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= Lunedì 8 marzo... giornata della donna = = Lunedì 16 marzo =
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= spazio indy 16.3... speciale antifascismo =

'''un anno fa moriva DAX'''

Un anno fa tutta Milano aveva gli occhi puntati sulla TV: si aspettava da un momento all'altro l'inevitabile inizio dell'attacco americano contro l'Iraq. Anche il Movimento era pronto a mobilitarsi in massa contro la guerra.
Ma qualcosa di tragico e inaspettato successe anche qui, a Milano, nella notte del 16 Marzo in zona Navigli: tre compagni dell'ORSO furono aggrediti da un gruppetto di fascisti. Davide Dax Cesare venne ferito a morte in via Brioschi. All'arrivo dell'ambulanza le sue condizioni apparsero subito disperate. Nell'agguato vennero colpiti anche gli altri due ragazzi, tra i quali Alex, che riporto' ferite molto gravi.
Decine di telefonate diffusero rapidamente la drammatica notizia in tutta Milano. Molti compagni si precipitarono all'ospedale San Paolo, per conoscere la condizioni dei feriti e per stringersi vicino agli amici di Davide, ma li attese un'amarissima sorpresa, da parte delle Forze dell'Ordine.
Cariche violentissime messe in atto dai celerini e dagli uomini delle volanti, una spietata caccia all'uomo e brutali pestaggi contro persone gia' ammanettate (anche con l'utilizzo di mazze da baseball ed altre armi improprie). Il bilancio era pesantissimo: teste aperte, ossa e denti rotti..
Subito la Questura di Milano mise in moto le macchina della disinformazione. E ci riusci' bene, attivamente spalleggiata da quasi tutti i media ufficiali. La mattina successiva questi pubblicarono articoli di fantasia, che descrivevano la nottata delineando risse tra ubriachi e assalti dei cs all'ospedale. Nonostante le menzogne, erano moltissimi ad aver colto la verita' (che iniziava a venire a galla anche sui media ufficiali, grazie a testimonianze e video amatoriali).
La piazza ne era testimonianza diretta. Per tutta la settimana Milano fu attraversata da imponenti mobilitazioni: dal corteo notturno in Ticinese del 17 Marzo alle iniziative all'Universita' Statale.
Il 20 Marzo, come previsto, scoppio' la guerra.
I funerali di Davide si tennero due giorni dopo nella sua citta' natale: Rozzano. Una citta' di tradizione popolare ed operaia dove migliaia di immigrati meridionali venivano impiegati nelle fabbriche di Sesto San Giovanni e di Milano-Nord. Rozzano accolse commossa Davide e migliaia di persone parteciparono al suo funerale.
Davide venne ricordato come amico e compagno. Era uno dei fondatori della RASH ed era fortemente impegnato nelle lotte per la casa nei quartieri del Ticinese e dello Stadera, dove era ben voluto dagli inquilini delle case popolari.
Nel pomeriggio sfilo' a Milano un corteo di 40.000 persone, fortemente determinato ed autodifeso, che ando' a confluire nel corteo pacifista.
I compagni di Milano non si sono dimenticati di quella vicenda. Dopo quei giorni e' stata messa i cantiere una controinchiesta sui fatti del San Paolo. Un'inchiesta che ha gettato una luce di verita' su un mare di menzogne.
Le iniziative antifasciste a Milano ed in Lombardia non si sono fermate, come purtroppo non si sono fermate neppure le aggressioni fasciste e la presenza dell'estrema-destra in citta', favorite dal clima politico del paese, dalle lotte interne ad Alleanza Nazionale, dalla precarizzazione e dall'impoverimento di ampi strati popolari, inevitabilmente attratti dalle sirene xenofobe ed intolleranti.
Per l'omicidio di Davide e per il ferimento dei suoi due compagni sono in corso diversi procedimenti penali che coinvolgono la famiglia Morbi (un padre e due figli).
Per i fatti del San Paolo e' in corso un' inchiesta, che e' stata prorogata di sei mesi e per ora vede indagati quattro compagni e tre appartenenti alle Forze dell'Ordine; negli ultimi giorni si e' parlato di un probabile rinvio a giudizio per tutti gli indagati.
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'''sui fatti del San Paolo'''
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'''Madrid''' http://www.inventati.org/sanpaolo/
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Circa 170 persone sono morte e 592 sono state ferite in una serie di attentati esplosivi contro le stazioni di treni pendolari di Atocha, El Pozo e Sant'Eugenia, nel centro di Madrid, attribuiti dalle autorita' all'Eta.
Le esplosioni si sono susseguite a breve distanza di tempo fra le 7.30 e poco dopo le 8.00 (ora locale italiana).
 Le autorita' hanno sospeso i treni in tutta la rete di periferia, nonche' nella prima linea della metropolitana madrilena.
La polizia spagnola sta ricercando due individui che, secondo alcuni testimoni, sarebbero saliti e scesi da vari treni pendolari in una stazione a nordovest di Madrid tra le 7.00 e le 7.10, e che potrebbero essere i terroristi che hanno lasciato le cariche esplosive.
Secondo una rapporto dell'Europol, gli attentati erano stati previsti.
Democrazia o Polizia?
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'''Madrid 2'''

 Gli attentati di Madrid non sono stati rivendicati, ma il portavoce del governo Eduardo Zaplano ha subito chiamato in causa i separatisti baschi dell'Eta, accusandoli aver compiuto 'un'omicidio di massa, un massacro, un chiaro attentato contro la democrazia'.
Il capo del governo regionale basco, il nazionalista moderato Juan Jose' Ibarretxe, ha avuto parole di fuoco per l'organizzazione del separatismo armato.
Tutti i principali partiti hanno sospeso la campagna elettorale per le elezioni politiche di domenica. Mariano Rajoy, candidato del Partito popolare a succedere a Aznar, ha detto che se eletto "dara' la caccia ai terroristi finche' non li catturera' ".
Arnaldo Ortegi,dirigente di Batasuna ha detto, invece, di rifiutarsi di pensare che gli attentati di Madrid siano opera dell' Eta, attribuendone la responsabilita' alla ''resistenza araba''.
Il nostro lavoro racconta della notte fra il 16 e il 17 aprile 2003 a Milano, una nottata insanguinata dalle lame dei fascisti che uccidono Dax e feriscono gravemente altri due compagni e dai manganelli della polizia che caricano all'interno del pronto soccorso dell'ospedale San Paolo le persone giunte per avere notizie dei compagni accoltellati.
Sangue per terra, ferite al volto e alla testa, denti e nasi rotti, braccia e polsi spezzati, persone abbandonate a qualche isolato, buttate giù dalla volante con il braccio rotto senza che gli fosse contestato alcunché, persone ferite a cui i punti di sutura venivano dati mentre erano ancora ammanettate, molestie sessuali, cariche all'interno del pronto soccorso con l'uso di mazze da baseball.
Questa è l'inquietante continuità tra l'omicidio per mano fascista e le cariche della polizia al grido, "comunisti di merda", "zecche", "come Carlo, uno di meno", a far capire che il cuore, se di cuore si può parlare, batte a destra.
Un uso delle forze dell'ordine ieri tollerato, oggi legittimato (esemplificative sono, in tal senso, le dichiarazioni di Scaiola nel dopo-Genova e quelle di Giovanardi dopo i fatti del S. Paolo) da un governo che promulga leggi razziste e che giorno dopo giorno cancella ogni spazio di democrazia.
Una democrazia blindata, una repressione così feroce da sospendere ogni diritto, fare uso della tortura (come denunciato dalla stessa Amnesty) contro immigrati, lavoratori, giovani, antifascisti e contro chiunque lotti per i propri diritti.
ll nostro progetto vuole raccogliere il materiale e ricostruire gli avvenimenti affinché si possa dimostrare che quello che è accaduto in quella tragica notte ha radici profonde nella società italiana e nei nuovi modelli di controllo messi in atto dalle forze dell'ordine e pensati dai responsabili delle politiche neoliberiste come la rottura negoziata e pacifica delle istanze sociali. Fin a quando la vostra violenza si chiamerà democrazia?
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'''palestina''' audio sulla mani per dax e sull'occupazione di sabato a milano:
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Sono sei i palestinesi uccisi ieri dai militari israeliani in due diverse azioni in Cisgiordania. Un commando israeliano ha ucciso cinque militanti delle Brigate dei Martiri di Al-Aqsa a Jenin in quella che è sembrata una operazione mirata. Un sesto palestinese è stato ucciso in un vicino campo profughi. I cinque uomini erano su una Toyota che è stata crivellata di pallottole, secondo testimoni. L'esercito israeliano afferma che i cinque uomini erano implicati in precedenti azioni terroristiche e che si stavano accingendo a commetterne un'altra quando sono stati intercettati. Secondo i media israeliani, i cinque stavano per attaccare un insediamento israeliano. Nel campo profughi di El Aroub, vicino a Jenin, i soldati israeliani hanno ucciso un palestinese che stava lanciando una bomba artigianale, secondo l'esercito e testimoni. Il palestinese aveva quindici anni, secondo quanto hanno riferito i medici. http://italy.indymedia.org/news/2004/03/499898.php
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'''Palestina''' audio da marcolfo sui rave fascisti a milano e su cosa e chi si cela dietro l'alcatraz:
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Nelle prime ore di questa notte truppe israeliane sono entrate a Ramallah, in Cisgiordania, per un'operazione militare. Lo ha comunicato l'esercito israeliano. Prima dell'incursione, le truppe israeliane hanno circondato la città cisgiordana per impedire attacchi palestinesi. Una ventina di palestinesi sono stati arrestati questa notte nei territori occupati dalla forze di sicurezza. Lo ha annunciato poco fa la radio israeliana, http://italy.indymedia.org/news/2004/03/500509.php
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'''piazza fontana'''
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'''gb''' Ancora Piazza Fontana
A pochi giorni dalla sentenza d'appello per la strage di piazza Fontana, atteso per la fine del mese, martedi' 24 febbraio alle ore 18 verrà sostituita la lapide in ricordo di Pinelli, con una nuova. Questo gesto assume un significato preciso: ricordare le responsabilita' fasciste della strage perche' sarebbe intollerante e sconcertante un'assoluzione dei fascisti di Ordine Nuovo, sulle cui responsabilita' esistono mole impressionanti di prove e ricordare l'ultima vittima innnocente della strage, Giuseppe Pinelli.
Martedi 24 febbraio ore 18, Piazza Fontana
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La polizia britannica ha liberato tutti gli ex detenuti rilasciati dal campo di Guantanamo a Cuba dove erano prigionieri degli americani da circa due anni. I cinque ex detenuti non saranno oggetto di alcuna incriminazione. La polizia ha detto di aver deciso in accordo con i procuratori di liberare senza accuse anche l'ultimo dei cinque e di aver organizzato di trasferirli in localita' di loro scelta. Un primo ex detenuto - i cinque sono rientrati in Gran Bretagna martedi' dopo essere stati liberati dagli Stati Uniti - era stato rilasciato subito dopo l'arrivo in Gran Bretagna. Gli altri quattro lo sono stati successivamente dopo essere stati interrogati. La loro liberazione potrebbe causare problemi al governo del premier Tony Blair, al quale molti chiederanno di rendere conto del perche' ci sono voluti due anni affinche' lo stretto alleato Washington liberasse i detenuti inglesi quando poi la polizia non li ha neanche incriminati. Nel campo prigione per sospetti terroristi di Guantanamo, dove sono detenute dagli Stati Uniti circa 650 persone di 42 paesi in gran parte catturate in Afghanistan, ci sono ancora quattro prigionieri britannici che gli Stati Uniti ritengono piu' pericolosi dei cinque liberati. 12.03.04 Sentenza d'appello scandalosa: assolti gli imputati
Reazioni: Dichiarazioni del legale di parte civile del Comitato familiari delle vittime | Comunicato Ponte della Ghisolfa | da repubblica.it | dall'unita [1 - 2]
dal corriere
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'''Assoluzione augusta'''


ATTIVISTI ASSOLTI PER I FATTI DELL’AUGUSTA MA IL TENTATIVO DI CRIMINALIZARE I MOVIMENTI NON SI FERMA



Ieri, Mercoledì 10 Marzo, il Tribunale di Benevento ha assolto in primo grado 25 attivisti imputati dell’accusa di sabotaggio industriale ai danni della multinazionale Augusta, produttrice di elicotteri da combattimento.
I fatti contestati risalgono ad un iniziativa del 1999 contro lo stabilimento in solidarietà con il popolo Curdo e per la liberazione del presidente del PKK Ochalan, arrivato in Italia per chiedere asilo politico, costretto ad abbandonare il paese e, in seguito, arrestato e rinkuiso nelle carceri turche.
In seguito alle iniziative di contestazione che si svilupparono nei confronti dell’ Augusta a livello nazionale, la società multinazionale italiana perse la commessa di diverse decine di elicotteri militari destinati alle forze armate turche ed utilizzate contro la popolazione curda.
A aprtire dalle 12 gioranta di informazione presso il laboratorio occupato Ska di napoli, con microfoni aperti a radiolina.

'''Officina senz'acqua'''

Dopo i numerosi attacchi di tipo mediatico e il distacco della corrente elettrica, tagliata anche la fornitura idrica al centro sociale officina99. Questa mattina alcuni attivisti del centro, insieme con i disoccupati di Via Rosaroll, hanno compiuto una azione sotto la sede centrale dell'enel, per rivendicare il diritto all'esistenza degli spazi sociali. Gli attivisti hanno simbolicamente "oscurato" l'ingresso dell'edificio con un maxi striscione nero e sono saliti in delegazione per contestare l'accanimento con cui sono avvenuti i vari interventi dell'enel. Per la settimana prossima rassegna di iniziative nel centro.

== spazio indy 11.3 ==

'''benetton prepara nuovo sgombero in patagonia'''

= spazio comunicazione indypendente =

'''Con dax nel cuore'''

'Audio del primo collegamento fuori l'ospedale san paolo'

Un anno fa, il 16 marzo del 2003, in via Brioschi a Milano tre compagni dell'ORSO venivano aggrediti da un gruppetto di fascisti. Nell'aggressione Davide Dax Cesari viene ucciso e gli altri due attivisti vengono feriti. I compagni accorsi all'ospedale per conoscere le condizioni degli aggrediti vengono assaliti dalla polizia e dai carabinieri che presidiano l'ospedale San Paolo, inseguiti fin dentro le corsie e massacrati in strada. Alla macchina della disinformazione di Questura, Amministrazione e media mainstream, si contrappone lo sforzo che da un anno i compagni e le compagne di Dax stanno facendo per non lasciare che la verita' sia dimenticata: controinchieste, iniziative e documentazione.
A un anno dall'assassinio di Dax, 5 giorni di mobilitazioni, incontri, assemblee.

'''Cesare Battisti'''

Alle 14 del 3 marzo 2004 l'equivalente francese del nostro Tribunale della libertà ha concesso a Cesare Battisti la libertà provvisoria. Cesare non è costretto ad attendere in galera la decisione della Chambre d'accusation se concedere o meno l'estradizione in Italia. Tale decisione (ironia del calendario!) verrà presa il 7 aprile 2004, che è il venticinquennale dell'inizio di una delle istruttorie più vergognose dell'Italia emergenziale.
L’intera giunta comunale di Parigi è uscita dal municipio con la sciarpa tricolore a tracolla, alla guida di un corteo che è arrivato fino al tribunale.
Intanto si è appreso che già il 20 maggio 2003, dietro pressione del governo italiano, il guardasigilli francese aveva presentato al Procuratore generale una richiesta di estradizione, concernente Battisti e altri due rifugiati. Il 4 dicembre 2003 il Procuratore aveva annunciato al ministero l’archiviazione della pratica.
Tuttavia non c’è da essere troppo ottimisti, visto l’accanimento del governo francese su insistenza di quello italiano (sono di ieri le pressioni indebite esercitate in Francia su uno dei promotori del manifesto dei 430 intellettuali, poi saliti a 500).
Cesare Battisti, ex leader dei proletari armati, era stato arrestato il 10 febbraio scorso, rifugiato in Francia ormai da quattordici anni. Su di lui pende una domanda di estradizione presentata dal governo italiano, sulla base di una condanna pronunciata in contumacia oltre un ventennio fa.
E’ bene ricordare che a Cesare Battisti fu concesso asilo politico solo dopo che un magistrato francese ebbe vagliato le "prove a suo carico", e le ebbe giudicate contraddittorie e "degne di una giustizia militare". A Battisti erano stati addossati tutti gli omicidi commessi da un’organizzazione clandestina a cui era appartenuto negli anni ’70, anche quando circostanze di fatto e temporali escludevano una sua partecipazione.
Dal momento della sua fuga dall’Italia, prima in Messico e poi in Francia, Cesare Battisti si è dedicato a un’intensa attività letteraria, centrata sul ripensamento dell’esperienza di antagonismo radicale che vide coinvolti centinaia di migliaia di giovani italiani e che spesso sfociò nella lotta armata. La sua opera è nel suo assieme una straordinaria e ineguagliata riflessione sugli anni ’70, quale nessuna forza politica che ha governato l’Italia da quel tempo a oggi ha osato tentare.
Certo, c’è chi ha interesse a che una voce come quella di Cesare Battisti venga tacitata per sempre. Chi, per esempio, contribuì alle tragedie degli anni ’70 militando nelle file neofasciste o in quelle di organizzazioni ­ clandestine quanto i Proletari armati per il comunismo - chiamate Gladio o Loggia P2, e sospettate di un numero impressionante di crimini. Chi fa oggi della xenofobia la propria bandiera. In una parola, una gran parte del governo italiano attuale.

'''Isole nella Rete - Caradonna : 3000 - 0'''

Nel novembre del 2000 Giulio Caradonna, ex onorevole del MSI, chiede a Isole nella Rete di rimuovere un dossier sull'antifascismo da uno dei siti ospitati dal server, affermando la falsita' delle informazioni in esso contenute circa la sua partecipazioni ad azioni squadriste.
Dal rifiuto del collettivo di Isole nella Rete nasce una causa con una richiesta di risarcimento di 250 milioni di vecchie lire e che presenta gravi implicazioni sul diritto alla memoria e sulla liberta' di espressione.
Con la sentenza del 19 gennaio 2004, il tribunale di Roma, respinge la richiesta di Caradonna e lo condanna al risarcimento di 3000 euro di spese processuali, sancendo la vittoria di Isole nella Rete in questo importante passaggio in difesa della liberta' di espressione e dei valori antifascisti.
 
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Lunedì 16 marzo

Rassegna Stampa

dall'indirizzo http://www.ansa.it/rubriche/rassegna/rassegnaoggi.shtml è possibile vedere e leggere le prime pagine di tutti i quotidiani andando al link della rassegna stampa della camera dei deputati oppure a partire dalle 12 sono disponibili tutti i quotidiani di oggi on-line

GR ORE 13.30

spazio indy 16.3... speciale antifascismo

un anno fa moriva DAX

Un anno fa tutta Milano aveva gli occhi puntati sulla TV: si aspettava da un momento all'altro l'inevitabile inizio dell'attacco americano contro l'Iraq. Anche il Movimento era pronto a mobilitarsi in massa contro la guerra. Ma qualcosa di tragico e inaspettato successe anche qui, a Milano, nella notte del 16 Marzo in zona Navigli: tre compagni dell'ORSO furono aggrediti da un gruppetto di fascisti. Davide Dax Cesare venne ferito a morte in via Brioschi. All'arrivo dell'ambulanza le sue condizioni apparsero subito disperate. Nell'agguato vennero colpiti anche gli altri due ragazzi, tra i quali Alex, che riporto' ferite molto gravi. Decine di telefonate diffusero rapidamente la drammatica notizia in tutta Milano. Molti compagni si precipitarono all'ospedale San Paolo, per conoscere la condizioni dei feriti e per stringersi vicino agli amici di Davide, ma li attese un'amarissima sorpresa, da parte delle Forze dell'Ordine. Cariche violentissime messe in atto dai celerini e dagli uomini delle volanti, una spietata caccia all'uomo e brutali pestaggi contro persone gia' ammanettate (anche con l'utilizzo di mazze da baseball ed altre armi improprie). Il bilancio era pesantissimo: teste aperte, ossa e denti rotti.. Subito la Questura di Milano mise in moto le macchina della disinformazione. E ci riusci' bene, attivamente spalleggiata da quasi tutti i media ufficiali. La mattina successiva questi pubblicarono articoli di fantasia, che descrivevano la nottata delineando risse tra ubriachi e assalti dei cs all'ospedale. Nonostante le menzogne, erano moltissimi ad aver colto la verita' (che iniziava a venire a galla anche sui media ufficiali, grazie a testimonianze e video amatoriali). La piazza ne era testimonianza diretta. Per tutta la settimana Milano fu attraversata da imponenti mobilitazioni: dal corteo notturno in Ticinese del 17 Marzo alle iniziative all'Universita' Statale. Il 20 Marzo, come previsto, scoppio' la guerra. I funerali di Davide si tennero due giorni dopo nella sua citta' natale: Rozzano. Una citta' di tradizione popolare ed operaia dove migliaia di immigrati meridionali venivano impiegati nelle fabbriche di Sesto San Giovanni e di Milano-Nord. Rozzano accolse commossa Davide e migliaia di persone parteciparono al suo funerale. Davide venne ricordato come amico e compagno. Era uno dei fondatori della RASH ed era fortemente impegnato nelle lotte per la casa nei quartieri del Ticinese e dello Stadera, dove era ben voluto dagli inquilini delle case popolari. Nel pomeriggio sfilo' a Milano un corteo di 40.000 persone, fortemente determinato ed autodifeso, che ando' a confluire nel corteo pacifista. I compagni di Milano non si sono dimenticati di quella vicenda. Dopo quei giorni e' stata messa i cantiere una controinchiesta sui fatti del San Paolo. Un'inchiesta che ha gettato una luce di verita' su un mare di menzogne. Le iniziative antifasciste a Milano ed in Lombardia non si sono fermate, come purtroppo non si sono fermate neppure le aggressioni fasciste e la presenza dell'estrema-destra in citta', favorite dal clima politico del paese, dalle lotte interne ad Alleanza Nazionale, dalla precarizzazione e dall'impoverimento di ampi strati popolari, inevitabilmente attratti dalle sirene xenofobe ed intolleranti. Per l'omicidio di Davide e per il ferimento dei suoi due compagni sono in corso diversi procedimenti penali che coinvolgono la famiglia Morbi (un padre e due figli). Per i fatti del San Paolo e' in corso un' inchiesta, che e' stata prorogata di sei mesi e per ora vede indagati quattro compagni e tre appartenenti alle Forze dell'Ordine; negli ultimi giorni si e' parlato di un probabile rinvio a giudizio per tutti gli indagati.

sui fatti del San Paolo

http://www.inventati.org/sanpaolo/

Democrazia o Polizia?

Il nostro lavoro racconta della notte fra il 16 e il 17 aprile 2003 a Milano, una nottata insanguinata dalle lame dei fascisti che uccidono Dax e feriscono gravemente altri due compagni e dai manganelli della polizia che caricano all'interno del pronto soccorso dell'ospedale San Paolo le persone giunte per avere notizie dei compagni accoltellati. Sangue per terra, ferite al volto e alla testa, denti e nasi rotti, braccia e polsi spezzati, persone abbandonate a qualche isolato, buttate giù dalla volante con il braccio rotto senza che gli fosse contestato alcunché, persone ferite a cui i punti di sutura venivano dati mentre erano ancora ammanettate, molestie sessuali, cariche all'interno del pronto soccorso con l'uso di mazze da baseball. Questa è l'inquietante continuità tra l'omicidio per mano fascista e le cariche della polizia al grido, "comunisti di merda", "zecche", "come Carlo, uno di meno", a far capire che il cuore, se di cuore si può parlare, batte a destra. Un uso delle forze dell'ordine ieri tollerato, oggi legittimato (esemplificative sono, in tal senso, le dichiarazioni di Scaiola nel dopo-Genova e quelle di Giovanardi dopo i fatti del S. Paolo) da un governo che promulga leggi razziste e che giorno dopo giorno cancella ogni spazio di democrazia. Una democrazia blindata, una repressione così feroce da sospendere ogni diritto, fare uso della tortura (come denunciato dalla stessa Amnesty) contro immigrati, lavoratori, giovani, antifascisti e contro chiunque lotti per i propri diritti. ll nostro progetto vuole raccogliere il materiale e ricostruire gli avvenimenti affinché si possa dimostrare che quello che è accaduto in quella tragica notte ha radici profonde nella società italiana e nei nuovi modelli di controllo messi in atto dalle forze dell'ordine e pensati dai responsabili delle politiche neoliberiste come la rottura negoziata e pacifica delle istanze sociali. Fin a quando la vostra violenza si chiamerà democrazia?

audio sulla mani per dax e sull'occupazione di sabato a milano:

http://italy.indymedia.org/news/2004/03/499898.php

audio da marcolfo sui rave fascisti a milano e su cosa e chi si cela dietro l'alcatraz:

http://italy.indymedia.org/news/2004/03/500509.php

piazza fontana

Ancora Piazza Fontana A pochi giorni dalla sentenza d'appello per la strage di piazza Fontana, atteso per la fine del mese, martedi' 24 febbraio alle ore 18 verrà sostituita la lapide in ricordo di Pinelli, con una nuova. Questo gesto assume un significato preciso: ricordare le responsabilita' fasciste della strage perche' sarebbe intollerante e sconcertante un'assoluzione dei fascisti di Ordine Nuovo, sulle cui responsabilita' esistono mole impressionanti di prove e ricordare l'ultima vittima innnocente della strage, Giuseppe Pinelli. Martedi 24 febbraio ore 18, Piazza Fontana

12.03.04 Sentenza d'appello scandalosa: assolti gli imputati Reazioni: Dichiarazioni del legale di parte civile del Comitato familiari delle vittime | Comunicato Ponte della Ghisolfa | da repubblica.it | dall'unita [1 - 2] dal corriere

Approfondimenti vari

radiolina (last edited 2008-06-26 09:51:30 by anonymous)