia sul ruolo dell'islam (che coinvolge quello dei diritti delle donne) sia sulla possibile autonomia dei curdi all'interno del paese.
MO
Un diciassettenne palestinese e' staoucciso a Khan Yunes, nella striscia di Gaza, da colpi d'arma da fuoco partiti dall'insediamento ebraico di Morag per motivi che non sono stati precisati. Secondo testimoni oculari, la vittima stava semplicemente lavorando in un un campo adiacente alla colonia ebraica, ma appartenente alla sua famiglia. Con la sua uccisone sale ad almeno 3.820 il numero complessivo delle persone morte da quando, alla fine del settembre 2000, iniziò l'Intifada di al-Aqsa. Di queste, 2.866 erano palestinesi e 886 cittadini d'Israele. Dopo l'incursione dei militari israeliani a Gaza che ieri ha causato la morte di 15 persone - tra cui quattro bambini - e oltre 80 feriti, l'Autorità Palestinese ha chiesto al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite l'invio di osservatori nei territori a tutela della popolazione. Fonti militari israeliane hanno negato che i soldati abbinno aperto il fuoco contro i bambini durante l'operazione di ieri. Secondo queste fonti, sarebbero state le granate lanciate da parte palestinese ad uccidere i quattro bimbi morti durante gli scontri.
Grecia
Gli ultimi exit poll trasmessi dall'emittente nazionale TV danno ai conservatori di Nuova Democrazia (Nd) il 45,3% dei voti mentre i socialisti del Pasok si aggiudicano il 41,5%. Il leader Costa Karamanlis, 47 anni, rivale del socialista Ghiorgos Papandreu, è l'erede di un'importante dinastia politica greca. Nuova Democrazia fu fondata nel 1974 da suo zio Constantinos, ex premier e due volte Presidente della Repubblica. Il Pasok era già da tempo dato in svantaggio dai sondaggi. Si parlava di uno scarto del 3-4% tra i due principali partiti. Papandreu oggi paga per non essere riuscito a comunicare un cambiamento rispetto all'amministrazione precedente del Pasok. Il governo socialista è stato logorato da scandali legati alla corruzione e al clientelismo, che gli hanno fatto perdere una fetta dei consensi. Il vincitore Karamanlis ha promesso un esecutivo piu' snello, meno burocrazia nell'amministrazione pubblica e meno tasse. Il leader conservatore si è impegnato a garantire fondi a favore del welfare, dell'istruzione e della sanità. E ha fatto sapere che manterrà al proprio posto il personale incaricato all'organizzazione dei Giochi Olimpici, che si terrano ad Atene dal 13 al 29 agosto 2004.
Nucleare
Iran e Libia avrebbero violato gli accordi internazionali di non proliferazione nucleare. Lo ha dichiarato il direttore dell'Aiea Elbaradei. L'Agenzia internazionale dell'energia atomica ha reso noto che Libia e Niger firmeranno mercoledi' il protocollo con il quale accettano ispezioni alle installazioni nucleari
Nepal
I ribelli maoisti ieri hanno messo a segno una serie di attacchi dinamitardi in diverse regioni del Nepal, incluso il distretto della capitale Kathmandu, per intimidire collettività nepalese e spingerla ad aderire allo sciopero generale indetto per oggi da unorganizzazione femminile vicina al movimento ribelle, in occasione della Giornata della donna. Alla mobilitazione, il cui scopo è protestare per lassassinio di militanti maoiste e per il rilascio dal carcere di attiviste per i diritti delle donne, hanno aderito sette organizzazioni sindacali, anchesse vicine ai ribelli. Due bombe sono esplose contro un ufficio governativo e in una stazione degli autobus a Kathmandu domenica mattina, in questultimo caso provocando tre feriti. Un altro ordigno è esploso a Banepa, 25 chilometri a est dalla capitale, senza fare vittime. Tre bombe sono state collocate in altrettanti uffici pubblici nel distretto di Dhankuta, nel Nepal orientale, provocando solo danni. Esperti stimano che circa il 30 per cento dei guerriglieri maoisti siano giovani donne stanche degli abusi di una società fortemente maschilista ed attratte dallideologia del movimento ribelle, il Partito comunista maoista del Nepal, che attraverso la rivoluzione del popolo, iniziata nel 1996 e che ha causato quasi 9mila vittime, promette di creare una società nuova dove uomini e donne avranno gli stessi diritti.
Bambine
Sono 121 milioni i bambini che si vedono negare il diritto allistruzione, e di questi 65 milioni sono di sesso femminile. L'83 per cento delle bambine che non vanno a scuola vive nellAfrica sub-sahariana, nellAsia meridionale e in Asia orientale. I dati più recenti a livello mondiale indicano che liscrizione e la frequenza scolastica delle bambine sono inferiori all85 per cento in 70 Paesi. NellAfrica sub-sahariana, il numero di bambine che non frequentano la scuola è salito da 20 milioni nel 1990 a 24 milioni nel 2002. A negare loro questi diritti sono la povertà, i pregiudizi e le pratiche discriminatorie, come i matrimoni precoci. Sono, inoltre, in totale, oltre 130 milioni le donne finora sottoposte allinfibulazione, pratica che non solo comporta gravi rischi sanitari, ma rappresenta una violazione sostanziale dei diritti umani. e' con questi dati che radiolina vuole ricordare le celebrazioni per la giornata della donna.
Linate
- Il pm Celestina Gravina ha chiesto, al termine della sua requisitoria, otto anni di reclusione per l'ex amministratore delegato di Enav, Sandro Gualano, per gli allora responsabile degli aeroporti di Malpensa e Linate, Francesco Federico, e direttore di Linate Vincenzo Fusco per il disastro che, l'8 ottobre 2001, provoco' 118 vittime nello scontro tra due aerei all'aeroporto di Linate.
Tre anni e 10 mesi sono stati chiesti per Paolo Zucchetti, controllore di volo dello scalo milanese.
treni
Nella notte il treno con un carico di carri armati proveniente da Battipaglia e' stato bloccato per due volte da alcune decine di pacifisti e attivisti tra l'una e le due a Giovinazzo, ad una ventina di chilometri da Bari, e verso le cinque a Gioia del Colle. In entrambi i casi sono dovute intervenire le forze dell'ordine che hanno portato via i manifestanti senza peraltro che vi sia stato alcune incidente. Il tormentato viaggio del convoglio dovrebbe concludersi ad Altamura, sulla Murgia barese. I mezzi trasportati dovrebbero infatti essere utilizzati in una esercitazione, con la VIII brigata bersaglieri di Salerno, nel poligono di Torre di Nebbia. Un altro concentramento di mezzi militari e' stato segnalato nel porto di Bari: si tratta dei reparti della brigata Pinerolo che attendono di imbarcarsi lunedi' mattina per la Sardegna.
spazio comunicazione indypendente
Con dax nel cuore
'Audio del primo collegamento fuori l'ospedale san paolo'
Un anno fa, il 16 marzo del 2003, in via Brioschi a Milano tre compagni dell'ORSO venivano aggrediti da un gruppetto di fascisti. Nell'aggressione Davide Dax Cesari viene ucciso e gli altri due attivisti vengono feriti. I compagni accorsi all'ospedale per conoscere le condizioni degli aggrediti vengono assaliti dalla polizia e dai carabinieri che presidiano l'ospedale San Paolo, inseguiti fin dentro le corsie e massacrati in strada. Alla macchina della disinformazione di Questura, Amministrazione e media mainstream, si contrappone lo sforzo che da un anno i compagni e le compagne di Dax stanno facendo per non lasciare che la verita' sia dimenticata: controinchieste, iniziative e documentazione. A un anno dall'assassinio di Dax, 5 giorni di mobilitazioni, incontri, assemblee.
Cesare Battisti
Alle 14 del 3 marzo 2004 l'equivalente francese del nostro Tribunale della libertà ha concesso a Cesare Battisti la libertà provvisoria. Cesare non è costretto ad attendere in galera la decisione della Chambre d'accusation se concedere o meno l'estradizione in Italia. Tale decisione (ironia del calendario!) verrà presa il 7 aprile 2004, che è il venticinquennale dell'inizio di una delle istruttorie più vergognose dell'Italia emergenziale. L’intera giunta comunale di Parigi è uscita dal municipio con la sciarpa tricolore a tracolla, alla guida di un corteo che è arrivato fino al tribunale. Intanto si è appreso che già il 20 maggio 2003, dietro pressione del governo italiano, il guardasigilli francese aveva presentato al Procuratore generale una richiesta di estradizione, concernente Battisti e altri due rifugiati. Il 4 dicembre 2003 il Procuratore aveva annunciato al ministero l’archiviazione della pratica. Tuttavia non c’è da essere troppo ottimisti, visto l’accanimento del governo francese su insistenza di quello italiano (sono di ieri le pressioni indebite esercitate in Francia su uno dei promotori del manifesto dei 430 intellettuali, poi saliti a 500). Cesare Battisti, ex leader dei proletari armati, era stato arrestato il 10 febbraio scorso, rifugiato in Francia ormai da quattordici anni. Su di lui pende una domanda di estradizione presentata dal governo italiano, sulla base di una condanna pronunciata in contumacia oltre un ventennio fa. E’ bene ricordare che a Cesare Battisti fu concesso asilo politico solo dopo che un magistrato francese ebbe vagliato le "prove a suo carico", e le ebbe giudicate contraddittorie e "degne di una giustizia militare". A Battisti erano stati addossati tutti gli omicidi commessi da un’organizzazione clandestina a cui era appartenuto negli anni ’70, anche quando circostanze di fatto e temporali escludevano una sua partecipazione. Dal momento della sua fuga dall’Italia, prima in Messico e poi in Francia, Cesare Battisti si è dedicato a un’intensa attività letteraria, centrata sul ripensamento dell’esperienza di antagonismo radicale che vide coinvolti centinaia di migliaia di giovani italiani e che spesso sfociò nella lotta armata. La sua opera è nel suo assieme una straordinaria e ineguagliata riflessione sugli anni ’70, quale nessuna forza politica che ha governato l’Italia da quel tempo a oggi ha osato tentare. Certo, c’è chi ha interesse a che una voce come quella di Cesare Battisti venga tacitata per sempre. Chi, per esempio, contribuì alle tragedie degli anni ’70 militando nelle file neofasciste o in quelle di organizzazioni clandestine quanto i Proletari armati per il comunismo - chiamate Gladio o Loggia P2, e sospettate di un numero impressionante di crimini. Chi fa oggi della xenofobia la propria bandiera. In una parola, una gran parte del governo italiano attuale.
Isole nella Rete - Caradonna : 3000 - 0
Nel novembre del 2000 Giulio Caradonna, ex onorevole del MSI, chiede a Isole nella Rete di rimuovere un dossier sull'antifascismo da uno dei siti ospitati dal server, affermando la falsita' delle informazioni in esso contenute circa la sua partecipazioni ad azioni squadriste. Dal rifiuto del collettivo di Isole nella Rete nasce una causa con una richiesta di risarcimento di 250 milioni di vecchie lire e che presenta gravi implicazioni sul diritto alla memoria e sulla liberta' di espressione. Con la sentenza del 19 gennaio 2004, il tribunale di Roma, respinge la richiesta di Caradonna e lo condanna al risarcimento di 3000 euro di spese processuali, sancendo la vittoria di Isole nella Rete in questo importante passaggio in difesa della liberta' di espressione e dei valori antifascisti.