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1) BOLIVIA
 La Coordinadora del Gas apoya el bloqueo aymara y a la COB
Marchan a Warisata. Se suman a la defensa del gas. (27/09/2003 01:31)
= Lunedì 16 marzo =
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BOLIVIA = Rassegna Stampa =
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Sabato 20 settembre un nucleo di militari e poliziotti ha ucciso almeno cinque contadini aymaras nella zona dell'Altiplano, a nordovest della capitale La Paz, quando la cosiddetta "caravana del riscatto", con a capo il ministro della Difesa Carlos Sánchez Berzaín, ha cercato di rompere i blocchi impiantati da sei giorni nella regione dell'altipiano. dall'indirizzo http://www.ansa.it/rubriche/rassegna/rassegnaoggi.shtml
è possibile vedere e leggere le prime pagine di tutti i quotidiani andando al link della rassegna stampa della camera dei deputati oppure a partire dalle 12 sono disponibili tutti i quotidiani di oggi on-line
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Questo fatto si colloca nel contesto di agitazioni nazionali provocate dai piani del Presidente, "el gringo" Sánchez de Lozada, di cedere le risorse di gas alle imprese internazionali.
Intanto la Central Obrera Boliviana, appoggiato dalla Coordinadora del GAS, ha proclamato per luendi 29 uno sciopero generale e il blocco delle vie di comunicazione per protestare contro i progetti di privatizzazione e in appoggio alla lotta contadina duramente repressa.
>>continua in categoria Guerre Globali.
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La Coordinadora del Gas apoya el bloque aymara y a la COB En apoyo al bloqueo campesino aymara la Coordinadora Nacional del Gas protagonizara un marcha hacia Warisata (dove ricordiamo che si e' verificato il massacro y antes se movilizaran el lunes 29 en respaldo a las medidas de la Central Obrera Boliviana, que iniciara una Huelga General Indefinida y Bloqueo de caminos. De igual manera apoyan el bloqueo de campesinos y cocaleros de otras partes del pais anunciado para el 6 de Octubre. Estas fueron las determinaciones de la coordinadora en su segunda reunion nacional.
La columna popular saldra el martes 30 en solidaridad con los aymaras y con la finalidad principal de parar otra masacre por parte del ejercito, de esa forman expresaran su condena a la muerte de cinco campesinos perpetrada por las fuerzas de represion bajo las ordenes de su capitan general,el presidente Gonzalo Sanchez de Lozada y su lugarteniente,el ministro Sanchez Berzain.
La coordinadora declara como los "primeros martires por la recuperacion del gas a los cinco hermanos aymaras caidos".
= GR ORE 13.30 =
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1) Italia - GaRoGno - La sfilata di forza nuova
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Sabato 27 a Lucca nella piazza dei pubblici macelli si terrà il raduno nazionale di Forza Nuova.
Il gruppo fascista utilizza le connivenze della destra istituzionale per penetrare nel territorio toscano usando come punto di partenza la città di Lucca.
In queste ore molte organizzazioni stanno preparando una contromanifestazione per impedire che i fascisti sfilino.
I giornali locali hanno già iniziato la campagna di terrore paragonando FN ai gruppi antagonisti che si stanno muovendo per contrastare la marcia.
Nelle stesse ore a Massa i giovani di AN organizzano un concerto anti partigiano e a scandicci AN celebra il fascista Pavolini; il tutto proprio il 27 settembre giorno che ricorda la nascita dello stesso Pavolini.
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>> cronaca degli avvenimenti pisani di oggi === tuvuofalamericano ===
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Durante la manifestazione fascista di Forza Nuova, e la contromanifestazione delle forze dell'antifascismo toscano nella provincia di Lucca, a Pisa Azione Giovani (giovani di AN) hanno organizzato un banchetto nella via principale di Pisa, Corso Italia.
Nel volantino distribuito venivano accusate le provincie toscane di non permettere alla destra "alternativa" di "esprimere le proprie idee" a causa della gestione antiliberale dei sindaci. Il volantino terminava con una frase del tipo "Non fermeranno le nostre idee con la forza".
Verso le 18.30 alla provocazione è seguita una reazione di 3 persone che hanno rovesciato il banchetto di Azione Giovani e sparso per terra il materiale che doveva essere distribuito.
A questo punto quattro poliziotti della squadra mobile sono accorsi istantaneamente e hanno inseguito per Corso Italia tre ragazzi sospettati di aver rovesciato il banchetto, riuscendo a raggiungerne uno, che è stato bloccato, malmenato e trascinato per un centinaio di metri. Alcuni compagni di ritorno dalla manifestazione di Lucca hanno assistito alla scena e hanno cercato di parlare con questi poliziotti per calmarli e riportarli alla ragione, ma visto che questi continuavano coi loro metodi, i compagni hanno cercato di ostruire il loro abuso, e il ragazzo catturato è riuscito a divincolarsi e scappare, ma è svenuto dopo pochi metri di corsa. Raggiunto dalla polizia è stato catturato nuovamente e portato in questura. Nel frattempo si è mobilitata la DIGOS, i CC e la PS che girando per le strade piene di gente ad alta velocità hanno contribuito ad aumentare la tensione. Al loro tentativo di portare in questura anche i compagni intervenuti, sono volati da parte della mobile altri schiaffi, spinte, richieste di documenti. La scena si è spostata nuovamente in piazza del carmine, dove era stato rovesciato il banchetto neofascista. Un ragazzo che chiedeva informazioni su ciò che stava accadendo è stato portato in questura, dopo essere stato sbattuto violentemente dalla polizia sul cofano di una volante. Sono arrivati molti altri compagni, insieme a Ramon Mantovani, parlamentare del PRC. Si è discusso con la DIGOS per evitare che i compagni che avevano aiutato il giovane a scappare dalla polizia inferocita venissero portati in questura.
Il clima di tensione nelle ore successive è aumentato con la provocazione di Azione giovani nei confronti dei compagni accorsi sul posto.
Sono tre, alla fine, i giovani portati in Questura, dove verso le 20, si è spostata la protesta. Due di loro vengono rilasciati in serata, uno è ancora in stato di fermo. Numerose le denuncie per resistenza a pubblico ufficiale.
Per tutta la durata degli avvenimenti sia la DIGOS che la Polizia in divisa ha cercato, alcune volte con determinazione esasperante, di sequestrare o far spengere le telecamere e le macchine fotografiche ai mediattivisti presenti.
'''rivendicazione al qaida'''
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--------------------------------------------------------------------------------------------------- http://www.lahaine.org/b2/articulo.php?p=2793&more=1&c=1
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2) GLOBAL : ENVIRONMENT Sep 28 2003 imc generale ZANZA
  
Reclaim the Streets
Car Free Day Stalls in U.S.
(in castigliano)
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The recent Car-Free Day in Canada was apparently In nome di Allah Il Clemente il Misericordioso.
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wide-spread, while European Mobility Week was observed Se punite fatelo nella misura del torto subito (Corano 16/126).
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by 289 participating cities in most of Europe. In the Uccideteli ovunque li incontriate, e scacciateli come loro hanno scacciato voi: la persecuzione e' peggio dell'omicidio (Corano 2/191).
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U.S. some driver knocked over a cyclist. Welcome to the A color che ti aggrediscono, devi fare la stessa cosa.
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21st century where the richest, most autoholic nation on Le brigate Abu Hafsi Al-Misri avevano gia' promesso nel comunicato precedente (comunicato di Al-Qaida in relazione alle esplosioni di Karbala' e Baghdad) datato 11 del mese islamico di Muharram 1425 che corrisponde al 2 marzo 2004, che avrebbero preparato una nuova operazione. Ed eccola, le brigate mantengono le loro promesse. Gli squadroni della morte sono riusciti a penetrare nel profondo dell'Europa crociata (la Spagna) colpendola in maniera dolorosa''.
Si tratta solo di una parte del pagamento di vecchi conti con la Spagna crociata alleata dell'America nella sua guerra contro l'Islam.
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Earth seems oblivious to the threats presented by the Dov'e' l'America, Aznar? Chi ti proteggera' da noi, la Gran Bretagna, il Giappone e l'Italia, e gli altri che operano con voi? Quando colpimmo le forze italiane a Nassiriya lanciammo un monito per voi e per gli agenti dell'America affinche' ritiraste la vostra alleanza contro l'Islam e non avete compreso il messaggio.
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internal combustion engine (an invention of the 19th Adesso mettimao i puntini sulle i. Speriamo che lo comprendiate questa volta.
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century, no less) while the rest of the world tries to Noi delle brigate Abu Hafs Al-Misri non ci rattristiamo per la morte di quelli che vengono definiti civili. E' forse permesso loro uccidere i nostri bambini, le nostre donne ed i nostri anziani ed i nostri giovani in Afghanistan, in Iraq, in Palestina ed in Kashmir ed e' invece vietato a noi uccidere loro? Dice Allah (gloria a Lui l'Altissimo): ''E a chi vi attacca rispondete nello stesso modo.
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deal with it.
But not all industrialized nations are so blind and
Fermatevi davanti a noi e liberate i nostri prigionieri e uscite dalle nostre terre e noi ci fermeremo.
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apathetic. Organizing for European Car Free Day/Mobility I popoli alleati dell'America devono fare pressioni sui propri governi affinche' si ritirino subito dall'alleanza con gli americani contro il terrorismo (l'Islam). se voi fermate la guerra, noi fermeremo la nostra.
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Week 2003 involved government, NGO's, and activists. The Noi diciamo: Vi avvertiamo che le brigate del fumo della morte arriveranno vicino a voi molto presto, vedrete i vostri morti a migliaia, se Allah vorra', questo e' un avvertimento.
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event was broad-reaching and seemingly effective. Though In un'altra operazione gli squadroni dei soldati di Gerusalemme hanno colpito la festa dei massoni ebrei ad Istanbul, ed e' la festa principale dei massoni nella quale sono stati uccisi tre dei loro capi, e se non ci fosse stato un errore tecnico sarebbero morti tutti i massoni.
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some feel more effort needs to be made in Central and Diciamo inoltre alle brigate Bilal ibn Rabah che la direzione e' d'accordo su quanto proposto, L'operazione avra' inizio con l'arrivo del delegato.
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Eastern Europe, the Czech Republic called attention to E diciamo inoltre alle Brigate Abu Ala Al-Harithi che la direzione ha deciso che lo Yemen sara' il terzo pantano per i dittatori del nostro tempo che sono gli americani, la punizione per il governo apostata verra' nella seconda fase dopo quella di Musharraf''.
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the harmfulness of car transport in the city, as well as Per questo bisogna mettere in allerta tutte le cellule e iniziare l'operazione nel 4515 SB (ndr., e' riferimento in codice). E non dimenticate il massacro, non dimenticate Abu Ala Al-Harithi, non dimenticate il dotto Al-Rabbani che lo Yemen ha consegnato all'Egitto e lo sceicco Abdel Qader Abdel Aziz che e' stato arrestato tre mesi dopo i fatti dell'11 settembre.
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supporting public transportation, bicycling, and E diciamo a coloro che uccidono i dotti islamici sunniti in Iraq che la pagheranno. E diciamo ai musulmani nel mondo che il colpo del vento nero della morte ( il colpo atteso contro l'America) ora si trova nella fase finale al 90% e se Allah vuole e' vicino. (Nel momento giusto i Mujahidin) vinceranno i fedeli della vittoria di Allah.
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walking, and encouraging a more positive relationship Un avviso per la Umma (la nazione islamica ndr.) non avvicinatevi alle istituzioni civili e militari americane e dei loro alleati.
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between city dwellers and their environment. Meanwhile, Allah e' il piu' grande, l'Islam e' prossimo.
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In parts of Asia efforts are underway to foster - Brigate Abu Hafs Al-Misri (Al-Qaeda) - Giovedi' 20 Muharram 1425 corrispondente al 11 marzo 2004''.
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people-centred, equitable and sustainable ( in italiano)
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transportation. While in Bogota, Colombia Car Free Day '''comunicato di ETA'''
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is celebrated in February where it briefly prohibited to http://www.jotake-lahaine.org/eta/mar14.html
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use a private vehicle in Colombia's capital. It seems (in euskera)
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obvious many people around the world want to Reclaim the http://italy.indymedia.org/news/2004/03/499835.php
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Streets, stop new roads, and challenge the exportation (traduzione al italiano di un articolo in GARA sul comunicato)
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of the the auto-plague to developing nations.
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Okay, so there were a few Critical Mass bike riders in === spazio indy 25.3 ===
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Portland, Oregon and a few other cities took their Car '''Anniversario fosse ardeatine'''
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Free Day actions on their anniversary. Did your city or Fosse Ardeatine, 60 anni dopo, Roma non dimentica
Il 24 marzo 1944 in un’azione di guerra a Roma in via Rasella, un gruppo di partigiani dei Gap uccideva 33 soldati del battaglione Bozen e ne feriva 38 facendo scoppiare una carica esplosiva e attaccando la colonna nemica con armi automatiche e il lancio di bombe da mortaio leggere. Accuratamente preparata, l’azione colpiva uno dei battaglioni specializzati in azioni di rappresaglia e faceva seguito a una serie di massacri perpetrati nei mesi precedenti dai tedeschi nelle zone intorno alla capitale ai danni di persone innocenti, spesso donne, vecchi e bambini: 18 vittime a Canale Monterano, 32 a Saturnia, 14 a Blera, 40 a San Martino, 14 a Velletri ecc.
In seguito all’azione partigiana Hitler comunicò che Roma doveva essere interamente distrutta e tutta la popolazione deportata, ma subito dopo rettificò che per la vendetta sarebbe stato sufficiente radere al suolo l’intero quartiere nel quale si era svolta l’azione. Infine Kesselring e il comandante della piazza di Roma, Kurt Maeltzer, stabilirono le modalità della rappresaglia: dieci italiani per ogni soldato tedesco ucciso. L'eccidio avvenne immediatamente e fu affidato al colonnello Herbert Kappler, coadiuvato dal capitano Priebke: il giorno dopo l’azione partigiana, 335 uomini furono uccisi alle fosse Ardeatine, ciascuno con un colpo alla nuca. La maggior parte delle vittime venne prelevata dal carcere di Regina Coeli e dal comando di via Tasso, cinquanta furono scelte e consegnate dal questore fascista Caruso.
60 anni dopo nonostante c'è chi chiede la grazia per il boia Priebke, accanto alle iniziative istituzionali del comune di roma e/o della provincia, ci sarà un corteo itinerante per le vie del pigneto organizzato dal csoa ex-snia.
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town have an event? Post it here. Appuntamento alle ore 17 all'isola pedonale del Pigneto (vedi com'e' andata).
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-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ''' nuove antifa '''
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2) Italia - GaRoGno - Processi alla polizia per il g8 di genova http://italy.indymedia.org/news/2004/03/509210_comment.php#509416
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Dopo due anni e due mesi di indagini i sei sostituti procuratori di Genova hanno firmato gli avvisi di fine indagine per Diaz e Bolzaneto: 73 fra dirigenti e agenti di polizia andranno a processo come imputati, per le violenze e le molte bugie.
30 avvisi riguardano la scuola Diaz e colpiscono i vertici della polizia, mentre per Bolzaneto alcuni agenti sono accusati di specifici atti di violenza.
Nel silenzio assordante di molti settori della politica istituzionale (d'altronde responsabili della mattanza di Napoli preparatoria a Genova) e il vociferare belligerante di ministri e portaborse, finalmente vediamo scritto nero su bianco un atto di accusa per i fatti di Genova. Non l'hanno firmato i capi della procura di Genova, Lalla e Pellegrino, molto impegnati in questi due anni a sostenere le inchieste sui manifestanti.
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>> Gimmy,il catanese 28enne del centro sociale «Guernica fabrika», si trova rinchiuso nel carcere messinese Gazzi dal 4 dicembre 2002 in seguito all'operazione voluta dal GIP della procura genovese che ha mandato in galera altri 22 attivisti sparsi qua e la per l'Italia, con l'accusa di 'devastazione e saccheggio' durante il G8 di Genova.
A 8 mesi dall'operazione contro i tremendi e cattivi black block, Gimmy è il solo che ancora stia scontando il carcere cautelare, mentre per Alberto, il romano scarcerato il 9 aprile scorso e costretto ai domiciliari, il 18 luglio il tribunale del riesame ha deciso la liberta' con il "solo" obbligo di firma.
Obbligo di firma anche per altri 21, mentre a Pavia Luca resta ancora ai domiciliari.
All'inizio di giugno la difesa di Gimmy aveva presentato un'istanza di scarcerazione al tribunale del riesame: la corte ha respinto ogni possibilità di scarcerazione o di pena domiciliare nonostante il parere favorevole della procura. C'è, a sentire i signori del tribunale, la possibilità di reiterazione del reato. Nel provvedimento i giudici Orsini, Cusatti e D'Agnino non si fidano neanche della lettera della mamma che si dice disposta ad accogliere Gimmy: "Non è corredata di una qualche attestazione quanto meno del difensore circa l'apposizione della firma della donna in sua presenza e di effettiva provenienza dalla madre dell'indagato" scrivono i giudici nelle ultime righe.
Gimmy rischia 20 anni di carcere e ha bisogno di tutto l'aiuto e la solidarietà possibili .
Line 119: Line 91:
>> c/c per gimmy '''solidarieta' con i detenuti '''
Line 121: Line 93:
l c/c è: 37626850
indicare come causale "spese legali per Gimmy"
NON E' NECESSARIO METTERE L'INTESTATARIO
FIRENZE: 27 MARZO SOTTO SOLLICCIANO 16/03/2004
 
Giornata in solidarietà con i detenuti e le detenute
60.000 detenuti letteralmente accatastati in strutture che ne possono contenere al massimo 40.000.
Di questi 2/3 sono detenuti per consumo o spaccio di droga, per immigrazione o per piccoli furti, cioè per reati creati dalla stessa società che poi li punisce.
Il carcere non serve ad altro che a contenere e a nascondere i conflitti e le contraddizioni che i nostri sistemi economici, sociali e politici determinano.
FUORI
Cambiare il carcere significa liberarsi dalla sua necessità, cambiando i meccanismi sociali che oggi lo rendono indispensabile per il mantenimento dell'ordine costituito e degli apparati di potere. Significa far si che tutti e tutte vivano in condizioni migliori, eliminando per primi i meccanismi che creano forti sperequazioni economiche. Significa cambiare la cultura della separazione e della repressione.
DENTRO
Non si può immaginare punizione peggiore della privazione della libertà, ma non c'è limite al peggio: in carcere il dramma di questa non-esistenza è amplificato dalle terribili condizioni di vita a cui sono costretti i detenuti.
Mancano i generi di prima necessità, dalle saponette ai medicinali; mancano i servizi igienici come bagni e docce; manca l'assistenza sanitaria; si può aspettare mesi e mesi per un semplice intervento, mentre versano in stato di quasi totale abbandono i malati più gravi, come quelli affetti da A.I.D.S..
FIRENZE: SOLLICCIANO
Nel carcere presentato come uno dei migliori esempi di democraticizzazione avvenuta in seguito alla riforma Gozzini la situazione è comunque sotto i limiti del rispetto della dignità umana.
Nei mesi scorsi Ladri di Biciclette ha cercato di portare FUORI del carcere le voci e le richieste dei detenuti, gli unici in grado di raccontare cos'è e com'è veramente il carcere.
Ora Ladri di Biciclette vorrebbe portare DENTRO al carcere le voci di chi sta FUORI cercando di rompere il muro di cemento e di indifferenza che permette il mantenimento di istituzioni totali che calpestano la dignità dell'individuo.
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----------------------------------------------------------------------------------------------------- Per non dimenticarsi del carcere e di chi vi è recluso e per esprimere a tutti/e la nostra solidarietà
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3) Marchers Worldwide Demand Iraq Pullout (ritiro) indy generale SABATO 27 MARZO GIORNATA IN SOLIDARIETA' CON I DETENUTI E LE DETENUTE DALLE 15:00 PRESIDIO
Sul palco: Egin, Terramara, Roy Paci, Jah Sazzah (Aretuska), Parto delle Nuvole Pesanti, Bisca, Malasuerte, Arpioni.
Diretta radio
PER UN MONDO SENZA GALERE! LIBERI TUTTI E TUTTE!
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ZANZA Per contatti: ladridibiciclette@inventati.org
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by AP 1:54am Mon Sep 29 '03
'''proteste uni '''

Una riforma da dimenticare
In molte università italiane, studenti, ricercatori e docenti sono in mobilitazione per protestare contro il DDL Moratti, che introduce logiche di precarizzazione nei confronti dei ricercatori, sostituendo il contratto a tempo indeterminato con contratti a tempo, di durata decennale. Ma non solo: vengono ridotti i fondi, già esigui, destinati alla ricerca e si assiste alla subordinazione della ricerca pubblica nei confronti di finanziamenti privati, marginalizzando il ruolo della ricerca ad interessi di parte.
A Palermo, dopo la giornata di protesta nazionale in cui è stato occupato simbolicamente il rettorato, è iniziato un percorso di protesta che vede uniti docenti, ricercatori e studenti nel dire no al ddl Moratti e al decreto-legge Zecchino.

.:Corteo del 6/3/2004 [foto]
.:Assemblea di ateneo del 11/3/2004 [report] e del 18/3/2004 [report]

Prossimi appuntamenti:
Facoltà di lettere e filosofia di Palermo in assemblea permanente
Martedì 23/3/2004 ore 9:30 sit-in contro il ddl Moratti in viale delle Scienze (fra Architettura ed Economia) con gazebo informativo
Sciopero generale del 26/3/2004
 
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The protests, the first major demonstrations since
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Saddam Hussein was ousted earlier this year, come as the = spazio indy 29.3 =
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United States tries to gain international help in '''processo dax'''
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rebuilding Iraq.
LONDON - Thousands of protesters demanding an end to the
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occupation of Iraq took to the streets Saturday in Prossimi appuntamenti: Martedì 30 ore 21 Assemblea cittadina all'O.R.So. Sabato 3 aprile Corteo nazionale a Genova Dax vive!! L'antifascismo non si arresta!!
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London, Athens, Paris and other cities around the world, Oggi 29 marzo 2004 si è tenuto un presidio davanti al tribunale in concomitanza con l'udienza agli assassini di Dax.
Circa 40 compagni hanno attaccato striscioni e distribuito volantini per ricordare Dax ucciso dai fascisti e per chiedere l'immediata scarcerazione dei compagni arrestati : Marta Milo Orlando.
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chanting slogans against the United States and Britain. Da un punto di vista processuale si è vista la richiesta del PM di 18 e 5 anni per il figlio e il padre, accusati di aver ucciso Dax e ferito altri 2 compagni.
La sentenza è stata rimandata al 30 aprile.
Da segnalare la lettura di una lettera di uno degli assassini di Dax che esprime "rammarico per l'accaduto" ma "indignazione per la colorazione politica che si è voluta dare".
Line 149: Line 150:
The protests, the first major demonstrations since !! NESSUN COMMENTO !!
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Saddam Hussein was ousted earlier this year, come as the La nostra giustizia non passa dai tribunali
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United States tries to gain international help in L'ANTIFASCISMO NON SI ARRESTA!!
MARTA MILO ORLANDO LIBERI SUBITO!!
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rebuilding Iraq. The demonstrations were organized in Prossimi appuntamenti:
Martedì 30 ore 21 Assemblea cittadina all'O.R.So.
Sabato 3 aprile Corteo nazionale a Genova
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each country by local activist groups that have informal
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contacts with each other. '''hackmeeting'''
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Demonstrators march down Piccadilly, London, September HackIt 2004
Quest'anno , diversamente dagli altri anni, l'appuntamento per le comunita' e controculture digitali italiane e non solo arriva all'inizio di aprile, per lasciare spazio al tentativo di organizzare un incontro di carattere transnazionale per fine giugno, data tradizionale dell'hackmeeting.
Nonostante questo il programma si prospetta ricco di seminari e workshop dalle riflessioni sulle nuove leggi sul diritto d'autore, i brevetti sul software e la privacy alle azioni per contrastarle, dallo smanettamento puro alla riflessione politica e sociale sulla fase che attraversano le comunita' che hanno fatto dei diritti digitali e di comunicazione il proprio terreno d'iniziativa.
Line 163: Line 168:
27, 2003. Thousands marched to Trafalgar Square in a Programma
Line 165: Line 170:
protest against the Allied invasion of Iraq, in a
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demonstration organised by the Stop the War Coalition. http://www.hackmeeting.org/workshops/
Line 169: Line 173:
London's was the biggest protest, drawing 20,000 people. '''colombia'''
Line 171: Line 175:
Demonstrators turned out in a dozen other countries, Sciopero della fame
I lavoratori colombiani della COCA COLA sono in sciopero della fame dal 15 marzo.
Una iniziativa di lotta estrema in risposta alle intenzioni della multinazionale americana di annullare la presenza sindacale nelle sue imprese imbottigliatrici. La protesta avviene principalmente contro la chiusura illegale di 11 stabilimenti di produzione che si aggiungono ai 4 già chiusi mesi orsono.
Congiuntamente alle politiche repressive, che il sindacato SINALTRAINAL ha denunciato fino ad oggi e a seguito delle quali si sta sviluppando una intensa campagna di boicottaggio internazionale, Coca Cola vuole colpire l’organizzazione sindacale attraverso i licenziamenti e la sostituzione del personale con lavoratori precari. Inoltre la repressione ai danni delle organizzazioni dei lavoratori colombiani appena un mese fa ha colpito la Presidente del Fensuagro, sindacato dei contadini colombiani, e altri dirigenti contadini, vittime della persecuzione del Governo e della Procura Generale della nazione.
A seguito delle minacce dei gruppi paramilitari ai familiari dei dirigenti sindacali i rappresentanti del SINALTRAINAL, lancia un appello per sostenere questi lavoratori.
Line 173: Line 181:
including South Korea and Egypt.
Line 175: Line 182:
"No more war. No more lies" proclaimed a banner pinned
Line 177: Line 183:
to the pedestal of Nelson's Column in London's Trafalgar

Square, where demonstrators rallied after a march

through the city. People of all ages, from gray-haired

couples to toddlers in strollers, joined the orderly

stream of protesters marching from Hyde Park.

Some young marchers chanted, "George Bush, Uncle Sam,

Iraq will be your Vietnam!"

"I don't believe the war with Iraq was right and the

proof is we haven't found any weapons of mass

destruction," London protester Emma Loebid, 20, said. "I

think they should hand Iraq back to the Iraqis and get

the troops out."

Demonstrators, including those in London, also added the

Palestinian cause to their campaign.

Some 3,000 people marched in Paris, where a wide banner

read, "American Imperialism: Take your bloody hands off

the Middle East." Others held posters that read "Wanted:

George W. Bush — War Criminal."

In Beirut, thousands of Lebanese and Palestinian

protesters demanded that U.S. forces leave Iraq and that

Israel to stop its attacks in the Palestinian

territories.

Yasser Arafat, the Palestinian leader, addressed the

crowd by phone from his headquarters in the West Bank

city of Ramallah.

"Together with you until victory and together until (we

liberate) Jerusalem," Arafat said, his voice blaring

over loudspeakers.

Outside the U.S. Embassy in Athens, demonstrators hurled

bottles and yogurt at riot police. About 3,000

protesters, chanting "Occupiers Out" and "Freedom for

Palestine," joined the rally.

Protests were also staged in other parts of Greece and

on island of Crete, outside an American naval base at

Souda Bay. The base supports the U.S. 6th Fleet and spy

planes.

In Spain, thousands of people carrying anti-war banners,

banging drums and wearing white smocks marched through

the streets of Madrid, Barcelona, Seville and Malaga.

"Oil kills," read a banner in Madrid.

In Seoul, thousands of activists protested a U.S.

request to send South Korean troops to Iraq. Protesters

chanted "No war!" and carried banners saying "End the

occupation in Iraq" and "Oppose a plan to dispatch S.

Korean combat troops to Iraq"

Some 4,000 protesters in the Turkish capital, Ankara,

shouted slogans and unfurled banners to support the

Palestinian cause and demand an end to the U.S.-led

occupation of Iraq. Hundreds more gathered at a similar

rally in Istanbul and burned American and Israeli flags.

In downtown Cairo, about 50 political activists and

journalists staged a peaceful protest against Israeli

attacks and the U.S.-led occupation.

In Warsaw, 100 young people protested the Polish

military presence in Iraq, marching with banners saying

"Down with the global U.S terrorism" and "We don't want

to occupy with Bush."

An estimated 1,200 demonstrated in Brussels, while about

400 people marched through downtown Berlin. In

Stockholm, police said about 250 people staged a

demonstration.

Opposition to the war has always been strong in Britain.

Several large peace protests were held during the war,

though none matched a huge rally on Feb. 15, before the

conflict began, when between 750,000 and 2 million

people marched through central London.

Now, questions about Prime Minister Tony Blair's tactics

in trying to win public support before invading Iraq

have left his government struggling through its worst

crisis. The ruling Labor Party is still well ahead of

the opposition in opinion polls, but the public's faith

in the government and in Blair has eroded.

A new poll taken Sept. 11-16 and published Saturday in

The Financial Times found 50 percent of those questioned

said Blair should step aside. The newspaper did not give

the sample size or margin of error.

The London protest Saturday was timed for the eve of the

governing party's annual conference for "maximum

political impact," said Andrew Burgin, spokesman for

Stop the War Coalition, one of the rally's organizers.

Campaign for Nuclear Disarmament, another organizer of

Saturday's march, said a big demonstration would send a

strong message to the government that the public did not

condone what it called "lies" used to justify the war.

Twenty-year-old Liban Kahiye, also in London, said, "I

don't believe British and American troops should still

be in Iraq. Everyday you hear stories of innocent people

being killed — that's not justice."

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3) Italia - GaRoGno - Elettrificati

Solo ora torna alla normalità la situazione "elettricta" a Caserta

Ebbene si, girando per lo stivale credo di essere stato uno dei più sfigati, solo ora (sono le 18:00), dopo 15 ore e 30 minuti tornano corrente e l'acqua in casa mia...

E' inutile stare a dire quante cose dal frigo ho dovuto buttar via, ma non è per questo che scrivo questo post... Per l'ennesima volta nel giro di pochi mesi l'enel mettew in ginocchio l'intero paese, le strade prive di semafori, le case senza luce, televisione e PC (cosa per me fondamentale, scusate l'autismo), ma soprattutto nessuna notizia su cosa è successo, perchè e quando finirà, solo telefonate dall'altitalia mi hanno fatto comprendere che il black-out non era locale ma nazionale, provare a telefonare all'enel è inutile, i telefoni sono staccati...

Come fare??? dopo Autistici/Inventati mettiamo su Elettrificati, un progetto per mettere in ogni posto occupato dei pannelli solari in maniera da essere autonomi, niente più enel nella nostra vita, portare questa proposta nelle assemblee condominiali, fare 1 contratto unico per tutto il condominio, ricoprire il tetto dei nostri palazzoni di pannelli e FARCI l'elettricità...

Sarà solo delirio Post-Black-Out... mah, a me piacerebbe avere la MIA elettricità...

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4) The Indian government bans yahoo groups ZANZA indy india

Incompetance and an obsession with silencing its critics has led the Indian government to prevent Indians from accessing yahoogroups. The free e-group service is used throughout the world by people wanting to share and discuss information on everything from sport and health to current affairs and science. The government's block order, sent to Dishnet Ltd, had attempted to ban access to the kynhun - Bri U Hynniewtrep yahoo group for alleged "anti-India" activities.

The small group had been used to publish "The Voice", the fortnightly newsletter of the banned Hynniewtrep National Liberation Council (HNLC), a militant tribal group operating in in the Khasi Hills of Meghalaya. The Indian government regards the outfit as a terrorist organisation and as such has sought to close down its internet activities. Since the kynhun group was censored in August, its membership has accelerated from just 25 to over 160 by end-September. The HNLC can now thank the government for publicising its activities. As one internet consultant said recently, "Words do not describe the utter foolishness of the exercise to block the entire yahoo groups domain for the sake of kynhun group which has become popular only because of the blocking than for its content."

But by enforcing a ban on this yahoo group, the government has cut off access to all groups to Indians. Ironically, this includes many pro-BJP and pro-Hindutva e-groups.

The bumbling incompetance and arrogance of government censors and the IT illiteracy of the Indian Computer Emergency Response Team (CERT-In), the agency in charge of internet censorship, has dealt a massive blow to freedom of speech. The reaction has been one of disbelief and anger in India's on-line community.

But there are always ways to get around the censors. Yahoo groups, like kynhun can still be accessed via Anonymizer or other proxy websites. In solidarity with users in India wanting to navigate yahoo groups a new proxy route has been specially set up by Citizen Lab Please publicise the existence of this proxy to other users in india.

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4) Italia - GaRoGno - Bagnoli e l'amianto

Bagnoli,una variante mai accettata,una bonifica mai iniziata..una festa noglobal a legittimarla...

L'opposizione del movimento campano e di pochi altri soggetti cittadini all' "affare bagnoli" è nota ormai a tutti. Una variante che non preveda una destinazione sociale dell'area non può essere accettata e va contestata e ostacolata con ogni mezzo. Questa è stata da sempre la linea del movimento napoletano.
Tant'è vero che anni fa al concerto di Pino Daniele, al neapolis festival, nell'ex area italsider si affannava a distribuire mascherine contro il rischio amianto tutt'altro che risolto,e protestava contro una manifestazione che di fatto legittimava una bonifica mai ultimata (se iniziata..).
A maggior ragione, e giustamente, il movimento campano (o parte di esso) rifiutva per motivi politici (si legge nel post su indymedia) l'area di bagnoli per svolgere Adunata sediziosa.
Oggi invece 25 settembre 2003 ha inizio a marina di bagnoli una festa di 4-5 giorni "terra terra!" (nulla a che vedere con quella del rione traiano..) pro cuba , che sui manifesti porta tanto di rete noglobal.
Bagnoli, la sua variante il suo amianto..c'è da giurare che saranno discorsi che in questa 4 giorni non verranno proprio toccati... a dispetto di chi per anni si è battuto per "un'altra variante possibile" e ora invece si vende anche l'anima.
Contraddizioni di cui nessuno aveva bisogno , anche alla luce della prossima america's cup...
= Approfondimenti vari =

Lunedì 16 marzo

Rassegna Stampa

dall'indirizzo http://www.ansa.it/rubriche/rassegna/rassegnaoggi.shtml è possibile vedere e leggere le prime pagine di tutti i quotidiani andando al link della rassegna stampa della camera dei deputati oppure a partire dalle 12 sono disponibili tutti i quotidiani di oggi on-line

GR ORE 13.30

tuvuofalamericano

rivendicazione al qaida

http://www.lahaine.org/b2/articulo.php?p=2793&more=1&c=1

(in castigliano)

In nome di Allah Il Clemente il Misericordioso.

Se punite fatelo nella misura del torto subito (Corano 16/126).

Uccideteli ovunque li incontriate, e scacciateli come loro hanno scacciato voi: la persecuzione e' peggio dell'omicidio (Corano 2/191).

A color che ti aggrediscono, devi fare la stessa cosa.

Le brigate Abu Hafsi Al-Misri avevano gia' promesso nel comunicato precedente (comunicato di Al-Qaida in relazione alle esplosioni di Karbala' e Baghdad) datato 11 del mese islamico di Muharram 1425 che corrisponde al 2 marzo 2004, che avrebbero preparato una nuova operazione. Ed eccola, le brigate mantengono le loro promesse. Gli squadroni della morte sono riusciti a penetrare nel profondo dell'Europa crociata (la Spagna) colpendola in maniera dolorosa. Si tratta solo di una parte del pagamento di vecchi conti con la Spagna crociata alleata dell'America nella sua guerra contro l'Islam.

Dov'e' l'America, Aznar? Chi ti proteggera' da noi, la Gran Bretagna, il Giappone e l'Italia, e gli altri che operano con voi? Quando colpimmo le forze italiane a Nassiriya lanciammo un monito per voi e per gli agenti dell'America affinche' ritiraste la vostra alleanza contro l'Islam e non avete compreso il messaggio.

Adesso mettimao i puntini sulle i. Speriamo che lo comprendiate questa volta.

Noi delle brigate Abu Hafs Al-Misri non ci rattristiamo per la morte di quelli che vengono definiti civili. E' forse permesso loro uccidere i nostri bambini, le nostre donne ed i nostri anziani ed i nostri giovani in Afghanistan, in Iraq, in Palestina ed in Kashmir ed e' invece vietato a noi uccidere loro? Dice Allah (gloria a Lui l'Altissimo): E a chi vi attacca rispondete nello stesso modo.

Fermatevi davanti a noi e liberate i nostri prigionieri e uscite dalle nostre terre e noi ci fermeremo.

I popoli alleati dell'America devono fare pressioni sui propri governi affinche' si ritirino subito dall'alleanza con gli americani contro il terrorismo (l'Islam). se voi fermate la guerra, noi fermeremo la nostra.

Noi diciamo: Vi avvertiamo che le brigate del fumo della morte arriveranno vicino a voi molto presto, vedrete i vostri morti a migliaia, se Allah vorra', questo e' un avvertimento.

In un'altra operazione gli squadroni dei soldati di Gerusalemme hanno colpito la festa dei massoni ebrei ad Istanbul, ed e' la festa principale dei massoni nella quale sono stati uccisi tre dei loro capi, e se non ci fosse stato un errore tecnico sarebbero morti tutti i massoni.

Diciamo inoltre alle brigate Bilal ibn Rabah che la direzione e' d'accordo su quanto proposto, L'operazione avra' inizio con l'arrivo del delegato.

E diciamo inoltre alle Brigate Abu Ala Al-Harithi che la direzione ha deciso che lo Yemen sara' il terzo pantano per i dittatori del nostro tempo che sono gli americani, la punizione per il governo apostata verra' nella seconda fase dopo quella di Musharraf.

Per questo bisogna mettere in allerta tutte le cellule e iniziare l'operazione nel 4515 SB (ndr., e' riferimento in codice). E non dimenticate il massacro, non dimenticate Abu Ala Al-Harithi, non dimenticate il dotto Al-Rabbani che lo Yemen ha consegnato all'Egitto e lo sceicco Abdel Qader Abdel Aziz che e' stato arrestato tre mesi dopo i fatti dell'11 settembre.

E diciamo a coloro che uccidono i dotti islamici sunniti in Iraq che la pagheranno. E diciamo ai musulmani nel mondo che il colpo del vento nero della morte ( il colpo atteso contro l'America) ora si trova nella fase finale al 90% e se Allah vuole e' vicino. (Nel momento giusto i Mujahidin) vinceranno i fedeli della vittoria di Allah.

Un avviso per la Umma (la nazione islamica ndr.) non avvicinatevi alle istituzioni civili e militari americane e dei loro alleati.

Allah e' il piu' grande, l'Islam e' prossimo.

- Brigate Abu Hafs Al-Misri (Al-Qaeda) - Giovedi' 20 Muharram 1425 corrispondente al 11 marzo 2004.

( in italiano)

comunicato di ETA

http://www.jotake-lahaine.org/eta/mar14.html

(in euskera)

http://italy.indymedia.org/news/2004/03/499835.php

(traduzione al italiano di un articolo in GARA sul comunicato)

spazio indy 25.3

Anniversario fosse ardeatine

Fosse Ardeatine, 60 anni dopo, Roma non dimentica Il 24 marzo 1944 in un’azione di guerra a Roma in via Rasella, un gruppo di partigiani dei Gap uccideva 33 soldati del battaglione Bozen e ne feriva 38 facendo scoppiare una carica esplosiva e attaccando la colonna nemica con armi automatiche e il lancio di bombe da mortaio leggere. Accuratamente preparata, l’azione colpiva uno dei battaglioni specializzati in azioni di rappresaglia e faceva seguito a una serie di massacri perpetrati nei mesi precedenti dai tedeschi nelle zone intorno alla capitale ai danni di persone innocenti, spesso donne, vecchi e bambini: 18 vittime a Canale Monterano, 32 a Saturnia, 14 a Blera, 40 a San Martino, 14 a Velletri ecc. In seguito all’azione partigiana Hitler comunicò che Roma doveva essere interamente distrutta e tutta la popolazione deportata, ma subito dopo rettificò che per la vendetta sarebbe stato sufficiente radere al suolo l’intero quartiere nel quale si era svolta l’azione. Infine Kesselring e il comandante della piazza di Roma, Kurt Maeltzer, stabilirono le modalità della rappresaglia: dieci italiani per ogni soldato tedesco ucciso. L'eccidio avvenne immediatamente e fu affidato al colonnello Herbert Kappler, coadiuvato dal capitano Priebke: il giorno dopo l’azione partigiana, 335 uomini furono uccisi alle fosse Ardeatine, ciascuno con un colpo alla nuca. La maggior parte delle vittime venne prelevata dal carcere di Regina Coeli e dal comando di via Tasso, cinquanta furono scelte e consegnate dal questore fascista Caruso. 60 anni dopo nonostante c'è chi chiede la grazia per il boia Priebke, accanto alle iniziative istituzionali del comune di roma e/o della provincia, ci sarà un corteo itinerante per le vie del pigneto organizzato dal csoa ex-snia.

Appuntamento alle ore 17 all'isola pedonale del Pigneto (vedi com'e' andata).

nuove antifa

http://italy.indymedia.org/news/2004/03/509210_comment.php#509416

solidarieta' con i detenuti

FIRENZE: 27 MARZO SOTTO SOLLICCIANO 16/03/2004

Giornata in solidarietà con i detenuti e le detenute 60.000 detenuti letteralmente accatastati in strutture che ne possono contenere al massimo 40.000. Di questi 2/3 sono detenuti per consumo o spaccio di droga, per immigrazione o per piccoli furti, cioè per reati creati dalla stessa società che poi li punisce. Il carcere non serve ad altro che a contenere e a nascondere i conflitti e le contraddizioni che i nostri sistemi economici, sociali e politici determinano. FUORI Cambiare il carcere significa liberarsi dalla sua necessità, cambiando i meccanismi sociali che oggi lo rendono indispensabile per il mantenimento dell'ordine costituito e degli apparati di potere. Significa far si che tutti e tutte vivano in condizioni migliori, eliminando per primi i meccanismi che creano forti sperequazioni economiche. Significa cambiare la cultura della separazione e della repressione. DENTRO Non si può immaginare punizione peggiore della privazione della libertà, ma non c'è limite al peggio: in carcere il dramma di questa non-esistenza è amplificato dalle terribili condizioni di vita a cui sono costretti i detenuti. Mancano i generi di prima necessità, dalle saponette ai medicinali; mancano i servizi igienici come bagni e docce; manca l'assistenza sanitaria; si può aspettare mesi e mesi per un semplice intervento, mentre versano in stato di quasi totale abbandono i malati più gravi, come quelli affetti da A.I.D.S.. FIRENZE: SOLLICCIANO Nel carcere presentato come uno dei migliori esempi di democraticizzazione avvenuta in seguito alla riforma Gozzini la situazione è comunque sotto i limiti del rispetto della dignità umana. Nei mesi scorsi Ladri di Biciclette ha cercato di portare FUORI del carcere le voci e le richieste dei detenuti, gli unici in grado di raccontare cos'è e com'è veramente il carcere. Ora Ladri di Biciclette vorrebbe portare DENTRO al carcere le voci di chi sta FUORI cercando di rompere il muro di cemento e di indifferenza che permette il mantenimento di istituzioni totali che calpestano la dignità dell'individuo.

Per non dimenticarsi del carcere e di chi vi è recluso e per esprimere a tutti/e la nostra solidarietà

SABATO 27 MARZO GIORNATA IN SOLIDARIETA' CON I DETENUTI E LE DETENUTE DALLE 15:00 PRESIDIO Sul palco: Egin, Terramara, Roy Paci, Jah Sazzah (Aretuska), Parto delle Nuvole Pesanti, Bisca, Malasuerte, Arpioni. Diretta radio PER UN MONDO SENZA GALERE! LIBERI TUTTI E TUTTE!

Per contatti: ladridibiciclette@inventati.org

proteste uni

Una riforma da dimenticare In molte università italiane, studenti, ricercatori e docenti sono in mobilitazione per protestare contro il DDL Moratti, che introduce logiche di precarizzazione nei confronti dei ricercatori, sostituendo il contratto a tempo indeterminato con contratti a tempo, di durata decennale. Ma non solo: vengono ridotti i fondi, già esigui, destinati alla ricerca e si assiste alla subordinazione della ricerca pubblica nei confronti di finanziamenti privati, marginalizzando il ruolo della ricerca ad interessi di parte. A Palermo, dopo la giornata di protesta nazionale in cui è stato occupato simbolicamente il rettorato, è iniziato un percorso di protesta che vede uniti docenti, ricercatori e studenti nel dire no al ddl Moratti e al decreto-legge Zecchino.

.:Corteo del 6/3/2004 [foto] .:Assemblea di ateneo del 11/3/2004 [report] e del 18/3/2004 [report]

Prossimi appuntamenti: Facoltà di lettere e filosofia di Palermo in assemblea permanente Martedì 23/3/2004 ore 9:30 sit-in contro il ddl Moratti in viale delle Scienze (fra Architettura ed Economia) con gazebo informativo Sciopero generale del 26/3/2004

spazio indy 29.3

processo dax

Prossimi appuntamenti: Martedì 30 ore 21 Assemblea cittadina all'O.R.So. Sabato 3 aprile Corteo nazionale a Genova Dax vive!! L'antifascismo non si arresta!!

Oggi 29 marzo 2004 si è tenuto un presidio davanti al tribunale in concomitanza con l'udienza agli assassini di Dax. Circa 40 compagni hanno attaccato striscioni e distribuito volantini per ricordare Dax ucciso dai fascisti e per chiedere l'immediata scarcerazione dei compagni arrestati : Marta Milo Orlando.

Da un punto di vista processuale si è vista la richiesta del PM di 18 e 5 anni per il figlio e il padre, accusati di aver ucciso Dax e ferito altri 2 compagni. La sentenza è stata rimandata al 30 aprile. Da segnalare la lettura di una lettera di uno degli assassini di Dax che esprime "rammarico per l'accaduto" ma "indignazione per la colorazione politica che si è voluta dare".

!! NESSUN COMMENTO !!

La nostra giustizia non passa dai tribunali

L'ANTIFASCISMO NON SI ARRESTA!! MARTA MILO ORLANDO LIBERI SUBITO!!

Prossimi appuntamenti: Martedì 30 ore 21 Assemblea cittadina all'O.R.So. Sabato 3 aprile Corteo nazionale a Genova

hackmeeting

HackIt 2004 Quest'anno , diversamente dagli altri anni, l'appuntamento per le comunita' e controculture digitali italiane e non solo arriva all'inizio di aprile, per lasciare spazio al tentativo di organizzare un incontro di carattere transnazionale per fine giugno, data tradizionale dell'hackmeeting. Nonostante questo il programma si prospetta ricco di seminari e workshop dalle riflessioni sulle nuove leggi sul diritto d'autore, i brevetti sul software e la privacy alle azioni per contrastarle, dallo smanettamento puro alla riflessione politica e sociale sulla fase che attraversano le comunita' che hanno fatto dei diritti digitali e di comunicazione il proprio terreno d'iniziativa.

Programma

http://www.hackmeeting.org/workshops/

colombia

Sciopero della fame I lavoratori colombiani della COCA COLA sono in sciopero della fame dal 15 marzo. Una iniziativa di lotta estrema in risposta alle intenzioni della multinazionale americana di annullare la presenza sindacale nelle sue imprese imbottigliatrici. La protesta avviene principalmente contro la chiusura illegale di 11 stabilimenti di produzione che si aggiungono ai 4 già chiusi mesi orsono. Congiuntamente alle politiche repressive, che il sindacato SINALTRAINAL ha denunciato fino ad oggi e a seguito delle quali si sta sviluppando una intensa campagna di boicottaggio internazionale, Coca Cola vuole colpire l’organizzazione sindacale attraverso i licenziamenti e la sostituzione del personale con lavoratori precari. Inoltre la repressione ai danni delle organizzazioni dei lavoratori colombiani appena un mese fa ha colpito la Presidente del Fensuagro, sindacato dei contadini colombiani, e altri dirigenti contadini, vittime della persecuzione del Governo e della Procura Generale della nazione. A seguito delle minacce dei gruppi paramilitari ai familiari dei dirigenti sindacali i rappresentanti del SINALTRAINAL, lancia un appello per sostenere questi lavoratori.

Approfondimenti vari

radiolina (last edited 2008-06-26 09:51:30 by anonymous)